ITMI980453A1 - Dispositivo di regolazione della posizione del gambale rispetto allo scafo particolarmente per scarponi da sci - Google Patents

Dispositivo di regolazione della posizione del gambale rispetto allo scafo particolarmente per scarponi da sci

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ITMI980453A1
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Luca Marconato
Giorgio Baggio
Gioacchino Gallina
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Htm Sport Spa
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Description

DISPOSITIVO DI REGOLAZIONE DELLA POSIZIONE DEL GAMBALE RISPETTO ALLO SCAFO, PARTICOLARMENTE PER SCARPONI DA SCI"
D E S C R I Z I O N E
Quanto forma oggetto della presente domanda risulta essere un dispositivo di regolazione della posizione del gambale rispetto allo scafo, particolarmente per scarponi da sci.
Negli scarponi di tipo noto risulta assai sentito il problema di poter conseguire una limitata oscillazione all'indietro del gambale o gambetto durante la pratica sportiva ed al contempo una libera oscillazione del gambale stesso una volta finita la pratica sportiva al fine di conseguire una ottimale camminata per l'utilizzatore .
E' quindi noto il Brevetto US 4.519.150 in cui è illustrato uno scarpone da sci composto da uno scafo a cui è articolato un gambale, posteriormente a detto gambale essendo associata una leva il cui azionamento consente l'attivazione di una barra presentante una estremità filettata interagente con una controfilettata boccola posizionabile su un predisposto riscontro vincolato allo scafo.
Tale soluzione consente di variare la flessibilità del gambale rispetto allo scafo così da poter ad esempio conseguire l'ottimale posizionamento di quest'ultimo durante la sciata.
Tale soluzione però presenta degli inconvenienti in quanto si deve richiedere l'intervento manuale per la sua attivazione da parte dell'utilizzatore, ma non permette di conseguire una ottimale deambulazione non potendo il gambale oscillare liberamente rispetto allo scafo anche a dispositivo disattivato.
Sono noti anche altri dispositivi, tra i quali alcuni prevedono, ad esempio, la presenza, in corrispondenza del gambetto, di predisposti elementi, attivabili ad esempio mediante predisposte leve impugnabili dall'utilizzatore , i quali risultano poter essere selettivamente posizionati in modo tale da consentire la libera oscillazione del gambale o limitarne l'oscillazione stessa, per la loro interazione con predisposti risalti sporgenti in corrispondenza ed esternamente allo scafo: tale sporgenza costituisce però un ulteriore inconveniente, dato che appesantisce la forma estetica dello scarpone oltre che accrescerne il peso.
L'attivazione inoltre dei dispositivi noti non risulta sempre agevole, dato che lo sciatore calza usualmente dei guanti e quindi difficilmente riesce ad impugnare leve ed altri dispositivi soprattutto in condizioni di temperature basse.
Tali dispositivi noti molto spesso non vengono attivati perchè lo sciatore si dimentica degli stessi oppure, non percependone il corretto fuzionamento, li attiva in maniera sbagliata.
Lo scopo principale di quanto forma oggetto della presente domanda e quindi quello di risolvere gli inconvenienti sopra enunciati, e quindi risolvere le problematiche tecniche esposte escogitando un dispositivo che permetta all'utilizzatore di conseguire la libera oscillazione del gambetto o una limitazione di tale oscillazione per poter sciare.
Ancora uno scopo è quello di consentire allo sciatore di conseguire tali due diverse condizioni per l'oscillazione del gambetto rispetto allo scafo in modo automatico e quindi senza dover agire direttamente in corrispondenza di predisposti dispositivi applicati in corrispondenza dello scarpone stesso. Ancora un importante scopo è quello di realizzare un dispositivo che alle caratteristiche precedenti accomuni quella di presentare costi realizzativi contenuti che consentano un abbattimento dei costi globali nella realizzazione dello scarpone.
Ancora un importante è quello di realizzare un dispositivo la cui attivazione, nella fase della sciata, e la sua disattivazione, nella fase della camminata, possono essere conseguiti senza alcun diretto intervento dello sciatore sullo scarpone.
