ITFI20100165A1 - "metodo e macchina per produrre un manufatto a maglia e manufatto ottenuto" - Google Patents

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ITFI20100165A1
ITFI20100165A1 IT000165A ITFI20100165A ITFI20100165A1 IT FI20100165 A1 ITFI20100165 A1 IT FI20100165A1 IT 000165 A IT000165 A IT 000165A IT FI20100165 A ITFI20100165 A IT FI20100165A IT FI20100165 A1 ITFI20100165 A1 IT FI20100165A1
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IT
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needles
quarter
weaving
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IT000165A
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Carlo Casini
Nerino Grassi
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Golden Lady Co Spa
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    • D04BKNITTING
    • D04B9/00Circular knitting machines with independently-movable needles
    • D04B9/10Circular knitting machines with independently-movable needles with two needle cylinders for purl work or for Links-Links loop formation
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Description

"METODO E MACCHINA PER PRODURRE UN MANUFATTO A MAGLIA E MANUFATTO OTTENUTO"
DESCRIZIONE
Campo Tecnico
L'invenzione si riferisce ad un metodo e ad una macchina per la tessitura a maglia di un indumento quale una mutanda, un collant o simili ed in generale di un manufatto a maglia comprendente un corpino e due gambali.
Stato della Tecnica
Per la produzione di collant o simili, il metodo attualmente più diffuso à ̈ quello di tessere su una macchina circolare da maglieria monocilindro due tessuti tubolari a maglia, tagliarli nel senso della lunghezza in corrispondenza della zona della mutanda ed unirli insieme cucendo fra loro i rispettivi lembi tagliati. Un collant così ottenuto presenta una buona indossabilità, tuttavia la presenza delle cuciture risulta antiestetica e scomoda per l'indossamento, in particolare nella zona inguinale. In alcuni casi, per ottenere un maggiore comfort di indossamento, nella zona inguinale dell'indumento viene cucito un tassello di tessuto, aumentando tuttavia così il costo di produzione del collant.
Per superare tali inconvenienti sono stati sviluppati vari procedimenti e corrispondenti macchine di tessitura a maglia per produrre collant che presentano all'uscita dalla macchina stessa una configurazione già indossabile che non richiede ulteriori lavorazioni di cucitura nella zona della mutanda o corpino dell'indumento.
Uno di tali procedimenti à ̈ ad esempio descritto nel brevetto US 4011738, rilasciato il 15/3/1977, e prevede la tessitura a maglia di un tale indumento mediante una macchina circolare da maglieria a doppio cilindro. La macchina produce un primo tessuto tubolare atto a vestire il bacino mediante entrambi i cilindri che sono fatti ruotare di moto alterno e lavorano gli stessi fili di una o più cadute, gli aghi di un cilindro lavorando una prima metà del tessuto tubolare quando i cilindri ruotano in un senso, e quelli dell'altro cilindro lavorando l'altra metà quando i cilindri ruotano in senso opposto. Quindi la macchina inizia a ruotare di moto continuo producendo contemporaneamente con entrambi i cilindri altri due tessuti tubolari, uno per ogni cilindro, destinati a vestire le gambe (nel seguito detti "gambali"), ciascuno dei quali à ̈ tessuto come proseguimento di una rispettiva metà del primo tessuto tubolare. Mentre a prima vista l'aspetto di un tale indumento à ̈ del tutto accettabile per la mancanza di qualsiasi cucitura nella mutanda, tuttavia esso presenta alcuni inconvenienti basilari che ne hanno impedito la diffusione commerciale e che di seguito si riassumono.
Nella lavorazione a moto alterno della parte a mutanda, i due cilindri affacciati della macchina erano tenuti avvicinati fra loro per quanto possibile per ridurre al minimo l'intramaglia di collegamento delle due metà del primo tessuto tubolare. Pertanto, per consentire il movimento degli aghi di ciascun cilindro per prendere il filo e formare maglia in una o più cadute senza interferire con gli aghi corrispondenti dell'altro cilindro, in entrambi i cilindri vengono utilizzati solo aghi alterni, ad esempio aghi di posto dispari nel cilindro inferiore ed aghi di posto pari in quello superiore. Ne consegue che la parte a mutanda à ̈ lavorata con la metà degli aghi disponibili in ciascun cilindro, ottenendo una densità di maglia più che dimezzata rispetto ad un equivalente indumento cucito classico tessuto su una macchina di pari finezza, ciò che limita fortemente l'indossabilità ed il potere coprente dell'indumento così ottenuto, in particolare per le taglie forti.
Detti tre tessuti tubolari presentano un unico punto in comune, punto che si viene a trovare nella parte più bassa (precisamente il punto 21 della Fig.3 del brevetto US 4011738) e più sollecitata del cavallo. E' invitabile che in tale punto si concentrino le tensioni dell'indossamento, rendendo l'indumento fragile e scomodo da portare.
Sommario dell’Invenzione
La presente invenzione ha lo scopo di proporre un metodo di tessitura a maglia di un indumento con un corpino e due gambali, come ad esempio una mutanda, un collant o simili del tipo descritto nel brevetto US 4011738, ma sostanzialmente migliorato, in modo da superare sostanzialmente gli inconvenienti citati.
