ITMI20091389A1 - Dispositivo per bicicletta per disabili o principianti - Google Patents

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Description

La presente invenzione concerne un dispositivo da montare su una bicicletta per disabili o principianti, per controllarne il movimento. Più in particolare, la presente invenzione concerne un dispositivo in forma di struttura montabile posteriormente ad una qualsiasi bicicletta in commercio allo scopo di renderla utilizzabile da soggetti disabili oppure da coloro che assistono chi sta imparando ad andare in bicicletta.
Le biciclette commerciali note non offrono dispositivi atti ad impedire la caduta dei soggetti in fase di apprendimento dell'uso del mezzo che siano anche portatori di handicap con problemi di coordinazione. Per tali utilizzatori sono state realizzate biciclette speciali che però sono costose, in quanto realizzate ad hoc, e particolarmente poco attraenti; in altre parole, il bambino portatore di handicap si trova a dover utilizzare una bicicletta che lo identifica da lontano come handicappato e che inoltre à ̈ anche molto più costosa di una normale bicicletta. Un esempio di tali biciclette per disabili à ̈ noto ad esempio da GB21 18495, mostrato in fig. 5.
Sono noti accessori a rotelle da montare in corrispondenza della ruota posteriore per limitare, se non annullare l'inclinazione laterale della bici aiutando così a limitare il rischio di cadute deH'utilizzatore. Tali mezzi risultano efficaci nella fase di apprendimento da parte di bambini piccoli, ma non sono tuttavia in grado di garantire la sicurezza dell'utilizzatore che sia affetto da problemi di coordinazione che lo portano a spostare la parte alta del corpo portando il baricentro aH'infuori dell'area entro la quale à ̈ possibile mantenere l'equilibrio.
La bicicletta convenzionale impone anche un notevole disagio da parte di chi assiste il ciclista nella sua azione non offrendo essa punti di presa comodi, sicuri e facilmente raggiungibili per scongiurare cadute del ciclista quando sta imparando ad andare senza rotelle.
Lo scopo della presente invenzione à ̈ di risolvere i problemi sopra menzionati e di fornire un dispositivo che possa proteggere il disabile dalle cadute ed aiutarlo nella conduzione di una bicicletta, e che possa essere utilizzato su di una qualunque normale bicicletta reperibile in commercio. E’ un ulteriore scopo dell’invenzione fornire un dispositivo che sia di aiuto nell'assistenza al principiante che impara ad andare in bicicletta.
Tali scopi sono raggiunti dalla presente invenzione, che concerne un dispositivo per bicicletta per disabili o principianti, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura (S) provvista di due porzioni (1 , 1 ’) montanti solidali tra loro ad un’estremità e libere all’estremità opposta e di mezzi di fissaggio di detta struttura a detta bicicletta posizionati in almeno tre punti, due (10, 10’) di detti mezzi di fissaggio essendo disposti in corrispondenza di lati opposti della ruota posteriore ed almeno uno (4) essendo disposto per collegarsi direttamente od indirettamente al telaio di detta bicicletta; dette porzioni montanti (1 , 1’) essendo collegate tra loro da almeno una traversa (7; 12) provvista di mezzi di regolazione della distanza tra detti montanti.
Il terzo punto aggiuntivo viene scelto per fornire alla struttura anche una stabilizzazione contro sollecitazioni longitudinali alla bicicletta.
Preferibilmente le due porzioni sono in pezzo unico tra loro e sono formate da un profilo piegato ad assumere una conformazione ad †̃ΊΓ con le estremità libere rivolte verso il basso e vincolate al mozzo della ruota posteriore della bicicletta.
In una realizzazione preferenziale il terzo mezzo di fissaggio (4) comprende un braccio vincolato alla struttura S mediante una delle traverse che collegano tra loro le porzioni 1 ed 1 ' della struttura S, il braccio à ̈ regolabile in lunghezza ed à ̈ fissabile al cannotto od al tubo della sella della bicicletta.
Secondo un’ulteriore realizzazione, l’invenzione comprende inoltre due rotelle di supporto montabili sulla struttura S e provviste di mezzi per la loro regolazione in altezza rispetto alla struttura stessa.
