ITMI20091834A1 - Sistema di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile - Google Patents

Sistema di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile Download PDF

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    • F03MACHINES OR ENGINES FOR LIQUIDS; WIND, SPRING, OR WEIGHT MOTORS; PRODUCING MECHANICAL POWER OR A REACTIVE PROPULSIVE THRUST, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
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Description

Sistema di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile.
La presente invenzione si riferisce ad un sistema di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile.
In particolare, la presente invenzione si riferisce ad un sistema di conversione in energia utile, particolarmente energia elettrica, dell’energia potenziale e/o cinetica associata ad un veicolo o un carico, ad esempio un container, che viene caricato sul piano di appoggio di una pesa o ad un veicolo o pedone che transita su un piano stradale o pedonale.
Sono noti allo stato della tecnica dispositivi per la generazione di energia elettrica che sfruttano l’energia cinetica associata al transito di veicoli lungo un piano stradale che, in generale, comprendono un’intelaiatura fissata al piano stradale ed una o più pedane che sono associate in modo mobile a tale intelaiatura. Il moto di tali pedane, generato dal transito su esse di un veicolo, viene trasmesso al componente mobile di un generatore elettrico ad induzione, in generale costituito da una macchina elettrica rotativa, per mezzo di una catena cinematica costituita da una serie di elementi meccanici tra loro opportunamente accoppiati, quali articolazioni cilindriche, giunti, ingranaggi e volani. Tale catena cinematica, oltre ad avere una struttura svantaggiosamente complessa che richiede frequenti ed onerosi interventi di manutenzione, comporta inevitabili dissipazioni di energia.
La Richiedente si à ̈ posta il problema di come migliorare tale stato della tecnica per convertire l’energia meccanica associata al moto di pedane mobili, moto che à ̈ generato dallo spostamento o dal passaggio su di esse di un corpo, in particolare un veicolo o un pedone, in energia utile, in particolare elettrica, con una struttura più semplice e con una maggiore efficienza complessiva.
In particolare la Richiedente si à ̈ posta il problema di realizzare tale conversione senza la necessità di richiedere un sistema di trasmissione meccanico tra la pedana e la parte mobile di un generatore elettrico ad induzione.
La Richiedente ha realizzato un sistema di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile, in cui il moto di una pedana generato dallo spostamento o dal passaggio su di essa di un corpo, in particolare un veicolo o un pedone, viene trasmesso ad un componente di un dispositivo di interazione magnetica che converte tale moto in una variazione di flusso magnetico utilizzata, in particolare, per generare corrente elettrica.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando un sistema di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Le caratteristiche ed i vantaggi di un sistema di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
• le figure 1 e 2 mostrano schematicamente in vista prospettica una prima forma di realizzazione di un sistema di conversione secondo la presente invenzione a due pedane e in due successive configurazioni;
• le figure 3 e 4 mostrano schematicamente in vista laterale il sistema di conversione rispettivamente rappresentato nelle figure 1 e 2;
• le figure 5 e 6 mostrano schematicamente in vista prospettica una seconda forma di realizzazione di un sistema di conversione secondo la presente invenzione a due pedane e in due successive configurazioni;
• le figure 7 e 8 mostrano schematicamente in vista laterale il sistema di conversione rispettivamente rappresentato nelle figure 5 e 6;
• la figura 9 mostra schematicamente in vista laterale una terza forma di realizzazione di un sistema di conversione secondo la presente invenzione a due pedane oscillanti ad attivazione unidirezionale;
• la figura 10 mostra lo schema cinematico della forma di realizzazione di cui alle figure 5-8 a due pedane oscillanti ad attivazione bidirezionale;
• la figura 11 mostra schematicamente in vista laterale una quarta forma di realizzazione di un sistema di conversione secondo la presente invenzione a due pedane traslanti ad attivazione bidirezionale;
• la figura 12 mostra schematicamente in vista laterale una quinta forma di realizzazione di un sistema di conversione secondo la presente invenzione a quattro pedane oscillanti ad attivazione bidirezionale;
• la figura 13 mostra schematicamente in vista laterale una sesta forma di realizzazione di un sistema di conversione secondo la presente invenzione a due pedane traslanti ad attivazione bidirezionale.
Con riferimento alle figure menzionate, viene mostrato un sistema 1 di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile.
