ITMI20111835A1

ITMI20111835A1 - Dispositivo di preriscaldo nastro e procedimento di applicazione connesso

Info

Publication number: ITMI20111835A1
Application number: IT001835A
Authority: IT
Inventors: Massimo Menzolini
Original assignee: I M A Ind Macchine Automatic He S P A
Priority date: 2011-10-07
Filing date: 2011-10-07
Publication date: 2013-04-08
Also published as: WO2013050864A1; JP2014528389A; IN2014KN00966A; EP2763839A1; US20140255858A1; EP2763839B1; CN103987509A

Description

"DISPOSITIVO DI PRERISCALDO NASTRO E PROCEDIMENTO DI APPLICAZIONE CONNESSO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce all'impiego di mezzi di preriscaldo dei nastri sigillanti connessi agli elementi di contenimento da sigillare. E' oggetto del presente trovato anche il procedimento collegato.

STATO DELLA TECNICA

Ãˆ noto come, nella tecnica di produzione dei "blister" e di altri prodotti alveolati simili, venga applicato in continuo un nastro sigillatore il cui compito Ã ̈ quello di isolare i vani degli alveoli, con il loro contenuto, dall'ambiente esterno. Tale tecnica viene impiegata anche per sigillare diversi tipi di elementi di contenimento adatti sia a sostanze solide che liquide; tra questi rientrano ad esempio contenitori per farmaci, integratori alimentari, quali vitamine, e altre sostanze medicali e contenitori per alimenti.

In questa tecnica, un rullo pressore riscaldato ed in metallo riscalda il nastro sigillatore prima che quest'ultimo entri in contrasto con un ulteriore rullo, ad esempio di trascinamento, di un nastro in cui sono presenti gli alveoli. Il nastro sigillatore deve essere riscaldato ad una temperatura tale da portare il nastro stesso e/o lo strato collante, su esso presente, alla giusta temperatura. Tale temperatura Ã ̈ quella che garantisce una sigillatura stabile a seguito della successiva pressione tra rullo di trascinamento o contrasto e rullo pressore. Si Ã ̈ rilevato che, fino a un certo valore di velocitÃ di avanzamento del nastro, il rullo pressore Ã ̈ in grado di trasmettere la giusta quantitÃ di energia termica per generare l'effetto desiderato.

Un inconveniente riguarda la relazione tra l'aumento di velocitÃ di avanzamento del nastro e la temperatura superficiale del rullo pressore. Si Ã ̈ rilevato che, per impiegare velocitÃ di avanzamento piÃ¹ elevate, rivolte ad aumentare la produttivitÃ , non Ã ̈ possibile innalzare ulteriormente la temperatura superficiale del rullo pressore. Questo provocherebbe problemi sia sul nastro sigillatore, sia sulla sigillatura stessa.

E' noto dalla domanda di brevetto US-A-4,310,365 un rullo pressore con superficie in gomma a cui Ã ̈ associato un tegolo riscaldante. Tale tegolo assume la funzione di riscaldare la porzione superficiale della gomma rivestente il rullo, il nastro isolante che ricopre le piattine conduttrici e le piattine conduttrici stesse. Il tegolo, inoltre, riscaldando il nastro isolante, rende possibile l'adattamento morfologico del nastro isolante stesso alla superficie ondulata dello strato da isolare. In altre parole, l'azione del tegolo non permette alle piattine conduttrici di spostarsi lateralmente, mantenendo cosÃ¬ una posizione geometrica reciproca voluta. Tale posizione geometrica reciproca risulta essenziale per il corretto comportamento del nastro pluricanali. Questo sistema, per la configurazione, il modo di operare e le finalitÃ , non Ã ̈ utilizzabile ai presenti fini.

E' anche noto prevedere, in cooperazione con il rullo sigillatore, un tegolo riscaldante che si posiziona anteriormente rispetto al rullo sigillatore, ma che Ã ̈ autonomo da quest'ultimo. Questa tecnica nota, oltre a creare tempi morti per le operazioni di manutenzione, non garantisce che il nastro sigillatore si mantenga perfettamente in posizione.

