ITMI20091648A1 - "gruppo per la pressurizzazione e l'erogazione di sostanze fluide per una pompa ad azionamento manuale e pompa comprendente detto gruppo" - Google Patents

Description

Descrizione di un brevetto d’invenzione a nome:

Forma oggetto della presente invenzione un gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide per una pompa ad azionamento manuale e detta pompa, secondo la parte precaratterizzante delle rivendicazioni indipendenti.

Come noto all’esperto del ramo esistono una molteplicità di diversi tipi di pompa da tempo utilizzate, soprattutto nell’industria cosmetica e in quella farmaceutica, per erogare prodotti fluidi sia liquidi che in crema.

In particolare, sono note pompe che nella loro parte inferiore prevedono un tubo atto a pescare il fluido da erogare e pompe prive di questo tubo generalmente applicate su contenitori a volume variabile ovvero su contenitori che generalmente prevedono un fondello mobile.

Sia i produttori che gli utilizzatori delle pompe del tipo sopra descritto devono avere in magazzino una molteplicità di diversi tipi di pompe per poter essere sempre in grado di soddisfare le esigenze del mercato.

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide per una pompa e una pompa comprendente detto gruppo che semplifichino e rendano più rapida la realizzazione di pompe di tipologia diversa, ad esempio del tipo con tubo pescante e del tipo privo di tale tubo.

In particolare scopo della presente invenzione è quello di realizzare una pompa che permetta di produrre ed offrire in vendita una molteplicità di diversi tipologie di pompe con un numero di componenti più limitato rispetto a quello necessario per realizzare la stessa molteplicità di diversi tipi di pompe con le pompe sin qui note.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide che possa essere assemblato indipendentemente dagli altri componenti della pompa.

Questi ed altri scopi che appariranno evidenti ad un esperto del ramo vengono raggiunti da un gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide per una pompa e da una pompa comprendente detto gruppo conformi alla parte caratterizzante delle rivendicazioni indipendenti.

Per una migliore comprensione del presente trovato si allegano a titolo esemplificativo, ma non limitativo, i seguenti disegni in cui:

la figura 1 mostra una vista schematica in sezione di una pompa secondo l’invenzione, applicata ad un primo contenitore, parzialmente rappresentato, ed atta a realizzare una prima tipologia di pompa,

le fig.2A, 2B, e 2C mostrano viste parzialmente sezionate e in scala diversa tra loro di un gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide per detta pompa,

le fig. 3A, 3B, 3C e 3D ne mostrano viste schematiche in sezione in diverse situazioni operative, la fig. 3d mostra un ingrandimento del particolare indicata dalla freccia M di fig. 3A, le fig. 4 A e 4B mostrano viste in sezione di una pompa secondo l’invenzione applicata ad un secondo contenitore (rappresentato in fig. 4B) ed atta a realizzare una seconda tipologia di pompa, le figure 5A, 5B, 5C mostrano viste parzialmente sezionate di due varianti del gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide per detta pompa e di una variante dell’organo di collegamento della pompa a un contenitore.

Con riferimento alle citate figure, esse mostrano un gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide per una pompa ad azionamento manuale (mostrata nelle fig. 1 e 4), in cui detta pompa presenta un corpo a bicchiere 3, comprendente:

- u no stelo allungato cavo 5 avente un pistone anulare 6 di tenuta montato su una prima estremità 5A dello stelo 5,

- una molla 7 una cui estremità 7A riscontra su un collare sporgente 5F dallo stelo 5 in corrispondenza di una seconda estremità 5E di detto stelo 5,

- un elemento di ritegno 11 dell’altra estremità 7B di detta molla 7, il quale elemento di ritegno 11 presenta una sua porzione esterna 11A sagomata vincolabile al corpo a bicchiere 3,

- detto pistone 6 essendo scorrevole a tenuta sulla superficie di una porzione cilindrica di detta prima estremità 5A dello stelo cavo 5,

- detto pistone 6 essendo mobile tra:

- una prima posizione di chiusura P1 in cui esso chiude a tenuta, sotto la spinta di detta molla 7, almeno un foro 5B che attraversa lo spessore dello stelo in prossimità della sua prima estremità 5A e si apre nella cavità 5C dello stelo 5, ed in cui detto pistone 6 riscontra a tenuta su una porzione di estremità allargata 5D dello stelo 5 e vincolata ad esso, detta porzione di estremità allargata 5D chiudendo a tenuta detta cavità 5C dello stelo 5 in corrispondenza di detta sua prima estremità 5A, - e in almeno una seconda posizione P2 in cui, comprimendo ulteriormente detta molla 7, il pistone 6 è sollevato via da detto almeno un foro 5B dello stelo 5 e da detta porzione di estremità allargata 5D,

- l’insieme di detti stelo 5, molla 7, pistone 6 ed elemento di ritegno 11 formando un gruppo unitario 15 accoppiabile a un corpo a bicchiere 3 di detta pompa.