Preferibilmente, i mezzi di fissaggio della struttura S sulla ruota posteriore comprendono due boccole per alloggiare le estremità filettate del mozzo della detta ruota posteriore della bicicletta, le boccole sono vincolate ad un braccio tubolare al quale sono vincolate le rotelle ed inoltre presentano due fori attraverso i quali sono alloggiate le estremità filettate della struttura S. Tali esteremità sono vincolate con almeno un dado di bloccaggio.
Come visibile dalle figure, la struttura S si estende verticalmente al di sopra della ruota posteriore e forma un tipo di maniglione che può essere impugnato da chi assiste il ciclista, disabile o principiante che sia. La struttura à ̈ così in grado di fornire una zona di presa molto più vicina a chi assiste il ciclista, dunque anche più comoda, sicura e veloce da raggiungere.
In una realizzazione preferenziale e destinata aH’utilizzo per disabili, la struttura S comprende un elemento di sostegno per stabilizzare e vincolare il torace del ciclista in una posizione comoda, sicura, e tale da limitare movimenti che portino a cadute pericolose. Tale sostegno à ̈ montato sulla struttura S mediante un braccio regolabile in lunghezza il quale a sua volta à ̈ montato su una traversa di collegamento delle porzioni della struttura S.
Il dispositivo secondo la presente invenzione presenta numerosi vantaggi.
Infatti, il dispositivo dell’invenzione à ̈ di costruzione semplice e robusta, ha un costo molto ridotto ed à ̈ montabile su qualunque bicicletta reperibile in commercio. Questo permette di adattare una normale bicicletta all’uso per disabili con costi estremamente contenuti. Inoltre, il dispositivo à ̈ poco appariscente e non interferisce con l'immagine della bicicletta originale, sul quale à ̈ stato montato; questo significa un grande vantaggio psicologico per l’utilizzatore disabile, in quanto la bicicletta da lui utilizzata à ̈ una bicicletta “normale†e non una bicicletta costruita apposta per un disabile.
La robustezza della struttura ed il montaggio in corrispondenza del mozzo posteriore permettono l’utilizzo del dispositivo anche da adulti disabili.
Inoltre, la stessa struttura, priva del sostegno per il torace, può essere usata come mezzo di aiuto all’apprendimento della guida senza rotelle di sostegno da parte di chiunque: una volta rimosso il sostegno del torace e le rotelle la struttura a maniglione fornisce chi assiste il ciclista una zona di presa vicina, comoda e sicura, che permette di non doversi piegare per sostenere la bicicletta in corrispondenza del sellino.
L'invenzione verrà ora illustrata più in dettaglio, con riferimento ai disegni allegati a titolo illustrativo e non limitativo, in cui:
- la fig. 1 Ã ̈ una vista schematica del dispositivo montato su di una bicicletta;
- la fig. 2 Ã ̈ una vista schematica in sezione dei mezzi preferenziali di fissaggio della struttura S alla bicicletta;
- le figure 3A e 3B sono viste laterali e frontali del dispositivo secondo l'invenzione;
- le figure 3C e 3D sono viste dall’alto di uno dei mezzi di fissaggio della struttura S alla bicicletta e di un elemento di sostegno e vincolo del torace del disabile, rispettivamente;
- la fig. 4 à ̈ una vista schematica e parzialmente in sezione di un pedale della bicicletta da utilizzare con il dispositivo secondo l’invenzione; e - la fig. 5 illustra una bicicletta per disabili di tipo noto.
Con riferimento dapprima alla figura 1 , il dispositivo comprende una struttura S sagomata ad “U†e che comprende due porzioni di barra principale 1, 1' con funzione di montanti, solidali tra loro ad un’estremità e libere all’estremità opposta. Sono previsti mezzi di fissaggio di detta struttura alla bicicletta posizionati in almeno tre punti, due 10, 10’ di detti mezzi di fissaggio essendo disposti in corrispondenza di lati opposti della ruota posteriore P ed almeno uno, rappresentato con il riferimento 4, essendo tale da collegarsi direttamente od indirettamente al telaio di detta bicicletta. Le porzioni montanti 1 , 1' sono collegate tra loro da almeno una traversa provvista di mezzi di regolazione della distanza tra detti montanti.
Nel caso illustrato (vedi fig. 2) i due punti 2, 2 di aggancio delle estremità della struttura S sono posti in corrispondenza del mozzo (3) della ruota. Punti di aggancio alternativi possono essere ricavati sul forceilino posteriore, od in qualsiasi parte del carro posteriore purché ve ne sia almeno uno per ognuno dei due lati della bicicletta.
