ITMI991174A1 - Sistema di magazzini per distribuzione e gestione controllate di articoli come materiali di comsumo da uffici laboratori e simili - Google Patents

Sistema di magazzini per distribuzione e gestione controllate di articoli come materiali di comsumo da uffici laboratori e simili Download PDF

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ITMI991174A1
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Description

La presente invenzione riguarda un sistema formato da uno o più magazzini per la distribuzione e la gestione di articoli di consumo ad unità utenti dei medesimi articoli.
Nella pratica di uffici o di laboratori professionali succede spesso che si devono prelevare articoli di consumo da uno o più magazzini da parte di più unità lavorative autonome che fanno capo ad una medesima amministrazione.
L’accesso ai magazzini ed il prelievo dai medesimi può essere regolalo in più modi che fanno capo a due concezioni amministrative opposte:
a) una concezione assolutamente rigorosa che prende nota di ogni prelievo, da farsi solo previa apposita autorizzazione, tenendo minuziosamente conto di ogni movimento di articoli, ripartendo le spese tra le unità utenti in proporzione ai prelievi effettuati e gestendo anche le scorte, fino a provvedere ai rifornimenti quando le scorte cadono al disotto di un livello minimo garantente una buona continuità delle operazioni da effettuare; e
b) una concezione piuttosto liberistica, basata su una presunzione di un certo senso di responsabilità del personale delle unità la quale si limita a tener nota delle scorte e a provvedere - alla loro reintegrazione quando le medesime calano al di sotto di livelli atti a <' >garantire una buona continuità delle operazioni.
Queste due opposte concezioni hanno entrambe pregi e difetti.
La prima porta a gestione rigorosa e controllata delle scorte e ad equa ripartizione delle spese degli articoli di consumo tra le diverse unità utenti, come pure a buona coordinazione con i fornitori per un corretto mantenimento delle medesime scorte. Tuttavia questa concezione esige l<’>impiego di almeno una persona addetta (come un magazziniere con in aggiunta semplici incarichi di contabilità e gestione di scorte) e quindi ben si adatta solo alla gestione di articoli di alto valore ed in un volume tale da giustificare la spesa di personale addetto. Può creare problemi di accesso alle scorte, con conseguenti rallentamenti,, e possibili conflitti con altro personale, nel caso che la gestione sia stata troppo burocratizzata, che si ri netterebbero negativamente sulla funzionalità complessiva delle unità servite. Infine necessita di una buona coordinazione tra personale addetto al magazzino e personale addetto agli acquisti per una corretta ricostituzione delle scorte, evitando errori di acquisti eccessivi o insufficienti.
La seconda consente un più rapido accesso alle scorte da parte delle unità utenti éd <'>evita palesi confitti tra personale, ma è esposta ad eccesso di prelievo di articoli a causa dei controlli pressoché inesistenti ed è particolarmente carente nella gestione delle scorte in quanto le comunicazioni riguardanti le scorte sono lasciate, piuttosto aleatoriamente, all’arbitrio delle<’ >persone che effettuano i prelievi. Inoltre, riesce particolarmente difficile ad un’amministrazione centrale ripartire le spese degli articoli tra le diverse unità perché non si sa con certezza quanti articoli abbia ritirato ciascuna unità.
Esiste inoltre nella gestione di certi articoli di consumo impiegati in moderni uffici e laboratori un problema di eliminazione di rifiuti ambientalmente critici, come cartucce di inchiostri o di toner per macchine stampanti e fotocopiatrici, nastri dattilografici o cancellatoti per gli uffici, oppure provette; siringhe, contenitori esauriti di prodotti chimici, batterie, o simili, per i laboratori, che sta diventando sempre più serio e sempre più strettamente controllato dalle autorità preposte alla salvaguardia ambientale le quali si oppongono che codesti rifiuti vengano eliminati assieme ai rifiuti solidi urbani non richiedènti particolari attenzioni per l’ambiente.
