ITMI20070322U1 - "azionatore con finecorsa meccanico per la movimentazione di cancelli" - Google Patents

Description

"Azionatore con finecorsa meccanico per la movimentazione di cancelli"

Il presente trovato si riferisce ad un azionatore per la movimentazione di cancelli. Nella tecnica sono noti azionatori oleodinamici per cancelli comprendenti due opposti cilindri attuatori assialmente allineati e oppostamente sporgenti da un corpo centrale dotato di un pignone di uscita che è comandato dai cilindri stessi. Questi tipi di azionatori sono in genere destinati ad essere interrati in un apposito pozzetto in corrispondenza di un imperniamento del cancello da movimentare, così che l’uscita di forza si possa connettere opportunamente al cancello.

Gli azionatori noti necessitano di finecorsa aggiuntivi per la regolazione delle posizioni di arresto estreme del cancello che viene movimentato. Ciò comporta un lavoro aggiuntivo all’atto dell’installazione dell’apricancello e richiede una particolare perizia dell’installatore perché finecorsa non correttamente posizionati possono portare a pericoli durante l’uso dell’apricancello.

Inoltre, i finecorsa sono esposti a possibili danni che potrebbero impedirne nel tempo il corretto funzionamento. Infine, solitamente i finecorsa noti vengono sistemati a pavimento e ostacolano ed intralciano aree calpestabili e diventano ostacoli pericolosi in caso di neve o ghiaccio..

Scopo generale del presente trovato è ovviare agli inconvenienti sopra menzionati fornendo un azionatore per cancelli che non richiede finecorsa esterni.

In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo il trovato, un azionatore per cancelli comprendente due opposti cilindri attuatori assialmente allineati e oppostamente sporgenti da un corpo centrale dotato di un pignone di uscita comandato dai cilindri, caratterizzato dal fatto che ciascun cilindro ha nella testata un elemento di finecorsa del movimento del proprio stantuffo verso la testata che è manualmente regolabile in posizione mediante un elemento di manovra esterno. Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi del presente trovato ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, una possibile realizzazione esemplificativa applicante tali principi. Nei disegni:

-figura 1 rappresenta una vista schematica in prospettiva di un azionatore realizzato secondo i principi del presente trovato;

-figura 2 rappresenta una vista parziale in sezione di un particolare dell’azionatore di figura 1.

Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato un azionatore oleodinamico per cancelli, indicato genericamente con 10, il quale comprende due opposti cilindri attuatori 11, 12 che sono assialmente allineati e oppostamente sporgenti da un corpo centrale 13. Da corpo centrale 13 sporge superiormente un pignone di uscita 14 che è comandato in rotazione nei due sensi per mezzo dei cilindri oleodinamici, secondo un meccanismo, in genere a cremagliera, qui non ulteriormente mostrato o descritto, poiché ben noto e facilmente immaginabile dal tecnico esperto. L’attuatore è in genere destinato ad essere interrato in un apposito pozzetto per avere il pignone connesso opportunamente al cancello da movimentare.

Ciascun cilindro 11, 12 ha nella testata 15, 16 un elemento di finecorsa del movimento del proprio stantuffo 17, 18 verso la testata, il quale è manualmente regolabile in posizione mediante un elemento di manovra esterno (in figura è mostrato solo l’elemento di manovra 19 corrispondente al finecorsa del cilindro 12, l’altro cilindro essendo simmetrico).