E’ da sottolineare che nel presente contesto con gruppo o corpo unitario si intende un elemento formato da una pluralità di componenti distinti che sono però associati tra loro mediante mezzi di collegamento conformati in modo da garantire un collegamento stabile ed affidabile di detti componenti una volta che sono stati associati tra loro, di modo che detto gruppo unitario di fatto, può essere trattato come un corpo in un solo pezzo e può essere movimentato dalle usuali macchine per l’assemblaggio automatico delle pompe senza pericolo che i suoi componenti possano distaccarsi uno rispetto all’altro.

La pompa incorporante il gruppo unitario precedentemente descritto è atta ad essere vincolata sull’imboccatura 1 di un contenitore 2 (parzialmente rappresentato in fig. 1) contenente detto prodotto,

La pompa comprende: il corpo a bicchiere 3 delimitante una camera 4 di aspirazione / compressione del prodotto da erogare, in cui si estende almeno parzialmente lo stelo cavo 5.

La camera 4 è delimitata: da una parete 3A del corpo a bicchiere 3, da una valvola unidirezionale 9 atta chiudere un foro 10 d’ingresso del prodotto da erogare in detta camera 4, dal pistone anulare 6 e dalla porzione di estremità allargata 5D dello stelo.

Il pistone 6 è scorrevole a tenuta sulla superficie interna della camera 4, e su una porzione cilindrica dell’estremità 5A dello stelo cavo 5. Preferibilmente, l’elemento 11 di ritegno della seconda estremità 7B della molla 7, presenta la porzione 11A sagomata in modo da appoggiare sull’imboccatura 3B del corpo a bicchiere 3.

Preferibilmente, lo stelo 5 comprende almeno un primo ed un secondo elemento 12 e 13 tubolari e cavi, parzialmente inseriti l’uno nell’altro e presentanti organi 14 atti a vincolarli reciprocamente. Il primo elemento tubolare 12 si estende almeno parzialmente all’esterno del corpo a bicchiere 3 e presenta il collare 5F per l’appoggio della prima estremità 7A della molla 7, e il secondo elemento tubolare 13 presenta il foro 5B d’ingresso della cavità 5C dello stelo 5 e comprende anche la porzione di estremità allargata 5D per l’appoggio del pistone 6. Preferibilmente, il corpo a bicchiere 3 presenta, in corrispondenza della sua imboccatura e parte superiore 3D, elementi 16 per l’aggancio ad una ghiera 17 delimitante un foro 17 A (fig. 2C) attraverso il quale si estende l’estremità libera 5E (fig. 2C) del primo elemento 12 dello stelo 5, detta ghiera avendo una sua porzione 17B sagomata di ritegno per il collare 5F dello stelo 5 atta ad impedire la fuoriuscita dello stelo 5 da detto foro 17 A sotto la spinta della molla 7.

Più in particolare, il corpo a bicchiere 3 presenta una sua parte inferiore 3C (fig. 2C) comprendete la camera 4 e la valvola 9 entrambi di tipo sostanzialmente tradizionale (che non verranno descritti in dettaglio nel seguito), ed una parte superiore 3D. La parte inferiore 3C al di sotto della valvola unidirezionale 9 prevede una porzione terminale 3E (fig.2C) che può essere conformata in modi diversi, tutti comunque convenzionali per l’esperto del ramo, a seconda del tipo di pompa che si vuole ottenere. Così nelle figure 1-3 la porzione 3E presenta una sede cilindrica cava 18 (fig. 2C) atta ad alloggiare un tubo pescante 27, mentre nelle figure 4 il corpo a bicchiere 103 è privo di detta porzione terminale 3E perché la pompa è associata ad un convenzionale contenitore 2A dotato di un usuale fondello 18 mobile verso l’alto man mano che il fluido contenuto nel contenitore stesso viene erogato. La camera 4 può prevedere un foro 21 in corrispondenza della sua parte superiore. Inoltre, in corrispondenza dell’imboccatura 3B della camera 4 è previsto un gradino anulare 23 (fig. 2C) di battuta per un analogo gradino 11B previsto nella parete esterna dell’elemento di ritegno 11 (fig. 2A).

