DESCRIZIONE
“SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA POSIZIONE DI
RASTRELLIERE E PROVETTE PER LABORATORI DI CHIMICA
CLINICA"
* ;CAMPO DELL'APPLICAZIONE ;La presente invenzione si riferisce ad un sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette per laboratori di chimica clinica. ;In particolare, l'invenzione si riferisce ad un sistema per rilevare la posizione di rastrelliere e provette gestendo l'inserimento ed il recupero di rastrelliere e provette nelle rastrelliere in un'area specifica di lavoro e la seguente descrizione è redatta con riferimento a questo campo applicativo. ;TECNICA ANTERIORE ;Il personale dei laboratori perde notevole tempo per organizzare le provette e recuperarle. ;Le realizzazioni esistenti organizzano le rastrelliere e le provette in diversi modi in funzione dell'applicazione correlata e/o dei servizi che devono essere forniti. ;Un primo esempio di tecnica anteriore disponibile richiede l'uso di specifiche rastrelliere per stoccare o immagazzinare le provette; in altre parole, le provette possono essere disposte in rastrelliere predefinite e il sistema organizzativo è previsto solo per gestire le provette in tali rastrelliere. ;Il più importante inconveniente di questo sistema della tecnica anteriore è che esso è assolutamente rigido e non è in grado di essere configurato in funzione della rastrelliera usata. ;Viene fornito un altro esempio di tecnica nota disponibile. ;Un sistema robotizzato è in grado di gestire quasi ogni tipo di provette e rastrelliere; il robot è in grado di muovere le provette verso e da diverse locazioni. ;Sfortunatamente tale sistema è tecnicamente complesso e molto costoso il che rende il suo uso non conveniente per la maggior parte delle applicazioni nei laboratori di analisi di chimica clinica. ;Le realizzazioni esistenti, in considerazione dei precitati inconvenienti, sono solo accessibili ai laboratori medio-grandi. ;Scopo della presente invenzione è pertanto quello di fornire un sistema di gestione della posizione di rastrelliere e provette per laboratori di analisi di chimica clinica che sia migliorato in termini di gestione delle provette e delle rastrelliere per superare gli inconvenienti della tecnica anteriore descritta. ;SOMMARIO DELL'INVENZIONE ;Il problema tecnico viene risolto, secondo la rivendicazione 1 allegata. ;La soluzione dell'invenzione fornisce i seguenti vantaggi per il sistema rivendicato: ;– facilità di costruzione; ;– flessibilità di gestione delle provette e/o delle rastrelliere; ;– può essere usata qualsiasi tipo di rastrelliera già disponibile nei laboratori; ;– sistema non costoso. ;L'invenzione sarà spiegata in maggior dettaglio nella descrizione fornita qui sotto e con l'aiuto delle forme di realizzazione indicative e non limitative in associazione agli annessi disegni. ;BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI ;La figura 1 è uno schema a blocchi che mostra il sistema di rastrelliere e provette dell'invenzione. ;Le figure 1a e 1b mostrano componenti specifici del sistema della figura 1. ;La figura 2 mostra una forma di realizzazione del sistema di figura 1. ;DESCRIZIONE DETTAGLIATA ;Il sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette per laboratori di analisi di chimica clinica dell'invenzione comprende provette atte a contenere materiale biologico umano (campione), una rastrelliera configurata per ricevere e/o contenere le provette da stoccare, una base di supporto configurata per supportare su di sè la rastrelliera, mezzi di lettura configurati per leggere identificatori della rastrelliera e di una provetta da porre nella rastrelliera, una telecamera per rilevare la presenza della rastrelliera sulla base di supporto e la presenza di almeno una delle provette in una posizione specifica della rastrelliera, un'unità di elaborazione configurata per mappare le posizioni delle provette e della rastrelliera. ;Con riferimento alle figure 1, 1a e 1b, il sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette dell'invenzione comprende provette 10 ed almeno una rastrelliera 20 configurata per ricevere e/o contenere le provette 10. ;Le provette 10 e la rastrelliera 20 comprendono rispettivamente identificatori di provette TIDe identificatori di rastrelliere RID(figure 1a e 1b) configurati per