La Richiedente si Ã ̈ quindi trovata nella condizione di dover studiare e realizzare un dispositivo e metodo per ottenere una sigillatura sicura e continua anche alle elevate velocitÃ di produzione adottate dalle macchine sigillatrici in genere.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato Ã ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le relative rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con il suddetto scopo, un dispositivo di preriscaldo nastro secondo il trovato Ã ̈ costituito da un rullo pressore riscaldato in metallo, o rullo sigillatore, cooperante con un nastro da sigillare ed un nastro sigillatore riscaldato dal rullo sigillatore e proveniente da una bobina. Dall'unione di questi ultimi elementi si ottiene il prodotto sigillato.

Secondo il presente trovato, al rullo sigillatore viene direttamente associato un tegolo, o piastra, riscaldato e/o riscaldante, per riscaldare il nastro sigillatore. Tale tegolo viene previsto nel punto piÃ¹ vicino possibile al punto, o area, di cooperazione tra rullo pressore e rullo di contrasto, in grande prossimitÃ della zona di sigillatura del nastro sigillatore da parte del rullo sigillatore .

Secondo una prima formulazione del presente trovato, la posizione reciproca tra il tegolo riscaldato e/o riscaldante ed il rullo sigillatore rimane fissa, qualunque sia la posizione angolare che il rullo sigillatore assume. Secondo una prima formulazione del tegolo, esso presenta una forma e una lunghezza tali da potersi inserire il piÃ¹ vicino possibile alla zona di sigillatura.

Secondo una formulazione del trovato, la superficie del tegolo presenta elementi aventi funzione di divaricazione, o tensionamento, in senso trasversale alla direzione di avanzamento del nastro sigillatore. Questi elementi, tenendo teso il nastro sigillatore, servono ad evitare la generazione di comportamenti longitudinali non regolari e non uniformi nel nastro sigillatore, che porterebbero ad imperfezioni nella sigillatura.

Secondo un'ulteriore formulazione del tegolo, questo presenta al suo interno elementi riscaldanti. Tali elementi sono, ad esempio, resistenze elettriche inseribili al suo interno.

Secondo una variante, che puÃ² essere impiegata insieme alla soluzione appena citata, nel tegolo vengono ricavati canali di dimensioni ridotte volti a emettere aria, immessa nel tegolo tramite almeno un condotto d'ingresso. Tale aria puÃ² essere riscaldata alla temperatura voluta o a temperatura ambiente a seconda delle esigenze. I canali terminano sulla superficie del tegolo. Detti canali possono presentare, in uscita, una svasatura al fine di meglio distribuire la pressione sul nastro sigillatore e sul nastro da sigillare ed evitare, quindi, profili irregolari indesiderati.

Secondo il trovato, il tegolo deve portare il nastro sigillatore ad una temperatura che, associata poi all'incremento di temperatura fornito dal rullo metallico riscaldato pressore, assicuri una sigillatura completa e sicura.

Secondo una variante, il tegolo trasmette al nastro sigillatore la quantitÃ di calore necessaria a raggiungere la temperatura del rullo pressore. In questo caso, al rullo pressore riscaldato in metallo resta principalmente la funzione di sigillatura.

Rientra nello spirito del presente trovato anche un procedimento di applicazione di un nastro sigillatore su vani di contenimento, in cui una sigillatura interviene in una zona di sigillatura tra un rullo metallico riscaldato, o rullo sigillatore, e mezzi di trascinamento e/o contrasto ad esempio a rullo.