La parte superiore 3D del corpo a bicchiere è innovativa e presenta una parete tubolare 3F coassiale con quella 3A della camera 4, ma avente un diametro maggiore, raccordata internamente alla prima parete 3A da un tratto orizzontale 23 (fig.

2C) che delimita l’imboccatura 3B della camera 4 e funge da battuta per il bordo superiore anulare 11A dell’elemento di ritegno 11. Le due pareti tubolari 3A e 3F prevedono esternamente una parete anulare 3G (fig. 2C) sporgente perpendicolarmente all’asse A di dette due pareti tubolari ed atta ad appoggiarsi su una convenzionale guarnizione 22 (fig. 1) prevista sul bordo superiore del collo 1 per vincolare la pompa al contenitore stesso. La parete 3G insieme ad una scanalatura anulare 24 prevista immediatamente sopra di essa è anche atta a fungere da battuta e sede per un convenzionale organo 40 atto a vincolare stabilmente la pompa al collo di un contenitore, tale organo 40 può , ad esempio, essere del tipo a vite come rappresentato nelle figure 1-3 o del tipo atto ad essere aggraffato come rappresentato in fig. 4. La parete 3F presenta superiormente, in corrispondenza della sua imboccatura, gli elementi 16 per l’aggancio alla ghiera 17; tali elementi 16 sono preferibilmente conformati a forma di gola anulare incavata, così da realizzare una sede per l’accoppiamento a scatto con una corrispondente sporgenza anulare 17C prevista sulla ghiera 17 (Fig. 2C).

Il pistone 6 presenta (fig. 2A) un corpo comprendente due bracci superiori 6A e 6B separati da una cavità anulare 6F e due bracci inferiori 6C e 6D separati anch’essi da una cavità anulare 6E. I due bracci superiore ed inferiore 6B e 6D più esterni, sono atti a scorrere a tenuta sulla faccia interna della parete della camera 4 durante il moto del pistone, mentre il braccio superiore interno 6A è atto a fare tenuta ed a scorrere sulla porzione cilindrica dell’estremità 5A dello stelo cavo 5. Il braccio inferiore interno 6E è invece mobile tra una prima posizione P1 (fig. 3A) in cui chiude a tenuta il foro d’ingresso 5B della cavità 5C dello stelo 5 e riscontra sulla porzione di estremità allargata 5D dello stelo 5, e in una pluralità di seconde posizioni P2 (fig. 3B, 3C) in cui detto braccio 6E è sollevato via da detto almeno un foro 5B dello stelo 5 e da detta porzione di estremità allargata 5D permettendo al fluido presente nella camera 4 di essere erogato passando da detto foro nello stelo. Preferibilmente, la cavità anulare superiore 6F è conformata in modo tale che quando la pompa è in posizione di riposo (fig.1 e 3A) il bordo anulare inferiore 11C (fig. 2A) dell’elemento di ritegno 11 vi possa penetrare almeno parzialmente. Questo bordo anulare inferiore internamente è conformato a gradino così da realizzare una battuta per l’estremità inferiore 7B della molla 7.

Lo stelo come già detto comprende due elementi 12 e 13 accoppiati tra loro, e delimitanti un canale 5G (fig. 2B) per l’erogazione del fluido, chiuso inferiormente dalla porzione allargata 5D dell’altro elemento 13 che forma lo stelo. L’elemento superiore 12 presenta in corrispondenza della sua bocca superiore una scanalatura anulare 5H (fig. 2B) per l’accoppiamento a scatto con una usuale testa di erogazione 30 (fig. 1).

Gli organi 14 atti a vincolare tra loro i due elementi 12 e 13 che formano lo stelo 5 prevedono preferibilmente all’interno dell’elemento 12 avente diametro maggiore una propaggine anulare 12 A atta ad accoppiarsi a scatto in una corrispondente sede anulare incavata 13A prevista sulla faccia esterna dell’altro elemento 13. E’ da sottolineare che questi organi di vincolo 14 secondo l’invenzione sono conformati in modo tale che una volta accoppiati tra loro, i due elementi 12 e 13 che costituiscono lo stelo 5, non possano più essere separati tra loro se non applicando una forza assiale di notevole intensità, in modo da garantire che il gruppo unitario 15 formato dall’insieme di dello stelo 5 stesso, della molla 7, del pistone 6 e dell’elemento di ritegno 11 realizzino un corpo equiparabile ad un componente realizzato in un solo pezzo che garantisca che le sue parti non possano distaccarsi una rispetto all’altra.