identificare provette e rastrelliere nel sistema. ;Le provette 10 sono identificate in funzione delle procedure computerizzate (IT) usate nel laboratorio. ;Specificamente, le provette 10 sono in grado di contenere materiali biologici umani (campioni) per laboratori di analisi di chimica clinica. ;La rastrelliera 20 è configurata per ricevere e/o contenere le provette 10 da gestire in laboratorio. ;Secondo l'invenzione, gli identificatori di rastrelliera RIDcomprendono uno o più tra codici a barre lineari, codici a barre bi-dimensionali (cioè codici QR), etichette RFID o simili. ;Preferibilmente gli identificatori di rastrelliera RIDcomprendono informazioni codificate su uno o più dati seguenti: ;– tipo di rastrelliera ;– dimensione di rastrelliera (per rendere facile il rilevamento della rastrelliera sulla base di supporto 30), o simili. ;Secondo l'invenzione, il sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette comprende una base di supporto 30 (figura 1) configurata per supportare su di sé la rastrelliera 20. ;La base di supporto sarà descritta in maggior dettaglio qui di seguito. ;Si comprenderà che nella descrizione che segue, quando si fa riferimento ad una rastrelliera 20, si deve intendere il riferimento ad "almeno" una rastrelliera 20. ;Secondo l'invenzione, il sistema di rastrelliere e provette comprende mezzi di lettura 50 (figura 1) collegati alla base di supporto 30. ;I mezzi di lettura 50 comprendono uno o più tra uno scanner di codice a barre lineare, un lettore di codice a barre bidimensionale (cioè un lettore QR), un lettore RFID, o simili. ;Secondo l'invenzione, i mezzi di lettura 50 sono configurati per leggere l'identificatore di rastrelliera RIDe/o l'identificatore di provette TID. ;In altre parole, i mezzi di lettura 50 sono configurati per leggere l'identificatore RIDdi una rastrelliera 20 che deve essere posizionata sulla base di supporto 30, e l'identificatore di provette TIDdi una provetta da porre nella rastrelliera identificata 20 sulla base di supporto 30. ;I mezzi di lettura 50 sono inoltre configurati per trasmettere un identificatore di rastrelliera letto RIDe un identificatore di provetta letto TIDad un'unità di elaborazione 60 (figura 1) che verrà descritta in dettaglio qui di seguito. ;Secondo l'invenzione, il sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette comprende una telecamera 40, collegata alla base di supporto 30. ;La telecamera 40 comprende un primo modulo di rilevamento 41 configurato per rilevare il posizionamento libero di una rastrelliera 20 sulla base di supporto 30. ;La telecamera 40 comprende inoltre un secondo modulo di rilevamento 42 configurato per rilevare almeno una delle provette 10 nella rastrelliera 20. ;I moduli di rilevamento sono configurati per riconoscere i movimenti sull'area di supporto 30 rilevando così dove viene posta una rastrelliera e/o una provetta lette. ;Il secondo modulo di rilevamento 42 è configurato per rilevare la presenza di almeno una delle provette 10 nella rastrelliera 20 rilevando il posizionamento delle provette 10 nelle rastrelliere 20. ;In alternativa o in aggiunta, il secondo modulo di rilevamento 42 è configurato per rilevare la presenza di almeno una delle provette 10 in detta rastrelliera 20 rilevando i movimenti delle provette 10 fra diverse posizioni della rastrelliera 20. ;Come ulteriore alternativa o in aggiunta alla precedente, il secondo modulo di rilevamento 42 è configurato per rilevare la presenza di almeno una delle provette 10 in detta rastrelliera 20 rilevando i movimenti delle provette 10 fra diverse posizioni in diverse rastrelliere 20 supportate dalla base di supporto 30. ;In questo caso il sistema non richiede di riconoscere nuovamente la provetta in movimento 10, scansionando l'identificatore di provetta TID. ;Il primo modulo di rilevamento 41 è configurato per rilevare anche la rimozione di una rastrelliera 20 dalla base di supporto 30. ;Il primo modulo di rilevamento 41 è inoltre configurato per leggere l'identificatore di rastrelliera RIDdi una rastrelliera precedentemente rimossa che viene successivamente posta di nuovo sulla base di supporto 30. ;Un'unità di elaborazione 60, che verrà descritta in maggior dettaglio qui di seguito, è configurata per controllare automaticamente se le provette 10 sono ancora