ITMI20121515A1 - Apparato per assistere lo scorrimento di una catena - Google Patents

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ITMI20121515A1
ITMI20121515A1 IT001515A ITMI20121515A ITMI20121515A1 IT MI20121515 A1 ITMI20121515 A1 IT MI20121515A1 IT 001515 A IT001515 A IT 001515A IT MI20121515 A ITMI20121515 A IT MI20121515A IT MI20121515 A1 ITMI20121515 A1 IT MI20121515A1
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auxiliary chain
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce in generale al settore dei trasportatori di articoli. Più in particolare, l’invenzione concerne un apparato per assistere lo scorrimento di una catena (o nastro) di trasporto per articoli.
Nei trasportatori di articoli à ̈ noto l’impiego di catene in materiale polimerico (ovverosia, in materiale plastico come poliammide o poliossimetilene POM ad esempio) utilizzate per supportare e trasportare gli articoli. Tipicamente, tali catene comprendono una pluralità di moduli unitari interconnessi tra loro a formare un anello, il quale à ̈ disposto su di una struttura di supporto metallica ed à ̈ movimentato tramite un opportuno sistema di movimentazione meccanico. In dettaglio, le catene scorrono con una superficie di impegno disposta su un alloggiamento, il quale à ̈ adatto a lasciare esposta una superficie di trasporto della catena su cui sono posizionati gli articoli da trasportare. Inoltre, superfici laterali delle catene (opposte tra loro e che separano la superficie di impegno dalla superficie di trasporto) sono tipicamente racchiuse da pareti laterali della struttura di supporto.
Durante il funzionamento del trasportatore di articoli, in corrispondenza di tratti curvilinei, le superfici laterali della catena di trasporto entrano in contatto con le pareti laterali della struttura di supporto.
Questo contatto dinamico comporta lo svilupparsi di forze di attrito, o semplicemente attrito, tra superfici laterali della catena e pareti laterali della struttura di supporto, le quali a loro volta producono fenomeni indesiderati quali sviluppo di calore sulle superfici in contatto strisciante ed un'usura delle medesime. L’aumento del coefficiente d’attrito derivante dall’aumento della temperatura di contatto può causare il deterioramento prematuro della catena, fino a determinare la rottura della stessa. In particolare, l’attrito tra superfici laterali della catena e pareti laterali della struttura di supporto provoca un innalzamento della temperatura di entrambi, in corrispondenza di porzioni in contatto degli stessi. Tale innalzamento della temperatura provoca una variazione del coefficiente di attrito, per via di variazioni nelle caratteristiche fisiche dei materiali costituenti le superfici laterali della catena e le pareti laterali della struttura di supporto. Di conseguenza, l’attrito cresce di intensità fino a raggiungere una condizione di a temperatura costante ed attrito elevato. Inoltre, può accadere che la temperatura raggiunta sia sufficientemente elevata da provocare alterazioni permanenti nella catena e/o nella struttura di supporto (ad esempio, deformazioni, come corrugamenti, nelle porzioni laterali della catena), anche di entità tale da pregiudicare il funzionamento del trasportatore di articoli (ad esempio, nel caso di una fusione di una o più porzioni della catena).
Talvolta, si possono anche verificare variazioni locali della velocità che producono sulla catena pulsazioni longitudinali nella direzione del moto della stessa, legate a fenomeni consecutivi di sviluppo di attrito e perdita di attrito (denominati fenomeni di slip-stick). Tali fenomeni possono compromettere il trasporto di articoli (ad esempio, in caso di articoli alti e stretti, ovverosia dotati di una piccola superficie di appoggio), i quali potrebbero essere soggetti a cadute per instabilità. In aggiunta, le forze di attrito aumentano lo sforzo cui à ̈ sottoposto un motore che movimenta la stessa.
Generalmente la catena à ̈ soggetta ad una trazione lineare, tipicamente impressa in corrispondenza di un’estremità del percorso della catena per mezzo di un sistema di trazione pignone-motore, azionato ad esempio da un motoriduttore elettrico; pertanto, nella porzione curvilinea di nastro trasportatore, una componente della trazione risulta trasversale alla parete laterale interna della struttura di supporto e sospinge la catena contro la stessa provocando i fenomeni svantaggiosi sopra menzionati.
Tali fenomeni risultano esacerbati nel caso di tratti curvilinei particolarmente lunghi ed in salita. Un tipico esempio à ̈ il caso di trasportatori a geometria di spirale con sviluppo verticale, i quali sono progettati per garantire un flusso continuo di prodotto, per un periodo di tempo prefissato, verso macchine di processo che per motivi di efficienza produttiva à ̈ opportuno non siano mai fermate per gli occasionali guasti alle macchine di processo a monte. Tali trasportatori comprendono uno o più elevatori a spirale (tratti di trasportatore di articoli avente forma di spirale a raggio costante), utilizzati generalmente per formare regioni tampone (o “buffer†) o di accumulo in un trasportatore di articoli, le quali sono finalizzate all’accumulo dinamico di prodotto. In questi casi, una forza di trazione, sviluppata dal motore della catena per trascinare la stessa, comprende la somma dei contributi degli attriti radenti, sviluppati tra la superficie laterale della catena e la struttura di supporto del trasportatore di articoli a contatto, oltre la forza necessaria per il sollevamento degli articoli trasportati. Inoltre, quanto maggiore à ̈ la forza di trazione richiesta per trascinare la catena, tanto maggiore sarà la sua componente trasversale che, in ragione del coefficiente d’attrito dinamico radente tra la catena e la struttura di supporto del trasportatore di articoli, svilupperà la propria reazione all’avanzamento della catena.
