ITMI20081376A1 - Macchina per la manipolazione di nidi di pasta - Google Patents

Macchina per la manipolazione di nidi di pasta

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ITMI20081376A1
ITMI20081376A1 IT001376A ITMI20081376A ITMI20081376A1 IT MI20081376 A1 ITMI20081376 A1 IT MI20081376A1 IT 001376 A IT001376 A IT 001376A IT MI20081376 A ITMI20081376 A IT MI20081376A IT MI20081376 A1 ITMI20081376 A1 IT MI20081376A1
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IT
Italy
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nests
frames
machine
tunnel
portal
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Application number
IT001376A
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English (en)
Inventor
Adriano Sidoli
Original Assignee
Sipa Nuove Tecnologie S R L
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    • A21BAKING; EDIBLE DOUGHS
    • A21CMACHINES OR EQUIPMENT FOR MAKING OR PROCESSING DOUGHS; HANDLING BAKED ARTICLES MADE FROM DOUGH
    • A21C9/00Other apparatus for handling dough or dough pieces
    • A21C9/08Depositing, arranging and conveying apparatus for handling pieces, e.g. sheets of dough
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F26DRYING
    • F26BDRYING SOLID MATERIALS OR OBJECTS BY REMOVING LIQUID THEREFROM
    • F26B15/00Machines or apparatus for drying objects with progressive movement; Machines or apparatus with progressive movement for drying batches of material in compact form
    • F26B15/10Machines or apparatus for drying objects with progressive movement; Machines or apparatus with progressive movement for drying batches of material in compact form with movement in a path composed of one or more straight lines, e.g. compound, the movement being in alternate horizontal and vertical directions
    • F26B15/12Machines or apparatus for drying objects with progressive movement; Machines or apparatus with progressive movement for drying batches of material in compact form with movement in a path composed of one or more straight lines, e.g. compound, the movement being in alternate horizontal and vertical directions the lines being all horizontal or slightly inclined
    • F26B15/14Machines or apparatus for drying objects with progressive movement; Machines or apparatus with progressive movement for drying batches of material in compact form with movement in a path composed of one or more straight lines, e.g. compound, the movement being in alternate horizontal and vertical directions the lines being all horizontal or slightly inclined the objects or batches of materials being carried by trays or racks or receptacles, which may be connected to endless chains or belts
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F26DRYING
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Description

“MACCHINA PER LA MANIPOLAZIONE DI NIDI DI PASTAâ€
*** ** ***
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una macchina per la manipolazione di oggetti lungo la linea di produzione, in particolare per la manipolazione di nidi di pasta all'uovo lunga, ad esempio tagliatelle, tagliolini, linguine, spaghetti e simili.
L'attuale produzione di pasta all'uovo lunga comprende una fase di impasto, una fase di trafilatura e una fase in cui i nastri di pasta vengono arrotolati su sé stessi in modo da formare dei nidi. Successivamente la pasta, sotto forma di nidi, subisce ulteriori fasi di pastorizzazione ed essiccazione prima di essere confezionata per il trasporto e la vendita.
Generalmente le fasi di pastorizzazione e essiccazione avvengono in appositi tunnel che comprendono successive stazioni interne nelle quali vengono mantenute le condizioni ambientali (temperatura e umidità) ideali per svolgere le diverse fasi.
Questi tunnel sono impianti molto complessi, hanno dimensioni ragguardevoli (con lunghezze che possono arrivare alle centinaia di metri) e implicano quindi ingenti investimenti iniziali. Per contro sono impianti che sfruttano tecnologie mature e sono estremamente affidabili, consentendo di ammortizzare l'investimento iniziale su molti anni di funzionamento.
I tunnel di costruzione più recente sono progettati per essere integrati in linee di produzione automatizzate. Al contrario, i tunnel di costruzione meno recente richiedono la presenza di personale che operi manualmente sulla linea a valle. Tali tunnel prevedono semplicemente che i nidi di pasta siano depositati per file parallele su telai di supporto; i telai percorrono il tunnel lungo le successive stazioni interne per uscire con i nidi di pasta pronti al confezionamento.