Ancora uno scopo è quello di realizzare un dispositivo che risulti affidabile e sicuro nell'uso, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Gli scopi enunciati ed altri che si potranno evincere dalla descrizione che segue vengono raggiunti da un dispositivo di regolazione della posizione del gambale rispetto allo scafo, particolarmente per scarponi da sci, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno una leva, fulcrata posteriormente e trasversalmente a detto scafo, presentante una prima estremità interagente con un attacco, vincolato ad uno sci, in contrasto con almeno un primo elemento elasticamente deformabile ed una seconda estremità selettivamente interagente, in battuta o meno, con detto gambale.
Altri scopi appariranno nel corso della seguente descrizione che andrà considerata unitamente alle allegate tavole di disegno in cui, a titolo esemplificativo e non limitativo, è illustrata una particolare forma realizzativa in cui:
la fig. 1 illustra uno scarpone in una vista posteriore; la fig. 2 illustra una vista di tre quarti laterale, alcuni componenti il dispositivo;
la fig. 3 illustra uno scarpone in una vista parzialmente sezionata in corrispondenza del dispositivo;
la fig. 4 illustra, in un esploso, alcuni componenti il dispositivo;
la fig. 5 illustra, in una sezione, il dispositivo nella condizione che consente la libera oscillazione del gambale;
la fig. 6 illustra, in una vista laterale parzialmente sezionata, uno scarpone vincolato ad un attacco nella condizione di libera oscillazione per il gambale;
la fig. 7 illustra, in una vista analoga alla precedente, la condizione di gambale bloccato;
la fig. 8 illustra, in una vista analoga alla precedente.
una ulteriore forma realizzativa;
la fig. 9 illustra, in un particolare, il dispositivo di cui alla figura 8 nella condizione di gambale non bloccato;
la fig. 10 illustra, in una vista analoga a quella di figura 8, una ulteriore forma realizzativa;
la fig. 11 illustra, in una vista analoga alla precedente, la condizione di libera oscillazione per il gambale;
la fig. 12 illustra, in una vista posteriore, uno scarpone con applicato un ulteriore dispositivo;
la fig. 13 illustra, in una vista laterale parzialmente sezionata ed in esploso, il dispositivo di cui alla figura precedente;
la fig. 14 illustra, in una vista laterale parzialmente sezionata, il dispositivo di cui alla figura precedente nella condizione di libera oscillazione per il gambale;
le figg. 15 e 16 illustrano, in viste analoghe alla precedente, lo scarpone interconnesso ad un attacco.
Facendo riferimento alle figure citate, e considerando che le stesse sono esemplificative di alcune particolari forme di realizzazione e risultano in scala variabile e che nelle stesse a singoli riferimenti numerici corrispondono elementi uguali od equivalenti, si è indicato con il numero 1 uno scarpone da sci costituito da uno scafo 2 a cui risulta articolato, mediante predisposte borchie 3, un gambetto o gambale 4.
Si è indicato con il numero 5 il dispositivo di regolazione della posizione del gambale 4 rispetto allo scafo 2, tale dispositivo essendo costituito da almeno una leva 6 composta da un primo braccetto 7 ed un secondo braccetto 8 tra loro ad una estremità girevolmente associati mediante un predisposto primo perno 9 disposto trasversalmente e posteriormente in corrispondenza dello scafo 2.
Il primo braccetto 7 risulta posizionato in una zona soprastante il tacco 10 dello scafo 2, tale primo braccetto 7 presentando una prima estremità 11, libera, la cui superficie laterale esterna interagisce con una ganascia 12 di un attacco 13 vincolato ad uno sci.
La prima estremità 11 interagisce, in corrispondenza della superficie laterale interna opposta a quella affacciata alla ganascia 12, in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile quale una prima molla 15, la quale risulta parzialmente alloggiata in corrispondenza di una. predisposta e controsagomata prima sede 16 ricavata sulla superficie laterale dello scafo 2 nella zona soprastante il tacco 10.
La prima molla 15 forza quindi la prima estremità 11 del primo braccetto 7 ad allontanarsi dallo scafo 2.
Coassialmente al primo perno 9 risultano poste, preferibilmente esternamente alla coppia di ali 17a, 17b del secondo braccetto 8, una coppia di seconde molle 18a, 18b le cui estremità risultano interagire in battuta con una predisposta coppia di risalti 19a, 19b sporgenti esternamente alle ali 17a, 17b e con la superficie laterale del primo braccetto 7 affacciata allo scafo 2.
