ITFI960150A1 - Impianto per la movimentazione di lastre di materiali lapidei nella lavorazione a macchia aperta - Google Patents

Impianto per la movimentazione di lastre di materiali lapidei nella lavorazione a macchia aperta Download PDF

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ITFI960150A1
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Fosco Barsanti
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Barsanti Macchine S P A
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Description

" IMPIANTO PER LA MOVIMENTAZIONE DI LASTRE DI MATERIALI LAPIDEI NELLA LAVORAZIONE A MACCHIA APERTA"
DESCRI ZIONE
L'invenzione si riferisce agli impianti per la movimentazione di lastre di materiali lapidei che debbono essere alimentate alla macchina operatrice, come per esempio ed in specie - ma non limitatamente - alla macchina levigatrice e alla macchina lucidatrice, generalmente corredate a monte ed a valle di rulliere per lo scorrimento agevole delle lastre verso e dalla macchina. Le lastre devono essere alimentate alle rulliere e devono essere prelevate dalle rulliere e per questo scopo sono già stati previsti carrelli mobili in direzione orizzontale e generalmente perpendicolare alla direzione di spostamento delle lastre su dette rulliere nonché per il prelievo da mezzi di immagazzinamento delle lastre appoggiate circa verticalmente e per lo scarico su analoghi mezzi di immagazzinamento. Nelle Fig. 3 e 2, che illustrano uno schema di impianto noto, sono indicati con 1 e 3 i complessi di immagazzinamento, che cedono le lastre alla macchina operatrice 5 e rispettivamente che ricevono le lastre dalla macchina operatrice 5. Genericamente con 7 è indicata una rulliera di alimentazione alla macchina 5 secondo la freccia Yc che è la direzione di caricamento; con 9 è indicata una rulliera di scarico dalla macchina 5, atta a spostare le lastre lavorate secondo la freccia Ys. Le lastre vengono alimentate dal gruppo di immagazzinamento 1 alla rulliera 7 mediante un carrello di carico 11 suscettibile di spostamenti secondo la direzione indicata dalla freccia Xc orizzontalmente fra il gruppo di immagazzinamento 1 e la.rulliera 7 mentre un ulteriore carrello 13 si sposta secondo la.direzione della freccia Xs per trasferire le lastre lavorate dalla rulliera 9 al gruppo di immagazzinamento 3. Ciascun carrello come quelli 11 e 13 generalmente comprende una struttura carrellata 11A rispettivamente 13A mobile su rotaie 11B rispettivamente 13B, ed un braccio 11C rispettivamente 13C aggettante dalla struttura carrellata 11A, 13A nella direzione delle frecce Yc ed Ys verso la rispettiva rulliera con cui il carrello deve cooperare. All'estremità del braccio 11C e 13C è prevista una intelaiatura di ribaltamento corredata di organi di presa a ventosa o simili, che genericamente è indicata con 11E e 13E; ciascuna intelaiatura di ribaltamento - come quelle 31E e 33E - è suscettibile di essere spostata angolarmente attorno ad un asse perpendicolare alla superficie di presa delle ventose (od organi equivalenti) quindi ortogonalmente alla lastra prelevata, e ciascuna intelaiatura di ribaltamento è anche suscettibile di essere spostata angolarmente attorno ad un asse parallelo alla superficie di presa della lastra da parte di detta intelaiatura di ribaltamento e parallelo generalmente alla direzione Yc e Ys; può essere prevista quest'ultima rotazione rispetto al braccio 11C o 13C rispettivamente insieme al braccio 11C e 13C rispetto alla struttura carrellata come quella 11A e 13A; un’ulteriore mobilità dell'intelaiatura di ribaltamento è quella di traslazione verticale cioè secondo l'asse di rotazione ortogonale alla superficie di presa della detta intelaiatura di ribaltamento, quando orizzontale.
