ITMI952198A1 - Portasci magnetico con supporto degli sci indipendente dall'elemento di base e con almeno un braccio di trattenimento degli sci - Google Patents

Abstract

Un portasci (1) atto e cooperare magneticamente con la carrozzeria di un veicolo comprendente una parte di base (2), atta a consentire tale cooperazione, a cui è associato, mobile indipendentemente rispetto a tale parte, un supporto (3) per gli sci (4), essendo previsti mezzi per trattenere questi ultimi entro opportune sedi (30) previste nel supporto. Tali mezzi comprendono almeno un braccio (47) incernierato ad una sua estremità ad una parte laterale di tale supporto, detto braccio (47) potendo ruotare di almeno una parte di un angolo giro per liberare le sedi (30) suddette e consentire l'esportazione degli sci da esse.

Description

Forma oggetto del presente trovato un portasci del tipo descritto nella parte precaratterizzante della rivendicazione principale.

Come è noto, ogni portasci atto a cooperare magneticamente con la carrozzeria di un veicolo comprende dei mezzi di vincolo degli sci atti ad impedirne un movimento su un piano ortogonale rispetto alla parte di base che ne comporterebbe la fuoriuscita dalle rispettive sedi del supporto. Tali mezzi comprendono usualmente uno o più "lacci” in materiale elastomerico agganciantisi ad aggetti realizzati in corrispondenza di ogni sede del supporto oppure un elemento conformato sostanzialmente a T, incernierato centralmente a quest'ultimo e libero di muoversi, in contrasto ad esempio ad un mezzo elastico di ritegno, su un piano ortogonale alla parte o piastra di base. Tale movimento, che avviene solo a causa di un'azione di un utente che agisce sull'elemento suddetto, permette di ruotare liberamente quest'ultimo attorno ad un asse di vincolo alla piastra e di liberare, in tal modo, l'accesso alle sedi degli sci

Le soluzioni note, pur svolgendo in modo apprezzabile la funzione (trattenere gli sci nelle rispettive sedi) a cui sono preposte, presentano diversi svantaggi. Tra essi, uno svantaggio senz altro rilevante è quello della notevole difficoltà che un utente, provvisto di guanti (da sci ), presenta nell'ottenere la movimentazione dei mezzi di vincolo degli sci al fine di asportare e riporre gli sci nel portasci. Un altro inconveniente è legato al fatto che, nel caso dei "lacci", essi possono fessurarsi e/o perdere, nel tempo, la loro capacità di trattenere gli sci nelle relative sedi.

Un ulteriore inconveniente risiede nel fatto che i portasci magnetici noti possono essere più o meno facilmente staccati dal veicolo che li supporta. Scopo del presente trovato è quello di offrire un portasci magnetico in cui i mezzi per il trattenimento degli sci possano essere movimentati semplicemente da un utente anche se esso veste i guanti da sci o, addirittura, se esso ha entrambe le mani impegnate.

Un altro scopo è quello di offrire un portasci magnetico del tipo citato che sia di difficile asportazione dal veicolo quando i mezzi per il trattenimento degli sci impediscono l'asportazione di questi ultimi dalle loro sedi.

Questi ed altri scopi che risulteranno evidenti all 'esperto del ramo vengono raggiunti da un portasci secondo le rivendicazioni annesse.

Per una maggior comprensione del presente trovato si allega a titolo puramente esemplificativo, ma non limitativo, il seguente disegno in cui:

la figura 1 rappresenta una vista prospettica frontale del portasci secondo il trovato;

la figura 2 rappresenta una vista come quella di figura 1, ma con una parte del portasci in una diversa posizione di lavoro;

la figura 3 rappresenta una vista prospettica frontale del trovato, ma in esploso parziale;

la figura 4 rappresenta una vista prospettica dal retro del portasci secondo il trovato;

la figura 5 rappresenta una vista prospettica da un lato del trovato;

la figura 6 rappresenta una vista laterale di una parte del portasci secondo il trovato;

la figura 7 rappresenta una sezione secondo la traccia 7-7 di figura 1.