Per cercare di ridurre l’insorgere dei fenomeni svantaggiosi sopra menzionati, nella tecnica à ̈ noto fornire apparati per assistere lo scorrimento delle superfici laterali di una catena allo scopo di ridurre le forze di attrito cui la stessa può essere soggetta. Ad esempio, nel caso di tratti a spirale à ̈ noto disporre al centro degli stessi un unico rullo rotante di dimensioni tali da essere contemporaneamente in contatto con ogni porzione di superficie laterale della catena interna alla spirale. Il rullo rotante ruota alla velocità di movimento della catena riducendo di conseguenza le forze di attrito sulla superficie laterale della catena interna alla curva. Tuttavia, il rullo rotante ha un ingombro ed un peso non trascurabile; inoltre, à ̈ necessario un motore in grado di sviluppare una coppia di elevata intensità per movimentare il rullo rotante (pertanto, il rullo rotante risulta essere una soluzione particolarmente costosa).
La domanda di brevetto US 2010/0294626 descrive un apparato di deflessione per un trasportatore di articoli avente un corpo centrale ed un corpo a rulli che scorre attorno al corpo centrale. Il corpo a rulli possiede una molteplicità di rulli che sono guidati con gioco in un percorso per rulli compreso nel corpo centrale. La Richiedente ha rilevato che tale apparato non riesce a superare completamente i fenomeni svantaggiosi sopra esposti. Infatti, sebbene l’interazione tra il corpo a rulli ed il nastro del trasportatore di articoli riduca in generale i fenomeni di attrito, l’apparato di deflessione non à ̈ in grado di annullare la compressione/estensione locale e variazioni di velocità della catena di trasporto. Infatti, il corpo a rulli scorre (trascinato dalla catena di trasporto) entro il percorso per rulli ad una velocità sostanzialmente dimezzata rispetto alla velocità della catena di trasporto per via del rotolamento dei rulli sul corpo centrale (il quale à ̈ immobile). Questa differenza tra la velocità del corpo a rulli e la velocità della catena di trasporto facilità il verificarsi dei fenomeni indesiderati di compressione/estensione e variazioni di velocità della catena di trasporto.
In termini generali, la soluzione in accordo con una o più forme di realizzazione della presente invenzione ha lo scopo di fornire un apparato per assistere lo scorrimento di una catena (o nastro) di trasporto in grado di annullare, o almeno ridurre efficacemente l’attrito sviluppantesi tra la catena di trasporto ed il sistema di supporto di un trasportatore di articoli.
In particolare, uno o più aspetti di una soluzione in accordo con specifiche forme di realizzazione della presente invenzione sono indicati nelle rivendicazioni indipendenti, con caratteristiche vantaggiose della stessa soluzione che sono indicate nelle rivendicazioni dipendenti
Più specificamente, un aspetto di una soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione fornisce un apparato per assistere lo scorrimento di una catena di trasporto in corrispondenza di una curva di un percorso di trasporto di un trasportatore per articoli. L’apparato comprende almeno una catena ausiliaria disposta in una regione curvilinea di scorrimento corrispondente alla curva del percorso di trasporto. Nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione, detta catena ausiliaria comprende una pluralità di elementi di contatto. Ciascun elemento di contatto à ̈ adatto a aderire lateralmente alla catena di trasporto, in modo da determinare una medesima velocità di scorrimento per la catena di trasporto e la catena ausiliaria.
Un ulteriore aspetto di una soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione fornisce un trasportatore per articoli comprendente tale apparato.
Queste, ed altre, caratteristiche e vantaggi della soluzione secondo la presente invenzione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione, fornita puramente a titolo indicativo e non limitativo, da leggersi congiuntamente alle figure allegate. A tale riguardo, Ã ̈ espressamente inteso che le figure non sono necessariamente in scala e che, a meno di indicazione contraria, esse intendono semplicemente illustrare concettualmente le strutture e le procedure descritte. In particolare:
la Figura 1 à ̈ un’assonometria di una porzione curvilinea di trasportatore di articoli con catena a tappeto in cui à ̈ implementata una forma di realizzazione della presente invenzione;
le Figure 2A e 2B sono assonometrie anteriore e posteriore, rispettivamente, di una porzione di catena ausiliaria in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
la Figura 3 Ã ̈ un particolare di una sezione trasversale di trasportatore di articoli con catena a tappeto in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione;
le Figure 4A e 4B sono assonometrie dall’alto e dal basso, rispettivamente, di una porzione curvilinea di trasportatore di articoli con catena a tapparella in cui à ̈ implementata un’altra forma di realizzazione della presente invenzione; e
la Figura 5 Ã ̈ una vista in sezione trasversale della porzione curvilinea di trasportatore di articoli delle Figure 4A e 4B.