Nella realizzazione di fig. 2, l'aggancio della struttura al telaio avviene grazie all'interposizione di una boccola 15 di giunzione che si inserisce sull’estremità filettata del mozzo e si appoggia al fornellino posteriore 16, al quale viene serrata grazie al dado 17 che si avvita sulla filettatura del mozzo 3. La boccola 15 presenta due fori 19, 19' entro i quali passa un’estremità filettata 18 della porzione montante 1 la quale viene serrata alla boccola 15 grazie a due dadi 20, 20’. Un ulteriore funzione della boccola 15 à ̈ quella di fornire un punto di montaggio particolarmente robusto per la struttura regolabile 21 su cui vengono montate le rotelle stabilizzanti 11 , 11’.
La struttura regolabile 21 à ̈ composta da un elemento tubolare 29, un secondo elemento tubolare 32 ed una barra 31 alloggiata all’interno dell’elemento tubolare 32. Come mostrato in fig. 2, l’elemento tubolare 29 viene fissato tramite due fori 30, 30’ alla struttura S tramite la boccola 15. Più in particolare, le due estremità filettate 18 della barra principale impegnano sia i due fori 19, 19’ della boccola 15 che i due fori 30, 30’ ricavati nell’elemento tubolare 29 della struttura regolabile 21. I dadi 20, 20’ una volta serrati sulla boccola 15 hanno lo scopo di fissare alla stessa sia i due tratti 1 , V della barra principale che la struttura 21.
L'estremità dell’elemento tubolare 29 opposta ai fori di fissaggio 30, 30' à ̈ vincolata rigidamente ad un secondo elemento tubolare 32, il quale presenta una posizione leggermente angolata rispetto sia alla perpendicolare all’elemento tubolare 29 che al terreno quando la bicicletta à ̈ in posizione di marcia.
All’interno dell’elemento tubolare 32 à ̈ scorrevole (freccia F) un ulteriore elemento tubolare 31 al quale à ̈ vincolata una delle ruote 11. Un grano di fissaggio 33 od un equivalente mezzo di vincolo, permette di bloccare la barra 31 nella posizione richiesta dopo aver regolato la distanza L tra l’asse della ruota 11 e l'estremità inferiore dello spezzone 32 e di conseguenza l’altezza da terra della ruota 11 .
I due tratti 1 , 1' della struttura S possono essere di tipo telescopico; tuttavia, si à ̈ riscontrato che la realizzazione preferenziale mostrata, in cui detta struttura à ̈ in pezzo unico di profilo ripiegato può essere adattata a biciclette di diverse misure. Infatti, la barra 31 scorrevole nell’elemento tubolare 32 avrà lunghezza sufficiente ad adattare il dispositivo alle biciclette con ruote di diametro maggiore, accrescendo la distanza L quando la barra à ̈ estesa tutta verso il basso. Viceversa, facendo scorrere la barra 31 verso l’alto, la distanza L viene ridotta ed il dispositivo può essere adattato a biciclette di dimensioni minori. In genere, l'altezza della struttura S à ̈ compresa tra 700 e 900 mm, e più preferibilmente tra 750 ed 850 mm.
Fra i due tratti della barra principale 1 , 1' Ã ̈ prevista una traversa 7 (fig.
3C) regolabile telescopicamente per poter essere adattata alla distanza a cui vengono poste i due tratti della barra principale 1 , V in funzione della larghezza del mozzo della ruota posteriore.
Tale traversa 7 supporta un elemento di collegamento col telaio T, regolabile in lunghezza, la cui estremità presenta un occhiello od altro mezzo 4 che si aggancia al suddetto terzo punto preposto a contrastare le sollecitazioni della struttura in direzione longitudinale alla bicicletta. La struttura S prevede infatti un terzo punto di aggancio, per la stabilizzazione contro sollecitazioni longitudinali alla bicicletta, lungo il cannotto 14 della sella od in alternativa lungo il tubo 5 della sella se non sulla sella stessa.
Nella realizzazione illustrata le due porzioni 1 , 1' sono in pezzo unico tra loro e la struttura S à ̈ formata da un unico profilo piegato ad “U†in una zona 9 di deformazione superiore che permette un buon range di adattamento alle diverse larghezze della bicicletta su cui la struttura viene montata. Le due porzioni 1 , 1' possono anche essere tratti distinti ed uniti tramite un opportuno giunto, non rappresentato, che ne permetta il distanziamento, o l'inclinazione necessaria ad adattarle alla bici su cui la struttura viene montata.
