IT201600099863A1 - Dispositivo di trattenuta. - Google Patents

Dispositivo di trattenuta.

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IT201600099863A1
IT201600099863A1 IT102016000099863A IT201600099863A IT201600099863A1 IT 201600099863 A1 IT201600099863 A1 IT 201600099863A1 IT 102016000099863 A IT102016000099863 A IT 102016000099863A IT 201600099863 A IT201600099863 A IT 201600099863A IT 201600099863 A1 IT201600099863 A1 IT 201600099863A1
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Alberto Bugatti
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Description

“Dispositivo di trattenuta”.
CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di trattenuta per il bloccaggio o lo staffaggio di oggetti, come ad esempio e preferibilmente stampi, in una determinata posizione di lavoro.
TECNICA ANTERIORE NOTA
È tecnica nota nel settore industriale e di produzione e lavorazione di oggetti, usare dispositivi di trattenuta per mantenere in una determinata posizione di lavoro degli stampi o dei pezzi che devono essere sottoposti ad una determinata lavorazione. Tali dispositivi realizzano il bloccaggio o il cosiddetto “staffaggio” di elementi che devono essere trattenuti in una data posizione di lavoro.
La posizione di lavoro è una posizione in cui il pezzo o lo stampo può essere solidale con il dispositivo di trattenuta. Tale posizione di lavoro può essere ad esempio una posizione fissa rispetto al sistema di riferimento solidale con il suolo, oppure una posizione mobile, ad esempio adatta a ruotare, o eventualmente a traslare, per consentire una determinata lavorazione del pezzo trattenuto oppure per movimentare lo stampo trattenuto.
Solitamente, per realizzare la trattenuta o lo staffaggio di oggetti in una determinata posizione di lavoro, vengono usati sistemi di chiusura idraulici o pneumatici, in grado di fornire la forza di bloccaggio o di staffaggio necessaria. In particolare, tali sistemi usano degli elementi di trattenuta movibili in modo reversibile, come ad esempio delle morse, in grado di mantenere gli oggetti in una determinata posizione. Le morse sono movimentate da un sistema di martinetti idraulici o pneumatici comandati in modo automatico da un operatore. Tuttavia, tali sistemi di chiusura presentano diversi inconvenienti. In particolare, l’impianto idraulico o pneumatico di movimentazione degli elementi di trattenuta risulta essere ingombrante e costoso. Infatti, i sistemi idraulici o pneumatici di questo tipo presentano un ingombro notevole dato dalla presenza dei tubi fluidodinamici di alimentazione e richiedono inoltre una manutenzione periodica, sia dei componenti meccanici, sia dei componenti software di controllo e gestione della centralina di comando. Inoltre, tali sistemi risultano anche pericolosi, in quanto possono verificarsi perdite dall’impianto di fluidi, come ad esempio olio, notoriamente infiammabili.
Sono altresì noti sistemi di bloccaggio o staffaggio di oggetti di uso industriale come ad esempio stampi, per mezzo di dispositivi di trattenuta meccanici, ovvero dispositivi di trattenuta che non fanno uso di un impianto di azionamento pneumatico o idraulico.
In particolare, sono noti dispositivi di trattenuta meccanici in grado di realizzare un bloccaggio o staffaggio di oggetti in una determinata posizione per mezzo di un elemento di avvitamento azionabile ad esempio manualmente oppure in modo automatico, il quale durante la sua corsa stringe l’oggetto da trattenere in una posizione bloccata.
Gli elementi di avvitamento dei dispositivi di questo tipo presentano solitamente una braccio per agevolare l’operatore nel bloccaggio dell’oggetto. Tuttavia, questi dispositivi risultano di lento e difficile azionamento, oltre al fatto che risultano ingombranti.
Il documento EP1955816A2 descrive un dispositivo di trattenuta di oggetti di uso industriale, ad esempio stampi, per mezzo di una morsa azionabile da una vite. L’oggetto da bloccare è trattenuto in una posizione fissa tra la morsa e un riscontro, ovvero un piano di lavoro ad esempio solidale con il suolo. La vite aziona il movimento reversibile della morsa per la trattenuta dell’oggetto da bloccare.
Più in particolare, la morsa del dispositivo di trattenuta comprende un braccio di trattenuta, interfacciato con l’oggetto da mantenere in posizione, un perno attorno al quale ruota il braccio di trattenuta, ed un braccio di azionamento, interfacciato con la vite di movimentazione della morsa e solidale al braccio di trattenuta dalla parte opposta del perno. La vite di movimentazione aziona il dispositivo di trattenuta muovendo il braccio di azionamento, tramite una madrevite vincolata a quest’ultimo, così da azionare il braccio di trattenuta, e dunque la morsa.
Si noti che i filetti della vite e madrevite del sistema di movimentazione costituito dalle suddette vite e madrevite sono direttamente sottoposti alle forze che il braccio di azionamento trasmette loro durante l’uso.
