ITMI970590A1 - Snodo bipode - Google Patents

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ITMI970590A1
ITMI970590A1 IT97MI000590A ITMI970590A ITMI970590A1 IT MI970590 A1 ITMI970590 A1 IT MI970590A1 IT 97MI000590 A IT97MI000590 A IT 97MI000590A IT MI970590 A ITMI970590 A IT MI970590A IT MI970590 A1 ITMI970590 A1 IT MI970590A1
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IT
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joint
longitudinal axis
bipod
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cavity
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IT97MI000590A
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Heier Dieter
Gille Wilfried
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Gkn Gelenkwellenbau Gmbh
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    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16DCOUPLINGS FOR TRANSMITTING ROTATION; CLUTCHES; BRAKES
    • F16D3/00Yielding couplings, i.e. with means permitting movement between the connected parts during the drive
    • F16D3/16Universal joints in which flexibility is produced by means of pivots or sliding or rolling connecting parts
    • F16D3/20Universal joints in which flexibility is produced by means of pivots or sliding or rolling connecting parts one coupling part entering a sleeve of the other coupling part and connected thereto by sliding or rolling members
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
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    • F16D3/20Universal joints in which flexibility is produced by means of pivots or sliding or rolling connecting parts one coupling part entering a sleeve of the other coupling part and connected thereto by sliding or rolling members
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Description

Descrizione del trovato
L'invenzione riguarda uno snodo bipode con una prima parte dello snodo presentante un primo asse longitudinale e avente due perni, che si estendono perpendicolarmente al primo asse longitudinale ed i cui assi sono situati in un piano contenente il primo asse longitudinale, e sui quali perni sono supportati rulli, nonché con una seconda parte dello snodo che possiede un secondo asse longitudinale e una cavità centrale, in cui è alloggiata la prima parte dello snodo, nonché due piste, che si fronteggiano, sono aperte verso la cavità e si estendono parallelamente rispetto al secondo asse longitudinale, laddove inoltre la prima parte dello snodo è dotata di primi mezzi di raccordo mentre la seconda parte dello snodo è dotata di secondi mezzi di raccordo.
Un tale snodo bipode è illustrato ad esempio nel volume di F. Schmelz, H.-Ch. Graf von Seherr-Thoss e E. Aucktor "Gelenke und Gelenkwellen", Konstruktionsbiicher, Volume 36, edito dal Professor Dr.-Ing. G. Pahl, Springer-Verlag 1988, pagina 152, figura 4.35. In tal caso i rulli presentano una superficie sferica, il cui diametro è centrato sull'asse del perno. Le piste sono eseguite corrispondentemente come cilindri. Per il sostegno in direzione dell'asse del perno sulla seconda parte dello snodo sono associati ai perni pattini di scorrimento, che sulla loro superficie esterna sono di conformazione sferica e sono innestati in un perno in fori nelle superfici frontali dei perni. La seconda parte dello snodo è aperta in corrispondenza di un lato frontale, cosicché la prima parte dello snodo con i perni ed i rulli, montati su di essi, e pattini di scorrimento a partire da questo lato frontale può essere infilata nella seconda parte dello snodo. Una tale modalità costruttiva porta ad un diametro relativamente grande rispetto alla coppia da trasmettere con essa.
L'invenzione si pone il compito di realizzare uno snodo bipode, che presenta una elevata capacità di coppia e in particolare consente un piccolo cerchio di rotazione.
Secondo l'invenzione questo problema viene risolto per il fatto che le piste sono rappresentate da superfici di scorrimento piane, parallele fra di loro e rispetto al secondo asse longitudinale, le quali servono al sostegno dei rulli con le loro superfici esterne cilindriche e fanno parte di due aperture passanti fra la superficie esterna della seconda parte dello snodo e la sua cavità, e che la seconda parte dello snodo partendo dalla sua superficie frontale, verso la quale è aperta la cavità, corrispondentemente ad almeno una delle due aperture passanti presenta una rientranza, che dalla superficie frontale arriva fino all'apertura passante, e infine che le aperture passanti, partendo in direzione del secondo asse longitudinale, sono delimitate dalle superiici di scorrimento piane, bilateralmente, da superiici parietali estendetesi l'una verso l'altra.
