ITMO20010114A1 - Dispositivo pressemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica - Google Patents

Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: "DISPOSITIVO PREASSEMBLATO MONOUSO, PARTICOLAR-MENTE PER TERAPIA FOTODINAMICA".

DESCRIZIONE

Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica.

La terapia fotodinamica è impiegata da tempo per la cura di patologie oculari, prevalentemente consistenti in maculopatie di tipo secco ovvero essudativo.

In sostanza, poiché le patologie sopraddette si estrinsecano in una comparsa di macchie alla vista che paralizzano il campo visivo degli occhi, macchie che derivano dalla comparsa di capillari sotto la retina (cosiddetta membrana neovascolare), la terapia attualmente impiegata di preferenza per ridurre ovvero eliminare gli effetti dannosi di esse, consiste nelliniettare un farmaco ad attivazione fotosensibile nel circuito venoso del paziente in concentrazione tale da permettere che esso raggiunga i succitati capillari da eliminare e quindi attivare il farmaco citato con una fonte di luce alogena, quale quella emessa da un apparecchio laser: il farmaco, reagendo, secca i capillari succitati riducendone considerevolmente il volume complessivo e migliorando il campo visivo oculare.

In pratica, in tale modo e ripetendo la applicazione terapeutica per alcune sedute distanti alcuni giorni una dall'altra, è possibile se non eliminare totalmente, almeno ridurre fortemente l'effetto delle patologie succitate.

Il farmaco impiegato (verteporfina) ha lo svantaggio di essere estremamente costoso; pertanto è necessario recuperare i volumi trattenuti all'interno dei dispositivi utilizzati per la somministrazione.

A tale recupero implica una serie di problemi, primo fra tutti quello del mantenimento della sterilità di insieme, ossia l'evitare che il farmaco venga a contatto con l'ambiente esterno, caricandosi di batteri.

Un secondo problema è rappresentato dal rischio di dispersione accidentale di farmaco quando questo viene recuperato con metodi empirici ed attrezzature di tipo approssimativo.

Inoltre, per poter somministrare le dosi necessarie ai pazienti, si sono fino ad oggi impiegate più confezioni di farmaco, questo perché parte di esso durante la somministrazione ristagna all'interno dei tubatismi che compongono i dispositivi impiegati. I produttori di tale farmaco provvedono, infatti, a confezionarlo in dosi calibrate che, a causa della sensibile lunghezza dei sopraddetti tubatismi, vengono paralizzate dal suddetto ristagnamento; per completare la somministrazione in quantità terapeutica corretta, l'operatore sanitario deve pertanto aprire una nuova confezione da utilizzarsi come elemento di spinta

Compito tecnico del presente trovato è quello di risolvere il problema della tecnica nota sopra indicato escogitando un dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica che consenta di eseguire tale terapia senza sprechi di farmaco (verteporfina).

Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica, del tipo comprendente un imbocco di ingresso per il collegamento ad una siringa erogatrice di farmaco, dal quale si diparte un primo tratto di tubazione confluente in un primo mezzo filtrante aH'uscita del quale è collegato un secondo tratto di tubazione di collegamento con un mezzo terminale di somministrazione ad un paziente, caratterizzato dal fatto che a valle di detto primo mezzo filtrante è previsto un mezzo deviatore per il collegamento con un tratto di tubazione deviata di connessione con la luce di uscita di un secondo mezzo filtrante dotato alla luce di ingresso di un attacco protetto.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 mostra il dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica secondo il trovato;

la figura 2 mostra il dispositivo pressemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica secondo il trovato, in una possibile ed alternativa forma di attuazione.

Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 1 un dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica, il quale comprende un imbocco 2 di ingresso al quale è collegabile una siringa 3 erogatrice di farmaco.

Dall'imbocco 2, preferibilmente dotato di attacco "Luer" si diparte un primo tratto 4 di tubazione che confluisce in un primo mezzo filtrante 5, in pratica un filtro piano 6 avente porosità di 1,2 micron, all'uscita del quale è collegato un secondo tratto 7 di tubazione per il collegamento con un mezzo terminale di somministrazione, ad esempio un ago a farfalla 8, ad un paziente. Immediatamente a valle del filtro piano 6 è previsto un mezzo deviatore 9 per il collegamento con un tratto di tubazione 10 deviata per la connessione con la luce di uscita 11 di un secondo mezzo filtrante 12, normalmente costituito ancora da un filtro piano 13, il quale ha porosità compresa tra 0,2 e 17 micron e che è dotato alla luce di ingresso di un attacco 14 protetto.

Il mezzo 9 deviatore è costituito da un rubinetto 15 a tre vie, atto a collegare alternativamente i suddetti primo o secondo mezzo filtrante 5 ovvero 12 con il secondo tratto 7 di tubazione.