La molla 7, il pistone 6 e l’elemento di ritegno 11 presentano un foro passante così da poter essere calzati sullo stelo. Secondo l’invenzione la molla 7, il pistone 6, l’elemento di ritegno 11 ed il primo 12 e il secondo 13 elemento tubolare dello stelo 5 sono conformati in modo da poter inserire in serie uno sopra l’altro, durante l’assemblaggio del gruppo unitario 15, rispettivamente: la molla 7 su un tratto del primo elemento tubolare 12, almeno una porzione dell’elemento di ritegno 11 su un tratto estremale libero della molla 7, e almeno una porzione 6F del pistone 6 su un bordo estremale 11C di detto elemento di ritegno 11 e, quindi, di poter inserire il secondo elemento tubolare 13 in un foro centrale di detto pistone 6 e in un tratto estremale interno del primo elemento tubolare 12. Più in particolare, la molla 7 presenta un diametro interno di poco maggiore al diametro esterno dell’elemento 12 dello stelo 5 avente diametro maggiore, in modo da poter essere calzata su detto elemento 12 ed andare in battuta con la sua estremità superiore 7A contro il collare 5F. L’elemento di ritegno 11 presenta un foro svasato il cui bordo inferiore presenta un diametro sostanzialmente uguale a quello della molla 7 ed un gradino atto a fare da battuta per l’estremità inferiore di tale molla 7 ed un bordo superiore 11A di diametro maggiore atto a poggiare sull’imboccatura 3B della camera 4 del corpo a bicchiere 3. Il pistone 6 come già descritto in precedenza presenta una conformazione con due bracci uno superiori 6A ed uno inferiore 6C che delimitano un foro, in cui il braccio superiore 6A è atto ad appoggiarsi a tenuta sulla faccia esterna della parete che delimita la parte inferiore dell’altro elemento 13 che forma lo stelo 5. Grazie a questa particolare conformazione dei componenti del gruppo unitario 15 il suo assemblaggio risulta particolarmente semplice e veloce, è infatti sufficiente calzare sull’elemento 12 dello stelo, in successione: la molla 7, l’elemento di ritegno 11, il pistone 6 e quindi inserire nel foro interno del pistone l’altro elemento 13 che forma lo stelo e spingendolo dentro l’altro elemento 12 sino ad accoppiarli tra loro a scatto attraverso l’organo di vincolo 14. E’ da sottolineare che secondo l’invenzione i gruppi unitari 15 può essere assemblato indipendentemente dal corpo a bicchiere 3. Ciò presenta da un lato il vantaggio di poter assemblare i gruppi unitari 15 anche in un momento temporale differente da quello di realizzazione dei corpi a bicchiere 3, e d’altro canto anche il vantaggio di poter associare il gruppo unitario 15 a corpi a bicchiere aventi caratteristiche diverse tra loro per quanto riguarda gli organi di pescaggio del fluido dal contenitore, ad esempio corpi a bicchiere (fig. 1) con tubo di pescaggio 27 o (fig. 3) privi di tale tubo.

Il gruppo unitario 15 una volta assemblato, viene associato al corpo a bicchiere prescelto (ad esempio del tipo con tubo di pescaggio 27 di fig.

1) calzandovi sopra la ghiera 17 e inserendo quindi l’insieme gruppo unitario – ghiera, nel corpo a bicchiere 3 fino a vincolarli tra loro. A tal fine come già indicato in precedenza il corpo a bicchiere 3 e la ghiera 17 presentano organi di vincolo a scatto comprendenti l’elemento di aggancio 16 e la corrispondente sporgenza anulare 17C. E’ da sottolineare che, la ghiera ed il corpo a bicchiere 3 una volta vincolati tra loro, vincolano tra loro in una posizione corretta anche il gruppo unitario 15 a detto corpo a bicchiere, pur consentendo una corsa, in contrasto della molla 7, dello stelo e del pistone ad esso associato nella camera 4. La ghiera 17 infatti, grazie alla sua porzione sagomata di ritegno 17B per il collare 5F dello stelo 5 è atta ad impedire la fuoriuscita dello stelo 5 dal foro 17 A della ghiera stessa, sotto la spinta della molla 7, ed al contempo mediate il suo bordo inferiore 17C (fig. 2C) è atta a mantenere in contatto tra loro l’elemento di ritegno 11 con il bordo 3B dell’imboccatura della camera 3.

