ITMI20090187A1 - Tagliapiastrelle con barra di guida regolabile in altezza. - Google Patents

Tagliapiastrelle con barra di guida regolabile in altezza. Download PDF

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ITMI20090187A1
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IT
Italy
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bar
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slot
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IT000187A
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Inventor
Luigi Casartelli
Vincenzo Montoli
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Montolit Brevetti
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47JKITCHEN EQUIPMENT; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; APPARATUS FOR MAKING BEVERAGES
    • A47J45/00Devices for fastening or gripping kitchen utensils or crockery
    • A47J45/06Handles for hollow-ware articles
    • A47J45/061Saucepan, frying-pan handles
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28DWORKING STONE OR STONE-LIKE MATERIALS
    • B28D1/00Working stone or stone-like materials, e.g. brick, concrete or glass, not provided for elsewhere; Machines, devices, tools therefor
    • B28D1/22Working stone or stone-like materials, e.g. brick, concrete or glass, not provided for elsewhere; Machines, devices, tools therefor by cutting, e.g. incising
    • B28D1/225Working stone or stone-like materials, e.g. brick, concrete or glass, not provided for elsewhere; Machines, devices, tools therefor by cutting, e.g. incising for scoring or breaking, e.g. tiles

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Description

TAGLIAPIASTRELLE CON BARRA DI GUIDA REGOLABILE IN ALTEZZA
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una macchina per il taglio delle piastrelle o tagliapiastrelle, in particolare si riferisce ad una macchina con barra di guida regolabile in altezza.
Come da tempo noto, le tagliapiastrelle manuali occupano un settore assai specialistico, in cui pochi costruttori posseggono le necessarie competenze per realizzare sistemi di incisione efficaci che vadano a soddisfare le esigenze del mercato.
Le tagliapiastrelle manuali, tradizionalmente in commercio, sono costituite da un basamento, su cui è prevista un'area di appoggio della piastrella, da cui aggettano due montanti di estremità che sostengono una o due barre di guida per un portautensile. Quest'ultimo è configurato per poter scorrere liberamente sulle barre e presenta generalmente una porzione di impugnatura e, inferiormente, un utensile di incisione (solitamente comprendente una rotella di materiale molto duro) atto ad incidere la piastrella.
L'incisione avviene mediante l'applicazione di pressione, da parte dell'operatore, dell'utensile sulla piastrella.
Per favorire l'operazione successiva di spacco, ossia di separazione della piastrella lungo la linea di incisione, il basamento tipicamente comprende una coppia di piastre flottanti dalle due parti di una nervatura longitudinale centrale, disposta in posizione ribassata in corrispondenza della linea di incisione. In questo modo, una volta operata l'incisione, è possibile esercitare una pressione sulla piastrella - con un opportuno dispositivo di spacco solidale al portautensile - per portarla in battuta sulla nervatura longitudinale e provocare l'apertura dell'incisione.
La tagliapiastrelle manuali ad una sola barra si distinguono tradizionalmente in cosiddette macchine "a tirare" o "a spingere", in funzione della conformazione del portautensile che è destinato ad eseguire l'incisione mentre l'utente, rispettivamente, lo tira a sè o lo sospinge lontano da sè.
Nel seguito della trattazione, si farà riferimento esemplificativamente ad una tipologia di macchina ad una sola barra "a tirare".
La conformazione del portautensile "a tirare", in particolare della sua impugnatura, è definita tenendo presenti requisiti ergonomici piuttosto critici, in quanto l'operatore deve poter esercitare una trazione e al contempo una torsione in avanti sul portautensile per poter effettuare correttamente l'incisione della piastrella. La forma e, soprattutto, l'inclinazione dell'impugnatura del portautensile rivestono pertanto un aspetto molto importante per il gradimento dell'utilizzatore.
L'assetto ideale dell'impugnatura viene però mantenuto solo quando siano soddisfatte le specifiche di progetto, ossia quando lo spessore della piastrella sia quello considerato nella fase progettuale. E' intuitivo constatare che, per tutti gli altri spessori di piastrella, l'impugnatura non assume l'assetto ideale di progetto.
