ITMI20001829A1 - Dispositivo di riposizionamento automatico di un meccanismo per confezionare bobine di filati con fianchi rastremati. - Google Patents

Dispositivo di riposizionamento automatico di un meccanismo per confezionare bobine di filati con fianchi rastremati. Download PDF

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Description

DISPOSITIVO DI RIPOSIZIONAMENTO AUTOMATICO DI UN MECCANISMO PER CONFEZIONARE BOBINE DI FILATI CON FIANCHI RASTREMATI
D E S C R I Z I O N E
L’invenzione ha per oggetto un dispositivo di riposizionamento automatico di un meccanismo dedicato al confezionamento di bobine di filati sagomate con fianchi rastremati, in particolare di bobine di filati in fibre sintetiche,
Come è noto, le apparecchiature per il confezionamento di bobine di filati comprendono almeno un meccanismo in grado di conformare ie bobine secondo una sagoma troncoconica alle estremità, ossia a fianchi rastremati.
Tale meccanismo comprende almeno un guidafilo del filo da avvolgere, mezzi dì comando del moto rettilineo alternato del guidatilo nella direzione parallela all'asse della bobina, e mezzi di regolazione della corsa del moto rettilineo alternato atti a ridurre progressivamente e simmetricamente dalle estremità la lunghezza della corsa man mano che aumenta il diametro della bobina in modo da farle assumere la sagoma a fianchi rastremati.
Nelle apparecchiature note i mezzi di comando del moto rettilineo alternato del guidatilo comprendono una slitta scorrevole con moto alternato rettilineo.
Il guidatilo è trascinato dalla slitta tramite una leva a squadra a sua volta infulcrata centralmente alla slitta scorrevole mediante un perno di incernieramento. I mezzi di regolazione delle corse effettuate dal guidafilo comprendono una catena cinematica formata, ad esempio, dalla leva a squadra citata e da una leva oscillante la cui inclinazione può essere variata gradualmente mediante la rotazione di un albero di comando dotato di un pignone ingranante con un settore dentato solidale terminalmente alla stessa leva oscillante.
La leva a squadra è connessa ad una prima estremità al guidatilo e presenta una seconda estremità impegnata girevolmente e scorrevolmente in una pista rettilinea che si sviluppa lungo la leva oscillante.
In pratica alle estremità delle corse del moto rettilineo alternato della slitta la leva a squadra da essa trascinata presenta inclinazioni tra loro opposte sempre più accentuate rispetto ad un piano ortogonale alla direzione del moto rettilineo passante per il suo perno di incemieramento man mano che aumenta l'inclinazione della leva oscillante, imposta dall’albero di comando quando lo stesso ruota in un primo senso di rotazione.
L'aumento di dette inclinazioni della leva a squadra riduce conseguentemente la lunghezza della corsa della sua prima estremità rispetto alla corsa costante della slitta e quindi diminuisce anche la corsa del guidatilo ad essa associato.
L'albero di comando è mosso in detto primo senso da organi di azionamento comprendenti, ad esempio, una prima ruota dentata impegnata ad esso, e almeno una seconda ruota dentata atta ad ingranare con la prima.
Poiché al termine del confezionamento di ogni bobina a fianchi rastremati e perciò all'inizio del'avvolgimento di una nuova bobina è necessario riportare alla lunghezza iniziale la corsa del guidatilo, la tecnica nota prevede di disimpegnare manualmente l'albero di comando dagli organi di azionamento che le impongono il citato primo senso di rotazione; di ruotare, sempre manualmente, l'albero di comando in un secondo senso opposto al primo in modo da determinare la reversione del moto della catena cinematica formata dalla leva oscillante e dalla leva a squadra, riportandola nella posizione iniziale; ed infine di reimpegnare l’albero di comando con detti organi di azionamento.
Più in dettaglio, le operazioni manuali della tecnica nota vengono effettuate mediante un unico organo di manovra formato da una boccola distanziatrice scorrevole assialmente sull'albero di comando e solidale ad una prima estremità a detta prima ruota dentata e ad una seconda estremità ad un pomolo a disco. Afferrando quest'ultimo la prima ruota dentata può così essere spostata tra una prima posizione di ingranamento ed una seconda posizione di disaccoppiamento rispetto alla seconda ruota dentata, per realizzare il disimpegno dell'albero di comando e, viceversa, per impegnare lo stesso dopo che, girando il pomolo in detto secondo senso di rotazione, è stata riportata in posizione iniziale la catena cinematica di regolazione della corsa del guidafiio.