Sórge, quindi la. necessità di sistemi che consentano una gestione concita ma tuttavia agile ed economica di magazzini di articoli di consumo, indipendentemente dal loro valore intrinseco e dalla loro quantità e, contemporaneamente, óve necessario, una corretta' eliminazione di rifiuti speciali che possano derivare dall’utilizzo di codesti articoli di consumo.
Scopo della presente invenzione è proprio la realizzazione di tali sistemi che possano essere utilizzati sia all’interno di organizzazioni aziendali che in luoghi esposti al pubblico dove potrebbero assumere la forma di macchine o complessi di macchine venditrici (i cosiddetti minimarket elettronici). ·
Un altro scopo della presente invenzione è di realizzare sistemi attivati da schede informatiche che possano consentire accessi autorizzati e che addebitino i ' costi di prelievo .di articoli ad unità aziendali corrispondenti ad ogni scheda infonnatica utilizzata.
In alternativa, pure un altro scopo della presente invenzione è quello di addebitare i costi di prelievo degli articoli, invece che ad un’unità aziendale, ad un conto bancario di una persona fisica mediante l’utilizzo di una carta di credito o simili schede di spesa, come carte precaricate o prepagate.
In sintesi, un sistema secondo l’invenzione comprende almeno un contenitore munito di una pluralità di caricatori riempiti con articoli di consumo, un centro elettronico adatto alla lettura di schede informatiche, munito di almeno una tastiera interattiva per poter effettuare scelta di articoli, di mezzi gestionali di magazzini per controllare ed aggiornare il rifornimento dei singoli caricatori, di mezzi contabili per addebitare i costi degli articoli prelevati a corrispondenti centri aziendali o, in alternativa, a conti correnti bancari di persone private, attraverso collegamenti telematici con reti interbancarie.
In particolare, la presente invenzione comprende una pluralità di caricatori ciclici, capaci di essere agevolmente caricati con articoli da distribuire, che portano a richiesta ogni articolo, la cui erogazione sia stata autorizzata, a mezzi di uscita mettenti in comunicazione ogni caricatore con un’apertura di prelievo associata ad ogni contenitore.
I caricatori sono inoltre muniti di mezzi di conteggio degli articoli caricati nei medesimi e di mezzi di avviso per segnalare ogni imminente esaurimento di scorte.
In aggiunta i mezzi di avviso di imminente esaurimento di scorte possono essere collegati telematicamente ad organizzazioni ri fornitrici per ordinare reintegro delle scorte in tempo reale.
Come complemento, il sistema di distribuzione secondo la presente invenzione può essere munito di un contenitore ausiliario capace di accogliere articoli esauriti avénti natura di rifiuti speciali dei quali non si può consentire un’eliminazione come ordinari rifiuti solidi urbani.
Le caratteristiche della presente invenzione saranno definite nelle rivendicazioni formanti la parte conclusiva della descrizione. Tuttavia, altre caratteristiche e pregi dell’invenzione saranno meglio comprese dalla seguente descrizione dettagliata di suoi esempi di realizzazione, corredata dagli allegati disegni, nei quali:
- la figura 1 è una vista prospettica di un distributore di articoli da installare in ambito aziendale; -- la figura 2 è una vista, prospettica di un distributore di articoli da installare in pubblico;
- la figura 3 è una vista prospettica del distributore di articoli, da installare in ambilo aziendale, munito di contenitore ausiliario per raccolta di articoli . esauriti per i quali sono necessari particolari procedimenti di eliminazione;
- la figura 4 è una vista prospettica di un distributóre di articoli da installare in pubblico, munito di contenitore ausiliario per raccolta di articoli esauriti per i quali sono necessari particolari procedimenti di eliminazione;
- la figura 5 è un vista laterale sezionata di un contenitore ausiliario per raccolta di articoli esauriti;
- la figura 6 è uno schema di flusso dei procedimenti di gestione che avvengono in un distributore di articoli da usare in ambito aziendale;
- la figura 7 è uno schema di flusso dei procedimenti di richiesta e di scelta degli articoli da distribuire;
- la figura 8 è uno schema di flusso dei procedimenti di gestione degli articoli da distribuire; t - la figura 9 è uno schema di flusso dei procedimenti di gestione degli addebiti da eseguirsi in ambito aziendale;
- la figura 10 è uno schema di flusso dei procedimenti di gestione che avvengono in un distributore di articoli aperto al pubblico e collegato a banche o simili organizzazioni finanziarie per una gestione informatizzata dei pagamenti;
- la figura 1 1 è uno schema di flusso dei procedimenti di gestione degli addebiti da eseguirsi da parte dei distributori aperti al pubblico e accettanti pagamenti informatizzati; e
- la figura 12 è uno schema di flusso dei procedimenti di gestione che avvengono in un distributore di articoli aperto al pubblico, qualora fosse attivato da una scheda prepagata.
