ITMO20100187A1 - Dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili - Google Patents

Dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili Download PDF

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ITMO20100187A1
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Description

“DISPOSITIVO EROGATORE PER PRODOTTI FLUIDI, PARTICOLARMENTE ALLO STATO PASTOSO DEL TIPO DI CREME O SIMILI†.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili.
Sono noti diversi dispositivi igienico-sanitari per l’erogazione di prodotti fluidi come paste, gel o creme.
Una particolare tipologia di questi dispositivi consiste nei tradizionali flaconi provvisti di un’estremità aperta per l’erogazione del prodotto e realizzati in un materiale plastico sufficientemente morbido che permette di schiacciare le pareti del flacone per spingere il prodotto fluido verso l’estremità aperta.
La forma del flacone deformabile può essere cilindrica, sferica, ovale o quant’ altro, oppure può essere sagomata a soffietto, nel qual caso la sacca di contenimento del prodotto consiste in un recipiente ripiegabile su se stesso.
Un’altra tipologia di dispositivi consiste in un corpo cilindrico atto a contenere il prodotto ed al cui interno à ̈ scorrevole uno stantuffo solidale all’estremità di un’asta di spinta per funzionare come una tradizionale siringa erogatrice.
Entrambe le suddette tipologie di dispositivi presentano la caratteristica di mettere in pressione il prodotto fluido da dispositivo erogatore e di spingerlo verso Γ esterno attraverso una bocca di erogazione.
Per agevolare la praticità e la comodità di impiego di questi dispositivi, in corrispondenza della bocca di erogazione à ̈ talvolta montato un dispositivo erogatore appositamente dotato di mezzi valvolari di non ritorno, che permettono di far passare il prodotto fluido in uscita quando viene raggiunta una prestabilita pressione interna.
Questi erogatori consistono in un corpo tubolare calzato sulla bocca di erogazione e provvisto di un’apertura di uscita ostruibile tramite un corpo otturatore mobile che à ̈ completamente alloggiato all’ interno del corpo tubolare.
Nella configurazione di chiusura, il corpo otturatore va in appoggio sulla superficie interna del corpo tubolare delimitante l’apertura di uscita mentre, nella configurazione di apertura, esso arretra verso l’interno del recipiente liberando il passaggio per il prodotto fluido attraverso l’apertura di uscita. Per consentire il corretto funzionamento del dispositivo erogatore, all’interno del corpo tubolare à ̈ ricavata una camera d’aria flessibile contenente una molla di contrasto.
Il corpo otturatore à ̈ associato alla camera d’aria flessibile e, per effetto della forza della molla, viene schiacciato contro l’apertura di uscita nella configurazione di chiusura.
Tuttavia, quando il prodotto fluido viene messo in pressione dall’ utilizzatore che agisce sul dispositivo igienico-sanitario, la pressione del fluido schiaccia la camera d’aria flessibile vincendo la forza della molla.
Lo schiacciamento della camera d’aria flessibile trascina il corpo otturatore nella direzione di allontanamento rispetto aH’apertura di uscita e permette l’erogazione del prodotto fluido verso l’esterno.
Questi erogatori per dispositivi igienico-sanitari, tuttavia, presentano alcuni inconvenienti, tra cui va annoverato il fatto che sono solitamente molto complessi e costituiti da numerosi componenti di non sempre facile assemblaggio.
Si sottolinea, inoltre, che la presenza di una camera d’aria flessibile disposta all’interno del corpo tubolare richiede sconvenientemente la presenza di accoppiamenti di precisione tra i vari componenti allo scopo di garantire la necessaria tenuta dell’aria.
Gli erogatori tradizionali, del resto, sono spesso ingombranti e di difficile maneggevolezza.
