ITMI20090503A1 - Elemento di cingolo per un cingolo di un veicolo a cingoli - Google Patents

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ITMI20090503A1
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Alessandro Giusti
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Description

Titolo: "Elemento di cingolo per un cingolo di un veicolo a cingoli"
DESCRIZIONE
[0001] Forma oggetto della presente invenzione un elemento di cingolo per un cingolo di un veicolo a cingoli.
[0002] I veicoli a cingoli, quali ad esempio escavatori idraulici, bulldozer, o simili, sono dotati di cingoli di movimentazione atti a consentire loro di muoversi su terreni impervi o scoscesi con facilità e maneggevolezza.
[0003] I cingoli comprendono articolazioni di cingoli in cui maglie interne ed esterne, o porzioni di maglie sfalsate interne ed esterne, sono interconnesse su due lati del cingolo a intervalli predeterminati e sono assemblati in rispettivi pattini di cingolo disposti sul lato di contatto con il terreno. Le maglie interne ed esterne sono interconnesse in maniera senza fine da elementi di cingolo che fungono da elementi di collegamento.
[0004] Al fine di realizzare il suddetto collegamento tra le maglie, sono note svariate tipologie di elementi di cingolo.
[0005] Un esempio di elemento di cingolo à ̈ descritto nel brevetto statunitense US 5,183,318.
[0006] Tale elemento di cingolo comprende un perno ed una boccola rotante rispetto a tale cingolo. Le maglie interne includono anelli interni collegati in maniera girevole al perno e le maglie vere e proprie che sono fissate in maniera girevolmente solidale, ad esempio a pressione, sugli anelli. Le maglie esterne sono invece fissate in maniera girevolmente solidale al perno in posizioni esterne di quest’ultimo.
[0007] Tra le maglie interne ed il perno sono definite prime sedi guarnizione interne che accolgono prime guarnizioni, mentre tra le maglie esterne ed il perno sono definite seconde sedi guarnizioni che accolgono seconde guarnizioni. Le guarnizioni hanno la funzione di impedire la fuoriuscita di materiale lubrificante necessario per consentire con usura limitata le rotazioni della boccola rispetto al perno e degli anelli rispetto al perno.
[0008] Nelle sedi guarnizione interne sono disposti elementi distanziali interni agenti tra gli anelli e la boccola, mentre nelle sedi guarnizione esterne sono disposti elementi distanziali esterni agenti tra gli anelli e le maglie esterne.
[0009] Tali elementi di cingolo secondo la tecnica nota non sono tuttavia privi di inconvenienti.
[0010] In generale, gli elementi di cingolo, durante l’uso, sono sottoposti a carichi molto elevati. A causa della loro conformazione, negli elementi di cingolo secondo la tecnica nota descritta, i carichi assiali prodotti durante l’uso dalle maglie interne e dalle maglie esterne si scaricano interamente sugli elementi distanziali interni che agiscono tra la boccola e gli anelli. Gli elementi distanziali interni devono essere quindi dimensionati in modo tale da poter sopportare tali elevati carichi. Questo comporta ingombri dovuti al dimensionamento degli elementi distanziali interni, che sono accolti in sedi guarnizione interne che dovranno anch’esse essere pertanto dimensionate tenendo conto delle dimensioni degli elementi distanziali.
[0011] Un ulteriore inconveniente degli elementi di cingolo secondo la tecnica nota consiste nel fatto che, durante l’uso, il perno tende a sfilarsi dalle maglie. Per ovviare a ciò, occorre prevedere elementi aggiuntivi, quali anelli di fermo, spine, o simili.
[0012] Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di rendere disponibile un elemento di cingolo tale da superare almeno in parte gli inconvenienti citati con riferimento alla tecnica nota.
[0013] In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ quello di rendere disponibile un elemento di cingolo con una migliorata distribuzione dei carichi che vengono trasmessi dall’esterno durante l’uso.
[0014] Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di rendere disponibile un elemento di cingolo in cui il fenomeno dello sfilamento del perno sia sostanzialmente impedito.
