ITMI20090327A1 - Impianto per l'alimentazione di gruppi di prodotti ad una confezionatrice - Google Patents

Impianto per l'alimentazione di gruppi di prodotti ad una confezionatrice

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ITMI20090327A1
ITMI20090327A1 IT000327A ITMI20090327A ITMI20090327A1 IT MI20090327 A1 ITMI20090327 A1 IT MI20090327A1 IT 000327 A IT000327 A IT 000327A IT MI20090327 A ITMI20090327 A IT MI20090327A IT MI20090327 A1 ITMI20090327 A1 IT MI20090327A1
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Marco Redaelli
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Description

“Impianto per l’alimentazione di gruppi di prodotti ad una confezionatriceâ€
La presente invenzione si riferisce ad un innovativo impianto per l’alimentazione sequenziale di gruppi di prodotti alimentari ad una confezionatrice, tipo flow-pack o similare.
Negli impianti di alimentazione delle confezionatrici, spesso si ha la necessità di movimentare i prodotti lungo due direzioni ad angolo retto, trasferendoli da una direzione all’altra mentre vengono mantenuti in un opportuno gruppo che deve essere confezionato. Ad esempio, ciò può essere necessario per adattare la velocità di arrivo dei prodotti a quella della confezionatrice e/o la disposizione e il distanziamento dei prodotti e dei gruppi di prodotti. Caso tipico à ̈ per il confezionamento di pile o di gruppi affiancati e di costa di biscotti, cracker o simili.
Le velocità operative e la fragilità dei prodotti alimentari rendono difficoltose le operazioni di trasferimento. Sistemi con palette o barriere mobili sono conosciuti, ma spesso il movimento di ritorno delle palette ostacola o rallenta il funzionamento dell’impianto, ad esempio interferendo con il movimento di uno o di entrambi i trasportatori.
Scopo generale della presente invenzione à ̈ ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un impianto di alimentazione che sia rapido, efficiente e di costo e complessità ragionevolmente limitate.
In vista di tale scopo si à ̈ pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un impianto di alimentazione sequenziale di gruppi di prodotti alimentari ad una confezionatrice, comprendente un primo trasportatore di ingresso e un secondo trasportatore, trasversale al primo, di uscita verso la confezionatrice, fra primo e secondo trasportatore essendo presente un dispositivo di trasferimento sincronizzato di gruppi di prodotti fra i due trasportatori, caratterizzato dal fatto che il dispositivo comprende due movimentazioni a cinghia che sono parallele e indipendentemente motorizzate per muoversi sincronizzate lungo un percorso ad anello, ciascuna movimentazione muovendo una sequenza di elementi a paletta che alternativamente formano uno spintore posteriore o un controspintore anteriore di coppie di elementi di accoglimento e trasferimento di singoli gruppi di prodotti lungo un percorso di trasferimento verso ed entro il trasportatore di uscita.
Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:
-figura 1 rappresenta una vista schematica in alzata laterale di un impianto di alimentazione secondo l’invenzione;
-figura 2 rappresenta una vista dell’impianto di figura 1, parzialmente sezionata in un piano trasversale -figure da 3 a 11 rappresentano viste schematiche di una sequenza operativa dell’impianto di figura 1;
-figure 12 e 13 rappresentano viste simili a quelle delle figure 1 e 2 per una variante realizzativa dell’impianto;
-figure 14 e 15 rappresentano rispettivamente una vista schematica in alzata laterale e una corrispondente vista in sezione traversale di un altro impianto di alimentazione realizzato secondo l’invenzione.
Con riferimento alle figure, in figura 1 à ̈ mostrato schematicamente un impianto, indicato genericamente con 10, per l’alimentazione di gruppi di prodotti ad una nota confezionatrice (indicata schematicamente con 36 in figura 3a).
L’impianto comprende un trasportatore di ingresso 11 per l’arrivo di prodotti 12 e un trasportatore di uscita 13 per l’evacuazione di gruppi di prodotti in direzione trasversale a quella di arrivo. Fra i due trasportatori à ̈ presente un dispositivo di trasferimento 16.
