ITMI20111473A1 - Dispositivo e metodo di controllo per porte e portelli - Google Patents

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ITMI20111473A1
ITMI20111473A1 IT001473A ITMI20111473A ITMI20111473A1 IT MI20111473 A1 ITMI20111473 A1 IT MI20111473A1 IT 001473 A IT001473 A IT 001473A IT MI20111473 A ITMI20111473 A IT MI20111473A IT MI20111473 A1 ITMI20111473 A1 IT MI20111473A1
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Fabio Cervellione
Francesco Perini
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Fabio Cervellione
Francesco Perini
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B19/00Keys; Accessories therefor
    • E05B19/22Keys with devices for indicating whether the last operation was locking or unlocking
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B77/00Vehicle locks characterised by special functions or purposes
    • E05B77/46Locking several wings simultaneously
    • E05B77/48Locking several wings simultaneously by electrical means

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  • Power-Operated Mechanisms For Wings (AREA)

Description

Descrizione di un brevetto di invenzione
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo ed un metodo di controllo per porte e portelli. In particolare, la presente invenzione trova applicazione in porte, portoni, cancelli ed altro ancora di immobili quali, a titolo di esempio, abitazioni, uffici o simili, e in portelli di veicoli quali, ad esempio, autovetture, tir, pullman, caravan, imbarcazioni, velivoli ed altro ancora.
È noto che le porte, i portoni o i cancelli di un immobile vengono chiusi mediante serrature applicate su un battente e su un corrispondente stipite della porta. Tali serrature sono azionate da una chiave che movimenta un elemento mobile (il chiavistello), posto generalmente sul battente, in modo da interferire o meno con un corpo fisso (il monachetto) o un’apertura anch’essa fissa, ricavata sullo stipite, per impedire o meno il movimento del battente rispetto allo stipite, rispettivamente in una configurazione di chiusura o blocco ed una configurazione di apertura o sblocco della serratura.
Analogamente, nel caso dei portelli di veicoli, le serrature comprendono una porzione mobile (corrispondente al chiavistello) posta sul portello stesso ed una porzione fissa (corrispondente al monachetto), configurabili secondo le configurazioni di chiusura ed apertura.
Sempre nel caso di veicoli vi può essere un apposito attuatore elettromeccanico che commuta le due configurazioni a seguito di un comando meccanico mediante chiave e/o di un comando radiotrasmesso o di un comando trasmesso in altra maniera.
In ogni caso tuttavia, ad oggi, non à ̈ possibile fornire ad un utente un’informazione affidabile relativa all’effettivo stato di chiusura o apertura di una serratura e che possa essere verificata anche successivamente per accertare lo stato della serratura.
Capita infatti, frequentemente, che l’utente, avendo chiuso distrattamente una serratura, si possa scordare di averlo fatto. L’unico modo per effettuare tale verifica consiste nel tornare presso la serratura e verificare di persona.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ proporre un dispositivo ed un metodo di controllo per porte e portelli che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.
In particolare, à ̈ scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo ed un metodo di controllo per porte e portelli in grado di fornire all’utente un’informazione consultabile anche successivamente all’apertura o alla chiusura della serratura sullo stato della stessa.
Il compito tecnico precisato e lo scopo specificato sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo ed un metodo di controllo per porte e portelli, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo ed un metodo di controllo per porte e portelli, come illustrato negli uniti disegni in cui:
- la figura 1 Ã ̈ una rappresentazione schematica di un dispositivo di controllo per porte e portelli secondo una prima forma di realizzazione in accordo con la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una rappresentazione schematica del dispositivo di controllo per porte e portelli secondo una seconda forma di realizzazione in accordo con la presente invenzione;
- la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica di un componente del dispositivo di controllo per porte e portelli secondo la forma di realizzazione di figura 1;
- la figura 4 Ã ̈ una vista prospettica di un componente del dispositivo di controllo per porte e portelli secondo la forma di realizzazione di figura 2;
- le figure 5 e 6 sono viste prospettiche di due varianti rispettivamente dei componenti di figura 4 e di figura 3.