A valle del tunnel, i nidi vengono posti nei contenitori destinati alla vendita. Successivamente tali contenitori subiscono ulteriori fasi di lavorazione: controllo peso ed eventuale correzione, confezionamento, etichettatura, stampa di dati (ad esempio data di scadenza, data di produzione, numero di lotto, ecc.), controllo corpi estranei, pallettizzazione eccetera.
Naturalmente poiché l'attività del tunnel non può essere interrotta, le fasi a valle devono garantire un ritmo di produzione adeguato al ritmo del tunnel stesso. Da ciò deriva che ogni possibile problema o intervento sulla linea a valle del tunnel, determina la fuoriuscita di una quantità di prodotto dalla linea stessa. Spesso tale fuoriuscita determina il danneggiamento o la perdita stessa del prodotto.
I nidi di pasta sono oggetti estremamente porosi, sia a livello macroscopico perché sono costituiti da un nastro avvolto su sé stesso, sia a livello microscopico perché la superficie stessa del nastro à ̈ porosa. Inoltre i nidi sono estremamente fragili e hanno forme e dimensioni variabili all'interno del medesimo lotto di produzione.
Per questi motivi la soluzione attualmente adottata per la manipolazione dei nidi in uscita da tunnel di vecchia generazione prevede che una macchina spazzatrice spinga giù dal telaio tutti i nidi facendoli cadere in un raccoglitore; successivamente i nidi vengono presi manualmente dal raccoglitore e depositati nei contenitori destinati alla vendita (ad esempio vassoi di cartone). I contenitori vengono poi immessi nella linea a valle per le fasi successive.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una macchina in grado di superare gli inconvenienti connessi con la tecnica nota.
In particolare, compito della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una macchina manipolatrice che consenta di operare a valle dei tunnel di vecchia generazione, manipolando senza danno i nidi di pasta.
Ancora, compito della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una macchina manipolatrice che consenta di sostenere il ritmo di produzione del tunnel.
Ancora, compito della presente invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione una macchina manipolatrice che consenta interventi sulla linea a valle senza alcuna perdita di prodotto.
Tale scopo e tali compiti vengono raggiunti mediante una macchina secondo la rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della macchina secondo l'invenzione risulteranno dalla descrizione di seguito riportata di esempi preferiti di realizzazione, dati a titolo indicativo e non limitativo, con riferimento alle annesse figure, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente una linea di produzione di pasta secondo la tecnica nota;
- la figura 2 illustra schematicamente la linea di figura 1 con l'introduzione della macchina manipolatrice secondo l'invenzione;
- la figura 3 illustra una vista in pianta della macchina manipolatrice secondo l'invenzione inserita lungo la linea di produzione di pasta;
- la figura 4 illustra una vista in alzato laterale della macchina manipolatrice secondo l'invenzione; - la figura 5 illustra una vista in prospettiva della macchina manipolatrice secondo l'invenzione;
- la figura 6 illustra una vista in prospettiva di una traversa della macchina manipolatrice secondo l'invenzione;
- la figura 7 illustra una vista in alzato laterale, parzialmente in sezione di una ventosa della macchina manipolatrice secondo l'invenzione;
- le figure 8 illustrano alcune possibili varianti dei nidi di pasta.
Con riferimento alle suddette figure, con 1 Ã ̈ stata indicata una macchina manipolatrice secondo l'invenzione nel suo complesso.
La macchina 1 secondo l'invenzione à ̈ collocata, nella vista di figura 3, tra un tunnel 2 e una spazzolatrice 3 in sé noti.
La macchina 1 per la manipolazione di nidi di pasta 5 secondo l'invenzione, comprende:
- mezzi 10, 21, 31 e 41 per la movimentazione bidirezionale di telai 4 per il supporto dei nidi 5; - un magazzino dei telai pieni 30, adatto a stoccare una predeterminata quantità di telai 4 supportanti i nidi 5;
- un magazzino dei telai vuoti 40, adatto a stoccare una predeterminata quantità di telai 4 non supportanti i nidi 5;
- una stazione di manipolazione 20;
- un portale di scarico 50 mobile in prossimità della stazione di manipolazione 20, il portale comprendendo una pluralità di ventose 56 adatte a sovrapporsi parzialmente ai nidi 5;
- una pompa a vuoto 60;
- un impianto 65 di aspirazione di aria alimentato da detta pompa a vuoto 60 e collegato a dette ventose 56,
- mezzi 70 per la regolazione della portata d'aria nell'impianto a vuoto 65, in relazione ai movimenti del portale di scarico 50.