Nell’impianto mostrato in figura 1, i prodotti 12 sono biscotti o simili, alimentati di costa in gruppi di prodotti affiancati, e il trasportatore di ingresso 11 à ̈ un noto tipo realizzante un banco di alimentazione a stecche 14. Nell’impianto descritto i gruppi di prodotti (rappresentanti ciascuno una porzione da impacchettare) avanzano a coppie affiancate, realizzando due canali di alimentazione verso il dispositivo trasferitore 16. Per tale motivo, il dispositivo 16 à ̈ realizzato doppio.
I due gruppi affiancati devono essere inseriti in due posizioni sequenzialmente allineate lungo il trasportatore di uscita.
I gruppi di prodotti che avanzano (a velocità costante) sul trasportatore di ingresso devono essere inserite tra spingitori 15 del trasportatore di uscita 13 che realizza un banco di ingresso di una nota confezionatrice flow-pack. Il banco della confezionatrice ha direzione trasversale alla direzione di movimento del trasportatore 11.
Gli spingitori 15 si muovono in genere a velocità elevata e costante e il dispositivo di trasferimento 16 deve trasferire i gruppi di prodotti riducendo al minimo gli urti, dovuti alla brusca variazione di direzione, che tali prodotti subiscono.
Per il trasferimento guidato, il dispositivo 16 comprende delle movimentazioni a cinghia 17 che muovono elementi a palette 18. In particolare, le palette hanno un percorso attivo di trasferimento dei prodotti fra un punto di prelievo a valle del trasportatore di ingresso 11 e un punto di consegna nel trasportatore di uscita 13. Lungo il percorso attivo le palette pendono dall’alto sulla zona di trasferimento dei prodotti fra i trasportatori.
Come à ̈ chiaro anche da figura 1, le palette vengono impiegate a coppie per disporsi una davanti e una dietro ogni gruppo di prodotti da spostare lungo il percorso di trasferimento.
Come si vede anche in figura 2, e come sarà chiarito ulteriormente nel seguito, le movimentazioni a cinghia 17 sono due separate movimentazioni a cinghia 17a, per una paletta della coppia, e una movimentazione a cinghia 17b, per l’altra paletta della coppia. Le due movimentazioni sono parallele e indipendentemente motorizzate con motori 30, 31 (vantaggiosamente, motoriduttori brushless) e il comando dei motori viene opportunamente sincronizzato da una unità di controllo in sé nota (non mostrata).
Come sarà chiaro nel seguito, grazie alla movimentazione indipendente delle due palette di ciascuna coppia à ̈ possibile formare le coppie all’inizio del percorso di movimentazione.
Terminato il percorso di movimentazione del prodotto, le due palette delle coppie possono essere separate. Le palette diventano alternativamente o spintore posteriore o controspintore anteriore di una coppia. Vantaggiosamente, la paletta anteriore (nella direzione di movimento dei prodotti) prosegue nella sua direzione di movimento per seguire il percorso ad anello della rispettiva movimentazione e ritornare all’inizio della zona di movimentazione come paletta di spinta posteriore. La paletta posteriore retrocede, invece, fino a diventare la paletta anteriore per il successivo gruppo di prodotti all’inizio del percorso di movimentazione.
E’ così evitata qualsiasi interferenza e si semplificano e velocizzano i movimenti nell’impianto. Vantaggiosamente, il dispositivo di trasferimento 16 comprende anche una navetta 33 che à ̈ mobile in modo limitato in direzione parallela al trasportatore di uscita 13 per mezzo di un attuatore lineare 34 (vantaggiosamente con motore brushless).
La navetta ha dimensioni tali da contenere, sostenere e guidare separatamente le due porzioni di prodotti alimentate in parallelo dal banco a stecche 11.
In particolare, per ciascun canale la navetta ha sponde 37 di contenimento laterale (in direzione trasversale alla direzione di arrivo sul banco 11) del gruppo di prodotti e fra le quali sono accolte le palette che si muovono nel percorso di trasferimento dei prodotti.