Non bisogna dimenticare, inoltre, che questi erogatori risultano spesso afflitti da costi di fabbricazione piuttosto elevati che incidono negativamente sul prezzo finale di vendita al pubblico, col rischio di rendere i prodotti immessi sul mercato meno interessanti per la clientela. Il compito principale della presente invenzione à ̈ quello di escogitare un dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili, che sia di ingombri contenuti e di elevata maneggevolezza, che sia di semplice ed immediato impiego da parte degli utilizzatori, e che possa essere fabbricato in modo pratico, agevole e funzionale per assemblaggio di un numero particolarmente limitato di pezzi.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di escogitare un dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili, che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell’ ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili, comprendente almeno un corpo tubolare di attacco associabile alla bocca di erogazione di un recipiente di contenimento di almeno un prodotto fluido da erogare, ad un’estremità del corpo tubolare di attacco essendo definita almeno una bocca di uscita del prodotto fluido in corrispondenza della quale sono montati mezzi valvolari di non ritorno comprendenti almeno un corpo otturatore atto alla chiusura temporanea della bocca di uscita e mezzi elastici di richiamo del corpo otturatore stesso, caratterizzato dal fatto che detto corpo otturatore comprende almeno uno stelo disposto passante attraverso detta bocca di uscita e provvisto di una prima estremità, disposta all’interno di detto corpo tubolare di attacco ed associata a detti mezzi elastici, e di una seconda estremità, disposta sostanzialmente all’esterno di detto corpo tubolare di attacco ed atta a contattare a tenuta una superficie di battuta ricavata in corrispondenza di detta bocca di uscita ed affacciata verso l’esterno di detto recipiente, in configurazione di chiusura detta seconda estremità essendo sostanzialmente a contatto con detta superficie di battuta ed in configurazione di apertura detta seconda estremità essendo sostanzialmente allontanata verso l’esterno rispetto a detta superficie di battuta.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di alcune forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, di un dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili, illustrate a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui: la figura 1 Ã ̈ una vista in esploso del dispositivo erogatore secondo il trovato;
la figura 2 Ã ̈ una vista in sezione del dispositivo erogatore di figura 1 in configurazione di chiusura;
la figura 3 Ã ̈ una vista in sezione del dispositivo erogatore di figura 1 in configurazione di apertura;
la figura 4 Ã ̈ una vista in sezione, su scala ingrandita, che illustra una possibile modifica al dispositivo erogatore di figura 1 in configurazione di chiusura;
la figura 5 à ̈ una vista in esploso di un’alternativa forma di attuazione del dispositivo erogatore secondo il trovato;
la figura 6 Ã ̈ una vista in sezione del dispositivo erogatore di figura 5 in configurazione di chiusura;
la figura 7 Ã ̈ una vista in sezione del dispositivo erogatore di figura 5 in configurazione di apertura.
Con particolare riferimento alla forma di attuazione illustrata nelle figure da 1 a 3, si à ̈ indicato globalmente con 1 un dispositivo erogatore per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili.
A questo proposito si specifica che nella presente trattazione con il termine prodotti fluidi non si intendono solamente prodotti liquidi ma anche prodotti viscosi, ad esempio allo stato di pasta e di gel, e prodotti in polvere, in particolare polveri molto fini dotate di grande scorrevolezza. Il dispositivo erogatore 1 Ã ̈ destinato ad essere montato su un recipiente 2 contenente un prodotto fluido 3 da erogare, del tipo di un prodotto medico, farmaceutico e/o cosmetico.
In particolare, il recipiente 2 Ã ̈ provvisto di una bocca di erogazione 4 per la fuoriuscita del prodotto fluido 3.
Nelle particolari forme di attuazione illustrate nelle figure, il recipiente 2 consiste, ad esempio, in un tubetto ripiegabile su se stesso e la bocca di erogazione 4 Ã ̈ costituita dal collo terminale del tubetto 2.
Non si esclude, tuttavia, che il recipiente 2 possa consistere in un contenitore a conformazione e tipologia di funzionamento differente, come un soffietto, una siringa o simili.
In ogni caso, il prodotto fluido 3 airintemo del recipiente 2 può essere premuto in uscita verso la bocca di erogazione 4 per effetto dello schiacciamento delle pareti del recipiente 2 o, nel caso di siringhe o simili, per azionamento di un elemento spintore come uno stantuffo.
Il dispositivo erogatore 1 comprende un corpo tubolare di attacco 5 che può essere montato sulla bocca di erogazione 4 e, a tale scopo, presenta un’estremità provvista di un bordo di incastro 6 accoppiabile con un dente di aggancio 7 ricavato sul collo terminale 4 del tubetto 2.
Airestremità opposta del corpo tubolare di attacco 5 à ̈ definita una bocca di uscita 8 del prodotto fluido 3, in corrispondenza della quale sono montati mezzi valvolari di non ritorno 9, 10.