La tecnica nota sopra citata, che prevede il riposizionamento manuale di detta catena cinematica, allo scopo di ripristinare al valore iniziale la lunghezza della corsa del guidafiio, presenta importanti inconvenienti.
Infatti, innanzi tutto, essa risulta richiedere un intervento manuale di durata non breve al termine deU'avvolgimento di ciascuna bobina che rallenta notevolmente i ritmi produttivi complessivi.
Inoltre la tecnica nota prevede l'accesso diretto da parte dell'operatore ad organi meccanici dei meccanismi di confezionamento delle bobine: è perciò necessario l'impiego di personale tecnico addestrato e di adeguata abilità operativa.
Va comunque sottolineato che durante la procedura di ripristino della corsa iniziale del guidafiio si devono effettuare particolari verifiche e rispettare determinate condizioni riguardanti il posizionamento corretto di alcune parti del meccanismo: è sempre presente perciò l'eventualità di incorrere in errori che possono comportare anomalie di funzionamento e/o ulteriori rallentamenti.
In questa situazione il compito tecnico alla base dell’invenzione è ideare un dispositivo in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico è un importante scopo dell'invenzione ideare un dispositivo applicabile a meccanismi di tipo noto che consenta un riposizionamento degli stessi in tempi brevi, per incrementare i ritmi produttivi.
Un altro importante scopo dell'invenzione è ideare un dispositivo di facile e immediato utilizzo, che eviti la necessità di interventi manuali e che non richieda perciò particolare abilità da parte degli operatori,
II compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un dispositivo di riposizionamento automatico che comprendere una qualsiasi delle nuove soluzioni tecniche di seguito rivendicate, od una qualsiasi combinazione delle stesse.
Viene ora riportata, a titolo di esempio, la descrizione di una esecuzione preferita di un dispositivo secondo l'invenzione, illustrata negli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1 mostra il dispositivo applicato ad un meccanismo di tipo noto in una posizione di impegno di un albero di comando ai rispettivi organi di azionamento;
le Figg. 2 e 3 illustrano il dispositivo ed il meccanismo di Fig. 1 rispettivamente in una fase operativa corrispondente al disimpegno di detto albero di comando ed in una fase operativa corrispondente al ripristino della corsa iniziale del guidatilo ed ai reimpegno di detto albero di comando;
la Fig. 4 presenta una sezione secondo la traccia IV-IV di Fig. 3 ed illustra il dispositivo completo di un attivatore portatile;. e
le Figg. 5 e 6 evidenziano in dettaglio porzioni del dispositivo.
Con riferimento alle Figure, il dispositivo di riposizionamento automatico secondo l'invenzione è globalmente indicato con il numero 1. Esso viene applicato ad un meccanismo 2 per confezionare bobine 2b formate ad esempio da filati o fili 2a in fibre sintetiche ed aventi fianchi rastremati 2c ed un asse 2d.
Il meccanismo 2 comprende una pluralità di guidafili 3, uno per ciascuna bobina 2b, per il controllo dei movimenti dei fili 2a, da avvolgere sulle bobine 2b.
Ciascun guidatilo 3 è collegato, tramite una barra guidatilo 3a, a mezzi di comando 4 del suo moto rettilineo alternato orientato parallelamente all'asse della bobina 2b. I mezzi di comando 4 sono realizzati - nella particolare esecuzione mostrata a titolo di esempio - da una slitta 5 scorrevole su guide rettilinee 6 e mossa da un tamburo 7 rotante attorno ad un asse 7a parallelo alle guide 6. Il tamburo 7 è dotato sulla sua superficie esterna di una scanalatura ad anello 7b inclinata rispetto all'asse 7a del tamburo7 la cui proiezione su quest’ultimo definisce un segmento di lunghezza corrispondente alla lunghezza della corsa che deve effettuare la slitta 5. Nella scanalatura 7b è inserito scorrevolmente un rullo di guida 8 impegnato alla slitta 5 ed atto quindi ad imporre a quest'ultima, ad ogni giro del tamburo 7, una corsa di andata ed una corsa di ritorno.
Sulla slitta 5 è influcrata centralmente mediante un perno di incemieramento 9 una leva a squadra 10 che impegna girevolmente ad una sua prima estremità uno snodo 11 impegnante la barra guidafilo 3a. Quest'ultima ed i rispettivi guidafili 3 sono perciò trascinati a seguire le corse di andata e ritorno della slitta 5.