Con riferimento alle citate figure, un portasci è indicato genericamente con 1 e comprende una parte di base 2, atta a cooperare magneticamente con una carrozzeria del veicolo (non rappresentata), a cui è associato superiormente un supporto 3 per gli sci 4. Tale supporto è indipendente dalla parte o piastra di base 2 ed è ad essa vincolato attraverso un perno filettato 6, un dado autobloccante 7, una rondella 8. Attorno al perno 6 è posto un premilamiera 10.

Più in particolare, in modo noto, la piastra di base 2 comprende una lamina o piastra metallica 11 associata ad una lamina magnetica 12 (ad esempio in gomma magnetica avente dimensioni eguali a quelle della piastra 11) ed un rivestimento o membrana antigraffio 13 associata a tale lamina magnetica. Quest'ultima è associata alla lamina o piastra 11 attraverso noti rivetti a strappo 15. La piastra 11 supporta in modo fisso il perno filettato 6 e supporta pure un braccio 16 elevantesi da tale lamina ed atto ad inserirsi in un incavo 17 previsto entro una parte d'estremità o aletta 18 del supporto 3. Il braccio 16 presenta un foro allungato di estremità 20 ed è fissato, ad esempio mediante vite 22 o mezzo di fissaggio equivalente, alla piastra 11 in prossimità di un suo angolo HA.

Il supporto 3 è indipendente dalla piastra 2 nel senso che esso ha agio di compiere piccoli movimenti su piani contenenti l'asse del perno 8 e lungo quest'ultimo così da compensare, almeno parzialmente, i sobbalzi del veicolo lungo la strada oppure i movimenti degli sci causati dall'aria che li colpisce durante il moto del veicolo. Tale supporto comprende un corpo 25 presentante, come detto, l'aletta laterale o di estremità 18, una corrispondente e contrapposta aletta 26 ed alette o risalti intermedi 27 e 28. Tra le alette 18 e 27 e 26 e 28 si definiscono sedi 30 in cui penetra ed alloggia una parte degli sci 4. Questi' poggiano su una parte piana 30A del supporto 3 su cui, preferibilmente, sono posti inserti in gomma 31 accoppiati in modo noto qualsiasi al corpo 25 (ad esempio a scatto o incollati ). Nel supporto 3 è realizzato un foro cilindrico centrale 32 in cui penetra il perno 6 ed in cui alloggia il dado 7 che vincola detto supporto alla piastra 2. Tale foro viene chiuso da un tappo 35.

Entro l'incavo 17 dell'aletta 18 è posto, fisso, un perno 36 (ovvero un elemento tubolare) cavo avente l'estremità superiore 37 arcuata. Su tale estremità ruota una corrispondente estremità a camma 38 di un perno 40, scorrevole assialmente in quello 36 in contrasto a molla 41, detta rotazione avvenendo attorno all’asse comune W dei perni suddetti. La rotazione relativa tra questi ultimi porta il perno 40 a scorrere entro quello 36, fuoriuscendone, verso l'estremità superiore 18A dell'aletta 18. Ciò, come detto in contrasto alla molla 41 che presenta una estremità 42 poggiante su un fermo 43 fissato al perno 40 e l'altra estremità 44 poggiante su un'estremità 45 del perno 36.

Al perno 40 è associata l'estremità 47A di un braccio 47 che è mobile al disopra delle sedi 30 ed è atto a richiuderle superiormente onde impedire la fuoriuscita da esse degli sci 4. Tale braccio 47 ruota pertanto al disopra delle sedi suddette grazie alla cerniera d’estremità (sull'aletta 18) definita dai perni 36 e 40.

Il perno 40 presenta una fessura passante 50 atta, quando il braccio 47 è posto sopra le sedi 30, a cooperare con un braccio o leva di bloccaggio 51 associato ad un'usuale serratura con chiave 52. L'introduzione della leva 51 nella fessura 50 blocca la rotazione del perno 40 e quindi del braccio 47 che, in tal modo, viene bloccato al disopra delle sedi 30 ed impedisce l'asportazione degli sci da esso e quindi dal portasci.

