ITMO20070340A1 - Dispositivo di raccordo per linee biomedicali, particolarmente per la somministrazione di sostanze farmacologiche - Google Patents
Dispositivo di raccordo per linee biomedicali, particolarmente per la somministrazione di sostanze farmacologiche Download PDFInfo
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Description
Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“DISPOSITIVO DI RACCORDO PER LINEE BIOMEDICALI, PARTICOLARMENTE PER LA SOMMINISTRAZIONE DI SOSTANZE FARMACOLOGICHE”.
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di raccordo per linee biomedicali, particolarmente per la somministrazione di sostanze farmacologiche.
Ad oggi sono noti dispositivi di raccordo per linee biomedicali, utilizzati particolarmente per trasfusioni, infusioni, emodialisi, etc..., costituiti da un corpo di raccordo conformato a T o ad Y, all'interno del quale sono definiti un condotto principale ed un condotto di derivazione comunicante con il condotto principale ed utilizzato per la somministrazione di sostanze farmacologiche.
Il condotto principale può essere provvisto di una bocca di ingresso ed una bocca di uscita tra loro coassiali, oppure può essere chiuso in corrispondenza dell'estremità opposta alla bocca di uscita.
Nel primo caso la bocca di ingresso e la bocca di uscita sono associabili ad una linea di portata di un fluido fisiologico, generalmente sangue, comprendente un tubo di adduzione ed un tubo di deflusso del fluido stesso mentre nel secondo caso la bocca di uscita è associabile ad un contenitore chiuso quale, ad esempio, una sacca di sangue.
Il condotto di derivazione, disposto inclinato od ortogonale al condotto principale, è provvisto di una bocca di derivazione posizionata ad una sua estremità ed associabile ad una linea di somministrazione, ad esempio una siringa, di una sostanza farmacologica.
Più particolarmente, alfintemo del condotto di derivazione, in corrispondenza della bocca di derivazione, è posizionato un tampone in lattice sintetico trattenuto nella sua sede da una coperchio ad incastro. Tale tampone è atto ad essere forato con un ago di siringa per eventuali infusioni e, grazie all'elasticità del lattice, si richiude naturalmente durante l'estrazione dell'ago stesso al fine di evitare qualsiasi fuoriuscita della sostanza farmacologica somministrata.
Questi dispositivi di raccordo noti non sono scevri di inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che, per effettuare la somministrazione di una sostanza farmacologica nel fluido che scorre all'intemo del condotto principale o nella sacca di raccolta sangue associata alla bocca di uscita, è necessario utilizzare una siringa provvista di ago atta a perforare la membrana in lattice posizionata in corrispondenza della bocca di derivazione. Questo comporta un conseguente rischio di ferite e di contaminazione per il personale medico e paramedico addetto ad effettuare la somministrazione della sostanza farmacologica.
Un altro inconveniente dei dispositivi di raccordo noti consiste nel fatto che il condotto di derivazione risulta essere sempre in comunicazione con il condotto principale. Questo implica che eventuali tracce di sostanze farmacologiche rimaste sulle pareti del condotto di derivazione possono contaminare, anche a somministrazione conclusa, il fluido che scorre lungo il condotto principale o che è contenuto nella sacca di raccolta.
Un altro inconveniente ancora dei dispositivi di raccordo noti consiste nel fatto che il coperchio di trattenimento del tampone in lattice, essendo accessibile daU'estemo, potrebbe essere accidentalmente rimosso. La rimozione del coperchio di trattenimento consentirebbe al tampone in lattice di fuoriuscire dalla propria sede, liberando in tal modo la bocca di derivazione e consentendo quindi il passaggio attraverso di essa di elementi contaminanti indesiderati.
Compito precipuo del presente trovato è quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati della tecnica nota escogitando un dispositivo di raccordo per linee biomedicali che consenta di effettuare la somministrazione di sostanze farmacologiche utilizzando siringhe prive di aghi, aumentando di conseguenza la sicurezza del personale addetto allo svolgimento di tale operazione.
Nell'ambito di tale compito, altro scopo del presente trovato è quello di impedire, a somministrazione conclusa, che tracce di sostanze farmacologiche eventualmente rimaste nel condotto di derivazione entrino nel condotto principale contaminando il fluido che scorre al suo interno. Ancora uno scopo del presente trovato è quello di impedire che agenti contaminanti possano accidentalmente entrare alfintemo del condotto principale.
Nell’ambito di tale compito, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito e gli scopi precedenti con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.
Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente dispositivo di raccordo per linee biomedicali, particolarmente per la somministrazione di sostanze farmacologiche, comprendente un corpo di raccordo nel quale è definito
- almeno un condotto principale di scorrimento di un fluido, provvisto di almeno una bocca di uscita associabile ad una linea di portata o ad un contenitore chiuso,
- akneno un condotto di derivazione, provvisto di almeno una bocca di derivazione associabile ad una linea di somministrazione di una sostanza farmacologica e comunicante con detto condotto principale mediante almeno una luce di collegamento,
caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento valvolare disposto in prossimità di detta luce di collegamento e mobile tra una configurazione di chiusura, nella quale interrompe il collegamento tra detto condotto di derivazione e detto condotto principale, ed una configurazione di apertura, nella quale attua il collegamento tra detto condotto di derivazione e detto condotto principale per effetto di una sovrapressione in detto condotto di derivazione rispetto alla pressione in detto condotto principale, e viceversa.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo di raccordo per linee biomedicali, particolarmente per la somministrazione di sostanze farmacologiche, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una sezione longitudinale, in alzato laterale, di un dispositivo di raccordo secondo il trovato in una prima forma di realizzazione, nella quale il condotto principale è provvisto di una bocca di ingresso e di una bocca di uscita, conformato ad Y;
la figura 2 è una sezione longitudinale, in alzato laterale, del dispositivo di raccordo di figura 1 in configurazione di apertura, associato ad una siringa di somministrazione di una sostanza farmacologica;
la figura 3 è una sezione longitudinale, in alzato laterale, di un dispositivo di raccordo secondo il trovato, nella prima forma di realizzazione, conformato a T;
la figura 4 è una sezione longitudinale, in alzato laterale, del dispositivo di raccordo di figura 3 in configurazione di apertura, associato ad una siringa di somministrazione di una sostanza farmacologica;
la figura 5 è una sezione longitudinale, in alzato laterale, di un dispositivo di raccordo secondo il trovato in una seconda forma di realizzazione, nella quale il condotto principale è chiuso dalla parte opposta della sua bocca di uscita, conformato ad Y;
la figura 6 è una sezione longitudinale, in alzato laterale, del dispositivo di raccordo di figura 5 in configurazione di apertura, associato ad una siringa di somministrazione di una sostanza farmacologica.
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con il numero di riferimento 1 un dispositivo di raccordo per linee biomedicali, particolarmente utilizzato per la somministrazione di sostanze farmacologiche.
Il dispositivo 1 comprende un corpo di raccordo 2 all'interno del quale è definito un condotto principale 3 ed un condotto di derivazione 4 comunicante con il condotto principale 3 per la somministrazione di una sostanza farmacologica.
Vantaggiosamente, sia il condotto principale 3 che il condotto di derivazione 4 si sviluppano attorno a rispettivi assi longitudinali ed hanno sezione sostanzialmente circolare.
L'asse del condotto di derivazione 4 è sostanzialmente inclinato od ortogonale all'asse del condotto principale 3, definendo nel primo caso un dispositivo 1 avente conformazione sostanzialmente ad Y, come rappresentato nelle figure 1, 2, 5 e 6, e nel secondo caso avente conformazione a T, come rappresentato nelle figure 3 e 4.
Il condotto principale 3 è provvisto di una bocca di uscita 3b associabile ad una linea di portata P quale, ad esempio, una linea di infusione, di trasfusione, di emodialisi, etc..., o ad un contenitore chiuso C quale, ad esempio, una sacca di raccolta sangue.
In una prima forma di realizzazione, mostrata nelle figure 1, 2, 3 e 4, il condotto principale 3 è vantaggiosamente provvisto di almeno una bocca di ingresso 3 a associabile alla linea di portata P.
In questa forma di realizzazione, il condotto principale 3 è un condotto di scorrimento di un fluido fisiologico, ad esempio sangue, e le bocche di ingresso 3a e di uscita 3b sono associabili, rispettivamente, ad un tubo di adduzione P’ e ad un tubo di deflusso P" della linea di portata P.
Più particolarmente il condotto principale 3 comprende una prima sede di innesto 5, definita in corrispondenza della bocca di ingresso 3 a, per l'alloggiamento del tubo di adduzione P’ della linea di portata P, ed una seconda sede di innesto 6, definita in corrispondenza della bocca di uscita 3b, per l'alloggiamento del tubo di deflusso P" della linea di portata P.