In accordo con il procedimento del presente trovato, in prossimitÃ della zona di sigillatura almeno il nastro sigillatore riceve un contributo di calore idoneo a portarlo alla temperatura voluta, detto contributo essendo ottenuto mediante un tegolo, detto contributo di calore essendo assod ato ad un'azione di divaricazione o tensionamento tra sversale del nastro sigillatore.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una vista relativa al normale sistema di applicazione di un nastro sigillatore, in cui Ã ̈ applicato il dispositivo di preriscaldo secondo il presente trovato, in una condizione operativa in cui il rullo pressore riscaldato in metallo, o rullo sigillatore, Ã ̈ adiacente al rullo di contrasto e/o di trascinamento;

- la fig. 2 Ã ̈ un esempio di fig. 1 in una condizione non operativa, in cui il rullo pressore riscaldato in metallo, o rullo sigillatore, Ã ̈ distaccato dal rullo di contrasto e/o di trascinamento;

- la fig. 3 Ã ̈ un dettaglio ingrandito e sezionato di una forma di realizzazione di un tegolo del dispositivo del presente trovato;

- le figg. 3a, 3b, 3c, 3d, 3e, 3f illustrano possibili esempi di svasatura dei canali di uscita dell'aria del tegolo di fig. 3;

- la fig. 4 illustra il tegolo del dispositivo del presente trovato con una possibile forma di realizzazione di elementi di divaricazione;

- la fig. 5 illustra una vista tridimensionale del dispositivo del presente trovato.

Le parti funzionali che assolvono funzioni uguali riportano riferimenti numerici uguali.

DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME REALIZZAZIONE

Con riferimento alla fig. 1, Ã ̈ illustrato un dispositivo 10 di preriscaldo nastro applicato, nel caso esemplificativo, alla sigillatura di nastri riportanti alveoli o vani di contenimento. Secondo il trovato, il dispositivo 10 opera in cooperazione con un nastro 12 riportante gli alveoli. Il dispositivo 10 Ã ̈, nel caso di specie, composto da un rullo metallico, o rullo sigillatore, 15 riscaldato e/o riscaldante, con funzione anche di pressore, e da un rullo trascinatore 11 di contrasto associato al nastro 12. Il nastro 12 da sigillare e il nastro sigillatore 14, svolto da una bobina 13, vengono convogliati nel punto, area, o linea di cooperazione tra i suddetti rulli 11 e 15. Tale punto, area, o linea di cooperazione corrisponde alla zona di sigillatura.

La sigillatura avviene come risultato della duplice azione di pressione e riscaldamento esercitata dal rullo sigillatore 15, associata alla corretta temperatura del nastro sigillatore 14. Nella parte immediatamente prima, ovvero a monte, della zona sigillatura, rispetto al verso di avanzamento normale del nastro sigillatore 14, Ã ̈ previsto un tegolo, o piastra, 17 riscaldante e/o riscaldato, atto ad aumentare la temperatura del nastro sigillatore 14.

Il nastro sigillatore 14 viene normalmente tenuto in tensione in modo noto, mentre il rullo sigillatore 15 viene movimentato e posizionato da un braccio di movimentazione 16.

Nella fig. 1, in particolare, il dispositivo 10 Ã ̈ in una condizione operativa in cui il rullo sigillatore 15 Ã ̈ adiacente al rullo trascinatore 11, cooperando per la sigillatura.

Con riferimento alla fig. 2, Ã ̈ illustrata una possibile condizione non operativa del sistema, in cui il rullo sigillatore 15 Ã ̈ spostato, tramite il braccio di movimentazione 16, rispetto alla posizione di sigillatura adiacente al rullo trascinatore 11 di fig. 1.

Notasi che, grazie ad un supporto 26 associato al bracciÃ² di movimentazione 16, la posizione reciproca tra tegolo 17 e rullo sigillatore 15 rimane in ogni caso costante, ovvero fissa.

Nel caso di specie, il supporto 26 Ã ̈ solidale ad un'estremitÃ del braccio di movimentazione 16. Nell'esempio illsutrato, quindi, il tegolo 17 Ã ̈ fissato ai supporto 26 ed il rullo sigillatore 15 Ã ̈ vincolato al braccio di movimentazione 16.