In sostanza, nel metodo secondo l'invenzione, il corpino à ̈ tessuto da entrambi i cilindri a moto alterno utilizzando un arco di aghi adiacenti minore di 360°, cioà ̈ minore del numero totale di aghi del cilindro. Successivamente i cilindri tessono in moto continuo i due tessuti formanti i gambali del collant utilizzando tutti i loro aghi.
Secondo la presente invenzione, per la tessitura a moto alterno del corpino tutti gli aghi dei due cilindri compresi in detto arco di lavoro sono mantenuti attivi e fanno maglia, quelli di un cilindro lavorando quando la coppia di cilindri ruota in un senso e quelli dell'altro cilindro lavorando quando la coppia lavora in senso opposto. I cilindri sono tenuti ad una distanza assiale prefissata fra di loro (ad esempio 10 mm) sufficiente perché gli aghi in lavoro di un cilindro non interferiscano con quelli del cilindro opposto quando, come in questo caso, le cadute attive di un cilindro sono sfalsate angolarmente rispetto a quelle dell'altro cilindro. Ciò fa sì che, quando all'inversione del moto il filo passa dagli aghi di un cilindro a quelli del cilindro opposto, un rispettivo tratto di filo lungo quanto la distanza che separa i cilindri colleghi le estremità corrispondenti dei ranghi del lembo destro e del lembo sinistro del corpino. In tal modo, nel capo finito, tali lembi del corpino sono collegati fra loro da detti tratti di filo ciascuno dei quali forma una intramaglia più lunga delle intramaglie adiacenti, marcando due linee di collegamento di detti lembi nel capo finito. Tali linee, a capo indossato, vengono a trovarsi in corrispondenza della linea mediana ventrale e di quella dorsale del bacino, rispettivamente, come le cuciture dei collant classici, ma in questo caso sono prive di spessore e con effetto estetico decisamente più gradevole, anche perché, nell'indossamento, la lunghezza di tali intramaglie viene in parte assorbita nelle colonne adiacenti di maglie dei due lembi e così risulta scarsamente visibile.
Secondo una vantaggiosa forma di realizzazione viene previsto un metodo di tessitura a maglia, comprendente le fasi di:
− tessere almeno una parte del corpino con moto alterno del primo cilindro e del secondo cilindro ;
− tessere i gambali con un moto rotatorio continuo del primo cilindro e del secondo cilindro, ciascun cilindro tessendo uno dei gambali;
in cui viene previsto di mantenere inattivi gli aghi di un arco temporaneamente inattivo di aghi su detto primo cilindro e detto secondo cilindro durante la tessitura a moto alterno di detta almeno una parte del corpino; portare in lavoro alcuni almeno degli aghi di detti due archi di aghi temporaneamente inattivi del primo cilindro e del secondo cilindro al termine della tessitura a moto alterno di detta almeno una parte del corpino, formando una linea di intreccio di unione di detti due gambali; in cui almeno un rango parziale d'inizio di uno di detti gambali viene tessuto da uno di detti primo cilindro e secondo cilindro con punti flottati che sono immagliati insieme ad almeno un rango parziale iniziale dell’altro di detti gambali, tessuto dal rispettivo arco temporaneamente inattivo di aghi dell’altro di detti primo cilindro e secondo cilindro, per collegare fra loro il primo gambale ed il secondo gambale lungo una linea di cavallo.
In una vantaggiosa forma di realizzazione dell'invenzione il metodo prevede di estrarre alcuni degli aghi dell’arco temporaneamente inattivo di aghi di uno di detti primo cilindro e secondo cilindro (ad esempio quello inferiore) per trattenere punti flottati formati dall’altro di detti primo cilindro e secondo cilindro (ad esempio quello superiore) lungo la linea di cavallo, durante la tessitura di una porzione iniziale del primo gambale.
Vantaggiosamente, in forme di realizzazione perfezionate dell'invenzione viene previsto di sfalsare assialmente l’uno rispetto all’altro i due cilindri in una fase in cui i punti flottati formati da un cilindro (ad esempio quello superiore) vengono immagliati con un rango parziale iniziale formato dall'altro dei due cilindri (ad esempio quello inferiore.
In alcune forme di realizzazione del metodo secondo l'invenzione viene previsto di estrarre alcuni degli aghi dell’arco temporaneamente inattivo di uno di detti due cilindri, mentre viene tessuto con moto continuo una porzione iniziale del primo gambale con l’altro dei due cilindri, mantenendo inattivi gli aghi di quest'ultimo corrispondenti (cioà ̈ contrapposti) agli aghi estratti del cilindro opposto.
Gli aghi possono essere estratti in modo alterno, dove per alterno si deve intendere un criterio di selezione non necessariamente 1:1, ad esempio anche 1:2 o 2:1 o 3:1, 3:2 etc., cioà ̈ in generale seguendo un criterio in base al quale aghi distanziati tra loro di passi regolari vengono estratti, mentre gli aghi restanti rimangono all'interno del rispettivo cilindro ed inattivi.
