ITMI20120251A1 - Stufa a pellet con sistema autopulente del braciere - Google Patents

Description

Descrizione di un brevetto per invenzione avente titolo:

“STUFA A PELLET CON SISTEMA AUTOPULENTE DEL BRACIEREâ€

DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto una stufa a pellet provvista di un sistema autopulente del braciere e di alimentazione di aria di combustione allo stesso.

Una stufa pellet della tecnica nota, illustrata nell’annessa figura 1, comprende una carcassa 10, di forma sostanzialmente parallelepipeda, nella cui parte alta à ̈ disposta una tramoggia 11 nella quale viene caricato il pellet 12, che per mezzo di una coclea 13 viene condotto ad un tubo di caduta 14 che lo alimenta ad un braciere 15 dove avviene la combustione.

Il braciere 15 à ̈ montato su un supporto 16, e presenta fori 17 per il passaggio dell’aria di combustione che viene aspirata dall’esterno dalla depressione creata da una ventola 18 di estrazione fumi, come illustrato dalle frecce. In particolare, l’aria fresca dall’ambiente indicata dalle frecce con il numero di riferimento 19, entrante attraverso un’apertura 20 e un condotto 21 viene richiamata nel braciere 15 attraverso i fori 17, mentre i gas combusti caldi, indicati dalle frecce con il numero di riferimento 22, vengono aspirati ed espulsi dalla ventola 18.

Un ulteriore ventilatore 25 immette aria ambiente rappresentata dalle frecce indicate col numero di riferimento 26, che si riscalda passando attraverso uno scambiatore 27 dove preleva calore dai fumi caldi prodotti dalla combustione e viene rimmessa calda nell’ambiente, come rappresentato dalle frecce 28.

Al di sotto del braciere 15 Ã ̈ disposta una cassetta 29 per la raccolta delle ceneri 30.

Secondo tale tecnica nota, la pulizia del braciere avviene periodicamente aumentando la velocità di rotazione della ventola 18 di estrazione fumi, in modo da aumentare la depressione e quindi far saltare le ceneri verso l’alto per poi farle cadere nella sottostante cassetta di raccolta 29, come schematicamente mostrano i puntini in figura 1.

In figura 1 à ̈ mostrata anche schematicamente una resistenza, chiamata in gergo candeletta, che genera il calore necessario all’ innesco dei pellet nel braciere 15.

Il sistema di pulitura del braciere 15 sopra descritto si à ̈ dimostrato inadeguato ad eliminare eventuali incrostazioni che si dovessero formare sulle pareti del braciere 15, che tendono ad ostruire i fori 17 di passaggio dell’aria di combustione, con conseguente perdita di efficienza della stufa. Pertanto, si rendono necessarie frequenti pulizie manuali del braciere 15.

Sono stati altresì proposti dei sistemi alternativi per l’asportazione delle ceneri, quali ad esempio una vite disposta sul fondo del braciere, avente metà filettatura destra e metà filettatura sinistra che, quando viene posta in rotazione trascina le polveri dal braciere facendole cadere nella sottostante cassetta di raccolta.

Una tale soluzione risulta piuttosto complessa e non consente di effettuare una pulizia ottimale, in particolare di eliminare eventuali incrostazioni che si dovessero formare in corrispondenza dei fori di immissione dell’aria di combustione nel braciere.

Scopo dell’ invenzione à ̈ quello di eliminare gli inconvenienti suddetti della tecnica nota.

In particolare uno scopo dell’ invenzione à ̈ quello di fornire un sistema autopulente del braciere di una stufa a pellet che consenta una perfetta disincrostazione dei fori di alimentazione dell’aria di combustione.

Altro scopo dell’invenzione à ̈ quello di fornire un tale sistema autopulente che consenta al contempo l’immissione dell’aria di combustione nel braciere.

Altro scopo ancora dell’invenzione à ̈ quello di fornire un tale sistema che sia di semplice ed economica realizzazione.

Questi scopi sono raggiunti dall’invenzione con le caratteristiche delle annesse rivendicazioni indipendenti.

Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione appaiono dalle rivendicazioni dipendenti.

Sostanzialmente, la stufa a pellet secondo l’invenzione, del tipo precedentemente descritto, presenta, sul fondo del braciere, un tubo montato tra le pareti della carcassa della stufa in modo da poter ruotale intorno al suo asse e presentante almeno un’estremità, preferibilmente entrambe le estremità, aperte per l’ingresso di aria ambiente, e una pluralità di fori in corrispondenza del suo tratto disposto in corrispondenza del braciere.