Con riferimento alla fig. 3, Ã ̈ illustrato il tegolo 17 che presenta, secondo il presente trovato, una superficie di scorrimento 23 per il nastro sigillatore 14, che funge da superficie di scambio termico.

La superficie di scorrimento 23 Ã ̈ provvista, secondo il presente trovato, di mezzi, o elementi, divaricatori, o di tensionamento, 24 (fig. 4).

Con riferimento alla fig. 4, Ã ̈ illustrato il tegolo 17 comprendente i citati mezzi, o elementi, divaricatori, o di tensionamento, 24, previsti sulla superficie di scorrimento 23 e configurati, in particolare, per mantenere teso lateralmente il nastro sigillatore 14.

In particolare, gli elementi divaricatori 24 tensionano il nastro sigillatore 14 in direzione trasversale alla sua direzione di avanzamento, evitando che si formino grinze e pieghe a causa dello sbalzo termico.

Detti elementi divaricatori 24, configurati vantaggiosamente come profili in rilievo o sporgenti rispetto alla superficie di scorrimento 23, possono presentare, rispetto all'asse di avanzamento del nastro sigillatore 14, angoli differenti in funzione delle caratteristiche del nastro sigillatore 14 stesso e/o della sua velocitÃ di avanzamento. Detti elementi divaricatori 24 possono presentare superfici piane 25 di appoggio (fig. 5), oppure solo risalti sagomati. Detti elementi divaricatori 24 possono altresÃ¬ avere un andamento costante oppure variabile quale, ad esempio, curvilineo, oppure a cuspide.

La previsione degli elementi divaricatori 24 consente di operare, in alcune forme di realizzazione del presente trovato, anche ad elevate velocitÃ di alimentazione del nastro 12 alveolato e del nastro sigillatore 14 e con alimentazione in direzione tangente ai rulli 11 e 15 stessi, applicando al nastro sigillatore 14 una tensione sufficiente per avere stabilitÃ laterale ed un'adeguata pressione di contatto con il tegolo 17, e quindi un'adeguata trasmissione di calore, evitando, come sopra indicato, che si formino indesiderate grinze o pieghe.

II tegolo 17, nel caso specifico, comprende anche elementi riscaldanti 18 e canali di uscita 21 dell'aria ivi immessa mediante il condotto di ingresso 20. Tali canali di uscita 21 giungono sulla superficie di scorrimento 23 del tegolo 17. L'aria puÃ² avere la temperatura voluta. Inoltre, l'aria puÃ² cooperare con gli elementi riscaldanti 18. Nel caso di aria riscaldata, ovvero della coesistenza tra aria riscaldata e riscaldamento del tegolo 17 mediante elementi riscaldanti propri, il rullo sigillatore 15 puÃ² anche avere una temperatura superficiale ridotta. I canali di uscita 21 presentano, vantaggiosamente nelle zone di uscita, svasature 22 per meglio distribuire l'aria uscente. Dette svasature 22 possono anche estendersi a valle dei rispettivi canali d'uscita 21 ed accompagnare il nastro sigillatore 14. Dalla fig. 3a alla fig.

3f sono riportati possibili esempi realizzativi delle svasature 22. Nella fig. 3f, ad esempio, i canali 21 di uscita concorrono alla divaricazione del nastro sigillatore 14 di cui sopra.

Il tegolo 17 sarÃ vantaggiosamente metallico, ma puÃ² essere anche in altro materiale quale ad esempio ceramico, o assimilabile, ovvero in metallo ricoperto di materiale ceramico o assimilabile, o viceversa.