Con riferimento alle allegate figure, con 1 Ã ̈ stato complessivamente indicato un dispositivo di controllo per porte e portelli in accordo con la presente invenzione.
Il dispositivo 1 comprende una prima unità o unità fissa 2 che viene associata ad una porta o portello ed una seconda unità o unità remota 3 portatile. La prima unità 2 e la seconda unità 3 sono tra loro distinte.
La prima unità 2 comprende un sensore di stato 4 applicabile ad una serratura della porta per verificare se la serratura si trovi nello stato di chiusura o blocco oppure nello stato di apertura o sblocco.
Tale sensore di stato 4 può essere disposto in corrispondenza di un chiavistello della serratura (ovvero una porzione mobile) oppure in corrispondenza di un monachetto della serratura (ovvero una porzione fissa con cui la porzione mobile si impegna o disimpegna per bloccare o sbloccare la serratura).
A titolo di esempio, il sensore di stato 4 può essere un sensore di prossimità di tipo ottico, magnetico, capacitivo, induttivo o ad ultrasuoni. Alternativamente, il sensore di stato 4 può essere un sensore di contatto che, ad esempio, rilevi il contatto del chiavistello con un riscontro posto nel monachetto.
In ogni caso, il sensore di stato 4 genera un segnale di stato “SS†che à ̈ rappresentativo dello stato di chiusura o dello stato di apertura della serratura.
Preferibilmente, la prima unità 2 comprende un modulo di elaborazione 5 che riceve il segnale di stato “SS†. Il modulo di elaborazione 5 invia il segnale di stato “SS†ad un trasmettitore 6, anch’esso integrato nella prima unità 2.
Vantaggiosamente, la prima unità 2 può inoltre comprendere un convertitore di segnale (non illustrato nelle allegate figure) disposto operativamente a monte del trasmettitore 6. Tale convertitore può essere integrato con il modulo di elaborazione 5.
Mezzi di alimentazione non illustrati provvedono a fornire la corretta tensione elettrica ai componenti della prima unità 2. Tali mezzi di alimentazione possono essere collegati ad una rete elettrica posta in prossimità della porta. In alternativa o in aggiunta, tali mezzi possono comprendere una batteria o altro ancora.
La seconda unità 3 comprende un proprio blocco di elaborazione 7. La seconda unità 3 comprende inoltre un ricevitore 8 operativamente connesso al blocco di elaborazione 7 che ha la funzione di ricevere il segnale di stato “SS†.
Preferibilmente, la seconda unità 3 comprende un decodificatore di segnale (non illustrato) posto a valle del ricevitore 8. Tale decodificatore può essere integrato con il modulo di elaborazione 7. La seconda unità 3 comprende inoltre un organo di segnalazione 9 che, connesso con il blocco di elaborazione 7, visualizza ad un utente lo stato di chiusura o lo stato di apertura della serratura così come trasmesso dalla prima unità 2.
L’organo di segnalazione 9 può comprendere mezzi luminosi e/o acustici come, ad esempio, uno o più LED e/o uno o più cicalini e/o mediante vibrazione. A titolo di esempio, tali mezzi possono essere anche di tipo vocale.
Nelle forme realizzative illustrate, l’organo di segnalazione 9 comprende due LED 10, preferibilmente di colore diverso l’uno dall’altro ed attivati, l’uno in alternativa all’altro, a seconda che il segnale di stato “SS†rappresenti lo stato di chiusura o lo stato di apertura. L’attivazione dei LED 10 à ̈ consentita mediante un apposito segnale di visualizzazione “SV†generato dal blocco di elaborazione 7.
La seconda unità 3 comprende inoltre un elemento di memorizzazione 11 operativamente posto tra il ricevitore 8 à ̈ l’organo di segnalazione 9. Con maggiore dettaglio, l’elemento di memorizzazione 11 à ̈ collegato al blocco di elaborazione 7 in modo tale che lo stato rappresentato dal segnale di stato “SS†ricevuto dal ricevitore 8 sia immagazzinato prima di essere visualizzato.