Le aperture passanti riducono solo di poco la resistenza della seconda parte dello snodo, cosicché non viene siavorevolmente iniluenzata la capacità di trasmissione delle coppie. Le rientranze consentono un montaggio della prima parte dello snodo con i perni, in quanto le rientranze vengono utilizzate per alloggiare i perni, con la progressiva introduzione della prima parte dello snodo con i perni. Nel montaggio il perno infilato per primo può sporgere attraverso l'apertura passante verso l'esterno dalla seconda parte dello snodo, per poter infilare il secondo perno attraverso la rientranza nella seconda apertura passante. Inoltre rispetto a giunti cardanici si ottiene il vantaggio che sono necessari soltanto due supporti e complessivamente è possibile ottenere maggiori diametri dei perni, cosicché anche rispetto a giunti cardanici, a parità di diametro di rotazione, è possibile trasmettere una coppia più alta. È possibile realizzare anche le angolazioni necessarie, come quelle richieste ad esempio per snodi impiegati in laminatoi. In quel caso vanno compensati soltanto scostamenti angolari relativamente modesti. Tuttavia si richiede una modalità costruttiva compatta e la trasmissione di coppie elevate.
Ciò viene garantito in maniera particolare mediante snodi bipode secondo l'invenzione.
Nell'esecuzione dell'invenzione è previsto che il movimento assiale della prima parte dello snodo rispetto alla seconda parte dello snodo è limitato da elementi di battuta.
Al riguardo è possibile eseguire lo snodo come snodo a scorrimento oppure come snodo fisso. Poiché negli, snodi, concepiti ad esempio per l'impiego in laminatoi, fra gli snodi è previsto aggiuntivamente un elemento scorrevole, è opportuno eseguire lo snodo bipode come snodo fisso. Per limitare il movimento assiale della prima parte dello snodo rispetto alla seconda parte dello snodo nell'ulteriore concretizzazione dell'invenzione sono previsti elementi di battuta. Almeno l'elemento di battuta limitante il movimento dei rulli della prima parte dello snodo in direzione della superficie frontale della seconda parte dello snodo, da cui si diparte la cavità, è rappresentato da un anello presentante una superficie di battuta. Preferibilmente anche il secondo elemento di battuta è eseguito come anello. In tal caso le superiici di battuta possono essere disposte in modo che è possibile un limitato spostamento assiale oppure soltanto un movimento angolare. Infine è previsto che l'anello, rispettivamente gli anelli sono alloggiati in una rientranza tornita della seconda parte dello snodo oppure in un anello di sostegno fissato alla seconda parte dello snodo.
Una possibilità di conformazione particolarmente vantaggiosa relativamente alla capacità di coppia viene ottenuta in quanto ad ogni perno sono associati due rulli, e precisamente un primo rullo ed un secondo rullo, che presentano superfici esterne cilindriche di differente diametro, laddove inoltre il secondo rullo aggiuntivamente in corrispondenza della propria superficie frontale distanziata dal primo asse longitudinale possiede una zona sferica, e che la superficie di battuta dell'anello è eseguita come zona sferica cava, il cui raggio corrisponde a quello della zona sferica, infine che successivamente alla superficie di sostegno sono previste seconde superfici piane di scorrimento per il secondo rullo. In tal caso inoltre la zona sferica effettua il centraggio in direzione radiale.