Esaminando dapprima la figura 1, si vede che un distributore a magazzino 10, da impiegare in ambito aziendale, comprende un mobile 12 munito di portella anteriore 14 che mostra di portare, guardando dall’alto verso il basso, un pannello di controllo ed informatizzazione 16, una molteplicità di vetrine o mostre di contenitori 18a.k di articoli 19a-k da distribuire, dei contatori o numeratori 20a-k dei medesimi articoli, delle spie 22a.k per avvertire dell’esaurimento di articoli in uno dei magazzini e un’apertura 24 per il prelievo di articoli erogati dal distributore 10.
Ritornando a considerare il pannello 16 di controllo ed informatizzazione, si vede che comprende una fessura 26 per l’introduzione di una scheda da leggersi da parte dei dispositivi logici del distributore, una tastiera 28 che consenta la battitura, sia di codici di unità aziendali, sia di codici di articoli da prelevare dal distributore, un visualizzatore 30 per informare l’utente sulle procedure che deve seguire nelle operazioni in corso, per mostrargli rendiconti economici collegati ai prelievi di articoli e pure informarlo di eventuali situazioni anormali, come articoli in riserva, articoli esauriti o simili. Alcuni tasti speciali 32 e 34 possono essere impiegati per operazioni particolari, come ordini di esecuzione, proseguimento o interruzione di procedimenti, approvazione di rendiconti o simili. Infine, una fessura 35 serve per remissione di un foglio stampato recante informazioni su articoli, somme _e centri spesa a cui addebitarle. Ovviamente la portella anteriore 14 è munita di una serratura 36 che consente l’apertura della medesima per accedere ai contenitori I8a.k che si trovano dietro le vetrine allo scopo di rifornirli o sostituire articoli-difettosi.
Si consideri ora la figura 2 che illustra un distributore 40 di articoli, da installarsi in. luoghi aperti al pubblico per la distribuzione dei suoi articoli al pubblico in generale. Si deve osservare che questo distributore, a differenza delle normali e note macchine venditrici, non è messo in funzióne dall’introduzione di denaro, ma dall’impiego di schede prepagate, di schede bancarie (Pagobancomat<® >o P.O.S.) oppure di carte di credito all’evidente scopo di rendere il distributore non appetibile ad .eventuali ladri. Similmente al distributore per impiego aziendale, anche questo distributore comprende un mobile 42 munito di portella anteriore 44 che mostra di portare, guardando dall’alto verso il basso, un pannello di controllo ed informatizzazione 46, una molteplicità di vetrine o mostre di contenitori 48a.h di articoli da· distribuire 49a.„ un’apertura 50 per il prelievo di articoli erogati dal distributore 40.
11 pannello di controllo ed informatizzazione 46 può essere fatto in modo simile ai pannelli dei dispositivi di distribuzione di denaro, o sportelli cosiddetti Bancomat<®>, presenti presso la . maggior parte delle banche.