Il sistema 1 converte in energia utile l’energia potenziale e/o cinetica associata ad un veicolo o ad un generico carico quale, a puro titolo esemplificativo, un container, che viene caricato sul piano di appoggio di una pesa o ad un veicolo o pedone che transita su un piano stradale o pedonale.
Per semplicità, nelle allegate figure e nella presente descrizione si fa riferimento ad un sistema 1 applicato ad un piano stradale e soggetto al transito di veicoli per la produzione di energia elettrica, senza che ciò costituisca un limite alla presente invenzione.
Nella presente descrizione, inoltre, eventuali indicazioni di orientazione, quali “verticale†, e “orizzontale†o “superiore†e “inferiore†, o di successione di elementi o posizioni, ad esempio con aggettivi quali “primo†e “secondo†o “iniziale†e “finale†, vanno intese riferite alla condizione di applicazione del sistema 1, senza costituire un limite alla presente invenzione.
Il sistema 1 comprende un’intelaiatura 2 fissa, solo schematicamente illustrata, alla quale à ̈ associata in modo mobile almeno una pedana 3 la cui superficie superiore definisce un piano di appoggio e/o transito di un corpo, quale ad esempio un veicolo, un container o un pedone, non raffigurato.
La pedana 3 à ̈ mobile, per azione di tale corpo, fra una posizione iniziale e una posizione finale; sono poi previsti mezzi di ritorno della pedana 3 nella sua posizione iniziale al cessare dell’azione su essa esercitata dal veicolo o pedone.
Al di sotto della pedana 3 à ̈ presente un dispositivo di interazione magnetica 4 che comprende: almeno due elementi, che sono tra loro associati in modo mobile l’uno relativamente all’altro e dei quali l’elemento mobile à ̈ associato ad almeno un magnete 40, mezzi di contrasto del moto relativo di tali due elementi ed almeno un magnete di attivazione 41 dell’elemento mobile in moto rispetto all’elemento fisso.
Nelle forme di realizzazione rappresentate nelle allegate figure l’elemento fisso à ̈ costituito da un corpo cilindrico 42, che à ̈ internamente cavo ed aperto alle estremità opposte, e l’elemento mobile à ̈ costituito da un albero 43, che à ̈ coassiale al corpo cilindrico 42 ed à ̈ alloggiato, libero di muoversi di moto rettilineo alternato e/o in rotazione in ambo i versi, all’interno del corpo cilindrico 42 con le estremità opposte da esso sporgenti. A ciascuna delle due estremità opposte dell’albero 43 à ̈ associato un rispettivo magnete 40. Per semplicità, nel seguito si farà riferimento all’albero 43 e al corpo cilindrico 42 intendendo indicare rispettivamente l’elemento mobile e l’elemento fisso del dispositivo di interazione magnetica 4.
Il dispositivo di interazione magnetica 4 assume una prima configurazione, in cui il magnete di attivazione 41 à ̈ esterno al campo di interazione con il magnete 40 dell’albero 43, ed una seconda configurazione, in cui il magnete di attivazione 41 à ̈ interno al campo di interazione con il magnete 40 dell’albero 43.
Secondo la presente invenzione, il sistema 1 comprende mezzi di trasmissione del moto della pedana 3 fra le rispettive posizioni iniziale e finale o al magnete di attivazione 41, l’insieme costituito dal corpo cilindrico 42 e dall’albero 43 essendo fisso, o all’insieme costituito dal corpo cilindrico 42 e dall’albero 43, i magneti di attivazione 41 essendo fissi, così da provocare il passaggio del dispositivo di interazione magnetica 4 dalla prima alla seconda configurazione e/o viceversa, attivando, senza contatto, l’albero 43 (elemento mobile) in moto rispetto al corpo cilindrico 42 (elemento fisso).
