ITMI20101025A1 - Macchina confezionatrice per la formazione di buste - Google Patents

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ITMI20101025A1
ITMI20101025A1 IT001025A ITMI20101025A ITMI20101025A1 IT MI20101025 A1 ITMI20101025 A1 IT MI20101025A1 IT 001025 A IT001025 A IT 001025A IT MI20101025 A ITMI20101025 A IT MI20101025A IT MI20101025 A1 ITMI20101025 A1 IT MI20101025A1
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IT
Italy
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envelope
packaging machine
sheet
flexible film
bag
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IT001025A
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Inventor
Alessio Primavera
Selenio Tuspi
Andrea Zuccheri
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Ilapak Internat S A
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    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
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    • B65B9/20Enclosing successive articles, or quantities of material, in preformed tubular webs, or in webs formed into tubes around filling nozzles, e.g. extruded tubular webs the webs being formed into tubes in situ around the filling nozzles
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Description

MACCHINA CONFEZIONATRICE PER LA FORMAZIONE DI BUSTE
La presente invenzione si riferisce a una macchina confezionatrice per la formazione di buste, in particolare buste costituite da un involucro rigido al quale à ̈ internamente applicato un rivestimento in materiale termoplastico flessibile.
Sono note macchine confezionatrici preposte a formare e riempire buste, a partire da una pellicola o film in materiale termoplastico flessibile, nelle quali il prodotto viene introdotto mediante caduta verticale. Tali macchine vengono per l’appunto definite “macchine confezionatrici verticali†.
Le macchine confezionatrici verticali prevedono la presenza di un cilindro formatore attorno al quale il film flessibile si avvolge fino a costituire un tubo di film. Il tubo viene quindi completato grazie alla termosaldatura, in direzione verticale, dei lembi esterni del film che si sovrappongo tra loro e si giuntano per effetto della saldatura. Poco prima della formazione del tubo, il film deve passare dallo stato piano e teso alla forma di tubolare: affinché ciò avvenga, il film viene appoggiato su una superficie a mantello denominata “colletto†. Il colletto ha un profilo con uno sviluppo opportunamente progettato per avvolgere il film attorno al cilindro formatore e per far scorrere su di esso il film stesso.
Il tubo di film viene trascinato mediante elementi meccanici denominati cinghie di traino, solitamente operanti a frizione ovvero per attrito. Al di sotto del cilindro formatore si trova un gruppo di saldatura orizzontale, denominato ganascia o pinza saldante. La pinza saldante ha un movimento di apertura e chiusura attorno al tubo di film. Quando à ̈ aperta, la pinza saldante permette sia al tubo di film di avanzare verso il basso di una quantità pari alla lunghezza della busta che si vuole ottenere, sia al prodotto che attraversa il tubo di arrivare sul fondo del tubo stesso. Successivamente, la pinza si chiude e salda il tubo di film al di sopra del prodotto, chiudendo definitivamente la busta. Immediatamente dopo questa fase, una lama taglia il tubo di film e lascia cadere nell’area sottostante la busta finita, riempita e chiusa.
Nella macchina confezionatrice verticale il film viene srotolato e fatto avanzare con moto intermittente. Quando la pinza saldante chiude, salda e taglia il film, quest’ultimo rimane fermo. Quando la pinza saldante à ̈ aperta, il film viene invece fatto avanzare di una quantità pari all’altezza finale della busta che si desidera ottenere.
Il film termosaldabile che costituirà le buste viene prelevato da una bobina solitamente disposta nella parte posteriore della macchina confezionatrice. Quando la bobina viene srotolata, il film passa attraverso una serie di rulli folli fino al cilindro formatore sopra menzionato. Normalmente la procedura di srotolamento del film dalla relativa bobina si effettua tramite le cinghie di traino poste attorno al tubo. In taluni casi, per facilitare il percorso del film, l’albero che porta la bobina può a sua volta essere motorizzato.
