ITMI950305A1 - Interruttore elettrico e metodo di realizzazione dello stesso - Google Patents

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Abstract

Un interruttore elettrico comprende una coppia di contatti fissi incorporati per stampaggio attraverso una parete di un corpo di base in materiale plastico, ed un contatto mobile connesso ad uno dei contatti fissi mediante una porzione di vincolo presentante una superficie cilindrica convessa che opera in relazione di contatto strisciante su bordi: a spigolo vivo, paralleli e contrapposti, presentati da una corrispettiva sede di vincolo definita in uno dei contatti fissi. La realizzazione dell'interruttore prevede che, tramite tranciatura di un elemento laminare, vengano prodotti i contatti fissi, interconnessi da un elemento nastriforme di supporto. I contatti fissi vengono introdotti in uno stampo per essere inglobati attraverso una parete di un corpo di base, ottenuto tramite iniezione di materiale plastico all'interno dello stampo. Dopo l'impegno del contatto mobile e del meccanismo di comando dello stesso al corpo di base, l'elemento nastriforme di supporto viene reciso dai contatti fissi.

Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo:
"INTERRUTTORE ELETTRICO E METODO DI REALIZZAZIONE DELLO STESSO"
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un interruttore elettrico del tipo comprendente: un corpo di base in materiale elettricamente isolante; almeno un primo ed un secondo contatto fisso rigidamente impegnati attraverso una parete laterale del corpo di base; almeno un contatto mobile presentante una porzione di vincolo osci1labilmente impegnata in una sede di vincolo presentata dal primo contatto fisso, ed una porzione di contatto predisposta ad agire sul secondo contatto fisso per stabilire una continuit? elettrica con il medesimo; mezzi di comando per muovere selettivamente il contatto mobile fra una posizione di apertura in cui almeno la porzione di contatto risulta distanziata dal rispettivo contatto fisso ed una posizione di chiusura in cui la porzione di contatto e detta porzione di vincolo stabiliscono una continuit? elettrica fra i contatti fissi .
Pi? in dettaglio, l'invenzione ? applicabile ad interruttori, deviatori, commutatori e simili di dimensioni relativamente ridotte, del tipo comunemente impiegato ad esempio su apparecchiature elettrodomestiche e similari funzionanti in corrente alternata con valori fino a 16 Ampere e 250 V.
Come ? noto, gli interruttori di comando del tipo summenzionato comprendono normalmente un corpo di base di struttura scatolare attraverso una parete del quale ? rigidamente impegnata una coppia di contatti fissi, che vengono connessi ai rispettivi poli del circuito elettrico a cui l'interruttore stesso ? associato.
Nell'involucro di base ? inoltre operativamente disposto ad un contatto mobile che presenta una porzione di vincolo impegnata in una corrispettiva sede di vincolo presentata da uno dei contatti fissi, ed una porzione di contatto che si presta ad operare sull'altro contatto fisso per stabilire ed interrompere selettivamente una continuit? elettrica con il medesimo. Un meccanismo di scatto a pulsante, o equivalenti mezzi di comando, operano sul contatto mobile per traslarlo, con una rotazione angolare attorno alla porzione di vincolo, fra una posizione di apertura in cui la porzione di contatto risulta adeguatamente distanziata dal corrispettivo contatto fisso, ed una posizione di chiusura in cui la porzione di vincolo e la porzione di contatto operano in relazione di spinta sui rispettivi contatti fissi per stabilire una continuit? elettrica fra i medesimi.
Tutto ci? premesso, va rilevato che ai fini della durata e dell'affidabilit? di funzionamento dell'interruttore, assume fondamentale importanza l'impiego di particolari accorgimenti atti a limitare e controllare adeguatamente l'inevitabile formazione di archi voltaici fra i contatti fissi ed il contatto mobile nelle fasi di apertura e chiusura degli stessi. A tale proposito, ? noto predisporre il contatto mobile in modo che la porzione di vincolo dello stesso risulti costantemente connessa al rispettivo contatto fisso o comunque instauri una continuit? elettrica con quest'ultimo prima che, durante la movimentazione verso la posizione di chiusura, la porzione di contatto si avvicini all'altro contatto fisso in misura tale da determinare la formazione dell'arco voltaico. In questo modo, l'arco voltaico tender? a formarsi esclusivamente fra la porzione di contatto e di corrispettivo contatto fisso, senza interessare la porzione di vincolo del contatto mobile.