Così, in un dispositivo di questo tipo, quando il braccio di azionamento viene mosso per realizzare la chiusura del braccio di trattenuta della morsa, la forza di bloccaggio tra l’oggetto da bloccare e la morsa viene scaricata sulla vite che movimenta il braccio di azionamento. Ciò naturalmente comporta l’inconveniente di sovraccaricare la filettatura della vite e della madrevite in corrispondenza dello stesso braccio di azionamento.
In altre parole, la forza di bloccaggio tra l’oggetto da trattenere e la morsa usura il sistema di movimentazione della morsa, ovvero la vite e la corrispondente madrevite, rendendo così il dispositivo di trattenuta poco affidabile e con una breve vita operativa.
Si osservi che, in particolare, quando l’oggetto da trattenere su un piano di lavoro è costituito da uno stampo comprendente un semistampo maschio, detto “punzone”, e un semistampo femmina, detto “matrice”, le forze che si oppongono alla trattenuta del semistampo in una posizione fissa durante la colata o l’iniezione del materiale da stampare all’interno dello stampo si scaricano sul braccio di trattenuta e sul braccio di azionamento della morsa del dispositivo di EP1955816A2 e dunque sollecitano il relativo sistema di movimentazione costituito dalla vite e dalla relativa madrevite.
Ovvero, nel caso in cui l’oggetto da trattenere in una posizione bloccata è uno stampo, o un semistampo, la forza di bloccaggio o staffaggio tra lo stampo da trattenere e la morsa del dispositivo di trattenuta, usura il sistema di movimentazione della morsa di EP 1955816 A2 maggiormente rispetto al caso di un altro qualsiasi oggetto da trattenere.
Scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un dispositivo per la trattenuta reversibile di oggetti e stampi in grado di risolvere i problemi e gli inconvenienti dell’arte nota.
In particolare, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di trattenuta meccanico di oggetti e stampi in grado di ridurre gli ingombri e le spese di manutenzione.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di trattenuta di oggetti e stampi di facile accesso ed azionamento da parte dell’operatore.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di trattenuta di oggetti e stampi affidabile e con una lunga vita operativa. In particolare, scopo della presente invenzione è quello di realizzare un dispositivo di trattenuta che pur mantenendo i vantaggi della presenza di un elemento avvitabile per l’azionamento del dispositivo di trattenuta, non scarichi la forza di bloccaggio o di staffaggio tra l’oggetto da trattenere e l’elemento di trattenuta sull’elemento avvitabile di azionamento in modo da non sollecitare l’elemento avvitabile.
RIASSUNTO DELL’INVENZIONE
Questi ed altri scopi sono raggiunti dalla presente invenzione mediante un dispositivo di trattenuta per il bloccaggio o lo staffaggio reversibile di oggetti secondo la rivendicazione indipendente 1. Gli aspetti preferiti del dispositivo di chiusura della presente invenzione sono indicati nelle successive rivendicazioni dipendenti.
Il dispositivo per il bloccaggio o staffaggio reversibile di oggetti secondo la presente invenzione comprende una morsa, conformata sostanzialmente a forma di leva a due bracci girevole attorno ad un perno e dotata di un braccio di trattenuta e di un braccio di azionamento, tra loro solidali, e mezzi di movimentazione configurati per sollevare il braccio di azionamento lungo una direzione di sollevamento e così mettere almeno, e preferibilmente esclusivamente, in rotazione il braccio di trattenuta della morsa attorno al perno. Il dispositivo di trattenuta è caratterizzato dal fatto che i mezzi di movimentazione comprendono dei primi mezzi di trasformazione di un movimento lungo una direzione di scorrimento in un movimento lungo la suddetta direzione di sollevamento del braccio di azionamento, in cui detta direzione di scorrimento è sostanzialmente trasversale alla suddetta direzione di sollevamento del braccio di azionamento.
In questo modo, la forza di bloccaggio o staffaggio tra l’oggetto da trattenere e la morsa, diretta lungo la direzione di sollevamento, viene scaricata sui primi mezzi di trasformazione del movimento lungo la direzione di scorrimento nel movimento lungo la direzione di sollevamento del braccio di azionamento.
In particolare, i primi mezzi di trasformazione del movimento comprendono un primo elemento di azionamento sostanzialmente a forma di cuneo che presenta almeno una base scorrevole lungo detta direzione di scorrimento ed una superficie di interfaccia inclinata rispetto alla base.
Il primo elemento di azionamento a cuneo, grazie alla geometria della superficie inclinata, permette di trasformare un movimento lungo la direzione di scorrimento in un movimento lungo la direzione di sollevamento. Il primo elemento di azionamento presenta la superficie inclinata su un piano trasversale rispetto alla direzione di sollevamento, tale per cui, quando l’elemento di azionamento avanza lungo la direzione di scorrimento, ciascun punto di contatto fisso rispetto alla direzione di scorrimento, e appartenente ad esempio ad un inseguitore solidale al braccio di azionamento della morsa, con la superficie inclinata del primo elemento di azionamento, si muove lungo la direzione di sollevamento di una quantità proporzionale all’inclinazione della superficie inclinata.