Con riferimento alla figura 2, nella prima realizzazione esemplificativa dei principi dell’invenzione, ciascun sistema o gruppo di movimentazione 17a e 17b comprende a sua volta una coppia di cinghie dentate parallele, rispettivamente 19 e 20. Ciascuna coppia si avvolge su rispettive pulegge dentate 21, 22 e 23, 24, che sono disposte coassiali ai due estremi del percorso di movimentazione realizzato dalle palette. Le pulegge di ciascun estremo sono montate su un corrispondente albero coassiale 25 o 26 motorizzato.
Tra le due cinghie che formano la coppia mossa dallo stesso motore, sono fissate delle aste 27, 28 che sostengono scorrevolmente le palette, vantaggiosamente posizionate a passo costante lungo lo sviluppo delle cinghie stesse.
Si hanno pertanto due gruppi di elementi a paletta: il gruppo 'A' azionato dal motore 30 e il gruppo 'B' azionato dal motore 31. Gli elementi A e B vengono a disporsi in posizioni alternate lungo il perimetro delle cinghie.
Ciascuna paletta à ̈ supportata sulle aste mediante un rispettivo carrello 32 che permette lo scorrimento lungo le aste ma non una rotazione. A tale scopo, le aste possono avere sezione opportunamente sagomata o, come si vede nelle figure, essere impiegate a coppie per ciascun carrello.
Come si vede sempre in figura 2, nella realizzazione con due canali paralleli 52 di arrivo dei prodotti, le palette sono vantaggiosamente sdoppiate in palette 18a e 18b per agire contemporaneamente sui prodotti in arrivo da entrambi i canali impiegando una stessa movimentazione.
Grazie al sistema di movimentazione con le aste trasversali e i carrelli, gli spingitori a paletta si muovono, comandati dai motoriduttori, in una direzione che à ̈ parallela al trasportatore di ingresso 11 (e, perciò, perpendicolare al trasportatore 13), ma possono anche scorrere limitatamente in direzione parallela al trasportatore 13.
L'attuatore lineare 34 muove la navetta in direzione parallela al trasportatore 13 diretto alla confezionatrice. La navetta può scorrere su guide lineari di buona rigidità ed à ̈ in grado di avere una le accelerazione fino a raggiungere la velocità degli spingitori del trasportatore 13, così da consentire il trasferimento dei prodotti tra di essi con urto minimo. Una camma lineare 35 di lunghezza adeguata à ̈ fissata alla navetta in modo tale che quando gli spingitori a paletta si trovano nel tratto orizzontale inferiore di movimentazione si impegnano nella camma. Quando la navetta trasla, le palette impegnate con la camma seguono perciò il movimento della navetta e traslano lateralmente assieme ad essa.
Si ottiene in tal modo la combinazione di due movimenti fra loro perpendicolari di accompagnamento dei prodotti, forniti dalle palette e dalla navetta. Nella fase centrale di accompagnamento, il gruppo di prodotti risulta confinato da tutti e quattro i lati, grazie alle palette e alle sponde della navetta. Lo strisciamento dei prodotti à ̈ ridotto dal fatto che la traslazione laterale avviene entro la navetta, che realizza il fondo della superficie di supporto del gruppo di prodotti in movimento.
Nelle figure da 3 a 11 à ̈ mostrata una vantaggiosa sequenza di trasferimento dal trasportatore di arrivo a quello di uscita. Nelle figure indicate con a) si vede una vista schematica dall’alto e nelle figure indicate con b) si vede una vista schematica laterale.
All’inizio della sequenza (figura 3), una coppia di palette prende in consegna il (o ciascun) gruppo di prodotti giunto dal trasportatore di ingresso, mentre la navetta à ̈ allineata con essi. Proseguendo il movimento delle palette, i prodotti iniziano ad essere introdotti nella navetta (figura 4). Al completamento dell’introduzione (figura 5), il gruppo di prodotti si trova confinato sui quattro lati dalle palette e dalle relative sponde della navetta. La navetta può così iniziare la traslazione nella direzione di movimento del trasportatore di uscita per sincronizzarsi con esso.
