ITFI960141A1 - Apparecchiatura per la pulitura e la verniciatura di pannelli di copertura di edifici - Google Patents

Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo:

"APPARECCHIATURA PER LA PULITURA E LA VERNICIATURA DI PANNELLI DI COPERTURA DI EDIFICI"

La presente invenzione ha per oggetto un'apparecchiatura per la pulitura e la verniciatura di coperture di edifici. Più precisamente l'invenzione si riferisce ad una apparecchiatura studiata per bonificare e rendere inalterabili coperture realizzate in materiali contenenti amianto, ad esempio pannelli ondulati di cemento-amianto .

È ben nota la pericolosità dei manufatti contenenti amianto ed i rischi per la salute connessi con la manipolazione e la lavorazione di tali manufatti. Le minute fibre d'amianto che si liberano durante tali operazioni e si disperdono nell'atmosfera, possono dare origine, se inalate, a gravi malattie che interessano soprattutto l'apparato respiratorio. Per questa ragione, fin dal 1992 è stata proibita l'ulteriore produzione e diffusione di tali manufatti e sono state stabilite regole molto severe per la demolizione e lo smaltimento di manufatti in opera di cemento-amianto.

Questo tipo di manufatti sono stati in passato molto utilizzati, oltre che per coibentazioni, anche e soprattutto per coperture di edifici civili, agricoli e industriali effettuate con elementi prefabbricati in cemento-amianto, quali lastre ondulate, grecate, piane o tegoli. Per la bonifica di questo tipo di strutture è possibile procedere direttamente alla loro rimozione oppure, qualora si voglia evitare i costi derivanti dallo smantellamento, dallo smaltimento e dalla ricostruzione della copertura in materiali diversi, si può procedere ad una sorta di isolamento del manufatto mediante applicazione di particolari prodotti vernicianti che impediscono alle fibre di disperdersi.

Quest'ultima soluzione è senz'altro più comoda e meno costosa, ma presenta notevoli inconvenienti pratici in quanto per la sua attuazione la copertura deve essere dapprima accuratamente ripulita da muffe, muschi, licheni e incrostazioni su di essa accumulatisi. Questa operazione è laboriosa e non è esente da rischi per l'operatore che deve permanere a lungo sul tetto dell'edificio in condizioni precarie di equilibrio. Analogamente l'operazione di verniciatura richiede la presenza dell'operatore sul tetto dell'edificio con uguali rischi e disagi .

È stata anche proposta una macchina idropulitrice per tetti, di configurazione analoga a quella delle tradizionali idropulitrici per pavimenti, la quale però non risolve il problema della necessità che l'operatore stazioni sul tetto dell'edificio per spostare avanti e indietro la macchina.

Lo scopo della presente invenzione è di fornire un'apparecchiatura che consenta la bonifica di coperture di edifici in cemento-amianto senza dover ricorrere alla loro rimozione, senza rischi di contaminazione ambientale ed in condizioni di sicurezza per l'operatore.

Uno scopo particolare della presente invenzione è di fornire una apparecchiatura per la pulitura e la verniciatura di coperture di edifici che risulti semovente e possa essere comandata a distanza dall'operatore.

Questi scopi vengono raggiunti con l'apparecchiatura secondo la presente invenzione comprendente una struttura semovente motorizzata con un carter ad essa amovibilmente fissato che alloggia mezzi a spazzola agenti sulla superficie di detta copertura; primi mezzi spruzzatori atti ad erogare liquidi di trattamento su detta superficie solidali a detto carter e comunicanti con mezzi di contenimento e di alimentazione di detti liquidi; secondi mezzi spruzzatori atti ad erogare sostanze vernicianti su detta superficie comunicanti con mezzi di contenimento e di alimentazione di detta sostanza e applicabili a detta struttura semovente in sostituzione di detto carter; e mezzi di comando a distanza di detta struttura semovente e detti mezzi a spazzola e per il controllo delle varie operazioni .

Ulteriori caratteristiche nonché i vantaggi dell'apparecchiatura secondo la presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa , fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi in cui:

la figura 1 è una vista laterale della apparecchiatura secondo l'invenzione;

la figura 2 è una vista in pianta dall'alto dell'apparecchiatura di figura 1;

la figura 3 mostra in vista prospettica il dispositivo di verniciatura applicabile sulla apparecchiatura secondo l'invenzione.