Il moto relativo di tali due elementi, albero 43 e corpo cilindrico 42, rende così disponibile un’energia utile utilizzabile in forma di variazione di un flusso magnetico o di pressione di un fluido, liquido o gas. Con particolare riferimento alle forme di realizzazione rappresentate nelle allegate figure, all’albero 43 sono associati ulteriori magneti permanenti 44, mentre all’interno del corpo cilindrico 42 sono disposti, opportunamente separati da setti, avvolgimenti elettrici 45. Il moto dell’albero 43 rispetto al corpo cilindrico 42 genera una variazione del flusso magnetico concatenato agli avvolgimenti elettrici 45 ad esso interni e, quindi, per induzione elettromagnetica, una variazione di tensione elettrica sfruttabile mediante linee di connessione elettrica non rappresentate. Di fatto l’insieme costituito dall’albero 43 e dal corpo cilindrico 42 definisce un generatore elettrico lineare a magneti permanenti.
In un’alternativa forma di realizzazione, non raffigurata, all’albero 43 può essere associato un pistone scorrevolmente mobile in una camera definita all’interno del corpo cilindrico 42 e provvista di luci di ingresso e scarico di un fluido operatore, liquido o gas. In tal caso il moto dell’albero 43 rispetto al corpo cilindrico 42 à ̈ utilizzato per generare una variazione della pressione di tale fluido a sua volta utilizzabile.
Con particolare riferimento alle forme di realizzazione rappresentate nelle allegate figure 1-10 e 12, la pedana 3 à ̈ imperniata all’intelaiatura 2 attorno ad un asse A parallelo al piano di appoggio e/o transito; preferibilmente l’asse A à ̈ orizzontale ed ortogonale alla direzione di transito di un veicolo o di pedone sulla pedana 3 stessa. In tal caso la pedana 3 oscilla da una posizione iniziale in cui à ̈ inclinata rispetto al piano stradale ed una posizione finale in cui à ̈ sostanzialmente allineata al piano stradale.
Con riferimento invece alle forme di realizzazione rappresentate nelle figure 11 e 13, la pedana 3 à ̈ guidata scorrevole parallelamente a sé stessa lungo una direzione preferibilmente parallela alla forza peso su essa esercitata dal veicolo o dal pedone che transita su essa; in particolare la pedana 3 trasla parallelamente a sé stessa in direzione verticale.
I mezzi di ritorno della pedana 3 nella sua posizione iniziale, al cessare dell’azione su di essa del corpo su essa gravante e/o transitante possono essere di tipo elastico, meccanico, pneumatico, idraulico, elettromeccanico o elettromagnetico, anche selettivamente attivi e gestiti da un sistema di controllo e di comando in funzione dei segnali inviati da appositi sensori in grado di rilevare ad esempio il passaggio o il peso di un corpo sulla rispettiva pedana.
I mezzi di contrasto del moto relativo dell’albero 43 rispetto al corpo cilindrico 42 possono essere di tipo elastico, quale una molla (non raffigurata), o di tipo idraulico, pneumatico o magnetico. In tale ultimo caso, essi comprendono almeno un magnete di contrasto 46 anch’esso interagente con un magnete 40 associato all’albero 43.
Il magnete 40 dell’albero 43 e il magnete di attivazione 41 sono disposti in modo repulsivo l’uno rispetto all’altro, le rispettive superfici destinate ad affacciarsi l’un l’altra avendo stessa polarità.
Analogamente, il magnete 40 dell’albero 43 e il magnete di contrasto 46 sono disposti in modo repulsivo, le rispettive superfici destinate ad affacciarsi l’un l’altra avendo stessa polarità.
Non si esclude, tuttavia, che il magnete 40 e il magnete di attivazione 41 e il magnete 40 e il magnete di contrasto 46 siano disposti in modo attrattivo.
Secondo la presente invenzione, il corpo cilindrico 42, cioà ̈ l’elemento fisso del dispositivo di interazione magnetica 4, à ̈ fisso rispetto all’intelaiatura 2 ed i mezzi di trasmissione del moto della pedana 3 comprendono un supporto 47 del magnete di attivazione 41 che à ̈ vincolato alla superficie inferiore della pedana 3 (figure 1-12).
In alternativa, secondo la presente invenzione, il magnete di attivazione 41 à ̈ fisso rispetto all’intelaiatura 2 ed i mezzi di trasmissione del moto della pedana 3 sono associati all’elemento fisso, cioà ̈ al corpo cilindrico 42, del dispositivo di interazione magnetica 4 solidamente al quale si muove anche l’elemento mobile, cioà ̈ l’albero 43 (figura 13).