In accordo con una forma di realizzazione, i mezzi per la movimentazione bidirezionale dei telai 4 comprendono un nastro trasportatore 10. Il nastro trasportatore 10 comprende preferibilmente una pluralità di sezioni 11, 21, 31 e 41. Una prima sezione 11 del nastro trasportatore 10 à ̈ montata su un supporto telescopico 12 in modo che possa traslare tra due posizioni: una posizione A di interfaccia con la linea di produzione nota e una posizione B di allineamento con le successive sezioni. In figura 4 la sezione 11 à ̈ rappresentato nella posizione A di interfaccia con la linea. Ancora in figura 4, la posizione B di allineamento à ̈ evidenziata da un telaio 4 sospeso.
Partendo dalla posizione A, il supporto telescopico 12 à ̈ in grado di sollevare la sezione 11 del nastro trasportatore 10 fino alla posizione B. In questo movimento viene sollevato un telaio 4 carico di nidi 5, rimuovendolo dalla linea nota. Dalla posizione B la prima sezione 11 trasla il telaio 4 verso le successive sezioni del nastro trasportatore 10, così da farlo arrivare al magazzino dei telai pieni 30.
In accordo con una forma di realizzazione, il magazzino dei telai pieni 30 comprende una rastrelliera adatta ad impilare uno sull'altro una pluralità di telai 4 carichi di nidi di pasta 5. In accordo con la forma di realizzazione delle figure allegate, la rastrelliera del magazzino 30 à ̈ adatta a contenere 20 telai pieni. Il numero dei telai che possono essere accolti nel magazzino 30 può essere variato a seconda delle specifiche esigenze, ad esempio in base al ritmo di produzione del tunnel 2.
In accordo con la forma di realizzazione delle figure allegate, il magazzino dei telai pieni 30 sovrasta una sezione 31 del nastro trasportatore 10. Il magazzino dei telai pieni 30 Ã ̈ in grado di rimuovere un telaio 4 dalla sezione 31 del nastro trasportatore 10 per impilarlo nella rastrelliera, ponendolo in uno stato di attesa. Il magazzino dei telai pieni 30 Ã ̈ inoltre in grado di riporre un telaio 4 sulla sezione 31 del nastro trasportatore 10 rimuovendolo dalla rastrelliera.
In accordo con una forma di realizzazione, il magazzino dei telai vuoti 40 ha una struttura analoga a quella del magazzino dei telai pieni 30 già descritto. Esso comprende una rastrelliera adatta ad impilare uno sull'altro una pluralità di telai 4 vuoti, senza cioà ̈ i nidi di pasta 5. In accordo con la forma di realizzazione delle figure allegate, la rastrelliera del magazzino 40 à ̈ adatta a contenere 20 telai vuoti. Il numero dei telai che possono essere accolti nel magazzino 40 può essere variato a seconda delle specifiche esigenze, ad esempio in base al ritmo di produzione del tunnel 2.
In accordo con la forma di realizzazione delle figure allegate, il magazzino dei telai vuoti 40 sovrasta una sezione 41 del nastro trasportatore 10. Il magazzino dei telai vuoti 40 Ã ̈ in grado di rimuovere un telaio 4 dalla sezione 41 del nastro trasportatore 10 per impilarlo nella rastrelliera, ponendolo in uno stato di attesa. Il magazzino dei telai vuoti 40 Ã ̈ inoltre in grado di riporre un telaio 4 sulla sezione 41 del nastro trasportatore 10 rimuovendolo dalla rastrelliera.
In accordo con una forma di realizzazione dell'invenzione, la stazione di manipolazione 20 comprende un piano di lavoro sul quale à ̈ appoggiato un telaio 4. La stazione di manipolazione 20 comprende preferibilmente una sezione 21 del nastro trasportatore 10. La stazione di manipolazione 20 comprende preferibilmente una protezione 22 a salvaguardia dell'incolumità degli operatori.