A titolo di esempio, l’elemento di memorizzazione 11 può essere una memoria EEPROM, o altro ancora. La seconda unità 3 comprende inoltre un organo di attivazione 12 della segnalazione, associato all’organo di segnalazione 9. Più in dettaglio, l’organo di attivazione 12 à ̈ funzionalmente collegato al blocco di elaborazione 7. L’organo di attivazione 12 à ̈ atto a generare un segnale di attivazione “SA†inviato al blocco di elaborazione 7.
Il blocco di elaborazione 7 à ̈ dunque atto a verificare lo stato di chiusura o lo stato di apertura salvato nell’elemento di memorizzazione 11, generando ed inviando all’organo di segnalazione 9 il segnale di visualizzazione “SV†per attivare il LED 10 corrispondente allo stato da visualizzare.
Nelle forme realizzative illustrate, l’organo di attivazione 12 comprende un pulsante 13 posto sulla seconda unità 3.
Mezzi di alimentazione non illustrati provvedono a fornire la corretta tensione elettrica ai componenti della seconda unità 3. Tali mezzi di alimentazione possono comprendere una batteria o altro ancora.
Con particolare riferimento alla forma realizzativa di figura 1, essa trova particolare applicazione nelle porte, portoni o cancelli di immobili, uffici ed altro.
In questa forma realizzativa, la prima unità 2 può vantaggiosamente comprendere, inoltre, un sensore di passaggio 14 collegato al trasmettitore 6. Più nel dettaglio, il sensore di passaggio 14 à ̈ collegato al modulo di elaborazione 5 della prima unità 2.
Il sensore di passaggio 14 à ̈ atto a generare un segnale di reset “SR†rappresentativo del passaggio dell’utente attraverso la porta.
Il segnale di reset “SR†viene inviato al blocco di elaborazione 7 della seconda unità 3 attraverso il trasmettitore 6 della prima unità 2 ed il ricevitore 8 della seconda unità 3.
Il blocco di elaborazione 7 quindi à ̈ atto a forzare la scrittura dello stato di apertura nell’elemento di memorizzazione 11. In tal modo, viene resettato l’eventuale errato stato di chiusura presente nell’elemento di memorizzazione 11 al passaggio dell’utente attraverso la porta, evidentemente aperta.
A titolo di esempio, il sensore di passaggio 14 può essere un sensore di prossimità di tipo ottico, magnetico, capacitivo, induttivo o ad ultrasuoni. Preferibilmente, il sensore di passaggio 14 à ̈ dislocato nella prima unità 2. Alternativamente, può essere disposto esternamente ad essa, sempre in prossimità della porta.
Nel caso in cui il dispositivo 1 comprenda una pluralità di seconde unità 3, il segnale di reset “SR†à ̈ inviato a ciascuna seconda unità presente nel raggio d’azione del trasmettitore 6.
Con particolare riferimento alla forma realizzativa di figura 2, essa trova particolare applicazione nei portelli di veicoli quali, ad esempio, autovetture, tir, pullman, caravan, imbarcazioni, velivoli ed altro ancora. In questo caso, la serratura comprende un dispositivo di attuazione (non illustrato) elettromeccanico che movimenta il chiavistello per determinare selettivamente la configurazione di chiusura o la configurazione di apertura della serratura.
In questo caso, la seconda unità 3 comprende inoltre un organo di comando 15 funzionalmente collegato al blocco di elaborazione 7 della serratura ed atto a generare un segnale di comando “SC†da trasmettere al dispositivo di attuazione della serratura del veicolo.
A tale proposito, la seconda unità 3 comprende inoltre un proprio trasmettitore 16 che, collegato al blocco di elaborazione 7, trasmette il segnale di comando ad un ricevitore del dispositivo di attuazione. Vantaggiosamente, la seconda unità 3 può inoltre comprendere un convertitore di segnale (non illustrato nelle allegate figure) disposto operativamente a monte del trasmettitore 16 della seconda unità 3. Tale convertitore può essere integrato con il blocco di elaborazione 7.