[0015] Questi ed altri scopi vengono raggiunti mediante un elemento di cingolo secondo la rivendicazione 1.
[0016] Per meglio comprendere l’invenzione ed apprezzarne i vantaggi verranno di seguito descritte alcune sue forme di realizzazione esemplificative non limitative, facendo riferimento alle figure annesse, in cui:
[0017] la figura 1a à ̈ una vista schematica prospettica di un cingolo del tipo sfalsato;
[0018] la figura 1b à ̈ una vista schematica in prospettiva di un cingolo del tipo simmetrico;
[0019] la figura 2 à ̈ una vista schematica in sezione di un elemento di cingolo secondo l’invenzione;
[0020] la figura 3 à ̈ una vista schematica in prospettiva di un componente dell’elemento di cingolo secondo l’invenzione;
[0021] la figura 4 à ̈ una vista schematica in prospettiva di un elemento di cingolo secondo un’ulteriore possibile forma di realizzazione dell’invenzione;
[0022] la figura 5 illustra in vista prospettica una porzione di cingolo a maglie sfalsate parzialmente sezionato;
[0023] la figura 6 illustra una vista dall’alto della porzione di cingolo di figura 5;
[0024] la figura 7 illustra in vista prospettica parzialmente sezionata una porzione di cingolo secondo una forma di realizzazione;
[0025] la figura 8 illustra una vista dall’alto di una porzione di cingolo secondo una forma di realizzazione;
[0026] la figura 9 illustra in vista prospettica a parti separate una pozione di cingolo secondo una forma di realizzazione.
[0027] Con riferimento alla figura 1, un cingolo à ̈ complessivamente indicato con il riferimento 1.
[0028] Il cingolo 1 Ã ̈ destinato ad essere applicato su un veicolo a cingolo (non mostrato nelle figure), quale ad esempio un escavatore idraulico, un bulldozer, o simili, in modo tale da consentirgli di muoversi agevolmente su terreni impervi o scoscesi.
[0029] I cingoli, o catene, possono essere di due tipi: sfalsati o “offset type†e simmetrici o “symmetric type†.
[0030] I cingoli sfalsati presentano una pluralità di maglie 6, 7 simmetriche specularmente identiche e disposte tra loro parallele a formare un tratto di cingolo ed interconnesse con giunti. Ogni maglia à ̈ conformata in modo che ciascuna maglia abbia una sede interna, o sede di boccola, ed una sede esterna, o sede di perno, tra loro sfalsate in modo che la sede esterna o di perno della maglia risulti al di fuori o esterna rispetto alla sede interna o di boccola della successiva maglia disposta sullo stesso lato del perno (Fig. 1a).
[0031] I cingoli simmetrici presentano maglie interne 6’ e 6’’ e maglie esterne 7’ e 7’’, entrambe presenti identiche specularmente a formare porzioni parallele di tratti del cingolo. La maglia esterna presenta due sedi esterne o di perno , mentre la maglia interna presenta due sedi interne o di boccola (Fig. 1b).
[0032] Nel seguito con il termine maglia interna 6’ e 6’’ si intende o la porzione interna di una maglia per cingolo sfalsato o una maglia interna di un cingolo simmetrico. Con il termine maglia esterna 7’ o 7’’ si intende o la porzione esterna di una maglia per cingolo sfalsato o una maglia esterna di un cingolo simmetrico.
[0033] Il cingolo 1 comprende articolazioni di cingoli dotate di maglie interne 6 e maglie esterne 7. Tali maglie interne 6 e maglie esterne 7 sono interconnesse tra loro su due lati opposti del cingolo 1 a intervalli predeterminati e sono assemblati in rispettivi pattini di cingolo 20 destinati ad entrare in contatto con il terreno e conformati in maniera tale da assicurare una presa efficace con quest’ultimo. Le maglie interne ed esterne sono interconnesse in maniera senza fine tramite l’utilizzo di elementi cingolo 2 secondo l’invenzione che fungono da elementi di collegamento per la maglie.