Il secondo braccetto 8 presenta una seconda estremità 20 libera la quale risulta disporsi posteriormente e longitudinalmente allo scafo 2 in corrispondenza di un predisposto interspazio 21 presente nella superficie laterale di quest'ultimo e la superficie laterale interna del gambale o gambetto 4.
La presenza della prima molla 15 è tale da forzare verso l'esterno la prima estremità 11 libera del primo braccetto 7, quest'ultimo forzando il secondo braccetto 8 a ridosso dello scafo 2 grazie alla presenza, su detto primo braccetto, di un nasello 22 sporgente radialmente dalla zona di fulcraggio al primo perno 9, tale nasello 22 facendo battuta con un affacciato riscontro 23 ricavato nell'interspazio tra le ali 17a, 17b.
In tale condizione, illustrata in figure 3 e 5, il gambale o gambale 4 è libero di oscillare rispetto alle borchie 3 di fulcraggio e quindi permette una ottimale deambulazione all'utilizzatore.
Qualora quest'ultimo invece voglia sciare si avrà che non appena associerà lo scarpone in corrispondenza dell'attacco si avrà che la ganascia 12 di quest'ultimo forzerà la prima estremità 11 del primo braccetto 7 a comprimere la prima molla 15: cosi facendo il primo braccetto 7 ruoterà rispetto al perno 9 caricando le seconde molle 18a e 18b, le quali forzeranno il secondo braccetto 8 a ruotare in senso orario e quindi ad allontanarsi dalla superficie laterale esterna dello scafo 2 andando a fare battuta con la superficie laterale interna del gambale o gambetto 4.
In tale condizione, illustrata in figura 6, si ha che il gambale è ancora libero di ruotare però si ha anche che alla prima flessione in avanti del medesimo sarà impedita la successiva libera oscillazione dato che, come illustrato in figura 7, la superficie perimetrale inferiore 24 del gambetto 4 interagirà in battuta con la corrispondente superficie 25 della seconda estremità 20 libera del secondo braccetto 8.
La soluzione illustrata risulta aver raggiunto tutti gli scopi che si era preposta, in quanto si è ottenuto un dispositivo che, in modo automatico, blocca il gambetto rispetto allo scafo nella condizione di sciata e quindi nella condizione in cui lo scarpone risulta associato in corrispondenza dell'attacco e permette al contempo, sempre in modo automatico, al gambetto di oscillare liberamente rispetto allo scafo per poter deambulare una volta svincolato dall'attacco.
Il dispositivo non necessita quindi di alcun intervento diretto da parte dell'utilizzatore sul dispositivo stesso, dato che questo consente il bloccaggio della inclinazione del gambale quando serve e quindi durante la sciata.
Una volta cessata la pratica sportiva e quindi disaccoppiato lo scarpone dall'attacco, si ha che la prima molla 15 sospingerà ancora verso l'esterno la prima estremità 11 libera del primo braccetto 7 il quale, tramite la presenza del nasello 22 forzerà la seconda estremità 20 libera del secondo braccetto 8 a ridosso dello scafo 2.
Tale condizione si conseguirà non appena l'utilizzatore compierà il primo passo e quindi imporrà una rotazione in avanti al gambale, venendo cosi a mancare l'interazione diretta tra le superfici 25 della seconda estremità 20 e del secondo braccetto 8 e la superficie perimetrale inferiore 24 del gambale 4.
Il passaggio quindi dalla condizione di camminata libera o di sciata risulta automatico nei due sensi, svincolando quindi l 'utilizzatore da ogni e qualsiasi intervento manuale per predeterminare o prescegliere la condizione voluta.
Naturalmente la soluzione può essere oggetto di numerose varianti, tutte ricadenti nell'ambito delle rivendicazioni; cosi, ad esempio, nelle figure 8 e 9 è illustrata una diversa forma realizzativa che prevede, in corrispondenza della seconda estremità 120 del secondo braccetto 108 di ricavare una seconda sede 126, assiale, in corrispondenza della quale risulta girevolmente fulcrata folle, mediante un predisposto secondo perno 127, una placchetta 128 conformata essenzialmente a V e quindi definente una prima appendice 129 ed una seconda appendice 130 rivolta da parte opposta allo scafo 102 e tale da interagire rispettivamente, nella condizione di gambale 104 bloccato nella rotazione con una predisposta seconda sede 131 ricavata sulla superficie laterale interna del gambale 104 in prossimità della superficie perimetrale inferiore 124 e con parte di detta superficie perimetrale inferiore 124 del gambale 104 nella condizione di libera oscillazione per quest'ultimo.