Con riferimento alle figure, la Figura 1 à ̈ un’assonometria di una porzione curva di trasportatore di articoli, o più semplicemente trasportatore 100, con una catena di trasporto a tappeto 105 in cui à ̈ implementata una forma di realizzazione della presente invenzione.
Il trasportatore 100 comprende una struttura di supporto 110, tipicamente sostenuta ad un’altezza operativa da una pluralità di gambe che poggiano al suolo (non visibili nelle figure). La struttura di supporto 110 comprende un alloggiamento 115 progettato e disposto in modo da fornire un percorso per la catena 105; in altre parole, sostiene ed orienta la catena 105 del trasportatore 100 durante il suo scorrimento.
La catena a tappeto 105 comprende una pluralità di moduli 120i(con i = 1, …, N, con N intero positivo; ad esempio, N = 100 ÷ 1000) di catena formati preferibilmente, sebbene non limitativamente, in materiale polimerico – ad esempio, poliammide o resina acetalica. Inoltre, ciascun modulo 120ià ̈ formato in modo da essere accoppiato ad un modulo 120i-1precedente della catena 105 e, allo stesso tempo, ad un modulo 120i+1successivo nella catena 105 – con un primo modulo ed un ultimo modulo (non mostrati nelle figure) della catena 105 uniti tra loro in modo da formare un anello chiuso. In particolare, ciascun modulo 120idella catena a tappeto 105 ha una forma allungata estesa maggiormente lungo una direzione trasversale rispetto ad una direzione di scorrimento della catena 105 in confronto ad una direzione parallela alla direzione di scorrimento della catena 105.
La struttura di supporto 110 comprende inoltre una parete laterale esterna 125ex ed una parete laterale interna 125in, le quali delimitano un’estremità esterna ed un’estremità interna, rispettivamente, dell’alloggiamento 115 e sono adatte a contenere la catena 105 all’interno dello stesso.
Nella soluzione in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione nella parete laterale interna 125in à ̈ integrato un apparato 127 comprendente un circuito 130, una catena ausiliaria 135 ed una regione centrale 137. In maggiore dettaglio, la catena 135 à ̈ disposta all’interno del circuito 130 attorno alla regione centrale 137.
Il circuito 130 à ̈ formato sostanzialmente da una scanalatura formata nella parete laterale interna 125in che definisce la regione centrale 137 all’interno della stessa. Il circuito 130 forma sostanzialmente un anello di forma allungata con due porzioni principali 130a e 130b di estensione maggiore le quali seguono l’andamento della porzione curvilinea di trasportatore di articoli 100 e due porzioni secondarie 130c e 130d di estensione minore che raccordano (sostanzialmente in direzione trasversale alla direzione di scorrimento della catena 105) le porzioni principali 130a e 130b. Inoltre, il circuito 130 à ̈ adatto a contenere la catena ausiliaria 135.
In particolare, la porzione principale 130a à ̈ formata aperta in modo da comunicare con l’alloggiamento 115, cui à ̈ adiacente (ovverosia, non à ̈ presente alcun elemento divisorio tra alloggiamento 115 e la porzione principale 130a). Grazie a questo, una porzione della catena ausiliaria 135 disposta nella porzione principale 130a del circuito 130 può affacciarsi sull’alloggiamento 115 ed entrare in contatto lateralmente con la catena 105 (come sarà descritto in dettaglio nel seguito della presente). Vantaggiosamente, il contatto della catena 105 con la catena ausiliaria 135 elimina, o almeno riduce, una forza di attrito che si sviluppa tra la catena 105 e la parete interna 125in della struttura di supporto 110 (come sarà descritto in maggiore dettaglio nel seguito).
Considerando ora le Figure 2A e 2B congiuntamente, esse sono assonometrie frontale e posteriore, rispettivamente, di una porzione della catena ausiliaria 135 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
La catena ausiliaria 135 comprende una pluralità di elementi di accoppiamento, come rullini 205a, 205b folli in materiale tali da sviluppare un basso attrito (ad esempio, in resina termoplastica o metallo come poliammide o bronzo, rispettivamente) a contatto con la superficie laterale della regione centrale 137, la quale opera da spallamento per la catena ausiliaria 135. In particolare, ciascuno con una forma sostanzialmente cilindrica e provvisto di un foro passante formato in una posizione centrale delle sue basi. Inoltre, la catena 135 comprende una pluralità di elementi di vincolo, o maglie 210j, 210ab (in materiale resistente, come acciaio o un polimero opportuno); ciascuna maglia 210jà ̈ sostanzialmente una piastrina con una forma a parallelepipedo con estremità opposte di estensione minore arrotondate e, in corrispondenza delle quali, à ̈ fornita di fori passanti 210f. In aggiunta, la catena 135 comprende una pluralità di perni 215a, 215b (ancora in materiale resistente, come acciaio o un polimero opportuno) cilindrici adatti all’inserimento nel foro passante dei rullini 205a, 205b.