Tale tubo forato costituisce praticamente la parete di fondo del braciere e ha il suo mantello a breve distanza da due pareti longitudinali contrapposte disposte ad imbuto del braciere.

In tal modo, il suddetto tubo forato funge sia da alimentazione dell’aria comburente al braciere che da elemento pulitore per l’eliminazione delle ceneri e l’asportazione di eventuali incrostazioni. Infatti, mettendo periodicamente in rotazione tale tubo le ceneri ed eventuali incrostazioni che si dovessero formare intorno ai fori di entrata dell’aria vengono evacuate attraverso l’intercapedine tra il mantello del tubo e una di dette pareti longitudinali del braciere.

Preferibilmente, il tubo presenta almeno un setto longitudinale, preferibilmente almeno due, in modo da dividere la sua luce in più settori longitudinali e occludere le aperture di entrata nell’aria nella metà inferiore, in modo da limitare al minimo l’eventuale fuoriuscita di aria attraverso fori del tubo non disposti all’interno del braciere, per qualsiasi posizione angolare del tubo stesso.

Essendo il tubo totalmente interno al corpo stufa, esso consente un preriscaldo dell’aria, e quindi un miglior rendimento della combustione.

Altri vantaggi che si hanno con il sistema secondo l’invenzione sono ridotti interventi di pulizia, l’annullamento delle mancate accensioni e delle combustioni non corrette dovute all’intasamento dei fori di passaggio dell’aria, e la semplicità di realizzazione dei singoli componenti.

Ulteriori caratteristiche dell’invenzione saranno evidenti dalla descrizione dettagliata che segue, riferita ad una sua forma puramente esemplificativa, e quindi non limitativa di realizzazione, illustrata nei disegni annessi, in cui:

la Fig. 1 Ã ̈ una vista schematica in sezione di una stufa a pellet tradizionale, come precedentemente descritta;

la Fig. 2 à ̈ una vista come quella di Fig. 1 di una stufa a pellet incorporante il sistema autopulente secondo l’invenzione;

la Fig. 3 Ã ̈ un ingrandimento di un particolare di Fig. 2 relativo al braciere e alla cassetta di raccolta delle polveri;

la Fig. 4 Ã ̈ una sezione presa secondo il piano IV-IV di Fig. 3;

la Fig. 5 Ã ̈ una vista schematica ulteriormente ingrandita, parzialmente in sezione, parzialmente in vista secondo la freccia F di figura 4.

Una stufa a pellet tradizionale mostrata in Fig. 1 Ã ̈ stata precedentemente descritta.

In seguito verrà descritta la stufa a pellet secondo l’invenzione con riferimento alle Figg. da 2 a 5, nelle quali sono riportati gli stessi numeri di riferimento di Fig. 1 per contraddistinguere parti uguali o simili, che non verranno ulteriormente descritte, come pure non verrà ripetuto il funzionamento della stufa, anch’esso già sommariamente descritto.

La descrizione sarà pertanto limitata alle parti innovative della stufa secondo l’invenzione.

Come meglio mostrato nelle Figg. 3 e 4, sul fondo del braciere 15 Ã ̈ posizionato un tubo 50 supportato in modo da poter ruotare intorno al proprio asse dalle fiancate 51 della carcassa 10 della stufa, mediante boccole o cuscinetti 52 per ridurre al minimo gli attriti durante la rotazione.

Il tubo 50 può essere messo in rotazione mediante un motore non mostrato che comanda una catena 53 ingranante un pignone 54 montato ad una estremità del tubo.

Almeno una estremità del tubo 50, e preferibilmente entrambe le estremità 55 sono aperte per consentire l’entrata di aria dall’ambiente come indicato dalle frecce 19.

Preferibilmente nel tubo 50 sono disposti setti longitudinali, nell’esempio riportato quattro setti 56 disposti a croce in modo da canalizzare il flusso d’aria 19. Naturalmente i numeri di setti può essere maggiore o minore di quattro.

Alle estremità 55 del tubo 50 sono disposte rispettive saracinesche fisse 57 (vedere anche Fig. 5) che insieme ai setti o paratie 56 interne al tubo permettono di convogliare l’aria solo nella zona superiore del tubo.

Il tubo 50 Ã ̈ disposto in modo tale da costituire praticamente la parete di fondo del braciere 15, e quindi costituire una parte integrante dello stesso.

Nell’esempio riportato, il braciere o cestello 15 di contenimento dei pellet ha una forma sostanzialmente troncopiramidale capovolta, con due pareti contrapposte 60 che si estendono longitudinalmente secondo l’asse del tubo 50 e convergono ad imbuto sul mantello del tubo, lasciando una piccola luce 61 tra le loro estremità e il mantello del tubo 50.