Le attrezzature attualmente conosciute presentano l'intelaiatura di ribaltamento che è sostanzialmente simmetrica rispetto all'asse di rotazione e di spostamento perpendicolare alla superficie di presa dei mezzi a ventosa o simili, quindi rispetto all'asse di rotazione perpendicolare alla lastra che viene trasportata.. Quando si devono lavorare coppie di lastre cosiddette "a macchina aperta." ovvero "ad effetto specchiato", una delle lastre di ciascuna coppia di lastre della coppia cosiddetta "a macchia aperta" (ovvero "ad effetto specchiato") viene depositata sulla rulliera come quella 7 essendo il carrello 11 con il braccio 1.1C sufficientemente sollevato per trasportare la lastra al di sopra della rulliera e depositarvela con un abbassamento dell'intelaiatura di ribaltamento orizzontale e con la lastra appesa al di sotto di tale intelaiatura di ribaltamento. L'altra lastra della coppia di lastre a faccia aperta deve essere depositata sulla rulliera essendo appoggiata alla intelaiatura di ribaltamento; il braccio come quello 11C deve essere abbassato fino a portarsi al di sotto del piane di appoggio della rulliera 7 e fino a quando la lastra va a depositarsi sulla rulliera. In queste condizioni, per il movimento inverso del carrello 11 occorre che preliminarmente la lastra appoggiata sulla rulliera 7 sia stata avanzata secondo la freccia Yc in modo da lasciare libera la zona dell'-intelaiatura di ribaltamento per consentirne il sollevamento prima dell'inizio dello spostamento del carrello Il secondo la direzione Xc in senso tale da avvicinarsi al gruppo di immagazzinamento 1. Questa necessità di attesa dovuta alla traslazione della lastra sulla rulliera 7 secondo la freccia Yc prima di poter iniziare la movimentazione del carrello per un nuovo ciclo di prelevamento dal gruppo 1, rallenta la produttività dell'impianto, il che è un inconveniente notevole ed anche molto frequente, perchè è molto frequente la richiesta di lastre cosiddette a macchia aperta. Un inconveniente analogo si verifica anche per la movimentazione del carrello come quello 13 per lo scarico, in quante tale carrello deve posizionarsi per abbassare l'intelaiatura di ribaltamento 13E al di sotto della rulliera 9 prima che la lastra proveniente dalla macchina operatrice 5 raggiunga la posizione al di sopra dell'intelaiatura di ribaltamento 13E per poter dare inizio all'operazione di prelevamento.
L'impianto oggetto dell'invenzione ha lo scopo di evitare gli inconvenienti sopra accennati e di consentire una maggiore agilità e velocità di funzionamento dell'impianto, in particolare per la lavorazione cosiddetta "a macchia aperta" oppure "ad effetto specchiato". Questi ed altri scopi e vantaggi risulteranno evidenti dalla lettura del testo che segue.
L'invenzione si riferisce ad un impianto per la movimentazione di lastre di materiali lapidei nella lavorazione "a macchia aperta" (cioè "ad effetto specchiato") verso e da rulliere associate alla macchina operatrice, come ed in specie levigatrici e lucidatrici; in questi impianti le lastre risultano immagazzinate a monte e sono da immagazzinare a valle, sempre a coppie fisse aventi affacciate 1'una all'altra le facce ottenute dallo stesso taglio. Per la movimentazione sono previsti carrelli di carico e scarico con braccio aggettante ed intelaiatura a ralla di ribaltamento corredata di organi di presa a ventosa o simili. Secondo l'invenzione, le rulliere sono sviluppate con interruzioni atte a consentire lo spostamento del braccio del carrello al di sotto della superficie di appoggio della lastra sulla rulliera, e la intelaiatura a ralla portata dal braccio del carrello presenta gli organi di presa suscettibili di sporgere al di sopra della superficie di appoggio della lastra sulla rulliera e di essere abbassati al di sotto di detta superficie assieme al braccio del carrello. La movimentazione avviene - per il carico di una lastra della coppia - con il braccio che sostiene appoggiata la lastra ad un livello superiore alla detta superficie di appoggio mentre il braccio è inserito al di sotto di detta superficie; a fine movimento di alimentazione, il braccio viene abbassato fino a depositare la lastra sulla rulliera; appena abbandonata la lastra sulla rulliera, il braccio con il carrello possono iniziare la corsa di ritorno mentre la lastra a sua volta inizia la traslazione sulla rulliera; il tutto avviene senza tempi morti. Per il carico dell'altra lastra della coppia, il braccio sostiene la lastra appesa sotto il braccio stesso, che abbassandosi deposita la lastra sulla rulliera in modo tradizionale. Analoghe sequenze avvengono per lo scarico della lastra.