Più in particolare, supponendo che la superficie inclinata formi un angolo α con la direzione di scorrimento, e che la direzione di scorrimento sia perpendicolare la direzione di sollevamento, il movimento lungo la direzione di sollevamento di ciascun punto di contatto con la superficie inclinata fisso rispetto alla direzione di scorrimento, è proporzionale allo spostamento dell’elemento lungo la direzione di scorrimento. In questo caso, la costante di proporzionalità è data dalla tangente dell’angolo α.
Ad esempio, la superficie del braccio di azionamento della morsa è conformato in modo tale da interfacciarsi con il primo elemento di azionamento a cuneo, in modo che il braccio di azionamento può muoversi lungo la direzione di sollevamento ed azionare il dispositivo di trattenuta. La superficie del braccio di azionamento presenta almeno una base ed una superficie di contatto inclinata rispetto a detta base, affacciata sulla superficie di interfaccia del primo elemento di azionamento. In altre parole, i punti di contatto con la superficie inclinata del primo elemento di azionamento sono i punti della superficie del braccio di azionamento.
Preferibilmente, i primi mezzi di trasformazione del movimento comprendono un secondo elemento di azionamento sostanzialmente a forma di cuneo interposto tra l’elemento di azionamento e la morsa. Il secondo elemento di azionamento presenta almeno una base ed una superficie di contatto inclinata rispetto a detta base, affacciata sulla superficie di interfaccia del primo elemento di azionamento. In altre parole, i punti di contatto con la superficie inclinata del primo elemento di azionamento sono i punti della superficie inclinata del secondo elemento di azionamento.
In generale, come si è detto, il primo elemento di azionamento dei mezzi di trasformazione del movimento può permettere, in forme di realizzazione alternative, il sollevamento del braccio di azionamento in modo diretto, quando tale primo elemento è sostanzialmente a contatto con il braccio di azionamento, oppure in modo indiretto, ovvero quando tale primo elemento è a contatto con un secondo elemento di azionamento, a sua volta collegato al braccio di azionamento.
Il primo elemento di azionamento solleva la superficie a contatto con la superficie inclinata dello stesso primo elemento di azionamento lungo la direzione di sollevamento, per mezzo dello scorrimento tra detta superficie di interfaccia del primo elemento di azionamento e detta superficie di contatto, quando il primo elemento di azionamento trasla lungo la direzione di scorrimento.
Secondo un aspetto della presente invenzione, il secondo elemento di azionamento è vincolato alla morsa per mezzo di una cerniera attorno al cui asse ruota il secondo elemento di azionamento.
Tale vincolo permette alla superficie di contatto del secondo elemento di azionamento di essere solidale al braccio di azionamento nei suoi movimenti lungo la direzione di sollevamento ed inoltre di essere sostanzialmente fissa rispetto alla direzione di scorrimento del primo elemento di azionamento. In questo modo, i punti di contatto con la superficie inclinata del primo elemento di azionamento possono muoversi lungo la direzione di sollevamento secondo quanto specificato precedentemente.
Secondo un aspetto della presente invenzione, i detti mezzi di movimentazione del dispositivo di trattenuta comprendono dei secondi mezzi di trasformazione di un movimento di rotazione attorno ad un asse sostanzialmente parallelo alla direzione di scorrimento, in un movimento lungo la direzione di scorrimento. In particolare, i secondi mezzi di trasformazione di movimento comprendono una vite il cui asse è disposto lungo la direzione di scorrimento. Tale vite si impegna con il primo elemento di azionamento per realizzare uno scorrimento del primo elemento di azionamento lungo detta direzione di scorrimento.
I secondi mezzi di trasformazione di movimento permettono di realizzare un dispositivo di trattenuta di facile accesso ed azionamento, ovvero di essere facilmente operabile da parte di un operatore.
Infatti, i secondi mezzi di trasformazione di movimento sono disposti in una posizione distante rispetto al braccio di trattenuta e dunque all’oggetto da trattenere. In questo modo, l’operatore può azionare comodamente i secondi mezzi di trasformazione del movimento di rotazione nel movimento di traslazione lungo la direzione di scorrimento del primo elemento di azionamento.
In particolare, i secondi mezzi di trasformazione, comprendendo una vite, permettono di essere azionati manualmente oppure con mezzi pneumatici o elettrici in grado di velocizzare ed ottimizzare le operazioni di trattenuta o rilascio di oggetti.