Durante il movimento di sincronizzazione, le palette proseguono la corsa mentre sono trascinate lateralmente dalla navetta per spostarsi con essa, così da iniziare l’espulsione dei prodotti verso il trasportatore di uscita 13 (figura 6).
La parte finale del trasferimento nel trasportatore di uscita 13 della flow-pack avviene ad una velocità di avanzamento longitudinale programmabile (fino ad essere uguale alla velocità della catena flow-pack) in modo da evitare l’impatto violento dei prodotti con lo spingitore del trasportatore di uscita 13 quando i prodotti entrano nel trasportatore (figure 7 e 8).
Il movimento delle palette prosegue fino al completo inserimento dei prodotti nel trasportatore 11 e all’abbandono della navetta (figura 9). I due gruppi di prodotto sono così trasportati verso l’impaccatrice, mentre altri due gruppi di prodotto sono in arrivo dal trasportatore di ingresso.
Mentre il trasportatore di uscita termina l’evacuazione dei prodotti, la navetta ritorna alla posizione iniziale, riportando indietro le palette ad allinearsi con i canali di arrivo dei prodotti (figura 10). La paletta anteriore prosegue il movimento per riportarsi (dopo un certo numero di sequenze) nella posizione iniziale come spintore posteriore di una coppia. Nel contempo la paletta che era spintore posteriore retrocede, così da diventare il controspintore anteriore della successiva coppia di palette (figura 11).
Il dispositivo 16 ritorna così alla condizione iniziale di figura 3 e i due nuovi gruppi di prodotti arrivati dal trasportatore di ingresso possono essere prelevati e trasportati verso il trasportatore di uscita, ripetendo la stessa sequenza sopra descritta.
Grazie ai principi dell’invenzione, l’interasse di trasferimento dei prodotti dal banco a stecche alla convogliatore della flow-pack può essere ridotto il più possibile (nell’esempio, à ̈ di circa 150mm)
Inoltre, il trasferimento può avvenire con un controllo delle accelerazioni e delle velocità massime ottimizzate adottando il miglior compromesso di combinazione della velocità di avanzamento trasversale e longitudinale. Ciò permette di ottenere per ogni singolo formato la combinazione più soft possibile (sistema “soft transfer†).
Lo spostamento (nell’esempio con corsa di circa 150 mm) che à ̈ trasversale rispetto al trasportatore di uscita avviene controllando il gruppo di prodotti sia nella fase di spinta che di arresto per cui la decelerazione del gruppo non genera il lancio e distacco del gruppo stesso, ma la sua velocità si smorza gradualmente mediante il controspintore formato dalla paletta anteriore.
Il trasferimento longitudinale (cioà ̈ nel senso di accompagnamento con la catena/trasportatore della flowpack) avviene mediante l’apposito piano della navetta di scorrimento e con le sue sponde di contenimento, per cui il gruppo di prodotti à ̈ contenuto dalla base e per quasi tutta l’altezza del prodotto e non solo per un tratto dall’alto (in genere solo per metà altezza in altri sistemi). Inoltre, il pianale su cui appoggiano i prodotti, muovendosi in solido con le sponde, evita sfregamenti della base del prodotto ed elimina la naturale tendenza dei prodotti ad inclinarsi. Altri sistemi, che trascinano i prodotti incappellandoli dall’alto su tutti e quattro i lati e solo per metà altezza, in aggiunta allo sfregamento alla base dei prodotti provocano un maggior deterioramento e maggior deposito di sporco, specie per i prodotti ricoperti di cioccolato. Inoltre, i sistemi noti che incapsulano dall’alto sono poco adatti per prodotti molto bassi o con notevole irregolarità dimensionale o con facce non piane (ad esempio, con una faccia bombata, tipo i prodotti denominati nel campo “Cake J1†o similari). Nell’impianto descritto, tutti i movimenti del dispositivo di traslazione avvengono con l’utilizzo di tre motori (vantaggiosamente, brushless) controllati in asse elettrico e possono essere coordinati dalla normale unità di controllo della confezionatrice. Tutti i parametri di formato possono essere memorizzati.