In figura 2 è mostrato in maggiore dettaglio la zona di una testata, con il relativo stantuffo e il finecorsa. L’altra testata è sostanzialmente speculare e non è perciò mostrata in dettaglio. Come bene si vede in figura 2, l’elemento di finecorsa 20 comprende vantaggiosamente un elemento telescopico 21 che è disposto assialmente nella testata per sporgere più o meno verso lo stantuffo a seguito della rotazione assiale dell’elemento di manovra esterno. In particolare, l’elemento telescopico comprende vantaggiosamente una bussola 21 che è scorrevolmente accolta ma non ruotabile in una sede 22 sulla faccia interna della testata e sul quale una estremità interna 23 dell’elemento di manovra 19, realizzato come perno filettato, si avvita assialmente per comandarne il movimento. L’elemento di manovra ha opposta estremità di rotazione (ad esempio dotata di una presa esagonale per un opportuno utensile) che sporge sull’esterno della testata e che è vantaggiosamente protetta da un coperchio antirotazione rimuovibile 24.

Vantaggiosamente, sulla sua faccia verso la testata lo stantuffo 18 comprende una sede centrale 25 che è destinata ad accogliere l’estremità libera della bussola 21 quando lo stantuffo raggiunge la posizione regolata di finecorsa, con la bussola che si appoggia contro il fondo della sede centrale (come mostrato a tratteggio).

A questo punto è chiaro come si siano raggiuntigli scopi prefissati. I finecorsa esterni della tecnica nota sono sostituiti da finecorsa integrati nell’azionatore che permettono, tramite regolazione manuale, l’identificazione di precise battute di arresto/finecorsa fisiche. La regolazione della battuta avviene tramite rotazione in senso orario/antiorario del perno filettato, che è attrezzato per la presa dall’esterno. Tale rotazione impone alla bussola interna uno spostamento assiale nella direzione determinata dal senso di rotazione. Lo stantuffo dell’attuatore interrompe quindi la sua corsa andando a battuta sulla bussola.

Il dispositivo descritto è totalmente integrato e ben protetto nell’attuatore idraulico. Esso permette di avere battute di arresto fisse senza l’ausilio di finecorsa esterni sistemati a pavimento che ostacolano ed intralciano aree calpestabili e diventano pericolosi ostacoli in caso di neve o ghiaccio. Il dispositivo può essere facilmente calcolato per resistere alle stesse sollecitazioni dell’automatismo, garantendo così arresti sicuri ed affidabili nel tempo.

La posizione di arresto è regolabile tramite rotazione del perno con precisione, ed è possibile modificarla in qualsiasi momento accedendo al pozzetto nel quale è contenuto solitamente l’azionatore.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi del presente trovato è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. Ad esempio l’azionatore potrà avere pratica realizzazione diversa da quella esemplificativamente mostrata. L’uscita di forza può anche essere diversa da un pignone rotante.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Azionatore (10) per cancelli comprendente due opposti cilindri attuatori (11, 12) assialmente allineati e oppostamente sporgenti da un corpo centrale (13) dotato di un pignone di uscita (14) comandato dai cilindri, caratterizzato dal fatto che ciascun cilindro ha nella testata un elemento (20) di finecorsa del movimento del proprio stantuffo (17, 18) verso la testata che è manualmente regolabile in posizione mediante un elemento di manovra esterno (19).
2. 2. Azionatore secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’elemento di finecorsa comprende un elemento telescopico (21) che è disposto assialmente nella testata per sporgere più o meno verso lo stantuffo a seguito della rotazione assiale dell’elemento di manovra esterno.
3. 3. Azionatore secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l’elemento telescopico comprende una bussola (21) scorrevolmente accolta in una sede (22) sulla faccia interna della testata e sulla quale si avvita assialmente una estremità interna (23) dell’elemento di manovra per comandarne il movimento, l’elemento di manovra avendo una opposta estremità di rotazione che sporge sull’esterno della testata.
4. 4. Azionatore secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che l’estremità di rotazione è dotata di un coperchio rimuovibile di protezione (24)
5. 5. Azionatore secondo rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che lo stantuffo comprende una sede centrale (25) sulla sua faccia verso la testata che accoglie l’estremità libera della bussola (21) quando lo stantuffo raggiunge la posizione regolata di finecorsa con la bussola che si appoggia contro il fondo della sede centrale.