Nelle fig. 3A-C è illustrato il funzionamento della pompa.

In fig. 3A è mostrata la pompa in posizione P1 di riposo. In questa posizione la camera 4 è piena del fluido da erogare ed il pistone 6, come mostrato in fig. 3D, con il suo braccio inferiore interno 6C in appoggio contro la porzione di estremità inferiore 5D dello stelo 5, blocca il collegamento tra detta camera 4 e la cavità dello stelo stesso (attraverso il foro inferiore 5B di detto stelo 5). E’ da sottolineare che in questa posizione come mostrato in fig. 3D il bordo inferiore 12C dell’elemento 12 dello stelo 5 è distanziato di un tratto Z, preferibilmente estendentesi per alcuni millimetri, dal bordo superiore 6G del pistone 6. In fig. 3B è mostrata una ulteriore posizione operativa P2 della pompa in cui lo stelo è stato abbassato solo di un tratto pari a quello Z sopra menzionato, ovvero sino a che il bordo inferiore 12C dell’elemento 12 dello stelo viene in contatto con il bordo superiore 6G del pistone 6. In tale posizione operativa P2 il pistone è rimasto fermo per attrito con la parete interna della camera 4, e si è mosso verso il basso solo lo stelo 5, conseguentemente il braccio 6C si è distaccato dalla estremità inferiore 5D dello stelo 5 aprendo la pompa, ovvero il collegamento tra la camera 4 e la cavità 5C dello stelo 5 attraverso il foro 5B. Successivamente, lo stelo 5, continuando la sua corsa verso il basso trascina anche il pistone 6 (perché il bordo 12C dell’elemento 12 dello stelo spinge sul bordo superiore 6G del pistone) e provvede ad erogare tutto il fluido contenuto nella camera 4. In fig. 3C è mostrata una posizione operativa P3 in cui lo stelo è a fine corsa ed il foro 5B dello stelo è ancora aperto. In tale posizione il risalto in aggetto 5F dello stelo 5 è preferibilmente in battuta contro il bordo superiore 11A dell’elemento di ritegno 11. Successivamente rilasciando lo stelo 5 questo per azione della molla 7 ritorna nella sua posizione iniziale trascinando verso l’alto il pistone 6, chiudendo quindi il foro 5B dello stelo 5, e riempiendo nuovamente per depressione la camera 4. Come mostrato nelle figure 1-3 e 4 la pompa secondo l’invenzione può prevedere con un identico gruppo unitario 15 diversi tipi di corpi a bicchiere 3 (fig. 1-3) e 103 (fig. 4) e conseguentemente può essere associato a diversi tipi di contenitori 2 e 2A, variando un solo componente della pompa stessa (il corpo a bicchiere 3) ottimizzando in tal modo l’assemblaggio della pompa stessa.

E’ da sottolineare inoltre la pompa secondo l’invenzione può prevedere un elemento atto a regolare la quantità di fluido erogato. Tale elemento è un semplice anello 26 (fig. 1) calzato esternamente alla parete superiore 3D del corpo a bicchiere ed atto a limitare la corsa verso il basso della testa di erogazione associata allo stelo 5 e conseguentemente la quantità di fluido erogata dalla pompa. Variando l’altezza dell’anello si varia la quantità di fluido erogata.

Si vuole infine ribadire che le forme di realizzazione sin qui illustrate sono state fornite a titolo puramente esemplificativo e che sono possibili numerose varianti tutte rientranti nel dì medesimo concetto inventivo.

Secondo una prima variante lo stelo 5 potrebbe essere conformato in modo differente da quanto sin qui descritto. Secondo l’invenzione la prima e la seconda parte dello stelo ed i relativi mezzi di vincolo di dette due parti potrebbero avere forma diversa da quelle sin qui illustrate. Secondo l’invenzione è infatti sufficiente che questi due elementi siano conformati in modo che:

- quando detti due elementi sono separati tra loro sia possibile inserire su almeno uno di essi: la molla 7, il pistone 6, e l’elemento di ritegno 11, - e, successivamente, di vincolare tra loro a tenuta detti due elementi dello stelo.