Nell’esempio in esame, la catena 135 comprende una serie di elementi unitari 220j(con j = 1, …, M, con M intero positivo; ad esempio, M = 30 ÷ 300), in cui ciascun generico elemento unitario 220jà ̈ interconnesso al successivo elemento unitario 220j+1per mezzo di una coppia di maglie 210j(come sarà descritto in maggiore dettaglio nel seguito) con un ultimo elemento unitario (non visibile nelle figure) connesso ad un primo elemento unitario in modo da chiudere la catena 135.
In particolare, ciascun elemento unitario 220jcomprende una coppia di perni 215a e 215b inseriti nel foro passante di corrispondenti rullini 205a e 205b in modo che i perni 215a e 215b sporgano sopra e sotto dal rullino 205a e 205b, rispettivamente. Una coppia di maglie 210ab à ̈ accoppiata alle porzioni sporgenti dei perni 215a e 215b. In particolare, il perno 215a à ̈ inserito nei fori passanti 210f formati in una prima estremità delle maglie 210ab, mentre il perno 215b à ̈ inserito nei fori 210f formati nell’estremità opposta delle maglie 210ab. Di conseguenza, il rullino 205a ed il rullino 205b risultano vincolati tra loro (rigidamente) dalla coppia di maglie 210ab.
La coppia di maglie 210jà ̈ accoppiata alle porzioni sporgenti del perno 215b dell’elemento unitario 220jed al perno 215a del successivo elemento unitario 220j+1– tramite rispettivi fori passanti 210f, in modo analogo a quanto sopra descritto per la coppia di maglie 210ab. In particolare, le estremità di ciascuna maglia 210jsono disposte più esternamente lungo i perni 215b e 215a rispetto a corrispondenti estremità delle maglie 210ab dell’elemento unitario 220je dell’elemento unitario 220j+1ed in contatto con le stesse. Grazie alla struttura di catena ausiliaria 135 appena descritta, ciascun elemento unitario 220jrisulta vincolato all’elemento unitario precedente 220j-1e all’elemento unitario successivo 220j+1nella sequenza a formare un anello chiuso. Allo stesso tempo, tale struttura di catena ausiliaria 135 permette a ciascuna coppia di elementi unitari adiacenti 220j-1e 220jdi ruotare attorno ai perni 215b e 215a, rispettivamente, indipendentemente gli uni rispetto agli altri.
Nella soluzione in accordo con la presente invenzione, la catena 135 comprende inoltre una pluralità di elementi di copertura, o maschere 225j. Ogni maschera 225jha una sezione trasversale sostanzialmente a forma di “C†adatta a circondare la catena 135 in modo da lasciare esposti i rullini 205 su un unico lato.
In particolare, ciascuna maschera 225jcomprende una parete principale 230p e due pareti di montaggio 230u e 230l tutte di forma sostanzialmente rettangolare. Le due pareti di montaggio 230u e 230l si estendono da bordi di estensione maggiore della parete principale 230p e in direzione sostanzialmente trasversale alla stessa. Ciascuna maschera 225jcomprende due coppie di fori passanti 230f – ciascuna formata su una parete di montaggio 230u e 230l – adatte a consentire un inserimento (sopra e sotto la maschera 225j) del perno 215b dell’elemento unitario 220je del perno 215a dell’elemento unitario 220j+1. Si osservi che ciascuna maschera 225jà ̈ disposta più esternamente lungo i perni 215b e 215a rispetto a corrispondenti estremità delle maglie 210jed in contatto con quest’ultime. L’inserimento dei perni 215b e 215a nei fori 230f à ̈ ad esempio di tipo a scatto (anche se diverse tipologie di inserimento note non sono escluse); vantaggiosamente, questo tipo di inserimento permette un semplice accoppiamento di ciascuna maschera 225jai restanti elementi della catena 135. Preferibilmente, sebbene non limitativamente, à ̈ possibile sfruttare l’impegno delle maschere 225jcon i perni 215b e 215a per prevenire un disinserimento di tali perni 215b e 215a dai fori dei rullini 205a e 205b, delle maglie 210je 210ab, ovverosia le maschere 225jpossono essere utilizzate per mantenere uniti gli elementi della catena ausiliaria 135.
Infine, sulla parete principale 230p di ciascuna maschera 225jà ̈ fornito (ad esempio, tramite un processo di sovrastampaggio, o per incollaggio) un elemento di contatto 235, preferibilmente in materiale elastomerico. Nell’esempio in esame, l’elemento di contatto 235 ha un forma sostanzialmente a parallelepipedo ed un’estensione sostanzialmente pari all’estensione della parete principale 230p della maschera 225j.
Passando ora alla Figura 3, la quale à ̈ un particolare di una sezione trasversale del trasportatore di articoli 100, sarà descritto il funzionamento del trasportatore di articoli 100 in accordo con una forma di realizzazione della presente invenzione.
La catena ausiliaria 135 à ̈ disposta all’interno del circuito 130 con gli elementi di contatto 235 opposti alla regione centrale 137 e con i rullini a contatto di una parete laterale 305 della regione centrale 137. Il circuito 130, la catena ausiliaria 135 e la regione centrale 137 sono preferibilmente protette dall’ambiente esterno – in modo da impedire un accesso al circuito 130 da parte di corpi estranei – per mezzo di una copertura 310 (ad esempio, in materiale resistente come un metallo o un polimero). Vantaggiosamente, la catena ausiliaria 135 à ̈ disposta (ad esempio, imponendo un’opportuna tensione della stessa) distanziata sia da una porzione di fondo del circuito 130 sia dalla copertura 310, in modo da evitare l’insorgere di deleteri fenomeni di attrito tra la catena ausiliaria 135 ed il circuito 130 e/o la copertura 310.