Il mezzo 9 deviatore può anche essere costituito, in una possibile alternativa forma di realizzazione del trovato, da due valvole di intercettazione di flusso, rispettivamente 16 e 17, entrambe del tipo monodirezionale e piazzate rispettivamente sul primo tratto 4 di tubazione e tratto 10 di tubazione deviata, tra loro vantaggiosamente connesse con un raccordo 18 ad "Y", e pervie verso il secondo tratto 7 di tubazione.

L'attacco protetto 14 è costituito, di preferenza, da un cosiddetto "punto di iniezione" 19 dotato di cappuccio 20 di chiusura.

Il funzionamento del trovato è il seguente: l'operatore carica la siringa 3 con la dose predefìnita di farmaco da impiegare sul paziente, quindi ne collega la luce di uscita, privata dell'ago, con l'imbocco 2.

Inserisce quindi l'ago 8 in vena al paziente ed agendo sulla siringa 3 citata inizia la erogazione della dose precalibrata di farmaco.

Questo attraversa il filtro piano 6 depurandosi da eventuali microimpurità e giunge al rubinetto 15 che è preventivamente regolato in modo da connettere il primo tratto 4 di tubazione con il secondo 7, quest'ultimo di norma ben più lungo del primo per consentire una certa libertà di movimento al paziente durante la somministrazione.

Nel contempo la tubazione deviata 10 è intercettata dal rubinetto 15 citato che impedisce in tal modo ogni eventuale risalita del farmaco verso la linea 10 deviata.

Nel caso in cui il rubinetto 15 fosse sostituito dalle valvole 16 e 17 monodirezionali, il funzionamento del trovato è analogo.

Infatti, il farmaco iniettato attraverso l'imbocco 2 passa dal primo tratto 4 di tubazione al filtro 6 e, quindi, al secondo tratto 7 senza possibilità di risalita, se non per qualche millimetro, verso la tubazione deviata 10, trovandosi impedito dalla valvola 16 pervia solo in senso contrario.

Il farmaco iniettato raggiunge quindi il paziente e quando la dose di farmaco è completamente esaurita nella siringa 3, questa viene sconnessa dall'imbocco 2.

All'interno del secondo tratto 7 di tubazione resta comunque giacente un sensibile volume residuo di farmaco facente parte della dose predeterminata e non iniettato al paziente.

Per completare la somministrazione, l'operatore riempie la suddetta siringa 3 con apposita soluzione e, dopo aver rimosso il cappuccio 20 di chiusura, infila il cono maschio della siringa 3 nel cono femmina del punto di iniezione 19 del filtro piano 13; ruota quindi il rubinetto 15 per porre in collegamento tra loro il tratto 10 di tubazione deviata ed il secondo tratto 7, intercettando in tal modo il primo tratto 4.

Infine procede ad iniettare la soluzione fino a che questa passando nel secondo tratto 7, dopo aver attraversato il filtro piano 13, non sospinge completamente il volume residuo di farmaco giacente nel suddetto secondo tratto 7 di tubazione verso il paziente.

Nella versione alternativa, il funzionamento è analogo, con la sola differenza che l'operatore non deve neppure modificare la posizione di alcunché (rubinetti 15 o simili), essendo le stesse valvole monodirezionali 16 e 17 a consentire il passaggio obbligato della fisiologica dal tratto deviato 10 di tubazione verso il secondo tratto 7.

In tal modo la somministrazione della dose preordinata di farmaco avviene in modo completo ed asettico, senza sprecare ulteriore farmaco.

Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica, del tipo comprendente un imbocco di ingresso per il collegamento ad una siringa erogatrice di farmaco, dal quale si diparte un primo tratto di tubazione confluente in un primo mezzo filtrante all'uscita del quale è collegato un secondo tratto di tubazione di collegamento con un mezzo terminale di somministrazione ad un paziente, caratterizzato dal fatto che a valle di detto primo mezzo filtrante è previsto un mezzo deviatore per il collegamento con un tratto di tubazione deviata di connessione con la luce di uscita di un secondo mezzo filtrante dotato alla luce di ingresso di un attacco protetto.
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto mezzo deviatore è costituito da un rubinetto a tre vie, di collegamento alternato di detti primo o secondo mezzo filtrante con detto secondo tratto di tubazione di collegamento con un mezzo terminale di somministrazione.
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto mezzo deviatore è costituito da due valvole di intercettazione di flusso entrambe del tipo monodirezionale piazzate rispettivamente su detti primo tratto di tubazione e tratto di tubazione deviata tra loro connesse con un raccordo ad "Y", ed entrambe pervie verso detto secondo tratto di tubazione di collegamento con un mezzo terminale di somministrazione.
4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto attacco protetto è costituito da un cosiddetto "punto di iniezione" dotato di cappuccio di chiusura.
5. 5) Dispositivo secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che detto primo mezzo filtrante presenta porosità media compresa tra 1,1 e 1,3 micron e detto secondo mezzo filtrante presenta porosità media compresa tra 0,2 e 17 micron.
6. 6) Dispositivo preassemblato monouso, particolarmente per terapia fotodinamica, secondo una o più delle precedenti rivendicazioni e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.