Infatti, l'assetto del portautensile durante l'incisione è determinato da due punti di appoggio, uno definito dalla rotella di incisione sulla superficie della piastrella e l'altro definito da una superficie di scorrimento o rotella inferiore di appoggio del portautensile che va in appoggio sul bordo inferiore della barra di scorrimento. Chiaramente, se questi due punti si avvicinano (all'aumentare dello spessore di una piastrella) o si allontanano (al diminuire dello spessore di una piastrella) si determina anche una corrispondente variazione dell'inclinazione dell'intero portautensile e della relativa impugnatura.
V'è inoltre da rilevare che posteriormente all'utensile (rotella) di incisione - ossia in direzione dell'utente - è previsto normalmente un piede di spacco solidale al portautensile. Quando la piastrella è molto alta, l'inclinazione assunta dal portautensile può essere tale da far avvicinare eccessivamente il piede di spacco alla piastrella, fino ad una misura tale da rendere inutilizzabile la macchina (oltre un certo spessore, toccherebbe sulla piastrella il piede di spacco e non l'utensile incisore). D'altra parte, il piede di spacco non può nemmeno essere troppo alto, perché non si riuscirebbe a spaccare piastrelle di basso spessore. Infatti, con bassi spessori di piastrelle, la corsa di spacco diverrebbe così ampia che l'impugnatura del portautensile finirebbe per interferire con la barra di guida prima ancora che il piede di spacco riesca ad appoggiare sulla piastrella.
Per risolvere questo problema, secondo la tecnica nota sono state già proposte soluzioni in cui la barra di guida longitudinale può essere sollevata/abbassata rispetto al piano di appoggio della piastrella. In questo modo, l'utente può intervenire per sollevare/abbassare il punto di appoggio superiore del portautensile, ossia il punto di appoggio contro il bordo inferiore della barra, e quindi ripristinare la distanza di progetto tra i due punti di appoggio del portautensile, anche quando vari lo spessore della piastrella.
Le soluzioni offerte dalla tecnica nota, tuttavia, prevedono di allentare completamente i vincoli della barra ai due montanti terminali del basamento, stabilire una nuova posizione relativa e ribloccare la barra ai suoi vincoli.
Questa apertura dei vincoli di per sè rende fortemente labile la struttura di supporto, specie in direzione delle forze applicante dall'utente in fase di incisione e di spacco. In particolare, il complesso formato dal basamento, dai montanti e dalla barra di guida costituisce una sorta di anello strutturale che garantisce di per sè una notevole rigidezza alla macchina, purché non venga aperto in più punti. Se si apre questo anello strutturale nei due punti di vincolo della barra ai montanti, è necessario aumentare il dimensionamento e la rigidezza almeno del basamento, per evitare che si instaurino flessioni o giochi indesiderati nella macchina. Ma ciò influisce negativamente sul peso e sulla economia della macchina.
Inoltre, in generale, i meccanismi di regolazione sinora proposti sono piuttosto complicati e quindi, oltre che costosi, risultano anche poco agevoli ed intuitivi nel funzionamento.
Scopo della presente invenzione è dunque quello di risolvere i problemi suesposti, fornendo una macchina tagliapiastrelle a barra regolabile, in cui il meccanismo di regolazione sia semplice, robusto e influisca il minimo possibile sulla labilità dell'anello strutturale della macchina.
Tale scopo viene conseguito mediante una macchina tagliapiastrelle che presenta le caratteristiche innovative enunciate nei loro termini peculiari nelle allegate rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del dispositivo secondo l'invenzione risulteranno comunque meglio evidenti dalla descrizione dettagliata che segue di alcune preferite forme di esecuzione della stessa, date a titolo di esempio ed illustrate nei disegni allegati, nei quali:
fig. 1 è una vista parziale, in alzato laterale, di un montante di estremità e della relativa estremità di barra estratta dalla sua sede;
fig. 2 è una vista analoga a quella di fig. 1, con la barra montata in posizione operativa;
fig. 3 è una vista in prospettiva dell'estremità di coda di una macchina tagliapiastrelle secondo una ulteriore forma d'esecuzione; e
fig. 4 è una vista in prospettiva dell'estremità di testa della macchina tagliapiastrelle secondo la fig. 3.