Secondo un aspetto peculiare della presente invenzione, i secondi mezzi di trasformazione di movimento, in particolare la vite di movimentazione del primo elemento di azionamento, non vengono sollecitati dalla forza di bloccaggio o staffaggio tra l’oggetto da trattenere e l’elemento di trattenuta del dispositivo. Infatti, la forza di bloccaggio o staffaggio viene scaricata in corrispondenza del primo elemento di azionamento, più in particolare in corrispondenza della superficie inclinata di interfaccia del primo elemento di azionamento. In questo modo, la forza di bloccaggio o staffaggio non sollecita l’elemento avvitabile dei secondi mezzi di trasformazione di movimento, permettendo di realizzare un dispositivo di trattenuta affidabile, con una lunga vita operativa e con ridotte spese di manutenzione.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più evidenti dalla seguente descrizione, fatta a titolo di esempio con riferimento alle figure allegate in cui:
- La figura 1 mostra un esploso del dispositivo di trattenuta secondo la presente invenzione;
- La figura 2 mostra una vista frontale in sezione del dispositivo di trattenuta secondo la presente invenzione in una configurazione aperta;
- La figura 3 mostra una vista frontale in sezione del dispositivo di trattenuta secondo la presente invenzione in una configurazione chiusa;
- Le figure 4A-C mostrano una vista in prospettiva di tre possibili forme di realizzazione di distanziali associati al dispositivo di trattenuta secondo la presente invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI UNA FORMA DI REALIZZAZIONE PREFERITA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Come mostrato nelle figure allegate, il dispositivo di trattenuta 1 di oggetti tra cui stampi o altri pezzi da lavorare in una posizione bloccata o di staffaggio, comprende una base 2 su cui è montata una morsa 3 sostanzialmente a forma di leva rotante attorno ad un perno 4.
La base 2, come sarà chiaro all’esperto del ramo, è fissata ad una struttura mobile oppure solidale con il suolo, non mostrata nelle figure, come ad esempio un piano di lavoro, per garantire la trattenuta dell’oggetto da trattenere in una posizione bloccata o di staffaggio.
In particolare, la base 2 del dispositivo 1 di trattenuta è fissata alla struttura mobile o solidale con il suolo per mezzo di mezzi di interfaccia 11, preferibilmente del tipo comprendenti mezzi di vincolo per interferenza di forma.
In altre parole, la base 2 del dispositivo 1 di trattenuta viene bloccata per mezzo di un inserimento di mezzi di interfaccia 11 in apposite guide ricavate nella struttura mobile o solidale con il suolo. Secondo altre possibili forme di realizzazione, i mezzi di interfaccia 11 possono comprendere mezzi di connessione tradizionali smontabili o fissi, come bulloni, viti, chiodi, o altri mezzi di fissaggio come saldature o incollaggi.
La morsa 3 comprende, in un unico pezzo, un braccio di trattenuta 3a ed un braccio di azionamento 3b, a costituire, come si vedrà, una leva a due bracci girevole attorno al perno 4. Il braccio di trattenuta 3a è adatto a trattenere un oggetto come ad esempio uno stampo, in una posizione bloccata o di staffaggio. In altre parole, il braccio di trattenuta 3a esercita l’azione di bloccaggio o di staffaggio sull’oggetto da trattenere, non mostrato nelle figure, per mezzo di una superficie di trattenuta 12. In particolare, la superficie di trattenuta 12 può presentare uno strato di materiale elastomerico o degli intagli per aumentare la presa tra la morsa e l’oggetto da trattenere.
Tale superficie di trattenuta 12 può essere parte del braccio di trattenuta 3a, oppure, in forme di realizzazione alternative dell’invenzione, può essere parte di un componente ulteriore – qui non mostrato – vincolato variamente all’estremità dello stesso braccio di trattenuta 3a. Ad esempio la superficie di trattenuta può essere la superficie inferiore di un corpo prismatico imperniato all’estremità del braccio di trattenuta 3a.
La morsa 3 è conformata sostanzialmente a forma di leva a due bracci 3a, 3b di primo genere con un fulcro in corrispondenza del perno 4, un punto di applicazione della forza di azionamento fornita dall’operatore in corrispondenza del braccio di azionamento 3b, ed un punto di applicazione della forza di resistenza del pezzo o dello stampo da bloccare o da staffare in corrispondenza del braccio di trattenuta 3a.
Il perno 4 funge da cerniera alla morsa 3 che può ruotare rispetto alla base 2 fissata alla struttura mobile o solidale con il suolo.
Quando la leva viene azionata, il braccio di azionamento 3b si muove lungo una direzione di sollevamento A. La direzione di sollevamento A è tangente, istante per istante, alla traiettoria circolare del braccio di azionamento 3b, il quale ruota attorno al perno 4.
Dall’altra parte della morsa, quando la leva viene azionata, il braccio di trattenuta 3a si muove lungo una direzione di chiusura, parallela alla direzione di sollevamento A del braccio di azionamento 3b, ma di verso opposto. In questo modo, il braccio di trattenuta 3a permette di trattenere un oggetto come ad esempio uno stampo, in una posizione bloccata o di staffaggio quando la morsa è in una configurazione intermedia o chiusa.
Si osservi che con l’espressione “configurazione aperta” della morsa 3 si intende quella configurazione assunta dalla morsa 3 quando il relativo braccio di trattenuta 3a è discosto dall’oggetto da trattenere (e in pratica la leva costituita dai due bracci 3a e 3b è inclinata verso il basso in corrispondenza del lato del braccio di azionamento 3b), mentre con l’espressione “configurazione chiusa” della morsa 3, si intende la configurazione opposta, secondo cui il braccio di trattenuta 3a della morsa 3 si impegna con l’oggetto da trattenere (e quindi la leva costituita dai bracci 3a e 3b è inclinata verso il basso in corrispondenza del braccio di trattenuta 3a).