E' inoltre noto far s? che la connessione fra la porzione di vincolo e la sede di vincolo avvenga a mezzo di uno o pi? spigoli vivi agenti su una rispettiva superficie di scorrimento, per ottenere elevate pressioni specifiche di contatto tra le parti. Pi? in dettaglio, esistono diverse soluzioni realizzative in cui la sede di vincolo, ricavata terminalmente al contatto fisso, presenti una configurazione prismatica con spigoli vivi che agiscono sulla superficie di una concavit? definita nella porzione di vincolo del contatto mobile.
Tali soluzioni note, tuttavia, non sempre permettono di ottenere pressioni specifiche di contatto sufficientemente elevate per eliminare qualunque rischio di formazione di piccoli archi voltaici fra il contatto fisso ed il contatto mobile in corrispondenza della porzione di vincolo.
Inoltre, risulta attualmente molto difficoltoso ottenere una soddisfacente ripetibilit? del posizionamento della porzione di contatto sul rispettivo contatto fisso quando il contatto mobile viene portato in posizione di chiusura. Tale prestazione di ripetibilit? viene in molti casi compromessa anche a causa di un imperfetto fissaggio dei contatti fissi rispetto al corpo di base, fissaggio che viene normalmente ottenuto tramite inserimento forzato del contatto fisso in una sede ricavata attraverso il corpo di base e/o successivo ancoraggio del contatto stesso tramite un'operazione di piegatura o ribattitura.
Va sottolineato che tale ripetibilit? ? di fondamentale importanza ai fini del buon funzionamento dell'interruttore nel tempo. Infatti, l'arco voltaico che scocca fra i contatti determina la formazione di vapori di idrocarburi provenienti dal materiale plastico circostante. I suddetti vapori crackizzano nella zona dell'arco voltaico e depositano carbone amorfo (poco conduttivo) sui contatti pi? freddi, salvo sulla parte tenuta calda e pulita dall'ultimo arco scoccato sulla pastiglia di argento del contatto fisso. Tale punto di unione, di ridottissime dimensioni, rimane pertanto preservato dalla formazione di ossidi solo ed esclusivamente se il contatto mobile ? guidato in modo assolutamente preciso nei suoi spostamenti da e verso la posizione di chiusura.
Scopo della presente invenzione ? sostanzialmente quello di risolvere i problemi della tecnica nota, proponendo un interruttore in cui i contatti fissi presentino un posizionamento assolutamente stabile e preciso all'interno del corpo di base, il contatto mobile risulti guidato con assoluta precisione negli spostamenti da e verso la posizione di chiusura, e vengano al tempo stesso garantiti elevati valori di pressione specifica fra la porzione di vincolo e la sede di vincolo, senza richiedere a tal fine l'applicazione di eccessive forze di spinta sul contatto mobile.
Questo scopo ed altri ancora, che meglio appariranno nel corso della presente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un interruttore elettrico caratterizzato dal fatto che detta porzione di vincolo presenta una superficie di scorrimento cilindrica convessa agente nella sede di vincolo, quest'ultima essendo sostanzialmente definita da un'apertura ricavata nel primo contatto fisso e presentante due bordi a spigolo vivo contrapposti e paralleli agenti in relazione di contatto strisciante sulla superficie di scorrimento cilindrica convessa, ed almeno due bordi di riscontro contrapposti che agiscono lateralmente sulla porzione di vincolo per imporre al contatto mobile uno stabile e preciso posizionamento laterale .
Sempre in accordo con la presente invenzione, il suddetto interruttore viene prodotto secondo un metodo che comprende le seguenti fasi: ricavare, tramite tranciatura di un elemento laminare metallico, almeno due contatti fissi terminalmente vincolati ad un elemento nastriforme di supporto; posizionare i contatti fissi interconnessi all'elemento nastriforme di supporto in uno stampo di formatura facente parte di una pressa ad iniezione: formare il corpo di base dell'interruttore tramite iniezione di materiale plastico all'interno di detto stampo, detti contatti fissi risultando incorporati nel materiale plastico attraverso almeno una parete del corpo di base ottenuto; impegnare il contatto mobile e detti mezzi di comando a detto corpo di base incorporante i contatti fissi; recidere l'elemento nastriforme di supporto dai contatti fissi.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un interruttore elettrico, e di un metodo per la sua realizzazione, in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verr? fatta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra l'interruttore in oggetto in vista prospettica ed in esploso;
la figura 2 mostra, in vista prospettica ingrandita rispetto alla figura 1 ed in spaccato, l'interruttore assemblato con il contatto mobile in posizione di apertura;
- la figura 3 mostra, in sezione trasversale ingrandita, l'interruttore assemblato con il contatto mobile in posizione di chiusura.
