ITMI991189A1 - Dispositivo e procedimento perfezionamento per la pulizia dei rulli premitori del velo in uscita in una macchina di cardatura - Google Patents

Dispositivo e procedimento perfezionamento per la pulizia dei rulli premitori del velo in uscita in una macchina di cardatura Download PDF

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Description

La presente invenzione ha per oggetto le macchine per la cardatura delle fibre tessili nelle quali le fibre in fiocco vengono lavorate a produrre un velo di fibre. Nell'operazione le fibre vengono depurate, distese e parallelizzate in un velo sottile di fibre disposto sulla guarnizione del tamburo della carda, dal quale il velo di fibre viene prelevato con un cilindro staccatore rotante e provvisto di opportuna guarnizione, correntemente denominato doffer, e quindi passato da un ulteriore cilindro spogliatore ad un gruppo compattatore e ad un gruppo di stiro per produrre un nastro di fibre.
In particolare, la presente invenzione riguarda l'operazione nella quale il velo che è stato staccato dalla carda dal doffer viene prelevato dal cilindro spogliatore e consegnato a valle ad un gruppo di condensazione in nastro e di stiro controllato. Questa operazione è oggetto di una copendente domanda di brevetto MI99A0055 del 14.1.1999 a nome della stessa richiedente .
Per una migliore evidenza·degli aspetti tecnici e dei problemi coinvolti nello scarico del velo dalla macchina di cardatura si fa riferimento ad uno schema della sequenza del tamburo di carda, del cilindro scaricatore o doffer, del cilindro spogliatore e del compattatore, illustrato in figura 1, in una vista schematica di fianco relativo al dispositivo descritto nella citata copendente domanda di brevetto alla quale si può -fare riferimento per maggiori particolari circa il suo funzionamento e la sua struttura.
A valle del tamburo principale di carda 1, il cilindro scaricatore o "doffer" della carda è rappresentato con 2 sul quale il velo di fibre 3 viene portato al cilindro spogliatore 4 e convogliato al gruppo compattatore costituito da una coppia di cilindri premivelo 5,6 lisci, rotanti e ad asse sostanzialmente orizzontale, che compattano il velo 3, che ha ancora una dimensione trasversale corrispondente a quella della carda, e lo cedono ad un successivo convogliatore 7 a cinghie a piano di lavoro verticale che condensa il velo in nastro. Il gruppo compattatore lavora ad una velocità coerente con quella del velo 3 proveniente dallo spogliatore 4. I due cilindri premivelo 5 e 6 vengono azionati a ruotare con velocità lineare uguale tra loro, evitando il mutuo strisciamento. Il nastro stirato viene poi avviato alla raccolta in vaso per le ulteriori lavorazioni. Sopra al cilindro spogliatore 4 viene posto un dispositivo di pulizia della sua guarnizione consistente in una spazzola rotante 8. Il doffer è contenuto nel grembiule 9 di lamiere di contenimento. Sotto al cilindro spogliatore 4 viene disposta una barra trasversale 11 di sostegno del velo 3 staccato dal cilindro spogliatore 4.
Al disotto dello spogliatore 4, della barra 11 e del cilindro premivelo inferiore 6 viene posto un gruppo di aspirazione 12, comprendente un raccordo ad imbuto 14 largo quanto la generatrice del doffer 2, che collega lo spazio 15 sottostante al velo 3 che va dalla barra 11 ai cilindri premivelo 5,6 ad un condotto di aspirazione 16 collegato al servizio comune di aspirazione della carda.
Lo spazio 15 viene contenuto anche con le lamine raschianti 17 che vengono premute elasticaménte e tenute costantemente aderenti e tangenziali ai cilindri premivelo per tutta la loro larghezza.
Un trattamento di ulteriore depurazione del velo 3 al suo scarico con il cilindro spogliatore 4 viene esercitato nel suo passaggio dallo spogliatore ai due cilindri premivelo 5 e 6 che lo seguono immediatamente, aspirandone le impurità che si liberano anche per il concorso di un certo stiro effettuato durante tale passaggio, come descritto e rivendicato nella copendente citata domanda di brevetto.
Nella figura 2 viene mostrato in sezione prospettica il gruppo di scarico del velo dal cilindro doffer con i suoi carter o lamiere di contenimento tutto intorno.
Il problema tecnico è relativo ai rulli premivelo -5,6 ed alle loro lamine 17. I rulli premivelo 5,6 hanno il compito di convogliare e comprimere le fibre - incluse le loro impurità, ad esempio guscette, che sono ancora inglobate in esse - e possono disgregare il velo causando tagli locali e generare irregolarità nel nastro finale che si ha dalla condensazione del velo, oppure addirittura rottura del velo e arresto della macchina. Le fibre e le impurezze che indesideratamente non seguono il distacco del velo 3, che prosegue verso il gruppo di condensazione 7, e che invece rimangono aderenti ai rulli premivelo 5,6, risalgono verso lo spigolo della loro lamina raschiante e tendono ad insinuarsi nel passaggio tra la faccia interna della lamina 17 e la superficie del rullo premivelo, venendo quindi fatte aderire ancor di più al rullo.
