ITMI962436A1 - Supporto perfezionato per mantenere in posizione eretta spole e tubetti per il loro trasporto e posizionamento nelle macchine tessili - Google Patents

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale

La presente invenzione si riferisce alla movimentazione delle spole e dei tubetti nelle macchine tessili di preparazione dei filati ed in particolare ad un supporto mobile individuale per il loro trasporto e posizionamento in lavorazione.

Nella tecnica nota ha trovato un notevole favore l'accorgimento di movimentare spole e tubetti nelle operazioni di produzione, controllo e confezione del filato a partire da stoppino di fibre tessili, impiegando supporti a piattello da collocare sui trasportatori a nastro o organi di movimentazione similari di servizio della macchina a portare individualmente dette spole e tubetti alle e dalle unit? di lavoro.

Detti piattelli sono dotati di una spina centrale verticale che consente di mantenere le spole in posizione eretta non solo nel trasporto ma anche nelle fasi di preparazione e dipanatura, trasferendo e lavorando le spole praticamente senza toccarle manipolando solamente i piattelli, senza che esse abbiano a toccare e strisciare, sporcandosi o deteriorandosi a contatto degli organi della macchina.

Il sostegno a piattello viene descritto in numerosi documenti della tecnica nota: nel brevetto Francese n?1.571.158 a nome Giddings & Lewis-Fraser, nel brevetto Giapponese JP-A-49-12128 a nome Kanebo o nella domanda di brevetto Italiano n? 48.195/A/82 a nome Murata.

Un problema tecnico derivante dai supporti a piattello secondo la tecnica nota si ha nella fase di dipanatura delle spole nella roccatrice. Si deve infatti tenere conto che-nelle roccatrici di concezione pi? recente le velocit? di dipanatura sono dell'ordine dei 25 m/sec ed oltre, con rotazioni del filo attorno alla spola a velocit? dell'ordine dei 10.000-20000 giri al minuto.

Si generano cos? sollecitazioni radiali che tendono a deviare la spola dalla verticale e sollecitazioni assiali che tendono a sollevare la spola. Tali sollecitazioni tendono a smuovere la spola ed il piattello dalla loro corretta posizione

verticale e centrata in lavoro con un possibile disallineamento e scalzamento della stessa spola rispetto alla spina del piattello sul quale ? semplicemente appoggiata nel corso della sua dipanatura.

Per ovviare a tali inconvenienti sono state proposte costruzioni di piattello pi? elaborate, dotandolo di mezzi elastici di trattenimento della spola e di alette coniche di invito per il loro centraggio, ad esempio nei brevetti DE-4.236.038 e US-5.297.761 a nome Schlafhorst e nella domanda di brevetto Italiano n? MI96A125 a nome della stessa richiedente. Tali soluzioni non sono esenti da inconvenienti, specialmente se si considera che in un complesso di filatura e di roccatura possono essere richieste migliaia di piattelli di dotazione per ogni macchina, specialmente nel caso delle cosiddette lavorazioni a pi? partite, vale a dire il frazionamento della roccatrice facendo lavorare contemporaneamente una parte delle unit? di roccatura ad un filato diverso da quello lavorato nelle altre unit? di roccatura della stessa macchina. Come s? pu? vedere nel seguito, il piattello secondo l'invenzione ? vantaggiosamente adatto a supportare spole di diversa dimensione, mantenendole in posizione costante rispetto agli organi della roccatrice e assicurando un bandolo sempre di lunghezza costante all'avvio della dipanatura di una nuova spola.

Per rendere maggiormente evidenti sia i problemi tecnici affrontati e risolti con la presente invenzione sia le sue caratteristiche ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota, la presente invenzione viene qui descritta con riferimento alla sua applicazione alla lavorazione delle spole nella fase di roccatura, a titolo esemplificativo ma non limitativo.

La presente invenzione si riferisce pertanto ad un supporto individuale a piattello per spole e tubetti, per il loro posizionamento, trasporto e mantenimento in posizione corretta nella loro dipanatura nelle macchine di preparazione del filato. Scopo della presente invenzione ? quello di realizzare un piattello perfezionato di uso pi? generale ed esente dagli inconvenienti degli analoghi supporti della tecnica nota.