La prima e la seconda sede di innesto 5 e 6 hanno sezione crescente rispettivamente verso la bocca di ingresso 3 a e verso la bocca di uscita 3b e terminano con uno spallamento, rispettivamente 5a e 6a, di riscontro delle estremità del tubo di adduzione P' e del tubo di deflusso P" e dalla parte opposta con uno svaso, rispettivamente 5b e 6b, atto a facilitare l'inserimento del tubo di adduzione P' e del tubo di deflusso P".
Opportunamente il diametro esterno dei tubi di adduzione e di deflusso P' e P" è uguale o leggermente superiore al diametro minimo rispettivamente della prima e della seconda sede di innesto 5 e 6, al fine di realizzare una buona tenuta.
In una seconda forma di realizzazione, mostrata nelle figure 5 e 6, il condotto principale 3 è chiuso dalla parte opposta della bocca di uscita 3b da un fondo 3c definito dal corpo di raccordo 2.
In questa forma di realizzazione la bocca di uscita 3b è associabile ad una sacca di raccolta sangue C, la cui estremità può essere inserita all'inter della seconda sede di innesto 6 oppure calzata esternamente al corpo di raccordo 2 in modo da appoggiarsi contro gli spallamenti 11 definiti dal corpo di raccordo stesso.
Il condotto di derivazione 4 comprende una bocca di derivazione 4a, associabile ad una linea di somministrazione S di una sostanza farmacologica, ad esempio una siringa, ed è comunicante con il condotto principale 3 mediante una luce di collegamento 4b.
Opportunamente il condotto di derivazione 4 comprende una sede luer 7 avente conformazione conica divergente verso l'esterno, definita in corrispondenza della bocca di derivazione 4a per l'alloggiamento della siringa S.
Più particolarmente, nella versione ad Y del corpo di raccordo 2, la sede luer 7 termina con uno spallamento 7a di riscontro della parte terminale della siringa S. Generalmente la parte terminale della siringa S ha comunque un diametro esterno maggiore rispetto al diametro della sezione minore della sede luer 7, in modo tale da garantire una buona tenuta.
In una particolare forma di realizzazione il corpo di raccordo 2 comprende dei mezzi di bloccaggio 8, definiti sulla sua superficie esterna in corrispondenza della sede luer 7, impegnabili con la siringa S per il suo trattenimento sul corpo di raccordo stesso, definendo in tal modo una sede luer 7 di tipo lock.
Secondo il trovato il dispositivo 1 comprende almeno un elemento valvolare 9 disposto in prossimità della luce di collegamento 4b e mobile tra una configurazione di chiusura, nella quale interrompe il collegamento tra il condotto di derivazione 4 ed il condotto principale 3, ed una configurazione di apertura, nella quale attua il collegamento tra il condotto di derivazione 4 ed il condotto principale 3 per effetto di una sovrapressione nel condotto di derivazione 4 rispetto alla pressione presente nel condotto principale 3.
Vantaggiosamente l'elemento valvolare 9 è costituito da un elemento tubolare elasticamente deformabile, ad esempio in lattice sintetico o in silicone, aperto in corrispondenza delle sue estremità e disposto con una zona 9a della sua superficie laterale esterna in corrispondenza della luce di collegamento 4b.
La zona 9a dell'elemento tubolare 9 ostruisce la luce di collegamento 4b nella configurazione di chiusura e si deforma, ad esempio per effetto di una sovrapressione esercitata dalla siringa S inserita nella sede luer 7 rispetto alla pressione presente nel condotto principale 3, per attuare la configurazione di apertura, ritornando poi nella configurazione di chiusura al cessare della sovrapressione.
Più particolarmente, nella configurazione di apertura mostrata nelle figure 2 e 4, la zona 9a si incurva verso l'interno del condotto principale 3, aprendo di conseguenza la luce di collegamento 4b e consentendo quindi il passaggio della sostanza farmacologica dal condotto di derivazione 4 verso il condotto principale 3.
Preferibilmente l'elemento tubolare 9 è disposto in una sede di alloggiamento 10 definita lungo il condotto principale 3.
L'elemento tubolare 9 inserito nella sede di alloggiamento 10 è disposto coassialmente al condotto principale 3.
Opportunamente il diametro esterno dell'elemento tubolare 9 è leggermente superiore al diametro della sede di alloggiamento 10, in modo tale che esso rimanga aderente alla sede di alloggiamento stessa per effetto della pressione radiale dovuta all'elasticità del materiale.