È inoltre vantaggioso che la parte di attrito con l'angolazione viene ulteriormente ridotta, poiché i due rulli possono ruotare indipendentemente fra di loro. Complessivamente si ottiene una modalità costruttiva compatta. È possibile utilizzare una considerevole lunghezza dei perni per la trasmissione delle coppie. Inoltre la conformazione a graduazione diametrale garantisce che sussista una possibilità di montaggio anche in un'esecuzione compatta della seconda parte dello snodo, poiché la prima parte dello snodo con i perni di diametro minore può essere in un primo momento infilata, prima che segua la zona di diametro maggiore. Inoltre al riguardo è possibile che il secondo rullo sia montato sul perno e che soltanto il rullo di diametro minore venga successivamente calzato dall'esterno, attraverso l'apertura passante, sui perni. Per ottenere una unità di costruzione .il-,più possibile corta è inoltre previsto che la lunghezza delle prime e seconde superfici di scorrimento sia dimensionata in base alla corsa assiale di spostamento risultante dall'angolazione massima della prima parte dello snodo rispetto alla seconda parte dello snodo, e che la prima parte dello snodo rispetto alla seconda parte dello snodo mediante le superfici di appoggio degli anelli sia ostacolata dal compiere uno spostamento assiale. Le altre zone parietali delle aperture passanti possono essere scoperte. Ciò presenta il vantaggio che si devono lavorare, rispettivamente temprare, soltanto superfici relativamente corte. Nell'esecuzione dello snodo bipode come snodo fisso vantaggiosamente dagli anelli può essere garantita la funzione di centraggio e il sostegno delle forze assiali. Poiché sono disponibili superfici per sostenere i carichi si riducono le compressioni superficiali. Per l'esecuzione come snodo scorrevole è previsto aggiuntivamente che le aperture passanti verso il secondo asse longitudinale, di seguito alle prime superfici di scorrimento piane, presentino superfici di sostegno, che sono eseguite come superfici parziali cilindriche ed il cui asse di cilindro è centrato sul secondo asse longitudinale e il cui raggio corrisponde a quello della zona sferica del secondo rullo. È inoltre proposto che la seconda parte dello- snodo presenti una superficie di sede, che si diparte dalla sua superficie frontale, verso la quale è aperta la cavità, e serve ad alloggiare l'anello o anello di sostegno, e questi sono sostenuti mediante un anello di sicurezza contro spostamento assiale in direzione della superficie frontale. Per limitare il movimento nel senso dell'accorciamento rispettivamente per fissare la prima parte dello snodo rispetto alla seconda parte dello snodo, sul lato non rivolto verso il primo anello in corrispondenza della seconda parte dello snodo all'estremità della cavità, distanziata dalla superficie frontale, è prevista una rientranza tornita. Questa serve ad alloggiare il secondo anello. L'anello presenta una zona sferica cava come superficie di appoggio per la zona sferica del secondo rullo.
Per chiudere ermeticamente la seconda parte dello snodo è previsto inoltre un manicotto, che è calzato sulla superficie esterna della seconda parte dello snodo a partire dalla superficie frontale. Questo copre le aperture passanti. Poiché il manicotto non deve sostenere forze può essere eseguito come tubo a parete relativamente sottile. Un esempio preferito dell'invenzione ed il montaggio della prima parte dello snodo con la seconda parte dello snodo sono rappresentati schematicamente nel disegno.
In particolare:
la figura 1 mostra una vista laterale dello snodo, per-metà in vista e per metà in sezione,
la figura 2 mostra una sezione II-II secondo la figura 1, la figura 3 mostra una vista dall'alto rispetto alla figura 1, per metà in vista e per metà in sezione,
la figura 4 mostra una rappresentazione ingrandita del supporto corrispondentemente alla figura 1, in sezione, la figura 5 mostra una sezione longitudinale attraverso una seconda parte dello snodo con una prima parte dello snodo, rappresentata con linea a tratto e punto, per 1'infilamento nella seconda parte dello snodo,
la figura 6 mostra una sezione VI-VI secondo la figura 5, e la figura 7 mostra una vista dall'alto rispetto alla figura 5, tuttavia soltanto sulla zona della seconda parte dello snodo presentante l'apertura passante.
Lo snodo bipode rappresentato nelle figure 1 fino a 4 è eseguito come snodo fisso. Ciò significa che le sue due parti possono eseguire reciprocamente soltanto movimenti angolari.
La prima parte 1 dello snodo possiede un primo asse longitudinale 2. Sulla prima parte 1 dello snodo sono disposti perni 3. Questi si estendono in un piano, contenente il primo asse longitudinale 2, perpendicolarmente al primo asse longitudinale 2. I due perni 3 presentano un asse 6 in comune.
