ITFI20130165A1 - "kit di fissaggio di sanitari a pavimento e sanitario impiegabile con detto kit" - Google Patents

"kit di fissaggio di sanitari a pavimento e sanitario impiegabile con detto kit"

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Publication number
ITFI20130165A1
ITFI20130165A1 IT000165A ITFI20130165A ITFI20130165A1 IT FI20130165 A1 ITFI20130165 A1 IT FI20130165A1 IT 000165 A IT000165 A IT 000165A IT FI20130165 A ITFI20130165 A IT FI20130165A IT FI20130165 A1 ITFI20130165 A1 IT FI20130165A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
sanitary
floor
anchoring
kit
fixing
Prior art date
Application number
IT000165A
Other languages
English (en)
Inventor
Stefano Pacifici
Original Assignee
Ceramica Globo S P A
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Ceramica Globo S P A filed Critical Ceramica Globo S P A
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E03WATER SUPPLY; SEWERAGE
    • E03DWATER-CLOSETS OR URINALS WITH FLUSHING DEVICES; FLUSHING VALVES THEREFOR
    • E03D11/00Other component parts of water-closets, e.g. noise-reducing means in the flushing system, flushing pipes mounted in the bowl, seals for the bowl outlet, devices preventing overflow of the bowl contents; devices forming a water seal in the bowl after flushing, devices eliminating obstructions in the bowl outlet or preventing backflow of water and excrements from the waterpipe
    • E03D11/13Parts or details of bowls; Special adaptations of pipe joints or couplings for use with bowls, e.g. provisions in bowl construction preventing backflow of waste-water from the bowl in the flushing pipe or cistern, provisions for a secondary flushing, for noise-reducing
    • E03D11/16Means for connecting the bowl to the floor, e.g. to a floor outlet
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16BDEVICES FOR FASTENING OR SECURING CONSTRUCTIONAL ELEMENTS OR MACHINE PARTS TOGETHER, e.g. NAILS, BOLTS, CIRCLIPS, CLAMPS, CLIPS OR WEDGES; JOINTS OR JOINTING
    • F16B7/00Connections of rods or tubes, e.g. of non-circular section, mutually, including resilient connections

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Description

"KIT DI FISSAGGIO DI SANITARI A PAVIMENTO E SANITARIO IMPIEGABILE CON DETTO KIT"
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
La presente invenzione riguarda il settore dei sanitari, ad esempio sanitari in ceramica come vasi e bidet. Più in particolare l'invenzione riguarda un kit di fissaggio di sanitari a pavimento.
Stato della Tecnica
Il fissaggio di sanitari (ad esempio bidet e gabinetti) a pavimento avviene tramite l'impiego di viti che si impegnano in tasselli ad espansione che si inseriscono in fori praticati nel pavimento. Le viti attraversano fori passanti formati nella ceramica del sanitario da fissare e si impegnano nei tasselli ad espansione alloggiati nei fori del pavimento, così da ancorare il sanitario al pavimento. La Fig.8 illustra una soluzione di fissaggio di questo tipo. Il sanitario 100 viene fissato ad un pavimento P tramite una coppia di viti 101 che si inseriscono attraverso rispettivi fori passanti previsti nella parte inferiore della base del sanitario 100, vantaggiosamente in una tasca o zona ribassata 103, di cui il sanitario è provvisto. Ciascuna vite 101 si impegna in un tassello ad espansione 105 inserito in un corrispondente foro F formato nel pavimento. Un ancoraggio di questo tipo richiede che il sanitario sia dotato di due tasche laterali 103 realizzate nella base, le quali vincolano l'estetica del sanitario.
Per ancorare a pavimento sanitari privi di tasche 103 sono stati realizzati kit di fissaggio che presentano coppie di staffe destinate ad essere inserite all'interno del vano cavo della base del sanitario, come mostrato schematicamente in Fig.9. Il sanitario, ancora indicato con 100 presenta una cavità 100A delimitata da pareti laterali 100B. Queste sono corredate di fori passanti 107 per viti 109 che si impegnano dall’esterno del sanitario ciascuna ad una rispettiva staffa ad L indicata con 111 ed alloggiata all'interno della cavità 100A del sanitario. Ciascuna staffa 111 èe ancorata al pavimento P tramite un’ulteriore vite 101, che si inserisce in un tassello ad espansione 105 alloggiato in un foro F praticato nel pavimento. La testa di ciascuna vite 109 viene normalmente coperta da un cappuccio cromato 109C per motivi estetici. Anche in questo caso l'estetica del sanitario risente della presenza degli organi di ancoraggio a pavimento, poiché le viti 109 sporgono dalla superficie esterna del sanitario e rimangono a vista, ancorché coperti da idonei cappucci decorativi. Inoltre è necessario disporre di una pluralità di kit di fissaggio con staffe 111 di apertura angolare variabile in funzione dell'inclinazione della parete 107 del sanitario destinato ad essere fissato a pavimento.