presenti sulla rastrelliera 20. ;La mappatura della posizione delle provette può essere eventualmente eseguita con un altro sistema sulla rastrelliera specifica o può anche essere ricevuta da procedure computerizzate esterne (IT). ;In questo caso, un sistema esterno indica le posizioni delle provette in una rastrelliera anche se le provette non sono state posizionate in posizioni della rastrelliera sulla base di supporto 30 dell'invenzione. Le posizioni delle provette sono ricevute dall'unità di elaborazione 60. ;Come pure indicato, secondo l'invenzione, il sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette comprende una unità di elaborazione 60 configurata per elaborare i dati relativamente alle rastrelliere 20 ed alle provette 10. ;Si comprende che nella presente descrizione e nelle rivendicazioni, l'unità di elaborazione 60 è indicata come divisa in diversi moduli funzionali (moduli operativi e moduli di memoria) allo scopo di descrivere in modo chiaro e completo le funzioni dell'unità di elaborazione 60 stessa. ;Concretamente, l'unità di elaborazione 60 può comprendere un singolo dispositivo elettronico, con un idoneo software per la funzionalità descritta, ed i differenti moduli possono essere realizzazioni hardware e/o software di programma nel dispositivo elettronico. Come alternativa o in aggiunta, tali funzionalità possono essere eseguite da una pluralità di dispositivi elettronici in cui possono essere distribuiti detti moduli funzionali. ;Inoltre, l'unità di elaborazione può usare uno o più processori per l'elaborazione delle istruzioni nei moduli. ;Inoltre, detti moduli funzionali possono essere distribuiti su diversi computer in locale o in remoto in funzione dell'architettura di rete in cui essi sono usati. ;Si comprenderà che anche gli altri moduli descritti esternamente all'unità di elaborazione 60 possono essere una realizzazione hardware e/o un software di programma operanti in un dispositivo elettronico. ;L'unità di elaborazione 60 è collegata alla telecamera 40 e ai mezzi di lettura 50. ;Il sistema è configurato per riconoscere un operatore scansionando la sua impronta digitale. ;L'unità di elaborazione 60 comprende un primo modulo di associazione 61 configurato per associare l'identificatore di rastrelliera letto RIDalla rastrelliera 20 rilevata dalla telecamera 40. ;L'unità di elaborazione 60 comprende inoltre un secondo modulo di associazione 62 configurato per associare l'identificatore di provetta letto TIDalla provetta 10 rilevata dalla telecamera 40. ;Vantaggiosamente, secondo l'invenzione, l'unità di elaborazione 60 comprende un primo modulo di mappatura 63 configurato per mappare la rastrelliera rilevata 20 in una pluralità di posizioni consentite Pi sulla base di supporto 30. ;In altre parole, il primo modulo di mappatura 63 è configurato per riconoscere le coordinate della rastrelliera posizionata sulla base di supporto 30 e per convertire tali coordinate nelle posizioni consentite Pi per le provette 10. ;Il primo modulo di mappatura 63 è configurato per associare in una memoria secondaria 64 tali coordinate e tale posizione Pi. ;Vantaggiosamente, secondo l'invenzione, l'unità di elaborazione 60 comprende un secondo modulo di mappatura 65 configurato per mappare la provetta rilevata 10 in una corrispondente posizione di provetta P compresa nella pluralità di posizioni consentite Pi. ;In altre parole, il secondo modulo di mappatura 65 è configurato per associare una coordinata specifica ad una posizione di una provetta inclusa nell'area interessata dalle coordinate di rastrelliera. ;Come risulterà chiaro nel seguito, saranno identificate le posizioni P allo scopo di permettere un reperimento di provetta 10 su una rastrelliera 20, ad esempio in funzione di una richiesta fatta da un operatore. ;L'unità di controllo fin qui descritta si riferisce ad una prima forma di realizzazione dell'invenzione in cui nessuna informazione è condivisa con la base dati/le memorie esterne. ;L'effetto di questa specifica realizzazione è che non sono forniti dati supplementari sulle rastrelliere e le provette, tranne per quanto letto dall'identificatore di rastrelliera RIDe dall'identificatore di provetta TID. Questa realizzazione si riferisce ad una realizzazione "non in linea". ;In una seconda forma di