Con riferimento alle figure l e 2, l'apparecchiatura secondo l'invenzione è formata essenzialmente da un telaio di supporto 1 con slitte laterali 2 portante un carter 3 amovibile, entro cui sono alloggiate spazzole 4 e sopra il quale sono disposti mezzi erogatori di liquido. In particolare, le slitte 2 del telaio 1 sono formate da due barre longitudinali 5 tra loro spaziate e connesse trasversalmente da aste 6. Ciascuna barra è formata da una coppia di piastre 5a, 5b allungate, affiancate e sagomate sostanzialmente a U, spaziate e rigidamente connesse tra loro. Tra le due piastre 5a, 5b sono disposti un rullo motore 7 e rulli di guida e di rinvio 9 per una cinghia 8 che si avvolge su di essi. Il rullo motore 7 e un rullo di guida 9 sono disposti alle estremità di ciascuna barra, mentre i rimanenti rulli sono disposti in posizione intermedia lungo la barra. Sul lato posteriore del telaio 1, in posizione centrale, è posizionato un motore 10 che aziona un albero trasversale 11 estendentesi tra le due barre 5 ed alle cui estremità sono calettati i due rulli motore 7 su cui si avvolgono le due cinghie motrici 8. Il diametro dei rulli 7 e 9 è maggiore della larghezza della piastra 5a, 5b in modo che le cinghie 8 sporgono sufficientemente dal profilo delle barre. Inoltre i rulli 7 e 9 presentano bordini di contenimento alle loro estremità di altezza minore dello spessore delle cinghie 8 in modo da non strusciare sulla superficie del pannello da trattare. In corrispondenza di ciascun angolo delle barre 5 è previsto un braccio diagonale 13 estendentesi da esse e portante un rullino deviatore 14 che mantiene in tensione la cinghia 8.

Dal telaio 1 della macchina si estendono verticalmente staffe 15 alle quali è amovibilmente fissato il carter porta-spazzole 3, ad esempio mediante connessioni a sgancio rapido, o equivalenti, di tipo noto. Il carter 3 è una struttura scatolare sostanzialmente parallelepipeda aperta inferiormente e presentante due aperture asolari 16 sui suoi lati longitudinali a due a due allineate per alloggiare i supporti 17 degli alberi 18 delle spazzole 4. Uno di tali alberi è connesso direttamente al motoriduttore di un motore 19 fissato lateralmente al carter 3. I supporti 17 sono spostabili lungo le aperture asolari 16 per consentire la regolazione dell'altezza delle spazzole rispetto al piano da pulire in funzione del loro consumo .

Nella presente forma realizzativa il carter 3 contiene due gruppi paralleli di spazzole controrotanti, per convogliare le particelle rimosse verso una bocca di aspirazione situata nella parte alta del carter 3 e di cui si dirà più avanti. La rotazione in versi opposti dei due gruppi è ottenuta incrociando la cinghie di una trasmissione a cinghia e pulegge calettate sui rispettivi assi delle spazzole e non mostrate in quando disposte sulla faccia interna della parete longitudinale del carter 3 vicino al motore 19. I due gruppi di spazzole comprendono singole spazzole discoidali di diametri differenti affiancate in modo da far assumere al gruppo di spazzole così formato una configurazione ondulata riproducente quella della superficie da trattare. Naturalmente la forma delle spazzole è funzione di quella della superficie da trattare e, ad esempio, nel caso di pannelli grecati, il gruppo sarà formato da un'alternanza di spazzole di diametro maggiore e minore e di larghezza pari a quella delle creste e delle gole della superficie.

Sulla parete superiore del carter 3 sono montati mezzi erogatori di liquidi di pulitura, ad esempio costituiti da una coppia di ugelli spruzzatori 20 atti ad erogare acqua e soluzione sterilizzante e un ugello spruzzatore 21, disposto tra gli altri due, per erogare un liquido fissativo per fissare le fibre. Gli ugelli 20 e 21 sono montati alle estremità di tubi 22 e 23 collettori dei rispettivi liquidi, sostenuti da staffe 24 e 25 fissate al carter 3. In posizione remota rispetto all'apparecchiatura sono previsti serbatoi per il liquido fissativo e per il liquido sterilizzante con relative pompe di alimentazione e condotti flessibili connessi ai tubi 23 e 24.