In una possibile e vantaggiosa forma di attuazione, le rulliere sono formate con bracci a pettine sviluppati a sbalzo; anche le dette intelaiature a ralla sono sviluppate a pettine. I bracci dei pettini delle due strutture (rulliera e ralla) sono paralleli alla direzione di traslazione orizzontale del carrello per l'accostamento alla rulliera e rivolti gli uni verso gli altri; il carrello può così inserirsi al di sotto della rulliera e con la lastra al di sopra della rulliera, per cui - come già detto - manovre del carrello sono possibili anche in presenza della lastra sulla rulliera.
In pratica i bracci a pettine sono orientati trasversalmente rispetto alla direzione di scorrimento sulla rulliera.
Il trovato verrà meglio compreso seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno:
Fig. 1 e 2 mostrano uno schema di tipo noto di impianto per attuare la lavorazione, già sommariamente descritto in precedenza; le
Fig. 3 e A sono analoghe alle Fig.l e 2, ma mostrano lo schema della realizzazione secondo l'invenzione ; la
Fig. 5 mostra un particolare in maggiore dettaglio di una parte dello schema della Fig.3; la
Fig. 6 mostra una vista e parziale sezione secondo VI-VI della Fig.5; la
Fig. 7 mostra una vista e parziale sezione secondo VII-VII della Fig.5, mostrante fasi intermedie del trasporto; la
Fig. 8 mostra il carrello nella posizione in cui gli organi attivi sono in una fase di trasferimento; la Fig. 9 mostra un particolare ingrandito della Fig.8; la
Fig. 10 mostra analogamente alla Fig.6, l'assetto del carrello subito prima del deposito di una lastra nelle condizioni inverse a quelle di deposito della lastra di cui alle Figg.6 ed 8; e la
Fig. 11 mostra in pianta uno schema di soluzione modificato .
Secondo quanto è illustrato nella Fig.3 e seguenti dell disegno annesso, con 21 e 23 sono indicati i gruppi di immagazzinamento rispettivamente per le lastre da lavorare e per le lastre lavorate dalla macchina operatrice 25 che può essere una levigatrice od una lucidatrice od altro. Con 27 è indicata una rulliera per l'alimentazione delle lastre alla macchina 25 con lo spostamento di caricamento indicato dalla freccia Yc; con 29 è indicata la rulliera di scarico per il trasferimento della lastra lavorata secondo la freccia Ys, la lastra essendo destinata ad essere immagazzinata nel gruppo 23.
Per la movimentazione delle lastre dal gruppo di immagazzinamento 21 alla rulliera 27, viene previsto un carrello 31 che presenta una struttura carrellata 31A suscettibile di spostarsi lungo rotaie 31B secondo la freccia Xc; dalla struttura carrellata 31A aggetta un braccio 31C che porta all'estremità una intelaiatura di ribaltamento 31E suscettibile di rotazioni secondo un asse Y-Y orizzontale e parallelo allo sviluppo del braccio 31C e quindi parallelo alla direzione Yc, nonché secondo un asse Z-Z perpendicolare all’asse Y-Y e perpendicolare alla lastra LI od L2 che sia trasportata dalla intelaiatura di ribaltamento 3l£ la lastra essendo impegnata con ventose od altro. La struttura carrellata 31A forma guide verticali per lo spostamento in verticale di un pattino 31F dal quale si sviluppa il braccio 31C, in modo tale per cui il braccio 31C e la intelaiatura di ribaltamento 31E possono essere spostati di livello rispetto al suolo.