Le due condizioni sono illustrate rispettivamente in figura 8, ove al gambale è impedita una oscillazione all'indietro e in figura 9, ove tale oscillazione è consentita permettendo cosi la deambulazione.
Tale soluzione, rispetto alla precedente, consente di poter verticalizzare il gambale anche quando lo scarpone risulti associato in corrispondenza dell'attacco 113.
Nelle figure 10 ed 11 è illustrata una ulteriore variante in cui il dispositivo 205 è costituito da una leva 206 realizzata in un unico pezzo la quale risulta ancora girevolmente fulcrata trasversalmente folle in corrispondenza dello scafo 202 mediante un primo perno 209; tale leva 206 presenta quindi una prima estremità 211 interagente con la ganascia 212 di un attacco 213 e con una predisposta prima molla 215 alloggiata entro una prima sede 216 ricavata in corrispondenza dello scafo 202. .
La leva 206 presenta quindi una seconda estremità 220 la quale è forzata, a scarpone non associato all'attacco, a disporsi affiancata alla affacciata superficie laterale esterna dello scafo 202; la conformazione di tale seconda estremità 220 fa si da posizionare la medesima, quando la ganascia 213 forza la prima estremità 211 a ridosso dello scafo 202, a posizionarsi in una zona sottostante la superficie perimetrale inferiore 224 del gambale 204, cosi da impedirne la ulteriore flessione all'indietro .
Anche tale soluzione raggiunge quindi gli scopi prefissati.
Nelle figure da 12 a 14 è illustrata una ulteriore forma realizzativa per un dispositivo 305 in cui il primo braccetto 307 risulta ancora articolato ad un secondo braccetto 308 mediante un primo perno 309, la prima estremità 311 libera del primo braccetto 307 interagendo con una ganascia di un attacco da sci con un prima molla 315 alloggiata entro una predisposta prima sede 316 ricavata in corrispondenza dello scafo 302 nella zona attigua il tacco 310.
Il primo perno 309 consente la sola mutua articolazione tra il primo ed il secondo braccetto; il fulcraggio allo scafo 302 avviene mediante l'impiego di un terzo perno 332 a cui risulta fulcrato inoltre il primo braccetto 307 in prossimità del tratto di articolazione del secondo braccetto 308.
Coassialmente al primo perno 309 risulta posta una seconda molla 318 presentante conformazione essenzialmente ad U la cui base 333 risulta posta a ridosso della superficie del primo braccetto 307 rivolta da parte opposta allo scafo 302, da tale base dipartendo una coppia di bracci 334a e 334b i quali risulta parzialmente avvolti coassialmente al primo perno esternamente rispetto alle ali 317a e 317b e le cui estremità terminali 335a e 335b risultano poste a contatto con il secondo braccetto 308 in corrispondenza della superficie laterale rivolta da parte opposta allo scafo 302.
Tale disposizione fa sì che la seconda molla 318 spinga la seconda estremità 320 libera del secondo braccetto 308 in direzione dell'affacciata superficie dello scafo 302, il secondo braccetto 308 facendo fulcro in una zona intermedia, in corrispondenza di un risalto 336 sporgente trasversalmente alla superficie laterale esterna dello scafo 302.
La rotazione della seconda estremità 320 del secondo braccetto 308 ha un fine corsa dovuto alla interazione tra il nasello 322, sporgente dal primo braccetto 307 nella zona attigua il primo perno 309 e a ridosso della superficie affacciata allo scafo 302 e un controsagomato riscontro 323 ricavato in corrispondenza del secondo braccetto 308 nell'interspazio tra le ali 317a e 317b da parte opposta allo scafo 302.
Il dispositivo di cui alla soluzione illustrata presenta quindi una articolazione multipla tale per cui il risalto 336 fa si che una volta associato lo scarpone 301 in corrispondenza dell'attacco 313 e quindi una volta che la ganascia 312 forza la prima estremità 311 del primo braccetto 307 a comprimere la prima molla 315, la seconda estremità 320 del secondo braccetto 308 si dispone a ridosso dello scafo 302 cosi da consentire, come illustrato in figura 15, l'interazione tra la superficie perimetrale inferiore 324 del gambale 304 e la superficie 325 del secondo braccetto 308 stesso.