Con riferimento alle figure citate, con 1 ? stato complessivamente indicato un interruttore elettrico, secondo la presente invenzione.
L'interruttore 1 comprende un corpo di base 2 in materiale plastico elettricamente isolante, attraverso una cui parete laterale 2a sono rigidamente impegnati un primo contatto fisso 3 ed un secondo contatto fisso 4 che, in una soluzione preferenziale della presente invenzione, presentano configurazione laminare piana e si estendono secondo un piano comune, sporgendo esternamente dal corpo di base 2 mediante rispettive porzioni terminali esterne 3a, 4a destinate ad essere usualmente connesse ai poli di un circuito elettrico a cui l'interruttore 1 verr? associato.
Pi? in particolare, in accordo con un metodo realizzativo che meglio verr? descritto in seguito, i contatti fissi 3, 4 risultano vantaggiosamente inglobati per stampaggio attraverso il materiale plastico costituente la parete laterale 2a del corpo di base 2. Viene cos? garantito un posizionamento assolutamente stabile e preciso dei contatti fissi 3, 4 all'interno del corpo di base 2.
All'interno del corpo di base 2 ? operativamente disposto almeno un contatto mobile 5 che presenta una porzione di vincolo 6 impegnantesi in una corrispettiva sede di vincolo 7 ricavata sul primo contatto fisso 3. Il contatto mobile 5 presenta inoltre almeno una porzione di contatto 8 che si presta ad operare, all'occorrenza, sul secondo contatto fisso b per stabilire una continuit? elettrica con quest'ultimo. In modo di per s? noto, la connessione elettrica fra il secondo contatto fisso 4 ed il contatto mobile 5 avviene preferibilmente tramite inserti d'argento 9a, 9b riportati rispettivamente sul contatto fisso stesso e sulla suddetta porzione di contatto 8.
Mezzi di comando, complessivamente indicati con IO, operano sul contatto mobile 5 per traslarlo selettivamente, con una rotazione angolare attorno alla porzione di vincolo 6, fra una posizione di apertura in cui, come da figura 2, la porzione di contatto 8 risulta distanziata dal rispettivo contatto fisso 4, ed una posizione di chiusura in cui, attraverso la stessa porzione di contatto 8 e la porzione di vincolo 6, viene determinata una continuit? elettrica fra i contatti fissi 3 e In modo di per s? noto e convenzionale, nella soluzione realizzativa illustrata i mezzi di comando IO comprendono essenzialmente un pulsante di azionamento 11, scorrevolmente guidato attraverso un elemento di chiusura 12 impegnato ad incastro sul corpo di base 2. Il pulsante di azionamento 11 ? mobile assialmente in contrasto all'azione di una molla di richiamo 13, e presenta almeno un aggetto cuneiforme 14 su cui, nella posizione di apertura, il contatto mobile 5 viene trattenuto in relazione di spinta sotto l'azione di una molla di precarico 15. Una molletta di ritegno 16 ancorata all'interno del corpo di base 2 presenta una porzione terminale 16a scorrevolmente guidata in un profilo a camma 17 ricavato su un lato del pulsante di azionamento 11. In modo di per s? noto, il profilo a camma 17 .? sagomato in maniera tale che, dopo una prima azione di spinta e rilascio del pulsante 11, quest'ultimo venga trattenuto in una posizione operativa in cui l'aggetto cuneiforme 14 risulta svincolato e distanziato dal contatto mobile 5, quest'ultimo operando in posizione di chiusura sui contatti fissi 3, 4 con una predeterminata forza di spinta esercitata dalla molla di precarico 15. Ad una nuova azione di spinta e rilascio del pulsante di azionamento 11 la molletta di tenuta 16 liberer? la movimentazione del pulsante stesso da parte della molla di richiamo 13, in modo che l'aggetto cuneiforme 14 impegni il contatto mobile 5 per portarlo nella posizione di apertura sollevandone la porzione di contatto 8 dal secondo contatto fisso 4.