Secondo alcune forme di realizzazione del metodo della presente invenzione, terminata la tessitura di detta almeno una parte del corpino tramite moto alterno del primo cilindro e del secondo cilindro, mantenendo temporaneamente inattivi gli aghi di due archi di aghi inattivi su entrambi i cilindri, vengono tessuti su detto primo cilindro e su detto secondo cilindro ranghi di maglia comprendenti ranghi di inizio tessuto lungo una linea corrispondente a detto arco temporaneamente inattivo di aghi del primo cilindro e del secondo cilindro. Inoltre, successivamente alla tessitura dei ranghi di inizio tessuto, su uno dei cilindri inizia la tessitura a moto continuo del primo gambale, con formazione di punti flottati lungo l'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi di detto cilindro, i quali punti flottati vengono trattenuti da aghi estratti lungo l'arco temporaneamente inattivo di aghi dell'altro cilindro. La tessitura del primo gambale continua fino alla formazione di una lunghezza di gambale sufficiente a distanziare reciprocamente i due cilindri di una entità sufficiente a poter tessere simultaneamente di moto continuo detto primo gambale su un cilindro e detto secondo gambale sull'altro cilindro con moto continuo.
In sostanza, secondo l'invenzione viene previsto che l'unione dei due gambali lungo la linea del cavallo avvenga tessendo due ranghi parziali di inizio tessuto, uno su ciascun cilindro, in corrispondenza degli archi di aghi (tra loro contrapposti) che nella fase di tessitura del tessuto sono rimasti inattivi. Eseguita questa operazione, per un sufficiente numero di giri della macchina viene tessuto uno solo dei due gambali con moto continuo su uno dei due cilindri, preferibilmente quello superiore, per far accrescere il gambale sino ad ottenere una sufficiente lunghezza di tessuto da permettere ai due cilindri di distanziarsi in direzione assiale e consentire la tessitura simultanea ed in parallelo dei due gambali l'uno su un cilindro e l'altro sul cilindro contrapposto. Nella fase iniziale di tessitura del primo gambale su un primo cilindro il secondo cilindro rimane inattivo, cioà ̈ non forma maglia, ma alcuni dei gli aghi (preferibilmente aghi selezionati 1:1) nell'arco di aghi rimasti inattivi nella fase di tessitura del corpino vengono utilizzati per trattenere le maglie o punti flottati formati dal cilindro che sta tessendo la prima parte del primo gambale in corrispondenza dell'arco di aghi precedentemente mantenuti inattivi nella fase di tessitura del corpino. Trattenendo in tal modo le maglie o punti flottati formati da un cilindro sugli aghi del cilindro contrapposto si ottiene il collegamento dei due gambali lungo la linea del cavallo.
Nella precedente fase di tessitura del corpino con moto alterno dei due cilindri, la distanza tra i piani di formazione maglia dei due cilindri può essere mantenuta molto piccola, poiché gli aghi dei cilindri lavorano in modo alternato, cioà ̈ durante la rotazione in un verso lavorano gli aghi di un cilindro e durante la rotazione in verso opposto lavorano gli aghi del cilindro opposto, così che la distanza tra i piani di formazione maglia può essere limitata alla distanza necessaria a far lavorare solo uno dei letti circolari di aghi, ora ad un giro quello superiore ed al giro opposto quello inferiore.
Il movimento di sfalsamento assiale dei due cilindri, previsto in alcune forme di realizzazione preferite dell'invenzione, consente di utilizzare per un numero adeguato di giri della macchina gli aghi alterni estratti del cilindro temporaneamente non in lavoro durante la tessitura a moto continuo, tramite l'altro cilindro, della parte iniziale del primo gambale, mantenendo impegnati i punti flottati senza dover tirare il tessuto in formazione, cioà ̈ mantenendo estratti gli aghi del cilindro che temporaneamente non sta tessendo.
Lo sfalsamento angolare di almeno un passo tra i due cilindri consente di formare una doppia serie di punti flottati, impegnando in questo modo tutte le colonne di maglia in fase di formazione sul cilindro (ad esempio quello superiore) che inizia la tessitura del primo gambale a corrispondenti aghi estratti del cilindro contrapposto (ad esempio quello inferiore).
Secondo vantaggiose forme di realizzazione dell'invenzione, per eseguire la legatura tra i gambali lungo la linea del cavallo, il metodo prevede la seguente sequenza di fasi:
− azionare gli aghi dell'arco temporaneamente inattivo di aghi del secondo cilindro per eseguire, con detti aghi dell'arco temporaneamente inattivo di aghi, ranghi di inizio tessuto;
− invertire il verso di rotazione del primo cilindro e del secondo cilindro e attivare gli aghi dell'arco temporaneamente inattivo di aghi di del primo cilindro per tessere ranghi di inizio tessuto;
− estrarre nel secondo cilindro alcuni degli aghi dell'arco temporaneamente inattivo di aghi, mentre nel primo cilindro vengono attivati tutti gli aghi salvo quelli allineati con gli aghi estratti nel secondo cilindro, gli aghi attivati dell'arco temporaneamente inattivo di aghi del primo cilindro interponendosi fra gli aghi estratti del secondo cilindro e detti aghi attivati del secondo cilindro catturando e trattenendo punti flottati prodotti dal primo cilindro;
− mantenendo estratti detti aghi dell’arco temporaneamente inattivo di aghi del secondo cilindro, sfalsare assialmente l’uno rispetto all’altro detto primo cilindro e detto secondo cilindro;
− continuare a tessere detto primo gambale con il primo cilindro per formare una prima porzione di tessuto del primo gambale, mantenendo estratti detti aghi dell’arco temporaneamente inattivo di aghi del secondo cilindro;
− riportare detto primo cilindro e detto secondo cilindro coassiali fra loro e allontanare l’uno dall’altro parallelamente ai rispettivi assi il primo cilindro ed il secondo cilindro;
− iniziare la tessitura di un secondo gambale con il secondo cilindro, mentre il primo cilindro continua la tessitura del primo gambale.