Oltre alle buste fabbricate a partire da una pellicola in materiale termoplastico flessibile, sono state recentemente introdotte sul mercato buste costituite da due strati distinti uniti tra loro. Tali buste comprendono infatti un primo strato interno in materiale termoplastico e flessibile (film), avente la funzione di contenere il prodotto (merendine, biscotti, caramelle, minestre, ecc.). Lo strato interno viene sigillato, una volta riempito con il prodotto, in modo da garantire la chiusura e la tenuta per la conservazione del prodotto stesso. Lo strato interno viene quindi realizzato nella stessa maniera di una tipica busta a cuscino con saldatura longitudinale e due saldature trasversali, mediante tubo formatore con colletto e svolgendo il film da una bobina in una macchina confezionatrice verticale del tipo sopra descritto.
Le buste multistrato comprendono quindi una parte esterna caratterizzata da un involucro o “sleeve†rigido, incollato o saldato allo strato interno in materiale termoplastico e flessibile. L’involucro esterno presenta delle linee di pre-incisione longitudinali che ne favoriscono la piegatura in modo tale che, premendone gli spigoli esterni, esso possa aprirsi e dare alla busta finale una forma tipo quella di una lattina. Ciò consente alla busta di rimanere rigidamente in piedi una volta aperta e, al tempo stesso, di occupare un minimo spazio sullo scaffale quando chiusa.
Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di realizzare una macchina confezionatrice per la formazione di buste che sia in grado di applicare un involucro o “sleeve†in materiale rigido, ad esempio cartoncino, film plastico rigido, laminato metallico, ecc., su una classica busta in materiale termoplastico flessibile. L’involucro rigido può essere applicato al film sia mediante colla o adesivo, sia mediante termosaldatura per materiali termoplastici, sia mediante altre tecnologie di saldatura.
Questo scopo secondo la presente invenzione viene raggiunto realizzando una macchina confezionatrice per la formazione di buste come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione sono evidenziate dalle rivendicazioni dipendenti, che sono parte integrante della presente descrizione.
Le caratteristiche e i vantaggi di una macchina confezionatrice per la formazione di buste secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
la figura 1 à ̈ una vista in prospettiva di una linea di produzione di buste che comprende una macchina confezionatrice per la formazione di buste secondo l’invenzione;
le figure da 3 a 5 sono viste in dettaglio del gruppo formatore delle buste appartenente alla macchina confezionatrice di figura 1;
la figura 6 Ã ̈ una vista in prospettiva della giostra di trasferimento delle buste appartenente alla linea di produzione di buste di figura 1;
la figura 7 Ã ̈ una vista in prospettiva del nastro di carico del prodotto nelle buste appartenente alla linea di produzione di buste di figura 1;
la figure da 8 a 10 sono viste in dettaglio del nastro di carico di figura 7;
la figura 11 Ã ̈ una vista in prospettiva della stazione di saldatura finale appartenente alla linea di produzione di buste di figura 1; e
la figura 12 Ã ̈ una vista in dettaglio della stazione di saldatura di figura 11.
Con riferimento alle figure, viene mostrata una linea di produzione di buste che comprende una macchina confezionatrice per la formazione di buste secondo l’invenzione. La macchina confezionatrice, del tipo cosiddetto “verticale†, à ̈ indicata complessivamente con il numero di riferimento 10.
La linea di produzione à ̈ provvista di una pluralità di stazioni o moduli distinti, disposti in sequenza l’uno rispetto all’altro, che consentono di formare, riempire e sigillare le buste P. La linea di produzione comprende innanzitutto un gruppo di caricamento 12 di fogli S di materiale rigido, che andranno a costituire l’involucro o “sleeve†esterno delle singole buste P. I fogli S di materiale rigido vengono convenientemente provvisti, in una fase precedente alla loro introduzione sul gruppo di caricamento 12, di linee di pre-incisione che ne favoriscono la successiva piegatura, come verrà meglio specificato nel seguito. In alternativa, i fogli S di materiale rigido possono essere provvisti delle linee di pre-incisione in un’apposita stazione di lavoro (non mostrata) della linea di produzione, operativamente collegata al gruppo di caricamento 12.