Vantaggiosamente, il sistema 1 comprende almeno due pedane 3 in serie che assumono alternativamente le rispettive posizioni iniziale e finale e che sono associate ad un comune dispositivo di interazione magnetica 4 composto da uno o più insiemi, ciascuno costituito da un corpo cilindrico 42 e dal rispettivo albero 43 che viene così alternativamente azionato in moto dall’una o dall’altra pedana 3.
Nella prima forma di realizzazione rappresentata nelle figure 1-4, ciascuna delle due pedane 3 à ̈ imperniata, al rispettivo lato più esterno, attorno ad un rispettivo asse orizzontale A e hanno i lati più interni articolati da un piano intermedio 30, rispettivamente mediante cerniera e appoggio.
Il dispositivo di interazione magnetica 4 comprende due insiemi ciascuno costituito da un corpo cilindrico 42 e da un albero 43 alle estremità opposte del quale à ̈ associato un rispettivo magnete 40. I due corpi cilindrici 42 sono fissi rispetto all’intelaiatura 2, mentre al di sotto di ciascuna delle due pedane 3 à ̈ vincolato, mediante una rispettiva cerniera preferibilmente sferica o cilindrica, un supporto 47 che porta una serie di magneti di interazione con i magneti 40 ad essi rivolti. Tali magneti di interazione fungono alternativamente da magnete di attivazione 41 e da magnete di contrasto 46.
I mezzi di ritorno di ciascuna pedana 3 nella rispettiva posizione iniziale sono costituiti, per ciascuna pedana 3, da una coppia di dispositivi a cilindro e pistone 60 ad esempio di tipo elettromeccanico, idraulico o pneumatico. In generale tali mezzi di ritorno possono essere di tipo elastico e/o idraulico e/o pneumatico e/o magnetico.
Nelle figure 1 e 3 la prima pedana 3, quella più a sinistra, à ̈ nella sua posizione iniziale e la seconda pedana 3, quella più a destra, à ̈ nella posizione finale, in tale posizione i magneti associati alla prima pedana 3 fungono da magneti di contrasto 46 ed i magneti associati alla seconda pedana 3 fungono da magneti di attivazione 41.
A partire da tale posizione, quando un veicolo transita sopra il piano definito dalle due pedane in successione, provoca l’oscillazione verso il basso della prima pedana 3 mentre la seconda pedana 3 oscilla verso l’alto. Conseguentemente, i magneti vincolati alla prima pedana 3 escono dal campo di interazione con i rispettivi magneti 40, rendendo possibile lo spostamento dell’albero 43 verso sinistra, mentre i magneti associati alla seconda pedana 3 entrano nel campo di interazione con i rispettivi magneti 40 e, per effetto repulsivo, spingono l’albero 43 a scorrere verso sinistra (figure 2 e 4). Si nota che à ̈ preferibile che il piano intermedio 30 non possa sollevarsi rispetto alla pedana 3 di destra alla quale può essere vincolato in modo analogo a quanto raffigurato nello schema di figura 10. Man mano il veicolo avanza, grazie alla presenza di mezzi di ritorno costituiti ad esempio dai dispositivi a cilindro e pistone 60, le posizioni e l’azione delle due pedane 3 si invertono con ulteriore spostamento dell’albero 43 nella direzione opposta, cioà ̈ verso destra e quindi nella configurazione iniziale (figure 1 e 3). Come già indicato, i mezzi di ritorno di ciascuna pedana, siano essi di tipo elettromagnetico, idraulico, pneumatico, elettro-meccanico, possono essere selettivamente attivi e gestiti da un sistema di controllo e di comando in funzione dei segnali inviati da appositi sensori in grado di rilevare ad esempio le grandezze di moto di un corpo in transito in prossimità delle pedane o il peso di un corpo sulla rispettiva pedana, così che, in assenza di un corpo gravante e/o transitante sulle pedane, l’una sia nella sua posizione iniziale e l’altra nella sua posizione finale.
Il moto, in entrambe le direzioni, di ciascun albero 43 relativamente al rispettivo corpo cilindrico 42 provoca una variazione del flusso magnetico concatenato ai corrispondenti avvolgimenti 45 e, quindi, per induzione elettromagnetica, una variazione di tensione elettrica utilizzabile.