Preferibilmente, un solo braccio 47 è previsto associato al supporto 3. Tale braccio comprende un'estremità ribassata 53 atta a cooperare con una sede 54 prevista nell aletta 26 così da bloccarlo e dì impedirne il sollevamento (con conseguente liberazione delle sedi 30). Tale sede può essere chiusa su un lato; in tal caso, il braccio può ruotare solo in un senso (ad esempio quello delle frecce F in figura 2) distaccandosi dall'aletta 26 e non può invece ruotare nel senso contrario. La rotazione poi può essere pari ad una parte di angolo giro o ad un intero angolo giro (nel caso in cui la sede 54 sìa aperta sui suoi lati come rappresentato in figura 7). Nel caso ruoti solo di una parte di angolo giro, sono previsti usuali organi d'arresto (non mostrati) atti a consentire di ottenere ciò; ad esempio, tale risultato è ottenuto mediante opportune sporgenze o, viceversa dentelli, previsti nel perno fìsso 36 o in quello rotante 40.

Al di sotto del braccio 47, infine, entro l'aletta, 18 in una sua parte interna, è previsto un foro o finestra 60 in cui si posiziona corrispondentemente la estremità libera 16A del braccio 16 ed in particolare il suo foro 28.

L’impiego del portasci è semplice. A sci disposti in esso, il braccio 47 è posto trasversalmente sopra di essi e richiude superiormente le sedi 30. Portando la leva 51 nella fessura 50, si impedisce la rotazione di tale braccio attorno alla cerniera di estremità posta in corrispondenza dell'aletta 50. Gli sci sono così bloccati entro il portasci. Inoltre, poiché il supporto 3 presenta una base 3C (ove è prevista una usuale guarnizione 3D) che ha dimensioni prossime alla piastra di base 2, questa non è facilmente asportabile dal veicolo. Infatti, tale asportazione si può avere solo sollevando la piastra 2 e solo sollevando il braccio 16 agendo su di esso attraverso la finestra 60. Poiché quest’ultima è parzialmente ricoperta dal braccio 47, viene impedita l'azione su quello 16 e quindi il sollevamento della piastra 2 con conseguente asportazione del portasci.

Volendo ora togliere gli sci dal portasci, si sblocca la rotazione del perno 40 e quindi del braccio 47 agendo sulla serratura e quindi sulla leva 51 (che viene fatta fuoriuscire dalla fessura 50). Fatto ciò, semplicemente spingendolo (con una mano o con un gomito) il braccio 47 può essere ruotato attorno alla cerniera di estremità facendo così ruotare il perno 40 in quello 36. A tale rotazione si accompagna, nel caso descritto, anche in sollevamento parziale del braccio rispetto al supporto, cosa che facilita l'asportazione degli sci dal portasci.

Il ritorno del braccio 47 nella posizione iniziale viene quindi facilitata dalla molla 41 e dalla conformazione delle superfici 37 e 38 a contatto dei perni 36 e 40, detto ritorno essendo ottenibile con una semplice spinta esercitata sul braccio suddetto.

Secondo una prima variante del trovato, il perno 40 ruota semplicemente in quello 36 (entrambi preferibilmente, come nel aso delle figure, in materiale antiattrito) senza con ciò causare il sollevamento del braccio 47.

Secondo un'altra variante, il portasci, invece di un solo braccio 47, è provvisto di due bracci rotanti incernierati uno all'aletta 18 (come quello 47) e l'altro all'aletta 26 con modalità del tutto simili a quelle descritte in relazione alle figure. Ogni braccio, in tal caso, è disposto al disopra di una corrispondente sede 30.

Secondo un'ulteriore variante, il portasci presenta entro il supporto 3 una fessura 100 atta a cooperare con un noto elemento a filo 101 provvisto di estremità 102 e 103 conformate a T, una atta a cooperare con tale fessura (così da vincolare al portasci l'elemento 101) e l'altra atta ad essere interposta tra portiere e carrozzeria del veicolo così da fungere da sicurezza contro l'asportazione del portasci dal veicolo.