Secondo quanto è illustrato nelle Fig.5 e seguenti, dove sono riportati anche riferimenti utilizzati nella descrizione che precede, all'estremità del braccio 31C viene prevista una testa 31.1 che è ruotante rispetto al braccio 31C attorno all'asse Y-Y, essendo montata su cuscinetti 31.2 ed il movimento di detta testa 31.1 è ottenuto attraverso un motore di azionamento 31.4. Nella testa 31.1 è accolto un secondo motore 31.5 che impone una rotazione secondo l'asse Z-Z; i motori 31.4 e 31.5 agiscono tramite fortissime riduzioni. Il motore 31.5 determina lo spostamento angolare intorno all'asse Z-Z di una ralla 31.6 montata sulla testa 31.1 tramite cuscinetti 31.7. Alla ralla 31.6 è impegnata una intelaiatura 31.E che corrisponde alla intelaiatura 31.E degli schemi di Fig.3 e 4. Questa intelaiatura 31.E è realizzata a pettine presentando in particolare una traversa 31.9, due bracci esterni 31.10 e due bracci intermedi 31.11 che sono solidali alla ralla 31.6. I bracci 31.10 e 31.11 portano ventose 31.12 che sono sufficienti ad assicurare l'impegno per depressione delle lastre LI o L2 da manipolare.
La rulliera genericamente indicata con 27 negli schemi di Figg.3 e 4, comprende una sezione 27A appoggiata perimetralmente ed una sezione che presenta una struttura di supporto 27B (vedi in particolare Fig.7) con bracci a sbalzo 27C, 27E e 27F (vedi Fig.5); i bracci 27E, 27F sono sviluppati a pettine e si intersecano con l'intelaiatura a pettine 31.E, i cui bracci 31.10 e 31.11 vengono ad interporsi fra i bracci a pettine 27E e 27F; la struttura di supporto 27B si trova in una posizione tale per cui il braccio 31C e l'ingombro della testa 31.1 e della ralla 31.6 vengono a trovarsi esclusi dall'ingombro della detta struttura di supporto 27B da cui nascono i bracci a sbalzo 27C, 27E e 27F.
Con la disposizione descritta, il carrello 31 può raggiungere una lastra LI dal gruppo di magazzinaggio 21 e nell'assetto mostrato dalla freccia K1 con le ventose inclinate corrispondentemente alla posizione della lastra LI può prendere la lastra e ruotarla attorno all'asse Y-Y in senso orario fino a far raggiungere la posizione del braccio 31C come indicata con la freccia K2. In questa condizione il braccio 31C viene spostato in basso come indicato con la freccia K3 e successivamente spostato secondo la direzione Xc verso la rulliera in condizioni tali per cui il braccio 31C passa al di sotto della rulliera 27 mentre la lastra LI (vedi anche Fig.6) viene a risultare al di sopra della rutilerà stessa. Raggiunta la posizione mostrata in Fig.5 con il braccio 31C sostanzialmente in corrispondenza della mezzeria della larghezza della rulliera, il braccio 31C può essere abbassato fino a depositare la lastra LI sulla rulliera 27, dopo di che - mentre la lastra inizia lo spostamento secondo la direzione Xc e quindi verso la macchina 25 - il braccio 31C può immediatamente iniziare lo spostamento di ritorno in senso inverso alla freccia Xc per compiere il percorso inverso a detta freccia ed in senso inverso alla freccia K3 per tornare in definitiva nelle condizioni mostrate dalla freccia K1 della Fig.7, per prelevare la ulteriore lastra L2. La lastra L2 prelevata viene portata dal braccio 31C circa nella posizione mostrata nella Fig.7 secondo la freccia K2 ma questa volta ruotando il braccio stesso intorno all'asse Y-Y in senso antiorario, in modo tale per cui la lastra L2 risulta appesa sotto le ventose 31.12 dell'intelaiatura 31.8, nelle condizioni mostrate nella Fig.9, ad un livello appena leggermente superiore a quello di appoggio della rulliera 27. In queste condizioni il carrello 31.viene spostato secondo la freccia Xc fino a portare la lastra L2 al di sopra della rulliera 27 nelle condizioni mostrate nella Fig.9. Con 1'abbassamento del braccio 31C e la disattivazione delle ventose, la lastra L2 viene depositata sulla rulliera e quindi avviata alla lavorazione alla macchina 25 secondo la freccia Yc. In definitiva le due lastre LI e L2 successivamente avviate alla lavorazione vengono lavorate sulle rispettive superfici che si affacciano 1'una contro l'altra nelle condizioni in cui le lastre stesse si trovano nel gruppo di immagazzinamento 21; le due lastre LI e L2 vengono quindi - ma successivamente all'altra - lavorate nelle condizioni cosiddette di macchia aperta e l'operazione di trasferimento non subisce ritardi dovuti alla necessità di traslare la lastra appoggiata al di fuori della intelaiatura di ribaltamento 31.E, come invece è necessario nelle attuali attrezzature dello stesso genere. Con la possibilità di immediato ritorno del carrello verso le condizioni di prelievo di una successiva lastra, non si ha alcun tempo morto. Pertanto si può ottenere una lavorazione a macchia aperta cioè una lavorazione cosiddetta ad effetto specchiato, senza gli inconvenienti degli impianti attuali.