Vi è pertanto l'esigenza di un sistema di fissaggio o ancoraggio di un sanitario, quale un bidet od un vaso, a pavimento che superi in tutto od in parte gli inconveniente della tecnica nota.
Sommario dell’invenzione
Per ottenere un fissaggio del sanitario a pavimento, senza che gli organi di fissaggio o ancoraggio rimangano visibili dall’esterno, una volta montato il sanitario, viene previsto un kit comprendente: almeno un elemento di ancoraggio a pavimento; almeno un elemento di ancoraggio al sanitario; almeno un elemento di accoppiamento reciproco tra il elemento di ancoraggio a pavimento ed il elemento di ancoraggio al sanitario.
Il fissaggio del sanitario viene ottenuto con due di tali kit, ovvero con un kit doppio, utilizzando quindi complessivamente due elementi di ancoraggio al pavimento e due elementi di ancoraggio al sanitario, nonché due elementi di accoppiamento reciproco. Due elementi di ancoraggio al pavimento vengono fissati al pavimento, ad esempio tramite tasselli ad espansione o simili, ad una distanza opportuna dalla parete e con una determinata distanza reciproca. Queste distanze sono determinate dalla dimensione e dalla forma del sanitario, come risulterà chiaro dalla descrizione dettagliata che segue. Inoltre, due elementi di ancoraggio al sanitario vengono fissati sul sanitario, all’interno della sua base, in prossimità del bordo inferiore del sanitario stesso. I rispettivi elementi di accoppiamento reciproco possono essere vincolati ai due elementi di ancoraggio a pavimento oppure ai due elementi di ancoraggio al sanitario, indifferentemente. Per rendere invisibile dall’esterno il sistema di ancoraggio, gli elementi di ancoraggio al sanitario vengono fissati a quest’ultimo preferibilmente tramite fori ciechi, che si aprono sulla superficie interna del sanitario, ma che non hanno sbocco sulla superficie esterna.
Poiché usualmente i sanitari sono formati da pareti doppie, con una camera vuota al centro, di alleggerimento, il foro cieco a cui viene fissato l’elemento di ancoraggio al sanitario può essere un foro che attraversa integralmente la parete interna e sbocca nell’intercapedine di alleggerimento, senza attraversare la parete esterna. Ciascun kit può vantaggiosamente comprendere due elementi di ancoraggio, uno al sanitario e uno a pavimento, tra loro simmetrici, così che utilizzando due kit si hanno a disposizione due coppie di elementi di ancoraggio tra loro simmetrici, e quindi due coppie di elementi di ancoraggio tra loro uguali. Di questi, una coppia di elementi simmetrici viene usata come coppia di elementi di ancoraggio a pavimento e l’altra coppia di elementi simmetrici viene usata come coppia di elementi di ancoraggio al sanitario. Su ciascun lato del sanitario saranno così previsti due elementi di ancoraggio uguali, uno fissato a pavimento e l’altro fissato al sanitario, tra loro accoppiati con il rispettivo elemento di accoppiamento.
In pratica, gli elementi di ancoraggio di un kit sono preferibilmente tra loro simmetrici, così che tutti i kit contengono elementi uguali tra un kit e l’altro; per montate il sanitario verranno in tal caso usati due kit uguali. Viceversa, in forme di realizzazione meno vantaggiose, un kit può presentare due elementi di ancoraggio uguali. In questo caso saranno previsti due tipi di kit tra loro differenti, dove gli elementi di ancoraggio del kit di un primo tipo sono simmetrici rispetto agli elementi di ancoraggio del kit del secondo tipo. Il sanitario verrà montato usando due kit, uno di ciascun tipo. In ancora ulteriori forme di realizzazione, un singolo kit può presentare tutti i quattro elementi di ancoraggio necessari.