I fogli S di materiale rigido, una volta opportunamente distesi, vengono caricati dall’alto nel gruppo di caricamento 12. Un dispositivo di prelievo e trasporto 14 preleva i fogli S uno a uno, caricandoli su un nastro trasportatore 16 orizzontale. Tale nastro trasportatore 16, utilizzando apposite cinghie forate, trattiene e trasferisce, mediante tecnologia del vuoto, i fogli S al modulo successivo, vale a dire alla macchina confezionatrice verticale 10. Il nastro trasportatore 16 avanza di moto lineare intermittente.
Tra il gruppo di caricamento 12 e la macchina confezionatrice verticale 10 può essere interposto un dispositivo d’incollaggio 18, operabile quando ciascun foglio S viene applicato alla porzione interna della busta mediante la tecnica dell’incollaggio. Il dispositivo d’incollaggio 18 à ̈ in grado di applicare un materiale adesivo sul dorso del foglio S che costituirà l’involucro della busta P, che si trova fermo e in posizione distesa. Il materiale adesivo si troverà poi a coincidere con lo strato interno della busta P in quei punti sui quali si à ̈ deciso di fare aderire tra loro foglio S e strato interno della busta P stessa.
La macchina confezionatrice verticale 10 comprende, in maniera di per sé nota, un gruppo di alimentazione 20 di una pellicola flessibile realizzata con un materiale plastico termosaldabile. Tale pellicola o film andrà a formare lo strato interno della busta P, vale a dire lo strato di contenimento del prodotto. Il film viene prelevato da una bobina 22 disposta nella parte posteriore della macchina confezionatrice 10. Quando la bobina 22 viene srotolata, il film passa attraverso una serie di rulli folli fino a un cilindro formatore 24 sostanzialmente verticale, attorno al quale il film stesso si avvolge fino ad assumere una forma tubolare. Un primo gruppo di saldatura verticale provvede infatti a saldare, nella direzione verticale, i lembi esterni del film che si sovrappongo tra loro, così da formare un tubo di film.
Il tubo di film viene spinto verticalmente verso il basso da una coppia di cinghie laterali motorizzate 26 e 28, disposte esternamente rispetto al cilindro formatore 24 e agenti per attrito sulla sua superficie circonferenziale, e da uno spintore lineare 30, disposto all’interno del cilindro formatore 24 stesso. Al di sotto del cilindro formatore 24 si trova un secondo gruppo di saldatura orizzontale 32, o ganascia, in grado di chiudere l’estremità inferiore del tubo di film mediante saldatura a caldo.
Lo spintore lineare 30, azionato da un comando indipendente ma opportunamente sincronizzato con le cinghie laterali 26 e 28, si trova all’interno del tubo formatore 24 e, quindi, del tubo di film saldato inferiormente. La funzione di tale spintore lineare 30, oltre a quella di spingere e accompagnare verso il basso il tubo di film saldato inferiormente, à ̈ anche quella di tenere teso il tubo di film stesso, nonché di sostenerlo in modo rigido mentre, nella fase successiva, gli viene applicato attorno l’involucro S. La ganascia 32, oltre a saldare sul lato inferiore il tubo di film, monta anche una lama 34 avente forma semicircolare, preposta sia alla formatura del fondo del tubo di film dopo la saldatura orizzontale, sia al taglio della porzione inferiore del tubo di film stesso, così da realizzare lo strato interno della busta P. Tale strato interno della busta P risulta quindi essere saldato sul lato inferiore e aperto su quello superiore, così da formare un contenitore interno per la busta P stessa.
