ITMI990631A1

ITMI990631A1 - Meccanismo e complesso per apertura-chiusura di ante complanari adatto a consentire un movimento dell'anta parallelamente a se stessa second

Info

Publication number: ITMI990631A1
Application number: IT1999MI000631A
Authority: IT
Inventors: Antonio Giovannetti
Original assignee: Antonio Giovannetti
Priority date: 1999-03-26
Filing date: 1999-03-26
Publication date: 2000-09-26
Also published as: EP1039088B1; US6336246B1; EP1039088A2; IT1312027B1; DE60029154T2; ES2273624T3; EP1039088B8; EP1039088A3; DE60029154D1

Description

Descrizione del brevetto avente per titolo:

“MECCANISMO E COMPLESSO PER APERTURA-CHIUSURA DI ANTE COMPLANARI, ADATTO A CONSENTIRE UN MOVIMENTO DELL’ANTA PARALLELAMENTE A SE STESSA, SECONDO DUE DIREZIONI ORTOGONALI FRA LORO”

DESCRIZIONE

L’invenzione si riferisce al campo dell’ arredamento.

Sono noti e largamente utilizzati complessi di ante cosiddette complanari per chiusura di aperture, su mobili o come porte di ambienti. Le ante complanari, quando sono in posizione di chiusura delTapertura, giacciono sostanzialmente in uno stesso piano verticale con le loro superfici principali e l’apertura del passaggio da esse chiuso si opera facendo arretrare una delle ante e facendola quindi scorrere dietro la seconda anta che rimane fissa, o viceversa estraendo una delle ante e facendola scorrere sopra l’altra anta che rimane provvisoriamente fissa. Il movimento può essere operato su una o l’altra anta della coppia di ante complanari. Per motivi estetici e funzionali si desidera che ciascuna anta si mantenga parallela a se stessa nella posizione di chiusura, nelle posizioni intermedie arretrata o estratta, e nella posizione di apertura quando si sovrappone alla seconda anta.

È già noto un meccanismo di movimentazione di ante complanari del tipo a parallelogramma articolato. Tale meccanismo comprende un carrello a traslazione orizzontale parallelamente al piano delle ante, e sul carrello sono montate due bielle parallele che sostengono l’anta. Per l’apertura, l’operatore spinge l’anta dalla posizione stabile di chiusura alla condizione arretrata (o rispettivamente estratta), quindi la fa scorrere dietro o rispettivamente davanti alla seconda anta mantenuta ferma. Poiché nella prima parte del movimento il carrello rimane fermo, l’anta, passando dalla condizione stabile di chiusura alla condizione retratta, o rispettivamente estratta, compie un arco di cerchio attorno ai fulcri delle bielle sul carrello. Questo spostamento ad arco, anche se di limitata , estensione, è indesiderabile poiché obbliga ad avere giochi relativamente ampi fra il bordo verticale dell’anta e la struttura fissa affacciata ad esso e perché obbliga a realizzare l’anta con uno smusso per non interferire con l’anta adiacente.

Ci si è posti lo scopo di conseguire uno spostamento di apertura/chiusura di ante complanari che realizzi uno spostamento dell’anta rettilineo fra la posizione di chiusura e la posizione retratta o estratta intermedia e viceversa, vale a dire in cui ciascuno spigolo verticale dell’anta si mantenga nello stesso piano.

Un ulteriore scopo è realizzare un tale dispositivo che mantenga Tanta parallela a se stessa in ogni posizione.

Un ulteriore scopo dell’invenzione è realizzare un tale dispositivo che sia di limitato ingombro, che possa essere nascosto alla vista nell’arredo che lo monta, che sia facilmente montabile come un pezzo unico.

Tali scopi sono stati raggiunti con un meccanismo come detto nella rivendicazione 1 e un complesso come deto nella rivendicazione 10. Ulteriori carateristiche nuove e utili sono dete nelle successive rivendicazióni.