In alcune forme di realizzazione il metodo secondo l'invenzione comprende fase intermedia di tessitura, nel seguito della descrizione detta "fase di legatura", fra la lavorazione del corpino a moto alterno e quella dei gambali a moto continuo, in cui, nei due cilindri, gli aghi che erano stati esclusi durante la lavorazione del corpino (nel seguito detti "aghi dell'arco C") vengono rimessi in lavoro per tessere le parti interne dei due gambali, i ranghi iniziali delle due parti essendo collegati fra loro per fornire continuità al tessuto nella parte inguinale dell'indumento.
In detta fase di legatura tutti gli aghi dei due cilindri dovrebbero produrre tessuto mentre i cilindri sono mantenuti a detta distanza assiale fra loro, ed un rango iniziale comune ai due gambali prodotto dagli aghi dell'arco C di entrambi i cilindri, per collegare fra loro i gambali nella parte inguinale, risulterebbe composto di maglie lunghe almeno quanto detta distanza, con effetto estetico e di copertura inaccettabile.
Lo scopo della presente invenzione à ̈ quindi di collegare senza discontinuità i lembi iniziali di dette parti interne dei gambali pur lasciando i cilindri a detta distanza assiale fra loro.
Secondo alcune forme di realizzazione, la fase di legatura secondo la presente invenzione à ̈ eseguita mentre i cilindri sono distanziati assialmente fra loro di una distanza prefissata fra i piani abbattaggio delle rispettive platine, tale distanza essendo sufficiente a consentire il moto degli aghi senza interferenza con il cilindro opposto. La fase di legatura può comprendere le seguenti sottofasi:
a) mentre si eseguono almeno l'ultimo rango di moto alterno del corpino ed il successivo primo rango di moto continuo dei gambali, gli aghi dell'arco C di entrambi i cilindri sono messi in lavoro avendone prima aperto le palette mediante dispositivi apriago;
b) si esegue almeno un primo rango di un primo gambale con almeno una caduta di un primo cilindro, mentre gli aghi dell'altro cilindro, per tutta questa sottofase e quella successiva, sono mantenuti inattivi con i loro becchi a livello delle rispettive platine salvo alcuni aghi dell'arco C che sono mantenuti con i loro becchi ad un livello in prossimità del piano di formazione maglia delle platine del cilindro opposto, così da catturare e trattenere punti flottati di almeno uno dei ranghi iniziali del primo gambale;
c) quindi si sfalsano fra loro i due cilindri distanziandone gli assi di una distanza tale che, davanti a detta almeno una caduta che lavora il primo gambale, detti aghi dell'arco C dell'altro cilindro che hanno catturato punti flottati si trovino defilati rispetto a detta caduta in modo da non prenderne più il filo che produce il primo gambale pur continuando a trattenere detti punti flottati;
d) si continua a tessere solo detto primo gambale fino a che il tessuto così prodotto non ha raggiunto una lunghezza sufficiente almeno a portare detti aghi dell'arco C che hanno catturato detti punti flottati con i loro becchi a livello del piano di abbattaggio delle proprie platine, accostando così tali punti flottati tessuti dal primo cilindro al piano di abbattaggio alle platine dell'altro cilindro;
e) si riportano coassiali fra loro i due cilindri e si distanziano fra loro in modo che, mentre con un cilindro si prosegue la tessitura del primo gambale, si inizia a tessere il secondo gambale con l'altro cilindro.
In tal modo i due gambali risultano collegati fra loro nella parte inguinale mediante detti punti flottati di un gambale che sono immagliati con ranghi iniziali dell'altro gambale per collegarli con continuità di densità di maglia fra loro nonostante il fatto che i cilindri siano sempre stati mantenuti distanzati assialmente fra loro.
Completata così la fase di legatura, vengono tessuti i due gambali ed il cilindro che ha iniziato in ritardo la lavorazione del proprio gambale à ̈ lasciato lavorare dopo il completamento del primo gambale, fino a raggiungere lo stesso numero di ranghi di maglia di questo.
In tal modo, per la lavorazione del primo tessuto tubolare a moto alterno si possono utilizzare tutti gli aghi di entrambi i cilindri compresi in detto primo arco di aghi adiacenti. Per la tessitura del corpino ciascun cilindro può ad esempio utilizzare un arco di aghi pari 270°, ottenendo una densità di maglia che si avvicina fortemente a quella di un collant cucito classico, tessuto su una macchina di pari finezza mentre, come descritto sopra, i gambali del collant risultano collegati fra loro secondo una linea di congiunzione che si estende per un arco di aghi di 90° lungo il cavallo. Pertanto l'indumento, ad esempio un collant, secondo questa forma di attuazione dell'invenzione risulta più confortevole da indossare rispetto ai collant conosciuti e non presenta discontinuità di densità di maglia nel tessuto inguinale.