Grazie al trovato, è possibile l'impiego del portasci anche da parte di un utente provvisto di guanti da sciatore o con le mani impegnate. Inoltre, con il trovato, nel portasci, tra le alette 27 e 28 (quelle interne) si viene a creare una sede per le racchette che, disposte secondo due versi contrapposti, vengono bloccate in due portasci posti a breve distanza tra loro e nella direzione del senso di marcia del veicolo.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1 . Portasci (1) atto a cooperare magneticamente con la carrozzeria di un veicolo comprendente una parte di base (2), atta a consentire tale cooperazione, a cui è associato, mobile indipendentemente rispetto a tale parte, un supporto (3) per gli sci (4), essendo previsti mezzi per trattenere questi ultimi entro opportune sedi (30) previste nel supporto, caratterizzato dal fatto che tali mezzi comprendono almeno un braccio (47) incernierato ad una sua estremità (47A) ad una parte laterale (18) di tale supporto, detto braccio (47) potendo ruotare di almeno una parte di un angolo giro per liberare le sedi (30) suddette e consentire l'asportazione degli sci da esse.
2. 2. Portasci di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l'estremità (47A) del braccio rotante (47) incernierata al supporto (3) è solidale ad un perno (40) rotante entro la parte laterale (18) di tale supporto (3).
3. 3. Portasci di cui alla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il perno (40) associato al braccio rotante (47) ruota entro un elemento cilindrico tubolare (36) fissato entro una sede (17) della parte laterale (18) del supporto (3 ), tale perno e tale elemento cilindrico essendo provvisti di superfici cooperanti (37,38) tali per cui la rotazione del braccio (47) comporta un suo sollevamento dal supporto (3).
4. 4. Portasci di cui alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che è prevista una molla (41) disposta sul perno (40) associato al braccio mobile (47), detta molla avendo un'estremità (42) poggiante su un fermo (43) associato a tale perno (40) e l’altra estremità (44) cooperante con un'estremità (45) dell’elemento cilindrico tubolare (36)
5. 5. Portasci di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un braccio rotante associato a ciascuna sede (30) per gli sci (4) ed incernierato al supporto (2) ad una sua estremità libera.
6. 6. Portasci di cui alla rivendicazione 1 o 5, caratterizzato dal fatto che ogni braccio rotante (47) presenta una estremità (53) atta a cooperare, quando posto al disopra delle sedi (30) per gli sci (4), con una relativa sede (54) prevista in una parte (26) del supporto (2) contrapposta a quella (18) a cui il braccio è incernierato.
7. 7. Portasci di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sono previsti mezzi (50,51,52) atti ad impedire la movimentazione del braccio mobile (47) rispetto al supporto (3).
8. 8. Portasci di cui alle rivendicazioni 2 e 7, caratterizzato dal fatto che il perno (40) associato al braccio mobile (47) presenta una sede (50) atta a cooperare con un elemento di blocco (51) mobile e soggetto a serratura a chiave (52) così da bloccare il movimento di tale braccio.
9. 9. Portasci di cui alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la piastra di base (2) è associata ad un organo sporgente (16) vincolato ad essa in prossimità di una sua estremità (HA) ed atto a consentirne il sollevamento ed il distacco dal veicolo, detto organo (16) allungandosi entro il supporto (3) entro la parte laterale (18) a cui è incernierato il braccio mobile (47), il supporto avendo un'estremità (16A) preferìbilmente fessurata (in 20) atta a disporsi in corrispondenza di un'apertura (60) prevista nella parte laterale (18) suddetta in una sua parte interna, l'accesso a tale apertura e quindi all'organo (16) suddetto essendo impedito dalla presenza del braccio mobile (47) quando esso è disposto al di sopra delle sedi (30) per gli sci (4).
10. 10. Portasci di cui alla rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il supporto (3) comprende una sede (100) per una estremità (102) di un elemento allungato (101) l'altra estremità (103) del quale è atta ad essere introdotta nell'abitacolo del veicolo ed ivi bloccata al fine di impedire l’asportazione del portasci (1) da tale automezzo.