La presente invenzione, nella sua accezione pi? generale, ? definita nella prima rivendicazione.

Le caratteristiche ed i vantaggi del piattello di supporto secondo la presente invenzione risulteranno pi? evidenti dalla descrizione di alcune sue tipiche realizzazioni, esemplificative ma non limitative, illustrate nelle figure numerate da 1 a 4.

Le figure 1A,B illustrano una realizzazione del piattello di trasporto individuale secondo la presente invenzione. La figura 1A ? una vista in sezione del piattello che porta una spola di grande formato, mentre la figura 1B mostra in sezione il piattello che porta una spola pi? piccola.

Esso ? costituito da una base cilindrica 1 a disco preferibilmente circolare, che porta superiormente un collare cilindrico 2. La faccia inferiore della base 1 ? quella destinata ad essere appoggiata sui dispositivi di trasporto e di servizio della macchina, mentre la faccia superiore del collare cilindrico 2 ? destinata a fungere da appoggio o da fine corsa per il cursore di appoggio 3 per il tubetto della spola trasportata. Il corpo del collare 2 assolve anche altre funzioni nella guida del piattello lungo i percorsi della roccatrice.

Sul complesso della base 1 e del collare 2 viene inserita una spina tubolare 4 destinata ad impegnare la cavit? del tubetto sul quale ? avvolta la spola, detta spina tubolare essendo destinata a contenere il bandolo della spola dopo la sua preparazione per la dipanatura, ad esempio in preparatori automatici.

Il cursore di appoggio 3 per la spola ? coassiale con la spina 4; esso pu? scorrere ed essere quindi bloccato rispetto ad essa in modo da offrire, alla spola 5 che si infila sulla spina stessa, un appoggio a livello regolabile rispetto alla punta della spina tubolare 4, variando il suo dislivello rispetto alla base 1 del piattello. Nelle realizzazioni di figure 1A,B il cursore viene realizzato di forma conica, allo scopo di esercitare sulla estremit? inferiore del tubetto 6 della spola una azione di centraggio della sua cavit? inferiore rispetto alla spina 4.

Il cursore pu? venire fissato al livello desiderato sulla spina 4 con mezzi convenzionali di posizionamento, ad esempio nelle figure 1A,B con un grano 9 che si avvita e si svita in un foro filettato di guida trasversale rispetto alla spina 4.

La lunghezza utile-della spina tubolare 4 ?, in linea di massima, minore della lunghezza della spola pi? lunga nella gamma che si prevede di dover lavorare. Non risulta necessario che l'estremit? superiore della spina tubolare 4 fuoriesca dalla sommit? della spola. Il cursore 3 viene infatti preferibilmente regolato in modo che la sommit? del tubetto 6 sia pi? alta della estremit? della spina 4 e ad una distanza costante e predeterminata dai sovrastanti organi della unit? di roccatura, ad esempio il cosiddetto "rompiballoon" che limita l'escursione trasversale del filo in dipanatura.

Sulla parte superiore della spina tubolare 4, destinata ad impegnare la parte superiore il tubetto 6 della spola 5, ? posta una pluralit? di elementi a molla 7, in numero di tre o pi? elementi distribuiti attorno all'asse verticale della spina 4, preferibilmente con distribuzione simmetrica rispetto ad esso. Detti elementi a molla 7 sono dotati di sporgenze 8 destinate ad entrare in presa con la parte superiore della parete cilindrica interna del tubetto 6. Nelle figure 1A,B gli elementi a molla 7 sono dotati ciascuno di una sola sporgenza 8, che assicura il centraggio del tubetto 6 nella sua parte superiore, dato che per il centraggio della parte inferiore ? gi? assicurato dalla forma conica del cursore 3.