Così ad esempio in fig. 5A è mostrata una prima variante dello stelo che prevede una sua prima parte 212 comprendente, con riferimento alla forma di realizzazione precedentemente citata, sia il collare sporgente 5F che il foro inferiore 5B per l’ingresso del fluido nella cavità 5C dello stelo stesso, mentre la seconda parte 213 prevede quella che nella precedente forma di realizzazione è stata indicata come estremità allargata inferiore 5D dello stelo. Le due parti 212 e 213 dello stelo seconda questa prima variante una volta che sulla prima parte 212 sono stati inseriti la molla, l’elemento di ritegno, e il pistone vengono vincolate tra loro a tenuta ad esempio mediante incollaggio o saldatura ad ultrasuoni o utilizzando una qualunque altra tecnica convenzionale di unione a tenuta di detti due elementi. Secondo una seconda variante dello stelo mostrata in fig 5B esso prevede una sua prima parte 112 comprendente, con riferimento alla forma di realizzazione delle figure 1-3, il collare sporgente 5F, ed una seconda parte comprendente il foro inferiore 5B per l’ingresso del fluido nella cavità 5C dello stelo stesso e l’estremità allargata 5D. Le due parti 112 113 sono parzialmente inserite una nell’altra in corrispondenza della porzione dello stelo che alloggia l’estremità superiore 7A della molla 7 e sono collegate a tenuta mediante un accoppiamento a scatto 114 di tipo similare a quello descritto per il collegamento delle due parti 12, 13 delle figure 1-3.

Secondo una ulteriore variante il collegamento del gruppo unitario 15 al corpo a bicchiere ed al collo 1 del contenitore 2 potrebbe essere realizzato con dispositivi alternativi a quelli sin qui descritti (che prevedono l’utilizzo di una ghiera 17 che si accoppia a scatto con una parte 3D del corpo a bicchiere), ad esempio, in fig. 5C è mostrata una soluzione alternativa in cui l’organo 140 che è atto a vincolare l’insieme di gruppo unitario 15 e corpo a bicchiere 3 al collo 1 del contenitore è anche al contempo atto a vincolare tra loro detto gruppo 15 e detto corpo 3, ed a tal fine prevede una parte 140A in pezzo con la rimanente parte dell’organo 140 e conformata, sostanzialmente come la ghiera 17 e la parte superiore 3D del corpo a bicchiere, precedentemente descritti.

Secondo una ulteriore variante dell’invenzione l’elemento di ritegno 11 potrebbe essere collegato al corpo a bicchiere 3 in modo differente rispetto a quello sin qui illustrato che prevede l’appoggio del bordo 11A dell’elemento 11 all’imboccatura 3B della camera 4 del corpo a bicchiere 3. Secondo tale variante è sufficiente che l’elemento di ritegno 11 presenti una sua porzione esterna sagomata in modo che sia atta ad accoppiarsi con una corrispondente porzione prevista sul corpo a bicchiere, ed a garantire che l’elemento 11 non si possa spostare assialmente sotto la spinta della molla. Tale accoppiamento potrebbe essere realizzato anche semplicemente forzando l’elemento 11 nel corpo a bicchiere 3.