Per mantenere una buona funzionalità delle superfici dei rulli premivelo, nella tecnica nota si ricorre all'accorgimento di praticare su-di esse scanalature spiraliformi 19 a uno o più principi che, in concomitanza con le lamine tangenziali 17, ostacolano l'avvolgimento indesiderato delle fibre. Questa soluzione tecnica consente di ridurre l'avvolgimento delle fibre sui rulli ma presenta l'inconveniente che nell'interstizio tra dette lamine e le superfici dei rulli 5,6 si ha un accumulo di materiale e che sulla -faccia delle lamine a contatto con i rulli si verifica un accumulo di materiale contro lo spigolo delle lamine e un insudiciamento della loro faccia interna, che a sua volta scosta le lamine dai rulli ed è causa ulteriore della scarsa pulizia dei rulli stessi e di un ricircolo di fibre nel velo. Tale insudiciamento delle lamine 17 e sporcamente dei rulli premivelo 5,6 richiede un intervento manuale periodico di manutenzione a macchina ferma e con personale specializzato. La qualità del nastro prodotto dipende, in linea generale, direttamente dalla frequenza di tali interventi. Al contrario, una elevata frequenza di interventi influisce negativamente sulla produzione della macchina, in quanto gli interventi richiedono la sua fermata e diminuiscono il suo fattore di servizio.
Il dispositivo ed il relativo procedimento di pulizia per le lamine elastiche 17 e dei rulli premivelo 5,6 secondo la presente invenzione assolve la funzione di mantenere pulite tali lamine e così i loro rulli eliminando, o almeno diradando notevolmente, gli interventi manuali e le fermate della cardatura senza compromettere la qualità del nastro finale. Il mantenimento della pulizia dei rulli e delle lamine consente inoltre una miglior tenuta pneumatica di contenimento dello spazio 15 ed una migliore depurazione del velo.
Il dispositivo di pulizia delle lamine raschianti 17 dei cilindri o rulli premivelo 5,6 viene definito nelle sue caratteristiche salienti nella rivendicazione 1 e, per le sue realizzazioni preferenziali, nelle rivendicazioni da essa dipendenti; quanto al procedimento, esso viene definito nelle sue caratteristiche salienti nella settima rivendicazione e, per le realizzazioni preferenziali, nelle rivendicazioni da essa dipendenti.
L'invenzione viene qui di seguito descritta con riferimento ad una sua tipica realizzazione illustrata nelle figure da 3 a 5, a titolo esemplificativo ma non limitativo, ed allo scopo di rendere maggiormente evidenti le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
- le figure 1 e 2 sono illustrative del problema tecnico in linea generale;
- la figura 3 mostra uno schema del dispositivo di pulizia in vista laterale;
- la figura 4 mostra particolari in sezione ed in vista superiore della realizzazione del supporto delle lamine 17;
- le figure 5A e 5B mostrano uno schema di movimentazione delle lamine 17 rispetto ai rulli premivelo 5 e -6.
Con riferimento alla figura 3, viene mostrata una realizzazione dell'invenzione in cui le due lamine 17, che interessano i due rulli premivelo 5 e 6, sono montate su supporti mobili 20, che vengono illustrati più avanti con maggiori particolari con riferimento alle figure 4 e 5. Tali supporti 20 sono mobili tra una posizione di accostamento tangenziale della loro lamina 17 al rispettivo rullo premivelo ed una posizione di scostamento della lamina dal suo rullo, in modo da liberare un varco tra tali parti. Nella realizzazione di figura 3 tale movimento del supporto 20 è un movimento rotatorio attorno ad un centro stabilito con un asse 21 per ciascun supporto. In linea generale tale movimento potrebbe anche essere effettuato per traslazione anziché per rotazione. Una bocchetta di aspirazione supplementare 18 è posta superiormente al gruppo di scarico del doffer 2 e presso la spazzola 8. Sia il supporto 20 che la sua lamina 17 hanno una lunghezza corrispondente alla larghezza del rullo premivelo sul quale operano. Nei supporti 20, e dalla parte adiacente al rullo premivelo, sono praticati degli ugelli di soffiaggio nell'interstizio tra lamina 17 e rullo 5,6, che vengono meglio illustrati nella figura 4.