Una volta disaccoppiato l'attacco dallo scarpone il primo braccetto 307 si porta a ridosso dello scafo 302 e contemporaneamente viene imposta una rotazione oraria al secondo braccetto 308 che si distacca dallo scafo 302 stesso a consentire, come illustrato in figura 14, la libera oscillazione del gambale 304.
Nella figura 16 è illustrata una condizione intermedia in cui lo sciatore associa lo scarpone in corrispondenza dell'attacco, il dispositivo essendo nella condizione di permettere la libera oscillazione del gambale: alla prima flessione in avanti del gambale 304 segue però il posizionamento della seconda estremità 320 e del secondo braccetto 308 a ridosso dello scafo e quindi si ritorna nella condizione di cui alla figura 15 in cui l'oscillazione del gambale oltre un certo limite è impedita.
Anche tale soluzione risulta aver raggiunto gli scopi prefissati. Naturalmente i materiali, nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il dispositivo, potranno essere i più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (19)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositive di regolazione della posizione del gambale rispetto allo s afo, particolarmente per scarponi da sci, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno una leva, fulcrata posteriormente e trasversalmente a detto scafo, presentante una prima estremità interagente con un attacco, vincolato ad uno sci, in contrasto con almeno un primo elemento elasticamente deformabile ed una seconda estremità selettivamente interagente, in battuta o meno, con detto gambale.
  2. 2. Dispositivo come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto di essere costituito da almeno una leva composta da un primo ed un econdo braccetto tra loro ad una estremità girevolmente associati mediante un predisposto primo perno disposto trasversalmente e posteriormente in corrispondenza di detto scafo, detto primo braccetto essendo posizionato in una zona soprastante il tacco di detto scafo.
  3. 3. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che detto primo braccetto presenta una prima estremità, libera, la cui superficie laterale esterna interagisce con una ganascia di un attacco vincolato ad uno sci, detta prima estremità int ragendo, in corrispondenza della superficie laterale interna opposta a quella affacciata a detta ganascia, in contrasto con almeno un elemento elasticamente deformabile quale una prima molla parzialmente alloggiata in corrispondenza di una predisposta e controsagomata prima sede ricavata sulla superficie laterale di detto scafo nella zona soprastante detta tacco.
  4. 4. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che detta prima molla forza detta prima estremità di detto primo braccetto ad allontanarsi da detto scafo.
  5. 5. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che coassialmente a detto primo perno sono poste, preferibilmente esternamente ad una coppia di ali presenti in detto secondo braccetto , una coppia di seconde molle le cui estremità risultano interagire in battuta con una predisposta coppia di risalti sporgenti esternamente a dette ali e con la superficie laterale di detto primo braccetto affacciata a detto scafo.
  6. 6. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che detto secondo braccetto presenta una seconda estremità, libera, la quale si dispone posteriormente e longitudinalmente a detto scafo in corrispondenza di un predisposto interspazio presente nella superficie laterale di quest'ultimo e la superficie laterale interna di detto gambale o gambetto.
  7. 7. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detta prima molla forza verso l'esterno detta prima estremità libera di detto primo braccetto, quest'ultimo forzando detto secondo braccetto a ridosso di detto scafo per la presenza, su detto primo braccetto, di un nasello sporgente radialmente dalla zona di fulcraggio a detto primo perno, detto nasello facendo battuta con un affacciato riscontro ricavato nell'interspazio tra dette ali.
  8. 8. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che una volta associato detto scarpone in corrispondenza dell'attacco si ha che la ganascia di quest'ultimo forza detta prima estremità di detto primo braccetto a comprimere detta prima molla imponendo una rotazione a detto primo braccetto rispetto a detto primo perno e caricando dette seconde molle le quali forzano detto secondo braccetto a ruotare in senso orario e quindi ad allontanarsi dalla superficie laterale esterna di detto scafo andando a fare battuta con la superficie laterale interna di detto gambale o gambetto.
  9. 9. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che ad una flessione in avanti di detto gambale segue la libera rotazione oraria di detta seconda estremità sino a che la superficie perimetrale inferiore di detto gambetto si dispone a di sopra ed interagisce, ad una flessione all 'indietro, in battuta con la corrispondente superficie di detta seconda estremità libera di detto secondo braccetto stesso.