Il braccio di azionamento 3b è mosso reversibilmente da mezzi di movimentazione 10 configurati per sollevare o abbassare il braccio di azionamento 3b lungo la suddetta direzione di sollevamento A.
In pratica, i mezzi di movimentazione 10 permettono di realizzare il movimento della morsa 3 intorno al perno 4 in modo reversibile, cioè è possibile azionare i mezzi di movimentazione in modo da sollevare il braccio di azionamento 3b della morsa 3 e di riportarlo alla condizione iniziale o in una condizione intermedia o chiusa, oppure abbassare il braccio di azionamento 3b della morsa 3 e di riportarlo alla condizione iniziale o in una condizione intermedia o in una condizione chiusa.
In particolare, tali mezzi di movimentazione 10 muovono il braccio di azionamento 3b lungo la direzione di sollevamento A che, come detto, è sostanzialmente la direzione tangente alla traiettoria circolare del braccio di azionamento 3b durante il suo movimento, a partire da una configurazione aperta della morsa. In particolare, quando il dispositivo è nella configurazione aperta, mostrata in figura 2, la direzione di sollevamento A è una direzione sostanzialmente verticale (o comunque con componente prevalente verticale). Quando la morsa 3 è azionata, il braccio di azionamento 3b ruota con centro di rotazione nel perno 4 ma la direzione di sollevamento A, per la geometria del sistema, ha comunque una componente verticale prevalente.
I mezzi di movimentazione 10 comprendono dei primi mezzi di trasformazione di un movimento lungo una direzione di scorrimento B, che è sostanzialmente trasversale alla direzione di sollevamento A, in un movimento lungo la direzione di sollevamento A. In altre parole, tali primi mezzi di trasformazione consentono di movimentare il braccio di azionamento 3b lungo la direzione di sollevamento A, agendo attraverso un elemento che si muove lungo una direzione di scorrimento B trasversale alla direzione di sollevamento A. In particolare, i primi mezzi di trasformazione di movimento comprendono un primo elemento di azionamento 5 sostanzialmente a forma di cuneo o, in forme di realizzazione qui non mostrate, di cono o comunque avente una forma per cui una superficie inclinata è in grado di trasformare appunto un primo moto rettilineo in un altro moto con una componente trasversale, e di preferenza una componente sostanzialmente ortogonale, alla direzione rettilinea del primo moto.
La forma dell’elemento 5, ovvero la forma sostanzialmente a cuneo, è tale per cui una faccia dell’elemento è inclinata di un angolo α rispetto alla direzione di scorrimento B.
La superficie inclinata dell’elemento 5, che agisce da superficie di interfaccia, si impegna in modo diretto o indiretto con il braccio di azionamento 3b.
Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, non mostrata nelle figure, la superficie inclinata dell’elemento 5 può interagire in modo diretto con il braccio di azionamento 3b. In altre parole, la superficie inclinata di interfaccia dell’elemento 5 può impegnarsi con una superficie di contatto solidale al braccio di azionamento 3b in modo tale che, quando l’elemento 5 è spostato lungo la direzione di scorrimento B trasversale rispetto alla direzione di sollevamento A, il braccio di azionamento 3b si muove lungo la stessa direzione di sollevamento A.
Secondo la forma di realizzazione della presente invenzione mostrata nelle figure, la superficie inclinata di interfaccia dell’elemento 5 si impegna invece in modo indiretto, tramite un secondo elemento di azionamento 6, con il braccio di azionamento 3b.
Come visibile dalle figure, tale superficie inclinata dell’elemento 5 interagisce con una superficie di contatto, anch’essa inclinata, ma in verso opposto, di un secondo elemento di azionamento 6, il quale interagisce a sua volta con il braccio di azionamento 3b.
In particolare, quando l’elemento 5 è mosso lungo la direzione di scorrimento B trasversale rispetto la direzione di sollevamento A, il secondo elemento 6 si muove lungo la direzione di sollevamento A permettendo il movimento del braccio di azionamento 3b lungo la direzione di sollevamento A.
Come mostrato nelle figure allegate, il secondo elemento di azionamento 6 è vincolato in appoggio alla morsa 3 in corrispondenza del braccio di azionamento 3b attraverso una spina 7, a sua volta vincolata in modo girevole allo stesso braccio di azionamento 3b.
In particolare, l’elemento di azionamento 6 può traslare lungo una direzione con una preminente componente verticale e trasmettere tale componente del proprio movimento al braccio di azionamento 3b della morsa 3, che si solleva lungo una direzione di sollevamento A, presentante necessariamente anche una componente orizzontale, grazie all’impegno con la spina 7.
Si osservi che, secondo ulteriori forme di realizzazione della presente invenzione, qui non mostrate nelle figure, la superficie inclinata di interfaccia dell’elemento 5 può alternativamente interagire in modo indiretto con il braccio di azionamento 3b in modo tale che una pluralità di elementi risultino interposti tra l’elemento di azionamento 5 ed il braccio di azionamento 3b. Tali elementi possono essere interposti in serie, ovvero tali per cui ciascun elemento interagisce con il successivo nella trasmissione del movimento, oppure in parallelo, ovvero tali per cui più di un elemento interagisce con il successivo nella trasmissione del movimento.