L’organo di comando 15 comprende almeno un pulsante 17 che, una volta premuto, genera alternativamente un segnale di comando apertura ed un segnale di comando di chiusura.
Nella forma realizzativa illustrata nelle figure 2 e 3, l’organo di comando 15 comprende due pulsanti 17 ciascuno dedicato rispettivamente alla chiusura e all’apertura della serratura.
Sempre con riferimento alla forma realizzativa di figura 2, la prima unità 2 del dispositivo 1 può comprendere un sensore di presenza 19 atto a generare un segnale di reset “SR†rappresentativo della presenza di un utente all’interno del veicolo.
Il sensore di presenza 19 rileva la presenza dell’utente direttamente. In tal caso, il sensore di presenza 19 può essere del tipo ad infrarossi, ultrasuoni o altro ancora.
Oppure, il sensore di presenza 19 può agire indirettamente, rilevando l’inserimento della chiave nel cruscotto del veicolo, l’attivazione del quadro elettrico del veicolo o l’accensione del veicolo stesso.
Il blocco di elaborazione 7 della seconda unità 3 à ̈ dunque atto a ricevere il segnale di reset “SR†, attraverso il ricevitore 8, ed a forzare la scrittura dello stato di apertura della serratura nell’elemento di memorizzazione 11, a prescindere dallo stato precedentemente scritto.
In tutte le forme realizzative descritte, la seconda unità 3 comprende un involucro 18 definente al proprio interno un vano per il contenimento dei componenti sopra descritti. A titolo di esempio, tale involucro à ̈ in materiale plastico e presenta due semigusci accoppiati. Tale involucro 18 può essere realizzato anche in altri materiali, come ad esempio metallo e in ogni altro materiale adatto allo scopo. Tale involucro 18 presenta aperture che consentono all’organo di attivazione 12, all’organo di comando 15 e all’organo di segnalazione 9 di affacciarsi esternamente.
Con riferimento alla figura 3, essa illustra la seconda unità 3 preferibilmente in accordo con la forma realizzativa illustrata in figura 1 e che, come detto, trova applicazione nelle porte, portoni o cancelli di immobili.
Tuttavia, à ̈ da rilevare che la seconda unità 3 illustrata nelle figure 1 e 3 può trovare applicazione anche nel dispositivo 1 utilizzato nei veicoli.
Con riferimento alla figura 4, essa rappresenta la seconda unità 3 in accordo con la forma realizzativa di figura 2 e che trova applicazione nei veicoli. In particolare, in tale figura à ̈ rappresenta la seconda unità 3 integrata con un telecomando per l’apertura e chiusura dei portelli dei veicoli.
Con riferimento alla figura 5, essa mostra la seconda unità 3 integrata con il telecomando per l’apertura e chiusura dei portelli dei veicoli ed integrata inoltre con la chiave “C1†della serratura del veicolo.
Infine, con riferimento alla figura 6, essa illustra la seconda unità 3 di figura 3 integrata con una chiave “C2†di una porta di un immobile, di un ufficio o altro ancora.
È inoltre oggetto della presente invenzione un metodo di controllo per porte e portelli. Preferibilmente, tale metodo à ̈ implementato con il dispositivo 1 sopra descritto.
Il metodo comprende le fasi di rilevamento dello stato di chiusura o dello stato di apertura della serratura e di generazione del corrispondente segnale di stato “SS†. Tali fasi sono realizzate nella prima unità 2.
Il segnale di stato “SS†viene poi trasmesso alla seconda unità 3 e tale stato viene visualizzato alternativamente mediante l’organo di segnalazione 9.
Preferibilmente, il rilevamento dello stato della serratura e/o la trasmissione del segnale di stato “SS†vengono effettuati in concomitanza con una variazione dello stato. Ciò può accadere quando un utente apre o chiude la serratura. È da notare che tale variazione di stato può anche avvenire a seguito di una chiusura automatica della serratura.