Una macchina tagliapiastrelle si compone, in modo di per sè noto, di un basamento 1 sul quale sono installate flottanti una coppia di piastre di appoggio 2. Ad un'estremità di testa del basamento è montata girevole una squadra graduata di riscontro, per esempio dotata di un arco di irrigidimento e guida 3 secondo gli insegnamenti di W02004030883 a nome della stessa richiedente.
Alle due estremità del basamento 1 sono inoltre previsti due montanti 4, uno di testa ed uno di coda, che sostengono saldamente una barra di guida longitudinale B. La barra B è tipicamente una piastra allungata sottile di acciaio, avente una rettilineità e parallelismo delle due facce contrapposte adeguati a fungere da guida precisa per un portautensile P.
Il portautensile P si compone, anch'esso in modo di per sè noto, da un corpo principale, dalla cui porzione superiore si protende un'impugnatura. Il corpo principale è configurato per scorrere di precisione lungo la barra B e prevede inferiormente un utensile di incisione destinato a scorre con pressione sulla piastrella da incidere.
Ai fini di un saldo fissaggio tra la barra di acciaio B e i montanti 4, questi ultimi presentano una fenditura longitudinale nella quale si impegna senza gioco l'estremità della barra. Le due pareti che definiscono la fenditura sono dotate di un foro passante, in corrispondenza di un'analoga cava passante praticata nell'estremità della barra B: un bullone con relativo dado viene inserito in questi fori e nella cava, in registro tra loro, e poi serrato adeguatamente per consolidare la configurazione di fissaggio.
Secondo la tecnica nota, la cava nella barra di acciaio B è in forma di un foro in cui il bullone di serraggio entra di precisione. Pertanto, tradizionalmente, la struttura formata dal basamento 1, dai due montanti 4 e dalla barra B non presenta labilità e quindi costituisce un anello chiuso estremamente rigido. Ciò consente, di mantenere il peso del basamento a livelli accettabili (per esempio costruendolo come fusione di lega di alluminio) pur non compromettendo la rigidità e quindi la precisione di taglio.
Secondo l'invenzione, il basamento e i montanti 4 rimangono sostanzialmente invariati ed invece la barra B è provvista, in corrispondenza dei fori di serraggio sui montanti 4, di una cava in forma di un'asola di scorrimento Bi che presenta piani di battuta inclinati di un angolo maggiore di 40° rispetto alla verticale.
In altre parole, secondo l'invenzione la cava non è circolare e presenta almeno un piano di battuta - sul quale possono scaricarsi le forze di taglio che vengono trasferite al bullone di vincolo - inclinato rispetto alla direzione delle forze principali trasferite dal portautensile P alla barra B.
Ad esempio, secondo una prima forma d'esecuzione illustrata nelle figg. 1 e 2, l'asola Bi è rettilinea ed è inclinata di circa 40° rispetto alla direzione verticale, ossia rispetto all'asse principale lungo il quale l'utente esercita una pressione con il portautensile sulla barra di scorrimento B.
Per serrare la barra tre le due pareti del montante 4 è possibile impiegare un classico bullone con relativo dado, oppure più vantaggiosamente un bullone S con leva di serraggio contrapposta, come mostrato in fig. 2. Ciò facilita infatti l'allentamento e il serraggio delle due pareti del montante 4 sulla barra B, il che permette all'utente di effettuare la regolazione in altezza in modo agevole anche con una certa frequenza.
Il bullone di serraggio S, in ogni caso, è vincolato saldamente alla macchina poiché si impegna nei fori contrapposti del montante 4 che non consentono un gioco significativo.