Il supporto 20 è costituito da una barra di base -25 e da una piastra contrapposta 26, con riferimento alla figura 4, di lunghezza corrispondente alla larghezza del rullo premivelo. Tra di esse viene pinzata e fissata la lamina raschiante 17 che, in linea generale, viene realizzata con materiale elastomerico variamente addittivato, per conferirle le caratteristiche desiderate per il servizio al quale è dedicata. Nella realizzazione di figura 4 tale fissaggio è esemplificativamente effettuato con viti che si impegnano in forature filettate 27. Tale tipo di supporto consente di regolare la posizione e di sostituire agevolmente le lamine 17.
Nel corpo della barra 25 è praticato un condotto 28 longitudinale di distribuzione di un fluido di servizio da insufflare nello spazio compreso tra lamine 17 e rulli o cilindri premivelo 5,6, ad esempio di aria compressa. Detto condotto 28 si raccorda con una pluralità di ugelli trasversali 29 che sboccano tangenzialmente alla lamina 27 nello spazio tra lamine e rulli. Essi vengono preferibilmente realizzati in modo da distribuire l'efflusso ed interessare con il loro getto d'aria sostanzialmente tutta la lunghezza della lamina, o meglio dell'interstizio tra lamina e rullo premivelo, per la rimozione del materiale che si accumula nel loro contatto, ad esempio con una uscita svasata 30 oppure -frazionando l'uscita in una pluralità di fori divergenti.
Con riferimento alla figura 3, ciascuno dei supporti 20 è collegato ad un condotto di alimentazione 35 dell'aria conpressa collegato con il collettore 36 al servizio di aria compressa della macchina. I flussi di aria compressa ai supporti 20 vengono distribuiti dalla elettrovalvola 38 comandata dall'linità 39 di governo della macchina.
Nelle figure 5A e 5B viene illustrata una realizzazione esemplificativa del dispositivo di movimentazione dei supporti 20 e delle lamine 17, con moto rotatorio attorno al loro asse 21. Nella figura 5A le lamine 17 ed i loro supporti 20 sono nella posizione accostata ai rulli premivelo 5,6, nella figura 5B essi sono invece in posizione scostata. Dando indice a alle parti omologhe in posizione superiore e indice b a quelle in posizione inferiore, i due supporti 20a,b vengono montati rigidamente su due barre 40a,b, che sono imperniate ih 21a,b alla struttura della macchina con capacità di ruotare secondo le frecce rotatorie s in accostamento e t in scostamento delle lamine rispetto ai loro rulli.
All'altro estremo, alle due barre 40a,b vengono collegate con perni 41a,b le estremità di un cilindro -pneumatico 42 a semplice effetto, che possono così espandersi o retrarsi, allontanando od avvicinando detti estremi delle barre 40. Tra dette barre 40a,b, ad esempio in un loro punto intermedio, viene montata-una molla a trazione 43, che tende ad attirare tra loro tali barre secondo la rotazione s, ad accostare le lamine 17 ai loro rulli premivelo 5,6, nonché a fare retrarre il cilindro pneumatico 42 come mostrato nella figura 5A. Quando il cilindro pneumatico 42 viene alimentato con aria compressa, inviata con il condotto 45, le barre 40 ruotano secondo le frecce t e si aprono le lamine 17. Come indicato nello schema di figura 3, il condotto 45 viene intercettato o aperto con l'elettrovalvola 46, sempre su comando dell'unità di governo 39 della macchina. Le due elettrovalvole 38,46 vengono pilotate dall'unità di governo 39 secondo cicli di pulizia prestabiliti.
<">Come illustrato nella figura 5B, l'alimentazione del cilindro pneumatico 42 con aria compressa dal condotto 45 causa l'espansione del detto cilindro e l'uscita del suo stelo 48 che aumenta la distanza tra le estremità 41a e 41b e causa la rotazione t a scostare le lamine 17 dai loro rulli premivelo 5,6, nonché a tendere la molla 43. Quando si lascia sfogare l'aria dal cilindro 42, utilizzando una. valvola non mostrata -in figura per semplicità, la tensione della molla ristabilisce la situazione della figura 5A, riaccostando le due lamine 17 ai rulli premivelo 5,6, e ruotando le barre 40 secondo le frecce s a richiudere il varco che era stato creato tra loro per le_operazioni di pulizia. L'uso di un cilindro pneumatico à doppio effetto costituisce una possibile alternativa di realizzazione.
Il procedimento di pulizia delle lamine 17 e dell'interstizio tra lamine 17 e rulli premivelo 5,6 viene condotto, preferibilmente .senza<' >interrompere il normale funzionamento della macchina, secondo cicli di lavoro che combinano l'azione del soffiaggio dell'aria compressa attraverso gli ugelli 29 con l'accostamento e lo scostamento delle lamine 17 dai loro rulli. Il soffiaggio dell'aria può essere intermittente o continuo a seconda che si voglia ottenere un effetto pulsante oppure un effetto moderato e continuo.