La stessa sequenza ma invertita si ottiene nelle o~ perazioni di scarico dalla rulliera 29 al gruppo di immagazzinamento 23 delle lastre lavorate, ottenendo la stessa possibilità di evitare i tempi morti nella movimentazione del carrello di scarico e avendo la possibilità sempre di posizionare le coppie di lastre nelle condizioni di macchia aperta regolarmente nel gruppo di immagazzinamento 23 delle lastre lavorate.
I carrelli di movimentazione possono essere realizzati anche con tutto il braccio 31C che ruota secondo l'asse Y-Y anziché 1imitatamente alla testa 31.1, la rotazione venendo in questo caso affidata ad una disposizione che si trova fra il braccio 31.C e la struttura 31.F che si sposta verticalmente sulla struttura carrellata 31A.
Nella Fig. 11 è mostrato uno schema secondo il quale la rulliera 127 presenta una zona 127A contigua alla macchina operatrice 125, ed una zona 127B per il carico della lastra. Questa zona 127B presenta più rami di rulliera 127C, 127D, 123E, 127F, 127G anch'essi con andamento a pettine, ma in questo caso orientati nella direzione di traslazione f!27 sulla rulliera; detti rami 127C a 127G sono almeno in parte a sbalzo in senso opposto alla freccia fl27. Un carrello 131 scorre secondo f!27 su rotaie 133 da una posizione di prelievo davanti ad un gruppo di immagazzinamento 121 delle lastre da lavorare, attraverso una posizione intermedia 131X fino alla posizione 1.31Y di deposizione sulla rulliera 127B. Il carrello 131 presenta un braccio 131C che porta una testa 131G con bracci a pettine 131.11 corredati delle ventose 131.12 ed atti ad inserirsi fra i rami a pettine 127C a 131G per ottenere funzioni equivalenti a quelle descritte con riferimento alle Figg. 3 a 10, ma con diverso assetto.
Le circonferenze CX e CY indicano l'ingombro da rispettare per le lastre che devono essere ruotate mentre si trovano sul carrello 131 nelle posizioni 131X e 131Y E' inteso che il disegno non mostra che una esemplificazione data solo quale dimostrazione pratica, del trovato, potendo esso trovato variare nelle forme e disposizioni senza peraltro uscire dall'ambito del concetto che informa il trovato stesso.

Claims (3)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Impianto per la movimentazione di lastre di materiali lapidei nella lavorazione "a macchia aperta" (cioè "ad effetto specchiato") verso e da rulliere associate alla macchina operatrice, come ed in specie una levigatrice od una lucidatrice, corredato di carrelli di carico e scarico con braccio aggettante ed intelaiatura a ralla di ribaltamento corredata di organi di presa a ventosa o simili; caratterizzato dal fatto che le rulliere sono sviluppate con interruzioni atte a consentire lo spostamento del braccio del carrello al di sotto della superficie di appoggio della lastra sulla rulliera e che la intelaiatura a ralla portata dal braccio del carrello presenta gli organi di presa suscettibili di sporgere al di sopra della superficie di appoggio della lastra sulla rulliera, e di essere abbassati al di sotto di detta superficie con il braccio del carrello.
  2. 2) Impianto come da rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le rulliere sono formate con bracci a pettine sviluppati a sbalzo; che anche le intelaiature a ralla sono sviluppate a pettine; che i bracci dei pettini delle due strutture (rulliera e ralla) sono paralleli alla direzione di traslazione orizzontale del carrello per 1'accostamento alla rulliera e rivolti gli uni verso gli altri; il carrello potendo inserirsi al di sotto della rulliera e con la lastra al di sopra della rulliera.
  3. 3) Impianto come da rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i bracci a pettine sono orientati trasversalmente rispetto alla direzione di scorrimento sulla rulliera.
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