[0034] Con riferimento ora alla figura 2, l’elemento di cingolo 2 secondo la presente invenzione comprende un perno 3 ed una boccola 4 associata al perno 3. In particolare, la boccola 4 comprende un corpo tubolare che definisce al suo interno una sede perno di boccola 21 atta ad accogliere il perno 3 stesso con gioco. In questo modo la boccola 4 à ̈ in grado di compiere rotazioni rispetto al perno 3 intorno all’asse A di quest’ultimo.
[0035] L’elemento di cingolo 2 comprende inoltre un primo 6’ ed un secondo 6’’ complessi maglia interna (che realizzano le maglie interne 6 descritte con riferimento alla figura 1) e che possono avere differenti configurazioni, come verrà descritto nel dettaglio in seguito.
[0036] Il primo 6’ ed il secondo 6’’ complessi maglia interna sono anch’essi associati al perno 3 in maniera tale da essere girevoli nel loro complesso rispetto a quest’ultimo. In particolare, essi definiscono rispettivamente una prima 22’ ed una seconda 22’’ sedi perno di maglia interna entro le quali il perno 3 à ̈ inserito con gioco. In questo modo il primo 6’ ed il secondo 6’’ complesso maglia interna possono anch’essi compiere rotazioni rispetto al perno 3 intorno all’asse A di quest’ultimo.
[0037] Il primo 6’ ed il secondo 6’’ complesso maglia interni sono disposti su due lati opposti della boccola 3, che risulta pertanto collocata tra questi ultimi.
[0038] L’elemento di cingolo 2 comprende inoltre un primo 7’ ed un secondo 7’’ complessi maglia esterne associati al perno 3. In particolare, essi comprendono rispettivamente una prima 23’ ed una seconda 23’’ sede perno di maglia esterna in cui il perno 3 à ̈ inserito con interferenza (o comunque bloccato), in modo tale che il primo 7’ ed il secondo 7’’ complessi maglia esterni siano girevolmente solidali al perno 3, e dunque che possano compiere rotazioni con esso intorno all’asse A rispetto alla boccola 3 nonché rispetto al primo 6’ ed al secondo 6’’ complessi maglia interna.
[0039] I complessi maglia esterni 7’ e 7’’, i complessi maglia interna 6’ e 6’’ e la boccola 4 sono associati al perno 3 e tra loro disposti in modo tale che il primo complesso maglia interna 6’ sia disposto tra il primo complesso maglia esterna 7’ e la boccola 3, e il secondo complesso maglia interna 6’’ sia disposto tra il secondo complesso maglia esterna 7’’ e la boccola 3.
[0040] Vantaggiosamente, il perno 3 comprende una porzione allargata 8 che definisce una prima superficie di battuta 9’ ed una seconda superficie di battuta 9’’ contro cui si attestano rispettivamente il primo 6’ ed il secondo 6’’ complessi maglia interni.
[0041] In altre parole, la porzione allargata 8 del perno 3, ed in particolare le superfici di battuta 9’ e 9’’, realizzano vincoli assiali tali da impedire scorrimenti dei complessi maglia interna 6’ e 6’’ rispetto al perno lungo l’asse A. Infatti, movimenti verso l’interno (ossia verso la boccola) del primo complesso maglia interna 6’, corrispondenti a movimenti verso l’esterno (ossia in allontanamento dalla boccola) del secondo complesso maglia interna 6’’, sono impediti dalla prima superficie di battuta 9’, mentre movimenti verso l’interno (ossia verso la boccola) del secondo complesso maglia interna 6’’, corrispondenti a movimenti verso l’esterno (ossia in allontanamento dalla boccola) del primo complesso maglia interna 6’, sono impediti dalla seconda superficie di battuta 9’’. E’ quindi chiaro che, grazie alla presenza della porzione allargata 8, sono sostanzialmente impediti sfilamenti del perno dalle maglie. Non à ̈ quindi richiesta la presenza di elementi accessori quali anelli di fermo o spine.
[0042] Un ulteriore effetto vantaggioso della presenza della porzione allargata 8 à ̈ che il perno 3 presenta una incrementata resistenza alla flessione. Le flessioni del perno 3 all’interno della sede perno di boccola 21 sono quindi di modesta entità ed influenzano in maniera limitata la resistenza della boccola 4.