I due perni 3 inoltre presentano superfici di supporto cilindriche 4, 5 a graduazione diametrale. La prima superficie di supporto 4, che si diparte dalla superficie frontale dei perni 3, è dotata di un diametro inferiore a quello della superficie di supporto 5 che si raccorda nella direzione verso il primo asse longitudinale 2. Sulla prima superficie di supporto 4 è collocato un primo rullp 7. In tal caso il primo rullo 7 tramite corpi di rotolamento 14, che sono disposti nell'intercapedine anulare fra il loro foro 12 e la superficie esterna cilindrica 4 del perno 3, è supportato girevole su questo. Il primo rullo 7 copre parzialmente la superficie frontale di un secondo rullo 8, che è supportato sulla superficie di supporto 5, di diametro maggiore, con interposizione di corpi di rotolamento 15 disposti nell'intercapedine anulare fra il foro 13 e la superficie di supporto 5. Il secondo rullo 8 con la propria superficie frontale vicina all'asse longitudinale 2 poggia contro una superficie di appoggio 16 della prima parte 1 dello nodo o direttamente oppure, come rappresentato, con interposizione di un supporto. L'unità costruttiva formata dai due rulli 7, 8 è sostenuta in quanto un disco di sicurezza 17 copre almeno in parte la superficie frontale libera del primo rullo 7 e rispetto al perno 3, per mezzo di un primo anello di sicurezza 18 e di un secondo ulteriore anello di sicurezza, associato radialmente internamente al primo rullo 7, poggia contro i corpi di rotolamento 15 con interposizione di un disco. Il primo rullo 7 possiede una superficie esterna cilindrica 9 con un diametro inferiore a quello della superficie esterna cilindrica 10 del secondo rullo 8. In corrispondenza della sua superficie frontale, rivolta verso il primo rullo 7, il secondo rullo 8 è dotato di una zona sferica 11. Il raggio della zona sferica 11 è centrato sul primo asse longitudinale 2 della prima parte 1 dello snodo. Inoltre la prima parte 1 dello snodo presenta un perno di raccordo 19 con una dentatura 20 parallela al primo asse longitudinale 2. Con questa il perno di raccordo 19 è alloggiato in una dentatura 22 di un manicotto scorrevole 21. All'altra estremità del manicotto scorrevole 21 può essere disposto ad esempio un ulteriore snodo bipode corrispondente all'invenzione. La seconda parte 23 dello snodo possiede un secondo asse longitudinale 26. Partendo dalla superficie frontale 25 è disposta una cavità 24 estendentesi su una determinata lunghezza lungo il secondo asse longitudinale 26. Nella parete, formata fra la superficie esterna 31 della seconda parte 23 dello snodo e la cavità 24, sono previste due aperture passanti 27 diametralmente opposte. Le aperture passanti 27 centralmente rispetto alla loro estensione lungo il secondo asse longitudinale 26 presentano prime superfici di scorrimento piane 28, 28', che si estendono parallelamente fra di loro e parallelamente al secondo asse longitudinale 26. Queste guidano la superficie esterna 9 del primo rullo 7. Verso l'interno in direzione del secondo asse longitudinale 26 alle prime superfici di scorrimento 28, 28' si raccorda rispettivamente una superficie di sostegno 30, 30'. Le superfici di sostegno 30, 30' sono eseguite come superfici cilindriche parziali, laddove l'asse del cilindro è centrato sul secondo asse longitudinale 26. Il raggio del cilindro corrisponde al raggio della-zona sferica 11. Alle due superfici di sostegno 30, 30' in direzione verso il secondo asse longitudinale 26 della seconda parte 23 dello snodo si raccorda rispettivamente una seconda superficie di scorrimento 29, 29'. Le due seconde superfici di scorrimento 29, 29' sono eseguite come superfici piane e si estendono parallelamente fra di loro e parallelamente al secondo asse longitudinale 26 e quindi anche parallelamente alle due superfici di scorrimento 28, 28'. Tuttavia corrispondentemente al maggiore diametro della superficie esterna 10 del secondo rullo 8 esse