Per variare la lunghezza della corsa del guidafilo 3 man mano che aumenta il diametro della bobina 2b sono previsti mezzi di regolazione comprendenti una catena cinematica 12 formata dalla leva a squadra 10 e da una leva oscillante 13 la cui inclinazione può essere variata gradualmente mediante la rotazione di un albero di comando 14. La leva a squadra 10 comprende una seconda estremità a cui è impegnata girevolmente una rotella di guida 15 inserita scorrevolmente in una pista rettilinea 13a sviluppatesi lungo la leva oscillante 13. Quest'ultima terminalmente presenta un settore dentato 13b ingranante con un pignone a vite senza fine 16 solidale all'albero di comando 14.
In pratica la rotazione dell'albero di comando 14 in un primo senso di rotazione aumenta progressivamente l'inclinazione della leva oscillante 13 rispetto alle guide rettilinee 6, come illustrato osservando in successione la fig. 3 e la fig 2, e la leva oscillante 13 a sua volta impone inclinazioni crescenti ed opposte tra loro della leva a squadra 10 alle estremità della corsa delia slitta 5 rispetto ad un piano ortogonale alle guide 6 passante per il perno di incemieramento 9. L'incremento di dette indinazioni della leva a squadra 10 riduce gradualmente la lunghezza della corsa dello snodo 11 e quindi anche la lunghezza della corsa del guidatilo 3 die può, in tal modo, effettuare l'avvolgimento di una bobina 2b ad estremità troncoconiche 2c. Il meccanismo 2 comprende organi di azionamento 17 per far girare l'albero motore 14 nel primo senso di rotazione e comprendenti, a loro volta, una prima ruota dentata 18 calettata sull'albero di comando 14 con possibilità di scorrimento assiale e mezzi motori, non illustrati, facenti capo ad una seconda ruota dentata 19 atta ad ingranare con detta prima ruota dentata 18.
infine è prevista una boccola distanziatrice 20 scorrevole assialmente sull'albero di comando 14 e solidale ad una sua prima estremità alla prima ruota dentata 18 ed ad una sua seconda estremità ad un pomolo a disco 21.
Quest'ultimo, la bussola distanziatrice 20 e la prima ruota dentata 18 formano un unico organo di manovra 22 che consente le operazioni manuali di riposizionamento della catena cinematica 12 che si trova nella posizione evidenziata in fig.
1 al termine del confezionamento di ciascuna bobina 2b.
Tali operazioni comprendono una prima fase di disimpegno della prima ruota dentata 18 dalla seconda ruota dentata 19, mediante spostamento assiale della prima (Fig. 2), una successiva seconda fase di rotazione dell'albero di comando 14 in un secondo senso opposto a detto primo senso di rotazione imposto dagli organi di azionamento 17, ottenuta sempre agendo sul pomolo a disco 21, ed infine una terza fase di reimpegno della prima ruota dentata 18 con la seconda ruota dentata 19, una volta riportata in posizione iniziale la leva oscillante 13. Originalmente il dispositivo 1, dettagliato in particolare nelle Figg. 4, 5, 6 permette di effettuare automaticamente tutte le fasi operative indicate.
Esso comprende sia mezzi di disimpegno e di reimpegno 23 dell'albero di comando 14 rispetto agli organi di azionamento 17, sia mezzi di trasmissione del moto 24 all'albero di comando 14, disimpegnato dagli organi di azionamento 17, in detto secondo senso di rotazione.
I mezzi di disimpegno e reimpegno 23 comprendono un primo motoriduttore 23a definente un primo asse di comando 23b attivo su uno spintore 25 posto tra il pomolo a disco 21 e la prima ruota dentata 18 per spostare quest’ultima tra una prima posizione di ingranamento, illustrata nelle figure 1 e 3, ed una seconda posizione di disaccoppiamento rispetto alla seconda ruota dentata 19 (fig. 2). Lo spintore 25 è definito da una camma od alternativamente, come nelle figure, preferibilmente da un cuscinetto interposto a misura tra la prima ruota dentata 18 ed il pomolo a disco 21. In quest'ultimo caso il cuscinetto o spintore 25 ha un asse centrale 25a disposto eccentricamente rispetto al primo asse di comando 23b del primo motoriduttore 23a.