Questo pannello 46 contiene una fessura 52 per l’introduzione di schede munita di un’illustrazione 54 che indica il corretto orientamento da dare alla medesima scheda, una tastiera numerica 56 per comporre eventuali codici della scheda impiegata, un visualizzatore 58 che fornisce istruzioni per I ’ LISO delle schede di pagamento, per la scelta degli articoli da acquistare, indicazioni di disponibilità di articoli ed informazioni riguardanti i contenitori degli articoli per dare possibilità ad operatori di mantenere le scorte degli articoli in vendita. Oltre ai tasti della tastiera numerica 56, si possono prevedere dei tasti ausiliari 60 e 62 per istruzioni e disposizioni da dare al dispositivo, come pure altri tasti ausiliari 64 e 66 da usarsi, per esempio, per la scelta di articoli. Una fessura 68 serve per remissione di tino scontrino o documento di rendiconto indicante il tipo e la quantità di ogni articolo erogato, come pure i prezzi dei singoli articoli e la somma totale addebitata all’utente. Se il distributore fosse attivato da una scheda propagata, la somma residua rimasta nella scheda potrebbe comparire sia sul visualizzatore 58, sia sul documento emesso dalla fessura 68. La portella 44 è munita di lina serratura 70 per consentire a pèrsonale di servizio di accedere ai contenitori 48a-h dietro le vetrine allo scopo di provvedere a rifornimento di articoli mancanti o alla sostituzione di articoli difettosi.
Se si considerano ora le figure 3 e 4 si vedono un distributore di tipo aziendale ed uno esposto al pubblico, rispettivamente, aventi installato vicino un rispettivo contenitore ausiliario 80 per la raccolta di articoli esauriti.
In particolare, i contenitori 80 illustrati nelle figure 3 e 4 consistono di un mobile comprendente una sezione superiore 82 a sportello munito di maniglia 84 per eseguire sua apertura e chiusura, e una sezione inferiore 86, munita di maniglia 88, per apertura e chiusura della sezione inferiore, e avente al suo interno mezzi di raccolta, senza pericolo di dispersione, di articoli esauriti.
Considerando la figura 5, si vede che il contenitore 80 contiene nella sua sezione inferiore 86 un cestello 90, formato da montanti 92, 94, 96 e da elementi trasversali 98 e 100, ed ospitante un sacco 102 avente un orlo superiore 104 avvolto attorno all’elemento trasversale superiore 100, il quale orlo serve a contribuire alla chiusura del sacco 102 quando venisse estratto dal cestello 90. Il cestello 90 è portato da un carrello munito di ruote 106, 108 , 1 10, scorrevoli su rotaie 112, per facilitare la sua estrazione dal contenitore ausiliario 80, qualora fosse necessario.
Si passi a considerare la figura 6 che illustra uno schema di flusso dei procedimenti di gestione che avvengono in un distributore di articoli da usare in ambito aziendale. Secondo questa figura 6, i procedimenti iniziano con un blocco di azione 120 che consiste nell’introduzione di una scheda nell’apposita fessura 26 del pannello 16 di controllo ed informatizzazione (figura 1 ) e nella lettura dei suoi codici e dati. Segue poi un blocco di azione 122 di richiesta di codice. Un successivo blocco di decisione 124 si domanda se il codice è stato battuto. Se la risposta fosse NO, la scheda sarebbe respinta dal blocco di azione 126 che pure termina il procedimento. Se la risposta fosse SI, un successivo blocco di decisione 128 si domanderebbe se il codice fosse esatto. Se la risposta fosse NO, un blocco di azione 130 emetterebbe un avviso di codice errato, che compare per esempio sul visualizzatore 30 di figura 1, sul quale compare anche una successiva richiesta di codice proveniente da un successivo blocco di azione 132. Segue un blocco di decisione 134 che si domanderebbe se fosse stato battuto un codice. Se la risposta fosse NO, si passa al blocco di azione 126 che respingerebbe la scheda e terminerebbe il procedimento. Se la risposta fosse SI, si passerebbe ad un blocco di decisione 136 che si domanderebbe se il codice fosse esatto. Se la risposta fosse NO, si passerebbe ad un successivo blocco di decisione 138 che si domanderebbe se il numero di codici errati fosse > 3. Se la risposta fosse SI, si passerebbe al blocco di azione 126 che respinge la scheda e termina il procedimento. Se la risposta fosse NO; si avviserebbe del codice errato e si richiederebbe di nuovo il codice secondo i blocchi di azione 130 e 132. Se la risposta del blocco di decisione 136, riguardante l’esattezza del codice, fosse SI, come pure se fosse SI la risposta del precedente blocco di decisione 128, si passerebbe ad un blocco di azione 140 per richiesta di pezzi o articoli da erogare. A questo blocco di azione 140 di richiesta e di scelta di pezzi segue un blocco di azione 142, che esegue gestione dei pezzi, a sua volta seguito da un blocco di azione 144 che gestisce addebiti ai diversi centri aziendali.