Il tratto del tubo 50 sottostante il braciere 15 presenta una pluralità di fori 62 su tutta la sezione, per consentire l’entrata di aria nel braciere 15.

Durante il funzionamento normale della stufa il tubo 50 alimenta l’aria di combustione al pellet 12 nel braciere 15, aria che viene aspirata attraverso i fori 62 dalla depressione creata dalla ventola di aspirazione fumi 18. Poiché il tubo 50 costituisce parte integrante del braciere 15, ed à ̈ quindi ad alta temperatura almeno nella zona del supporto 16 del braciere, l’aria 19 subisce un preriscaldo prima di andare a contatto con i pellet 12 nel braciere 15, migliorando così il rendimento termico della stufa, e diminuendo la produzione di anidride carbonica.

Quando occorre effettuare la pulitura, si mette in rotazione il tubo 50, come indica la freccia in Fig. 3, facendo così cadere le ceneri 30 nella cassetta di raccolta 29, attraverso la luce 61 tra una parete 60 del braciere e il mantello del tubo 50.

Tale rotazione consente altresì di eliminare eventuali incrostazioni che si dovessero formare sul tubo, che potrebbero occludere i fori 62.

Convenientemente à ̈ prevista una logica di controllo (non mostrata) con un’interfaccia utilizzatore attraverso la quale à ̈ possibile impostare i tempi di pulizia ciclica, in base alla potenza termica della stufa ad esempio può essere prevista una rotazione lenta del tubo 50 (1-10 giri/m) della durata di 10-60 secondi ogni 3-8 minuti. Allo spegnimento della stufa à ̈ prevista una rotazione più lunga, ad esempio di 3-12 minuti.

Da quanto esposto appaiono evidenti i vantaggi della stufa a pellet secondo l’invenzione, che mediante il tubo forato 50 permette sia l’alimentazione di aria preriscaldata ai pellet nel braciere 15, che l’autopulizia del braciere stesso.

Naturalmente l’invenzione non à ̈ limitata alla particolare forma di realizzazione precedentemente descritta e illustrata nei disegni annessi, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio alla portata del tecnico del ramo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione stessa, come definita nelle rivendicazioni annesse.

Claims (8)

1. RIVENDICAZIONI 1. Stufa a pellet comprendente una carcassa (10) airinterno della quale à ̈ prevista una tramoggia (11) di contenimento dei pellet (12) da alimentare ad un braciere (15) provvisto di fori (62) per l’entrata di aria di combustione aspirata per depressione da una ventola di estrazione fumi (18), caratterizzata dal fatto che la parete di fondo di detto braciere (15) à ̈ costituita da un tratto provvisto di detti fori (62) di entrata dell’aria di combustione di un tubo (50) avente almeno un’estremità (55) aperta, montato in modo da poter ruotare intorno al proprio asse.
2. 2. Stufa a pellet secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto tubo (50) à ̈ disposto in modo tale da determinare una luce (61) tra il suo mantello e almeno una di due pareti contrapposte (60) del braciere (15) orientate secondo l’asse del tubo (50).
3. 3. Stufa a pellet secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che dette pareti contrapposte (60) convergono ad imbuto sul mantello di detto tubo (50).
4. 4. Stufa a pellet secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto tubo (50) presenta almeno un setto longitudinale (56) e una saracinesca fissa (57) atta a chiudere la metà inferiore di detta almeno un’estremità aperta (55), in modo da canalizzare l’aria nella parte superiore del tubo (50).
5. 5. Stufa a pellet secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto tubo (50) Ã ̈ supportato da due pareti contrapposte (51) di detta carcassa (10) mediante boccole o cuscinetti (52).
6. 6. Stufa a pellet secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto tubo (50) à ̈ azionato da un motore tramite un pignone (54) montato in corrispondenza di una sua estremità (55).
7. 7. Stufa a pellet secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente una logica di controllo con interfaccia utilizzatore per l’impostazione dei tempi di rotazione ciclica di detto tubo (50) e il tempo di rotazione allo spegnimento della stufa.
8. 8. Sistema autopulente del braciere (15) di una stufa a pellet e di alimentazione dell’aria di combustione, consistente in un tubo (50) atto a ruotare intorno al proprio asse, comprendente un tratto forato (62) costituente la parete di fondo di detto braciere (15) e posizionato in modo da determinare una luce (61) tra il suo mantello e almeno una di due pareti contrapposte (60) del braciere.