ITMI20020519U1 - Macchina fustellatrice del tipo a massa battente o con carrello mobile - Google Patents

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Description

Descrizione di una domanda di brevetto per modello di utilità dal titolo: "Macchina fustellatrice del tipo a massa battente o con carrello mobile"
A nome: ATOM S.p.A.
DESCRIZIONE
Il presente trovato si riferisce a una macchina fustellatrice del tipo a massa battente o con carrello mobile, RII _ -•VII 2002 li o 0 0 5 1 9
Più in particolare, il presente trovato si riferisce a una macchina fustellatrice a massa battente oppure con carrello manuale provvista di mezzi atti a regolare automaticamente e in modo calibrato la corsa del battente o del carrello che comprimono le fustelle di taglio del materiale, costituito da pelle, cuoio, materiali sintetici e simili.
E' noto che nella produzione industriale di articoli di pelletteria, ad esempio calzature, sono utilizzate diverse macchine utensili per ottenere in sequenza i semilavorati di base. Con riferimento particolare al settore calzaturiero, una delle lavorazioni preliminari consiste nel taglio della pelle, che viene sagomata a misura nelle varie parti che costituiscono la tomaia. Il taglio di tali componenti è tradizionalmente effettuato per mezzo di macchine cosiddette fustellatrici, le quali comprendono un elemento movimentato in senso verticale che riscontra e comprime sul sottostante piano di lavoro le fustelle di taglio, poste dall'operatore addetto sulla pelle nella posizione ritenuta di volta in volta più adeguata. Le fustelle sono costituite da telai metallici con bordo tagliente, sagomate e dimensionate in funzione dello sviluppo del semilavorato da ricavare.
Le note macchine fustellatrici comprendono diverse tipologie costruttive, tra le quali si annoverano quelle cosiddette a massa battente e a carrello mobile. Le prime sono costituite fondamentalmente, quanto a mezzi che comprimono le fustelle, da una trave estesa longitudinalmente rispetto al piano di lavoro; le seconde comprendono, per tale funzione di compressione, un carrello movimentatole lungo detta trave.
In entrambi i casi si tratta di macchine fustellatrici in cui il piano di lavoro sul quale è disposta la pelle risulta particolarmente esteso, soprattutto in larghezza.
Il taglio mediante fustelle comporta la necessità di calibrare opportunamente la pressione esercitata sulle fustelle medesime, tenendo conto del loro sviluppo lineare e della consistenza e spessore del materiale da recidere; queste variabili, infatti, influenzano direttamente l'operazione di taglio, con riguardo particolare alla pressione che la trave o il carrello devono esercitare sulle fustelle. Specie la variazione continua di queste ultime, che vengono alternativamente disposte dall'operatore sulla pelle, va considerata con attenzione; una fustella a sviluppo lineare ridotto richiede una pressione di taglio inferiore rispetto a una fustella in cui tale sviluppo lineare è elevato. Tenuto conto del fatto che la pelle posta sul piano di lavoro deve essere "sfruttata" nel modo più completo, e che quindi l'alternanza di fustelle piccole a fustelle grosse è inevitabile, si comprende che la recisione del materiale, cioè della pelle stessa, può avvenire in modo ottimale solo se la pressione della trave o del carrello è calibrata in ogni momento; in caso contrario si verificano inconvenienti di rilievo. Infatti, se tale pressione è impostata su un valore adeguato per la fustella a sviluppo lineare elevato, l'uso in questa situazione di una fustella più piccola conduce facilmente la stessa a penetrare non solo la pelle, ma anche il ceppo in materiale plastico posto sul piano di lavoro; ciò conduce al rapido deterioramento del ceppo stesso, con conseguente necessità della sua sostituzione o ripristino, con interventi laboriosi e costosi. Se, viceversa, la pressione impostata è quella adeguata per una fustella piccola, l'uso successivo di una fustella a sviluppo maggiore dà sovente luogo a un taglio incompleto della pelle, posto che la pressione complessiva è insufficiente. In questo caso l'operazione deve essere ripetuta, ma sovente si creano scarti di lavorazione. Un'altra variabile da tenere in considerazione è connessa al posizionamento delle fustelle sul piano di lavoro, sopra alla pelle da tagliare; se le fustelle sono disposte in una zona sostanzialmente centrale rispetto alla trave o al carrello la recisione avviene correttamente, sempre che la pressione sia calibrata. Se invece le fustelle sono decentrate, ad esempio poste in corrispondenza di un'estremità laterale del piano di lavoro, la trave di pressione o il carrello possono subire flessioni sensibili, con la conseguenza che il taglio non è omogeneo lungo Unterò sviluppo; anche in questo caso sono frequenti gli scarti di lavorazione o la necessità di interventi di ripresa.