Nella prima forma di realizzazione rappresentata nelle figure 1, 2, 3 e 4, ovvero con il condotto principale 3 provvisto della bocca di ingresso 3 a la sede di alloggiamento 10 è interposta tra la prima e la seconda sede di innesto 5 e 6 ed il diametro della sua sezione è inferiore al diametro minimo delle sezioni della prima e della seconda sede di innesto stesse.
In uso, ovvero con il dispositivo 1 associato alla linea di portata P, l'elemento tubolare 9 è vantaggiosamente trattenuto nella sede di alloggiamento 10, in direzione assiale, da spallamenti definiti da una parte dal tubo di adduzione P' e dalla parte opposta dal tubo di deflusso P". Il diametro interno del tubo di adduzione P' e del tubo di deflusso P" è infatti leggermente inferiore al diametro esterno dell'elemento tubolare 9, in modo tale da impedire la sua fuoriuscita dalla sede di alloggiamento 10, e preferibilmente uguale al suo diametro interno, al fine ridurre le perdite di carico.
Nella seconda forma di realizzazione, mostrata nelle figure 5 e 6, ovvero con il condotto principale 3 chiuso dalla parte opposta rispetto alla bocca di uscita 3b dal fondo 3c, l’elemento tubolare 9 è disposto tra il fondo 3c e la bocca di uscita 3be la sua estremità opposta a quella rivolta dalla parte della bocca di uscita 3b si appoggia contro il fondo 3c.
Il funzionamento del presente trovato è il seguente.
In normali condizioni di funzionamento il condotto principale 3 è associato alla linea di portata P del fluido fisiologico o alla sacca di raccolta sangue C, mentre la sede luer 7 è libera ed il condotto di derivazione 4 si trova quindi alla pressione ambiente.
In questa condizione l'elemento tubolare 9 si trova nella configurazione di chiusura, ostruendo quindi la luce di collegamento 4b.
Nella prima forma di realizzazione, mostrata nelle figure 1, 2, 3 e 4, il fluido fisiologico entra nel condotto principale 3 dalla bocca di ingresso 3 a per mezzo del tubo di adduzione P', attraversa l'elemento tubolare 9 ed esce dalla bocca di uscita 3b mediante il tubo di deflusso P".
Per effettuare la somministrazione di una sostanza farmacologica nel condotto principale 3, e quindi nel fluido fisiologico che scorre al suo interno, si inserisce una siringa S riempita della sostanza farmacologica da somministrare nella sede luer 7, eventualmente impegnandola con i mezzi di bloccaggio 8.
Premendo sullo stantuffo della siringa S si aumenta progressivamente la pressione presente nel condotto di derivazione 4 e agente sulla zona 9a che chiude la luce di collegamento 4b.
Quando il valore della pressione nel condotto di derivazione 4 supera il valore della pressione presente nel condotto principale 3 e agente sulla superficie laterale interna dell'elemento tubolare 9, tale squilibrio genera una forza agente sulla zona 9a e diretta verso l'inter del condotto principale 3.
Tale forza deforma l'elemento tubolare 9 in corrispondenza della zona 9a, la quale si incurva verso l'interno del condotto principale 3 portandosi nella configurazione di apertura.
La sostanza farmacologica presente nel condotto di derivazione 4 può ora defluire nel condotto principale 3 miscelandosi quindi con il fluido fisiologico che scorre al suo interno.
Quando lo stantuffo della siringa S raggiunge il fine corsa, e si conclude quindi la somministrazione della sostanza farmacologica, le pressioni nel condotto di derivazione 4 e nel condotto principale 3 si riequilibrano e di conseguenza si annulla la forza agente sulla zona 9a, la quale quindi ritorna nella configurazione di chiusura.
La zona 9a si deforma quindi solo in presenza di una differenza di pressione tra il condotto di derivazione 4 ed il condotto principale 3, in modo tale da impedire che, in condizioni di normale funzionamento, eventuali tracce di sostanze farmacologiche presenti nel condotto di derivazione 4 entrino accidentalmente nel condotto principale 3 contaminando il fluido che scorre al suo interno.
Il funzionamento del dispositivo 1 nella seconda forma di realizzazione, mostrata nelle figure 5 e 6, è sostanzialmente analogo a quello sopra descritto.
Più particolarmente, in questa forma di realizzazione non vi è, in normali condizioni di funzionamento, passaggio di fluido fisiologico all'inter del condotto principale 3.
Difatti la bocca di uscita 3b è associata alla sacca di raccolta sangue C e l'elemento tubolare 9 viene aperto per effettuare l'infusione, mediante la siringa S associata alla bocca di derivazione 4a, di sostanze farmacologiche aH'intemo della sacca stessa.