I mezzi valvolari di non ritorno 9, 10 sono destinati a consentire P erogazione del prodotto fluido 3 quando questo viene messo in pressione per effetto dello schiacciamento del recipiente 2 e, al contempo, sono atti a chiudere la bocca di uscita 8 non appena la suddetta pressione ha termine. Più in dettaglio, i mezzi valvolari di non ritorno 9, 10 comprendono un corpo otturatore 9, atto alla chiusura temporanea della bocca di uscita 8, e mezzi elastici 10 di richiamo del corpo otturatore 9.
II corpo otturatore 9 comprende uno stelo 11 che à ̈ disposto passante attraverso la bocca di uscita 8.
Lo stelo 11 à ̈ provvisto di una prima estremità 12, disposta all’ interno del corpo tubolare di attacco 5 ed associata ai mezzi elastici 10, ed una seconda estremità 13, disposta sostanzialmente all’ esterno del corpo tubolare di attacco 5 ed atta a contattare a tenuta una superficie di battuta 14 che à ̈ ricavata in corrispondenza della bocca di uscita 8 ed à ̈ affacciata verso l’esterno del recipiente 2.
In configurazione di chiusura la seconda estremità 13 à ̈ sostanzialmente a contatto con la superficie di battuta 14 mentre in configurazione di apertura la seconda estremità 13 à ̈ sostanzialmente allontanata verso l’esterno rispetto alla superficie di battuta 14.
A tale proposito occorre sottolineare che nella presente trattazione il fatto che la superficie di battuta 14 sia affacciata verso l’esterno del recipiente 2 significa che almeno una parte di tale superficie à ̈ rivolta da parte opposta rispetto al lato interno del corpo tubolare di attacco 5.
Analogamente si fa notare che quando nella presente trattazione si afferma che un componente del dispositivo erogatore 1, come la seconda estremità 13, si muove, si sposta o si allontana verso l’esterno del recipiente 2 significa che esso si sposta nella direzione di uscita del prodotto fluido 3 attraverso la bocca di uscita 8; similmente, il movimento di un componente del dispositivo erogatore 1 verso l’intemo significa che quel componente si sposta in direzione opposta alla direzione di uscita del prodotto fluido 3. Il corpo otturatore 9 comprende, inoltre, un piatto di fondo 15 associato alla prima estremità ed atto a portare i mezzi elastici 10.
Il piatto di fondo 15 si estende sostanzialmente trasversale allo stelo Il e presenta una pluralità di alette di guida 16 per il centraggio del corpo otturatore 9 rispetto al corpo tubolare di attacco 5.
Le alette di guida 16 sono destinate a strisciare sulla superficie interna del corpo tubolare di attacco 5, tra un’aletta di guida 16 e l’altra essendo definita un’area 17 per il passaggio del prodotto fluido 3 in uscita dal recipiente 2.
Il piatto di fondo 15 comprende un bordo di chiusura 18 che, nella configurazione di apertura, à ̈ atto ad entrare in contatto con un corrispondente bordo di riscontro 19 del corpo tubolare di attacco 5 per impedire l’ulteriore erogazione del prodotto fluido 3.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure da 1 a 3, quindi, il dispositivo erogatore 1 funge anche da dosatore in quanto à ̈ in grado di somministrare una quantità prestabilita di prodotto fluido 3 ed interrompere l’erogazione anche nel caso in cui l 'utilizzatore continui a premere sul recipiente 2.
Il bordo di chiusura 18, ad esempio, consiste in un anello rialzato che si estende sostanzialmente coassiale allo stelo 11.
B bordo di chiusura 18 e il bordo di riscontro 19 sono sostanzialmente inclinati a definire corrispondenti superfici di invito che ne agevolano Γ accoppiamento .
Nella forma di attuazione della presente invenzione illustrata nelle figure da 1 a 3, i mezzi elastici 10 sono costituiti da una molla elicoidale interposta a battuta tra la superficie interna del corpo tubolare di attacco 5 ed il piatto di fondo 15.
La molla elicoidale 10, in particolare, à ̈ disposta coassialmente attorno allo stelo Il e all’ interno del bordo di chiusura 18, che così funge da elemento contenitivo che ne assicura il corretto posizionamento.
Utilmente, la bocca di uscita 8 e la superficie di battuta 14 sono ricavate su un inserto anulare 20 associato al corpo tubolare di attacco 5.