Le parti da sostituire per un cambio formato sono limitate e molto semplici (spondine della navetta, spingitore e controspingitore).
Naturalmente, varie modifiche possono essere immaginate senza uscire dall’ambito dell’invenzione.
Nelle figure 12 e 13 Ã ̈ mostrata una variante realizzativa secondo la quale la navetta (indicata con 133) Ã ̈ integrata strutturalmente con il sistema superiore di movimentazione delle palette.
In tale variante realizzativa (nella quale il dispositivo di trasferimento à ̈ indicato con 116), la navetta à ̈ appesa a guide trasversali 140 disposte fra i rami delle movimentazioni a cinghia (sostanzialmente uguali a quelle già sopra descritte e perciò non nuovamente descritte) delle palette. Le guide scorrono in sedi 141 del telaio del dispositivo 116. La navetta viene traslata sul telaio mediante un gruppo motorizzato che comprende una cinghia dentata 142 e un motore di comando 143. Il ramo inferiore della cinghia 142 muove anche una rispettiva camma lineare 144 che innesta nei carrelli delle palette che percorrono il ramo inferiore (di movimentazione dei prodotti) delle movimentazioni a cinghia delle palette. In tale modo, le palette nel ramo inferiore vengono traslate assieme alla navetta. Dopo il riposizionamento delle palette alla fine della corsa di trasporto (analogamente a quanto già sopra descritto), le palette che percorrono la rotazione sulle pulegge e il ramo superiore di ritorno sono vantaggiosamente guidate da una camma 145 per rimanere nella corretta posizione per il nuovo ciclo.
In alternativa, la camma 145 può essere mossa dal ramo superiore della cinghia 142.
Ciò permette, ad esempio, di velocizzare ulteriormente il trasferimento dei prodotti.
Nelle figure 14 e 15 à ̈ mostrata un’altra realizzazione di un impianto che applica i principi della presente invenzione per l’alimentazione di prodotti alimentari ad una nota confezionatrice.
In tale realizzazione viene eseguita l’alimentazione di prodotti, quali cracker o biscotti, in gruppi di prodotti impilati verticalmente anziché affiancati.
L’impianto mostrato tratta in ingresso due file parallele di prodotti da depositare sul trasportatore di uscita in una linea sequenziale.
Per semplicità verrà descritto il trattamento di una sola fila, l’altra fila essendo trattata alla stessa maniera e in parallelo. I due canali lavorano assieme con stesse motorizzazioni.
I prodotti vengono prelevati da un magazzino verticale 250 tramite sfilamento dal basso e avanzano in fila tramite spingitori a catena che realizzano un trasportatore 211 di ingresso verso il dispositivo di trasferimento 216.
Subito prima del dispositivo 216, à ̈ presente un impilatore 251, sostanzialmente di tecnica nota, che impila un numero prefissato di prodotti in arrivo, così da formare, in forma di una pila di prodotti 212, il gruppo di prodotti da confezionare. L’impilatore 251 à ̈, ad esempio, composto da due serie di piastrine di sollevamento a catena (regolabili in larghezza) per infilare i prodotti successivi e formare la pila di prodotti con la pila che cresce dal basso.
Nella zona di sollevamento dei prodotti può essere previsto un riscontro 253 che à ̈ sollevabile tramite cilindro pneumatico 254 (corsa ad esempio 20 mm) per fermare un certo numero di prodotti già impilati, in attesa del riposizionamento del controspingitore come sarà chiaro dal seguito.
Le catene di alimentazione e sollevamento possono essere azionate tramite un motoriduttore, con possibilità di regolare tramite un calettatore meccanico la fase tra alimentatore e sollevatore.
Il gruppo di prodotti impilati viene prelevato dal dispositivo 216 mediante coppie di elementi a paletta 218 che guidano il gruppo di prodotti fra le pareti laterali di un canale 252 fino al trasportatore traversale 213 che à ̈ diretto all’ingresso della nota confezionatrice.