La struttura, od eventuali altri accessori non rappresentati che possono essere montati su di essa, à ̈ in grado di fornire una zona di presa per chi assiste il ciclista più comoda sicura e raggiungibile essendo posta in posizione rialzata ed arretrata rispetto alla bicicletta, dunque più vicina a chi presta assistenza al ciclista.
La struttura S descritta prevede (fig. 3D) una ulteriore traversa 12 disposta superiormente alla traversa 7 ed anch’essa telescopica in grado di ospitare supportare, tramite un'ulteriore traversa 12', un sostegno 13 per il torace del ciclista. Il sostegno 13 à ̈ provvisto di adeguata imbottitura e di cinghie (non mostrate) per la ritenzione del torace al sostegno stesso, allo scopo di limitarne i movimenti e di prevenire cadute del ciclista disabile.
Un ulteriore dispositivo per agevolare l'utilizzo della bicicletta da parte di disabili, che permetta un posizionamento stabile del piede su di un pedale di tipo convenzionale à ̈ rappresentato in figura 4. Tale dispositivo prevede l’utilizzo di due strutture in metallo 23, 24 conformate ad "L" dotate di un'estremità filettata 25, 26 ciascuna. La struttura 23 viene inserita nel pedale 22 grazie ai fori normalmente presenti nel pedale e viene ad esso fissata aglio gli appositi dadi di fissaggio 28, 28'; analogamente avviene con la struttura 24 che viene fissata al pedale 22 grazie agli appositi dadi di fissaggio 27, 27'.
Il sistema descritto à ̈ regolabile grazie ai dadi di fissaggio che permettono di adattare la distanza fra le due strutture 23, 24, conformate ad "L", alle dimensioni dei piedi del ciclista grazie alla possibilità di serrare i suddetti dadi 27, 27' e 28, 28' in punti arbitrari lungo le rispettive estremità 25, 26 filettate. Sono inoltre presenti cinghie o ganci (non mostrati) per vincolare i piedi dell’utilizzatore al pedale.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1 . Dispositivo per bicicletta per disabili o principianti, caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura (S) provvista di due porzioni (1 , 1 ’) montanti solidali tra loro ad un’estremità e libere all'estremità opposta e di mezzi di fissaggio di detta struttura a detta bicicletta posizionati in almeno tre punti, due (10, 10’) di detti mezzi di fissaggio essendo disposti in corrispondenza di lati opposti della ruota posteriore ed almeno uno (4) essendo disposto per collegarsi direttamente od indirettamente al telaio di detta bicicletta; dette porzioni montanti (1 , 1 ’) essendo collegate tra loro da almeno una traversa (7; 12) provvista di mezzi di regolazione della distanza tra detti montanti.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , in cui dette due porzioni montanti (1 , 1’) sono in pezzo unico e sono formate dai bracci di una struttura ad “U†le cui estremità sono provviste di detti mezzi di fissaggio (10, 10’).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto terzo mezzo di fissaggio (4) comprende un braccio (8) vincolato alla struttura S e regolabile in lunghezza e fissabile al cannotto (14) od al tubo della sella (6) della bicicletta.
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui detto elemento (8) à ̈ montato su una di dette almeno una traversa (7) di collegamento delle porzioni montanti (1 , 1 ’).
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre due rotelle di supporto montabili su detta struttura e provviste di mezzi per la loro regolazione in altezza rispetto alla struttura stessa.
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di fissaggio (10, 10’) comprendono boccole per alloggiare le estremità del mozzo della detta ruota posteriore della bicicletta ed in cui le estremità della detta struttura (S) sono filettate per attraversare dette boccole e per impegnare almeno un dado di bloccaggio.
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre un elemento (13) di sostegno e di vincolo al torace dell’utilizzatore.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui detto elemento (13) di sostegno e dì vincolo à ̈ montato su di una traversa (12) di collegamento delle dette porzioni montanti della detta struttura (S) ed à ̈ provvisto di un braccio (12’) regolabile in lunghezza,
  9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre pedali provvisti di mezzi di contenimento del piede dell'utilizzatore.
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