ITMI990645U1 - Dispositivo di avanzamento per macchine per la molatura di lastre di vetro - Google Patents

Description

Descrizione di un modello di utilità

La presente innovazione si riferisce

dispositivo di avanzamento compensativo dell'usura dell'utensile (mola) per macchine per la molatura di lastre di vetro, in cui l'utensile viene azionato in rotazione da un motore elettrico, il quale è montato su una slitta mobile da e verso la lastra sotto il comando di un accoppiamento vite/madre vite.

In queste note macchine l'avanzamento, compensativo dell'usura dell'utensile (mola), viene effettuato manualmente agendo sull'accoppiamento a vite madre vite. Tenuto conto che tali macchine lavorano con una pluralità di utensili (e quindi posseggono un pari numero di motori) l'avanzamento manuale comporta l'impegno continuo di un addetto esperto .

Scopo della presente innovazione è quello di realizzare un dispositivo di avanzamento dell'utensile per macchine per la molatura di lastre di vetro il quale provveda automaticamente a produrre il necessario avanzamento dell'utensile (mola) .

Altro scopo della presente innovazione è quello di realizzare un dispositivo per l'avanzamento dell'utensile che permetta l'avanzamento compensativo in modo automatico, semiautomatico come pure manuale, ciò ad esempio nel caso di guasti dei mezzi preposti all'avanzamento automatico o semiautomatico.

Questi scopi, oltre ad altre che meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue, vengono raggiunti da un dispositivo di avanzamento conforme alle annesse rivendicazioni.

L'innovazione sarà meglio compresa dalla seguente descrizione dettagliata, fornita a puro titolo indicativo e fatta in relazione all'annesso disegno, in cui:

la figura 1 mostra schematicamente in una vista laterale il dispositivo della innovazione associato ad un gruppo motore/utensile (mola) montato scorrevole da e verso una lastra di vetro da lavorare;

la figura 2 mostra, in una vista dall'alto (freccia F di fig. 1), una parte del dispositivo dell'innovazione in una sua variante che consente alternativamente un avanzamento motorizzato e manuale.

Con riferimento alle figure del disegno annesso, con 1 è indicato un motore elettrico convenzionale preposto all'azionamento di un utensile rappresentato da una mola a tazza 2. Il motore è montato su una slitta 3, la quale può muoversi nella direzione delle frecce K da e verso una lastra di vetro da lavorare, non rappresentata.

La slitta 3 può allo scopo scorrere in una guida stazionaria 4 per effetto della rotazione di una vite 5 che si impegna con una madrevite presente nella slitta 3. La vite 5 è solidale ad un asse 6 sopportato girevole, ma assialmente fisso, in un supporto 8 solidale alla guida 4. L'asse 6 è assialmente accoppiato all'albero di uscita 7 di un gruppo motoriduttore ad azionamento elettrico 9 a forte riduzione, ad esempio tale da ottenere una rotazione al minuto dell'albero 7 e quindi della vite 5 con cui è accoppiato. Il gruppo motoriduttore 9 è ad esempio sopportato dalla guida 4 attraverso idoneo supporto 10. Il motore elettrico del gruppo motoriduttore 9 viene eccitato attraverso un convenzionale interruttore, ad esempio statico, indicato con C, pilotato da un circuito di comando D. Tale motore elettrico può però anche essere comandato mediante pulsante P da un operatore esperto.

Nel caso del circuito di comando, realizzabile con componenti discreti o integrati, si prevede, in una soluzione dell'invenzione, la misura della corrente che alimenta il motore D (misura che può essere anche indiretta ad esempio per caduta di tensione) ed il confronto della stessa (ovvero della grandezza che la rappresenta) con un valore o intervallo di valori prefissati, sperimentalmente stabilito (i), producendo nel caso di differenza tra valore misurato e valore di confronto, un segnale che, inviato al componente C, mantiene eccitato il motoriduttore 9 che così determina l'avanzamento compensativo della mola 2 fino a quando si ristabilisce l'equilibrio tra valore misurato e quello di confronto.

