ITMC20130033A1 - Dispositivo per il supporto dei cardini delle persiane su edifici rivestiti con cappotti termoisolanti - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

"DISPOSITIVO PER IL SUPPORTO DEI CARDINI DELLE PERSIANE SU EDIFICI RIVESTITI CON CAPPOTTI TERMOISOLANTIâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per il supporto dei cardini delle persiane su edifici rivestiti con cappotti termoisolanti .

In edilizia sono noti due tipologie di sistemi di rivestimento di una parete esterna di un edificio, l’uno denominato in gergo a parete ventilata, l’altro cosiddetto a cappotto.

Il sistema di rivestimento per parete ventilata generalmente comprende:

- pannelli isolanti applicati sulla superficie esterna della parete;

- staffe di ancoraggio fissate alla parete, e

- lastre di rivestimento supportate dalle staffe di ancoraggio in modo da generare una camera di ventilazione di aria tra i pannelli isolanti e le lastre di rivestimento.

Nelle pareti a cappotto, invece, il pannello isolante , dopo essere stato posto e fissato a diretto contatto con la parete esterna dell’edificio, viene rivestito con una rete in plastica che favorisce la presa e la stabilità dello strato di malta con cui viene realizzato lo intonaco di rifinitura superficiale.

In questi casi sorge il problema del fissaggio dei cardini delle persiane delle finestre, dal momento che detto cappotto -realizzato solitamente con pannelli di poliuretano od altri materiali sintetici aventi proprietà termoisolanti - non offre , al pari del calcestruzzo o dei tradizionali laterizi, una sicura e resistente presa per le viti di ancoraggio di detti cardini.

Per risolvere questo problema sono stati già ideati dei blocchi da inserire a mo’di tasselli in seno al cappotto e destinati ad essere ancorati, per mezzo di comini viti di fissaggio, alla parete muraria dell’edificio.

Attualmente sul mercato sono reperibili due differenti tipologie di detti blocchi per il fissaggio dei cardini delle persiane delle finestre.

Il primo modello consiste in un blocco stampato in plastica , preferibilmente in schiuma poliuretanica , che comprende una piastra di acciaio per il suo fissaggio a muro ed incorpora una piastra in alluminio, sui cui eseguire il foro dove avvitare la vite di supporto del cardine della persiana .

Più precisamente, una volta centrata e livellata la persiana rispetto alla luce delle finestra, l’operatore deve eseguire nel punto prefissato un foro sul blocco , preventivamente fissato a muro e nascosto al di sotto dell’anzidetto strato di intonaco superficiale.

Detto foro viene eseguito con un trapano corredato di una punta autofilettante con lo specifico intento di realizzare un foro filettato in corrispondenza di detta piastra di alluminio, incorporata nel blocco, l’unica che può fornire una salda, resistente ed affidabile presa alla vite di fissaggio del cardine della persiana.

L’inconveniente che affligge questo primo tipo di blocchi si verifica proprio durante detta operazione di foraturamaschiatura della piastra di alluminio e consiste nel fatto che i trucioli di alluminio tendono facilmente ad impastarsi sulla punta del trapano compromettendo la corretta maschiatura del foro in corso di esecuzione.

Proprio la fine di porre rimedio a questo tipo inconveniente à ̈ stato ideato e proposto un secondo modello di blocco, che risulta dotato, fin dalla suo originario stampaggio, di un foro filettato dove l’operatore deve soltanto avvitare la vite di fissaggio del cardine della persiana.

Trattasi di blocchi stampati i materiale plastico duro e resistente , dove à ̈ possibile ricavare un foro filettato, in grado di offrire una presa resistente ed affidabile alla vite di fissaggio del cardine della persiana.

La previsione di un foro filettato pre-eseguito rispetto al montaggio della persiana à ̈ fonte però di un altro tipo di problema, che sorge al momento di fissare detti blocchi alla parete muraria , dal momento che à ̈ ovvio che detto fissaggio deve essere attuato nel puntuale rispetto degli interassi, sia in verticale , sia in orizzontale, di tutti i cardini della persiana, pena poi l’impossibilità di riuscire a montare la persiana oppure di realizzare un perfetto livellamento e battute precise di chiusura delle ante della persiana.

Proprio nella consapevolezza di quest’ultimo problema, detto secondo modello di blocchi viene venduto con il corredo di una attrezzatura di montaggio a perdere, costituita in pratica da una cornice rettangolare sulle cui aste montanti l’operatore deve supportare temporaneamente i blocchi al fine di fissarli contro il muro alla giusta quota e con i giusti interassi.