Vantaggiosamente, il kit può essere comprensivo di un organo di fissaggio a pavimento per ciascun elemento di ancoraggio a pavimento. Ad esempio l’organo di fissaggio a pavimento può comprendere una vite con tassello ad espansione. In alternativa, il kit può essere privo di tale organo di fissaggio, e l’utente può usare una vite con tassello di espansione disponibile in commercio.
Inoltre, vantaggiosamente il kit può essere corredato di un organo di fissaggio al sanitario, ad esempio una vite con un elemento espansibile. L’elemento espansibile è realizzato per impegnarsi nel foro cieco sulla superficie interna del sanitario e per essere ivi fissato tramite espansione ad opera della vite.
Non si esclude la possibilità di fissare l’elemento di ancoraggio al sanitario in altro modo, ad esempio per incollaggio. In tal caso il sanitario sarà integralmente privo di fori di montaggio.
Per accoppiare reciprocamente reciproco comprende una spina inseribile in una sede dell’elemento di ancoraggio a pavimento ed in una sede del rispettivo elemento di ancoraggio al sanitario. Come sopra accennato, la spina può in tal caso essere inserita ad esempio preventivamente nella sede dell’elemento di ancoraggio a pavimento, in modo tale da presentare una estremità preferibilmente svasata ad invito (ad esempio semisferica, o preferibilmente conica o tronco-conica) sporgente dalla sede e rivolta verso il corrispondente elemento di ancoraggio al sanitario, il quale viene accoppiato alla spina tramite un movimento del sanitario parallelamente al pavimento.
Per facilitare il montaggio degli elementi di ancoraggio a pavimento alla corretta distanza reciproca, in vantaggiose forme di realizzazione, ciascun elemento di ancoraggio a pavimento può comprendere un’asola per l’impegno del rispettivo organo di fissaggio a pavimento. In questo modo risulta più agevole registrare la distanza reciproca di due elementi di ancoraggio a pavimento anche dopo aver forato i pavimento e quindi dopo aver definito la posizione dei tasselli ad espansione.
Anche gli elementi di ancoraggio al sanitario possono comprendere un’asola per l’impegno del rispettivo organo di fissaggio al sanitario, per rendere più agevole il posizionamento.
In alcune forme di realizzazione, l’elemento di ancoraggio a pavimento comprende: un corpo principale provvisto di una superficie sostanzialmente piana, destinata ad essere posta a contatto con il pavimento, e di un’apertura per il passaggio di detto organo di fissaggio al pavimento; un’appendice estendentesi da detto corpo principale e formante una sede per l’inserimento di una estremità di detto elemento di accoppiamento reciproco.
Inoltre, l’elemento di ancoraggio al sanitario può comprendere: un corpo principale provvisto di una superficie sostanzialmente piana, destinata ad essere posta a contatto con il sanitario, e di un’apertura per il passaggio di detto organo di fissaggio al sanitario; un’appendice estendentesi da detto corpo principale e formante una sede per l’inserimento di una estremità di detto elemento di accoppiamento reciproco.
Vantaggiosamente ciascuna sede per l’inserimento dell’estremità dell’elemento di accoppiamento reciproco può essere ricavata in una rispettiva appendice sporgente da un bordo del rispettivo corpo principale dell’elemento di ancoraggio al pavimento e dell’elemento di ancoraggio al sanitario, rispettivamente. Il corpo principale e l’appendice dell’elemento di ancoraggio al sanitario e dell’elemento di ancoraggio al pavimento possono essere tra loro speculari, ciascuna rispettiva appendice occupando circa metà della dimensione del bordo da cui detta estremità sporge.
Secondo un ulteriore aspetto, l’invenzione riguarda un sanitario, quale un bidet od un gabinetto, preferibilmente in materiale ceramico, destinato ad essere montato a pavimento e comprendente una base di appoggio aa pavimento, detta base presentando un bordo inferiore, una superficie esterna, ed una superficie interna, in cui detta base presenta due fori ciechi che si aprono sulla superficie interna della base, per l’impegno ad un kit di fissaggio al pavimento. Come sopra accennato, per foro cieco si intende in generale un foro che non è visibile dalla superficie esterna del sanitario e che quindi può eventualmente sboccare nella cavità o intercapedine cava della struttura del sanitario.