A tale scopo l’estremità del corpo tubolare di attacco 5 opposta alla bocca di erogazione 4 presenta un’apertura 21 per l’alloggiamento dell’inserto anulare 20, in corrispondenza della quale sono previsti mezzi ad incastro 22, 23 per la connessione dell’inserto anulare 20 sul corpo tubolare di attacco 5.
I mezzi ad incastro 22, 23, ad esempio, consistono in un dente anulare 22, ricavato su almeno uno tra l’inserto anulare 20 ed il corpo tubolare di attacco 5, e in una corrispondente sede anulare 23, ricavata sull’altro tra l’inserto anulare 20 ed il corpo tubolare di attacco 5 e in cui à ̈ inseribile il dente anulare 22.
In particolare, il dente anulare 22 à ̈ ricavato nell’inserto anulare 20 mentre la sede anulare 23 à ̈ ricavata nel corpo tubolare di attacco 5 in corrispondenza dell’ apertura 21 .
Vantaggiosamente l’inserto anulare 20 à ̈ realizzato in un materiale sostanzialmente flessibile, del tipo di gomma, silicone, etc., per consentire la perfetta adesione tra la bocca di uscita 8 e la seconda estremità 13 nella configurazione di chiusura.
Non si esclude, tuttavia, che l’inserto anulare 20 sia realizzato in materiale rigido mentre la seconda estremità 13 sia realizzata in materiale sostanzialmente flessibile.
Per agevolare ulteriormente la tenuta del dispositivo erogatore 1 in configurazione di chiusura, la superficie di battuta 14 e la seconda estremità 13 hanno conformazione sostanzialmente a tronco di cono, con vertice rivolto verso l’interno del recipiente 2, a definire un accoppiamento cono su cono.
Nella particolare forma di attuazione dell’ invenzione illustrata nelle figure da 1 a 3, la superficie di battuta 14 e la seconda estremità 13 sono sostanzialmente complementari e combacianti tra loro.
La seconda estremità 13 ha quindi dimensioni trasversali mediamente più larghe rispetto alle dimensioni trasversali dello stelo 11 e si accoppia a misura con la superficie di battuta 14.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione modificate come quella illustrata in figura 4, in cui la seconda estremità 13 e la superficie di battuta,14 presentano inclinazioni diverse e l’angolo di apertura della superficie di battuta 14 à ̈ più ampio rispetto all’angolo di apertura della seconda estremità 13, intendendo con il termine “angolo di apertura†l’angolo al vertice del corrispondente tronco di cono definito dalla superficie di battuta 14 e dalla seconda estremità 13.
In tale forma di attuazione modificata, la differente inclinazione delle superfici di contatto permette di garantire un ulteriore miglioramento nella tenuta del dispositivo erogatore 1 in configurazione di chiusura ed evita la possibilità che tra la seconda estremità 13 e la superficie di battuta 14 possa rimanere intrappolato del prodotto fluido 3, garantendo quindi la sterilità del prodotto fluido 3 airintemo del recipiente 2.
In fase di chiusura, infatti, la seconda estremità 13 entra innanzitutto in contatto con la parte più stretta della superficie di battuta 14 e, sfruttando la flessibilità e l’elasticità delle superfici, si adagia sul resto della superficie di battuta 14 espellendo verso l’estemo il prodotto fluido 3 in eccesso.
Il funzionamento del dispositivo erogatore illustrato nelle figure da 1 a 3 Ã ̈ il seguente.
Al momento dell’uso, Putilizzatore esercita una forza di compressione sul recipiente 2, deformandone le pareti e mettendo in pressione il prodotto fluido 3 contenuto al suo interno.
L’aumento della pressione all’ interno del recipiente 2 spinge il prodotto fluido 3 attraverso la bocca di erogazione 4, le aree 17 e la bocca di uscita 3, determinando lo scorrimento del corpo otturatore 9 verso l’esterno in contrasto alla forza esercita dalla molla elicoidale 10.
Il prodotto fluido 3, quindi, trafila attraverso la seconda estremità 13 e la superficie di battuta 14 e fuoriesce all’esterno.
Al raggiungimento di una predeterminata corsa del corpo otturatore 9, il bordo di chiusura 18 raggiunge il bordo di riscontro 19 chiudendo il passaggio di comunicazione tra Γ interno del recipiente 2 e la bocca di uscita 8.