Una volta stabilmente fissati i blocchi al muro detta attrezzatura di montaggio può essere gettata via per procedere con l’avvitatura delle viti di fissaggio dei cardini delle persiane negli appositi fori filettati in dotazione a detti blocchi del secondo tipo.

E’ facile intuire che anche questo secondo tipo di blocchi non trova la piena soddisfazione degli operatori addetti all’istallazione delle persiane su un edificio rivestito da un cappotto isolante , dal momento che detto personale à ̈ costretto a perdere tempo per il posizionamento a muro di detta cornice di montaggio e per il corretto posizionamento dei vari blocchi sulle aste laterali di detta cornice.

È dall’osservazione critica dello stato della tecnica sopra descritto che nasce la presente invenzione , che consiste in un nuovo dispositivo per il supporto dei cardini delle persiane su edifici rivestiti con cappotti termoisolanti, il quale à ̈ esente dagli inconvenienti sopra denunciati che penalizzano i dispositivi equivalenti di tipo noto.

In altre parole scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un blocco la cui foratura da parte dell’operatore addetto all’istallazione delle persiane non crei alcun problema o difficoltà.

Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un blocco che non costringa l’operatore addetto all’istallazione delle persiane a posizionare e fissare contro il muro i blocchi di supporto dei cardini delle persiane con estrema precisione.

Tutti gli obiettivi desiderati sono stati raggiunti dal dispositivo secondo il trovato, le cui caratteristiche principali e secondarie sono state puntualizzate nelle rivendicazioni riportate in calce alla presente descrizione.

Il dispositivo secondo il trovato comprende un innovativo blocco scatolato, stampato in materiale plastico, da avvitare al muro, ed un tappo tubolare , ad espansione, recante una filettatura interna per l’impegno della vite di supporto del cardine.

La peculiarità di detto tappo ad espansione consiste nel fatto di recare, in corrispondenza della sua superficie esterna alcuni denti anti-sfilaggio , atti ad agganciarsi in appositi setti ricavati all’interno di detto blocco e destinati ad essere forati mediante una comune punta di trapano al momento dell’istallazione della persiana.

Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del dispositivo secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, riferite ad una sua preferita forma di realizzazione e quindi aventi valore solo esemplificativo e illustrativo e non limitativo , in cui:

- la fig. 1 mostra, con una rappresentazione assonometrica, il blocco secondo il trovato, con il rispettivo tappo agganciato al blocco medesimo;

- la fig. 2 mostra, con una rappresentazione assonometrica ed in esploso, il blocco secondo il trovato ed il rispettivo tappo;

- la fig. 3 Ã ̈ la sezione del blocco do fig. 1 con il piano III;

- le figure da 4 a 6 mostrano le modalità d’uso e di montaggio del dispositivo secondo il trovato;

- le figg. 4A e 6A sono due particolari ingranditi delle figure 4 e 6.

Con riferimento alle prime tre figure, il dispositivo secondo il trovato comprende un blocco parallelepipedo scatolato (1) , stampato in materiale plastico, ed un tappo tubolare (2), ad espansione, pure stampato in materiale plastico, recante una filettatura interna (3) ed una coppia distanziata - lungo il suo asse longitudinale - di denti (4), in corrispondenza della sua superficie esterna.

Più precisamente sulla superficie esterna di detto tappo (2) sono ricavate almeno due coppie contrapposte (4a e 4b) di denti (4).

Detto tappo (2) presenta un collare esterno (2a) in corrispondenza dell’imboccatura (2b) del suo condotto interno.

In seno a detto blocco (1) à ̈ possibile definire un lato interno (L1) destinato ad essere attestato contro il muro dell’edifico ed un lato esterno (L2) destinato ad essere ricoperto dal cappotto.

Detto blocco scatolato (1) reca una numerosa serie di fori (5) , che attraversano perpendicolarmente il blocco (1) dal suo lato esterno (L2) al suo lato interno (L1). Detti fori (5) vanno utilizzati selettivamente per il passaggio e la presa di rispettive viti (V1) con cui detto blocco (1) deve essere avvitato al muro (M) prima di completare il rivestimento termoisolante e prima di rifinire superficialmente il cappotto con lo strato di intonaco.

Detto blocco scatolato (1) reca inoltre un’appendice prismatica (1a) sporgente dal suo lato esterno (L2) , la quale presenta pure una struttura scatolata, caratterizzata da una serie di setti paralleli (6) che , una volta fissato il blocco (1) al muro, vengono a disporsi su piani verticali , paralleli al muro (M).