Una porzione di catena ausiliaria 135 disposta nella porzione principale 130a del circuito 130 risulta a contatto di una superficie laterale 315 dei moduli 120ie della parte laterale 305 della regione centrale 137. In particolare, gli elementi di contatto 235 contattano la superficie laterale 315 dei moduli 120i, mentre tutti i rullini 205a e 205b contattano la parte laterale 305 della regione centrale 137.
Durante il funzionamento, la catena 105 à ̈ posta in rotazione da uno o più attuatori (ad esempio, motori elettrici) del trasportatore 100 e la catena ausiliaria 135 si muove sostanzialmente di pari passo con la catena 105 grazie al trascinamento provocato dal contatto tra la superficie laterale 315 e gli elementi di contatto 235. Allo stesso tempo, i rullini 205a e 205b rotolano sulla parete laterale 305 della regione centrale 137; di conseguenza, il contatto tra i rullini 205a e 205b e la parete laterale 305 genera un a forza d’attrito (volvente) di bassa intensità. In questo modo, à ̈ possibile ottenere uno scorrimento della catena ausiliaria 135 entro il circuito 130 sostanzialmente ad una medesima velocità con cui à ̈ trascinata la catena 105.
Grazie alla rotazione della catena ausiliaria 135 Ã ̈ possibile ridurre sostanzialmente una forza di attrito che si svilupperebbe tra la superficie laterale 315 della catena 105 e la parete laterale interna 125in della struttura di supporto 110. Nella forma di realizzazione della presente invenzione, la superficie laterale 315 della catena 105 si impegna agli elementi di contatto 235 della catena ausiliaria 135 aderendo agli stessi per via di una componente trasversale della trazione impartita alla catena 105 da un attuatore (non mostrato nelle figure). Pertanto, un punto di applicazione della forza di attrito si sposta al contatto tra i rullini 205a, 205b e la parete laterale 305 della regione centrale 137.
Vantaggiosamente, il rotolamento dei rullini 205a, 205b sulla parete laterale 305 permette uno scorrimento della catena ausiliaria 135 e, conseguentemente, della catena 105, caratterizzato da un coefficiente di attrito volvente (dato dal rotolamento sopra menzionato) molto contenuto. Pertanto, non si verifica (o à ̈ molto limitata) un’usura della catena 105, dato che porzioni delle catene 105 e 135 in reciproco contatto si spostano di pari passo. Inoltre, anche fenomeni di compressione/estensione, ovvero rapide variazione della velocità locale dei moduli 120idella catena 105, meglio noti come pulsazioni longitudinali dovuti al noto fenomeno di slip-stick, risultano sostanzialmente attenuati, garantendo un trasporto più sicuro ed uniforme degli articoli. In aggiunta, nella forma di realizzazione in accordo con la presente invenzione i moduli 120idella catena 105 sono soggetti ad un’usura ridotta rispetto alle soluzioni note nella tecnica e, in generale, richiedono un minore costo di manutenzione e hanno una vita utile maggiore di quest’ultimi.
Passando ora alle Figure 4A e 4B, esse sono assonometrie dall’alto e dal basso, rispettivamente, di una porzione curva di trasportatore di articoli 400 con una catena 405 a tapparella in cui à ̈ implementata un’altra forma di realizzazione in accordo con la presente invenzione.
Nel seguito elementi corrispondenti ad elementi precedentemente descritti sono indicati con riferimenti uguali o simili e la loro spiegazione non à ̈ ripetuta per brevità.
Il trasportatore 400 si differenzia dal trasportatore appena descritto in quanto segue.
Anche la catena 405 comprende una pluralità di moduli 420i(con i = 1, …, N, con N intero positivo; ad esempio, N = 100 ÷ 1000) di catena formati preferibilmente, sebbene non limitativamente, in materiale polimerico – ad esempio, poliammide o resina acetalica. Ciascun modulo 420ià ̈ incernierato ad un modulo 420i-1precedente della catena 405 e, allo stesso tempo, ad un modulo 420i+1successivo nella catena 405 – con un primo modulo ed un ultimo modulo (non mostrati nelle figure) uniti tra loro. In particolare, ciascun modulo 420idella catena 405 a tapparella ha una forma allungata estesa maggiormente lungo una direzione parallela rispetto alla direzione di scorrimento della catena 405 in confronto ad una direzione trasversale alla direzione di scorrimento della catena 405. La catena 405 a tapparella à ̈ adatta al trasporto di articoli di sezione trasversale contenuta (ad esempio, bottiglie) rispetto ad articoli trasportati dalla catena a tappeto precedentemente descritta.