Si è infatti constatato che con il consumo della mola (con conseguente necessità di farla avanzare) la corrente assorbita dal motore 1 varia e tale fatto viene sfruttato dalla presente innovazione per comandare la compensazione dell'usura .

In un'altra soluzione dell'innovazione, il circuito di comando D rileva i metri percorsi dalla mola (quindi il lavoro svolto) e in funzione anche delle caratteristiche della mola, stabilisce l'avanzamento compensativo della mola agendo sull'interruttore D.

Se il motore del gruppo motoriduttore è a senso di rotazione invertibile è possibile allontanare la mola cortocircuitando l'interruttore C prevedendo idoneo commutatore invertitore, non rappresentato.

Secondo una variante dell'innovazione intesa a consentire l'avanzamento anche nel caso di malfunzionamento dell'azionamento attraverso il motoriduttore 9, si prevede (vedi fig. 2) un meccanismo per l'avanzamento manuale che comprende un rotismo 11 solidale all'albero 6 tramite l'appendice HA. E' presente una boccola 19 solidale all'albero 7 del motoriduttore 9, la quale presenta sulla sua periferia scanalature assiali 20 ad una estremità.

Tale rotismo 11 è sempre in presa con un rotismo 12 solidale ad un albero girevole 13, parallelo all'albero 7 ed adeguatamente e convenzionalmente sopportato dal supporto 10 o da una sua estensione.

All'estremità dell'albero 13 che sporge oltre il supporto 10 è fissato un pomello 14 per l'azionamento manuale della vite 5. Su una appendice tubolare coassiale HA del rotismo 11 sono presenti finestre e fori 30 thè accolgono sfere 31. Fori e sfere si trovano in coincidenza delle scanalature 20.

Sulla citata appendice 11A è montato scorrevole un organo anulare 15 solidale ad un pomello radiale 18 che serve a spostare manualmente tale organo nelle due posizioni rispettivamente rappresentate sopra e sotto il piano dì mezzaria orizzontale X. L'organo 15 è impedito di ruotare dal fatto che il pomello 18 è guidato in una asola longitudinale 40 di una parte 10A del supporto 10.

L'organo 15 presenta cavità o una gola anulare 50 in cui possono portarsi le sfere 31 (come mostra la parte di tale organo rappresentata al disotto del piano X) abbandonando le scanalature 20.

Il funzionamento è il seguente:

Nella posizione del pomello 18 indicata con A (corrispondente alla posizione dell'organo 15 rappresentata sotto il piano X) le sfere 31 si trovano nelle cavità 50 e non si estendono nelle scanalature 20. Di conseguenza il moto all'albero 6 può essere trasmesso dal pomolo 14 secondo la catena cinematica 14-13-12-11-11A-6. Spostando il pomello 18 nella posizione B (corrispondente alla posizione dell'organo 15 sopra il piano X) le sfere 30 vengono spinte dalla faccia interna dell'organo 15 ad estendersi nelle scanalature 20 instaurando un collegamento meccanico,tra il rotismo 11 e la boccola 19.

Il motoriduttore 9 è in grado di produrre 1'avanzamento dell'utensile 2 secondo la catena cinematica 9-19-31-HA- 6.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di avanzamento dell'utensile (mola) per macchine per la molatura di lastre di vetro, onde compensarne l'usura in cui l'utensile viene azionato in rotazione da un motore elettrico, il quale è montato su una slitta mobile da e verso la lastra sotto il comando di un accoppiamento vite madre vite, caratterizzato dal fatto che la vite è azionabile tramite un motoriduttore controllato in funzione del consumo dell'utensile.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il consumo dell'utensile è rilevato attraverso il confronto tra il valore di una grandezza elettrica attuale relativa al motore elettrico ed un valore o intervallo di riferimento.
3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, in cui la grandezza elettrica è la corrente assorbita dal motore ovvero una tensione legata a tale corrente.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 1 e 2, in cui è prevista anche la possibilità di un azionamento alternativo manuale della vite senza fine mediante una trasmissione meccanica innestabile manualmente e che consente di operare su tale vite.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il consumo dell'utensile è a sua volta funzione dei metri di lavoro svolto dall'utensile e delle caratteristiche di quest'ultimo.