Lo spintore lineare 30 provvede a posizionare il contenitore interno della busta P così formato davanti a un gruppo applicatore e ribaltatore 36, disposto sulla macchina confezionatrice 10 al di sotto della ganascia 32 e a valle del dispositivo d’incollaggio 18, quando presente. Lo spintore lineare 30 à ̈ convenientemente provvisto di un’estremità inferiore 38 di forma piatta e rastremata, permettendo la minore occupazione possibile di spazio entro il contenitore interno della busta P e facilitando le operazioni di introduzione e sfilamento da tale contenitore interno della busta P.
Il gruppo applicatore e ribaltatore 36 ha innanzitutto la funzione di prelevare ciascun foglio S di materiale rigido, in arrivo in posizione distesa dal gruppo di caricamento 12 e con la colla già applicata (quando presente), e di ribaltarlo secondo un angolo di circa 90°, collocandolo attorno al contenitore interno della busta P. In sostanza, il gruppo applicatore e ribaltatore 36 à ̈ provvisto di una piastra d’appoggio 40 per ciascun foglio S, azionata da un attuatore di comando 48 per muoversi da una posizione sostanzialmente orizzontale (figura 5), o di prelievo di ciascun foglio S dal gruppo di caricamento 12, a una posizione sostanzialmente verticale (figura 4), o di applicazione del foglio S stesso attorno al contenitore interno della busta P. Il foglio S, trovandosi ora in posizione verticale, viene premuto dalla piastra 40 del gruppo applicatore e ribaltatore 36 contro il contenitore interno della busta P, anch’esso mantenuto teso, permettendo alla colla di unire tra loro i due strati esterno e interno della busta P stessa. La busta P, per effetto della pressione della piastra 40, non si sposta in quanto lo spintore lineare 30 à ̈ ancora inserito al suo interno e la mantiene rigidamente ferma.
Una volta che il foglio S à ̈ stato applicato al contenitore interno della busta P, così da costituirne l’involucro esterno, una coppia di alette mobili o “manine†42 e 44 (figure 3 e 4), disposte lateralmente rispetto alla piastra 40 del gruppo applicatore e ribaltatore 36 e azionate da un attuatore di comando 46 indipendente, ruotano di circa 180° facendo appoggiare i due lembi laterali dell’involucro S al dorso posteriore del contenitore interno della busta P. Questa operazione, agevolata dalla presenza delle linee di pre-incisione sull’involucro S, permette di avvolgere completamente tale involucro S attorno al contenitore interno della busta P (figura 3), così da farne aderire la colla anche sul lato del dorso. Viene inoltre chiuso l’involucro S stesso, facendone aderire i due lembi estremi uno sopra all’altro, così da formare definitivamente la busta P.
La linea di produzione delle buste P comprende, a valle della macchina confezionatrice verticale 10, una giostra di trasferimento 50 (figura 6). La giostra di trasferimento 50 comprende a sua volta una tavola rotante orizzontale 52 su cui le buste P appena formate vengono depositate dallo spintore lineare 30 della macchina confezionatrice verticale 10. Una volta estratto lo spintore lineare 30 da ciascuna busta P, essa à ̈ libera di essere trasferita tramite la tavola rotante 52 e di essere prelevata dalla tavola rotante 52 stessa mediante un mezzo di prelievo 54 che può essere sia di tipo meccanico, sia con tecnologia del vuoto.
La tavola rotante orizzontale 52 della giostra di trasferimento 50 si muove di moto rotatorio intermittente, in maniera tale da posizionare ciascuna busta P preformata in corrispondenza di altri moduli o stazioni successive della linea di produzione. Una prima stazione può prevedere ad esempio un magazzino 56 di accumulo di buste P vuote. In tal modo à ̈ possibile la realizzazione di lotti di buste P preformate vuote per accumularle nel magazzino 56 allo scopo di utilizzarle in seguito o per altri processi.