In una parete laterale interna 425in di una struttura di supporto 410 (analoga alla struttura di supporto precedentemente descritta) à ̈ integrato un apparato 427 comprendente uno spazio di scorrimento 430 (preferibilmente più ampio rispetto al circuito precedentemente descritto), una catena ausiliaria 435 ed una regione centrale 437. Lo spazio di scorrimento 430 permette lo scorrimento della catena ausiliaria 435 attorno alla regione centrale 437, la quale à ̈ delimitata dallo spazio di scorrimento 430. Tale regione centrale 437, che può avere dimensioni ridotte rispetto alla regione centrale precedentemente descritta, ha due estremità di raccordo (sostanzialmente trasversali alla catena 405) concave in corrispondenza di due ruote dentate 440a e 440b, le quali sono adatte a ruotare attorno ad un rispettivo perno 445a e 445b (le due ruote dentate 440a e 440b ed i perni 445a e 445b essendo anch’essi compresi nell’apparato).
Nell'esempio in esame, una delle due ruote dentate 440a e 440b, ad esempio la ruota dentata 440a à ̈ azionata da un attuatore, come un motore elettrico 450 in modo da movimentare la catena ausiliaria 435 attorno alla regione centrale 437, mentre la ruota 440b à ̈ folle. Tuttavia, in forme di realizzazione alternative in accordo con la presente invenzione (non illustrate), le ruote dentate 440a e 440b possono essere entrambe folli oppure almeno una motorizzata. In un'ulteriore forma di realizzazione (anch'essa non illustrata), sono fornite ruote cilindriche (ovverosia, prive di denti) folli e non motorizzate, le quali sono adatte a coadiuvare lo scorrimento della catena ausiliaria passivamente come nel caso precedentemente descritto (in relazione alle Figure 1 - 3). Vantaggiosamente, à ̈ possibile sostituire ruote cilindriche folli con una o più ruote dentate motorizzate (e viceversa, sostituire ruote dentate motorizzate con ruote cilindriche folli) nel caso si renda necessaria una trazione meccanica aggiuntiva fornita dal motore (o viceversa, nel caso in cui non sia più necessaria tale trazione meccanica).
In aggiunta, à ̈ vantaggiosamente fornito un elemento di guida e tensionamento, come una molla a spirale o galoppino 455 nello spazio di scorrimento 430 (all’interno della parete laterale interna 425in) sostanzialmente adiacente alla regione centrale 437 ed opposta ad una porzione principale 430a comunicante con la catena 405. Il galoppino 455 à ̈ adatto a tendere la catena 405 sul percorso di scorrimento di ritorno della stessa favorendo un ingranamento corretto e silenzioso sulla ruota 440b folle.
Considerando ora anche la Figura 5, la quale à ̈ una vista in sezione trasversale della porzione curvilinea di trasportatore di articoli 400 delle Figure 4A e 4B, la catena ausiliaria 435 comprende una pluralità di elementi di contatto 535. Ogni elemento di contatto 535 ha una sezione trasversale sostanzialmente a forma di “C†adatta ad impegnarsi con una porzione inferiore della superficie laterale 540 della catena 405. Infatti, tale porzione inferiore della superficie laterale 540 della catena 405 ha una sezione trasversale sostanzialmente a forma di “T†ruotata di 90° in senso antiorario. Di conseguenza, l’elemento di contatto 535 permette di ottenere un’aderenza sufficiente a coadiuvare lo scorrimento della catena 405 riducendo una forza d’attrito dovuta allo scorrimento nella porzione curvilinea.
In maggiore dettaglio, ciascun elemento di contatto 535 comprende una porzione di fissaggio 535p tramite la quale à ̈ fissato ad una parete principale 530p (ad esempio, mediante sovrastampaggio o incollaggio) di una corrispondente maschera 525j montata alla catena 435 (in modo analogo al caso precedentemente descritto). Da estremità opposte della porzione di fissaggio 535p si sviluppano due porzioni di contatto 535u e 535l, le quali sono sostanzialmente parallele alle pareti di montaggio 530u e 530l della maschera 525j, ma si estendono in una direzione opposta rispetto a quest’ultime. Questa conformazione dell’elemento di contatto 535 consente di ottenere una regione di aderenza sufficientemente estesa tra lo stesso e la porzione inferiore della superficie laterale 540 della catena 405.
In generale, possono essere forniti elementi di contatto con qualsiasi conformazione adatta ad ottenere una sufficiente aderenza alla parete laterale dei moduli della catena in modo da trasferire il punto di applicazione delle forze di attrito tra i rullini della catena ausiliaria ed una parete laterale della regione centrale.
Durante il funzionamento del trasportatore 400, la catena ausiliaria 435 à ̈ posta in rotazione dal motore 450 cosicché una porzione della stessa a contatto della catena 405 si muove nello stesso verso in cui à ̈ trascinata la catena 405, mentre i rullini 505a e 505b della catena 435 sono a contatto della parete laterale 545 della regione centrale 437 o impegnati con i denti delle ruote dentate 440a e 440b. In questo modo – oltre ad avere il vantaggio di eliminare, o almeno ridurre, l’attrito come nella porzione curvilinea precedentemente descritta – lo scorrimento della catena 405 à ̈ regolato dal movimento della catena ausiliaria 435. Vantaggiosamente, la velocità di rotazione della catena ausiliaria imposta dal motore elettrico 450 può essere dimensionata in modo da compensare componenti trasversali della trazione della catena 405 che insorgono quando la catena attraversa tratti curvilinei della struttura di supporto 410 ed in modo da migliorare lo scorrimento della catena 405, rendendolo più uniforme (ovverosia, con un andamento non pulsato in tutto il trasportatore di articoli 400).