In accordo con la presente invenzione, la porzione di vincolo 6 del contatto fisso 5 presenta sostanzialmente una configurazione ripiegata ad uncino sul proseguimento dello sviluppo longitudinale del contatto fisso stesso, in modo da definire una superficie di scorrimento cilindrica convessa 6a predisposta ad interagire con la sede di vincolo 7 ricavata sul primo contatto fisso 3. La sede di vincolo 8 ? a sua volta essenzialmente definita da un'apertura sostanzialmente quadrangolare ricavata nel contatto fisso 3 e presentante almeno due bordi a spigolo vivo 7a contrapposti e paralleli, che si prestano ad operare in relazione di contatto strisciante sulla superficie cilindrica convessa 6a.
Vantaggiosamente, per evitare una precoce usura dei bordi a spigolo vivo 7a, ? previsto che il primo contatto fisso presenti, almeno in corrispondenza della sede di vincolo 7, una durezza superficiale superiore a quella riscontrabile sulla porzione di vinco lo 6.
La sede di vincolo 7 presenta inoltre almeno due bordi di riscontro contrapposti 7b che si prestano ad agire lateralmente da parti opposte contro la porzione di vincolo 6 per imporre al contatto mobile 5 uno stabile e preciso posizionamento laterale. Vantaggiosamente, l'interconnessione fisica fra il primo contatto fisso 3 e la porzione di vincolo 6 avviene sostanzialmente secondo due linee parallele, di estensione superficiale estremamente ridotta, corrispondenti allo sviluppo degli spigoli vivi 7a ed estendentisi secondo rispettive generatrici della superficie cilindrica di scorrimento 6a. L'esiguit? di tale estensione superficiale permette l'ottenimento di notevoli pressioni specifiche di contatto fra la superficie di scorrimento 6a e gli spigoli vivi 7a, favorendo in tal modo una buona continuit? elettrica fra il contatto fisso 3 e il contatto mobile 5 con conseguente riduzione dei rischi di formazione di archi voltaici fra gli stessi .
Per aumentare ulteriormente la pressione di contatto a parit? di forza esercitata dalla molla di precarico 15 ? vantaggiosamente previsto che, come chiaramente illusttrato in figura 3, quest'ultima agisca sul contatto mobile 5 in un punto sfalsato verso la porzione di vincolo 6, rispetto alla mezzeria della distanza intercorrente fra la porzione di vincolo stessa e la porzione di contatto 8, a differenza delle normali soluzioni realizzative che prevedono il posizionamento di tale punto esattamente in corrispondenza della mezzeria.
L'aggetto cuneiforme 14, a sua volta, si presta a sollevare il contatto mobile 5 agendo, in una fase iniziale della sua corsa, in un punto di spinta sfalsato verso la porzione di contatto 8, sempre con riferimento alla mezzeria intercorrente fra la porzione di vincolo 6 e la porzione di contatto 8, in modo da determinare la rotazione angolare del contatto mobile 5 attorno alla porzione di vincolo 6, mantenuta in relazione di spinta contro la sede di vincolo 7.
Va inoltre osservato che durante la movimentazione del contatto mobile 5 tra la posizione di chiusura e la posizione di apertura, gli spigoli vivi 7a, strisciando sulla superficie di scorrimento 6a, determinano il distacco e la rimozione da quest'ultima di eventuali depositi di ossido generati dall'accidentale formazione di piccoli archi voltaici, nonch? di altre eventuali impurit?. Pu? essere vantaggiosamente previsto che fra la sede di vincolo 7 e la porzione di vincolo 6 venga disposto un adeguato grasso elettricamente conduttivo che, oltre a favorire la continuit? elettrica fra il contatto fisso 3 ed il contatto mobile 5, determina una riduzione degli attriti e dell'usura delle parti in scorrimento relativo e, oltre tutto, permette di disperdere nella sua massa le eventuali particelle di ossido o altre impurit? staccantisi dalla superficie di scorrimento 6a.
L'adozione della superficie di scorrimento 6a in forma cilindrica convessa e della sede di vincolo 7 in forma di apertura dotata degli spigoli vivi 7a permette di conseguire, a parit? di spinta esercitata dalla molla di precarico 15,. pressioni specifiche notevolmente maggiori rispetto a quelle conseguibili con le soluzioni realizzative note. A tale proposito, predisponendo gli spigoli vivi 7a ad una distanza leggermente inferiore all'ampiezza diametrale rilevabile sulla superficie di scorrimento cilindrica 6a, viene ottenuto un vantaggioso effetto di incuneamento della superficie cilindrica 6 all'interno della sede di vincolo 7, che incrementa considerevolmente la pressione specifica di contatto sugli spigoli vivi 9. Inoltre, per effetto della distanza relativamente elevata intercorrente fra gli spigoli vivi 9 e, conseguentemente, dell'ampio sviluppo conferito ai lati di riscontro 7b, viene conseguita una perfetta stabilit? del posizionamento laterale del contatto mobile 5, non ottenibile con le soluzioni realizzative note.