In una forma preferita di attuazione dell'invenzione, dopo che con un primo cilindro si à ̈ eseguito almeno un primo rango di maglie del primo gambale nella sottofase (b) di legatura catturandone le maglie flottate con aghi dell'arco C dell'altro cilindro, detto primo cilindro viene sfalsato angolarmente di un passo di ago rispetto all'altro cilindro e si tesse almeno un ulteriore rango iniziale del primo gambale continuando a catturarne le maglie flottate con detti aghi dell'arco C dell'altro cilindro, producendo così un doppio rango iniziale di collegamento inguinale fra i due gambali, ciò che fornisce una maggiore resistenza a tale collegamento.
Secondo un altro aspetto, l'invenzione riguarda una macchina circolare da maglieria a doppio cilindro per produrre un indumento quale una mutanda, un collant o simile. Le macchine circolari a doppio cilindro sono di per sé note agli esperti del ramo e non richiedono particolari descrizioni in questa sede. Esse comprendono, in generale, un cilindro inferiore ed un cilindro superiore, tra loro coassiali e disposti con i canali di scorrimento degli aghi tra loro contrapposti. Usualmente le macchine a doppio cilindro presentano aghi a doppio becco che vengono trasferiti alternativamente nell’uno o nell’altro dei due cilindri. In alcune macchine circolari a doppio cilindro, vengono previste due serie di aghi, una nel cilindro superiore e l’altra nel cilindro inferiore. Tipicamente gli aghi del cilindro inferiore e del cilindro superiore sono tra loro allineati con gli aghi contrapposti, cioà ̈ gli aghi del cilindro inferiore rivolti con i rispettivi becchi verso l'alto e gli aghi del cilindro superiore rivolti con i becchi verso il basso, in posizioni reciprocamente allineate. Una macchina di questo tipo à ̈ descritta in US-A-4,011,738.
Caratteristicamente, secondo l’invenzione viene prevista una macchina a doppio cilindro, con un cilindro superiore ed un cilindro inferiore tra loro sovrapposti e con gli aghi di un cilindro orientati verso gli aghi dell’altro cilindro, comprendente un sistema di controllo per attuare un metodo di tessitura come sopra definito.
Secondo un aspetto, la macchina secondo l'invenzione, si caratterizza per il fatto di presentare un dispositivo che consente di disassare gli aghi, cioà ̈ per sfalsare, mantenendoli sostanzialmente paralleli l’uno all’altro, gli assi dei due cilindri sovrapposti. In alcune forme di realizzazione la macchina comprende anche un dispositivo che consente il distanziamento assiale dei due cilindri in una di almeno due distanze prefissate, una per la lavorazione del corpino e della fase di legatura ed una per la lavorazione dei gambali.
Vantaggiosamente, in una forma di realizzazione preferita dell’invezione la macchina prevede anche un dispositivo per sfasare angolarmente fra loro di almeno un passo di ago i due cilindri durante la fase di legatura.
Inoltre, nella macchina secondo l'invenzione, per abbreviare quanto possibile il tempo di tessitura, à ̈ previsto che gli aghi di ciascun cilindro possano lavorare con fino a quattro cadute di filo, le cadute di ciascun cilindro essendo disposte per lo più a 90° fra loro ed allineate angolarmente con quelle dell'altro cilindro. Inoltre, nella varie fasi di lavorazione del collant, à ̈ previsto che siano in lavoro:
- nel corpino e nella legatura, due cadute adiacenti di un cilindro e le cadute opposte dell'altro cilindro, ed i due cilindri vengono scostati fra loro in un piano che à ̈ di simmetria rispetto alle due cadute in lavoro di ciascun cilindro.
- nei gambali, quattro cadute per ciascun cilindro.
Secondo una forma di realizzazione, l'invenzione prevede un indumento a maglia comprendente un corpino e due gambali, uniti lungo una zona di cavallo, in cui detto corpino e detti gambali sono formati da un tessuto a maglia continuo senza cuciture, in cui nella zona del cavallo à ̈ prevista una linea di collegamento tra i due gambali formata da almeno un rango parziale di intreccio comune ai due gambali. La linea di collegamento (C) à ̈ formata mediante una fase di legatura come sopra descritta ed il corpino comprende almeno una parte superiore formata da due porzioni unite lungo due linee di intermaglia generate dall'inversione del movimento alternato dei cilindri degli aghi e conseguente passaggio dei fili dall'una all'altra delle due fronture circolari della macchina a doppio cilindro su cui viene tessuto il manufatto. Le due linee di intermaglia si sviluppano rispettivamente su una porzione frontale e su una porzione tergale dell'indumento e la linea di intermaglia frontale à ̈ unita alla linea di intermaglia tergale dai ranghi di collegamento tra i due gambali formati in detta fase di legatura che si estendono lungo la parte inferiore del corpino. In pratica, le due linee di intermaglia e la linea di intreccio del cavallo si sviluppano secondo una curva che si estende dalla zona centrale frontale del bordo sino alla zona centrale tergale del bordo dell'indumento, passando nella zona inguinale, cioà ̈ tra i due gambali.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione del metodo, della macchina e dell'indumento secondo l'invenzione sono descritte nel seguito con riferimento ad un esempio di attuazione e nelle allegate rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.