Secondo ulteriori possibili varianti dell’invenzione gli organi di collegamento dei vari componenti della pompa associati tra loro, potrebbero essere diversi da quelli sin qui illustrati, comunque di tipo convenzionale per l’esperto del ramo, e/o un contenitore potrebbe prevedere due pompe associate al collo di uno stesso contenitore, e con un erogatore unico per entrambe le pompe o separato.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1) Gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide per una pompa ad azionamento manuale, detta pompa presentando: - uno stelo allungato cavo (5) avente un pistone anulare (6) di tenuta montato su una prima estremità (5A) dello stelo (5), - una molla (7) una cui estremità (7A) riscontra su un collare sporgente (5F) dallo stelo (5) in corrispondenza di una seconda estremità (5E) di detto stelo (5), - un elemento di ritegno (11) dell’altra estremità (7B) di detta molla (7) , il quale elemento di ritegno (11) presenta almeno una sua porzione esterna (11A) sagomata collegabile a detto corpo a bicchiere (3) di detta pompa, - detto pistone (6) essendo scorrevole a tenuta sulla superficie di una porzione cilindrica di detta prima estremità (5A) dello stelo cavo (5), detto pistone (6) essendo mobile tra una prima posizione di chiusura (P1) in cui esso chiude a tenuta, sotto la spinta di detta molla (7), almeno un foro (5B) che attraversa lo spessore dello stelo in prossimità della sua prima estremità (5A) e si apre nella cavità (5C) dello stelo (5), ed in cui detto pistone (6) riscontra a tenuta su una porzione di estremità allargata (5D) dello stelo (5) e vincolata ad esso, detta porzione di estremità allargata (5D) chiudendo a tenuta detta cavità (5C) dello stelo (5) in corrispondenza di detta sua prima estremità (5A), e in almeno una seconda posizione (P2) in cui, comprimendo ulteriormente detta molla (7), il pistone (6) è sollevato via da detto almeno un foro (5B) dello stelo (5) e da detta porzione di estremità allargata (5D), - l’insieme di detti stelo (5), molla (7), pistone (6) ed elemento di ritegno (11) formando un gruppo unitario (15) accoppiabile a detto corpo a bicchiere (3) di detta pompa.
2. 2) Gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che lo stelo (5) comprende almeno un primo (12 , 112 212) ed un secondo elemento (13, 113, 213) e mezzi di vincolo a tenuta di detti due elementi tra loro, che la molla (7), il pistone (6) e l’elemento di ritegno (11) presentano tutti un foro passante, e che detti due elementi (12 , 112 212, 13, 113, 213) dello stelo sono conformati in modo da poter inserire su almeno uno di detti due elementi detta molla, pistone, ed elemento di ritegno, quando detti due elementi sono separati tra loro e successivamente di vincolare tra loro a tenuta detti due elementi dello stelo.
3. 3) Gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che il primo ed il secondo elemento (12, 13 ) dello stelo sono elementi tubolari e cavi, detti elementi (12, 13) essendo parzialmente inseriti l’uno nell’altro e presentando organi (14) atti a vincolarli reciprocamente, detto primo elemento tubolare (12) presentando il collare (5F) per l’appoggio di una estremità (7A) della molla (7), e detto secondo elemento tubolare (13) presentando: detto almeno un foro d’ingresso (5B) della cavità (5C) dello stelo (5) e detta porzione di estremità allargata (5D) per l’appoggio del pistone (6).
4. 4) Gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che la molla (7), il pistone (6), l’elemento di ritegno (11) ed il primo (12) e il secondo (13) elemento tubolare dello stelo (5) sono conformati in modo da poter inserire in serie uno sopra l’altro, durante l’assemblaggio del gruppo unitario (15), rispettivamente: la molla (7) su un tratto del primo elemento tubolare (12), almeno una porzione dell’elemento di ritegno (11) su un tratto estremale libero della molla (7), e almeno una porzione (6F) del pistone (6) su un bordo estremale (11C) di detto elemento di ritegno (11), infine di poter inserire il secondo elemento tubolare (13) in un foro centrale di detto pistone (6) e in un tratto estremale interno del primo elemento tubolare (12).
5. 5) Gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che la molla (7) presenta un diametro interno di poco maggiore al diametro esterno dell’elemento (12) dello stelo (5) avente diametro maggiore, in modo da poter essere calzata su detto elemento (12) ed andare in battuta con la sua estremità superiore (7A) contro il collare (5F), che l’elemento di ritegno (11) presenta un foro svasato il cui bordo inferiore presenta un diametro sostanzialmente uguale a quello della molla (7) ed un gradino atto a fare da battuta per l’estremità inferiore di tale molla (7) e che la sua porzione esterna sagomata comprende un bordo superiore (11A) atto a poggiare sull’imboccatura (3B) di una camera di aspirazione/compressione (4) del corpo a bicchiere (3), che il pistone (6) presenta una conformazione con due coppie di bracci superiori (6A, 6B) ed inferiori (6D 6C), che uno dei bracci più interni (6A) delimita un foro ed è atto ad appoggiarsi a tenuta sulla faccia esterna di una parte inferiore dell’altro elemento (13) che forma lo stelo (5).