Il primo elemento di azionamento 5 può scorrere, in corrispondenza della propria base, lungo una guida 8 disposta in corrispondenza di una base dell’elemento 5. In questo modo, il primo elemento 5 trasla lungo una direzione di scorrimento B trasversale rispetto alla direzione di sollevamento A.
Il primo elemento di azionamento 5 è mosso, nella forma di realizzazione della presente invenzione qui illustrata, da secondi mezzi trasformazione del movimento appartenenti anch’essi ai suddetti mezzi di movimentazione 10 del dispositivo 1. In particolare, tali secondi mezzi di trasformazione del movimento comprendono una vite 9 avvitabile e svitabile nel primo elemento di azionamento 5. La vite 9 è inserita nel primo elemento di azionamento 5 in modo tale che l’asse della vite 9 sia sostanzialmente parallelo alla direzione di scorrimento B dell’elemento 5. La vite 9 è inserita in un foro filettato ricavato nell’elemento 5 tale per cui, quando la vite 9 è avvitata o svitata, tale elemento 5 scorre lungo la direzione di scorrimento B.
L’operatore può azionare comodamente la vite 9 tramite ad esempio mezzi manuali, meccanici o automatici, in quanto la vite 9 è convenientemente disposta, nella realizzazione qui illustrata, sul lato del dispositivo 1 opposto rispetto al lato in cui si realizza il bloccaggio o lo staffaggio dell’oggetto da trattenere, ovvero in corrispondenza dell’estremità del braccio di azionamento 3b opposto rispetto all’estremità del braccio di trattenuta 3a dell’oggetto da bloccare.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione non mostrata nelle figure 1-3, il primo elemento di azionamento 5 può essere mosso da un mezzo connesso all’elemento 5 senza necessità di disporre dei succitati secondi mezzi di trasformazione del movimento comprendenti la vite 9. Ad esempio, è possibile usare un attuatore direttamente connesso al primo elemento 5 ed in grado di muovere l’elemento 5 lungo la direzione di scorrimento B.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione non mostrata nelle figure 1-3, il primo elemento 5 può traslare lungo una direzione perpendicolare rispetto alla direzione di scorrimento B mostrata nelle figure 1-3. In altre parole, il primo elemento 5 può essere montato in una posizione ruotata, ad esempio di 90° rispetto alla posizione mostrata nelle figure 1-3 e permettere ugualmente il movimento del braccio di azionamento 3b lungo la direzione di sollevamento A, quando l’elemento 5 si muove lungo una direzione di scorrimento comunque trasversale a tale direzione di sollevamento A. Secondo questa forma di realizzazione, anche gli altri elementi dei mezzi di movimentazione 10 possono essere montati in una posizione ruotata, ad esempio di 90° rispetto alla posizione mostrata rispetto alle figure 1-3.
Il meccanismo della trasmissione del movimento della morsa 3 ottenuto attraverso i primi e secondi mezzi di trasformazione di movimento, è di seguito illustrato.
In una prima configurazione aperta del dispositivo 1, mostrata nella figura 2, il braccio di azionamento 3b della morsa 3 è completamente abbassato e il braccio di trattenuta 3a dell’oggetto da bloccare è in una posizione alzata.
In altre parole, la morsa 3 è in una posizione tale per cui è possibile inserire l’oggetto da trattenere tra il braccio di trattenuta 3a e un elemento di contrasto (ovvero un piano di lavoro) dall’altro lato dell’oggetto da trattenere, non mostrati in figura.
L’elemento di contrasto, a cui è solidale direttamente o indirettamente il dispositivo 1 qui descritto, può essere costituito da un riscontro fisso o mobile, come ad esempio una parete, un ripiano o un pallet. E’ altresì possibile che l’elemento di contrasto possa essere un altro dispositivo di trattenuta o un suo equivalente. Nel caso in cui l’oggetto da trattenere sia uno stampo, almeno un semistampo dello stampo è mantenuto in una posizione bloccata o di staffaggio almeno da un dispositivo di trattenuta secondo la presente invenzione. Nella configurazione aperta, il primo elemento di azionamento 5 a cuneo è in una posizione retratta, ovvero è disposto verso il centro del dispositivo 1. Quando il primo elemento 5 a cuneo è in tale posizione retratta, il braccio di azionamento 3b è in una posizione completamente abbassata. In una seconda configurazione intermedia oppure chiusa del dispositivo 1, come mostrato in figura 3, il braccio di azionamento 3b è alzato rispetto alla configurazione aperta del dispositivo 1 e il braccio di trattenuta 3a è in una posizione ravvicinata rispetto all’oggetto da trattenere, non mostrato in figura.