Poiché i prodotti impilati hanno estensione abbastanza limitata nella direzione di movimento del trasportatore di uscita 213, non à ̈ qui necessaria una navetta di spostamento in tale direzione, ma à ̈ sufficiente la velocità di inserimento che viene ottenuta con l’innovativo movimento delle palette.
Come si vede in figura 15, i canali di trasferimento 252 possono essere di differente larghezza a seconda delle dimensioni in larghezza del prodotto. Le palette 218 di movimentazione saranno conseguentemente realizzate di differente ampiezza.
Come si vede per le palette del canale di destra, le palette possono essere anche realizzate mediante dita opportunamente distanziate, anziché come una superficie continua. Ciò à ̈ ad esempio vantaggioso per spingere e guidare prodotti tondeggianti.
Come si vede bene sempre in figura 15, le palette che formano le coppie sono supportate da rispettive movimentazioni a cinghia dentata 217a e 217b. Le due cinghie delle movimentazioni sono indipendentemente motorizzate mediante motori 230, 231 (vantaggiosamente motoriduttori brushless) così che si ottiene l’alternato impiego delle palette come spintore e controspintore, analogamente a quanto descritto per la precedente realizzazione. Vantaggiosamente, per ciascuna coppia si può avere il movimento in avanti della paletta che realizza il controspintore anteriore fino a che diventa lo spintore posteriore di una successiva coppia, e il movimento di retrocessione dello spintore posteriore fino a che diventa il controspintore anteriore della successiva coppia, così come già descritto per la prima realizzazione.
Come per la realizzazione precedente, ad ogni ciclo di trasferimento gli spintori e controspintori si scambiano di funzione in modo da evitare l'attraversamento del banco tra un ciclo di inserimento e il successivo.
Nell’impianto descritto à ̈ mostrata una unità doppia, dotata di due canali di alimentazione (ad esempio, dodici maglie di passo confezionatrice pari a 152.4 mm).
In un impianto completo il numero di canali può variare ad esempio tra 2 e 12. Si può considerare ad esempio una velocità di 300 prodotti al minuto per ciascun canale.
Vantaggiosamente, il gruppo del trasferitore aereo, formato dal dispositivo di trasferimento a cinghia, può essere realizzato in modo da essere sollevabile per fornire una buona accessibilità alla zona sottostante, ad esempio per operazioni di manutenzione. Il sollevamento può essere manuale con l'ausilio di una molla a gas. Un cilindro pneumatico può essere previsto per il bloccaggio del gruppo in posizione di lavoro. Naturalmente, la descrizione sopra fatta di realizzazioni applicanti i principi innovativi della presente invenzione à ̈ riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. Modifiche e/o ulteriori dispositivi noti per il tecnico possono essere previsti nell’impianto, a seconda delle pratiche esigenze. Nel testo con “movimentazione a cinghia†si intende comprendere, oltre all’uso di cinghie dentate, anche catene, cinghie lisce, ecc.
Il numero di canali di trasferimento contemporaneo di prodotti potrà essere variato da uno ad un qualsiasi numero che si riterrà opportuno, come facilmente immaginabile dal tecnico. Vari sistemi noti possono essere impiegati per fare giungere i prodotti nella voluta posizione sul trasportatore di ingresso. Anche il trasportatore potrà essere realizzato in una di molte forme note a seconda delle specifiche esigenze. Il numero di prodotti in ciascun gruppo può naturalmente essere vario a seconda delle pratiche esigenze, fino ad avere anche gruppi di un solo prodotto (soprattutto per prodotti estesi in una direzione dei trasportatori).