Il meccanismo oggetto dell’ invenzione comprende una coppia di leve o bielle disposte a parallelogramma articolato, montate con un perno di ciascuna su una parte a carrello scorrevole, e un gruppo compensatore atto a far scorrere il carrello, ogni volta che le bielle vengono ruotate per arretrare o estrarre un’anta portata da esse, di un trato uguale e contrario alla proiezione, sulla via di corsa del carrello, dell’arco percorso dall’anta. Il gruppo compensatore è generalmente del tipo a camma. Più particolarmente, il gruppo compensatore comprende almeno un cursore mosso da un’aletta estesa da una biella del parallelogramma articolato, ciascuna delle bielle costituisce una leva di primo genere. Il cursore è mobile longitudinalmente lungo i carrelli per un tratto e porta ad un’estremità una leva di comando del movimento che impegna con una rotella a camma una cavità di camma nella strutura fissa del meccanismo. Una molla fra cursore e carrelli richiama il meccanismo nella condizione reciproca stabile con le bielle nella posizione in cui l’anta è in condizione di chiusura. Il meccanismo può essere racchiuso in un involucro di basso spessore che forma internamente la parte a camma e il binario di scorrimento per i carrelli.

Preferibilmente ciascuna anta è montata su un meccanismo come deto al suo bordo superiore e un altro meccanismo come detto al suo bordo inferiore e tali meccanismi occupano un’estensione longitudinale pari a non più di metà della larghezza dell’anta. Preferibilmente il meccanismo superiore e il meccanismo inferiore sono collegati fra loro mediante almeno una barra che è collegata rigidamente ad una biella del meccanismo superiore e una biella omologa del meccanismo inferiore per garantire spostamenti coerenti di entrambi i meccanismi e lo spostamento dell’anta secondo piani verticali sempre paralleli.

Il nuovo dispositivo raggiunge gli obiettivi sopra enunciati, in particolare consente la movimentazione di ciascuna anta di ante complanari sempre parallelamente a se stessa e secondo assi perpendicolari. Inoltre risulta di costruzione compatta. Può essere completamente costruito in stabilimento e richiede solo facili operazioni di assemblaggio per essere assemblato all’anta e al mobile o alla struttura di cui l’anta fa parte.

Un esempio di realizzazione del meccanismo sarà descritto in seguito a titolo illustrativo soltanto e non limitativo con riferimento alle figure allegate nelle quali:

la Fig. 1 è una vista frontale di un mobile ad ante complanari in scala ridotta;

la Fig. 2 è una vista dall’alto del mobile della Fig. 1, con la lastra di copertura parzialmente asportata, in scala ingrandita rispetto alla Fig. 1 e interrotto: le ante sono illustrate con linea continua nella condizione complanare di chiusura, una delle ante è illustrata a tratteggio nella condizione intermedia arretrata, pronta per essere spostata lateralmente per l’apertura;

la Fig. 3 è una sezione in un piano verticale indicato con 3-3 in Fig. 2; le ante sono illustrate nella condizione di apertura, in cui una delle ante è spostata dietro l’altra;

la Fig. 4 è una vista in pianta del meccanismo dell’invenzione; il meccanismo è illustrato nella forma di realizzazione di esso adatta al montaggio di un’anta a sinistra della coppia di ante complanari ed è illustrato nella condizione stabile di chiusura; la piastra superiore della scatola del meccanismo è asportata per permettere la visione delle parti sottostanti;

la Fig. 5 è un’illustrazione simile alla Fig. 4, ma il meccanismo è mostrato nella condizione di anta retratta pronta per lo scorrimento di apertura; la posizione di chiusura dell’anta è illustrata a tratteggio.

Con riferimento dapprima alla Fig. 1, una coppia di ante complanari è illustrata applicata ad un mobile. Il mobile è indicato complessivamente con il riferimento 1 e le ante portano i riferimenti 2 e 4. Le facce a vista delle ante 2 e 4 giacciono in uno stesso piano verticale nella posizione in cui entrambe le ante collaborano a chiudere l’apertura anteriore deH’armadio.

Sebbene la spiegazione che si dà qui a titolo esemplificativo si riferisca ad ante per un armadio, è noto utilizzare coppie di ante complanari per chiudere aperture o passaggi di diverso genere.

L’armadio 1 comprende fondamentalmente montanti laterali 5, 6, un pannello di base 7, una copertura o pannello superiore 8. Le ante complanari 2 e 4 sono montate per chiudere l’apertura anteriore del’armadio delimitata fra i pannelli 5, 6, 7 e 8. Un meccanismo o dispositivo di movimentazione delle ante secondo l’invenzione è indicato complessivamente con il riferimento 10 nelle figure. Come si vede in Fig. 3, è montato un meccanismo 10 superiormente e un meccanismo 10 inferiormente rispettivamente nel pannello 8 e nel pannello 7.