In accordo con una forma di realizzazione dell'invenzione, il portale di scarico 50 comprende un robot cartesiano 51. Il robot cartesiano 51 Ã ̈ adatto a compiere il movimento dell'attuatore finale 52 componendo due movimenti lineari. Le direzioni di tali movimenti lineari sono indicate con x e y nelle figure 4 e 6.
In particolare, il movimento del robot lungo l'asse x consente all'attuatore finale 52 di raggiungere tutte le posizioni delle file di nidi 5 disposti sul telaio 4, da un lato, e di raggiungere il convogliatore 6 dall'altro lato. Il movimento lungo l'asse y consente invece all'attuatore finale 52 di raggiungere dall'alto i nidi 5, sollevarli dal telaio 4, calarli sul convogliatore 6 e risollevarsi da essi.
In accordo con una forma di realizzazione dell'invenzione, l'attuatore finale 52 comprende una pluralità di ventose 56. Le ventose 56 sono preferibilmente disposte in file che ricalcano la disposizione dei nidi 5 sui telai 4 così come escono dal tunnel 2. La posizione delle ventose 56 lungo la fila può essere vantaggiosamente regolabile per adattare l'attuatore finale 52 a differenti disposizioni dei nidi 5.
In accordo con altre possibili forme di realizzazione dell'invenzione, non raffigurate, le ventose possono essere disposte in più file parallele, costituendo così una matrice.
Come si vede dalle figure 8, i nidi hanno forme e dimensioni complessive piuttosto variabili, ma per la persona esperta à ̈ comunque possibile identificare un diametro medio dei nidi Dn. Generalmente Dn può essere considerato pari a circa 8cm. In accordo con la forma di realizzazione dell'invenzione rappresentata nelle figure allegate, le ventose 56 hanno un diametro finale Dv (si veda figura 7) di poco inferiore al diametro dei nidi Dn. Nella ventosa 56 illustrata in figura 7, Dv à ̈ pari a 6cm circa.
Un efficace confronto tra Dv e Dn à ̈ direttamente riportato in figura 8.a. Il fatto che Dv sia leggermente inferiore a Dn, consente una utile tolleranza nel mutuo posizionamento tra la ventosa 56 e il nido 5. Al contempo Dv non può essere molto più piccolo di Dn perché il carico sulla pasta, necessario alla presa del nido, potrebbe divenire eccessivo e rompere il nido. Al contempo Dv non può essere più grande di Dn perché altrimenti il nido 5 potrebbe entrare completamente nel cavo della ventosa 56 e rischierebbe di incastrarvisi pregiudicando il funzionamento della ventosa stessa.
La ventosa 56 Ã ̈ collegata ad un impianto a vuoto 65 alimentato da almeno una pompa a vuoto 60.
In accordo con una forma di realizzazione, la pompa a vuoto 60 e l'impianto 65 nel suo complesso sono in grado di garantire una grande portata d'aria in aspirazione attraverso le ventose. A questo proposito si veda in figura 7 il grande rapporto tra il diametro finale Dv della ventosa 56 e il diametro di alimentazione dv (sezione di effettivo passaggio dell'aria di aspirazione). Nella forma di realizzazione di figura 7, il rapporto Dv/dv à ̈ maggiore di 1,5 e di poco inferiore a 2.
I tubi dell'impianto 65 sono stati rimossi dalle figure per una maggiore chiarezza. Nelle figure 4 e 6 sono riportati a tratteggio dei tratti dell'impianto, da una ventosa 56 al collettore 66 e dal collettore 66 verso la pompa a vuoto 60.
La grande portata di aria in aspirazione consente di garantire la presa della ventosa 56 sul nido 5. Generalmente la ventosa isola una porzione della superficie dell'oggetto che deve afferrare e l'impianto a vuoto crea e mantiene una depressione all'interno del volume della ventosa. In questo caso la portata d'aria necessaria à ̈ minima e la depressione à ̈ elevata. Questo tipo di presa può essere definita a vuoto spinto o vuoto a circuito chiuso.
La presa con vuoto a circuito chiuso non può essere utilizzata con i nidi di pasta perché sono fragili e porosi, sia a livello macroscopico, sia a livello microscopico.