Da una bocca di aspirazione ricavata nella parete superiore del carter 3 si stacca inoltre un condotto di aspirazione 26 flessibile comunicante con la camera di alloggiamento delle spazzole 4 delimitata dal carter 3. Il condotto 26 comunica con mezzi di aspirazione situati anch'essi in posizione remota rispetto alla macchina, per l'allontanamento delle particelle rimosse dall'azione abrasiva delle spazzole. Per migliorare le condizioni di aspirazione nella camera di alloggiamento delle spazzole, dal bordo anteriore inferiore del carter 3 si estende, fin quasi a lambire la superficie del pannello, un setto semirigido, non mostrato, sagomato come il profilo della stessa superficie, che assicura una relativa tenuta, impedendo anche la fuoriuscita di materiale potenzialmente nocivo. Inoltre anche la nebulizzazione della soluzione sterilizzante erogata dagli ugelli 20 fornisce un'ulteriore barriera alla eventuale diffusione di particelle sollevate dalle spazzole. I mezzi di aspirazione comprendono anche un sistema di chiusura automatico del sacco contenente le particelle prodotte in modo che l'operatore, al momento di cambiare il sacco, non possa venire a contatto con le fibre rimosse.

Il carter 3 porta-spazzole, nonché il motore 19 delle spazzole e i mezzi erogatori di liquido fissativo e di sterilizzazione ad esso associati, possono essere facilmente smontati dal telaio 1 agendo sui mezzi di sgancio rapido per far posto a mezzi erogatori di liquido di verniciatura, mostrati in figura 3 e genericamente indicati con 30. Essi comprendono un ugello spruzzatore 31 montato all'estremità di un tubo rigido 32 connesso ad un tubo flessibile adduttore 33 proveniente da un serbatoio, con relativa pompa, posto in posizione remota e non mostrato. L'ugello erogatore 31 e il tubo 32 sono sostenuti da un supporto, genericamente indicato con 34, fissabile amovibilmente in 40 alle staffe 15 del telaio 1 mediante i mezzi di sgancio rapido. In particolare, il tubo rigido 32 è connesso attraverso un manicotto 35 ad un perno 36 montato girevolmente sul supporto 34 e azionato da un motore 37 a velocità variabile tramite una trasmissione articolata 38. Per mezzo di una vite di registro 39 l'inclinazione del manicotto 35 può essere variata, per cui in definitiva, l'ugello 31 può essere regolato in altezza ed inoltre si sposta angolarmente con continuità in senso orizzontale per azione del motore 37.

L'apparecchiatura secondo l'invenzione comprende anche una centralina di controllo, non mostrata, la quale incorpora anche i serbatoi dei liquidi fissativo, di sterilizzazione e di verniciatura nonché le relative pompe. Della centralina di controllo fa parte un pannello con i comandi di marcia dell'apparecchiatura e di controllo delle varie funzioni. Essa comprende inoltre un'unità di trasformazione della corrente elettrica dai valori di rete a 12-24 volt e tutti i dispositivi di sicurezza e di allarme necessari.

Nell'uso, l'apparecchiatura secondo l'invenzione viene posta sul tetto da trattare in modo che le sue due cinghie motrici 8 vadano a disporsi sul fondo di due gole del pannello, mentre la centralina di controllo, eventualmente carrellata, viene sistemata su una impalcatura adiacente al tetto o a terra o in qualsiasi altra posizione ritenuta idonea affinché l'operatore possa accedervi in condizioni di assoluta sicurezza.

Naturalmente la distanza tra le cinghie motrici è standardizzata in funzione della distanza tra le scanalature dei pannelli ondulati commerciali e può comunque essere regolata variando la posizione della connessione tra la barre 5 e le aste trasversali 6 per compensare eventuali piccole differenze tra un pannello e 1'altro .

L'apparecchiatura viene quindi avviata erogando durante la marcia in avanti la soluzione sterilizzante in modo da rimuovere tutte le incrostazioni presenti sul tetto e durante la marcia all'indietro viene erogato il liquido fissativo per impedire ogni possibile dispersione di fibre d'amianto sollevate dalle spazzole. Dopo di chè si smonta il carter 3 porta-spazzole e si applica al telaio 1 il supporto 30 e quindi si riaw ia l'apparecchiatura per erogare la vernice facendola avanzare a marcia indietro da una estremità all'altra nel tetto e spostandola al termine di ciascun passaggio di uno spazio pari sostanzialmente alla sua larghezza. Preferibilmente vengono date due mani di vernice di colore diverso sia per giudicare al meglio la qualità del lavoro eseguito, sia per poter controllare nel tempo il livello di usura. Le cinghie motrici 8 sono realizzate in robusta gomma che assicura una adeguata tenuta per attrito sulla superficie da trattare, quando questa è bagnata, alle usuali pendenze dei tetti realizzati con questo tipo di materiale. Inoltre, data la loro elasticità, l'apparecchiatura è in grado di superare agevolmente variazioni ed inversioni di pendenza quali quella dovuta al colmo del tetto, nonché canali lungo il tetto larghi fino a 30-40 cm. Inoltre le cinghie possono essere provviste di ventose per aumentare la presa nel caso di superfici molto ripide o scivolose, quali quelle di vetro o di metallo, o verticali. Per evitare scorrimenti tra le cinghie e i rispettivi rulli, possono essere usate cinghie dentate e rulli dentati.