Ad esempio, un ciclo di pulizia può essere iniziato con le lame raschianti 17 ancora accostate ai rulli e soffiando aria dagli ugelli 29 per alcuni secondi. Si arresta quindi il soffiaggio e si aprono e si chiudono più volte le lamine 17 rispetto ai rulli 5,6, estendendo ripetutamente lo stelo 48 del cilindro 42. In questa fase si ottiene una azione di lavaggio per effetto della corrente d'aria generata dalla rotazione dei rulli -premivelo, che libera le fibre che ancora rimangono a cavallo degli spigoli della lamine 17. Un altro ciclo può invertire l'ordine delle operazioni del ciclo precedentemente descritto, prima aprendo le lamine e quindi iniziando il soffiaggio.
In linea generale tali cicli di pulizia si articolano in fasi di qualche secondo e non superano la durata complessiva del minuto non interferiscono con la normale lavorazione di cardatura. A seconda del materiale in lavorazione tali cicli di pulizia possono essere ripetuti con cadenza più o meno frequente senza inconvenienti nella produzione.

Claims (8)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per lo scarico e la depurazione del velo (3) prodotto da una carda, prelevato dalla superficie guarnita del doffer (2) da un cilindro spogliatore (4), convogliato ad gruppo compattatore costituito da una coppia di 'cilindri o rulli premiveìo (5,6) che vengono sottoposti all'azione di lamine raschianti (17) per mantenere detti., cilindri premivelo liberi da avvolgimenti di -fibre,. caratterizzato dal fatto che le lamine raschianti (17) vengono disposte su elementi di<: >sostegno (20) capaci di movimenti che consentono di scostare ed accostare tangenzialmente dette lamine raschianti ai rulli premiveìo (5,6) durante il normale funzionamento della carda, detti supporti (20) essendo dotati di una pluralità di ugelli -(29) di soffiaggio di aria compressa o-di altro fluido di servizio -nell'interstizio tra le làmine (17) e i rulli (5,6) per la rimozione del materiale che si-accumula nel contatto tra lamine e rulli.
  2. 2. Dispositivo per lo scaricò e la depurazione del velò (3) prodotto da una carda secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nel-supporto (20) è praticato un condotto (28) di distribuzione del fluido da insufflare che si raccorda con ùna pluralità di ugelli (29) che sboccamo tangenzialmente alla lamina (17).
  3. 3. Dispositivo per lo scarico e la depurazione del velo (3) prodotto da una carda secondo la rivendicazione 2,.caratterizzato dal fatto che gli ugelli (29) vengono realizzati-con una uscita svasata (30) in modo da interessare con il loro getto d'aria sostanzialmente tutta la lunghezza della lamina (17), o meglio dell'interstizio tra lamina (17) e rullo premivelo (5,6)1
  4. 4. Dispositivo per lo scarico e la depurazione del velo (3) prodotto da una carda secondo la rivendicazione -1, caratterizzato dal fatto che i supporti (20a,b) vengono montati rigidamente su due barre (40a,b), imperniate alla struttura della macchina con capacità di ruotare in accostamento e in scostamento delle lamine rispetto ai loro rulli, l'altro estremo delle barre (40a,b) venendo collegato alle estremità di un cilindrò pneumatico (42) che possono espandersi o retrarsi, allontanando od avvicinando detti estremi delle barre (40).
  5. 5: Dispositivo per lo scàrico e.la depurazione del velo (3) prodotto da una carda secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che iì-cilindro pneumatico (42) ,è un cilindro a semplice effetto e che una molla a trazione (43) viene montata tra .le dile barre (40a,b), che tende ad attirare tra loro tali barre.
  6. 6. Dispositivo per lo scarico .e la depurazione del velo (3) prodotto da una carda secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che.i-supporti (20) e il ciindro pneumatico (42) vengono alimentati,rispettivamente con i condotti (35) e (45) per il tramite di elettrovalvole (38,46) pilotate dall'unità -(39) di governo della macchina,,secondo cicli di pulizia prestabiliti.
  7. 7. Procedimento per lo scarico e la depurazione del velo (3) prodotto da una carda con il dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l'azione di pulizia delle lamine (17) e -dell'interstizio tra lamine (17) e rulli premivelo (5,6) viene condotto senza interrompere il normale funzionamento della-macchina, secondo cicli di-lavoro che combinano l'azione del soffiaggio dell'aria compressa attraverso gli ugelli (29) con l'accostamento e-lo scostamento dèlie lamine (17) dai loro rulli o cilindripremivelo (5,6).
  8. 8. Procedimento per lo scarico e la·depurazione del velo (3) prodotto da una carda con il dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il soffiaggio dell'aria è intermittente e che le lamine (17) vengono più volte accostate e scostate rispetto ai rulli (5,6).
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