Si rileva che tra lo spintore 25 ed il primo motoriduttore 23a è inserito un disco di comando 26 coassiale al primo asse di comando 23b e girevole con quest’ultimo. Il disco di comando 26 riporta due sporgenze di arresto 26a in posizioni diametralmente opposte ed atte ad interferire con un microinterruttore 26b posizionatale angolarmente sul primo motoriduttore 23a, come mostra la Fig. 6. Il microinterruttore 26b arresta la rotazione del primo asse di comando 23b quando lo spintore 25 si trova nella posizione di massimo abbassamento (come nelle Figg. 1, 3, 4, 6) o di massimo sollevamento (come nelle Figg. 2 e 5).
I mezzi dì trasmissione de! moto 24 all'albero di comando 14 in detto secondo senso di rotazione comprendono un secondo motoriduttore 24a avente un secondo asse di comando 24b. Si rileva che mentre nelle Figg. da 1 a 5 gli assi di comando 23b e 24b sono mostrati per semplicità coassiali ai rispettivi motoriduttori, nella Fig. 6 è mostrato che, in modo tradizionale, gli assi di comando 23b e 24b sono in posizione eccentrica rispetto agli assi centrali dei motoriduttori. Sul secondo asse di comando è montata una ruota di frizione 27 attiva per attrito sulla piatta superficie esterna del pomolo a disco 21 quando lo spintore 25 solleva il pomolo stesso e la prima ruota dentata 18 è in detta posizione di disaccoppiamento dalla seconda ruota dentata 19.
Più precisamente, la ruota di frizione 27 presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica, un asse di rotazione coincidente con l'asse di comando 24b e dimensioni tali da attestare la propria superficie di contorno cilindrica contro il pomolo a disco 21 in posizione sollevata come nelle Figg. 2 e 5.
Per mantenere un contatto il più possibile puntiforme sul pomolo a disco 21, la ruota di frizione 27 ha un solco nel quale è inserito un anello elastico 27b, che assicura il contatto quasi puntiforme ed un sufficiente attrito di trascinamento. Inoltre, per fare in modo che la posizione della ruota di frizione 27 sia esatta rispetto all’organo di manovra 22, la posizione del secondo albero di comando 24b è regolabile tramite un cursore angolare 28.
Analoghi mezzi di posizionamento sono previsti per il primo asse di comando 23b e ed il microinterruttore 26b.
Vantaggiosamente, sopra l’organo di manovra 22 possono essere posti mezzi elastici, non illustrati, atti a cooperare con lo spintore 25 per riportare la prima ruota dentata 18 in ingranamento con la seconda ruota dentata 19, evitando impuntamenti e difficoltà di accoppiamento con quest'ultima.
Allo scopo di controllare con esattezza le fasi di riposizionamento della leva oscillante 13, e più precisamente l'istante terminale del moto di reversione della catena cinematica 12, viene previsto un sensore 29 azionabile dalia stessa leva oscillante 13, ed atto a comandare almeno l’attivazione del primo motoriduttore 24a che muove lo spintore 25 per effettuare la fase di riporto della prima ruota dentata 18 nella posizione di ingranamento con la seconda ruota dentata 19. L’inizio di detta fase di riporto comporta anche il distacco della ruota di frizione 27 dal pomolo a disco 21 e quindi l'interruzione della rotazione dell'albero di comando 14 in detto secondo senso di rotazione.
In pratica i motoriduttori 23a e 24a sono impegnati tra loro da almeno una piastra 32 e formano, insieme alla ruota di frizione 27 ed allo spintore 25 da essi comandati, un’unica unità operativa applicabile come blocco funzionale aggiuntivo al meccanismo 2.
Infine il dispositivo secondo l’invenzione comprende un attivatore portatile 30, mostrato nella Fig. 4 e comprendente principalmente una batteria portatile per ['alimentazione dei motoriduttori 23a e 24a. Sull’attivatore portatile o batteria portatile 30 possono essere predisposti, ad esempio, un interruttore di alimentazione 30a; un pulsante di avviamento 30b del ciclo di funzionamento del dispositivo; e spie di segnalazione delle fasi operative in atto, quali: una prima spia 30c, ad esempio rossa evidenziante la posizione del l’interruttore 30a; una seconda spia 30d indicante che lo spintore 25 ha compiuto una prima rotazione di 180 gradi (fermata dal microinterruttore 26b) per sollevare dell'organo di manovra 22; un terza spia 30e indicante che il secondo motoriduttore 24a sta facendo ruotare, tramite la ruota di frizione 27, l’organo di manovra 22 e l’albero 14; ed una .quarta spia ad esempio verde indicante che, per intervento del sensore 29, l'azione del disco di frizione 27 è terminata e io spintore 25 ed è stata comandata una seconda rotazione di 180 gradi (fermata dal microinterruttore 26b) per riportare l'apparato 1 nella posizione di riposo della Fig. 6.