Ulteriori possibili caratteristiche e forme di realizzazione sono descritte nel seguito, con riferimento a forme di attuazione dell’invenzione, e nelle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.
Breve Descrizione dei Disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione del gruppo secondo l'invenzione. Più in particolare, nel disegno:
le Figg.1A ed 1B mostrano gli elementi di due kit di fissaggio in un assetto parzialmente assemblato, per illustrarne il funzionamento;
la Fig.2 mostra una vista assonometrica di un primo elemento di ancoraggio di un kit di fissaggio;
la Fig.3 mostra una vista assonometrica di un secondo elemento di ancoraggio del kit di fissaggio;
la Fig.4 mostra una vista assonometrica di un elemento di accoppiamento reciproco degli elementi di ancoraggio del kit di fissaggio;
la Fig.5 mostra una sequenza di montaggio a pavimento di due componenti di un kit di fissaggio a pavimento;
la Fig.6 illustra il montaggio di un elemento di un kit ad un sanitario;
la Fig.6A mostra un ingrandimento del dettaglio VIA della Fig.6;
la Fig.7 mostra l'accoppiamento del sanitario all'elemento di ancoraggio fissato a pavimento;
la Fig.7A mostra un ingrandimento del dettaglio VIIA della Fig.7.
Descrizione Dettagliata di Forme di Attuazione dell’Invenzione
La descrizione dettagliata che segue di forme di realizzazione esemplificative si riferisce ai disegni allegati. Gli stessi numeri di riferimento in disegni differenti identificano elementi uguali o simili. Inoltre, i disegni non sono necessariamente in scala. La descrizione dettagliata che segue non limita l’invenzione. Piuttosto, l’ambito dell’invenzione è definito dalle rivendicazioni accluse.
Il riferimento in tutta la descrizione a “una forma di realizzazione” o “la forma di realizzazione” o “alcune forme di realizzazione” significa che una particolare caratteristica, struttura o elemento descritto in relazione ad una forma di realizzazione è compresa in almeno una forma di realizzazione dell’oggetto descritto. Pertanto la frase “in una forma di realizzazione” o “nella forma di realizzazione” o “in alcune forme di realizzazione” in vari punti lungo la descrizione non si riferisce necessariamente alla stessa o alle stesse forme di realizzazione. Inoltre le particolari caratteristiche, strutture od elementi possono essere combinati in qualunque modo idoneo in una o più forme di realizzazione.
Con iniziale riferimento alle Fig.1A-4, verranno inizialmente illustrati i componenti principali di un singolo kit di fissaggio secondo una forma di realizzazione dell'invenzione. Come apparirà chiaro in seguito, per fissare un sanitario a pavimento occorrono due kit di fissaggio del tipo qui descritto. In altre forme di realizzazione, possono essere previsti kit di fissaggio comprendenti un numero doppio di componenti, così che un singolo kit è sufficiente per il montaggio di un sanitario.
In alcune forme di realizzazione il kit di montaggio comprende un primo elemento di ancoraggio 1 mostrato isolatamente in Fig.2 ed un secondo elemento di ancoraggio 2, illustrato isolatamente in Fig.3. Come apparirà chiaro in seguito, i due elementi di ancoraggio 1 e 2 possono essere utilizzati alternativamente come elementi di ancoraggio a pavimento o come elementi di ancoraggio al sanitario. In generale, in un singolo kit un elemento verrà usato come elemento di ancoraggio a pavimento e l'altro come elemento di ancoraggio al sanitario e per ottenere l'ancoraggio complessivo di un sanitario a pavimento verranno usati due kit uguali, ovvero un kit doppio, comprendente due elementi di ancoraggio 1 e due elementi di ancoraggio 2.
In vantaggiose forme di realizzazione i due elementi di ancoraggio 1 e 2 sono speculari.
Il primo elemento di ancoraggio 1 comprende un corpo principale 3.1 che può avere una forma sostanzialmente allungata a base preferibilmente circa rettangolare, ad esempio con angoli stondati. In possibili forme di realizzazione il corpo 3.1 dell'elemento di ancoraggio 1 presenta una cavità 5.1 che può essere corredata di una parete di fondo 7.1. La parete di fondo 7.1 può presentare un'apertura di fondo 9.1. In vantaggiose forme di realizzazione l'apertura 9.1 ha una forma allungata, a mo’ di asola. La dimensione maggiore dell'apertura allungata 9.1 può essere parallela alla dimensione maggiore del corpo 3.1, ad esempio può essere parallela al lato maggiore del rettangolo di base dell’elemento di ancoraggio 1 quando questo ha uno sviluppo rettangolare allungato.