Ci? garantisce un'eccellente ripetibilit? del posizionamento della porzione di contatto 8 sul secondo contatto fisso 4 quando il contatto mobile 5 si porta in posizione di chiusura.
Ai fini della suddetta ripetitivit? di posizionamento, assume un'influenza notevole anche il fatto che i contatti fissi sono incorporati per stampaggio attraverso la corrispettiva parete del corpo di base 2, senza alcuna possibilit? di spostamento rispetto a quest'ultimo.
Va notato' che, ai fini della presente invenzione, l'incremento della pressione specifica di contatto sui bordi a spigolo vivo 7a e della stabilit? laterale del contatto mobile 5 sar? tanto maggiore quanto pi? la distanza fra gli spigoli vivi stessi risulter? vicina al valore del diametro della superficie di scorrimento cilindrica 6. Tuttavia, tale distanza non pu? essere troppo vicina al valore del suddetto diametro per non incorrere in un indesiderato impuntamento della porzione di vincolo 6 all'interno della sede di vincolo 7. E' quindi preferibilmente previsto che il diametro della superficie di scorrimento 6a e la distanza fra i bordi a spigolo vivo 7a siano scelti in modo tale per cui i bordi stessi, a contatto sulla superficie di scorrimento, sottendano attorno all'asse geometrico di quest 'ultima un angolo di valore compreso fra 90? e 150?.
Dopo quanto descritto, si rileva che la realizzazione dell'interruttore elettrico 1 avviene secondo il seguente metodo, formante anch'esso parte della presente invenzione.
E' dapprima previsto che, tramite tranciatura di un elemento laminare metallico, vengano ottenuti i contatti fissi 3, A, interconnessi ad un elemento nastriforme di supporto 18 (rappresentato con linea tratteggiata in figura 1) in corrispondenza degli apici delle rispettive porzioni terminali esterne 3a , Aa.
Vantaggiosamente, con una sola operazione di tranc iatura pu? essere ottenuto un gran numero di coppie di contatti fissi 3, A, associabili ciascuna ad un corrispettivo interruttore in fase di reai izzazione .
In concomitanza con tale fase di tranciatura, viene ricavata la sede di vincolo 7 sul primo contatto fisso 3 di ciascuna delle suddette coppie. L'esecuzione della sede di vincolo 7 tramite tranciatura determina vantaggiosamente l'incrudimento superficiale del materiale nelle zone prossime alla sede di vincolo stessa, incrementandone adeguatamente la durezza in modo da ottenere il richiesto contenimento dell'usura degli spigoli vivi 7a a seguito dell'impiego dell'interruttore 1 finito.
I contatti fissi 3, connessi all'elemento nastriforme di supporto 18, vengono posizionati all'interno di un stampo di formatura facente parte di una pressa ad iniezione. In tale stampo viene quindi iniettato un materiale plastico, per dare origine ad uno o pi? corpi di base 2 ciascuno dei quali incorporer? la corrispettiva coppia di contatti fissi 3, A attraverso la parete laterale 2a.
A questo punto pu? essere effettuato il montaggio del contatto mobile 5 e dei mezzi di comando IO nel corpo di base 2.
A tale proposito il contatto mobile 5, il pulsante di comando 11, l'elemento di chiusura 12 nonch? le molle di contrasto 13 e di richiamo 15, possono essere preassemblati in modo da ottenerne il corretto impegno nel corpo scatolare 2 mediante una singola azione di inserimento assiale e di spinta che determina l'innesto a scatto dell'elemento di chiusura 12 sul corpo di base stesso.
Nel corso delle operazioni summenzionate, l'elemento nastriforme di supporto 18, assolve vantaggiosamente a funzioni di interconnessione fra i vari interruttori in fase di realizzazione, mantenendoli secondo un posizionamento reciproco predefinito finalizzato a consentirne l'agevole manipolazione manua le e/o da parte di macchine assemblai rici automatiche .
Ad assemblaggio ultimato, l'elemento nastriforme di supporto 18 viene reciso dai contatti fissi 3, h per separare i singoli interruttori 1 finiti.
La presente invenzione raggiunge cos? gli scopi propost i.