Si osservi che la catena ausiliaria 435 motorizzata à ̈ particolarmente vantaggiosa in tratti curvilinei che si sviluppano almeno in parte lungo un percorso ascendente (ad esempio, nel caso di tratti a rampa o a spirale) su cui à ̈ disposto il trasportatore di articoli 400. In questo caso, il motore 450 consente di contrastare con maggiore efficacia anche il peso associato alla catena 405 ed agli articoli trasportati dalla stessa, riducendo un corrispondente sforzo cui à ̈ sottoposto il motore della catena 405.
In una forma di realizzazione alternativa (non illustrata) in accordo con la presente invenzione, à ̈ fornita una catena ausiliaria motorizzata dotata di elementi di accoppiamento adatti a scorrere sulla parete laterale della regione centrale. Ad esempio, la catena ausiliaria può essere provvista di rulli non girevoli in modo folle (analoga ad una catena impiegata per l’azionamento di una bicicletta); tali rulli non girevoli in modo folle sono adatti ad essere ingranati dai denti delle ruote dentate e a strisciare a contatto della parete laterale della regione centrale (anziché rotolare sulla stessa). In alternativa, possono essere forniti elementi di accoppiamento di diversa tipologia, ad esempio, degli elementi a pattino (conformati per ingranare con i denti delle ruote dentate). Vantaggiosamente, tali elementi di accoppiamento adatti a scorrere sulla parete laterale della regione centrale e quest’ultima sono formati in materiali il cui contatto dinamico provoca un basso coefficiente di attrito radente; ad esempio, la parete laterale della regione centrale può essere formata in un polimero adatto come polietilene ad alta densità, mentre gli elementi di accoppiamento possono essere formati in un metallo adatto come acciaio oppure bronzo. La catena ausiliaria motorizzata dotata di tali elementi di accoppiamento permette di ridurre l’attrito in modo quasi analogo alle forme realizzazione precedentemente descritte, allo stesso tempo con un costo di produzione inferiore rispetto alle forme di realizzazione provviste di elementi di accoppiamento adatti a rotolare. In aggiunta, à ̈ possibile disporre elementi di lubrificazione per lubrificare la superficie laterale della regione centrale in modo da ridurre ulteriormente l’attrito tra gli elementi di accoppiamento scorrevoli e la parete laterale per agevolare lo scorrimento della catena ausiliaria.
In forme di realizzazione alternative (non illustrate), una forza meccanica necessaria per la rotazione di una (o più) ruota dentata può essere derivata da un attuatore già disponibile (come il motore di trazione della catena) tramite una trasmissione a puleggia oppure da un albero motore attraverso un giunto di collegamento con un alberino porta pignone connesso alla ruota dentata da ruotare in vece del motore elettrico.
Nonostante nelle figure allegate siano illustrate porzioni curvilinee di trasportatori tali da compiere curve su angoli di circa 90°, forme di realizzazione alternative della presente invenzione possono essere adatte a porzioni curvilinee di trasportatori tali da compiere curve su angoli sia minori sia maggiori (ad esempio, con angoli compresi tra pochi gradi e 360°).
Appare evidente che in trasportatori comprendenti più porzioni curvilinee à ̈ possibile disporre una sequenza di catene ausiliarie, con ciascuna catena ausiliaria disposta in concomitanza di una corrispondente porzione curvilinea. Inoltre, possono essere impiegate sia catene ausiliarie di tipo folle sia di tipo motorizzato in uno stesso trasportatore di articoli. Vantaggiosamente, catene ausiliarie motorizzate possono essere disposte in corrispondenza di porzioni curvilinee “critiche†per coadiuvare attivamente lo scorrimento della catena, oltre che per annullare (o ridurre) la forza di attrito, mentre catene ausiliarie folli possono essere disposte in corrispondenza di altre porzioni curvilinee del trasportatore. Ad esempio, considerando un tratto a spirale di un trasportatore, potrebbero essere disposte catene ausiliarie folli in una porzione curvilinea iniziale del tratto a spirale, catene ausiliarie motorizzate in una porzione curvilinea finale del tratto a spirale e, secondo la lunghezza del tratto a spirale, anche in porzioni curvilinee intermedie – in modo da ridurre la sollecitazione di trazione sul tratto terminale della catena di trasporto in corrispondenza di un pignone motore adatto ad accoppiarsi con la catena di trasporto.
Inoltre, si osservi che forme di realizzazione descritte associate ad una catena a tappeto possono essere applicate ad una catena a tapparella e, viceversa, forme di realizzazione descritte associate ad una catena a tapparella possono essere applicate ad una catena a tappeto. In generale, le forme di realizzazione della presente invenzione possono essere applicate ad un trasportatore di articoli comprendente una catena di una qualsiasi tipologia nota nella tecnica.