Il dispositivo o meccanismo 10 sarà spiegato nei particolari con riferimento alle Figg. 4, 5, e 6. Con riferimento dapprima alla Fig. 4, in essa è illustrata l’anta 2, interrotta, nella posizione di chiusura. Detta anta comprende un telaio 2\ periferico e, sulla parte in vista, un pannello di tamponamento 22- L’invenzione è però applicabile anche ad ante completamente in legno. Il meccanismo 10 ha un’estensione, lungo la larghezza dell’anta, non maggiore di detta metà della larghezza. Esso comprende una struttura fissa o scatola 12, che ha in sezione un profilo a C, come si vede in Fig. 3, e forma internamente una prima e una seconda pista di scorrimento, 14 e 17, estese parallelamente orizzontalmente lungo la larghezza dell’apertura da chiudere con le ante. La pista 14 è delimitata da pareti 15, 16, di cui la 16 ha limitata altezza. La seconda pista 17 è delimitata fra pareti 18 e 19 di limitata altezza. Le piste possono essere definite nella superficie interna inferiore della struttura a scatola 12 oppure nella superficie superiore, o in entrambe.

La struttura a scatola 12 presenta inoltre mezzi 12’ di accoppiamento al pannello in qualsivoglia forma.

Il meccanismo 10 comprende un gruppo carrelli 20, che comprende una coppia di carrelli 22, 22a, resi solidali fra loro per mezzo di un’asta 23. Poiché i due carrelli 22, 22a sono preferibilmente identici, si darà in seguito una descrizione di uno soltanto di essi intendendosi che detta descrizione si applica anche all’altro (le cui parti sono indicate con numeri di riferimento corrispondenti a quelli delle parti corrispondenti del primo carrello, e non saranno descritte). Il carrello 22 presenta una coppia di ruote di scorrimento e di guida 24, 24 ad asse verticale e ruote di scorrimento e guida ad asse orizzontale 25, 25 su un lato e 26 sull’altro lato. La ruota 26 è disposta preferibilmente fra le due ruote 24. La disposizione è tale da garantire un movimento del carrello 22 lungo la direzione longitudinale della scatola 12 (la direzione della larghezza dell’apertura), con le ruote 24, 26 in impegno nella pista 14, le ruote 26 in impegno nella pista 17. Il carrello presenta una sede 28 che definisce un asse 29 su cui è montato girevole un elemento biella o leva, 30, con un suo occhiello o cuscinetto 31. La leva 30 e la leva 30a sono montate a cerniera, con l’altro rispettivo perno 32, 32a sul telaio distale sui bracci 32, 33a, dell’anta 2. Ciascun carrello può essere completato con una piastrina di coperchio 34, 34a che viene montata a copertura del vano 28, 28a.

Dalla leva 30, e rispettivamente 30a in posizione opposta al braccio 33 rispetto al fulcro 31 si estende un’aletta 36, 36a di cui si dirà in seguito.

Un gruppo compensatore è indicato complessivamente con il riferimento 40 e comprende una coppia di cursori, rispettivamente 42 e 42a. I cursori 42, 42a sono preferibilmente uguali; in lamiera tranciata, e disposti in modo speculare rispetto ad un asse verticale in Fig. 6. Si descriverà in seguito il solo cursore 42 intendendosi che la descrizione si applica anche al cursore 42a, i cui elementi porteranno riferimenti corrispondenti a quelli del cursore 42, ma con la lettera a. Il cursore 42 (42a) ha una forma a barretta con due orecchie d’estremità rispettivamente 45 (45a) e 46 (46a). L’orecchio 45 presenta un’asola allungata 47, rispettivamente 47a, l’orecchio 46 un foro passante 48 rispettivamente 48a. L’estremità a sinistra (nelle figure) del cursore 42 presenta un’asola allungata 50 (50a). In posizione intermedia il cursore presenta un foro passante 51 e quindi un’ulteriore asola allungata 52 e ulteriori fori passanti 53. 1 due cursori 42, 44 sono resi solidali mediante un’anta 55 fissata con mezzi entro i fori 53, 53a.

II cursore 42 è applicato sul carrello 22 con una possibilità di scorrimento longitudinale lungo esso mediante le asole 50, 52 che impegnano i pioli 27, 27’. Si intende per “longitudinale” la direzione di lunghezza delle piste 14, 17, che è la direzione della larghezza dell’anta. Il cursore 22 è vincolato alla biella o leva 30 mediante l’aletta 36 di essa, impegnata in 51, è il cursore 42a è vincolato alla biella-leva 30a mediante l’aletta 36a di essa. Le alette 36, 36a determinano uno spostamento del gruppo compensatore (verso destra come illustrato nelle figure).