La presa utilizzata dalla macchina manipolatrice 1 secondo l'invenzione può essere definita con vuoto a circuito aperto o a volume d'aria. In questo tipo di presa à ̈ proprio il volume dell'aria aspirata attraverso la ventosa che mantiene in posizione sollevata l'oggetto. Per questo motivo la pompa a vuoto 60, l'impianto 65 e le ventose 56 devono garantire una portata d'aria relativamente elevata. Nell'ambito della forma di realizzazione delle figure allegate, per la presa sicura di un comune nido di pasta all'uovo del peso di 40g circa, la relativa ventosa 56 garantisce una portata d'aria compresa tra circa 100m<3>/h e circa 150m<3>/h.
In accordo con una forma di realizzazione dell'invenzione, le ventose 56 sono realizzate in materiale elastomerico adatto al contatto con gli alimenti.
In accordo con una forma di realizzazione dell'invenzione, i mezzi 70 di regolazione della portata d'aria nell'impianto a vuoto 65 comprendono un inverter 71. L'inverter 71 à ̈ in grado di comandare la pompa a vuoto 60 in modo da controllare istantaneamente il numero di giri del motore della pompa. L'inverter 71 permette così di modulare la portata di aria aspirata dalla pompa, e dalle ventose 56. Questa possibilità di regolazione à ̈ utile sia per consentire la manipolazione di differenti tipologie di nidi, sia per comandare il rilascio dei nidi afferrati dalle ventose.
Se, come detto prima, per un nido standard à ̈ necessaria una portata di 100-150m<3>/h, per un nido più leggero o per un nido dello stesso peso ma più compatto sarà sufficiente una portata d'aria inferiore.
L'inverter 71 consente di regolare la portata di funzionamento a regime della pompa a vuoto 60 così da gestire differenti tipi di nidi.
Inoltre, una volta afferrati i nidi 5 dal telaio 4 a portati mediante il robot cartesiano 51 in prossimità del convogliatore 6, essi devono essere rilasciati. L'inverter 71 à ̈ in grado di ridurre istantaneamente la portata d'aria nel momento in cui il robot cartesiano 51 à ̈ nella posizione corretta per il rilascio dei nidi. La improvvisa riduzione della portata d'aria determina la caduta dei nidi sul convogliatore 6.
In accordo con una forma di realizzazione dell'invenzione, i mezzi 70 di regolazione della portata d'aria nell'impianto a vuoto 65 comprendono una valvola di sfiato 72 posta tra la pompa a vuoto 60 e le ventose 56. La valvola di sfiato 72 posta lungo l'impianto 65 à ̈ in grado, mantenendo costante la portata della pompa 60, di variare la portata d'aria a livello delle ventose 56. La valvola può infatti deviare parzialmente o totalmente il flusso d'aria, immettendo aria dall'ambiente anziché attraverso le ventose 56.
Nel momento in cui il robot cartesiano 51 Ã ̈ nella posizione corretta per il rilascio dei nidi 5 l'apertura della valvola di sfiato 72 determina la riduzione della portata d'aria a livello delle ventose 56. L'improvvisa riduzione della portata d'aria determina la caduta dei nidi sul convogliatore 6.
In accordo con alcune forme di realizzazione dell'invenzione (ad esempio quella di figura 3), i mezzi 70 di regolazione della portata d'aria nell'impianto a vuoto 65 comprendono sia l'inverter 71 sia la valvola di sfiato 72.
In questo caso, nel momento in cui il robot cartesiano 51 à ̈ nella posizione corretta per il rilascio dei nidi 5 e l'inverter 71 comanda la riduzione della portata d'aria, la contestuale apertura della valvola di sfiato 72 consente una caduta ancora più repentina della portata d'aria a livello delle ventose 56. Infatti l'apertura della valvola di sfiato 72 introduce una determinata quota d'aria nell'impianto 65, riducendo la quota che deve essere aspirata tramite le ventose 56.
Questa particolare soluzione consente un rilascio più veloce e preciso dei nidi e, in definitiva, consente di velocizzare il funzionamento della manipolatrice 1.
In accordo con una forma di realizzazione, l'impianto a vuoto 65 comprende inoltre filtri (non rappresentati) adatti ad intercettare e raccogliere gli sfridi di pasta che inevitabilmente vengono aspirati attraverso le ventose 56.