In alternativa o in aggiunta, la giostra di trasferimento 50 può trasferire ogni singola busta P vuota a un nastro trasportatore 58 su cui sono applicate una o più stazioni 60 (soltanto una di esse à ̈ mostrata in parte in figura 7) di riempimento o di carico del prodotto all’interno di ciascuna busta P. Il nastro trasportatore 58 ha sviluppo sostanzialmente orizzontale e si muove di moto lineare alternato. Esso à ̈ costituito da una cinghia principale 62 su cui à ̈ montata una pluralità di elementi di presa 64 delle buste P vuote, in grado di accompagnare tali buste P, attraverso la successiva stazione 60 di carico del prodotto, fino alla stazione di finale di saldatura (descritta nel seguito).
Ciascun elemento di presa 64 à ̈ dotato di una pinza meccanica (figure 8-10) che si apre e si chiude, stringendo ai lati la busta P preformata in corrispondenza delle relative linee di pre-incisione. Questo movimento di apertura e chiusura dell’elemento di presa 64 ha la funzione sia di afferrare e trattenere ogni busta P, sostenendola in modo rigido, sia di aprire la busta P stessa per consentire, nella fase successiva, di inserire il prodotto al suo interno. L’elemento di presa 64 à ̈ provvisto di due bracci di presa simmetrici 66 e 68, che si muovono congiuntamente grazie a un meccanismo a camma con molla di contrasto 70. La camma à ̈ collocata nella parte posteriore di ciascun elemento di presa 64 e, durante la fase di trasferimento lungo il nastro trasportatore 58, permette di controllare il movimento di presa e rilascio di ogni busta P.
Una volta che ciascuna busta P, vuota e superiormente aperta, à ̈ stata posizionata dal nastro trasportatore 58 in corrispondenza della stazione di riempimento 60, il nastro trasportatore 58 stesso si ferma per un tempo sufficiente a consentire la fase di carico del prodotto. Il prodotto viene introdotto dall’alto, per caduta, all’interno di ciascuna busta P.
Lungo il nastro trasportatore 58, a valle della stazione di riempimento 60 à ̈ infine prevista una stazione 72 di chiusura o saldatura finale delle buste P (figura 11). La busta P, riempita con il prodotto ma ancora aperta superiormente, viene trasferita dal nastro trasportatore 58 alla stazione di saldatura 72. L’elemento di presa 64 rilascia la relativa busta P e, contemporaneamente, una ganascia meccanica riscaldata 74, appartenente alla stazione di saldatura 72, interviene per saldare e chiudere il lembo superiore della busta P stessa, vale a dire il lembo superiore del suo strato interno in materiale plastico termosaldabile.
Al fine di evitare che il lembo superiore del film interno della busta P formi pieghe e grinze durante la chiusura della ganascia 74 e la successiva saldatura, con conseguenti problemi estetici e di ermeticità, due piccole “dita†meccaniche 76 e 78, azionate da comando indipendente, si introducono nella busta P stessa e ne mantengono distesa la sua porzione superiore, ancora aperta, mentre la ganascia 74 si chiude. La ganascia 74 à ̈ altresì dotata di un coltello con lama che elimina il lembo superiore del film il quale, a sua volta, può essere rimosso mediante un dispositivo aspiratore 80. La lama ha forma retta, permettendo così alla busta P di avere il lembo superiore chiuso e piatto ed entrambi i bordi superiore e inferiore di forma convenientemente rettilinea.
Si à ̈ così visto che la macchina confezionatrice per la formazione di buste secondo la presente invenzione realizza lo scopo in precedenza evidenziato.