Una molla 60 è interposta fra un’aletta 21 del carrello 22 e l’aletta 46 del cursore, e richiama il gruppo cursori 20 e il gruppo compensatore 40 in una condizione retratta.

Il gruppo compensatore 40 comprende anche una levetta di comando/ movimento 70, che comprende una piastrina triangolare 71 con una rotella 72 folle. La piastrina 71 è vincolata al piolo 27’ del carrello 22 in modo girevole ed ha il suo piolo 73 entro l’asola 47 del cursore 42. L’asse della rotella 72, il piolo 27’ e il piolo 73 sono disposti ai vertici di un triangolo

La rotella 72, a dispositivo montato, è impegnata per un movimento di scorrimento entro una cavità o scanalatura a camma 74 della struttura 12. La cavità a camma 74 comunica con la pista 14 e, per un’anta a retrazione, ha l’asse inclinato, a partire dalla detta pista 14, verso la parte anteriore e verso il lato del meccanismo. Se si desidera montare l’anta 2 per un movimento di estrazione per l’apertura a scorrimento sopra l’anta contigua 4, l’inclinazione della cavità a camma 74 sarà a 90° rispetto a quella illustrata, vale a dire estesa dalla pista 14 secondo una direzione verso il lato e verso la parte posteriore dell’armadio. La forma della scanalatura a camma 74 è studiata per compensare possibilmente esattamente lo spostamento del perno 32 della leva 30 nel piano dell’anta, alla rotazione delle leve 30, 30a, e possibilmente in ogni momento dello spostamento.

Vale a dire: se I33 è la distanza degli assi a31, a32 dei perni 31 e 32 della biella-leva 30, e una retta congiungente i due assi nel piano di Figg. 4 e 5 forma con il piano verticale per l’asse 31 un angolo a nella condizione di anta aperta, e un angolo β nella condizione di anta retratta, se i carrelli fossero fermi, l’anta 2 al passaggio dalla condizione complanare alla condizione retratta subirebbe uno spostamento verso sinistra pari a: I33 cos β - I33 cos α, e, in ogni momento intermedio, pari a I33 cos γ - 133 cos a con β<γ<α. La collaborazione del sistema a camma della rotella 72 e cavità 74 è tale da garantire in ogni momento spostamento verso destra x = I33 cos y - 133 cos a con γ variabile fra a e β.

Si descriverà in seguito più in particolare il funzionamento del meccanismo. L’anta 2 è montata con il suo telaio 21 sui perni 32, 32a di un meccanismo 10 superiore e sui perni analoghi di un meccanismo analogo inferiore. Una barra rigida (non illustrata) collega i perni omologhi, ad esempio 32 dei due meccanismi. La barra è rigidamente collegata alle bielle omologhe 30, 30 in corrispondenza dei punti di fulcro 32, così che le bielle ruotino dello stesso angolo. Un modo di collegamento rigido fra barra e biella è in sè accessibile a un tecnico del ramo e pertanto non è qui ulteriormente spiegato. In condizione non sollecitata, illustrata in Fig. 4, la molla 60 mantiene il gruppo compensatore in condizione retratta sul gruppo carrelli; la leva 30 e la leva 30a del parallelogramma articolato sono nella condizione estesa in cui l’anta 2 è in posizione di chiusura, complanare all’anta adiacente 4; la rotella 72 è al fondo della cava 74. Per l’apertura dell’anta 2, l’operatore applica sulla stessa una pressione che determina l’arretramento dell’anta 2 parallelamente a se stessa fino alla condizione della Fig. 5, muovendo così in rotazione le leve 30, 30a attorno ai rispettivi perni, quindi obbligando le alette 36, 36a a far scorrere il gruppo compensatore verso destra nelle figure contro l’azione della molla 60. Lo scorrimento del gruppo compensatore verso destra trascina la piastrina triangolare 71 della leva di comando del movimento 70 obbligando la stessa a ruotare attorno al perno 27. La ruota 72 percorre la cava di camma 74 secondo un percorso obbligato dalle pareti della stessa, e obbliga quindi il gruppo cursore solidale ad essa ad uno spostamento verso destra, che si trasmette al gruppo carrelli attraverso le alette 36. L’anta 2 nella condizione retratta in Fig. 5 può essere fatta scorrere dietro l’anta 4. La condizione retratta dell’anta 2 per tutto lo scorrimento orizzontale è mantenuta dall’impegno della rotella 72 entro il binario 14.