Breve Descrizione dei Disegni
L'invenzione verrà meglio compresa seguendo la descrizione e l'unito disegno, il quale mostra una pratica forma di realizzazione non limitativa dell'invenzione.
Più in particolare, nel disegno: la
Fig.1 mostra una vista prospettica schematica di un collant secondo l'invenzione; le
Figg.2 e 3 mostrano una vista prospettica schematica parziale dei due cilindri di una macchina circolare in due fasi della tessitura del collant di Fig.1, rispettivamente durante la tessitura della mutanda e durante la tessitura dei gambali; la
Fig.4 mostra una vista prospettica laterale del collant prodotto nelle Figg.2 e 3, come si presenta quando cade dalla macchina; la
Fig.5 Ã ̈ una vista in sezione secondo V-V del collant di Fig.4; le
Figg.6A - 6D mostrano rispettive viste di una macchina circolare da maglieria a doppio cilindro secondo l'invenzione in sezione secondo un piano assiale che biseca l'arco di aghi rimasti inattivi, durante rispettive fasi di tessitura del collant; la Fig.7 mostra una vista il dettaglio VII della Fig.27 ingrandito; la
Fig.8 mostra un dettaglio ingrandito e schematico della zona di legatura lungo la linea del cavallo, in una forma di realizzazione semplificata; la
Fig.8a mostra un dettaglio analogo alla Fig.8, in una forma di realizzazione non semplificata;
Fig.9 mostra il dettaglio IX della Fig.6B ingrandito; la
Fig.10 mostra il dettaglio X della Fig.6C ingrandito; la
Fig.11 mostra una vista frontale della testa tessile di una macchina circolare da maglieria a doppio cilindro atta a produrre il collant secondo il metodo dell'invenzione; la
Fig.12 mostra una vista simile a quella della Fig.11, ma con il cilindro superiore ed i suoi organi di supporto e di comando sollevati ulteriormente rispetto al cilindro inferiore ed alla restante parte della macchina; la
Fig.13 Ã ̈ una vista in pianta secondo XIII-XIII di Fig.11; le
Figg.14 e 15 sono viste in pianta verso il basso secondo XIV-XIV di Fig. 11 e verso l'alto secondo XV-XV di Fig.11, rispettivamente; le
Figg.16 e 17 sono viste laterali della testa tessile secondo XVI-XVI di Fig.11 in due assetti diversi di allineamento dei cilindri; le
Figg.18 e 19 sono viste ingrandite secondo XVIII-XVIII e XIX-XIX di Fig.17, rispettivamente; la
Fig.20 Ã ̈ una vista prospettica secondo la freccia F1 di Fig.18, la
Fig.21 Ã ̈ una vista secondo XXI-XXI di Fig.20; e le
Figg.22 a 33 mostrano viste degli aghi, sottoaghi e platine delle due teste (mostrati ribaltati sul piano del disegno), delle bocchette guidafilo delle cadute attive nella fase illustrata in ciascuna figura e delle camme di comando degli aghi e dei sottoaghi della macchina di Fig.11 prese dall'esterno dei cilindri e sviluppate in piano.
Descrizione Dettagliata di Forme di Attuazione dell’Invenzione
La Fig.11 mostra una vista frontale della testa tessile di una macchina circolare da maglieria a doppio cilindro atta a formare il collant secondo il procedimento dell'invenzione e comportante due teste sovrapposte a quattro cadute ciascuna. Ciascuna testa comprende un cilindro e i rispettivi organi di tessitura e di alimentazione del filo. IN particolare, nell'esempio illustrato la macchina comprende un cilindro inferiore 11 ed un cilindro superiore 13, I cilindri 11, 13 delle due teste sono in genere coassiali (salvo durante alcune fasi cosiddette "di legatura" nelle quali vengono leggermente e temporaneamente disassati, come sarà descritto nel seguito), ed hanno le estremità munite di aghi avvicinate specularmente fra loro rispetto ad un piano orizzontale di traccia Y-Y e le canalette degli aghi allineate fra loro. Ciascun cilindro à ̈ dotato di canali in cui scorrono i rispettivi aghi, indicati con 15 sia per il cilindro superiore (13), sia per cilindro inferiore (11).
Il cilindro inferiore 11 à ̈ supportato mediante cuscinetti 12A (Fig.17) in un supporto 12 fissato ad una piastra di base 14 a sua volta sostenuta da un basamento non mostrato nel disegno. Al supporto 12, tramite una piastra anulare intermedia 16 sostenuta da colonnette 18, sono fissate le camme di comando degli aghi e dei sottoaghi o jacks del cilindro inferiore 11, mentre ad una piastra anulare superiore 20 - supportata sulla piastra intermedia 16 mediante colonnette 22 - sono incernierati guidafili 24 (Fig.14) secondo rispettivi assi verticali 24A, i guidafili essendo azionati individualmente mediante rispettivi attuatori pneumatici 24B ed elettrovalvole (non mostrate nel disegno). Nella Fig.14 à ̈ anche mostrata la cosiddetta "custodia platine" 26, ossia - come à ̈ noto agli esperti del settore - una piastra anulare che nella faccia inferiore porta il circuito di camme di comando delle platine e che à ̈ tenuta centrata su una corona portaplatine solidale al cilindro 11 (non mostrata nel disegno) mediante tre perni 28 muniti di cuscinetti a sfere. Alla custodia platine 26 sono applicate le bocchette guidafilo 30A, 30B delle quattro cadute della testa inferiore, due bocchette guidafilo 30B essendo fissate alla custodia stessa mediante viti e due bocchette guidafilo 30A essendo montate sulla custodia scorrevoli radialmente mediante rispettive slitte 30C sotto l'azione di rispettivi attuatori (non mostrati) atti a tenerle o nella posizione radiale accostata al cilindro 11 mostrata nella Fig.14, o in una posizione allontanata radialmente da questo in funzione del procedimento di lavorazione del collant secondo l'invenzione, come sarà spiegato nel seguito.