Vantaggiosamente, l'elemento di ancoraggio 1 può comprendere inoltre un’appendice 11.1 che si estende dal corpo principale 3.1. Nella forma di realizzazione illustrata l'appendice 11.1 sporge dal lato minore del corpo 3.1 a base sostanzialmente rettangolare. Vantaggiosamente l'appendice 11.1 può presentare una larghezza indicata con L pari a circa la metà della dimensione del bordo del corpo principale 3.1 da cui tale appendice 11.1 sporge. In Fig.2 la dimensione dei bordi minori del corpo principale 3.1 è indicata con LB.
Nell'appendice 11.1 può essere ricavata una sede 13.1 per un elemento di accoppiamento reciproco tra i due elementi di ancoraggio 1 e 2. Una forma di realizzazione dell’elemento di accoppiamento reciproco è mostrata in Fig.4. In questa realizzazione esemplificativa l’elemento di accoppiamento reciproco ha la forma sostanzialmente di una spina o perno, con una estremità conica. La sua funzione verrà chiarita in seguito.
La sede 13.1 può avere una sezione trasversale circolare od in generale una forma coerente con la forma della sezione trasversale dell'elemento di accoppiamento reciproco 15.
Nella forma di realizzazione illustrata nel disegno, la sede 13.1 è realizzata in forma di foro passante attraverso l'intera larghezza dell'appendice 11.1, ma ciò non è necessario. Come apparirà chiaro in seguito, infatti, è sufficiente che la sede 13.1 sia aperta su un lato dell'appendice 11.1 e più esattamente sul lato indicato con 12.1 in Fig.2.
In vantaggiose forme di realizzazione lo spessore dell'elemento di ancoraggio 1 può essere variabile e diminuire gradualmente dal bordo da cui sporge l’appendice 11.1 fino al bordo opposto.
L'elemento di accoppiamento reciproco 15 può presentare una forma sostanzialmente cilindrica ed una punta sagomata ad invito, ad esempio conica, preferibilmente stondata, come mostrato in Fig.4 (punta 18). Inoltre, in vantaggiose forme di realizzazione l'elemento di accoppiamento reciproco 15 è suddiviso in due porzioni indicate con 15A e 15B in Fig.4. Le due porzioni 15A, 15B sono tra loro separate da un collare o risalto anulare 16 intermedio. Questo consente di inserire l'elemento di accoppiamento reciproco 15 nell'una o nella sede 13.1 dell’elemento di ancoraggio 1 (oppure nell’omologa sede 13.2 dell’elemento di ancoraggio 2) fino ad una lunghezza predeterminata, definita dal collare 16 che serve da battuta, anche quando la rispettiva sede è costituita da un foro passante. In questo modo ad inserimento avvenuto l’elemento di accoppiamento 15 sporge di una lunghezza fissa (porzione 15B) dalla rispettiva sede 13.1 o 13.2.
L’elemento di ancoraggio 2 (illustrato in Fig.3) è speculare rispetto all’elemento di ancoraggio 1. Le sue parti sono designate con gli stessi numeri di riferimento usati per le parti omologhe del componente 1, seguiti dall’indicazione “.2” anziché “.1”. Ad esempio, il corpo dell’elemento di ancoraggio 2 è indicato con 3.2.
Per il montaggio di un sanitario vengono in realtà utilizzati due kit costituiti dai componenti sin qui descritti, ovvero un kit doppio, cioè con due elementi di ancoraggio 2 e due elementi di ancoraggio 1 con rispettivi due elementi di accoppiamento reciproco 15. Le Figg.1A e 1B mostrano come i componenti di due kit (ovvero di un kit doppio) vengono assemblati per il montaggio dei sanitari.
I kit sono corredati, oltre che dei tre componenti sopra descritti, anche di rispettivi organi di fissaggio al pavimento, indicati con 31, e di rispettivi organi di fissaggio al sanitario, indicati con 33. In alcune forme di realizzazione gli organi di fissaggio a pavimento comprendono una vite 35 ed un tassello ad espansione 37. In alcune forme realizzative ciascun organo di fissaggio al sanitario comprende una vite 39 ed un elemento espansibile 41. Possono inoltre essere previste rondelle 43 e 45.