realizzazione dell'invenzione, indicata come realizzazione "in linea", l'unità di elaborazione 60 è collegata ad un modulo di memoria ausiliario 90. ;Il modulo di memoria ausiliario 90 comprende dati supplementari D riguardo le provette 10 e/o le rastrelliere 20 nel sistema. ;I dati supplementari D comprendono dati di compatibilità D1 delle rastrelliere 20 e delle provette 10. ;In questo caso l'unità di elaborazione 60 comprende inoltre un modulo di confronto 66 configurato per confrontare l'identificatore di rastrelliere letto RIDe/o l'identificatore di provette letto TIDcon i dati di 21.B0308.12.IT.1 Ing. Marco BELLASIO (Albo iscr. n.1088 B) ;;compatibilità D1 per verificare una compatibilità fra la rastrelliera 20 e le provette 10 nella rastrelliera 20 sulla base di supporto 30. ;I dati di compatibilità D1 comprendono identificatori di rastrelliera predefiniti PRIDe identificatori di provette predefiniti PTID,rappresentativi di un accoppiamento fra il materiale biologico umano nella provetta 10 e la rastrelliera 20 che contiene la provetta. ;Gli identificatori predefiniti PRID, PTIDsono rappresentativi di una compatibilità fra le provette 10 e la rastrelliera 20. ;In altre parole, gli identificatori predefiniti di provette PTIDrappresentano provette che possono essere posizionate nelle rastrelliere predefinite PRID. ;Detto in altro modo, si suppone che l'unità di elaborazione 60 sia collegata, tipicamente attraverso un collegamento in serie o un collegamento in rete, ad un sistema esterno computerizzato (IT) che fornisce informazioni sugli identificatori di provette TID. ;L'unità di elaborazione 60 supporterà due flussi di lavoro di connettività: leggere gli identificatori di provette TID, inviare al sistema computerizzato esterno (IT) una interrogazione per chiedere di scaricare le informazioni relative al TID. ;In alternativa, i sistemi computerizzati esterni (IT) inviano informazioni collegate ad un TIDquando disponibili. ;Sulla base di tali informazioni (impostazione minima è il TIDe le analisi richieste per la provetta), l'unità di elaborazione 60 sarà in grado di calcolare possibili destinazioni (tipi di rastrelliere) per la provetta che sostiene successive fasi di processo, quali ulteriori esami sul materiale (campione) contenuto. ;Nella forma di realizzazione in linea, i mezzi indicatori 70 lavorano anche nella fase di posizionamento delle provette 10 nella rastrelliera 20. L'unità di elaborazione 60 è configurata per trasmettere ai mezzi di illuminazione 71 le posizioni P nella rastrelliera da illuminare. Come esempio, la luce verde illuminata significa un posizionamento esatto della rastrelliera e di una provetta identificata, la luce rossa significa provetta non identificata e/o rastrelliera/provetta in posizione errata, la luce gialla significa un avvertimento per problemi non prestabiliti. ;In entrambe le forme di realizzazione dell'invenzione, il sistema di provette e rastrelliere comprende mezzi di visualizzazione 80 collegati alla telecamera 40. ;I mezzi di visualizzazione 80 sono configurati per visualizzare la rastrelliera 20 e le provette 10 rilevate dalla telecamera 40 sulla base di supporto 30. In altre parole, i mezzi di visualizzazione 80 visualizzano la rastrelliera 20 e le provette 10 nella rastrelliera. ;Specificamente, i mezzi di visualizzazione 80 visualizzano la rastrelliera 20 e le posizioni Pi delle provette nella rastrelliera 20 rappresentative della posizione nella rastrelliera 20 in cui la provetta 10 è stata effettivamente inserita da un operatore. ;Il sistema secondo l'invenzione comprende mezzi indicatori 70 configurati per indicare le posizioni delle provette P. ;L'unità di elaborazione 60 comprende, a tale scopo, un terzo modulo di mappatura 67 configurato per mappare i mezzi indicatori 70 nelle posizioni di provette P. ;I mezzi indicatori 70 sono configurati per indicare almeno una posizione di inserimento consentita P di una provetta letta 10 da inserire nella rastrelliera letta 20. ;Preferibilmente, la rastrelliera 20 fornisce una superficie rettangolare e i pedici X ed Y si riferiscono rispettivamente alla riga ed alla colonna della posizione di inserimento P nella rastrelliera. ;I mezzi indicatori 70 possono indicare una pluralità di posizioni consentite di inserimento di provette