[0043] Un ulteriore vantaggio legato alla presenza della porzione allargata 8 consiste nel fatto che i carichi assiali provenienti dalle maglie si scaricano parzialmente sul perno 3. Questo comporta una migliore distribuzione dei carichi nel caso in cui nell’elemento di cingolo siano previsti ulteriori componenti che negli elementi di cingolo secondo la tecnica nota vengono sottoposti pressoché all’intero carico delle maglie (ad esempio, gli elementi distanziali interni). Questo aspetto verrà chiarito quando verranno descritte alcune forme di realizzazione preferite dell’invenzione.
[0044] In accordo con una possibile forma di realizzazione, la porzione allargata 8 del perno 3 ed il perno 3 stesso hanno conformazioni cilindriche. In particolare, la porzione allargata 8 del perno 3 à ̈ sostanzialmente coassiale al perno 3 (e dunque ha in comune con esso l’asse A) ed ha un diametro maggiore del diametro di quest’ultimo. In questo modo, la prima 9’ e la seconda 9’’ superfici di battuta risultano avere conformazioni anulari. Preferibilmente, anche il primo 6’ ed il secondo 6’’ complessi maglia interna presentano a loro volta superfici comprendenti porzioni di superfici di forma anulare che sono interamente in contatto con la prima e la seconda superficie di battuta 9’ e 9’’. In particolare, vantaggiosamente, il primo complesso maglia interna 6’ comprende una prima superficie di contatto 24’ anulare interamente in contatto con la prima superficie di battuta 9’, mentre il secondo complesso maglia interna 6’’ comprende una seconda superficie di contatto 24’’ anulare interamente in contatto con la seconda superficie di battuta 9’’. In questo modo si assicura che i carichi assiali provenienti dalle maglie siano scaricati in maniera sufficientemente uniforme sul perno 3, limitandone le flessioni.
[0045] In accordo con una forma di realizzazione preferita dell’elemento di cingolo 2, il primo complesso maglia interna 6’ comprende un primo anello 10’ ed una prima maglia interna 11’, mentre il secondo complesso maglia interna 6’’ comprende un secondo anello 10’ ed una seconda maglia interna 11’’.
[0046] Il primo 10’ ed il secondo 10’’ anelli sono girevoli rispetto al perno. In particolare, tali anelli 10’ e 10’’ delimitano le rispettive sedi perno di maglia interna 22’ e 22’’ precedentemente descritte.
[0047] La prima 11’ e la seconda 11’’ maglia interna sono a loro volta associati rispettivamente al primo 10’ ed al secondo 10’’ anello e sono ad essi girevolmente solidali. Ad esempio, la prima maglia interna 11’ può definire al suo interno una prima sede anello 25’ che accoglie, bloccandolo, il primo anello 10’, e la seconda maglia interna 11’’ può definire al suo interno una seconda sede anello 25’’ che accoglie, bloccandolo, il secondo anello 10’’. Gli anelli 10’ e 10’’ possono essere rispettivamente inseriti nelle sedi anello 25’ e 25’’ ad esempio mediante accoppiamento con interferenza. Grazie a tale configurazione, gli anelli 10’ e 10’’ sono gli unici elementi che necessitano di una buona finitura e di un’elevata durezza superficiale. In questo modo i costi di produzione dell’elemento di cingolo 2 risultano contenuti.
[0048] Vantaggiosamente, il primo 10’ ed il secondo 10’’ anelli sono posizionati in modo tale da attestarsi rispettivamente contro la prima superficie di battuta 9’ e la seconda superficie di battuta 9’’. In particolare, la prima superficie di contatto 24’ e la seconda superficie di contatto 24’’, precedentemente descritte, sono preferibilmente porzioni di superfici laterali interne degli anelli 10’ e 10’’ (rispettivamente di una prima superficie laterale interna 26’ del primo anello 10’ e di una seconda superficie laterale interna 26’’ del secondo anello 10’’).