Vantaggiosamente 1'apparecchiatura secondo l'invenzione può essere provvista anteriormente di una lama a disco, non mostrata, e relativo motorino di azionamento per tagliare le estremità dei perni di aggancio del pannello alla sottostante struttura del tetto, i quali sporgendo più o meno dalla superficie possono interferire con il movimento delle spazzole.

Le spazzole sono realizzate preferibilmente in acciaio inox o in materiale plastico ad alta resistenza.

La soluzione sterilizzante usata può essere scelta tra quelle disponibili in commercio, ad esempio il prodotto STERIL SOLUX della ditta IVAS, o equivalenti.

L'apparecchiatura secondo l'invenzione può essere usata anche qualora il tetto debba essere successivamente rimosso per l'applicazione su di esso di prodotti specifici, quali il prodotto AMIANTFIX della ditta IVAS, o equivalenti, anche in questo caso senza che l'operatore debba stazionare sul tetto per applicare questi prodotti.

Varianti e/o modifiche potranno essere apportare all'apparecchiatura per la pulitura e la verniciatura di coperture di edifici secondo la presente invenzione, senza per questo uscire dall'ambito di protezione dell'invenzione medesima.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la pulitura e la verniciatura di coperture di edifici caratterizzata dal fatto di comprendere : - una struttura semovente motorizzata con un carter ad essa amovibilmente fissato che alloggia mezzi a spazzola agenti sulla superficie di detta copertura; primi mezzi spruzzatori atti ad erogare liquidi di trattamento su detta superficie solidali a detto carter e comunicanti con mezzi di contenimento e di alimentazione di detti liquidi; - secondi mezzi spruzzatori atti ad erogare una sostanza verniciante su detta superficie comunicanti con mezzi di contenimento e di alimentazione di detta sostanza e applicabili a detta struttura semovente in sostituzione di detto carter; - mezzi per il comando a distanza di detta struttura semovente e di detti mezzi a spazzola e per il controllo delle varie operazioni.
2. 2. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui detta struttura semovente comprende un telaio formato da due barre longitudinali spaziate connesse da aste trasversali, entro ciascuna barra essendo disposta una fila di rulli di guida su cui è avvolta una cinghia motrice, su detto telaio essendo montato un motore connesso ad una coppia di detti rulli situati sull'una e sull'altra di dette barre.
3. 3 . Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto carter delimita un vano dove sono alloggiati detti mezzi a spazzola, detto vano essendo in comunicazione con mezzi aspiratori per il continuo allontanamento delle particelle rimosse da detta superficie .
4. 4 . Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detti primi mezzi spruzzatori sono montati sopra detto carter e comprendono almeno un ugello erogatore di liquido fissativo ed almeno un ugello erogatore di liquido sterilizzante.
5. 5 . Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detto carter è connesso a detto telaio mediante connessioni a sgancio rapido.
6. 6. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi a spazzola comprendono almeno due gruppi di spazzole controrotanti e sagomate secondo la forma della superficie da trattare.
7. 7. Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, in cui la posizione di dette spazzole rispetto alla superficie da trattare è regolabile.
8. 8 . Apparecchiatura secondo le rivendicazioni precedenti, in cui lungo il suo bordo anteriore inferiore è previsto un setto semirigido di tenuta sagomato come il profilo della superficie da trattare.
9. 9. Apparechiatura secondo le rivendicazioni precedenti, in cui anteriormente ad essa sono previsti mezzi di taglio sostanzialmente tangenti alle creste della superficie per il taglio delle estremità di perni da essa sporgenti .
10. 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 1, in cui detti secondi mezzi spruzzatori comprendono un ugello oscillante orizzontalmente e regolabile in altezza.
11. 11. Apparecchiatura per la pulitura e la verniciatura di coperture di edifici sostanzialmente come sopra descritto ed illustrato con riferimento ai disegni annessi.