  10. 10. Dispositi come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratte izza per il fatto che in corrispondenza di detta seconda estremità di detto secondo braccetto è ricavata una seconda sede, assiale, in corrispondenza della quale risulta girevolmente ulcrata folle, mediante un predisposto secondo perno, una placchetta conformata essenzialmente a V e quindi definente una prima ed una seconda appendice rivolte da parte opposta a detto scafo.
  11. 11. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 10 che si caratterizza per i fatto che dette prima e seconda appendice interagiscono rispettivamente, nella condizione di detto gambale bloccato nella rotazione, con una predisposta seconda sede ricavata sulla superficie laterale interna di detto gambale stesso in prossimità di detta superficie perimetrale inferiore e con parte di detta superficie perimetrale inferiore di detto gambale nella condizione di libera oscillazione per quest'ultimo.
  12. 12. Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto di essere costituito da una leva realizzata in un unico pezzo la quale risulta girevolmente fulcrata trasversalmente folle in corrispondenza di detto scafo mediante un primo perno, detta leva presentando una prima estremità interagente con detta ganascia e con detta prima molla, detta leva presentando una seconda estremità la quale è forzata. a scarpone non associato all'attacco, a disporsi affiancata alla affacciata superficie laterale esterna di detto scafo, la conformazione di detta seconda estremità essendo tale da posizionarsi, quando detta ganascia forza detta prima estremità a ridosso di detto scafo, in una zona sottostante detta superficie perimetrale inferiore di detto gambale così da impedirne la ulteriore flessione all'indietro.
  13. 13. Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto primo braccetto é articolato a detto secondo braccetto mediante un primo perno atto a consentire la sola mutua articolazione tra detti primo e secondo braccetto, detto dispositivo comprendendo un terzo perno per il fulcraggio a detto scafo di detto primo braccetto in pross imità del tratto di articolazione di detto secondo braccetto.
  14. 14. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 13 che si caratterizza per il fatto che coassialmente a detto primo perno é posta una seconda molla presentante conformazione essenzialmente ad U la cui base é risulta posta a ridosso della superficie di detto primo braccetto rivolta da parte opposta a detto scafo, da detta base dipartendo una coppia di bracci i quali risultano parzialmente avvolti coassialmente a detto primo perno esternamente rispetto a dette ali e le cui estremità terminali sono risultano poste a contatto con detto secondo braccetto in corrispondenza della superficie laterale rivolta da parte opposta a detto scafo.
  15. 15. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 14 che si caratterizza per il fatto che detta seconda molla spinge detta seconda estremità libera di detto secondo braccetto in direzione dell'affacciata superficie di detto scafo, detto secondo braccetto facendo fulcro in una zona intermedia, in corrispondenza di un risalto sporgente trasversalmente alla superficie laterale esterna di detto scafo.
  16. 16. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 15 che si caratterizza per il fatto che la rotazione di detta seconda estremità di detto secondo braccetto ha un fine corsa dovuto alla interazione tra un nasello, sporgente da detto primo braccetto nella zona attigua detto imo perno e a ridosso della superficie affacciata a detto scafo ed un controsagomato riscontro ricavato in corrispondenza di detto secondo braccetto nell'interspazio tra dette ali da par opposta a detto scafo.
  17. 17. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 16 che si caratterizza per il fatto di presentare una articolazione multipla tale per cui detto risalto fa si che, una volta associato detto scarpone in corrispondenza dell'attacco e quindi una volta che detta ganascia forza detta prima estremità di detto primo braccetto a comprimere detta prima molla, detta seconda estremità di detto secondo braccetto si dispone a ridosso di detto scafo cosi da consentire la interazione tra dette superficie perimetrale inferiore di detto gambale e la superficie di detto secondo braccetto stesso.
  18. 18. Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 17 che si caratterizza per il fatto che una volta disaccoppiato detto attacco da detto scarpone, detto primo braccetto si porta a ridosso di detto scafo e contemporaneamente viene imposta una rotazione oraria a detto secondo braccetto che si distacca dal detto scafo stesso a consentire la libera oscillazione di detto gambale,
  19. 19 . Dispositivo di regolazione della posizione del gambale rispetto allo scafo, particolarmente per scarponi da sci, che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni.
IT98MI000453A 1998-03-06 1998-03-06 Dispositivo di regolazione della posizione del gambale rispetto allo scafo,particolarmente per scarponi da sci IT1298593B1 (it)

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