In questa circostanza, quindi, nonostante l’utilizzatore continui ad applicare pressione sul recipiente 2, il prodotto fluido 3 non à ̈ comunque in grado di raggiungere la bocca di uscita 8 e l’erogazione si interrompe dopo la fuoriuscita di una dose prestabilita del prodotto fluido 3.
Una volta rilasciato il recipiente 2, il prodotto fluido 3 cessa di essere in pressione e il ritorno elastico della molla elicoidale 10 riporta il corpo otturatore 9 alla configurazione di chiusura.
L’erogazione di una nuova dose di prodotto fluido 3 riprende nel momento in cui il recipiente 2 viene nuovamente schiacciato daH’utilizzatore.
Nelle figure da 5 a 7 à ̈ rappresentata un’alternativa forma di attuazione dell’invenzione in cui il dispositivo erogatore 1 presenta un corpo tubolare di attacco 5, un inserto anulare 20, un corpo otturatore 9 con stelo 11, prima estremità 12 e seconda estremità 13 sostanzialmente identici a quelli precedentemente descritti ed illustrati nelle figure da 1 a 3.
A differenza della forma di attuazione delle figure da 1 a 3, il dispositivo erogatore 1 delle figure da 5 a 7 à ̈ privo del piatto di fondo 15 e i mezzi elastici 10 non consistono in una molla elicoidale ma, bensì, comprendono una molla a balestra o una molla a raggiera 24, 25, 26.
Tale molla a balestra o molla a raggiera 24, 25, 26, in particolare, comprende un corpo anulare 24 calzato sulla faccia interna del corpo tubolare di attacco 5, un corpo centrale 25 associato ad incastro alla prima estremità 12, ed una serie di bracci flessibili 26, con conformazione curvilinea, interposti a sbalzo tra il corpo anulare 24 ed il corpo centrale 25. Analogamente alle figure da 1 a 3, anche nel dispositivo erogatore 1 delle figure da 5 a 7 la superficie di battuta 14 e la seconda estremità 13 sono sostanzialmente complementari e combacianti tra loro, ma non si esclude che esse possano anche essere inclinate come nel caso illustrato in figura 4. Il funzionamento del dispositivo erogatore delle figure da 5 a 7 à ̈ sostanzialmente analogo a quello della soluzione descritta in precedenza, con la differenza che, non essendo previsti il piatto di fondo 15 ed il relativo bordo di chiusura 18, allora il dispositivo erogatore 1 non à ̈ in grado di fungere da dosatore.
Al momento dell’impiego, infatti, l’utilizzatore esercita una forza di compressione sul recipiente 2, deformandone le pareti e mettendo in pressione il prodotto fluido 3 contenuto al suo interno.
L’aumento della pressione all’ interno del recipiente 2 spinge il prodotto fluido 3 attraverso la bocca di erogazione 4 e determina lo scorrimento del corpo otturatore 9 verso l’esterno in contrasto alla forza esercitata dalla molla a balestra/molla a raggiera 24, 25, 26.
Il prodotto fluido 3, quindi, trafila attraverso la seconda estremità 13 e la superficie di battuta 14 e fuoriesce all’estemo.
Fintanto che l’utilizzatore continua ad applicare pressione sul recipiente 2 il prodotto fluido 3 attraversa la bocca di uscita 8 e l’erogazione si interrompe solo una volta rilasciato il recipiente 2, quando, il ritorno elastico della molla a balestra/molla a raggiera 24, 25, 26 riporta il corpo otturatore 9 nella configurazione di chiusura.