Si consideri la figura 7 che rappresenta in maggior dettaglio uno schema di flusso dei procedimenti di richiesta e scelta di pezzi indicati nella figura 6 dal blocco di azione 140.
Secondo tale figura 7, i procedimenti 140 di richiesta e scelta di pezzi consistono di un blocco di azione 150 di autorizzazione di richiesta seguito da un blocco 152 di richiesta di codice del pezzo da scegliere ed erogare. Segue un blocco di decisione 154 che si chiederebbe se fosse stato battuto un codice di un pezzo. Se la risposta fosse NO, si passerebbe ad un blocco di azione 156 che annulla la funzione. Se la risposta fosse SI, si passerebbe ad un complesso di blocchi di decisione da 158 a 168 che presiede alla scelta del pezzo richiesto in base al codice di pezzo battuto. Se il primo blocco di decisione scegliente un pezzo A, 158 desse risposta SI, si passerebbe ad un blocco di azione 170 che conferma la richiesta del medesimo pezzo A e. si uscirebbe quindi al blocco 182 che presiede alla gestione di un magazzino dei pezzi A. Se invece il primo blocco di decisione 158 desse risposta NO, si passerebbe ad un secondo blòcco di decisione 160 per chiedere se il pezzo prescelto fosse il pezzo B. Se la risposta fosse SI, un blocco di azione 172 confermerebbe la richiesta del pezzo B e si uscirebbe quindi ad un blocco 184 presiedente alla gestione di un magazzino dei pezzi B. Al contrario se la risposta fosse NO, la ricerca continuerebbe tra successivi blocchi di decisione fino a trovare il blocco corrispondente al pezzo scelto. L’ultimo blocco di decisione 168 di questo complesso corrisponde al pezzo N. Se la risposta a questo ultimo blocco 168 fosse SI, un blocco di azione 180 confermerebbe la richiesta del pezzo N e si uscirebbe quindi ad un blocco 190 presiedente alla gestione di un magazzino dei pezzi N. Qualora la risposta fosse NO, ciò significherebbe che si è richiesto un articolo estraneo al magazzino del distributore e, di conseguenza si ritornerebbe al blocco di azione 156 annullante la funzione 140 di richiesta di pezzi.
Considerando la figura 8, si vede come può essere costituita una procedura di gestione di un generico pezzo o articolo K, tra quelli indicati da A a N, rappresentata dal blocco di azione 142 della figura 6.