Durante l’azionamento del dispositivo 1, in altre parole durante la movimentazione del braccio di trattenuta verso il basso nelle figure, il primo elemento di azionamento 5 trasla in uscita dal dispositivo 1, (verso destra nelle figure) lungo la direzione di scorrimento B.
Dal momento che il primo elemento 5 presenta una superficie inclinata di interfaccia, durante la traslazione dell’elemento 5 lungo la direzione di scorrimento B, il secondo elemento di azionamento 6 si muove verso l’alto lungo la direzione di sollevamento A, determinando così il sollevamento del braccio di azionamento 3b lungo la direzione di sollevamento A, come mostrato in figura 3. Il movimento dei bracci 3a e 3b della morsa 3 viene ottenuto mediante l’attuazione dei mezzi di movimentazione 10. In particolare, l’operatore agisce sulla vite 9 che permette la traslazione per avvitamento del primo elemento 5 lungo la direzione di scorrimento B.
Secondo un’ulteriore forma di realizzazione, non mostrata nelle figure allegate, è possibile mettere a disposizione un dispositivo per il bloccaggio o lo staffaggio di oggetti industriali come ad esempio stampi, in cui i componenti della vite 9 e del primo elemento di azionamento 5 siano inglobati in un unico elemento in grado di svolgere da solo la funzione della combinazione degli elementi della vite 9 e del primo elemento di azionamento 5.
Ad esempio, è possibile disporre di un elemento assial-simmetrico sostitutivo della combinazione degli elementi della vite 9 e del primo elemento di azionamento 5, conformato sostanzialmente come vite in corrispondenza di una prima porzione, e conformato sostanzialmente a forma di tronco cono in corrispondenza di una seconda porzione.
Alternativamente, l’operatore può agire direttamente su un elemento che presenta un piano inclinato equivalente al piano inclinato del primo elemento di azionamento 5.
Si noti che, secondo un’altra forma di realizzazione alternativa della presente invenzione, il primo elemento di azionamento 5 nella configurazione aperta del dispositivo 1, può essere in una posizione esterna, ovvero distante dal centro del dispositivo 1. Secondo questa forma di realizzazione alternativa, qui non mostrata, l’elemento 5 può presentare una superficie di interfaccia inclinata tale per cui quando l’elemento 5 trasla verso l’interno del dispositivo 1 lungo la direzione di scorrimento B, il braccio di azionamento 3b si muove verso l’alto lungo la direzione di sollevamento A.
Nella configurazione chiusa del dispositivo 1, mostrata in figura 3, il braccio di trattenuta 3a è a contatto con l’oggetto da trattenere, non mostrato in figura. In questa configurazione chiusa del dispositivo 1, l’oggetto da trattenere è in posizione bloccata, o di staffaggio, tra la superficie di trattenuta 12 del braccio 3a della morsa 3, ed un elemento di contrasto dall’altra parte dell’oggetto da trattenere. In questa configurazione, la forza di bloccaggio, o di staffaggio, tra l’oggetto da trattenere e la morsa 3 è scaricata tra la superficie di interfaccia del primo elemento 5 e la superficie di contatto del secondo elemento 6.
Nella configurazione chiusa, la morsa 3 può essere adattata a trattenere oggetti di diverse dimensioni o spessori. La morsa 3 può essere chiusa fino ad un limite di fine corsa. Questo vuol dire che l’oggetto da trattenere non può essere disposto ad una distanza superiore al limite di fine corsa, quando la morsa è in posizione aperta. Ad esempio, il limite di fine corsa può essere di circa 20 mm. In altre parole, il braccio di trattenuta della morsa può effettuare una corsa lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di sollevamento A compresa tra 0 e 20 mm. Secondo alcune forme di realizzazione preferite, il limite di fine corsa può essere di 18 mm o più preferibilmente di 15,5 mm, ovvero la corsa lungo la direzione di sollevamento A può essere compresa tra 0 e 18 mm, oppure tra 0 e 15,5 mm.
Il dispositivo 1 di trattenuta di stampi o di pezzi di uso industriale è adatto a trattenere oggetti di diverse dimensioni o spessori grazie all’uso di elementi di interfaccia 20a-c, o “distanziali”, da interporre tra il dispositivo 1 di trattenuta e una struttura mobile oppure solidale con il suolo, non mostrata nelle figure, come ad esempio un piano di lavoro.
Con riferimento alle figure 4A-C, gli elementi di interfaccia 20a-c sono dei mezzi di vincolo per interferenza di forma (ad esempio dotati di accoppiamenti sagomati a coda di rondine) conformati in modo tale che la base 2 del dispositivo 1 possa essere inserita in una prima porzione 21a-c degli elementi di interfaccia 20a-c, e che una seconda porzione 22a-c degli elementi di interfaccia 20a-c possa essere inserita in una struttura mobile oppure solidale con il suolo, come ad esempio un ripiano di lavoro.