Nel tentativo di ovviare a questi inconvenienti, le note macchine fustellatrici di cui si tratta sono provviste di organi di regolazione manuale per aumentare o diminuire la pressione a seconda del tipo di fustelle usate e del loro posizionamento rispetto al piano di lavoro; tali organi, in genere attivati per mezzo di manopole, determinano ritardi elettrici che variano la pressione. Un periodo di tempo maggiore dell'attivazione del sistema idraulico della macchina corrisponde a una pressione maggiore esercitata sulle fustelle, e viceversa. Questa soluzione, peraltro, non garantisce il taglio ottimale nelle diverse condizioni, posto che tali variazioni o ritardi da impostare di volta in volta sono affidati obbligatoriamente aH'operatore addetto. Questi è facilmente orientato a impostare un valore di pressione elevato, in modo da tagliare sia con fustelle grosse che con fustelle piccole; utilizzando queste ultime, peraltro, si verifica l'inconveniente anzidetto, che comporta il deterioramento del ceppo e, talvolta, lo sfondamento in esso della piccola fustella, che a sua volta si deteriora.
Anche nell'ipotesi in cui l'operatore sia particolarmente accorto, la continua variazione della pressione impostata avviene in modo sostanzialmente approssimativo e comporta comunque un allungamento dei tempi, a scapito della produttività.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.
Più in particolare, lo scopo del presente trovato è quello di provvedere una macchina fustellatrice, del tipo a massa battente o a carrello mobile, atta a realizzare in modo automatico la variazione della pressione di taglio in funzione del tipo di fustella al momento usata e del suo posizionamento rispetto al piano di lavoro.
Ulteriore scopo del trovato è quello di provvedere una macchina fustellatrice come sopra definita atta a effettuare con precisione il taglio della pelle anche nel caso in cui si verifichino flessioni dell'organo che comprime le fustelle.
Ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori una macchina fustellatrice in grado di garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzata.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dalla macchina fustellatrice del presente trovato che comprende un basamento a sviluppo orizzontale, supportato lateralmente da contrapposte piantane, integrante un piano di lavoro fìsso o estraibile e una trave mobile di pressione supportata dai fianchi interni di contrapposte spalle a sviluppo verticale, e si caratterizza fondamentalmente per il fatto di comprendere almeno due dispositivi per la compensazione automatica della pressione di taglio esercitata dalla trave e/o dal carrello su fustelle sovrapposte al materiale steso lungo un ceppo in materiale plastico che sormonta detto piano di lavoro, detti dispositivi essendo fissati da un lato a un profilato reso solidale all'estremità superiore delle spalle e dall'altro lato al fronte anteriore o posteriore della trave.