Si nota che il moto di ciascuna pedana 3 à ̈ trasmesso all’albero 43 senza contatto diretto con esso ed in particolare senza un accoppiamento meccanico fra la pedana e l’albero, quale un ingranaggio o un accoppiamento articolato.
Nella seconda forma di realizzazione rappresentata nelle figure 5-8 le due pedane 3 sono associate a comuni mezzi di ritorno i quali comprendono una leva a bilanciere 49 che à ̈ infulcrata attorno ad un asse B preferibilmente parallelo all’asse A e le cui estremità opposte sono articolate per mezzo di rispettive bielle 50 rispettivamente alle due pedane 3. La leva a bilanciere 49 à ̈ atta a mantenere, in assenza di un corpo gravante o transitante sulle due pedane 3, una di tali due pedane 3 nella rispettiva posizione iniziale e l’altra nella rispettiva posizione finale.
In tal caso il dispositivo di interazione magnetica 4 comprende un unico corpo cilindrico 42 al quale à ̈ associato un albero 43 e che à ̈ fisso rispetto all’intelaiatura 2.
Al di sotto di ciascuna pedana 3 à ̈ fissato un rispettivo supporto 47 che porta un rispettivo magnete, che funge alternativamente da magnete di attivazione 41 e da magnete di contrasto 46. Il funzionamento à ̈ analogo al precedente.
Nella forma di realizzazione rappresentata in figura 13, le due pedane 3 sono associate all’intelaiatura 2 mobili, parallelamente a sé stesse, preferibilmente in direzione verticale.
Anche in tale forma di realizzazione le due pedane 3 sono associate a comuni mezzi di ritorno i quali comprendono una leva a bilanciere 49 che à ̈ infulcrata attorno ad un asse B preferibilmente orizzontale e le cui estremità opposte sono articolate per mezzo di rispettive bielle 50 rispettivamente alle due pedane 3. Preferibilmente, ciascuna biella 50 à ̈ poi guidata all’interno di un rispettivo manicotto 51.
In tale forma di realizzazione, l’elemento fisso, cioà ̈ il corpo cilindrico 42 del dispositivo di interazione magnetica 4 à ̈ vincolato solidale alla leva a bilanciere 49 e due magneti di interazione con i magneti 40 dell’elemento mobile, cioà ̈ l’albero 43, sono associati fissi rispetto all’intelaiatura 2.
Anche in tal caso i due magneti di interazione fungono alternativamente da magnete di attivazione 41 da magnete di contrasto 46.
In tale forma di realizzazione i mezzi di ritorno, cioà ̈ la leva a bilanciere 49 e le rispettive bielle 50, fungono da mezzi di trasmissione del moto dalle pedane 3 all’insieme costituito dal corpo cilindrico 42 e dall’albero 43.
Il numero delle pedane 3, la loro disposizione e la loro articolazione all’intelaiatura 2 possono essere diverse in funzione ad esempio del tipo di applicazione, se come pesa o come piano stradale, della direzione del flusso veicolare o pedonale, della collocazione in determinate aree urbane.
A titolo esemplificativo nelle figure 9-12 sono rappresentate alcune possibili diverse soluzioni facilmente comprensibili al tecnico del ramo.
Nella forma di realizzazione di figura 9, à ̈ rappresentato un sistema ad attivazione unidirezionale in cui sono presenti due pedane 3 ciascuna articolata oscillante attorno ad un rispettivo asse A rispetto all’intelaiatura 2.
Nella forma di realizzazione di figura 10, Ã ̈ rappresentato un sistema ad attivazione bidirezionale in cui sono presenti due pedane 3 oscillanti e tra loro articolate a definire un quadrilatero aperto. Tale soluzione corrisponde a quella delle figure 5-8.
Nella forma di realizzazione di figura 12, Ã ̈ rappresentato un sistema ad attivazione bidirezionale sono presenti due pedane 3 ciascuna divisa in due segmenti oscillanti in direzioni opposte ed associati alla leva a bilanciere 49 da rispettive bielle 50.
Nella forma di realizzazione di figura 11, Ã ̈ rappresentato un sistema ad attivazione bidirezionale in cui sono presenti due pedane 3 traslanti in direzione preferibilmente verticale. In alternativa, le pedane 3 possono traslare lungo una direzione inclinata rispetto al piano da esse definito, ad esempio al fine di utilizzare una frazione di energia della componente di moto.