Ad esempio, nel caso della serratura elettrica di autoveicoli, quando un utente apre la serratura senza aprire il portello, la serratura si richiude dopo un intervallo predeterminato di tempo. Anche in tal caso, avviene la fase di rilevazione dello stato della serratura.
Preferibilmente, il metodo comprende la fase di memorizzazione dello stato rilevato e trasmesso, realizzata prima della visualizzazione dello stato. Inoltre, la fase di visualizzazione à ̈ realizzata a seguito di un comando esplicito dell’utente. In altre parole, la visualizzazione à ̈ successiva all’avvio di un segnale di attivazione promosso dall’utente, premendo il pulsante 13 dell’organo di attivazione 12.
Nel caso di applicazione del metodo ai portelli dei veicoli, tale metodo comprende inoltre la fase di comandare la chiusura e/o l’apertura della serratura, generando il corrispondente segnale di comando “SC†. Quest’ultimo viene trasmesso al dispositivo di attuazione della serratura per determinare selettivamente l’apertura o la chiusura di detta serratura al ricevimento del segnale di comando “SC†.
A tale proposito, la fase di rilevamento dello stato à ̈ realizzata dopo l’invio del segnale di comando “SC†, successivamente quindi all’attivazione del dispositivo di attuazione e della variazione dello stato della serratura.
Con riferimento a tutte le forme realizzative descritte, il metodo comprende inoltre una fase di controllo della rilevazione dello stato per verificare se sia possibile o meno determinare lo stato. Se per qualunque motivo non fosse possibile determinare lo stato, viene generato un segnale di anomalia “SA†dal modulo di elaborazione 5 della prima unità 2 e viene inviato alla seconda unità 3. In tal caso, uno stato di anomalia “SA†, differente sia dallo stato di chiusura che da quello di apertura, viene visualizzato dall’organo di segnalazione 9. Tale differenza può essere definita, a titolo di esempio, da una diversa frequenza di lampeggio di uno o entrambi i LED 10 oppure da una diversa tonalità o frequenza di suono del cicalino.
Con riferimento alla forma realizzativa di figura 1, il metodo comprende inoltre la fase di rilevamento del passaggio dell’utente attraverso la porta e di generazione, subito dopo, del segnale di reset “SR†.
Tale segnale di reset “SR†viene trasmesso alla seconda unità 3 e, a seguito del ricevimento di tale segnale, lo stato di apertura della serratura viene memorizzato nell’elemento di memorizzazione 11, a prescindere dallo stato precedentemente memorizzato.
Con riferimento alla forma realizzativa di figura 2, in altre parole nel caso in cui la prima unità 2 sia installata a bordo di un veicolo, il metodo comprende inoltre le fasi di rilevamento della presenza di un utente dentro il veicolo. Inoltre, il metodo comprende la fase di generazione e trasmissione alla seconda unità 3 di un segnale di reset “SR†rappresentativo della presenza di un utente nel veicolo. Di seguito, lo stato di apertura viene memorizzato nell’elemento di memorizzazione 11 al ricevimento del segnale di reset “SR†, forzando tale scrittura a prescindere dallo stato precedentemente memorizzato.
Come sopra detto, il rilevamento della presenza di un utente può essere realizzato direttamente, rilevando il corpo dell’utente, oppure indirettamente, rilevando la presenza della chiave nel cruscotto del veicolo, l’attivazione del quadro elettrico o l’accensione del veicolo stesso.
L’invenzione così descritta consegue lo scopo preposto.