Per il movimento di chiusura, l’anta 2 è fatta scorrere verso sinistra fino a che la rotella 72 imbocca la cavità o scanalatura 74, ciò che consente di nuovo la rotazione, questa volta antioraria, delle leve 30 attorno ai rispettivi perni sotto l’azione della molla 60.

Si noterà che il dispositivo può essere adattato facilmente a varie dimensioni in larghezza di ante semplicemente scegliendo le aste 23 e 55 di misura adeguata.

Sebbene il dispositivo sia stato descritto con particolare riferimento ad un’anta sinistra di ante complanari a retrazione, con gli stessi elementi disposti in modo speculare può essere facilmente adattato un’anta destra. Inoltre, con opportuni adattamenti della cava 74 può essere adattato ad ante complanari con apertura ad estrazione.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Meccanismo di movimentazione per ante scorrevoli complanari, detto meccanismo comprendendo, in una struttura, bielle disposte a parallelogramma articolato, ciascuna con un asse di impemiamento distale per montaggio su un’anta scorrevole di dette ante e l’altro asse fulcrato su un carrello, detto carrello essendo mobile su una pista per far scorrere detta anta dietro o davanti l’altra anta, caratterizzato dal fatto che comprende inoltre un gruppo compensatore (40) che determina uno scorrimento di compensazione dei carrelli (22, 22a) lungo le piste (14, 17) uguale e contrario alla proiezione su un piano parallelo all’anta dell’arco compiuto da detti assi distali delle bielle all’estrazione o retrazione dell’anta.
2. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto gruppo compensatore (40) comprende: un’estensione ad aletta (36, 36a) su almeno una detta bielle/leva (30; 30a) dalla parte opposta all’asse distale (32, 32a) rispetto al fulcro (29, 29a); almeno un cursore (42, 42a) mobile lungo un carrello (22, 22a) è impegnato a perno con detta aletta, detto cursore essendo richiamato a molla (60) in una condizione retratta rispetto a detto carrello; un mezzo a camma (70) vincolato per il movimento con detto/i carrello/i e detto/i cursore/i e collaborante con una scanalatura a camma (74) in una struttura a scatola ( 12) del meccanismo.
3. Meccanismo secondo la rivendicazione 2 in cui detto mezzo a camma (70) comprende un’aletta (71) montata girevole su un carrello e portante una rotella (72) folle in impegno con la cavità a camma (74) nella struttura a scatola del meccanismo, l’aletta (71) essendo trascinata in rotazione attorno al perno (27’) del carrello mediante impegno con il cursore.
4. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 in cui ciascun carrello (22, 22a) comprende ruote ad asse verticale (24) e ruote ad asse orizzontale per impegno di piste di scorrimento.
5. Meccanismo secondo la rivendicazione 1 in cui un cursore è impegnato sul carrello mediante asole longitudinali del cursore impegnate su pioli del carrello.
6. Meccanismo secondo la rivendicazione 2 in cui la scanalatura a camma (74) nella struttura comunica con una pista di scorrimento e ha pareti di guida parallele inclinate verso il lato e verso l’anta, per un’anta a retrazione.
7. Meccanismo secondo la rivendicazione 2 in cui la scanalatura a camma (74) comunica con la pista di scorrimento e ha una forma obliqua da essa verso il lato e via dall’anta, per un’anta a estrazione.
8. Meccanismo secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che è contenuto in detta struttura a scatola (12) ad eccezione di parte delle leve (30, 30a) di supporto dell’anta.
9. Meccanismo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che l’estensione dello spostamento dei carrelli determinata dalla retrazione o estrazione dell’anta, è sostanzialmente pari alla proiezione, sul piano dell’anta, dell’arco compiuto dall’asse distale (a32) di imperiamento dei carrelli.
10. Complesso di movimentazione per ante scorrevoli complanari caratterizzato dal fatto che comprende, per almeno un’anta, una coppia di meccanismi secondo qualsiasi rivendicazione precedente, un’asta di collegamento per detti meccanismi, rigidamente collegata a bielle omologhe di uno e dell’altro meccanismo.
11. Complesso secondo la rivendicazione 10, in cui deta asta è rigidamente collegata ai punti di fulcro (32) distali delle bielle.