Viene di seguito descritto il funzionamento della manipolatrice secondo l'invenzione in accordo con la forma di realizzazione delle allegate figure.
La manipolatrice 1 qui rappresentata come esempio, Ã ̈ stata dimensionata per lavorare a valle di un tunnel che emettere un telaio ogni 50 secondi. Ciascun telaio regge 120 nidi da 40g circa l'uno, disposti in 10 file di 12 nidi ciascuna.
Il telaio in uscita dal tunnel viene prelevato dal movimento della prima sezione 11 del nastro trasportatore 10. Il telaio pieno viene portato dal nastro trasportatore 10 fino al magazzino dei telai pieni 30. Immediatamente dopo un telaio vuoto viene prelevato dal magazzino dei telai vuoti 40 e collocato sulla linea in uscita dal tunnel 2. Il telaio vuoto viene quindi passato nella spazzatrice 3 per rimuovere eventuali detriti di pasta. Il telaio vuoto e pulito viene ri-indirizzato verso l'ingresso del tunnel.
In accordo con il funzionamento di parecchi tunnel 2, Ã ̈ necessaria la presenza di tutti i telai previsti lungo il circuito del tunnel 2 stesso. La movimentazione dei telai 4 lungo il circuito si basa sul fatto che i telai si spingono uno con l'altro, con la conseguenza che il vuoto lasciato da un telaio rimosso si ripercuoterebbe sull'intero circuito del tunnel 2. Per questo motivo la manipolatrice secondo l'invenzione fornisce un telaio vuoto appena rimuove quello pieno, senza quindi alterare la movimentazione lungo il circuito del tunnel 2.
Quando il portale di scarico à ̈ operativo richiama un telaio 4 pieno di nidi 5 dal magazzino 30. Il nastro trasportatore 10 porta il telaio pieno 4 alla stazione di manipolazione 20 e il portale 50 inizia a rimuovere i nidi fila per fila. I nidi 5 vengono posti sul convogliatore 6 e portati alle successive fasi di lavorazione.
Quando il portale di scarico 50 ha rimosso l'ultima fila di nidi 5, il telaio 4 vuoto viene portato al magazzino dei vuoti 40.
La presenza dei magazzini 30 e 40 consente di garantire un buffer lungo la linea, buffer che tradizionalmente non à ̈ previsto. Il buffer consente quindi di fermare all'occorrenza il portale di scarico 50 per intervenire in un qualsiasi punto della linea a valle del portale 50 stesso. Gli interventi sulla linea possono essere di svariati tipi, ad esempio per rifornire il materiale di consumo alla confezionatrice, all'etichettatrice o alla timbratrice, oppure per rimuovere ostruzioni lungo la linea, eccetera. La presenza dei magazzini 30 e 40 consente il fermo temporaneo del portale di scarico 50 e quindi dell'intera linea a valle. La funzione di buffer dei magazzini 30 e 40 viene spiegata più in dettaglio di seguito.
In condizioni di lavoro normali, il magazzino dei telai pieni 30 Ã ̈ vuoto e il magazzino dei telai vuoti 40 Ã ̈ pieno. All'occorrenza, per un intervento lungo la linea a valle, il portale 50 viene temporaneamente fermato. Durante il fermo del portale, i telai pieni continuano ad essere impilati nel magazzino 30, inizialmente vuoto, mentre i telai vuoti continuano ad essere erogati dal magazzino 40, inizialmente pieno.
La capacità dei magazzini determina la durata massima del fermo che può essere gestita con la semplice funzione di buffer dei magazzini. Infatti, se il tunnel 2 eroga un telaio ogni 50 secondi, il magazzino 30 à ̈ in grado di impilare 20 telai pieni e il magazzino 40 à ̈ in grado di erogare 20 telai vuoti, il portale di scarico 50 può rimanere fermo fino a 16 minuti senza creare alcun problema sulla linea né al prodotto. Il tempo reso disponibile dalla funzione di buffer dei magazzini 30 e 40 à ̈ più che sufficiente per portare a termine la gran parte degli interventi sulla linea.