Vantaggiosamente sulle linee di collegamento 31 a tra la batteria portatile 30 ed i motoriduttori 23a e 24a vengono previsti terminali di connessione elettrica 31 che consentono di impegnare e disimpegnare la stessa batteria ai motoriduttori. Il funzionamento del dispositivo è il seguente.
Al termine della formazione di una bobina 2b a fianchi rastremati 2c la leva oscillante 13 e la leva a squadra 10 presentano un orientamento del tipo illustrato in Fig. 1. Per riportarle nella posizione necessaria ad iniziare il confezionamento di una nuova bobina l'operatore, od un'unità elettronica di controllo, avvia il primo motoriduttore 23a che comanda l'esecuzione di un primo mezzo giro dello spintore 25. Lo spintore 25, a sua volta, sposta assialmente, agendo contro la faccia interna del pomolo a disco 21 , la prima ruota dentata 18 liberandola dall'ingranamento con la seconda ruota dentata 19 e disimpegnando così anche l'albero di comando 14 dai suoi organi di azionamento 17 (Fig. 2). Il pomolo a disco 21, mantenuto premuto dallo spintore 25 contro la ruota di frizione 27, viene posto in rotazione da quest'ultima, a sua volta posta in rotazione dal secondo motoriduttore 24a avviato contemporaneamente al primo o con ritardo.
L'albero di comando 14, girando in detto secondo senso di rotazione, riporta la leva oscillante 13 e la leva a squadra 10 nella posizione illustrata in Fig. 3, che viene rilevata dal contatto della stessa leva oscillante 1 3 con il sensore 29.
Il sensore 29 invia al primo motoriduttore 23a un segnale che determina l'effettuazione di un secondo mezzo giro dello spintore 25 atto a separare il pomolo a disco 21 dalla ruota di frizione 27 ed a riportare la prima mota dentata 18 in posizione di ingranamento con la seconda ruota dentata 19, predisponendo perciò così il meccanismo 2 ad un nuovo ciclo di confezionamento di una bobina.
L'invenzione consegue importanti vantaggi,
Infatti, innanzi tutto, il dispositivo secondo il trovato consente di effettuare velocemente le operazioni di riposizionamento richieste da un meccanismo di confezionamento di una bobina a fianchi rastremati, dopo ogni ciclo di funzionamento. Il dispositivo netl'eseguire tali operazioni di riposizionamento non necessita di interventi manuali, evita i possibili errori degli operatori, e anche elimina le fasi operative che il personale deve svolgere per accedere agli organi da manovrare. Infine va rilevato che l'invenzione risulta particolarmente vantaggiosa poiché permette di migliorare la funzionalità complessiva dei meccanismi di tipo noto essendo applicabile agli stessi senza richiederne alcuna modifica strutturale. L'invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.
Tutti i dettagli sono sostituibili da elementi equivalenti ed i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (14)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo di riposizionamento automatico di un meccanismo (2) per confezionare bobine (2b) di filati con fianchi rastremati (2c), detto meccanismo (2) comprendendo: almeno un guidafilo (3); mezzi di comando (4) atti ad imporre un moto rettilineo alternato a detto guidafilo (3) in direzione parallela all'asse di una detta bobina (2b); e mezzi di regolazione della corsa effettuata da detto guidafilo (3) atti a determinare una riduzione progressiva e simmetrica a partire da entrambe le estremità della lunghezza della corsa stessa; detti mezzi di regolazione comprendendo un albero di comando (14) mosso da organi di azionamento (17) in un primo senso di rotazione che realizza detta riduzione progressiva e simmetrica della corsa; -caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di disimpegno e di reimpegno (23) di detto albero di comando (14) rispetto a detti organi di azionamento (17); e mezzi di trasmissione del moto (24) a detto albero di comando (14) in posizione di disimpegno da detti organi di azionamento (17); detti messi di trasmissione del moto (17) essendo attivi in un secondo senso di rotazione opposto a detto primo senso di rotazione, per riportare al valore iniziale la corsa di detto guidafilo (3).