Secondo una forma d'esecuzione preferita, inoltre, al di sotto della barra B è disposto uno spintore elastico 5 che agisce in contrasto con il basamento 1. Superiormente alla barra B, invece, è previsto un dispositivo 6 di regolazione del fondo corsa superiore.
In particolare, il dispositivo spintore 5 è schematizzato in fig. 2 come un semplice elemento elastico, atto ad esercitare una spinta verso l'alto sulla barra B. Il dispositivo di regolazione 6 di fine corsa superiore, può comprendere semplicemente una basetta solidale al montante 4, attraverso la quale è inserito un perno filettato, provvisto di pomello di azionamento, in appoggio sullo spigolo superiore della barra B: l'avvitamento o lo svitamento del perno filettato nella basetta, porta la sua estremità ad un'altezza diversa, determinando come desiderato il fondo corsa superiore della barra B.
Grazie a questa singolare disposizione è possibile regolare facilmente in altezza la barra B rispetto al basamento 1. Infatti, basta allentare il bullone di serraggio S, per esempio tramite la leva di serraggio, per spostare in altezza la barra B facendo scorrere la sue asole Bi di estremità sui rispettivi bulloni S solidali ai montanti di estremità 4. Grazie alla spinta elastica dello spintore 5, il sollevamento o l'abbassamento della barra B avviene sostanzialmente spontaneamente, regolando adeguatamente il dispositivo di fondo corsa superiore 6 all'altezza desiderata.
Una volta individuata l'altezza desiderata per la barra B, il bullone S viene nuovamente serrato per ripristinare la rigidezza della struttura.
Grazie al fatto che le due asole Bi presentano un'inclinazione significativa rispetto all'asse verticale, la pressione esercitata dall'utente sulla barra, tramite il portautensile P, si scompone in due componenti orizzontale e verticale; la componente verticale viene efficacemente contrastata dai bulloni di serraggio S, che sono saldamente incastrati sui montanti 4 e quindi non consentono alcun cedimento o reciproco scorrimento tra barra e montante; la componente orizzontale è minima, grazie all'inclinazione delle asole, e viene quindi sostenuta bene dal solo attrito esistente tra pareti del montante 4 e barra B, una volta serrati insieme con forza.
Una forma d'esecuzione alternativa dell'invenzione (non illustrata), prevede di definire le asole Bi in forma di C, ossia con due porzioni che presentano piani di battuta sostanzialmente orizzontali.
In tal caso, la macchina secondo l'invenzione è concepita per consentire due sole posizioni di regolazione in altezza: una, in cui il tratto orizzontale inferiore dell'asola a C è in impegno con il bullone S; l'altra, in cui il bui Ione S è in impegno sul tratto orizzontale superiore dell'asola a C.
Secondo questa forma d'esecuzione, non è possibile ottenere una regolazione continua come nella precedente, ma vantaggiosamente si annulla completamente, nel punto di vincolo, la componente orizzontale della spinta trasferita alla barra dal portautensile.
Nelle figg. 3 e 4 è illustrata una ulteriore forma d'esecuzione che ripristina ancora meglio la rigidezza della machina nonostante la potenziale labilità del vincolo tra la barra B e i montanti 4.
In questo caso, accanto e parallela alla barra di guida e scorrimento B del portautensile P, è prevista una seconda barra ausiliaria H, che è montata fissa e solidale ai montanti 4.
La barra ausiliaria H può essere di dimensioni sostanzialmente identiche alla barra B ed ha la funzione di collaborare alla rigidezza della macchina, non presentando alcun punto di vincolo labile con i montanti 4 e il basamento 1.
Preferibilmente, è previsto che il portautensile P sia dotato di una cavallotto di guida laterale Pi, il quale è adatto a scorre senza gioco sulla barra ausiliaria H. Il cavallotto Pi è solidale al portautensile e può traslare sulla barra ausiliaria H sia in senso orizzontale (per consentire il movimento del portautensile), sia in senso verticale (per consentire l'aggiustamento in altezza del portautensile sulla barra B rispetto alla barra H fissa).