Il portale di scarico 50 ha preferibilmente un ritmo di lavoro superiore al tunnel 2. In altre parole, il portale di scarico 50 à ̈ in grado di trasferire tutti i nidi (120 nell'esempio) di ciascun telaio in un tempo inferiore al tempo impiegato dal tunnel per erogare il telaio. Ad esempio, se il tunnel impiega 50 secondi a erogare un telaio, il portale potrà impiegare 40 secondi per svuotarlo. In questo modo la pila di telai pieni che cresce nel magazzino 30 e la pila di telai vuoti che si riduce nel magazzino 40 a seguito di un fermo del portale 50 possono essere rispettivamente smaltita e reintegrata così da riportare i magazzini alla situazione iniziale. Con i ritmi indicati prima per il tunnel 2 (50 secondi a telaio) e per il portale 50 (40 secondi a telaio), partendo da una situazione in cui il magazzino dei pieni 30 à ̈ pieno e il magazzino dei vuoti 40 à ̈ vuoto, la situazione iniziale viene ristabilita dopo poco più di un'ora (66 minuti circa).
Naturalmente i magazzini 30 e 40 possono essere dimensionati in modo differente per soddisfare esigenze specifiche. Ad esempio magazzini più capienti di quelli descritti sopra possono garantire un fermo più lungo del portale 50 qualora la linea a valle richieda spesso interventi più complessi. Ancora, magazzini più capienti di quelli descritti sopra possono garantire un fermo più lungo del portale di scarico 50 qualora il tunnel abbia un ritmo di produzione più sostenuto.
In accordo con la forma di realizzazione illustrata, i magazzini 30 e 40 sono gestiti secondo una logica Last In First Out o LIFO, in cui l'ultimo telaio impilato à ̈ il primo ad essere rimosso. Visto lo stato della pasta, ormai pronta al confezionamento e quindi definitivamente stabile questa logica di funzionamento non crea alcun problema. Naturalmente per gestire situazioni in cui la permanenza dei prodotti non confezionati nel magazzino 30 può essere critica, si può in modo in sé noto implementare una gestione secondo la logica First In First Out o FIFO, in cui il primo telaio impilato à ̈ il primo ad essere rimosso.
In accordo con una forma di realizzazione dell'invenzione, la manipolatrice 1 comprende anche un sistema di monitoraggio del processo con possibilità di controllo remoto. Il sistema di monitoraggio à ̈ in grado di controllare lo stato dell'intero impianto grazie ad un collegamento con i controllori logici programmabili o PLC (Programmable Logic Controller) montati sulle altre macchine della linea.
Il sistema di monitoraggio si basa ad esempio su un computer principale 80 dotato di un software di tipo SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition ossia Controllo tramite Supervisione ed Acquisizione di Dati) personalizzato per l'applicazione. Il sistema può comprendere altri computer remoti collegati in rete con il computer principale. I computer remoti possono essere dislocati all'interno o all'esterno dell'azienda.
Il software SCADA à ̈ in grado di fornire istantaneamente all'operatore rappresentazioni grafiche sinottiche dell'impianto produttivo, visualizzandole su un monitor. Esso à ̈ ad esempio in grado di fornire la rappresentazione e la descrizione in tempo reale degli allarmi dell'impianto.
Lo stesso software SCADA si interfaccia con l'hardware di controllo dell'impianto ossia con tutte le apparecchiature elettriche o elettromeccaniche che controllano motori, azionamenti pneumatici, sensori e trasduttori. In questo modo un'unica unità centrale controlla e sincronizza i movimenti delle varie sezioni del nastro trasportatore 10, dei supporti telescopici 12, dei magazzini 30 e 40, del robot cartesiano 51, della pompa a vuoto 60, eccetera.
Da quanto descritto sopra la persona esperta sarà in grado di cogliere i vantaggi connessi alla manipolatrice 1 secondo l'invenzione. Come già detto essa consente il completamento dell'automazione di una linea esistente per la produzione di pasta all'uovo senza la necessità di alcun intervento sulla linea stessa, ed in particolare senza la necessità di alcun intervento sul tunnel 2. Tale possibilità di integrazione della manipolatrice secondo l'invenzione son una linea esistente à ̈ schematizzata in figura 2. Da tale schema si evince anche che l'inserimento della manipolatrice lungo la linea non pregiudica la possibilità, qualora si renda necessario, di tornare al funzionamento tradizionale con l'intervento manuale.