Alla luce delle allegate figure e della presente descrizione il funzionamento del sistema di conversione secondo il presente trovato à ̈ facilmente comprensibile per il tecnico del ramo.
Il sistema di conversione così concepito à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.
Ad esempio, per quanto riguarda il dispositivo di interazione magnetica, l’elemento fisso e quello mobile possono avere una diversa forma e configurazione, l’elemento fisso può essere costituto dall’albero e quello mobile dal corpo cilindrico cavo, l’albero può sporgere dal corpo cilindrico cavo ad una sola estremità od essere completamente contenuto all’interno di esso, essendo in tal caso associato ad organi di attivazione esterni, od ancora i magneti associati all’elemento mobile possono essere diversamente disposti.
Analogamente, le posizioni iniziale e finale delle pedane mobili, la conformazione, il numero, la disposizione e l’articolazione delle pedane possono variare in funzione dell’applicazione e della disposizione del sistema secondo la presente invenzione. Ad esempio, nella posizione iniziale o finale, le pedane possono sporgere al di sopra o al di sotto del piano al quale sono applicate, o ancora, l’articolazione che descrive la cinematica delle pedane può essere tale da consentire loro sia una rotazione che una traslazione.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema (1) di conversione di energia potenziale e/o cinetica di un corpo gravante e/o transitante su un piano di appoggio e/o transito in energia utile comprendente - un’intelaiatura (2) fissa alla quale à ̈ associata in modo mobile almeno una pedana (3) che definisce detto piano di appoggio e/o transito e che à ̈ mobile, per azione di detto corpo, fra una posizione iniziale e una posizione finale, caratterizzato dal fatto di comprendere - un dispositivo di interazione magnetica (4) che comprende almeno due elementi (42, 43) che sono tra loro associati in modo mobile l’uno relativamente all’altro e dei quali quello mobile (43) à ̈ associato ad almeno un magnete (40), mezzi di contrasto del moto relativo di detti due elementi (42, 43) ed almeno un magnete di attivazione (41) di detto elemento mobile (43) in moto rispetto all’altro elemento fisso (42), in cui detto dispositivo di interazione magnetica assume una prima configurazione in cui detto magnete di attivazione (41) à ̈ esterno al campo di interazione con il magnete (40) di detto elemento mobile (43) ed una seconda configurazione in cui detto magnete di attivazione (41) à ̈ interno al campo di interazione con il magnete (40) di detto elemento mobile (43), - e mezzi di trasmissione del moto di detta pedana (3) fra dette posizioni iniziale e finale ad uno fra detto magnete di attivazione (41) e l’insieme di detti due elementi (42, 43) per il passaggio di detto dispositivo di interazione magnetica (4) da detta prima configurazione a detta seconda configurazione, e/o viceversa, attivando senza contatto detto elemento mobile (43) in moto rispetto all’elemento fisso (42), - in cui il moto relativo di detti due elementi (42, 43) rende disponibile un’energia utile utilizzabile in forma di variazione di un flusso magnetico o di pressione di un fluido.
  2. 2) Sistema (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta pedana à ̈ imperniata a detta intelaiatura (2) fissa attorno ad un asse (A) complanare a detto piano di appoggio e/o transito od à ̈ guidata scorrevole parallelamente a sé stessa lungo una direzione ad essa incidente.
  3. 3) Sistema (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di ritorno di detta pedana (3) nella sua posizione iniziale al cessare dell’azione su essa esercitata da detto corpo.
  4. 4) Sistema (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’elemento fisso (42) di detto dispositivo di interazione magnetica (4) à ̈ fisso rispetto a detta intelaiatura (2) e dal fatto che detti mezzi di trasmissione comprendono un supporto (47) di detto magnete di attivazione (41) che à ̈ vincolato a detta pedana (3).
  5. 5) Sistema (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detto magnete di attivazione (41) à ̈ fisso rispetto a detta intelaiatura (2) e dal fatto che detti mezzi di trasmissione sono associati all’elemento fisso (42) di detto dispositivo di interazione magnetica (4).
  6. 6) Sistema (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contrasto sono di tipo elastico, idraulico, pneumatico o simili.
  7. 7) Sistema (1) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contrasto comprendono un magnete di contrasto (46) atto a interagire con il magnete (40) associato a detto elemento mobile (43).