possiedono reciprocamente una distanza maggiore, in quanto esse guidano il secondo rullo 8. Il secondo rullo 8 con la propria zona sferica 11 poggia sulle due superfici di sostegno 30, 30', e i due secondi rulli 8, associati alla prima parte 1 dello snodo, centrano pertanto tramite le zone sferiche il la prima parte 1 dello snodo rispetto-alla seconda parte 23 dello snodo in direzione radiale. Inoltre per la guida, rispettivamente il fissaggio, della prima parte 1 dello snodo rispetto alla seconda parte 23 dello snodo in direzione assiale è prevista parimenti l'utilizzazione delle zone sferiche 11 dei due secondi rulli 8. A tale scopo sul lato vicino alla superficie frontale 25, da cui si diparte la cavità 24, è disposto un anello 34 avente una superficie di appoggio 35 eseguita come zona sferica cava. Questa superficie di appoggio 35 presenta un raggio della sfera, che corrisponde a quello della zona sferica 11 dei secondi rulli 8 e è centrato sul secondo asse longitudinale 26. L'anello 34 è alloggiato in un anello di sostegno 37. Questo a tale scopo presenta una rientranza tornita. L'anello di sostegno 37 è di nuovo guidato in corrispondenza di una superficie di sede 39 del secondo corpo 23 dello snodo vicino alla superficie frontale 25 e è assicurato contro spostamento assiale in direzione della superficie frontale 25 per mezzo di un anello di sicurezza 38, che si impegna in una cava corrispondente nella superficie interna della seconda parte 23 dello snodo. In corrispondenza dell'altro lato, ossia del lato opposto, è previsto un ulteriore anello 34 con una superficie di appoggio 35 nella forma di una zona sferica cava. Questa è alloggiata in una rientranza tornita 36 della seconda parte 23 dello snodo all'estremità -della cavità 24. La posizione del centro della superficie di appoggio 35 di questo anello sul secondo asse longitudinale 26 corrisponde a quello del primo anello 34 disposto vicino alla superficie frontale 25. In tal modo si ottiene che la prima parte 1 dello snodo rispetto alla seconda parte 23 dello snodo può eseguire soltanto movimenti angolari. I movimenti angolari nel piano del disegno portano ad uno spostamento dei due rulli 7, 8 sulle superfici di scorrimento 28, 28', rispettivamente 29, 29' e sulle superfici di sostegno 30, 30'. Nello snodo fisso il centraggio arriva in corrispondenza della superficie di appoggio 35 degli anelli 34. Si può eventualmente fare a meno delle superfici di sostegno 30, 30' richiedenti una lavorazione costosa.
La lunghezza di queste superfici, se sono presenti, è limitata alla lunghezza risultante dall'angolazione massima. Le zone situate vicino, ossia superfici parietali 33, 33' delle aperture passanti 27, sono scoperte, cosicché in queste zone non si verifica contatto con i rulli 7, 8. Dalla figura 1 inoltre è visibile una delle rientranze 32, partendo dalla superficie frontale 25. Inoltre a ciò è anche riconoscibile la grandezza dell'incavo, formato dalla rientranza 32, nella zona verso l'apertura passante 27. Il contorno esterno dell'anello di sostegno- 37, rispettivamente della corrispondente superficie di sede 39, rappresenta la sezione traversale di passaggio prevista in relazione al secondo asse longitudinale 26 nella zona all'esterno delle rientranze. Lo spazio libero sovrastante può essere utilizzato aggiuntivamente per infilare la prima parte dello snodo 1.
Inoltre dalla figura 1 è riconoscibile che la seconda parte 23 dello snodo è dotata di un manicotto di accoppiamento 44. Questo serve ad esempio all'accoppiamento con un elemento costruttivo da azionare o di azionamento.
Inoltre alla seconda parte 23 dello snodo è associato un elemento di tenuta 41 con una superficie esterna sferica. Su questa appoggia una cappa 42 associata alla prima parte 1 dello snodo, con una superficie sferica cava. La cappa 42 porta un tubo protettivo 43 che copre e chiude ermeticamente il manicotto 21 nel corso del suo movimento di regolazione.