Gli elementi elastici 7, preferibilmente utilizzando materiali metallici come gli acciai per molle, sono realizzati con sezioni e forme tali da avere una dimensione trasversale a riposo almeno superiore alla minima dimensione interna prevista per il tubetto 6 e da subire pertanto, con tutti i tipi di tubetti previsti, una deformazione elastica quando il tubetto viene calzato sulla spina tubolare 4 fino ad appoggiarsi sul cursore 3, assicurando sia il centraggio della spola 5 che il contrasto alle forze che tenderebbero a smuoverla durante la dipanatura. Tale tipo di costruzione permette di centrare e mantenere in posizione corretta tubetti di diametri e di lunghezze anche notevolmente diversi tra loro, semplicemente regolando il livello di posizionamento del cursore allorch? si usano tubetti da appoggiare ad un livello differente .

Nelle ulteriori figure da 1C a 1F si illustrano, a titolo esemplificativo ma non limitativo, alcuni esempi di realizzazione del collegamento tra spina tubolare 4 ed elementi a molle 7. La parte inferiore del piattello costituita dal disco di base 1 e dal colletto 2, cos? come il cursore 3, possono essere costruiti di materiale plastico, mentre la spina tubolare 4 pu? essere ricavata da tubo metallico, come acciaio.

Secondo le realizzazioni delle figure 1C e 1D, che ne rappresentano rispettivamente la vista di fianco ed in sezione dall'alto, gli elementi a molla 7 vengono riuniti ai loro estremi da due collari tubolari superiore 11 ed inferiore 12, di diametro interno tale da scorrere di misura lungo la spina stessa, formando una gabbia che la contiene. Tale gabbia viene fissata alla spina tubolare 4 ad una altezza predeterminata, che in genere non deve essere modificata durante la vita tecnica del piattello. La deformazione delle molle 7 da parte dei tubetti calzati su di esse, che le comprimono verso l'interno, causa una significativa escursione delle molle lungo la spina 4, il fissaggio si pratica quindi lasciando alle molle 7 tale libert? di escursione.

Nel particolare in sezione di figura 1E il fissaggio della gabbia di molle viene praticato con un rilievo 13 circolare orizzontale nel perimetro interno del collare superiore 11 che restringe il passaggio della spina tubolare 4, sulla quale viene praticata una gola 14 circolare orizzontale nel suo perimetro esterno di profilo tale da contenere quello dei rilievi 13, che corrisponde ad una altezza di posizionamento delle molle 7 rispetto alla spina 4. Il rilievo 13 viene calzato nella gola 14, ad esempio forzandolo a caldo. In altri termini, il fissaggio della gabbia di molle viene praticato con un accoppiamento forzato di rilievi 13 e di gole 14 praticati su uno dei collari e sulla spina tubolare 4, ad una altezza che corrisponde al posizionamento delle molle 7 rispetto alla spina 4.

Come si pu? rilevare, il collare inferiore 12 pu? scorrere liberamente lungo la spina 4 quando le molle 7 vengono compresse e rilasciate.

Nel particolare in sezione di figura 1F il fissaggio della gabbia delle molle 7 alla spina 4 viene invece praticato con uno o pi? rivetti 17 applicati al perimetro del collare superiore 11 mentre il collare 12 non viene vincolato nella sua escursione lungo la spina.

La dimensione trasversale esterna della spina tubolare 4 deve anch' essa risultare coerente con la dimensione dei tubetti da ricevere e supportare; in linea di massima essa deve risultare di diametro esterno minore del diametro interno pi? piccolo previsto per i tubetti delle spole da lavorare lasciando inoltre lo spazio necessario alla corsa trasversale utile delle molle 7 che si espandono e si comprimono a seconda della costrizione esercitata dal tubetto calzato su di esse.

Allo stesso modo la dimensione trasversale del cursore 3 deve anch'essa risultare coerente con il diametro dei tubetti da centrare e supportare; in linea di massima essa deve risultare con un diametro esterno della sua parte inferiore sostanzialmente maggiore del diametro interno pi? grande previsto per i tubetti 6 delle spole 5 da lavorare, e con un diametro esterno della sua parte superiore sostanzialmente minore del diametro interno pi? piccolo previsto per i tubetti delle spole da lavorare, cos? che in ogni caso esse si appoggino sulla sua parte conica.