Una volta scelto il pezzo K si dà inizio alla gestione di un suo magazzino contenente pezzi K. Un inizio 200 di gestione di pezzi K è seguito da un blocco di azione 202 che decrementa di 1 un contatore dei medesimi pezzi K. Un blocco di decisione 204 si domanda se il numero di pezzi K sia superiore ad un numero minimo definito “di riserva”. Se la risposta fosse NO, seguirebbe un blocco di azione 206 segnalante una richiesta di reintegro del magazzino (basterebbe. l’accensione di una lampada spia indicante che si è in riserva dei pezzi K.), tuttavia contemporaneamente un blocco di decisione 208 si domanderebbe se la riserva fosse esaurita. Se la risposta fosse SI, un blocco 210 azionerebbe un efficace allarme, come un segnale acustico,’ un segnale luminoso particolarmente intenso ed intermittente o un’opportuna scritta sul visualizzatore 30 (figura 1). Se la risposta fosse NO, come pure se fosse SI la risposta dal blocco di decisione 204, si passerebbe ad un blocco di azione 212 provvedente ad erogare un pezzo K. Una volta erogato il pezzo K, si passerebbe ad un blocco di uscita 214 per iniziare una gestione di addebiti ai corrispondenti centri di spesa aziendali.
Considerando la figura 9, si vede come può essere costituita una procedura di gestione di addebiti rappresentata dal blocco di azione 144 della figura 6.
La procedura è introdotta da un blocco 220 di inizio di gestione di addebiti. Questo inizio 220 attiva un operatore contabile 222 che, tenendo conto dei codici 224 dei singoli centri di spesa, dei codici da 226 a 240 dei singoli pezzi, e quindi dei loro corrispondenti prezzi unitari, e dei numeri di ogni tipo di pezzi stabilisce ogni somma totale da attribuire ad ogni centro di spesa, passando infine ad una stampa 242 di una lista di pezzi e ai relativi addebiti per ogni centro di spesa.
Considerando la figura 10, si vede uno schema di flusso dei procedimenti di gestione di un distributore di articoli aperto al pubblico, utilizzante esclusivamente schede di pagamento come carte di credito, o schede bancarie (Pagobancomat<® >o P.O.S.) collegato a banche e simili organizzazioni finanziarie, come quello illustrato nella figura 2.
I procedimenti iniziano con un blocco 250 di introduzione e lettura di una scheda al quale segue un blocco di azione 252 di richiesta di autorizzazione alla banca emettitrice della scheda. Segue quindi un blocco 254 di decisione di autorizzazione. Se l’autorizzazione non fosse data, (risposta NO) la procedura passerebbe a! blocco di azione 256 di repulsione della scheda e fine di procedura. Al contrario, se l’autorizzazione fosse data (risposta SI) la procedura proseguirebbe con un blocco di azione 258 di richiesta del codice segreto della scheda alla quale seguirebbe subito un blocco di decisione 260 indicante se il codice fosse stato battuto. Se il codice non fosse battuto (risposta NO), si tornerebbe all’azione 256 di respingere la scheda e finire la procedura. Al contrario, se il codice fosse battuto (risposta SI), un successivo blocco di decisione 262 si chiederebbe se il codice fosse esatto. Se non lo fosse (risposta NO), seguirebbe un blocco di azione 264 di indicazione di codice errato subito seguito da un blocco di azione 266 di nuova richiesta di codice. In risposta a questa richiesta un blocco di decisione 268 si chiederebbe se fosse stato battuto un nuovo codice. Se non lo fosse (risposta NO), si tornerebbe al blocco di azione 256 di respingere la scheda e terminare la procedura. Se lo fosse, (risposta SI), un blocco di decisione 270 si chiederebbe se il nuovo codice battuto fosse quello esatto. Se non lo fosse (risposta NO), un successivo blocco di decisione 272 si chiederebbe se i codici errati fossero > 3. Se non lo fossero (risposta NO), la procedura ritornerebbe ai blocchi 264 e 266 per indicare ancora un codice errato e richiedere ancora un nuovo codice. Se il blocco di decisione 270 avesse indicato un codice esatto (risposta SI), come pure se Io avesse indicato il blocco di decisione 262 (risposta SI), la procedura continuerebbe con un blocco di azione 274 di richiesta di pezzi o articoli, sostanzialmente identico al blocco di azione 140 indicato nello schema della figura 6, passando quindi ad- un blocco di azione 276 di gestione di pezzi, pure sostanzialmente identico al blocco di azione 142 indicato nello schema della figura 6. Dato che i blocchi di azione 274 e 276 sono sostanzialmente identici ai rispettivi blocchi 140 e 142 illustrati in dettaglio nelle figure 7 e 8, si rimanda a quelle figure per una loro descrizione clic non viene qui ripetuta inutilmente. Infine si passa ad un blocco di azione 27S di gestione di addebiti che deve tener presente i particolari pagamenti da farsi attraverso banche o organizzazioni finanziarie.