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , in cui detti organi di azionamento (17) di detto albero di comando (14) comprendono una prima ruota dentata (18) impegnata a detto albero di comando (14) ed almeno una seconda ruota dentata (19) atta ad ingranare con detta prima ruota dentata (18), detta prima ruota dentata (18) essendo scorrevole assialmente su detto albero di comando (14) tra una prima posizione in ingranamento ed una seconda posizione di disaccoppiamento rispetto a detta seconda ruota dentata (19) corrispondente al disimpegno dell'albero di comando (14), ed in cui detti mezzi di disimpegno e di reimpegno (23) comprendono almeno uno spintore (25) attivo in corrispondenza di detta prima ruota dentata (18) per spostarla assialmente tra detta prima posizione di ingranamento e detta seconda posizione di disaccoppiamento.
  3. 3) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in particolare la 2, in cui detta prima ruota dentata (18) è solidale ad una prima estremità di una boccola distanziatrice (20) scorrevole assialmente su detto albero di comando (14), detta boccola (20) essendo solidale ad una seconda sua estremità ad un pomolo a disco (21 ) in modo da formare insieme a quest'ultimo ed alla stessa prima ruota dentata un unico organo di manovra (22), ed in cui detto spintore (25) è interposto tra detta prima ruota dentata (18) e detto pomolo a disco (21) nello spazio definito da detta boccola distanziatrice (20).
  4. 4) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 3, in cui detti mezzi di trasmissione del moto (24) all'albero di comando (14) in detto secondo senso di rotazione comprendono una ruota di frizione (27) attiva per attrito su detto pomolo a disco (21) quando detta prima ruota dentata (18) è in detta seconda posizione di disaccoppiamento da detta seconda ruota dentata (19).
  5. 5) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 4, in cui detta ruota di frizione (27) presenta una superficie di contorno cilindrica attestabile contro detto pomolo a disco (21 ).
  6. 6) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 3, in cui detto spintore (25) è definito da un elemento a camma interposto tra detta prima ruota dentata (18) e detto pomolo a disco (21) e presenta un asse di rotazione (25a) mosso da detti mezzi di disimpegno e reimpegno (23).
  7. 7) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 3, in cui detto spintore (25) è definito da un cuscinetto interposto a misura tra detta prima ruota dentata (18) e detto pomolo a disco (21) e presenta un asse centrale eccentrico rispetto a detti mezzi di disimpegno e reimpegno (23).
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 3, in cui sono previsti mezzi elastici attivi su detto organo di manovra (22) ed atti a cooperare con detto spintore (25) per riportare detta prima ruota dentata (18) in detta prima posizione di ingranamento con detta seconda ruota dentata (19).
  9. 9) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 4, in cui è previsto almeno un sensore di controllo (29) attivabile al termine del moto di reversione ed atto a comandare almeno l'attivazione di detto spintore (25) per effettuare la fase di riporto di detta prima ruota dentata (18) in detta prima posizione di ingranamento.
  10. 10) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 6, in cui gli assi di rotazione (27a, 25a) di detta ruota di frizione (27) e di detto elemento spintore (25) sono orientati parallelamente tra loro.
  11. 11) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 10, in cui detti mezzi di disimpegno e reimpegno (23) connessi a detto elemento spintore (25) e detti mezzi di trasmissione del moto (24) connessi a detta ruota di frizione (27) sono realizzati da un primo ed un secondo motoriduttore (23a, 24a).
  12. 12) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 11, in cui detti motoriduttori (23a, 24a) sono impegnati tra loro e formano un'unica unità operativa applicabile come blocco funzionale aggiuntivo ad un detto meccanismo (2) per confezionare bobine a fianchi rastremati.
  13. 13) Dispositivo secondo una o più delle riv. precedenti, in particolare la 11, in cui è prevista una batteria portatile (30) per l'alimentazione di detti motoriduttori (23a, 24a) ed in cui detti motoriduttori sono dotati di terminali di connessione (31 ) collegabili alla stessa batteria portatile (30).
  14. 14) Dispositivo di riposizionamento automatico di un meccanismo (2) per confezionare bobine (2b) di filati con fianchi rastremati (2c), caratterizzato dal fatto di comprendere una qualsiasi combinazione tra le soluzioni tecniche rivendicate.
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