All'interno della spina tubolare 4 si pratica il passaggio dell'aria di servizio, sia in aspirazione che in soffiaggio, dalla sommit? del tubetto alla sua base. A questo scopo, nella realizzazione secondo la figura 1A,B lo sbocco inferiore del passaggio ? praticato nella faccia cilindrica del colletto 2, con un foro orizzontale 10. Nella realizzazione alternativa di figura 2 lo sbocco inferiore del passaggio dell'aria ?, ad esempio, praticato nella faccia inferiore del disco 1, con il foro 21 passante in verticale.

Nella figura 3 ? illustrata una realizzazione alternativa del piattello secondo l'invenzione. Secondo tale realizzazione il cursore 13 viene costruito a forma di cilindro, con una faccia piana superiore orizzontale sulla quale si appoggia l'estremit? inferiore del tubetto, non indicato in figura. In questa realizzazione il diametro della faccia superiore deve essere sostanzialmente maggiore del diametro interno del tubetto pi? grande tra quelli previsti, cos? da garantire in ogni caso un appoggio piano sicuro.

Gli elementi elastici 24 di centraggio posti nella parte superiore della spina tubolare 4 sono realizzati con molle a balestra con due o pi? sporgenze 25, alternate con una pluralit? di incavi 26, destinati ad appoggiarsi sulla superficie esterna della spina tubolare 4. In corrispondenza dell'incavo 26 in posizione mediana ogni elemento a balestra 24 viene fissato alla spina 4, ad esempio con rivetti 27 che consentono alla balestra la libera escursione longitudinale delle due estremit? incavate 26, per effetto della compressione verso l'interno delle sporgenze 25 da parte del tubetto .6 inserito sulla spina tubolare 4.

Nelle figure da 4A a 4F si illustrano alcune realizzazioni alternative della regolazione del livello del cursore 3 lungo la spina tubolare 4.

Nelle figure 4A e 4B viene riportata una realizzazione del cursore, secondo la quale il corpo tronco-conico 31 del cursore viene costruito con un taglio verticale completo 32 secondo una sua generatrice che gli conferisce una forma a C in pianta, come indicato in figura 4B. Lo spessore del taglio ? discreto e tale da consentire, quando le due facce trapezoidali del taglio vengono compresse una verso l'altra, un restringimento sostanziale del foro passante 33 interno al?cursore e il suo conseguente bloccaggio contro la superficie cilindrica della spina tubolare 4, costituendo cos? un manicotto rispetto alla spina stessa. Tale compressione viene esercitata con uno o pi? bulloni filettati 34 passanti ed alloggiati nel corpo del cursore, che si appoggiano da una parte del taglio su uno spallamento 35 in una cavit? cilindrica praticata nel corpo del cursore e che si impegnano dall'altra parte entro la filettatura 36 nel corpo del cursore. Tali organi di avvicinamento e allontanamento delle facce del taglio 32 vengono realizzati preferibilmente con inserti metallici nel corpo del cursore, che viene preferibilmente realizzato in materiale plastico.

Nelle figure da 4C a 4F viene riportata una realizzazione del cursore, con un sistema di fissaggio a scatto, secondo la quale il cursore 40 scorre lungo una spina tubolare 41 dotata di una serie di intagli 42 a gola circonferenziale, praticati sulla sua superficie cilindrica esterna, che determinano una serie di livelli di posizionamento del cursore rispetto alla spina 41, come in figura 4C. Nel cursore 40 viene praticata una feritoia 43 orizzontale che realizza un passaggio tra la sua superficie conica perimetrale e la sua foratura passante nella quale scorre la spina 41, lasciando inoltre uno spazio attorno a tale foratura per alloggiare e lasciare scorrere una slitta di bloccaggio 44, suscettibile di due posizioni alternative di fissaggio e di sblocco.