Le caratteristiche costruttive e funzionali della macchina fustellatrice del présente trovato potranno essere meglio comprese dalla descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma dì realizzazione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta una vista schematica frontale delia macchina fustellatrice a massa battente del presente trovato;
la figura 2 rappresenta una vista schematica laterale della stessa macchina fustellatrice;
la figura 3 rappresenta una vista schematica frontale di una macchina fustellatrice a carrello mobile secondo il trovato;
le figure 4 e 5 rappresentano rispettivamente, in vista schematica laterale e frontale, uno dei dispositivi associati ala macchina fustellatrice per la regolazione automatica della pressione di taglio. Con riferimento alle citate figure, la macchina fustellatrice del presente trovato, indicata nel complesso con 10 a figura 1 e con 10' a figura 3, comprende un basamento 12 sviluppato in senso orizzontale e supportato lateralmente da contrapposte piantane 14, 16; il fronte superiore esposto del basamento 12 costituisce il piano di lavoro, che nella macchina fustellatrice di figure 1 e 2 è estraibile e nella macchina fustellatrice di figura 3 è fisso. Dette macchine, preposte a svolgere la stessa funzione di taglio mediante fustelle, si differenziano marginalmente tra loro per questa caratteristica, nonché per il fatto di prevedere rispettivamente una trave di pressione, indicata con 18 alle figure 1 e 3 e un carrello mobile di pressione, associato a detta trave e indicato con 20 alla figura 3. La macchina fustellatrice 10, 10' comprende, inoltre, contrapposte spalle a sviluppo verticale 22, 24, che supportano detta trave 18 e un sovrastante profilato 26, con sezione esemplificativamente a "L", esteso orizzontalmente.
In modo vantaggioso, la trave 18 è supportata lungo i fianchi interni delle spalle 22 e 24, mentre il profilato 26 è fissato all'estremità superiore delle spalle stesse e non è quindi influenzato dal movimento di detta trave. Al piano di lavoro, indicato con 28, è sovrapposta una lastra in materiale plastico, ad esempio polipropilene, polietilene, nylon e simili, e su di essa è stesa la pelle da tagliare mediante le fustelle (non rappresentate).
Le fustelle sono disposte sopra la pelle e vengono compresse direttamente dalla trave 18 nella realizzazione di figure 1 e 2, oppure dal carrello 20 nella realizzazione di figura 3; detto carrello è movimentato, con mezzi noti, dall'operatore lungo la citata trave e riscontra le fustelle con il piatto battente 30 portato all'estremità inferiore. La movimentazione in senso verticale della trave 18 e/o del carrello 20 è ottenuta idraulicamente con mezzi in sé noti.
Secondo il trovato, la macchina fustellatrice 10, 10' è provvista di mezzi atti a calibrare o compensare automaticamente la pressione di taglio che viene esercitata sulle fustelle dalla trave 18 o dal carrello 20. Detti mezzi sono costituiti da almeno una coppia di dispositivi 32, rappresentati in dettaglio alle figure 4 e 5, fissati da un lato al profilato 26 nella loro estensione superiore e dall'altro alla trave 18, sul fronte anteriore o posteriore della stessa.
Ciascuno dei dispositivi 32 comprende vantaggiosamente un contatto elettrico 34, costituito ad esempio da un microinterruttore, supportato da una piastrina 36 fissata alla trave 18 con viti 36' o simili; tra detta piastrina 36 e lo stelo 38 è disposta una ghiera 40, destinata a interagire con il contatto 34. Lo stelo 38, guidato lungo un'apertura passante 42 ottenuta nella trave 18, è provvisto in prossimità dell'opposta estremità superiore di un ulteriore elemento di guida e centratura, formato di preferenza da un telaietto forato 44, fissato con mezzi noti al profilato 26.
Superiormente al telaietto 44 è calzato, sullo stelo 38, un collare 46 associato a una manopola o volantino 48. Attraverso detto ultimo è possibile posizionare e fissare il collare 46 ad altezze diverse lungo lo stelo 38.
Sull'estremità superiore di detto ultimo è calzato un mezzo elastico, ad esempio una molla a spirale 50, che inferiormente riscontra il collare 46 e superiormente è trattenuta da un anello seeger 52 attestato in una sgolatura dello stelo medesimo.
Un carter 54 fissato al telaietto 44 copre e protegge l'estremità superiore dello stesso stelo sul quale è calzata la molla 50 nonché il collare 46 e delimita almeno in parte il telaietto medesimo.