  8. 8) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il magnete (40) di detto elemento mobile (43) e detto magnete di attivazione (41) sono disposti in modo repulsivo o attrattivo l’uno rispetto all’altro, le rispettive superfici destinate ad affacciarsi l’un l’altra avendo stessa polarità o polarità opposta.
  9. 9) Sistema (1) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il magnete (40) di detto elemento mobile (43) e detto magnete di contrasto (46) sono disposti in modo repulsivo o attrattivo, le rispettive superfici destinate ad affacciarsi l’un l’altra avendo stessa polarità o polarità opposta.
  10. 10) Sistema (1) secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che comprende almeno due dette pedane (3) in serie alternativamente nelle rispettive posizioni iniziale e finale.
  11. 11) Sistema (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che l’elemento fisso (42) di detto dispositivo di interazione magnetica à ̈ fisso rispetto a detta intelaiatura (2) e dal fatto che a ciascuna di dette due pedane (3) à ̈ vincolato un supporto (47) di un rispettivo magnete di interazione con il magnete (40) di detto elemento mobile (43), detti magneti di interazione fungendo alternativamente da magnete di attivazione (41) e da mezzi di contrasto (46) del moto di detto elemento mobile (43).
  12. 12) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 3 a 11, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritorno sono di tipo magnetico, elettromagnetico, idraulico, pneumatico, elettro-meccanico, selettivamente attivi in funzione dei segnali inviati da sensori di rilevamento di detto corpo per mantenere ciascuna pedana (3) nella rispettiva posizione iniziale o finale.
  13. 13) Sistema (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di ritorno comprendono una leva a bilanciere (49) che à ̈ infulcrata attorno ad un asse (B) parallelo a detto piano di appoggio e/o transito e le cui estremità opposte sono articolate per mezzo di rispettive bielle (50) rispettivamente a dette due pedane (3), in cui detta leva a bilanciere (49) à ̈ atta a mantenere, in assenza di detto corpo, una di dette due pedane nella rispettiva posizione iniziale e l’altra nella rispettiva posizione finale.
  14. 14) Sistema (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che l’elemento fisso (42) di detto dispositivo di interazione magnetica (4) à ̈ fisso rispetto a detta intelaiatura (2) e dal fatto che detti mezzi di trasmissione comprendono, per ciascuna di dette due pedane, un supporto (47) di un rispettivo magnete di interazione con il magnete di (40) detto elemento mobile (43), in cui detto supporto (47) à ̈ vincolato alla corrispondente pedana ed il rispettivo magnete di interazione funge alternativamente da magnete di attivazione (41) e da mezzi di contrasto del moto di detto elemento mobile (43).
  15. 15) Sistema (1) secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che l’elemento fisso (42) di detto dispositivo di interazione magnetica à ̈ vincolato solidale a detta leva a bilanciere (49), che definisce detti mezzi di trasmissione, e dal fatto che sono previsti due magneti di interazione con il magnete (40) di detto elemento mobile i quali sono associati fissi rispetto a detta intelaiatura (2), detti magneti di interazione fungendo alternativamente da magnete di attivazione (41) e da mezzi di contrasto di detto elemento mobile (43).
  16. 16) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento fisso (42) à ̈ associato ad avvolgimenti elettrici (45) e detto elemento mobile à ̈ provvisto di almeno un magnete permanente (44) atto ad interagire con detti avvolgimenti elettrici, il moto relativo di detti due elementi generando una variazione del flusso magnetico attraverso detti avvolgimenti elettrici e, per induzione elettromagnetica, una variazione della tensione elettrica.
  17. 17) Sistema (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che uno di detti due elementi à ̈ costituito da un corpo cilindrico internamente cavo e l’altro di detti due elementi à ̈ costituito da un albero coassiale e detto corpo cilindrico, detto corpo cilindrico e detto albero essendo mobili l’uno rispetto all’altro in traslazione e/o rotazione.
  18. 18) Sistema (1) secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che a detto albero à ̈ associato un pistone scorrevole entro una camera definita in detto corpo cilindrico e dal fatto che detto corpo cilindrico à ̈ provvisto di una luce di ingresso e di una luce di scarico di un fluido operatore, il moto relativo di detti due elementi generando una variazione della pressione di detto fluido.
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