La slitta di bloccaggio 44 ha una forma ad U nella quale i due rebbi 45 sono dotati ciascuno di una sporgenza finale 46; tali sporgenze si trovano ad una distanza reciproca inferiore al diametro esterno della spina 41 e contengono di misura il diametro delle gole 42, in modo che quando i due rebbi assumono una posizione radialmente scostata, secondo la figura 4D, le due sporgenze interferiscono con quella delle gole 42 che si trovano alla loro altezza, come in figura 4E, e bloccano il cursore 40 rispetto alla spina 41. Nella feritoia di guida 43 viene alloggiata anche,una coppia di molle 47 che spinge la slitta 44 nella posizione di bloccaggio del cursore 40 con i rebbi 45 tirati verso l'esterno e le due sporgenze 46 ad impegnare la gola 42. L'escursione della slitta 44 ? delimitata da due finecorsa non mostrati in figura per semplicit? di disegno.

Per disimpegnare la slitta 44 e liberare il cursore 40 ? necessario premere la slitta 44 all'interno vincendo la spinta delle molle 47, come indicato nella figura 4F; le sporgenze 46 non interferiscono pi? con la gola 42 ed il cursore pu? essere fatto scorrere rispetto alla spina 42 secondo un diverso livello di posizionamento, finch? la spinta delle molle 47 non trova una diversa gola 42 nella quale inserire nuovamente le due sporgenze 46 e bloccare nuovamente il cursore 40.

Si pu? agevolmente rilevare che il piattello secondo l'invenzione consente di impegnare e vincolare il tubetto della spola con una serie di punti di contatto elastico distribuiti efficacemente alle due estremit? della superficie cilindrica interna del tubetto 6, che viene correntemente realizzato con una leggera conicit?. Sia la resistenza di tale vincolo alle forze che, nel corso della dipanatura, tendono a smuovere la spola dalla posizione centrata e verticale, sia la sua capacit? di smorzamento delle vibrazioni possono essere regolate a priori in base alla forma, dimensione e rigidit? degli elementi elastici 7,14 rispetto al tubetto che essi devono portare.

La regolabilit? del livello del cursore 3 (ovvero nelle sue versioni 23, 31 e 40) consente, ad ogni campagna di lavorazione, di porre la spola 5 ad una distanza costante e predeterminata dai sovrastanti organi dell'unit? di roccatura, indipendentemente dalla dimensione della spola, entro la gamma lavorabile.

? noto che, nelle macchine automatiche, la spola deve essere portata in dipanatura con il suo bandolo 20 libero e posto all'interno del suo tubetto, dal quale viene prelevato per effetto pneumatico o meccanico. Un effetto tecnico assai importante del supporto per spole secondo la presente invenzione risiede inoltre nel fatto che tale bandolo libero viene contenuto nella spina tubolare 4 del piattello secondo l'invenzione anzich? nel tubetto 6.

In linea generale, la lunghezza del bandolo disponibile da captare e portare agli organi dell'unit? di roccatura deve essere superiore ad una certa misura, per andare a buon fine; questo pu? risultare difficile quando la spola ed il suo tubetto sono troppo corti per contenere una lunghezza di bandolo 20 che. soddisfi tale esigenza. Sempre in linea generale, quando la spola ed il suo tubetto sono di piccola dimensione, essi risultano pi? distanti dagli organi di roccatura e si richiederebbe un bandolo pi? lungo, che non corrisponde alla lunghezza disponibile nel tubetto per contenerlo.

? immediato constatare che il piattello secondo l'invenzione supera tale inconveniente sia in quanto consente di mantenere la spola, piccola o grande che sia, ad una distanza fissa dagli organi di roccatura soprastanti, sia in quanto procura una cavit? disponibile per il bandolo indipendente dal formato della spola e dalla lunghezza del suo tubetto.

In secondo luogo, se si usano piattelli con le spine dotate di molle o alette di vincolo come quelli disponibili nella tecnica nota, il bandolo della spola viene posizionato all'interno del tubetto e pu? quindi impigliarsi in tali molle od alette e non risultare facilmente prelevabile per aspirazione per l'avvio della sua dipanatura. ? immediato constatare che il piattello secondo l'invenzione supera tale inconveniente in quanto procura all'interno della spina tubolare 4 una cavit? disponibile per il bandolo 20 libera da molle o rilievi, che darebbero al bandolo possibilit? di.impigliarsi.