Considerando la figura 1 1, si vede come può essere costituita una procedura di gestione di addebiti rappresentata dal blocco di azione 278 delia figura 10.
La procedura è introdotta da un blocco 280 di inizio di gestione di addebiti. Questo inizio 280 attiva un operatore contabile 282 che, tenendo conto del codice e delle coordinate bancarie 284 di ogni acquirente, i quali sono stati acquisiti al momento della lettura della scheda e all’introduzione manuale del codice segreto, dei codici da 286 a 300 dei singoli pezzi, e quindi dei loro corrispondenti prezzi unitari, e dei numeri di ogni tipo di pezzi stabilisce ogni somma totale da attribuire all’acquirente, provvedendo quindi a stampare un listato 302 di informazione dell’acquirente sugli articoli acquistati e sul prezzo pagato e ad emettere un addebito 304 su un conto corrente bancario dell’acquirente al quale corrisponde la scheda usata per racquieto.
Nel caso in cui nel distributore 40 rappresentato nella figura 2 si usasse per il pagamento una scheda prepagata, lo schema di flusso per la gestione dell’acquisto di articoli ' e di pagamento dei medesimi sarebbe differente da quello rappresentato nella figura 10 che si avvale di schede bancarie (Pagobancomat<® >o P.O.S.) o di carte di credito.
Uno schema di flusso per la gestione dell’acquisto di articoli pagati mediante scheda prepagata è illustrato nella figura 12.
Secondo questo schema di flusso, ad un blocco 310 si introduce una scheda prepagala che viene debitamente letta. Segue subito un blocco di decisione 312 per valutare se la scheda sia carica con una somma accreditata (credito). Se non lo fosse (risposta NO), si passerebbe immediatamente ad un blocco di azione 314 di espulsione di scheda, essendo la scheda introdotta non valida per pagare articoli da acquistare. Se lo fosse (risposta SI), un blocco di azione 316 formulerebbe una richiesta di pezzi, mediante battitura di un codice sulla tastiera 56 della figura 2, seguita da una selezione dei medesimi pezzi secondo il procedimento illustrato in dettaglio nella figura 7. Successivamente un blocco di azione 318 provvederebbe all’addebito del costo dei pezzi o articoli acquistati sulla medesima scheda prepagata. Un blocco di decisione 320 si domanderebbe se l’addebito fosse minore o ugnale (<) alla somma accreditata sulla scheda. Se non lo fosse, (risposta NO), seguirebbe un blocco di azione 322 emettente un avviso di somma insufficiente, subito seguito da un blocco di azione 324 indicante una richiesta di caricare una nuova scheda. La richiesta di nuova scheda del blocco 324 è seguita da un blocco di decisione 326 indicante se è stata aggiunta una nuova scheda. Se non fosse aggiunta alcuna scheda (risposta NO), la procedura finirebbe nuovamente con il blocco 314 di espulsione di scheda. Se,, al contrario, fosse aggiunta una scheda nuova e-carica con una somma accreditata (risposta SI), la procedura continuerebbe con un blocco di azione 328 che provvede a leggere la medesima nuova scheda e a caricare il credito presente sulla medesima nel dispositivo di lettura. Seguirebbe un successivo blocco di azione 330 nel quale al credito della nuova scheda si aggiungerebbe il credito residuo della vecchia scheda e questi crediti sommati rientrerebbero nella procedura a monte del blocco di decisione 312 per ricominciare la procedura di acquisto tramite scheda prepagata. Se, al contrario il blocco di decisione 320 avesse accertato che l’addebito fosse minore o uguale alla somma accreditata presente sulla scheda prepagata (risposta SI), si passerebbe ai blocco di azione 332 per effettuare una sottrazione di addebito dalla somma accreditala sulla scheda. Seguirebbe un blocco di azione 334 di lettura e visualizzazione di credito residuo capace di informare l’acquirente del credito residuo sulla scheda prepagata, a sua volta seguito da un blocco di azione 336 di gestione di pezzi sostanzialmente uguale al blocco 142 illustrato in dettaglio nella figura 8 alla quale si rimanda.