La fig. 5 illustra una forma di realizzazione esemplificativa del dispositivo 10, che comprende due bracci di movimentazione 16 distanziati, tra i quali Ã ̈ fissato, a relativi supporti 26, il rullo sigillatore 15 (indicato in tratteggio per comoditÃ di rappresentazione). Il rullo trascinatore 11 (anch'esso indicato in tratteggio per comoditÃ di rappresentazione) Ã ̈ collocato in posizione coordinata rispetto al rullo sigillatore 15, per poter agire in cooperazione con quest'ultimo sul nastro sigillatore 14 (in tratteggio in fig. 5) alimentato dalla bobina 13 e sul nastro 12, qui non rappresentato. Esternamente al rullo sigillatore 15, sostanzialmente tra quest'ultimo ed il rullo trascinatore 11, Ã ̈ disposto il tegolo 17 del presente trovato, fissato, nel caso di specie, ai due supporti 26.

Ãˆ chiaro che al dispositivo 10 di preriscaldo ed al relativo procedimento fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti e/o fasi, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

Ãˆ anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrÃ senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo di preriscaldo e relativo procedimento, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di preriscaldo nastro per la sigillatura di vani di contenimento di un nastro (12) con un nastro sigillatore (14), detta sigillatura intervenendo in una zona di sigillatura tra un rullo metallico riscaldato, o rullo sigillatore, (15) e mezzi di trascinamento e/o contrasto (11), ad esempio a rullo, caratterizzato dal fatto che, in prossimitÃ dell'intorno della zona di sigillatura del nastro sigillatore (14) da parte del rullo sigillatore (15), Ã ̈ presente un tegolo (17) riscaldato e/o riscaldante, detto tegolo (17) essendo idoneo a fornire energia termica almeno al nastro sigillatore (14) e presentando una superficie di scorrimento (23) per il nastro sigillatore (14) che funge da superficie di scambio termico, la quale superficie di scorrimento (23) presenta mezzi divaricatori (24) atti ad agire in senso trasversale alla direzione di avanzamento del nastro sigillatore (14).
2. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi divaricatori (24) presentano una superficie di appoggio piana (25).
3. Dispositivo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi divaricatori (24) presentano un andamento a cuspide.
4. Dispositivo come nella rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il tegolo (17) ed il rullo sigil latore (15) presentano una posizione reciproca fissa.
5. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tegolo (17) presenta, al suo interno, elementi riscaldanti (18).
6. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tegolo (17) presenta, cooperanti con il suo interno, almeno un condotto di ingresso (20) dell'aria e almeno un canale di uscita (21) cooperante con la superficie del nastro sigillatore (14) che scorre sul tegolo (17).
7. Dispositivo come nella rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il canale di uscita (21) presenta mezzi a svasatura (22).
8. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tegolo (17) Ã ̈ realizzato con un materiale trasmettente calore.
9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il tegolo (17) Ã ̈ realizzato con un materiale metallico.
10. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che il tegolo (17), o almeno la sua superficie di scorrimento (23), Ã ̈ realizzato con un materiale ceramico o ad esso assimilabile.
11. Tegolo riscaldatore per un dispositivo di preriscaldo di nastro sigillatore (14) applicabile ad un dispositivo di sigillatura, caratterizzato dal fatto che Ã ̈ idoneo a fornire energia termica almeno al nastro sigillatore (14) e presentando una superficie di scorrimento (23) per il nastro sigillatore (14) che funge da superficie di scambio termico, la quale superficie di scorrimento (23) presenta mezzi divaricatori (24) atti ad agire in senso trasversale alla direzione di avanzamento del nastro sigillatore (14).
12. Procedimento di applicazione di un nastro sigillatore (14) su vani di contenimento, detta sigillatura intervenendo in una zona di sigillatura tra un rullo metallico riscaldato, o rullo sigillatore, (15) e mezzi di trascinamento e/o contrasto (11) ad esempio a rullo, caratterizzato dal fatto che in prossimitÃ della zona di sigillatura almeno il nastro sigillatore (14) riceve un contributo di calore idoneo a portarlo alla temperatura voluta, detto contributo essendo ottenuto mediante un tegolo (17), detto contributo di calore essendo associato ad un'azione di divaricazione o tensionamento trasversale del nastro sigillatore (14).
13. Procedimento come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che il posizionamento del rullo sigillatore (15) porta con sÃ© automaticamente il tegolo (17).