Ulteriori vantaggi s? hanno nelle operazioni di carico delle spole sui piattelli, quando si opera per caduta e si deve posizionare il nuovo piattello, guidare la spola sulla sua spina e quindi allontanare il piattello caricato. Con i piattelli della tecnica nota si ha l'inconveniente che il piattello privo di spola ha la spina molto pi? bassa di quanto sia l'ingombro verticale del piattello caricato di una spola. Risulta cos? difficile fare cadere con precisione una spola sul piattello che le ? stato destinato e si deve ricorrere a sistemi di guida della spola in caduta, che si aprono per lasciare partire il piattello caricato e si richiudono per caricare il piattello seguente, con problemi di sincronismo. Con i piattelli secondo la presente invenzione l'ingombro del piattello scarico ? sostanzialmente uguale a quello del piattello provvisto della sua spola e le operazioni di carico dei piattelli risultano facilitate e semplificate.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati, costituito da una base cilindrica (1) a disco, un collare cilindrico (2) ed una spina che mantiene in posizione eretta la spola (5), caratterizzato dal fatto che la spina portaspole ? costituita da una spina tubolare (4) cava attorno alla quale ? posto un cursore di appoggio (3) per la spola, che ? coassiale con la ^spina (4), pu? scorrere ed essere quindi bloccato rispetto ad essa in modo da offrire, alla spola (5) che si infila sulla spina stessa, un appoggio a livello regolabile rispetto alla punta della spina tubolare cava (4).
2. 2. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sulla parte superiore della spina tubolare (4) ? posta una pluralit? di elementi a molla (7) ad impegnare la parte superiore del tubetto (6) della spola (5).
3. 3. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il cursore (3) ? di forma conica, con azione di centraggio della estremit? inferiore del tubetto (6) della spola della sua cavit? inferiore rispetto alla spina tubolare (4).
4. 4. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che gli elementi elastici (24) di centraggio posti nella parte superiore della spina tubolare (4) sono realizzati con molle a balestra con due o pi? sporgenze (25), alternate con una pluralit? di incavi (26).
5. 5. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che gli elementi a molla di balestra (7) sono riuniti ai loro estremi da due collari tubolari superiore (11) ed inferiore (12) montati a scorrere di misura lungo la spina (4), formando una gabbia che la contiene.
6. 6. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il fissaggio'della gabbia di molle viene praticato con un accoppiamento forzato di rilievi (13) e di gole (14) praticati su uno dei collari e sulla spina tubolare (4), ad una altezza che corrisponde al posizionamento delle molle (7) rispetto alla spina (4).
7. 7. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il fissaggio della gabbia delle molle (7) alla spina (4) viene invece praticato con uno o pi? rivetti (17) applicati al perimetro del collare -superiore (11).
8. 8. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il corpo (31) del cursore viene costruito a manicotto per il suo bloccaggio contro la superficie cilindrica della spina tubolare (4), dotandolo di uno o pi? bulloni (34) di compressione per detto bloccaggio.
9. 9. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il corpo del cursore (40) ? dotato di un sistema di fissaggio a scatto e scorre lungo una spina tubolare (41) dotata di una serie di intagli (42), che determinano una serie di livelli di posizionamento del cursore rispetto alla spina {41), e che nel cursore (40) ? praticata una feritoia (43) ad alloggiare una slitta di bloccaggio (44), suscettibile di due posizioni alternative di fissaggio e di sblocco.
10. 10. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che la slitta (44) ha una forma ad U nella quale i due rebbi (45) hanno sporgenze terminali (46) ad una distanza reciproca inferiore al diametro esterno della spina (41) e che contengono di misura il diametro delle gole degli intagli (42).
11. 11. Piattello di supporto per trasportare, posizionare e lavorare spole e tubetti nei processi di produzione dei filati secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che nella feritoia di guida (43) vengono alloggiate molle (47) che spingono la slitta (44) nella posizione di bloccaggio del cursore