Naturalmente, all'invenzione cos? concepita possono essere apportate numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo che la caratterizza.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Interruttore elettrico comprendente: un corpo di base in materiale elettricamente isolante ; - almeno un primo ed un secondo contatto fisso rigidamente impegnati attraverso una parete laterale del corpo di base; - almeno un contatto mobile presentante una porzione di vincolo osei1labi lmente impegnata in una sede di vincolo presentata dal primo contatto fisso, ed una porzione di contatto predisposta ad agire sul secondo contatto fisso per stabilire una continuit? elettrica con il medesimo; mezzi di comando per muovere selettivamente il contatto mobile fra una posizione di apertura in cui almeno la porzione di contatto risulta distanziata dal rispettivo contatto fisso ed una posizione di chiusura in cui la porzione di contatto e detta porzione di vincolo stabiliscono una continuit? elettrica fra i contatti fissi, caratterizzato dal fatto che detta porzione di vincolo presenta una superficie di scorrimento cilindrica convessa agente nella sede di vincolo, quest 'ultima essendo sostanzialmente definita da un'apertura ricavata nel primo contatto fisso e presentante due bordi a spigolo vivo contrapposti e paralleli agenti in relazione di contatto strisciante sulla superficie di scorrimento cilindrica convessa, ed almeno due bordi di riscontro contrapposti che agiscono lateralmente sulla porzione di vincolo per imporre al contatto mobile uno stabile e preciso posizionamento laterale .
  2. 2. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti contatti fissi risultano incorporati per stampaggio attraverso il materiale costituente detta parete laterale del corpo di base.
  3. 3. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta porzione di vincolo presenta sostanzialmente una configurazione ripiegata ad uncino sul proseguimento dello sviluppo longitudinale del contatto fisso.
  4. 4. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la dimensione diametrale di detta superficie di scorrimento e la distanza fra detti bordi a spigolo vivo sono scelti in modo tale per cui i bordi a spigolo vivo, a contatto sulla superficie di scorrimento, sottendano attorno all'asse geometrico di quest'ultima un angolo di valore compreso fra 90? e 150?.
  5. 5. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che fra detta porzione di vincolo e detta sede di impegno ? interposto un grasso lubrificante elettricamente conduttivo.
  6. 6. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo contatto fisso presenta, almeno in corrispondenza di detta sede di vincolo, una durezza superficiale superiore a quella riscontrabile sulla superficie di scorrimento di detta porzione di vincolo.
  7. 7. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti contatti fissi presentano configurazione laminare e si estendono sostanzialmente secondo un piano comune.
  8. 8. Interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che nella posizione di chiusura il contatto mobile ? elasticamente spinto contro i contatti fissi su azione di almeno una molla di precarico che agisce sul contatto mobile in un punto sfalsato verso detta porzione di vincolo, rispetto alla mezzeria intercorrente fra la porzione di vincolo stessa e la porzione di contatto.
  9. 9. Interruttore secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che il contatto mobile ? traslabile dalla posizione di chiusura alla posizione di apertura su azione di almeno un aggetto cuneiforme che si presta a traslare il contatto mobile agendo, almeno in una fase iniziale della sua corsa, in un punto di spinta sfalsato verso la porzione di contatto rispetto alla mezzeria intercorrente fra la porzione di vincolo e la porzione di contatto stessa.
  10. 10. Metodo per la realizzazione di un interruttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi dis - ricavare, tramite tranciatura di un elemento laminare metallico, almeno due contatti fissi terminalmente vincolati ad un elemento nastriforme di supporto; - posizionare i contatti fissi interconnessi all'elemento nastriforme di supporto in uno stampo di formatura facente parte di una pressa ad iniezione : - formare il corpo di base dell'interruttore tramite iniezione di materiale plastico all'interno di detto stampo, detti contatti fissi risultando incorporati nel materiale plastico attraverso almeno una parete del corpo di base ottenuto; - impegnare il contatto mobile ed i mezzi di comando a detto corpo di base incorporante i contatti fissi ; - recidere l'elemento nastriforme di supporto dai contatti fissi.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione IO, caratterizzato dal fatto che la sede di vincolo sul pr imo contatto fisso viene ricavata tramite tranciatura, in concomitanza con la realizzazione dei contatti fissi, detta tranciatura determinando un incudimento superficiale dei bordi a spigolo vivo della sede di vincolo stessa, per incrementarne la durezza superficiale.
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