Come si osserva 1A e 1B e come verrà chiarito meglio in seguito con riferimento alle Figg.5 a 7, per il fissaggio di un sanitario si utilizzano due elementi di ancoraggio del tipo 1 e due elementi di ancoraggio del tipo 2. I suddetti elementi di an coraggio vengono accoppiati come segue: un primo elemento di ancoraggio 1 viene accoppiato ad un secondo elemento di ancoraggio 1 tramite il rispettivo elemento di accoppiamento reciproco 15. Con l'organo di fissaggio a pavimento 31 uno degli elementi di ancoraggio 1 viene fissato a pavimento, mentre con l'organo di fissaggio 33 l'altro elemento di ancoraggio 1 viene fissato su una superficie interna del sanitario. In modo speculare un primo elemento di ancoraggio 2 viene accoppiato tramite un rispettivo elemento di accoppiamento reciproco 15 all'altro elemento di ancoraggio 2 omologo (Fig.1A) e gli organi di fissaggio 31 e 33 vengono impiegati per fissare il primo dei due elementi di ancoraggio 2 a pavimento ed il secondo degli elementi di ancoraggio 2 alla parete interna del sanitario.
Più in dettaglio, il procedimento di montaggio del sanitario è il seguente. Su un pavimento P (Fig.5) vengono fissati un elemento di ancoraggio 2 e un elemento di ancoraggio 1. A tale scopo vengono preventivamente realizzati fori F nel pavimento P e al loro interno vengono inseriti i tasselli ad espansione 37. L'interasse dei fori F viene determinato in maniera relativamente precisa in base alle dimensioni del sanitario. Le asole 9.1 e 9.2 dei due elementi di ancoraggio 1 e 2 consentono una registrazione fine della posizione degli elementi di ancoraggio medesimi, così da disporre questi ultimi con un interasse I tra le rispettive sedi 13.1 e 13.2 che corrisponde all'interasse necessario per il montaggio del sanitario, come appresso chiarito. Gli elementi di accoppiamento reciproco 15 vengono inseriti, prima o dopo il fissaggio a pavimento, nelle rispettive sedi 13.1 e 13.2 degli elementi di ancoraggio 1 e 2. Il montaggio avviene in modo tale che gli elementi di accoppiamento reciproco 15 sporgano dalla sede 13.1 e 13.2 dal lato opposto rispetto alla parete (non mostrata) contro cui deve essere montato il sanitario.
Al sanitario, schematicamente indicato con S nelle Figg.6 e 7, vengono ancorati i restanti due elementi di ancoraggio di tipo 1 e di tipo 2, in posizioni coerenti con le posizioni degli elementi di ancoraggio 1 e 2 fissati al pavimento.
Nelle Figg.6 e 7 il sanitario S è rappresentato sezionato per consentire di visualizzare la base B del sanitario stesso e la sua cavita interna BC delimitata da una parete interna BP. Sulla parete interna BP sono previsti fori ciechi FC, in posizioni simmetriche sui due lati contrapposti della base B. Un unico foro FC è visibile nella Fig.6 e nell'ingrandimento della Fig.6A. per foro cieco si intende un foro che non affiora sulla superficie esterna del sanitario, ma che può essere aperto verso un volume vuoto o cavità interno alle pareti del sanitario.
Il fissaggio di ciascun elemento di ancoraggio 1, 2 al sanitario S avviene tramite il rispettivo organo di fissaggio 33, il cui elemento espansibile 41 si inserisce nel corrispondente foro cieco FC. Nelle Figg.6 e 6A è mostrato il montaggio dell'elemento di ancoraggio 2 su uno dei due lati o fianchi della base B del sanitario S, con l'elemento espansibile 41 che viene inserito nel foro cieco FC, mentre la vite 39 è stata introdotta nell'apertura allungata o asola 9.2 realizzata nel corpo 3.2 dell'elemento di ancoraggio 2. In modo speculare, sul lato o fiancata opposta del sanitario viene montato l'elemento di ancoraggio 1.
L'interasse I tra gli elementi di accoppiamento reciproco 15 inseriti negli elementi di ancoraggio 1 e 2 fissati al pavimento è pari all'interasse fra le due sedi 13.2 e 13.1 degli elementi di ancoraggio 2 e 1 fissati al sanitario S.