Claims (2)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo erogatore (1) per prodotti fluidi, particolarmente allo stato pastoso del tipo di creme o simili, comprendente almeno un corpo tubolare di attacco (5) associabile alla bocca di erogazione (4) di un recipiente (2) di contenimento di almeno un prodotto fluido (3) da erogare, ad un’estremità del corpo tubolare di attacco (5) essendo definita almeno una bocca di uscita (8) del prodotto fluido (3) in corrispondenza della quale sono montati mezzi valvolari di non ritorno (9, 10) comprendenti almeno un corpo otturatore (9) atto alla chiusura temporanea della bocca di uscita (8) e mezzi elastici (10) di richiamo del corpo otturatore (9) stesso, caratterizzato dal fatto che detto corpo otturatore (9) comprende almeno uno stelo (11) disposto passante attraverso detta bocca di uscita (8) e provvisto di una prima estremità (12), disposta all’interno di detto corpo tubolare di attacco (5) ed associata a detti mezzi elastici (10), e di una seconda estremità (13), disposta sostanzialmente all’esterno di detto corpo tubolare di attacco (5) ed atta a contattare a tenuta una superficie di battuta (14) ricavata in corrispondenza di detta bocca di uscita (8) ed affacciata verso l’esterno di detto recipiente (2), in configurazione di chiusura detta seconda estremità (13) essendo sostanzialmente a contatto con detta superficie di battuta (14) ed in configurazione di apertura detta seconda estremità (13) essendo sostanzialmente allontanata verso l’esterno rispetto a detta superficie di battuta (14).
  2. 2) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo otturatore (9) comprende un piatto di fondo (15) associato a detta prima estremità (12) ed atto a portare detti mezzi elastici 3) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto piatto di fondo (15) comprende almeno un’aletta di guida (16) per il centraggio di detto corpo otturatore (9) rispetto a detto corpo tubolare di attacco (5). 4) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto piatto di fondo (15) comprende una pluralità di dette alette di guida (16), tra un’aletta (16) e l’altra essendo definita un’area (17) di passaggio di detto prodotto fluido (3) in uscita da detto recipiente (2). 5) Dispositivo erogatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che detto piatto di fondo (15) comprende almeno un bordo di chiusura (18) che, in detta configurazione di apertura, à ̈ atto ad entrare in contatto con un corrispondente bordo di riscontro (19) di detto corpo tubolare di attacco (5) per impedire l’ulteriore erogazione di detto prodotto fluido (3). 6) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detto bordo di chiusura (18) à ̈ un anello rialzato che si estende sostanzialmente coassiale a detto stelo (11). 7) Dispositivo erogatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (10) comprendono una molla elicoidale disposta sostanzialmente attorno a detto stelo (11) e interposta a battuta tra la superfìcie interna di detto corpo tubolare di attacco (5) e detto piatto di fondo (15). 8) Dispositivo erogatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi elastici (10) comprendono almeno una tra una molla a balestra ed una molla a raggiera (24, 25, 26). 9) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta almeno una tra una molla a balestra ed una molla a raggiera (24, 25, 26) comprende almeno un corpo anulare (24) calzato sulla faccia interna di detto corpo tubolare di attacco (5), almeno un corpo centrale (25) associabile a detta prima estremità (12), ed una serie di bracci flessibili (26) interposti a sbalzo tra detto corpo anulare (24) e detto corpo centrale (25). 10) Dispositivo erogatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie di battuta (14) e detta seconda estremità (13) hanno conformazione sostanzialmente a tronco di cono con vertice rivolto verso l’interno di detto recipiente (2) a definire un accoppiamento cono su cono. 11) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta superficie di battuta (14) e detta seconda estremità (13) sono sostanzialmente complementari e combacianti tra loro. 12) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detta superficie di battuta (14) e detta seconda estremità (13) hanno inclinazioni diverse, l’angolo di apertura di detta superficie di battuta (14) essendo più ampio rispetto all’angolo di apertura di detta seconda estremità (13). 13) Dispositivo erogatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta bocca di uscita (8) e detta superficie di battuta (14) sono ricavate su un inserto anulare (20) associato a detto corpo tubolare di attacco (5). 14) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi ad incastro (22, 23) per la connessione di detto inserto anulare (20) su detto corpo tubolare di attacco (5). 15) Dispositivo erogatore (1) secondo la rivendicazione 14, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ad incastro (22, 23) comprendono almeno un dente anulare (22) ricavato su almeno uno tra detto inserto anulare (20) e detto corpo tubolare di attacco (5) ed una corrispondente sede anulare (23) ricavata sull’altro tra detto inserto anulare (20) e detto corpo tubolare di attacco (5) e in cui à ̈ inseribile detto dente anulare (22). 16) Dispositivo erogatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto inserto anulare (20) à ̈ realizzato in materiale sostanzialmente flessibile. 17) Dispositivo erogatore (1) secondo ima o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità (13) à ̈ realizzata in materiale sostanzialmente flessibile.
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