Si richiama l’attenzione sul fatto che la distanza (a) fra detti setti paralleli (6) à ̈ pari all’interasse (b) che intercorre fra due coppie contrapposte consecutive (4a e 4b) di denti (4).

Nella preferita forma di realizzazione dell’invenzione detta appendice (1a) non à ̈ ricavata in un sol pezzo di stampaggio con il blocco (1) , ma risulta essere un inserto riportato, che trova esatto alloggiamento in apposita cavità (7) ricavata sul blocco (1).

L’accorgimento costruttivo di prevedere che la appendice (1a) sia un inserto incorporato amovibilmente nel blocco (1) consente di adottare appendici di dimensioni diverse, intercambiabili fra loro, di altezza (H) di volta in volta adeguata e compatibile con lo spessore del cappotto (CT).

In fig. 2 con il numero (8) sono stati contrassegnati dei fori ricavati nell’appendice (1a) in cui infilare viti che serrano detta appendice (1a) della anzidetta cavità (7).

Tutto ciò premesso à ̈ facile intuire come avvenga, prima, il montaggio del blocco (1) al muro (M) e,poi, il fissaggio del cardine della persiana al blocco (1).

Come già detto, l’operatore addetto alla realizzazione del cappotto deve bloccare il blocco (1) la muro, utilizzando comuni viti da infilare nei fori (5) anzidetti , come mostrato in fig. 4.

L’operatore addetto alla montaggio della persiana deve -dopo aver stabilito il punto preciso in cui vanno posizionate tutte le viti di supporto dei cardini della persiana - eseguire un foro (F), visibile in fig. 5 e 6 , in direzione perpendicolare al muro e in corrispondenza di detta appendice (1a), in maniera tale da perforare in successione almeno due di detti setti (6) .

L’esecuzione di detto foro (F) deve avvenire con un punta di trapano adeguata affinchà ̈ il suo diametro sia appena superiore al diametro esterno del tappo (2) , misurato in corrispondenza dei denti (4) e fin tanto che il tappo (2) non viene divaricato a seguito del suo accoppiamento con la vite (V2) si supporto del cardine (CA) della persiana.

A questo punto l’operatore stesso deve soltanto infilare -come mostrato in fig. 6 - un esemplare del tappo (2) entro detto foro (F) fino a quando il collare (2a) dell’imboccatura del tappo (2) va in battuta contro il l’intonaco (IN) che riveste il cappotto (CT).

Durante la divaricazione - ad opera delle viti (V2) - del tappo (2) ad espansione, le coppie contrapposte (4a e 4b) dei suoi denti (4) restano imprigionate all’interno dei setti (6) ostacolando la libera estrazione del tappo (2) dal foro (F) , come mostrato in fig. 3.

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per il supporto dei cardini delle persiane su edifici rivestiti con cappotti termoisolanti, il quale comprende un blocco parallelepipedo scatolato (1) , stampato in materiale plastico, avente un lato interno (L1) destinato ad essere attestato contro il muro (M) dell’edifico ed un lato esterno (L2) destinato ad essere ricoperto dal cappotto (CT); detto blocco (1) reca : - una serie di fori (5), che attraversano perpendicolarmente il blocco (1) dal suo lato esterno (L2) al suo lato interno (L1) e da utilizzare selettivamente per il passaggio e la presa di rispettive viti (V1) con cui detto blocco (1) deve essere avvitato al muro (M); - un’appendice prismatica (1a) sporgente dal suo lato esterno (L2) ; blocco caratterizzato per il fatto che detta appendice (1a) presenta una struttura scatolata ed una serie di setti paralleli (6) che , una volta fissato il blocco (1) al muro dell’edificio, vengono a disporsi su piani verticali , paralleli al muro (M) e per il fatto di comprendere un tappo tubolare (2), ad espansione, pure stampato in materiale plastico, recante una filettatura interna (3) ed una almeno una coppia distanziata -lungo il suo asse longitudinale - di denti (4) in corrispondenza della sua superficie esterna .
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui ogni coppia consecutiva di detti setti paralleli (6) presenta una distanza (a) pari all’interasse (b) che intercorre fra una coppia consecutiva di denti (4).
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1) in cui sulla superficie esterna di detto tappo (2) sono ricavate almeno due coppie contrapposte (4a e 4b) di denti (4) .
4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1) in cui detta appendice (1a) Ã ̈ incorporata monoliticamente nel blocco (1) .
5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1) in cui detta appendice (1a) risulta essere un inserto amovibile, che trova esatto alloggiamento in apposita cavità (7) ricavata sul blocco (1).