In questo modo nella successiva fase di montaggio, illustrata nelle Figg.7 e 7A, è possibile appoggiare il sanitario S sul pavimento P allineandolo con gli elementi di ancoraggio 1 e 2 fissati al pavimento e far scorrere il sanitario medesimo secondo la freccia fS verso la parete a cui il sanitario deve essere accostato, fino a far penetrare gli elementi di accoppiamento reciproco 15, che sporgono dagli elementi di ancoraggio 1 e 2 fissati al pavimento P, nelle rispettive sedi 13.1 e 13.2 dei due elementi di ancoraggio 1 e 2 fissati al sanitario. La forma svasata, ad esempio troncoconica stondata 18, degli elementi di ancoraggio 15 facilita l'inserimento nelle sedi 13.1 e 13.2. Il risultato di questa operazione è un ancoraggio stabile del sanitario al pavimento. L'accoppiamento ottenuto garantisce la tenuta ai carichi verticali. La connessione del sanitario alle condutture e/o l’applicazione di un collante, ad esempio silicone, tra il sanitario e la parete e/o tra il sanitario e il pavimento, consente di ottenere un sufficiente grado di fissaggio in direzione orizzontale.
Preferibilmente, il sistema di fissaggio è applicato ai sanitari da montare a filo parete, cioè che vanno a battuta contro il rivestimento della parete. Non si esclude la possibilità di utilizzare il sistema di fissaggio qui descritto anche in altri sanitari, ad esempio da montare ad una certa distanza dalla parete. In generale, peraltro, sarà previsto l’impiego in sanitari che presentano lo scarico a parete, anziché a pavimento, in considerazione del movimento del sanitario parallelamente al pavimento, richiesto per vincolare gli elementi di ancoraggio applicati al sanitario agli elementi di ancoraggio applicati a pavimento.
Le forme di realizzazione qui sopra descritte ed illustrate nei disegni sono state discusse in dettaglio come esempi di attuazione dell’invenzione. Gli esperti del ramo comprenderanno che sono possibili molte modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni, senza discostarsi dai principi, dai concetti e dagli insegnamenti della presente invenzione così come definita nelle allegate rivendicazioni. Pertanto l’ambito dell’invenzione deve essere determinato unicamente sulla scorta della più ampia interpretazione delle rivendicazioni allegate, comprendendo in esso tali modifiche, varianti, aggiunte ed omissioni. I termini “comprendere” e suoi derivati non escludono la presenza di ulteriori elementi o fasi oltre a quelli specificamente indicati in una determinata rivendicazione. Il termine “un” o “una” che precede un elemento, mezzo o caratteristica di una rivendicazione non esclude la presenza di una pluralità di tali elementi, mezzi o caratteristiche. Quando una rivendicazione di dispositivo elenca una pluralità di “mezzi”, alcuni o tutti tali “mezzi” possono essere attuati da un unico componente, organo o struttura. L’enunciazione di determinati elementi, caratteristiche o mezzi in rivendicazioni dipendenti distinte non esclude la possibilità di combinare tra loro detti elementi, caratteristiche o mezzi. Quando una rivendicazione di metodo elenca una sequenza di fasi, la sequenza in cui tali fasi sono elencate non è vincolante, e può essere modificata, se la particolare sequenza non viene indicata come vincolante. L'eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni accluse ha lo scopo di facilitare la lettura delle rivendicazioni con riferimento alla descrizione ed al disegno, e non limita l'ambito della protezione rappresentata dalle rivendicazioni.

Claims (19)

  1. "KIT DI FISSAGGIO DI SANITARI A PAVIMENTO E SANITARIO IMPIEGABILE CON DETTO KIT" RIVENDICAZIONI 1. Un kit per il fissaggio di sanitari a pavimento comprendente: almeno un elemento di ancoraggio a pavimento; almeno un elemento di ancoraggio al sanitario; almeno un elemento di accoppiamento reciproco tra il elemento di ancoraggio a pavimento ed il elemento di ancoraggio al sanitario.
  2. 2. Kit come da rivendicazione 1, in cui all’elemento di ancoraggio a pavimento è associato un organo di fissaggio al pavimento.
  3. 3. Kit come da rivendicazione 2, in cui l’organo di fissaggio a pavimento comprende una vite con tassello ad espansione.