Pi. ;Inoltre, una luce verde 39 si accende preferibilmente sulla base di supporto 30, preferibilmente su un suo telaio 33, se una provetta è stata inserita in una posizione corretta P. ;Altrimenti, può essere prevista una gestione differente degli errori, in funzione di come viene impostato il sistema. ;In questo caso, una luce rossa 38 si accende preferibilmente sulla base di supporto 30, preferibilmente sul suo telaio 33. ;In altre parole, il rilevamento della rastrelliera 20 e della provetta 10 effettuato dalla telecamera 40, a seguito della lettura degli identificatori eseguita dai mezzi di lettura 50 e l'accoppiamento fra gli identificatori di rastrelliera e di provette eseguita dal modulo di confronto 66, fornisce un controllo che la provetta 10 è stata inserita da un operatore in una posizione corretta P consentita nella rastrelliera 20. ;Il sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette dell'invenzione fornisce anche la possibilità di recuperare una provetta specifica 10 o un gruppo di provette 10 da una rastrelliera 20 in funzione del tipo di provette 10, o in relazione alle analisi o operazioni specifiche da eseguire. ;Secondo l'invenzione, il sistema per la gestione della posizione di rastrelliere e provette comprende un'interfaccia di reperimento 81, preferibilmente sui mezzi di visualizzazione 80, configurata per ricevere una richiesta R di tipi di provette 10 da recuperare. In questo caso, i mezzi indicatori 70 sono configurati per indicare le posizioni delle provette P in funzione di detta richiesta R ricevuta da detta interfaccia di reperimento 81. Preferibilmente, l'interfaccia di reperimento 81 fornisce un'interfaccia visiva di facile impiego, e un operatore può scegliere le provette che desidera siano recuperate. ;In questo caso i mezzi indicatori 70 sono configurati per indicare posizioni P delle provette 10 nella rastrelliera 20, in funzione della richiesta R ricevuta dall'interfaccia di reperimento 81. ;In una prima forma di realizzazione dell'invenzione, i mezzi indicatori 70 (figura 2) sono previsti nella base di supporto 30. ;Secondo l'invenzione, la base di supporto 30 comprende un corpo inferiore 31 (figura 2) configurato per contenere i mezzi indicatori 70 ed una superficie superiore 32 (figura 1), montata sul corpo inferiore 31, configurata per contenere le rastrelliere 20. ;La superficie superiore 32 può anche essere indicata come area di lavoro del sistema. ;La superficie superiore 32 è circondata da un telaio 33. I mezzi indicatori 70 comprendono i mezzi di illuminazione 71, preferibilmente LED. ;Questo è il caso in cui i mezzi indicatori 70 indicano posizioni nella rastrelliera 20 quando la parte inferiore della rastrelliera comprende un'apertura per ogni cella (posizione di provetta) della rastrelliera. In questo modo, la luce generata dai mezzi di illuminazione 71 passa attraverso la rastrelliera e indica le posizioni P della rastrelliera in funzione della richiesta R ricevuta dall'interfaccia di recupero 81. ;Un operatore pone le provette 10 nelle posizioni P sulla rastrelliera illuminata dai mezzi di illuminazione 71. La figura 1 mostra la superficie superiore 32, mentre il corpo inferiore 31 è nascosto. ;Nelle figure 2a, 2b e 2c, sono fornite tre versioni della prima forma di realizzazione; in tali figure, la superficie superiore 32 è stata tolta per chiarezza, per mostrare meglio la configurazione del corpo inferiore 31. ;In una prima versione rappresentata in figura 2a, i mezzi di illuminazione 71 comprendono una pluralità di LED singoli 72 montati in modo indipendente su detto corpo inferiore 31 sotto l'intera area della superficie superiore 32. ;L'effetto tecnico fornito da questa soluzione è che ogni LED 72 può essere montato o tolto dal corpo inferiore 31 indipendentemente dagli altri. ;In una seconda versione rappresentata in figura 2b, i mezzi di illuminazione 71 comprendono una pluralità di moduli di LED 73, a loro volta comprendenti una pluralità di detti LED singoli 72. ;I moduli di LED 73 sono montati sul corpo inferiore 31 sotto l'intera area della superficie superiore 32. ;Questa soluzione è economicamente efficiente rispetto alla prima versione. ;In una terza versione rappresentata in figura 2c, i mezzi di illuminazione 71 comprendono almeno una barra di LED 