[0049] Al fine di agevolare le rotazioni relative tra la boccola 4 ed il perno 3, nonché tra i complessi maglia interna 6’ e 6’’ ed il perno 3, l’elemento di cingolo 2 comprende preferibilmente appositi mezzi di lubrificazione.
[0050] In accordo con una possibile forma di realizzazione, tali mezzi di lubrificazione comprendono una cavità 27 inclusa nel perno 3, ad esempio chiusa da mezzi di chiusura 27’, in cui può essere inserito materiale lubrificante, ad esempio olio. Nel perno 3 possono inoltre essere previsti uno o più condotti 28 per convogliare il materiale lubrificante nelle zone con strisciamenti dovuti a rotazioni relative. Ad esempio, il condotto o i condotti 28 possono sboccare su una superficie esterna 33 della porzione allargata 8 del perno 3 al di sotto della boccola 4. Grazie al gioco presente tra la boccola 4 ed il perno 3, il materiale lubrificante può giungere fino alle ulteriori zone in cui à ̈ presente uno strisciamento, in particolare fino agli anelli 10’ e 10’’, anch’essi girevoli rispetto al perno 3.
[0051] In accordo con una forma di realizzazione, l’almeno un condotto 28’ sbocca su una superficie esterna del perno 3 diversa dalla porzione allargata del perno 8. In accordo con una forma di realizzazione, l’almeno un condotto 28’ sbocca su una superficie esterna del perno 3 in corrispondenza di almeno uno degli anelli 10’ o 10’’. Vantaggiosamente la presenza del condotto 28’ nella porzione accoppiata all’anello 10’ o 10’’ permette di mantenere integro il perno nella sua porzione centrale che risulta maggiormente sollecitata. In accordo con una forma di realizzazione, sono previsti due condotti 28’ che mettono in comunicazione la cavità 27 interna al perno 3 con meati presenti tra gli anelli 10’ e 10’’ ed il perno 3 posti alle due estremità del perno 3.
[0052] Secondo una possibile forma di realizzazione, al fine di favorire ulteriormente la circolazione del materiale lubrificante, il primo 10’ ed il secondo 10’’ anelli comprendono uno o più canali 12 per il passaggio di tale materiale lubrificante all’interfaccia con il perno 3 (figura 3).
[0053] I canali 12 possono avere svariate configurazioni. A titolo esemplificativo, essi possono essere rettilinei, ad esempio orientati longitudinalmente parallelamente all’asse A. Alternativamente, i canali 12 possono ad esempio essere di forma elicoidale.
[0054] I canali 12 sono preferibilmente formati nel primo 10’ e nel secondo 10’ anelli in corrispondenza di loro superfici interne 29.
[0055] Vantaggiosamente, l’elemento cingolo 2 comprende una prima 13’ ed una seconda 13’’ sedi guarnizione interne. La prima sede guarnizione interna 13’ à ̈ delimitata dal primo anello 10’, dal perno 3 e dalla boccola 4, mentre la seconda sede guarnizione interna 13’’ à ̈ delimitata dal secondo anello 10’’, dal perno 3 e dalla boccola 4. Ciascuna delle sedi guarnizione interna 13’ e 13’’ accoglie al suo interno una corrispondente guarnizione interna avente la funzione di evitare almeno parzialmente la fuoriuscita del materiale lubrificante esternamente all’elemento di cingolo 2. In particolare, la prima sede guarnizione interna 13’ alloggia al suo interno una prima guarnizione interna 14’, mentre la seconda sede guarnizione 13’’ alloggia al suo interno una seconda guarnizione interna 14’’.
[0056] La prima 14’ e la seconda 14’’ guarnizione interna sono preferibilmente guarnizioni del tipo a labbro, e, ancora più preferibilmente, sono orientate in modo tale che i loro labbri agiscano contro la prima 26’ e la seconda 26’’ superfici laterali interne degli anelli 10’ e 10’’, rispettivamente.