  4. 4. Kit come da rivendicazione 1 o 2 o 3, in cui all’elemento di ancoraggio al sanitario è associato un organo di fissaggio al sanitario.
  5. 5. Kit come da rivendicazione 4, in cui l’organo di fissaggio al sanitario comprende una vite con un elemento espansibile.
  6. 6. Kit come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di accoppiamento reciproco comprende una spina inseribile in una sede dell’elemento di ancoraggio a pavimento ed in una sede dell’elemento di ancoraggio al sanitario.
  7. 7. Kit come da rivendicazione 6, in cui detta spina comprende un’estremità svasata ad invito, atta ad inserirsi in detta corrispondente sede dell’elemento di ancoraggio al sanitario.
  8. 8. Kit come da rivendicazione 7, in cui detta estremità svasata ad invito ha una forma sostanzialmente conica o tronco-conica.
  9. 9. Kit come da una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto elemento di ancoraggio al sanitario e detto elemento di ancoraggio al pavimento sono tra loro speculari.
  10. 10. Kit come almeno da rivendicazione 2, in cui detto elemento di ancoraggio a pavimento comprende un’asola per l’impegno del rispettivo organo di fissaggio a pavimento.
  11. 11. Kit come almeno da rivendicazione 4, in cui detto elemento di ancoraggio al sanitario comprende un’asola per l’impegno del rispettivo organo di fissaggio al sanitario.
  12. 12. Kit come almeno da rivendicazioni 1 a 4, in cui detto elemento di ancoraggio a pavimento comprende: un corpo principale provvisto di una superficie sostanzialmente piana, destinata ad essere posta a contatto con il pavimento, e di un’apertura per il passaggio di detto organo di fissaggio al pavimento; un’appendice estendentesi da detto corpo principale e formante una sede per l’inserimento di una estremità di detto elemento di accoppiamento reciproco.
  13. 13. Kit come almeno da rivendicazione 12, in cui detto elemento di ancoraggio al sanitario comprende: un corpo principale provvisto di una superficie sostanzialmente piana, destinata ad essere posta a contatto con il sanitario, e di un’apertura per il passaggio di detto organo di fissaggio al sanitario; un’appendice estendentesi da detto corpo principale e formante una sede per l’inserimento di una estremità di detto elemento di accoppiamento reciproco.
  14. 14. Kit come da rivendicazioni 12 e 13, in cui ciascuna sede per l’inserimento dell’estremità dell’elemento di accoppiamento reciproco è ricavata in una rispettiva appendice sporgente da un bordo del rispettivo corpo principale dell’elemento di ancoraggio al pavimento e dell’elemento di ancoraggio al sanitario, rispettivamente.
  15. 15. Kit come da rivendicazione 14, in cui il corpo principale e l’appendice dell’elemento di ancoraggio al sanitario e dell’elemento di ancoraggio al pavimento sono tra loro speculari, ciascuna rispettiva appendice occupando circa metà della dimensione del bordo da cui detta estremità sporge.
  16. 16. Kit come da una o più delle rivendicazioni 12 a 15, in cui detta apertura di passaggio dell’organo di fissaggio a pavimento e/o detta apertura di passaggio di detto organo di fissaggio al sanitario hanno una forma allungata, ed in cui la rispettiva sede per l’inserimento dell’estremità dell’elemento di accoppiamento reciproco è posta ad una estremità della rispettiva apertura allungata.
  17. 17. Kit come da una o più delle rivendicazioni 12 a 16, in cui il corpo dell’elemento di accoppiamento al pavimento e/o il corpo dell’elemento di accoppiamento al sanitario comprendono una cavità, nel cui fondo è realizzata le rispettiva apertura per il passaggio dell’organo di fissaggio al pavimento e/o dell’organo di fissaggio al sanitario.
  18. 18. Un sanitario, quale un bidet od un gabinetto, preferibilmente in materiale ceramico, destinato ad essere montato a pavimento e con scarico a parete, e comprendente una base di appoggio al pavimento, detta base presentando un bordo inferiore, una superficie esterna, ed una superficie interna, in cui detta base presenta due fori ciechi che si aprono sulla superficie interna della base, per l’impegno ad un kit di fissaggio al pavimento.
  19. 19. Un complesso comprendente un sanitario come da rivendicazione 18, e due kit come da una o più delle rivendicazioni 1 a 17.
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