Il dispositivo di compensazione automatica 32 è di preferenza applicato a coppie sulla macchina fustellatrice 10 o 10', come rappresentano alle figure 1 e 3; ciò in quanto l'estensione in larghezza della trave 18 e del sottostante piano di lavoro 28 è rilevante e le fustelle possono quindi essere disposte sul piano stesso in posizioni anche molto decentrate, ad esempio prossime alle spalle 22 e 24; detti dispositivi, pertanto, sono in grado di garantire l'ottimale fustellatura anche in tali condizioni, nelle quali la trave 18 e/o il carrello 20 sono soggetti a facili flessioni. Ovviamente, in presenza di travi 18 particolarmente estese è da prevedersi l'impiego di tre o più dispositivi 32, opportunamente distanziati; in tutti i casi, i dispositivi 32, siano essi due o più, sono collegati elettricamente tra loro in parallelo, in modo che la pressione di taglio non si interrompa sintanto che tutti i dispositivi citati hanno raggiunto il rispettivo fine-corsa, come nel seguito indicato in rapporto al loro funzionamento. Prima di effettuare la fustellatura del materiale posto sul ceppo che sormonta il piano di lavoro 28, la macchina 10 o 10' è regolata manualmente con le seguenti modalità e con riferimento all'altezza delle fustelle, che è fissa.
L'operatore dispone sul ceppo una qualsiasi delle fustelle, preferibilmente al centro del piano di lavoro; in questa fase, la pelle o altro materiale da recidere non è disposto sul citato ceppo.
La macchine 10 o 10' è provvista di mezzi, in sé noti, per movimentare manualmente la trave 18 in abbassamento e sollevamento; detti mezzi sono in genere attivati da un volantino (non rappresentato). L'operatore, tramite tale volantino, provvedere ad abbassare la trave sino al punto in cui la stessa, ovvero il piatto battente 30 del carrello 20, riscontra la fustella, senza comprimerla.
Preventivamente l'operatore avrà allentato i volantini 48 che bloccano gli steli 38 dei dispositivi 32.
Raggiunto il contatto fra trave 18 o piatto battente 30 e fustella, con steli 38 che hanno riscontrato in battuta il telaietto 44, l'operatore provvede a ruotare in avvitamento i citati volantini 48, che serrano e bloccano detti steli 38 nella posizione raggiunta. Si ottiene in questo modo la quota precisa di escursione che la trave 18 o il carrello 20 devono compiere in abbassamento per effettuare la fustellatura precisa, a prescindere dal tipo e dalla consistenza del materiale da tagliare, nonché dallo sviluppo lineare delle fustelle e da eventuali flessioni della trave 18.
Durante l'operazione di fustellatura, la trave 18 e/o il carrello 20 si abbassano in direzione del piano di lavoro 28 sul quale è disposta la pelle sormontata dalla fustella di taglio; a tale abbassamento consegue quello dello stelo 38 sotto l'effetto di gravità dovuto al suo peso o con eventuali ulteriori mezzi di spinta, in sé noti. Il collare 46 si abbassa a sua volta sino al punto di battuta costituito dal telaietto 44. In questa condizione, la trave 18 o il piatto battente 30 del carrello 20 riscontrano la fustella posta sulla pelle da recidere e la ghiera 40 agisce in continuo sul contatto elettrico 34 mantenendo aperto il circuito di pressione collegato alla pompa-motore della macchina. Dopo aver riscontrato la fustella, la trave 18 o il piatto battente 30 sono portati a raggiungere il proprio fine-corsa, compiendo un'ulteriore e limitata escursione verso il basso; l'entità di tale escursione corrisponde allo spessore della pelle o del materiale da tagliare. Questa fase operativa richiede che la pressione esercitata sulla fustella sia calibrata, tale cioè da consentire di incidere per intero detto materiale senza eccessi che porterebbero la fustella stessa a ulteriormente intaccare il ceppo posto sul piano di lavoro; si richiede che tale pressione sia calibrata automaticamente a prescindere dallo sviluppo lineare delle varie fustelle usate alternativamente, come più sopra precisato. Nella stessa fase di lavoro è necessario compensare le possibili flessioni della trave 18 e/o del carrello 20, che possono verificarsi se le fustelle sono poste in posizione decentrata. A tal fine, la ghiera 40 mantiene costantemente attivo il circuito di pressione collegato alla pompamotore della macchina in quanto è sospinta in abbassamento dal proprio peso, nonché da quello dello stelo 38 e lascia chiuso il contatto elettrico 34. Allorché la trave 18 o il piatto battente 30 hanno superato la resistenza offerta dal materiale da recidere, cioè quando il bordo inferiore della fustella ha raggiunto il proprio fine-corsa riscontrando il ceppo posto sul piano di lavoro, il telaietto 36 che supporta il contato elettrico 34 è scostato dalla ghiera 40; detto contatto, di conseguenza, si apre e determina l'interruzione del flusso di potenza o pressione del circuito della macchina. In sostanza, detto circuito resta attivo sino al momento che la fustella ha reciso per intero il materiale, a prescindere dallo spessore e dalla consistenza del medesimo e da eventuali flessioni della trave 18 e/o del carrello 20.
Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il trovato consegue.
La macchina fusteilatrice del presente trovato, sia nella configurazione del tipo a massa battente 10 che in quella 10" con carrello mobile 20, permette di realizzare un fustellatura precisa e calibrata grazie alla presenza dei dispositivi 32; non si richiedono continue regolazioni o aggiustamenti manuali della pressione da parte deiroperatore addetto, che risulterebbero comunque approssimativi. La recisione si realizza in modo completo, senza pericolo di incidere il ceppo, a prescindere dallo sviluppo lineare delle fustelle, dalla consistenza del materiale e dalle possibili flessioni della trave 18 e/o del carrello 20.
Sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcune sue realizzazioni, date solo a scopo illustrativo, esemplificativo e non limitativo, è evidente che varianti e modifiche potranno essere apportate dai tecnici del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. Il trovato, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e varianti che ricadono nello spirito e nell'ambito protettivo delle seguenti rivendicazioni.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Una macchina fustellatrice (10) o (100 del tipo a massa battente o con carrello mobile (20), comprendente un basamento (12) a sviluppo orizzontale, supportato lateralmente da contrapposte piantane (14-16), integrante un piano di lavoro fìsso o estraibile (28) e una trave mobile di pressione (18) supportata dai fianchi interni di contrapposte spalle a sviluppo verticale (22-24), caratterizzata dal fatto di comprendere almeno due dispositivi (32) per la compensazione automatica della pressione di taglio esercitata dalla trave (18) e/o dal carrello (20) su fustelle sovrapposte al materiale steso lungo un ceppo in materiale plastico che sormonta detto piano di lavoro, detti dispositivi (32) essendo fìssati da un lato a un profilato (26) reso solidale all'estremità superiore delle spalle (22-24) e dall'altro lato al fronte anteriore o posteriore della trave (18).
  2. 2. La macchina fustellatrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti dispositivi comprende un contatto elettrico (34) supportato da una piastrina (36) fissata alla trave (18) con viti ^δ<7>) o equivalenti, una ghiera (40) interagente con detto contatto elettrico, un telaietto (44) solidale a detto profilato (26) e un collare (46) associato a una manopola (48) e tensionato da mezzi elastici (50), detto contatto elettrico (34) essendo collegato al circuito di pressione del gruppo pompa-motore della macchina stessa.
  3. 3. La macchina fustellatrice secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi elastici (50) dei dispositivi (32) sono costituiti da una molla a spirale, calzata sull'estremità superiore dello stelo (38), al quale è collegata detta piastrina (36), e riscontrante da un lato detto collare (46) e dal lato opposto un anello seeger (52) attestato in una sgolatura dello stelo medesimo.
  4. 4. La macchina fustellatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il telaietto (44) è provvisto di un'apertura passante di guida e centratura dello stelo (38).
  5. 5. La macchina fustellatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che lo stelo (38) è ulteriormente guidato lungo un'apertura passante (42) formata in detta trave (18).
  6. 6. La macchina fustellatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che ciascuno dei dispositivi (32) è almeno in parte schermato da un carter (54) fissato al telaietto (44).
  7. 7. La macchina fustellatrice secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i contatti elettrici (34) dei dispositivi (32) sono collegati in parallelo tra loro.
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