[0057] Secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa, la prima sede guarnizione interna 13’ à ̈ parzialmente delimitata da una prima porzione rientrante 15’ della boccola 4 e, analogamente, la seconda sede guarnizione interna 13’’ à ̈ parzialmente delimitata da una seconda porzione rientrante 15’’ della boccola 4. A tal fine, preferibilmente, la boccola 4 presenta porzioni sporgenti 30’ e 30’’ che, ancora più preferibilmente, si inseriscono in porzioni rientranti 31’ e 31’’ delle maglie interne 11’ ed 11’’ (figura 2).
[0058] Le sedi guarnizione interne 13’ e 13’’ sono preferibilmente collocate in corrispondenza di zone di estremità della porzione allargata 8 del perno, in prossimità delle superfici di battuta 9’ e 9’’.
[0059] Secondo questa configurazione, dunque, le sedi guarnizione interne 13’ e 13’’ sono delimitate dalla porzione allargata 8 del perno 3, dagli anelli 10’ e 10’’, dalle maglie interne 10’ e 10’’, dalle porzioni sporgenti 30 della boccola 4 e dalle porzioni rientranti 15 della boccola 4.
[0060] Vantaggiosamente, l’elemento di cingolo 2 comprende un primo 16’ ed un secondo 16’’ elementi distanziali interni. Il primo elemento distanziale interno 16’ à ̈ disposto nella prima sede guarnizione interna 13’ tra la boccola 4, in particolare la sua porzione rientrante 15’, ed il primo anello 10’, mentre il secondo elemento distanziale 16’’ à ̈ disposto nella seconda sede guarnizione interna 13’’ tra la boccola 4, in particolare la sua porzione rientrante 15’’, ed il secondo anello 10’’. Gli elementi distanziali interni 16’ e 16’’ hanno ad esempio conformazione anulare. Essi hanno la funzione di assicurare la corretta dimensione di montaggio delle guarnizioni interne 14’ e 14’’.
[0061] Come risulterà chiaro alla persona esperta, grazie alla presenza della porzione allargata 8 del perno 3, sugli elementi distanziali interni 16’ e 16’’ si scarica solo una parte dei carichi assiali trasmessi dalle maglie. In questo modo à ̈ possibile contenere le dimensioni degli elementi distanziali interni 16’ e 16’’ e delle guarnizioni interne 14’ e 14’’.
[0062] In accordo con una forma di realizzazione, l’elemento di cingolo 2 comprende inoltre una prima 17’ ed una seconda 17’’ sedi guarnizione esterne.
[0063] La prima sede guarnizione esterna 17’ à ̈ delimitata dal perno 3, dal primo anello 10’ e dal primo complesso maglia esterna 7’. La seconda sede guarnizione esterna 17’’ à ̈ invece delimitata dal perno 3, dal secondo anello 10’’ e dal secondo complesso maglia esterna 7’’. In accordo con una forma di realizzazione, il primo complesso maglia esterna 7’ ed il secondo complesso maglia esterna 7’’ includono esclusivamente le maglie esterne vere e proprie, che sono direttamente montate sul perno (ossia, in altre parole, non sono previsti anelli come nel caso dei complessi maglia interna).
[0064] Ciascuna delle sedi guarnizione esterna 17’ e 17’’ accoglie al suo interno una corrispondente guarnizione esterna avente la funzione di evitare almeno parzialmente la fuoriuscita del materiale lubrificante esternamente all’elemento di cingolo 2 proveniente dalle sedi guarnizione interna 13’ e 13’’. In particolare, la prima sede guarnizione esterna 17’ alloggia al suo interno una prima guarnizione esterna 18’, mentre la seconda sede guarnizione esterna 17’’ alloggia al suo interno una seconda guarnizione esterna 17’’.
[0065] La prima 18’ e la seconda 18’’ guarnizione esterna sono preferibilmente guarnizioni del tipo a labbro, e sono orientate in modo tale che i loro labbri agiscano rispettivamente contro una prima superficie laterale esterna 32’ del primo anello 10’ (opposta alla prima superficie laterale interna 26’) e contro una seconda superficie laterale esterna 32’’ del secondo anello 10’’ (opposta alla seconda superficie laterale interna 26’’).