Anche in questo caso la zona 9a dell'elemento tubolare 9 si deforma per effetto della sovrapressione generata dalla siringa S aH'intemo del condotto di derivazione 4 rispetto alla pressione presente nel condotto principale 3. La zona 9a ritorna nella configurazione di chiusura al cessare della sovrapressione provocata dalla siringa S ostruendo nuovamente la luce di collegamento 4b.
Si è in pratica constatato come il trovato descritto raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che consente di effettuare la somministrazione di sostanze farmacologiche aH'intemo del condotto principale del dispositivo di raccordo, in modo tale da miscelarle al fluido fisiologico che scorre al suo interno, utilizzando siringhe o simili prive di aghi.
Il dispositivo oggetto del trovato impedisce inoltre che eventuali tracce di sostanze farmacologiche rimaste all'inter del condotto di derivazione entrino accidentalmente all'intemo del condotto principale, ovvero senza che vi sia l'intenzione, identificabile con la pressione dello stantuffo della siringa da parte del personale addetto, di effettuare la somministrazione di tale sostanza.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, benché vengano preferiti i materiali sopra descritti, le forme e le dimensioni contingenti potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI 1)Dispositivo di raccordo per linee biomedicali, particolarmente per la somministrazione di sostanze farmacologiche, comprendente un corpo di raccordo nel quale è definito - almeno un condotto principale , provvisto di almeno una bocca di uscita associabile ad una linea di portata di un fluido fisiologico o ad un contenitore chiuso, - almeno un condotto di derivazione, provvisto di almeno una bocca di derivazione associabile ad una linea di somministrazione di una sostanza farmacologica e comunicante con detto condotto principale mediante almeno una luce di collegamento, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento valvolare disposto in prossimità di detta luce di collegamento e mobile tra una configurazione di chiusura, nella quale interrompe il collegamento tra detto condotto di derivazione e detto condotto principale, ed una configurazione di apertura, nella quale attua il collegamento tra detto condotto di derivazione e detto condotto principale per effetto di una sovrapressione in detto condotto di derivazione rispetto alla pressione in detto condotto principale, e viceversa. 2)Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto condotto principale è chiuso dalla parte opposta di detta bocca di uscita, quest'ultima essendo associabile ad un contenitore chiuso. 3)Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto condotto principale è provvisto di almeno una bocca di ingresso, detta bocca di uscita e detta bocca di ingresso essendo associabili ad una linea di portata di un fluido fisiologico. 4)Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento valvolare comprende un elemento tubolare elasticamente deformabile, aperto in corrispondenza delle sue estremità e disposto lungo detto condotto principale con una zona della sua superficie laterale esterna posizionata in corrispondenza di detta luce di collegamento, detta zona ostruendo detta luce di collegamento in detta configurazione di chiusura e deformandosi, in modo da aprire detta luce di collegamento, per attuare detta configurazione di apertura. 5)Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto condotto principale comprende una sede di alloggiamento di detto elemento tubolare. 6)Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto condotto principale e detto condotto di derivazione si sviluppano attorno a rispettivi assi longitudinali, l'asse di detto condotto di derivazione essendo sostanzialmente ortogonale od inclinato all'asse di detto condotto principale. 7)Dispositivo secondo le rivendicazioni 5 e 6, caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare, inserito in detta sede di alloggiamento, è disposto coassialmente a detto condotto principale. 8)Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 7, caratterizzato dal fatto che detto condotto principale comprende almeno una prima ed una seconda sede di innesto definite rispettivamente in corrispondenza di detta bocca di ingresso e di detta bocca di uscita per l'alloggiamento della linea di portata, detta sede di alloggiamento essendo interposta tra dette prima e seconda sede di innesto e bloccata assialmente da spallameli definiti dalla linea di portata. 9)Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto condotto principale ha sezione sostanzialmente circolare e che dette prima e seconda sede di innesto hanno sezione crescente rispettivamente verso detta bocca di ingresso e verso detta bocca di uscita, il diametro di detta sede di alloggiamento essendo inferiore al diametro minimo di detta prima e di detta seconda sede di innesto. 10)Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto condotto di derivazione comprende almeno una sede luer femmina definita in corrispondenza di detta bocca di derivazione. 1 l)Disposìtivo secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto corpo di raccordo comprende mezzi di bloccaggio, definiti sulla sua superficie esterna in corrispondenza di detta sede luer, impegnabili con la linea di somministrazione per il trattenimento della stessa.
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