La conformazione e 1'infilamento della prima parte 1 dello snodo sono rilevabili dalle figure 5 e 6. In base a ciò la prima parte 1 dello snodo con i secondi rulli 8, già montati sui perni 3, in un primo momento con i perni superiori 3 mediante corrispondente inclinazione della prima parte 1 dello snodo con il suo primo asse longitudinale 2 rispetto alla seconda parte 23 dello snodo con il suo asse longitudinale 26 dal lato frontale 25 viene introdotta nell'apertura passante superiore 27. In tal-caso il perno superiore 3 attraversa la rientranza superiore 32, e il cui andamento è rilevabile dettagliatamente dalla sezione secondo la figura 5 relativamente alla sua estensione periferica. Una volta raggiunta la posizione rappresentata in figura 4 anche il perno inferiore 3 con il secondo rullo 8, montato su di esso, ha oltrepassato la parte sostanziale della rientranza 32 e dopo l'ulteriore sollevamento della prima parte dello snodo rispetto alla posizione secondo la figura 4 verso l'alto e mediante un orientamento nel senso destrorso il secondo perno 3 può pervenire nell'apertura passante inferiore 27. Successivamente i primi rulli 7 dall'esterno attraverso le aperture passanti 27 vengono calzati sui perni 3 con i corpi di rotolamento già montati. Successivamente ha luogo il fissaggio tramite i mezzi di sicurezza previsti a tale scopo. Infine il manicotto 40 per la copertura delle aperture passanti viene calzato sulla seconda parte 23 dello snodo dal lato frontale 25.
Dalla figura 7 è rilevabile ancora una volta la conformazione di un'apertura passante 27. È riconoscibile che in direzione dell'asse longitudinale 26 sussiste soltanto una corta estensione delle due prime superfici di scorrimento 28, 28' e delle seconde superfici di scorrimento 29, 29'. Fra le due si trovano superfici di sostegno 30, 30'. Nella zona vicina le pareti 33, 33'-sono arretrate rispetto alle prime e alle seconde superfici di scorrimento 28, 28', 29, 29', cosicché in queste zone non sussiste contatto con i rulli 7, 8. È inoltre riconoscibile che le pareti 33, 33' si estendano a guisa di quarti di circonferenza, cosicché si verifica un indebolimento della seconda parte 23 dello snodo, minimo possibile, tenendo conto delle condizioni di angolazione. Complessivamente si ottiene un'esecuzione stabile, poiché in tal caso non sussiste una completa apertura verso il lato frontale. Ciononostante in seguito alle condizioni si ottiene una lunghezza dei perni utilizzabile, relativamente grande, per il montaggio di rulli, e in tal modo si ottiene una grande capacità di trasmissione di coppia rispetto al diametro. Legenda
1 Prima parte dello snodo
2 Primo asse longitudinale
3 Perno
4 , 5 Superficie di supporto
Asse del perno
Primo rullo
Secondo rullo
, 10 Superficie esterna
Zona sferica
, 13 Foro
, 15 Corpo di rotolamento Superficie di appoggio
Disco di sicurezza
Anello di sicurezza
Perno di raccordo
Dentatura
Manicotto scorrevole
Dentatura
Seconda parte dello snodo Cavità
Superficie frontale
Secondo asse longitudinale Apertura passante
, 28' Prime superfici di scorrimento , 29' Seconde superiici di scorrimento , 30' Superfici di sostegno Superficie esterna
Rientranza
, 33' Superficie parietale
34 Anello
35 Superficie di appoggio
36 Rientranza tornita
37 Anello di sostegno
38 Anello di sicurezza
39 Superficie di sede
40 Manicotto
41 Elemento di tenuta
42 Cappa
43 Tubo di protezione
44 Manicotto di accoppiamento

Claims (10)

  1. Rivendicazioni 1. Snodo bipode, con una prima parte (1) dello snodo, che presenta un primo asse longitudinale (2) e possiede due perni (3), che si estendono perpendicolarmente al primo asse longitudinale (2) ed i cui assi (6) sono situati in un piano contenente il primo asse longitudinale (2), e sui quali sono supportati rulli, con una seconda parte (23) dello snodo, che possiede un secondo asse longitudinale (26) e presenta una cavità centrale (24), in cui è alloggiata la prima parte (1) dello snodo nonché due contrapposte piste, che sono aperte verso la cavità (24) e si estendono parallelamente al secondo asse longitudinale (26), laddove inoltre la prima parte (1) dello snodo è dotata di primi mezzi di raccordo (19) e la seconda parte (23) dello snodo è dotata di secondi mezzi di raccordo (44), caratterizzato dal fatto che le piste sono rappresentate da superfici di scorrimento piane (28, 28', 29, 29'), che sono parallele fra di loro e rispetto al secondo asse longitudinale (26), servono a sostenere i rulli (7, 8) con le loro superfici esterne cilindriche (9, 10) e fanno parte di due aperture passanti (27)■fra la superficie esterna (31) della seconda parte (23) dello snodo e la sua cavità (24), e dal fatto che la seconda parte (23) dello snodo, partendo dalla sua superficie frontale (25), verso la quale è aperta la cavità (24), corrispondentemente ad almeno una delle due aperture passanti (27) presenta una rientranza (32), che dalla superficie frontale (25) arriva fino all'apertura passante (24), e dal fatto che le aperture passanti (27) in direzione del secondo asse longitudinale (26), partendo dalle superfici di scorrimento piane (28, 28', 29, 29') bilateralmente sono delimitate da superfici parietali (33) che si estendo l'una verso l'altra.