[0066] Vantaggiosamente, l’elemento di cingolo 2 comprende un primo 19’ ed un secondo 19’’ elementi distanziali esterni. Il primo elemento distanziale esterno 19’ à ̈ disposto nella prima sede guarnizione esterna 17’ tra il primo complesso maglia esterna 7’ ed il primo anello 10’, mentre il secondo elemento distanziale esterno 19’’ à ̈ disposto nella seconda sede guarnizione esterna 17’’ tra il secondo complesso maglia esterna 7’’ ed il secondo anello 10’’. Gli elementi distanziali esterni 19’ e 19’’ possono ad esempio avere conformazione anulare. Essi hanno la funzione di assicurare la corretta dimensione di montaggio delle guarnizioni esterne 18’ e 18’’.
[0067] Si noti che, secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, à ̈ possibile prevedere un elemento di cingolo avente tutte le caratteristiche oppure una o più delle caratteristiche sinora descritte, in cui il perno 3 à ̈ però privo della porzione allargata 8. Un possibile esempio di un siffatto elemento di cingolo 2 à ̈ illustrato in figura 4.
[0068] Dalla descrizione sopra fornita la persona esperta potrà apprezzare come l’elemento di cingolo secondo l’invenzione consenta di realizzare una efficiente distribuzione dei carichi durante l’uso.
[0069] Grazie alla presenza della porzione allargata del perno, infatti, i carichi delle maglie si trasmettono in maniera sostanzialmente uniforme sul perno, che risulta al tempo stesso rinforzato e dunque maggiormente resistente alla flessione.
[0070] Inoltre, la persona esperta potrà apprezzare come nell’elemento di cingolo secondo l’invenzione il rischio di sfilamento accidentale del perno sia sostanzialmente evitato senza che occorra ricorrere a organi aggiuntivi quali spine o anelli di fermo.
[0071] Infine, la persona esperta potrà apprezzare come, grazie alla presenza della porzione allargata del perno, i carichi delle maglie non siano più integralmente scaricati sugli elementi distanziali interni, quando presenti, ma come, al contrario, questi ultimi debbano essere in grado di sostenere sostanzialmente solo le oscillazioni assiali della boccola. Conseguentemente, à ̈ possibile contenere le dimensioni degli elementi distanziali interni, delle sedi guarnizioni interne e delle guarnizioni interne.
[0072] Alle forme di realizzazione sopra descritte la persona esperta, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti specifiche, potrà apportare numerose modifiche, aggiunte, o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza tuttavia uscire dall’ambito delle annesse rivendicazioni.
[0073] Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata in maniera indipendente dalle altre forme di realizzazione descritte.

Claims (14)

  1. Rivendicazioni 1. Elemento di cingolo (2) per un cingolo (1) di un veicolo del tipo a cingoli, comprendente: - un perno (3); - una boccola (4) associata a detto perno (3) e girevole rispetto ad esso; - un primo complesso maglia interna (6’) ed un secondo complesso maglia interna (6’’) associati a detto perno (3) e girevoli rispetto a quest’ultimo, rispettivamente disposti su due lati opposti di detta boccola (4); - un primo complesso maglia esterna (7’) ed un secondo complesso maglia esterna (7’’) associati a detto perno (5) e girevolmente solidali a quest’ultimo, in cui detto primo complesso maglia interna (6’) à ̈ disposto tra detto primo complesso maglia esterna (7’) e detta boccola (4), e in cui detto secondo complesso maglia interna (6’’) à ̈ disposto tra detto secondo complesso maglia esterna (7’’) e detta boccola (4), caratterizzato dal fatto che detto perno (3) comprende una porzione allargata (8) che definisce una prima superficie di battuta (9’) ed una seconda superficie di battuta (9’’) contro cui si attestano rispettivamente detto primo (6’) e detto secondo (6’’) complessi maglia interni.