Infine, altre forme di realizzazione in accordo con la presente invenzione forniscono un apparato comprendente la catena ausiliaria, la regione centrale, il circuito o la regione di scorrimento ed eventuali catene dentate, perni ed attuatore/i. Tale assieme può essere progettato per accoppiarsi a porzioni curvilinee di trasportatori per articoli già implementati in una linea di produzione, in modo semplice ed economico.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un apparato per assistere lo scorrimento di una catena di trasporto (105; 405) in corrispondenza di una curva di un percorso di trasporto di un trasportatore per articoli (100; 400), detto apparato comprendendo almeno una catena ausiliaria (135; 435) disposta in una regione curvilinea di scorrimento (130; 430) corrispondente alla curva del percorso di trasporto, caratterizzato dal fatto che detta catena ausiliaria comprende una pluralità di elementi di contatto (235; 535), ciascun elemento di contatto essendo adatto a aderire lateralmente alla catena di trasporto, in modo da determinare una medesima velocità di scorrimento per la catena di trasporto e la catena ausiliaria.
  2. 2. L’apparato in accordo con la rivendicazione 1, in cui la regione di scorrimento comprende una porzione principale (130a, 430a) formata aperta verso la catena di trasporto in modo che un tratto di catena ausiliaria disposta in detta porzione principale si affacci sulla catena di trasporto.
  3. 3. L’apparato in accordo con la rivendicazione 2, in cui la regione di scorrimento à ̈ un percorso chiuso (130).
  4. 4. L’apparato in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui la regione di scorrimento delimita una regione centrale (137; 437) adatta a operare da spallamento per detta catena ausiliaria.
  5. 5. L’apparato in accordo con la rivendicazione 4, in cui ad estremità opposte della regione centrale sono fornite ruote (440a, 440b) adatte ad assistere uno scorrimento della catena ausiliaria.
  6. 6. L’apparato in accordo con la rivendicazione 5, in cui almeno una delle ruote à ̈ dotata di denti con un passo e forma adatti ad ingranare con la catena ausiliaria ed à ̈ posta in rotazione da un attuatore (450).
  7. 7. L’apparato in accordo con una qualsiasi rivendicazione da 1 a 6, in cui à ̈ fornito un elemento (455) per tendere la catena ausiliaria in una porzione di ritorno della regione curvilinea di scorrimento.
  8. 8. L’apparato in accordo con una qualsiasi rivendicazione da 1 a 7, in cui la catena ausiliaria comprende una sequenza di elementi unitari (220j), ciascun elemento unitario avendo una coppia di perni (215a, 215b) inseriti in un foro passante di corrispondenti elementi di accoppiamento (205a, 205b; 505a, 505b) ed una coppia di elementi di vincolo (210ab) accoppiata a porzioni dei perni sporgenti dagli elementi di accoppiamento inserendo dette porzioni sporgenti dei perni in rispettivi fori passanti (210f) formati in estremità opposte di ciascun elemento di vincolo, ed una pluralità di coppie di ulteriori elementi di vincolo (210j), ciascuna adatta ad essere accoppiata alle porzioni sporgenti di un perno (215b) dell’elemento unitario ed alle porzioni sporgenti di un ulteriore perno (215a) di un ulteriore elemento unitario (220j+1) adiacente, tramite rispettivi fori passanti (210f) formati in estremità opposte di ciascun ulteriore elemento di vincolo.
  9. 9. L’apparato in accordo con la rivendicazione 8, in cui gli elementi di accoppiamento sono adatti a rotolare su una parte laterale (315; 545) della regione centrale.
  10. 10. L’apparato in accordo con la rivendicazione 8, in cui gli elementi di accoppiamento sono adatti a scorrere sulla parte laterale della regione centrale.
  11. 11. L’apparato in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 10, in cui la catena ausiliaria ulteriormente comprende una pluralità di elementi di copertura (225j; 525j), ciascun elemento di copertura comprendendo una parete principale (230p; 530p) e due pareti di montaggio (230u, 230l; 530u, 530l), le quali si estendono da bordi di estensione maggiore della parete principale in direzione sostanzialmente trasversale alla stessa, ciascuna parete di montaggio comprendendo una coppia di fori passanti (230f) adatta a consentire un inserimento della porzione sporgente del perno dell’elemento unitario e della porzione sporgente del perno dell’ulteriore elemento unitario nella sequenza.
  12. 12. L’apparato in accordo con la rivendicazione 11, in cui la pluralità di elementi di contatto à ̈ formata sulla parete principale di ciascun elemento di copertura.
  13. 13. Un trasportatore per articoli (100; 400) comprendente una struttura di supporto (110; 410) dotata di un alloggiamento (115; 415) delimitato da almeno una parete laterale (125in; 425in), detto alloggiamento essendo adatto ad alloggiare una catena di trasporto (105; 405) ed orientarne un rispettivo scorrimento, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un apparato in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni 1 - 12, detto apparato essendo integrato nell’almeno una parete laterale di detto trasportatore in corrispondenza di una porzione curva dell’alloggiamento, detta regione di scorrimento (130; 430) essendo disposta adiacente alla catena di trasporto e detti elementi di contatto (235; 535) della catena ausiliaria (135; 435) essendo adatti a aderire ad una superficie laterale (315; 540) della catena di trasporto, in modo da determinare una medesima velocità di scorrimento per la catena di trasporto e la catena ausiliaria.
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