Quanto è stato qui sopra descritto rappresenta alcuni esempi di realizzazione della presente invenzione dati a titolo esemplificativo e da non considerarsi in alcun modo limitanti l’ambito dell’invenzione definito dalle allegate rivendicazioni. Pertanto agli esperti in questo particolare ambito tecnico potrebbero venire in mente, dalla lettura della precedente descrizione, variazioni logiche ed equivalenti da ritenersi tutte protette nelle rivendicazioni poste in fondo a questa descrizione. Per esempio, si potrebbe omettere i mezzi provvedenti alla stampa di messaggi per l’utente, oppure potrebbero essere sostituiti . da·· mezzi mettenti direttamente in comunicazione i magazzini di distribuzione secondo l’invenzione con calcolatori di amministrazione di un’azienda, senza peraltro uscire dall<'>ambito dell'invenzione. Inoltre, al posto di una sola apertura 24 o 50 per il prelievo di articoli, si può prevedere una pluralità di aperture, ciascuna coincidente con le vetrine dei contenitori 18 o 48, per prelievo diretto da detti contenitori.

Claims (6)

  1. . RIVENDICAZIONI 1. Sistema di magazzini per distribuzione e gestione controllate di articoli caratterizzato da almeno un contenitore (12, 42) munito di una pluralità di caricatori riempiti con articoli (19, 49) di consumo, un centro elettronico (16, 46) adatto alla lettura di schede informatiche, munito di almeno una tastiera interattiva (28, 56) per poter effettuare scelta di articoli (19, 49), di mezzi gestionali (142) di magazzini per controllare ed aggiornare il rifornimento dei singoli caricatori, di mezzi contabili (144, 228) per addebitare i costi degli articoli prelevati a corrispondenti centri aziendali o, in alternativa, a conti correnti bancari di persone private, attraverso collegamenti telematici con reti interbancarie.
  2. 2. Sistema di magazzini, come alla rivendicazione 1, comprendente una pluralità di caricatori ciclici,, capaci di essere agevolmente caricati con articoli da distribuire, che portano a richiesta ogni articolo, la cui erogazione sia stata autorizzata, a mezzi di uscita mettenti in comunicazione ogni caricatore con un’apertura di prelievo associata ad ogni contenitore.
  3. 3. Sistema di magazzini, come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il prelievo di articoli dai contenitori (18, 48) avviene attraverso aperture coincidenti con le vetrine dei medesimi contenitori (18, 48).
  4. 4. Sistema di magazzini, come alle rivendicazioni 1, 2 e 3, in cui i caricatori sono inoltre muniti di mezzi di conteggio (20) degli articoli (19) caricati nei medesimi e di mezzi (22) di avviso per segnalare ogni imminente esaurimento di scorte.
  5. 5. Sistema di magazzini, come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i mezzi di avviso di imminente esaurimento di scorte possono essere collegati telematicamente ad organizzazioni rifornitrici per ordinare reintegro delle scorte in tempo reale.
  6. 6. Sistema di magazzini, come alle rivendicazioni precedenti, che può essere munito di un contenitore ausiliario (80) capace di accogliere articoli esauriti aventi natura di rifiuti speciali dei quali non si può consentire un’eliminazione come ordinari rifiuti solidi urbani,
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