Alla piastra di base 14 sono fissate tre colonne verticali 30, 32, 34 (vedere anche la Fig.16) le quali, mediante rispettivi manicotti scorrevoli 30A, 32A, 34A solidali con una piastra 23 sostengono la piastra 23 stessa alla quale à ̈ applicata la testa superiore della macchina. Analogamente a quanto descritto per il cilindro inferiore 11, la testa superiore comprende un supporto 36 che, mediante cuscinetti 36A (Fig.17), sostiene il cilindro degli aghi superiore 13. Al supporto 36, tramite una piastra anulare intermedia 38 sottostante al supporto stesso e sostenuta da colonnette 40, sono fissate le camme di comando degli aghi e dei sottoaghi o jacks del cilindro superiore 13, mentre ad una ulteriore piastra anulare 42, sottostante a detta piastra intermedia 38 e sostenuta da questa mediante colonnette 44, sono incernierati guidafili 46 (Fig.15) secondo rispettivi assi verticali 46A, guidafili che sono azionati individualmente mediante rispettivi attuatori pneumatici 46B ed elettrovalvole (non mostrate nel disegno). Analogamente a quanto descritto sopra per il cilindro inferiore, nella Fig.15 à ̈ anche mostrata la "custodia platine" 48 del cilindro superiore 13, custodia che à ̈ tenuta centrata sulla corona portaplatine del cilindro superiore 13 (non mostrata nel disegno) mediante tre perni muniti di cuscinetti a sfere. Alla custodia platine 48 sono applicate le bocchette guidafilo 50A, 50B delle quattro cadute della testa superiore, due bocchette guidafilo 50B essendo fissate alla custodia stessa mediante viti e due bocchette guidafilo 50A essendo montate sulla custodia scorrevoli radialmente mediante rispettive slitte 50C sotto l'azione di rispettivi attuatori (non mostrati) atti a tenerle o nella posizione radiale accostata al cilindro 13 mostrata nella Fig.15, o in una posizione allontanata radialmente da questo in funzione del procedimento di lavorazione del collant secondo l'invenzione, come sarà spiegato nel seguito.
La piastra 23 che sostiene la testa superiore può traslare verticalmente lungo le tre colonne verticali 30, 32, 34 (vedere anche la Fig.12) mediante detti manicotti scorrevoli 30A, 32A, 34A sotto l'azione di una coppia di martinetti 52, 54 coassiali fra loro e fissati alle piastre 14, 23, rispettivamente. Tali martinetti sono disposti con gli steli 52A, 54A dei rispettivi pistoni coassiali, le estremità di tali steli essendo contrapposte tra loro con interposto un distanziale 55. Il distanziale 55, mediante un proprio foro filettato, à ̈ avvitato sulla estremità libera dello stelo 52A ed ivi fissato mediante un controdado 57.
Così, quando nessuno dei due martinetti 52, 54 à ̈ attivato, tramite gli steli dei due martinetti ed il distanziale filettato 55 à ̈ possibile regolare la distanza verticale delle due teste della macchina nell'assetto di Fig.11, in particolare la distanza verticale dei piani di abbattaggio contrapposti delle platine. Tale distanza à ̈ regolata ad un valore Z1 (vedi Fig.6B) tale da essere leggermente maggiore alla distanza “d†(Fig.9) fra l'estremità distale dell'ago - dal lato del becco - e la punta della propria paletta completamente aperta (ad esempio Z1=10 se questa distanza nell'ago à ̈ di 9 mm), così da consentire alle due teste sovrapposte di tessere contemporaneamente con cadute reciprocamente angolarmente sfalsate.
Inoltre, la corsa del primo martinetto 52 Ã ̈ prefissata per sollevare la testa superiore nell'assetto di Fig.12, distanziando fra loro i cilindri 11, 13 in modo da portare detta distanza fra i piani di abbattaggio delle platine ad un secondo valore Z2 pari ad almeno il doppio di Z1. Infine, il secondo martinetto 54, quando azionato, consente un ulteriore distanziamento delle due teste della macchina, per facilitare le comuni operazioni di manutenzione della macchina, quali l'inserimento dei fili nei guidafili, la sostituzione di aghi od altro.