  2. 2. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione 1, in cui detta porzione allargata (8) del perno (3) e detto perno (3) hanno conformazioni cilindriche, detta porzione allargata (8) del perno (3) essendo sostanzialmente coassiale a detto perno (3) ed avendo un diametro maggiore rispetto al diametro del perno (3), in modo tale che detta prima (9’) e detta seconda (9’’) superfici di battuta abbiano conformazioni anulari.
  3. 3. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto primo complesso maglia interna (6’) comprende un primo anello (10’) girevole rispetto a detto perno (3) ed una prima maglia interna (11’) girevolmente solidale a detto primo anello (10’), e in cui detto secondo complesso maglia interna (6’’) comprende un secondo anello (10’’) girevole rispetto a detto perno (3) ed una seconda maglia interna (11’’) girevolmente solidale a detto secondo anello (10’’).
  4. 4. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto primo anello (10’) si attesta contro detta prima superficie di battuta (9’) e in cui detto secondo anello (10’’) si attesta contro detta seconda superficie di battuta (9’’).
  5. 5. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione 3 o 4, in cui detti primo anello (10’) e secondo anello (10’’) comprendono uno o più canali (12) per il passaggio di lubrificante.
  6. 6. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti uno o più canali (12) sono longitudinali o elicoidali.
  7. 7. Elemento di cingolo (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 6, comprendente una prima (13’) ed una seconda (13’’) sedi guarnizione interne, in cui detta prima sede guarnizione interna (13’) à ̈ delimitata da detto primo anello (10’), detto perno (3) e detta boccola (4), e in cui detta seconda sede guarnizione interna (13’’) à ̈ delimitata da detto secondo anello (10’’), detto perno (3) e detta boccola (4), detta prima sede guarnizione interna (13’) alloggiando al suo interno una prima guarnizione interna (14’) e detta seconda sede guarnizione interna (13’’) alloggiando al suo interno una seconda guarnizione interna (14’’).
  8. 8. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta prima sede guarnizione interna (13’) e detta seconda sede guarnizione interna (13’’) sono rispettivamente parzialmente delimitate in una prima (15’) ed in una seconda (15’’) porzioni rientranti di detta boccola (4).
  9. 9. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui detta prima sede guarnizione interna (13’) e detta seconda sede guarnizione interna (13’’) sono disposte in corrispondenza di zone di estremità di detta porzione allargata (8) del perno (3).
  10. 10. Elemento di cingolo (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 7 a 9, comprendente un primo elemento distanziale interno (16’) disposto in detta prima sede guarnizione interna (13’) tra detta boccola (4) e detto primo anello (10’), ed un secondo elemento distanziale interno (16’’) disposto in detta seconda sede guarnizione interna (13’’) tra detta boccola (3) e detto secondo anello (10’’).
  11. 11. Elemento di cingolo (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 10, comprendente una prima sede guarnizione esterna (17’) delimitata da detto perno (3), detto primo anello (10’) e detto primo complesso maglia esterna (7’), ed una seconda sede guarnizione esterna (17’’) delimitata da detto perno (3), detto secondo anello (10’’) e detto secondo complesso maglia esterna (7’’), detta prima sede guarnizione esterna (17’) alloggiando al suo interno una prima guarnizione esterna (18’) e detta seconda sede guarnizione esterna (17’’) alloggiando al suo interno una seconda guarnizione esterna (18’’).
  12. 12. Elemento di cingolo (2) secondo la rivendicazione precedente, comprendente un primo elemento distanziale esterno (19’) disposto in detta prima sede guarnizione esterna (17’) tra detto primo complesso maglia esterna (7’) e detto primo anello (10’), ed un secondo elemento distanziale esterno (19’) disposto in detta seconda sede guarnizione esterna (17’’) tra detto secondo complesso maglia esterna (7’’) e detto secondo anello (10’’).
  13. 13. Cingolo (1) comprendente uno o più elementi di cingolo (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
  14. 14. Elemento di cingolo (2) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, in cui la guarnizione interna (14’’, 14’) e la guarnizione esterna (18’, 18’’) sono guarnizioni orientate in modo tale che agiscano contro superfici laterali (26’, 26’’, 32’, 32’’) degli anelli (10’, 10’’).
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