6. 6) Gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che in posizione (P1) di riposo un bordo inferiore (12C) del primo elemento (12) dello stelo (5) è distanziato di un tratto (Z) da un bordo superiore (6G) del pistone (6), di modo che abbassando inizialmente lo stelo verso una camera (4) di aspirazione / compressione del corpo a bicchiere (3) da detta posizione iniziale (P1) ad una prima posizione operativa (P2) in cui lo stelo ha subito uno spostamento pari alla lunghezza di detto tratto (Z), ovvero sino a che il bordo inferiore (12C) dell’elemento (12) dello stelo viene in contatto con il bordo superiore (6G) del pistone (6), durante detto spostamento: il pistone (6) rimane fermo per attrito con la parete interna della camera (4), si muove verso il basso solo lo stelo (5), e conseguentemente detto pistone (6) si è distaccato dalla estremità inferiore (5D) dello stelo (5) aprendo la pompa.
7. 7) Gruppo per la pressurizzazione e l’erogazione di sostanze fluide secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto di essere conformato in modo da poter essere assemblato indipendentemente dal corpo a bicchiere (3), così da poter realizzare i gruppi unitari (15) indipendentemente da detti corpi a bicchiere (3), e/o che il gruppo unitario (15) può essere associato a una pluralità di diversi corpi a bicchiere (3), detta pluralità di diversi corpi a bicchiere presentando tutti identici organi di collegamento (8) del gruppo unitario, e presentando ciascuno una parte inferiore (3E) di pescaggio del fluido da erogare di tipo diverso tra loro e/o diverso volume della loro camera (4) di aspirazione.
8. 8) Pompa ad azionamento manuale di erogazione sottopressione di un prodotto fluido, atta ad essere vincolata sull’imboccatura (1) di un contenitore (2) contenente detto prodotto, comprendente: - un corpo a bicchiere (3) delimitante una camera (4) di aspirazione - compressione del prodotto da erogare, caratterizzata dal fatto di prevedere un gruppo unitario (15) secondo una delle rivendicazioni precedenti e un organo di collegamento (8) di detto gruppo unitario a detto corpo a bicchiere.
9. 9) Pompa secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che l’organo di collegamento (8) comprende una porzione (3D) di detto corpo a bicchiere (3) e presentante almeno una sua porzione sagomata (16) per l’aggancio ad un elemento anulare (17) delimitante un foro (17A) attraverso il quale si estende l’estremità libera (5E) di uno stelo (5) di detto gruppo unitario (15), detto elemento anulare (17) avendo una sua porzione sagomata (17B) di ritegno per il collare (5B) dello stelo (5) atta ad impedire la fuoriuscita dello stelo (5) dal corpo a bicchiere (3) quando detto gruppo unitario (15) è inserito nel corpo bicchiere (3) e detto elemento anulare (17) è agganciato a detto corpo a bicchiere (3).
10. 10) Pompa secondo la rivendicazione 9 caratterizzata dal fatto che la porzione (3D) del corpo a bicchiere (3) comprende una parete tubolare (3F) coassiale con la parete (3A) delimitante la camera (4) di detto corpo a bicchiere (3), e che detta porzione sagomata (16) è prevista su detta parete tubolare (3F).
11. 11) Pompa secondo la rivendicazione 10 caratterizzata dal fatto che la parete tubolare (3F) presenta un diametro diverso rispetto alla parete coassiale (3A) delimitante la camera (4), e che dette due pareti sono raccordate internamente da una parete (23) che delimita l’imboccatura (3B) della camera (4) e funge da battuta per un bordo superiore anulare (11A) di un elemento di ritegno (11) del gruppo unitario (15).
12. 12) Pompa secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che il corpo a bicchiere (3) prevede esternamente una parete anulare (3G) sporgente atta ad appoggiarsi sul collo (1) del contenitore (2).
13. 13) Pompa secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che il gruppo unitario (15) è conformato in modo da poter essere assemblato indipendentemente dal corpo a bicchiere (3), così da poter realizzare i gruppi unitari (15) indipendentemente da detti corpi a bicchiere (3), e/o che il gruppo unitario (15) può essere associato a una pluralità di diversi corpi a bicchiere (3), detta pluralità di diversi corpi a bicchiere presentando tutti identici organi di collegamento (8) del gruppo unitario, e presentando ciascuno una parte inferiore (3E) di pescaggio del fluido da erogare di tipo diverso tra loro e/o diverso volume della loro camera (4) di aspirazione.
14. 14) Pompa secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che l’elemento anulare (17) comprende un bor do inferiore (17C) atto a mantenere in contatto tra loro l’elemento di ritegno (11) del gruppo unitario (15) con il bordo (3B) dell’imboccatura della camera (3) quando detta ghiera è associata al corpo a bicchiere (3).
15. 15) Pompa secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto di comprendere un elemento (26) atto a regolare la quantità di fluido erogato, detto elemento comprendendo un anello calzato esternamente alla porzione superiore (3D) del corpo a bicchiere ed atto a limitare la corsa verso il basso di una testa di erogazione (30) associata allo stelo (5) del gruppo unitario (15) e conseguentemente la quantità di fluido erogata dalla pompa.