Infatti, ogni volta che la serratura viene aperta o chiusa, lo stato corrispondente viene rilevato e memorizzato nell’unità remota. In tal modo, ogni volta che l’utente desidera verificare lo stato di chiusura della serratura, à ̈ sufficiente per lui premere l’apposito pulsante che determinerà la visualizzazione dell’ultimo stato rilevato, senza che sia necessario ritornare in prossimità della porta.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di controllo per porte e portelli comprendente: una prima unità (2) associabile ad una porta o portello comprendente: un sensore di stato (4) applicabile alla serratura ed atto a generare un segnale di stato (SS) rappresentativo dello stato di chiusura o dello stato di apertura di detta serratura; un trasmettitore (6) collegato al sensore di stato (4) per inviare detto segnale di stato (SS); detto dispositivo comprendendo inoltre una seconda unità (3) comprendente: un ricevitore (8) per ricevere detto segnale di stato (SS); un organo di segnalazione (9) collegato a detto ricevitore (8) per indicare detto stato di chiusura o detto stato di apertura della serratura.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda unità (3) comprende inoltre un elemento di memorizzazione (11) operativamente posto tra detto ricevitore (8) e detto organo di segnalazione (9) per memorizzare detto stato di chiusura o apertura rappresentato da detto segnale di stato (SS).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la seconda unità (3) comprende inoltre un organo di attivazione (12) della segnalazione funzionalmente associato a detto organo di segnalazione (9) ed azionabile per attivare la segnalazione dello stato di chiusura o dello stato di apertura immagazzinato nell’elemento di memorizzazione (11).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda unità (3) comprende inoltre un organo di comando (15) della serratura ed un trasmettitore (16) associato a detto organo di comando (15) per generare ed inviare un segnale di comando (SC) rappresentativo del comando di chiusura e/o apertura della serratura; detto trasmettitore (16) essendo associabile ad un dispositivo di attuazione della serratura per determinare selettivamente la chiusura o l’apertura di detta serratura al ricevimento di detto segnale di comando (SC).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la prima unità (2) comprende un sensore di passaggio (14) funzionalmente collegato al trasmettitore (6) della prima unità (2) per generare e trasmettere a detta seconda unità (3) un segnale di reset (SR) rappresentativo del passaggio di un utente in prossimità di detta prima unità (2); detto elemento di memorizzazione (11) memorizzando lo stato di apertura della serratura al ricevimento di detto segnale di reset (SR).
  6. 6. Metodo di controllo per porte e portelli comprendente le fasi di: - rilevare uno stato di chiusura o uno stato di apertura di una serratura di una porta o portello e generare un corrispondente segnale di stato (SS) in corrispondenza di una prima unità (2) associata ad una porta o portello comprendente le fasi di: - trasmettere detto segnale di stato (SS) ad una seconda unità (3); - visualizzare detto stato di chiusura o detto stato di apertura mediante un organo di segnalazione (9) posto su detta seconda unità (3).
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che la fase di trasmissione del segnale di stato (SS) Ã ̈ effettuata in concomitanza con una variazione di detto stato.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una fase di memorizzare detto stato di chiusura o apertura mediante un elemento di memorizzazione (11).
  9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di comandare la chiusura e/o l’apertura della serratura e generare un corrispondente segnale di comando (SC), trasmettere detto segnale di comando (SC) ad un dispositivo di attuazione della serratura per determinare selettivamente l’apertura o la chiusura di detta serratura al ricevimento di detto segnale di comando (SC).
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre una fase di verificare detta rilevazione di stato e di generare un segnale di anomalia nel caso in cui detta rilevazione non sia univoca o possibile.
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre le fasi di rilevare il passaggio di un utente, generare e trasmettere a detta seconda unità (3) un segnale di reset (SR) rappresentativo del passaggio di un utente in prossimità di detta prima unità (2), memorizzare lo stato di apertura della serratura al ricevimento di detto segnale di reset (SR) nell’elemento di memorizzazione (11).
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta prima unità (2) à ̈ installata a bordo di un veicolo; detto metodo comprendendo inoltre le fasi di rilevare la presenza di un utente dentro il veicolo, generare e trasmettere a detta seconda unità (3) un segnale di reset (SR) rappresentativo della presenza di un utente nel veicolo, memorizzare lo stato di apertura della serratura al ricevimento di detto segnale di reset (SR) nell’elemento di memorizzazione (11).
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