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto di alimentazione sequenziale di prodotti alimentari ad una confezionatrice, comprendente un primo trasportatore (11, 211) di ingresso e un secondo trasportatore (13, 213), trasversale al primo, di uscita verso la confezionatrice, fra primo e secondo trasportatore essendo presente un dispositivo (16, 216) di trasferimento sincronizzato di gruppi di prodotti fra i due trasportatori, caratterizzato dal fatto che il dispositivo (16, 216) comprende due movimentazioni a cinghia (17, 217) che sono parallele e indipendentemente motorizzate per muoversi sincronizzate lungo un percorso ad anello, ciascuna movimentazione muovendo una sequenza di elementi a paletta (18, 218) che alternativamente formano uno spintore posteriore o un controspintore anteriore di coppie di elementi di accoglimento e trasferimento di singoli gruppi di prodotti lungo un percorso di trasferimento verso ed entro il trasportatore di uscita (13, 213).
  2. 2. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le due movimentazioni sono sincronizzate in modo da formare ciclicamente, con rispettivi elementi a paletta (18, 218) all’inizio del percorso di trasferimento, una coppia di spintore posteriore e controspintore anteriore che accoglie in mezzo un gruppo di prodotti in arrivo e li trasferisce verso il trasportatore di uscita (13, 213), e al termine del percorso di trasferimento l’elemento (18, 218) che forma il controspintore anteriore prosegue lungo un tratto di ritorno del percorso ad anello per tornare all’inizio del percorso di trasferimento e diventare spintore posteriore di una coppia successiva, e l’elemento (18, 218) che forma lo spintore posteriore della coppia retrocede lungo il percorso di trasferimento per tornare verso l’inizio e diventare controspintore di una coppia successiva.
  3. 3. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una navetta (33, 133) con sponde laterali (37, 137), disposta lungo il detto percorso di trasferimento e che à ̈ scorrevole parallelamente alla direzione di movimento del secondo trasportatore, detta navetta (33, 133) ricevendo fra le sponde la coppia di spintore e controspintore (18, 118) che si muove lungo il percorso di trasferimento con un gruppo di prodotti e traslando lateralmente la coppia e il gruppo di prodotti in essa in una direzione parallela alla direzione di scorrimento del secondo trasportatore (13, 213) in modo che al proseguimento del movimento della coppia verso il secondo trasportatore si ha lo scarico del gruppo di prodotti sul secondo trasportatore con movimento sincronizzato allo scorrimento del secondo trasportatore.
  4. 4. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il trasportatore di ingresso (11) Ã ̈ adattato per trasportare una sequenza di gruppi (12) di prodotti affiancati e di costa che vengono ricevuti dal dispositivo di trasferimento (16) per essere trasferiti al trasportatore di uscita (13).
  5. 5. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il trasportatore di ingresso (211) Ã ̈ adattato per trasportare una sequenza di prodotti singoli e fra di esso e il dispositivo di trasferimento (216) Ã ̈ presente un impilatore (251) che forma dalla sequenza di prodotti singoli delle pile successive di prodotti (212) le quali costituiscono i gruppi di prodotti da trasferire verso il trasportatore di uscita (213).
  6. 6. Impianto secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che ciascuna movimentazione a cinghia (17a, 17b) comprende due cinghie affiancate (19 o 20) con fra di esse aste trasversali (27, 28) che sostengono gli elementi a paletta (18) e che permettono una traslazione degli elementi lungo le aste per seguire il movimento di scorrimento della navetta (33).
  7. 7. Impianto secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere una camma lineare (35) connessa alla navetta per movimentare, in sincrono con lo scorrimento della navetta, elementi a paletta presenti lungo il percorso di trasferimento.
  8. 8. Impianto secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un gruppo (142, 143) con cinghia motorizzata per la movimentazione della navetta (133), la cinghia (142) del gruppo supportando una camma lineare (144) per movimentare in sincrono con la navetta anche elementi a paletta presenti lungo il percorso di trasferimento.
  9. 9. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere sul trasportatore di ingresso e nel dispositivo di trasferimento due o più canali affiancati (52, 252) di alimentazione di prodotti o gruppi di prodotti per scaricare contemporaneamente due o più gruppi di prodotti in posizioni immediatamente successive lungo il secondo trasportatore.
  10. 10. Impianto secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il trasportatore di uscita ha spingitori fra i quali devono essere inseriti i gruppi di prodotti.
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