La macchina confezionatrice per la formazione di buste della presente invenzione così concepita à ̈ suscettibile in ogni caso di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel medesimo concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
L’ambito di tutela dell’invenzione à ̈ pertanto definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina confezionatrice (10) per la formazione di buste (P) del tipo comprendente uno strato interno, costituito da una pellicola flessibile realizzata con un materiale plastico termosaldabile, e un involucro esterno (S), costituito da un materiale rigido in foglio, vincolabile a detto strato interno, la macchina confezionatrice (10) comprendendo: - un gruppo di alimentazione (20) della pellicola flessibile; - un gruppo di caricamento (12) del materiale rigido in foglio (S); - un cilindro formatore (24) sostanzialmente verticale, attorno al quale la pellicola flessibile si avvolge fino ad assumere una forma tubolare; - un primo gruppo di saldatura verticale, in grado di chiudere verticalmente il tubo di pellicola flessibile; e - un secondo gruppo di saldatura orizzontale (32), in grado di chiudere inferiormente il tubo di pellicola flessibile e di tagliarne la porzione inferiore chiusa, così da formare un contenitore interno per la busta (P) saldato sul lato inferiore e aperto su quello superiore, caratterizzata dal fatto di comprendere un gruppo applicatore e ribaltatore (36) in grado di prelevare ciascun foglio (S) di materiale rigido, in arrivo in posizione distesa dal gruppo di caricamento (12), e di ribaltarlo secondo un angolo di circa 90° per applicarlo attorno al contenitore interno della busta (P).
  2. 2. Macchina confezionatrice (10) secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre un dispositivo d’incollaggio (18), interposto tra il gruppo di caricamento (12) e il gruppo applicatore e ribaltatore (36), in grado di applicare un materiale adesivo sul dorso di ciascun foglio (S).
  3. 3. Macchina confezionatrice (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che il gruppo applicatore e ribaltatore (36) à ̈ provvisto di una piastra d’appoggio (40) per ciascun foglio (S), azionata da un attuatore di comando (48) per muoversi da una posizione sostanzialmente orizzontale, o di prelievo di ciascun foglio (S) dal gruppo di caricamento (12), a una posizione sostanzialmente verticale, o di applicazione di detto foglio (S) attorno al contenitore interno della busta (P).
  4. 4. Macchina confezionatrice (10) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che il gruppo applicatore e ribaltatore (36) à ̈ provvisto di una coppia di alette mobili (42, 44), disposte lateralmente rispetto alla piastra d’appoggio (40) e azionate da un attuatore di comando (46) indipendente, in grado di ruotare di circa 180° per appoggiare i due lembi laterali del foglio (S) al dorso posteriore del contenitore interno della busta (P) e per chiudere detto foglio (S) attorno a detto contenitore interno della busta (P), così da formare definitivamente la busta (P).
  5. 5. Macchina confezionatrice (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto che il cilindro formatore (24) à ̈ internamente provvisto di uno spintore lineare (30), azionato da un comando indipendente, in grado sia di spingere e accompagnare verso il gruppo applicatore e ribaltatore (36) il tubo di pellicola flessibile chiuso inferiormente, sia di tenere teso e sostenere in modo rigido il contenitore interno della busta (P), una volta formato, mentre gli viene applicato attorno l’involucro (S).
  6. 6. Macchina confezionatrice (10) secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che lo spintore lineare (30) à ̈ provvisto di un’estremità inferiore (38) di forma piatta e rastremata, permettendo la minore occupazione possibile di spazio entro il contenitore interno della busta (P) e facilitando le operazioni di introduzione e sfilamento da detto contenitore interno della busta (P).
  7. 7. Macchina confezionatrice (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzata dal fatto che il secondo gruppo di saldatura orizzontale (32) monta una lama (34) avente forma semicircolare, preposta sia alla formatura del fondo del tubo di pellicola flessibile dopo la chiusura orizzontale, sia al taglio della porzione inferiore di detto tubo di pellicola flessibile, così da realizzare il contenitore interno della busta (P).
  8. 8. Linea di produzione per la formazione, il riempimento e la sigillatura di buste (P) del tipo comprendente uno strato interno, costituito da una pellicola flessibile realizzata con un materiale plastico termosaldabile, e un involucro esterno (S), costituito da un materiale rigido in foglio, vincolabile a detto strato interno, caratterizzata dal fatto di comprendere una macchina confezionatrice (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7.