  2. 2. Snodo bipode secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il movimento assiale della prima parte (1) dello snodo rispetto alla seconda parte (23) dello snodo è limitato da elementi di battuta (34, 37).
  3. 3. Snodo bipode secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l'elemento di battuta, che limita il movimento dei rulli (7, 8) della prima parte (1) dello snodo in direzione della superficie frontale (25) della seconda parte (23) dello snodo, da cui si diparte la cavità (24), è rappresentato da un anello (34) presentante una superficie di battuta (35).
  4. 4. Snodo bipode secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che l'anello (34) è alloggiato in una rientranza tornita (36) della seconda parte (23) dello snodo oppure in un anello di sostegno (37) fissato sulla seconda parte (23) dello snodo.
  5. 5. Snodo bipode secondo una delle rivendicazioni 1 fino a 4, caratterizzato dal fatto che ad ogni perno (3) sono associati due rulli (7, 8), e precisamente un primo rullo (7) ed un secondo rullo (8), che presentano superfici esterne cilindriche (9, 10) di differente diametro, laddove inoltre il secondo rullo (8) aggiuntivamente in corrispondenza della sua superficie frontale distanziata dal primo asse longitudinale (2) possiede una zona sferica (11), e dal fatto che la superficie di battuta (35) degli anelli (34) è eseguita come zona sferica cava, il cui raggio corrisponde a quello della zona sferica (11), e dal fatto che di seguito alla superficie di sostegno (30, 30') sono previste seconde superfici di scorrimento piane (29, 29') per il secondo rullo (8).
  6. 6. Snodo bipode secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che le aperture passanti (24) verso il secondo asse longitudinale (26), di seguito alle prime superfici di scorrimento piane (28, 28') presentano superfici di sostegno (30, 30'), che sono eseguite come superfici parziali cilindriche e il cui asse di cilindro è centrato sul secondo asse longitudinale (26) ed il cui raggio corrisponde a quello della zona sferica (11) del secondo rullo (8).
  7. 7. Snodo bipode secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 6, caratterizzato dal fatto che la lunghezza delle prime e seconde superfici di scorrimento (28, 28', 29, 29') è dimensionata in base alla corsa di spostamento assiale, risultante dall'angolazione massima della prima parte (1) dello snodo rispetto alla seconda parte (23) dello snodo, e la prima parte (1) dello snodo rispetto alla seconda parte (23) dello snodo è ostacolata dal compiere uno spostamento assiale mediante le superfici di appoggio (35) degli anelli (34).
  8. 8. Snodo bipode secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la seconda parte (23) dello snodo presenta una superficie di sede (39), che si diparte dalla sua superficie frontale (25), verso la quale è aperta la cavità (24) e serve ad alloggiare l'anello (34) o anello di sostegno (37), e questi sono sostenuti mediante un anello di sicurezza (38) contro uno spostamento assiale in direzione della superficie frontale (25).
  9. 9. Snodo bipode secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 8, caratterizzato dal fatto che la seconda la parte (23) dello snodo in corrispondenza dell'estremità della cavità (24), lontana dalla superficie frontale (25), presenta una rientranza tornita (36) per alloggiare un secondo anello (34) con una zona sferica cava come superficie di appoggio (35) per la zona sferica (11) del secondo rullo (8).
  10. 10. Snodo bipode secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le aperture passanti (27) sono coperte per mezzo di un manicotto (40), che è calzato sulla superficie esterna (31) della seconda parte (23) dello snodo a partire dalla superficie frontale (25), verso la quale è aperta la cavità (24).
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