La manipolatrice 1 secondo l'invenzione consente di manipolare prodotti come i nidi 5 che sono molto complessi per fragilità, porosità, irregolarità superficiale e non uniformità fra gli stessi prodotti.
La manipolatrice 1 secondo l'invenzione consente poi un incremento della frequenza di produzione e della continuità di produzione e una diminuzione delle ore di manodopera del personale.
Alle forme di realizzazione della macchina sopra descritte, un tecnico del ramo, per soddisfare esigenze contingenti, potrà apportare modifiche, adattamenti e sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti, senza uscire dall'ambito delle seguenti rivendicazioni. Ognuna delle caratteristiche descritte come appartenente ad una possibile forma di realizzazione può essere realizzata indipendentemente dalle altre forme di realizzazione descritte.
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Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina manipolatrice (1) adatta alla manipolazione di nidi di pasta (5), comprendente: - mezzi (10, 21, 31, 41) per la movimentazione bidirezionale di telai (4) per il supporto dei nidi (5); - un magazzino dei telai pieni (30), adatto a stoccare una predeterminata quantità di telai (4) supportanti i nidi (5); - un magazzino dei telai vuoti (40), adatto a stoccare una predeterminata quantità di telai (4) non supportanti i nidi (5); - una stazione di manipolazione (20); - un portale di scarico (50) mobile in prossimità della stazione di manipolazione (20), il portale comprendendo una pluralità di ventose (56) adatte a sovrapporsi parzialmente ai nidi (5); - una pompa a vuoto (60); - un impianto (65) di aspirazione di aria alimentato da detta pompa a vuoto (60) e collegato a dette ventose (56), - mezzi (70) per la regolazione della portata d'aria nell'impianto a vuoto (65) in relazione ai movimenti del portale di scarico (50).
  2. 2. Macchina manipolatrice (1) secondo la rivendicazione precedente in cui i mezzi (70) per la regolazione della portata d'aria nell'impianto a vuoto (65) comprendono un inverter (71).
  3. 3. Macchina manipolatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente in cui i mezzi (70) per la regolazione della portata d'aria nell'impianto a vuoto (65) comprendono una valvola di sfiato (72).
  4. 4. Macchina manipolatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente in cui i mezzi per la movimentazione bidirezionale dei telai (4) comprendono un nastro trasportatore (10) avente una pluralità di sezioni (11, 21, 31, 41).
  5. 5. Macchina manipolatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente in cui la pompa a vuoto (60), l'impianto a vuoto (65) e le ventose (56) sono in grado di garantire una grande portata d'aria in aspirazione così da consentire una presa con vuoto a circuito aperto o a volume d'aria.
  6. 6. Macchina manipolatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente in cui il rapporto tra il diametro finale Dv della ventosa (56) e il diametro di alimentazione dv dell'aria di aspirazione della ventosa (56) Ã ̈ maggiore di 1,5 e di poco inferiore a 2.
  7. 7. Macchina manipolatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente in cui i magazzini (30, 40) svolgono una funzione di buffer che consente di fermare il portale di scarico (50) per intervenire in un qualsiasi punto della linea a valle del portale di scarico (50).
  8. 8. Impianto per la produzione di pasta all'uovo comprendente un tunnel (2) per l'essiccazione della pasta e una macchina manipolatrice (1) secondo una qualsiasi rivendicazione precedente posta a valle del tunnel (2).
  9. 9. Impianto (1) secondo la rivendicazione precedente in cui il portale di scarico (50) della macchina manipolatrice (1) ha un ritmo di lavoro superiore al tunnel (2), in cui cioà ̈ il portale di scarico (50) trasferisce tutti i nidi (5) di ciascun telaio (4) in un tempo inferiore al tempo impiegato dal tunnel (2) per erogare un telaio.
  10. 10. Impianto secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui la macchina manipolatrice (1) comprende inoltre un sistema di monitoraggio del processo collegato con i PLC delle altre macchine della linea e in grado di controllare lo stato dell'intero impianto.
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