  9. 9. Linea di produzione secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto di comprendere, a valle della macchina confezionatrice (10), una giostra di trasferimento (50) provvista di una tavola rotante orizzontale (52), su cui vengono depositate le buste (P) appena formate e che si muove di moto rotatorio intermittente in maniera tale da posizionare ciascuna busta (P) in corrispondenza di altri moduli o stazioni successive della linea di produzione.
  10. 10. Linea di produzione secondo la rivendicazione 9, caratterizzata dal fatto di comprendere, a valle della giostra di trasferimento (50), un nastro trasportatore (58) a sviluppo sostanzialmente orizzontale e mobile di moto lineare alternato, su cui sono applicate una o più stazioni (60) di riempimento o di carico del prodotto all’interno di ciascuna busta (P).
  11. 11. Linea di produzione secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il nastro trasportatore (58) à ̈ costituito da una cinghia principale (62) su cui à ̈ montata una pluralità di elementi di presa (64) delle buste (P), ciascun elemento di presa (64) essendo dotato di due bracci di presa simmetrici (66, 68) che si aprono e si chiudono sia per afferrare e trattenere ciascuna busta (P), sostenendola in modo rigido, sia per aprire ciascuna busta (P) per consentire di inserire il prodotto al suo interno.
  12. 12. Linea di produzione secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzata dal fatto di comprendere, a valle della stazione (60) di riempimento o di carico del prodotto, una stazione (72) di chiusura o saldatura finale delle buste (P), provvista di una ganascia meccanica riscaldata (74) che opera per saldare e chiudere il lembo superiore di ciascuna busta (P) una volta riempita.
  13. 13. Linea di produzione secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che la stazione (72) di chiusura o saldatura finale delle buste (P) Ã ̈ provvista di una coppia di dita meccaniche (76, 78) che si introducono in ciascuna busta (P) e ne mantengono distesa la sua porzione superiore, ancora aperta, mentre la ganascia meccanica riscaldata (74) si chiude, al fine di evitare che il lembo superiore del contenitore interno della busta (P) formi pieghe e grinze durante la fase di chiusura di detta ganascia meccanica riscaldata (74) e la successiva fase di saldatura.
  14. 14. Linea di produzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 8 a 13, caratterizzata dal fatto di comprendere una stazione di lavoro, operativamente collegata al gruppo di caricamento (12), in grado di realizzare linee di pre-incisione su ciascun foglio (S) di materiale rigido per favorirne la successiva piegatura attorno a ciascun contenitore interno della busta (P).
  15. 15. Metodo per la formazione di buste (P) del tipo comprendente uno strato interno, costituito da una pellicola flessibile realizzata con un materiale plastico termosaldabile, e un involucro esterno (S), costituito da un materiale rigido in foglio, vincolabile a detto strato interno, utilizzando una macchina confezionatrice (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - alimentare separatamente la pellicola flessibile e il materiale rigido in foglio (S) alla macchina confezionatrice (10); - formare un tubo di pellicola flessibile lungo una direzione sostanzialmente verticale e chiudere verticalmente e inferiormente, mediante saldatura, detto tubo di pellicola flessibile; - tagliare la porzione inferiore chiusa del tubo di pellicola flessibile, così da formare un contenitore interno per la busta (P) saldato sul lato inferiore e aperto su quello superiore; - applicare, mediante piegatura, un singolo foglio (S) di materiale rigido attorno a ciascun contenitore interno della busta (P).
  16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che la fase di applicazione di ciascun foglio (S) di materiale rigido attorno a ciascun contenitore interno della busta (P) avviene mediante incollaggio.
  17. 17. Metodo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che la fase di applicazione di ciascun foglio (S) di materiale rigido attorno a ciascun contenitore interno della busta (P) avviene mediante termosaldatura.
  18. 18. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 17, caratterizzato dal fatto che, prima della fase di alimentazione dei fogli (S) di materiale rigido alla macchina confezionatrice (10), detti fogli (S) di materiale rigido vengono provvisti di linee di preincisione che ne favoriscono la successiva piegatura attorno a ciascun contenitore interno della busta (P).
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