Come mostrato in modo esemplificativo, ma non limitativo, nelle figure 4A-C, sono disponibili diverse forme e geometrie degli elementi di interfaccia 20a-c. In particolare, sono disponibili diverse forme e dimensioni delle prime porzioni di interfaccia 21a-c che possono essere scelte sulla base delle esigenze di ingombro e di forma dei corrispondenti mezzi della base 2 del dispositivo 1 a cui sono interfacciati e naturalmente delle seconde porzioni di interfaccia 22a-c, a loro volta scelte anche sulla base delle esigenze di ingombro e di forma dei corrispondenti mezzi della struttura mobile o solidale con il suolo a cui sono interfacciati tali elementi di interfaccia 20a-c.
Varie modifiche possono essere apportate alle forme di realizzazione qui descritte e rappresentate senza uscire dall'ambito della presente invenzione. Ad esempio, è stato descritto l’uso del dispositivo di trattenuta per il bloccaggio, o lo staffaggio, di oggetti industriali come ad esempio stampi, ma risulta evidente per un tecnico del settore usare lo stesso dispositivo per il bloccaggio o lo staffaggio di altri elementi di uso non industriale. Inoltre, la superficie di trattenuta del dispositivo presentato può essere adattata alla forma dell’elemento da bloccare, come ad esempio uno stampo di varie forme e geometrie, per realizzare una tenuta efficace tra la morsa e l’elemento da bloccare.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di trattenuta per il bloccaggio o lo staffaggio reversibile di oggetti, del tipo comprendente una morsa (3), conformata sostanzialmente a forma di leva girevole attorno ad un perno (4) e dotata di un braccio (3a) di trattenuta e di un braccio (3b) di azionamento, e mezzi di movimentazione (10) configurati per sollevare detto braccio (3b) di azionamento lungo una direzione di sollevamento (A) per mettere almeno in rotazione detta morsa (3) attorno a detto perno (4), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (10) comprendono dei primi mezzi di trasformazione di un movimento lungo una direzione di scorrimento (B) in un movimento lungo detta direzione di sollevamento (A) di detto braccio di azionamento (3b), detta direzione di scorrimento (B) essendo sostanzialmente trasversale a detta direzione di sollevamento (A).
  2. 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti primi mezzi di trasformazione di movimento comprendono un primo elemento di azionamento (5) sostanzialmente a forma di cuneo, detto primo elemento di azionamento (5) presentando almeno una base scorrevole lungo detta direzione di scorrimento (B) ed una superficie di interfaccia inclinata rispetto a detta base.
  3. 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detti primi mezzi di trasformazione di movimento comprendono un secondo elemento di azionamento (6), sostanzialmente a forma di cuneo, interposto tra detto elemento di azionamento (5) e detta morsa (3), detto secondo elemento di azionamento (6) presentando almeno una base ed una superficie di contatto inclinata rispetto a detta base, affacciata su detta superficie inclinata di interfaccia di detto primo elemento di azionamento (5).
  4. 4. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto primo elemento di azionamento (5) permette il sollevamento di detto secondo elemento (6) lungo detta direzione (A) di sollevamento, per mezzo dello scorrimento tra detta superficie di interfaccia e detta superficie di contatto, quando detto primo elemento di azionamento (5) trasla lungo detta direzione (B) di scorrimento.
  5. 5. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 3, in cui detto secondo elemento (6) è vincolato a detta morsa (3) per mezzo di una cerniera (7) attorno al cui asse ruota detto secondo elemento (6).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di movimentazione (10) comprendono dei secondi mezzi di trasformazione di un movimento di rotazione attorno ad un asse sostanzialmente parallelo a detta direzione (B) di scorrimento, in un movimento lungo detta direzione (B) di scorrimento.
  7. 7. Dispositivo (1) secondo le rivendicazioni 2 e 6, in cui detti secondi mezzi di trasformazione di movimento comprendono una vite (9) il cui asse è disposto lungo detta direzione (B) di scorrimento, detta vite impegnantesi con detto primo elemento di azionamento (5) per realizzare uno scorrimento di detto primo elemento di azionamento (5) lungo detta direzione (B) di scorrimento.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 2, in cui detto primo elemento di azionamento (5) si muove nella direzione (B) di scorrimento lungo una guida (8).
  9. 9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detta guida (8) presenta almeno una base ed un piano inclinato rispetto detta base, detto primo elemento di azionamento (5) essendo adatto a muoversi lungo detta direzione (B) di scorrimento appoggiato su detto piano inclinato.
  10. 10. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, comprendente una base (2) di supporto e dei mezzi (11) per vincolare detta base (2) di supporto ad una struttura mobile o solidale con il suolo.
  11. 11. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 10, in cui detti mezzi (11) per vincolare detta base (2) di supporto comprendono dei mezzi di vincolo per interferenza di forma.
  12. 12. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto braccio di trattenuta di detta morsa effettua una corsa lungo una direzione sostanzialmente parallela a detta direzione di sollevamento A compresa tra 0 e 20 mm, preferibilmente tra 0 e 18 mm, più preferibilmente tra 0 e 15,5 mm.
  13. 13. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detta vite è azionata attraverso dei mezzi di avvitamento manuali, pneumatici o elettrici.
  14. 14. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto oggetto da bloccare in modo reversibile è uno stampo o un suo componente.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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