Poiché la barra ausiliaria è certamente rigida, essendo vincolata senza gioco ai montanti 4, la connessione tramite il cavallotto Pi assicura al portautensile P una maggiore precisione di movimento.
Poiché la barra ausiliaria H è fissa, anche un fermo F di riscontro dell'arco della barra graduata 3, è montato basculante preferibilmente sulla barra ausiliaria stessa.
Altrettanto dicasi del dispositivo di regolazione del fondo corsa superiore 6, che può essere fissato alla barra ausiliaria H anziché al montante 4.
Secondo una variante preferita di questa forma d'esecuzione, lo spigolo superiore della barra ausiliaria H è conformato a cuneo: esso forma dunque un utensile aggiuntivo per lo spacco di piastrelle preincise di elevato spessore, senza la necessità di ricorrere all'intaglio col portautensile P.
Come ben si comprende dall'esposizione sopra riportata, l'invenzione risolve brillantemente ed in modo efficace gli scopi esposti nelle premesse.
Infatti, con le specifiche asole sulla barra di guida e scorrimento, è possibile definire una configurazione che, pur consentendo uno scorrimento relativo tra barra e montanti durante la regolazione, lascia impregiudicata la rigidezza della macchina, specie con riferimento ai carichi di lavoro applicati al portautensile P.
S'intende comunque che l'invenzione non è limitata alle particolari configurazioni illustrate sopra, che costituiscono solo degli esempi non limitativi della portata dell'invenzione, ma che numerose varianti sono possibili, tutte alla portata di un tecnico del ramo, senza per questo uscire dall'ambito dell'invenzione stessa.
Ad esempio, benché nel testo si sia sempre fatto riferimento ad una regolazione effettuata su entrambi i montanti, non si esclude che la barra, se sufficientemente lunga, possa essere provvista di un'asola di regolazione ad una sola estremità.
Ancora, grazie alla configurazione qui proposta, che assicura una buona rigidezza di vincolo nonostante la libertà di regolazione, non si esclude che la barra di guida B possa essere bloccata dai mezzi di serraggio solo su un lato dei montanti anziché tra due contrapposte pareti di una fenditura pratica sui montanti.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina tagliapiastrelle manuale comprendente un basamento (1) da cui si protendono due montanti di estremità (4) tra i quali è distesa una barra di guida e scorrimento (B) di un portautensile (P), detta barra essendo vincolata ai montanti mediante perni passanti in fori dei montanti e in una cava passante in detta barra, essendo inoltre previsti mezzi di serraggio per chiudere a pacco detta barra e detti montanti sui rispettivi perni, caratterizzata da ciò che almeno una di dette cave è in forma di un'asola (Bi) che presenta almeno una superficie di battuta, su cui è destinato ad attestarsi detto perno di vincolo (S), inclinata di almeno 40° rispetto alla direzione principale del carico esercitabile da detto portautensile (P) su detta barra (B).
  2. 2. Macchina come in 1, in cui detta asola (Bi) è lineare ed inclinata di almeno 40°.
  3. 3. Macchina come in 1, in cui detta asola (Bi) è in forma di C.
  4. 4. Macchina come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui è previsto inoltre un dispositivo spintore (5) adatto ad esercitare una spinta elastica sulla barra (B) diretta verso l'alto.
  5. 5. Macchina come in 4, in cui è previsto un dispositivo di regolazione (6) del fondo corsa superiore della barra (B).
  6. 6. Macchina come in 5, in cui detto dispositivo di regolazione (6) del fondo corsa superiore comprende una vite di regolazione provvista di un pomello di manovra.
  7. 7. Macchina come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui è prevista inoltre una barra ausiliaria (H), montata parallela alla barra di guida e scorrimento (B), solidale ai montanti (4) della macchina.
  8. 8. Macchina come in 7, in cui detto portautensile (P) è dotato di un cavallotto di vincolo (Pi) che abbraccia detta barra ausiliaria (H).
  9. 9. Macchina tagliapiastrelle manuale come in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il portautensile è di tipo "a tirare".
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