74, a sua volta comprendente una pluralità di LED singoli 72. ;La barra di LED 74 è montata sul corpo inferiore 31 ed è regolabile in posizione sotto la superficie superiore 32, per indicare posizioni differenti delle provette 10 nella rastrelliera 20. ;Preferibilmente la barra di LED 74 copre una sotto-area del corpo inferiore 31 ed è configurata per scorrere da un primo lato verso il lato opposto del corpo inferiore stesso, ad esempio in una direzione rappresentata dalle frecce in figura 2c. ;Le barre di LED 74 sono preferibilmente mantenute in una prima posizione P1 identificata in una porzione del corpo inferiore 31 non coperta dalla superficie superiore 32. ;Questa prima posizione P1 corrisponde ad una condizione inattiva dei singoli LED 72. ;Preferibilmente la prima posizione P1 è sotto il telaio 33 della superficie superiore 32. ;Secondo l'invenzione, le barre di LED 74 sono configurate per scorrere dalla prima posizione P1 ad una seconda posizione P2 individuata sotto la superficie superiore 32. ;Questa seconda posizione P2 corrisponde ad una condizione attiva dei singoli LED 72 ed a posizioni P dipendenti dalla richiesta R. ;In una condizione attiva, le barre di LED 74 sono configurate per scorrere dalla prima posizione P1 alla seconda posizione P2 in funzione della richiesta R ricevuta dall'interfaccia di reperimento 81, per indicare posizioni differenti delle provette 10 nella rastrelliera 20. ;Come alternativa o in aggiunta le barre di LED 74 sono configurate per scorrere dalla prima posizione P1 alla seconda posizione P2 in funzione degli identificatori di rastrelliera e provette RID, TIDletti dai mezzi di lettura 50, per indicare posizioni differenti delle provette 10 nella rastrelliera 20. ;In una seconda forma di realizzazione dell'invenzione i mezzi indicatori 70 sono forniti sui mezzi di visualizzazione 80. ;Questo è il caso in cui i mezzi indicatori 70 indicano posizioni nella rastrelliera 20 quando non sono previste aperture nella parte inferiore della rastrelliera. ;In questo modo, la luce generata dai mezzi di illuminazione 71 non passerebbe attraverso la rastrelliera e non potrebbe indicare posizioni P della rastrelliera. ;I mezzi indicatori 70 comprendono mezzi evidenziatori 82 configurati per evidenziare, su detti mezzi di visualizzazione 80, dette provette 10 nella rastrelliera 20 in funzione della richiesta R. ;Nella forma di realizzazione in linea, i mezzi indicatori 70 lavorano anche nella fase di posizionamento delle provette 10 nella rastrelliera 20. Un operatore pone le provette 10 nelle posizioni P sulla rastrelliera evidenziata dai mezzi evidenziatori 82. ;Come alternativa o in aggiunta, i mezzi evidenziatori 82 sono configurati per evidenziare, su detti mezzi di visualizzazione 80, le provette 10 nella rastrelliera 20, in funzione di identificatori di rastrelliera e provette RID, TIDletti dai mezzi di lettura 50. ;Il sistema secondo la presente invenzione fornisce molti vantaggi. ;Il sistema è di facile costruzione ed offre un'alternativa ai sistemi complessi. ;Il sistema è di dimensione ridotta e facilmente collocabile. ;Il sistema è economicamente efficiente rispetto ai sistemi noti. ;Il sistema può funzionare sia in linea, sia non in linea. ;In entrambe le realizzazioni, può trattare qualsiasi tipo di rastrelliera. ;Nella realizzazione in linea la mappatura della rastrelliera può essere effettuata da un sistema ausiliario a distanza. La rastrelliera può essere già riempita di provette 10 da un sistema robotizzato che opera in precedenza o da uno strumento (un dispositivo che tratta le provette per fornire risultati di analisi). ;Le rastrelliere possono essere posizionate liberamene sull'area di supporto da riconoscere. ;Il sistema rileva provette nella rastrelliera sia quando la parte inferiore della rastrelliera comprende un'apertura per ogni cella (posizione di provetta) della rastrelliera, sia quando non sono previste per niente aperture. ;Nel primo caso, l'identificazione delle provette rilevate è eseguita da una luce, nel secondo da una visualizzazione su un display. ;Molte unità di elaborazione possono essere accoppiate in una rete per creare un modo d'uso multiplo possibile del sistema. ;Il sistema riconosce rapidamente un operatore mediante scansione della sua impronta digitale. *