La macchina secondo l'invenzione presenta anche un dispositivo di disassamento dei cilindri atto a disassare fra loro i cilindri di una distanza Y1 (Fig.17) (ad esempio dell'ordine di 4,5 mm) durante alcune fasi di legatura, come sarà descritto nel seguito. Il dispositivo comprende una coppia di guide parallele 58 (Figg.11, 16 e 17) applicate alla faccia superiore della piastra 23 sulle quali scorrono pattini 58A fissati ad una piastra 56 di supporto del portacilindro superiore 36. Le guide sono orientate perpendicolarmente al piano del disegno della Fig.11 ed una coppia di martinetti pneumatici 60 ad asse parallelo alle guide - collegati a perni 56A, 23A fissati alle piastre 56, 23, rispettivamente - à ̈ interposta fra tali piastre 23, 56 per spostarle a comando secondo le guide 58 di detta distanza prefissata Y1, disassando così fra loro le due teste della macchina, ed in particolare i cilindri 11, 13. Battute regolabili di fine corsa (non mostrate nel disegno) consentono l'aggiustamento di detta distanza Y1 ad un valore voluto. Per consentire tale disassamento quando i cilindri sono in funzione, la trasmissione di moto fra i cilindri 11 e 13 comprende un albero di accoppiamento 62 (vedere anche le Figg. 16 e 17) le cui estremità sono collegate ciascuna mediante un rispettivo giunto flessibile a soffietto 64 a rispettive pulegge dentate 66, 68, il giunto flessibile superiore 64 essendo collegato all'albero 62 mediante un accoppiamento scanalato 65. Una rispettiva cinghia dentata 70, 72 collega ciascuna puleggia dentata 68, 66 ad una corrispondente puleggia dentata 74, 76 solidale angolarmente con il rispettivo cilindro 13, 11. I giunti flessibili a soffietto 64 ed il giunto scanalato 65 consentono il limitato disassamento dei cilindri 11, 13 per la distanza Y1 senza introdurre giochi nella trasmissione.
La macchina secondo l'invenzione presenta inoltre un dispositivo di sfasamento angolare dei cilindri, atto a sfasarli fra loro di un valore angolare prefissato, ad esempio pari ad un passo di ago, durante alcune fasi del procedimento di tessitura, come sarà descritto nel seguito. Il dispositivo comprende una coppia di rulli tendicinghia 78 (Figg.18 a 21A) atti a tenere tesa la cinghia superiore 70 della trasmissione di moto fra i cilindri 11 e 13. Ciascun rullo 78 à ̈ folle su un rispettivo perno 80 solidale ad una rispettiva bielletta 82 fissata ad una piastra 84 mediante un perno a vite 82A. La piastra 84 - mediante perni con testa esagonale 85 - à ̈ tenuta accostata alla faccia inferiore di una piastra di supporto 86 solidale con la piastra 56, e può scorrere rispetto ad essa ortogonalmente al piano degli assi dei due cilindri 11, 13 secondo due proprie asole 84A attraverso le quali passano con minimo gioco i perni 85. I perni 80 sono collegati fra loro mediante un tirante 88 (Figg.18, 20, 21A) le cui estremità sono filettate e fissate mediante dadi 88A a blocchetti 80A solidali con i perni 80, in modo da consentire di regolare a piacere la tensione della cinghia dentata 70 dopo aver momentaneamente allentato le viti 82A di bloccaggio delle biellette 82 che portano i rulli tendicinghia, per consentire la rotazione delle biellette stesse rispetto alla piastra 84. Alla faccia superiore della piastra 86 à ̈ tenuta accostata mediante perni con testa esagonale 90A una ulteriore piastra 90 alla quale à ̈ fissato un martinetto pneumatico 92 il cui stelo 92A à ̈ fissato ad una staffa 94 solidale con la piastra 56. La piastra 90 può scorrere rispetto alla piastra di supporto 86 parallelamente ad un piano di traccia P-P (Figg.13, 18, 19) in cui giacciono gli assi dei cilindri 11, 13 quando sono tra loro disossati. Il movimento di scorrimento à ̈ definito da asole 90B nelle quali passano con minimo gioco i perni 90A. Inoltre, la piastra 90 presenta due bordi contrapposti 90C, paralleli fra loro ed inclinati rispetto al piano di traccia P-P, contro i quali si appoggiano senza gioco due rulli folli 96 (Figg.18, 21) il cui asse à ̈ solidale con la piastra 86. In tal modo, azionando il martinetto 92, à ̈ possibile traslare di una quantità prefissata la piastra 90 con i due rulli tendi-cinghia 78, ortogonalmente al piano P-P. Con tale movimento, i rulli tendi-cinghia 78 provocano/consentono l'allungamento/il rilascio - a seconda del senso di detta traslazione - dei rispettivi rami di cinghia con i quali sono ciascuno in contatto, provocando così una rotazione relativa delle due pulegge 68, 74 e di conseguenza sfalsando angolarmente fra loro i cilindri 11, 13.
Nelle Figg.22 a 33 sono mostrati vari istanti del ciclo di tessitura rappresentati in uno sviluppo in piano dei due cilindri 11 e 13, limitatamente agli organi fondamentali per la comprensione del processo di tessitura. Nelle varie figure numeri uguali e simboli uguali indicano le stesse parti della macchina in vari assetti. Più in particolare, nelle Figg. 22 a 33 sono visibili:
- quattro bocchette guidafilo 30A, 30B, 30B, 30A corrispondenti alle quattro cadute del cilindro inferiore 11 e quattro bocchette guidafilo 50A, 50B, 50B, 50A corrispondenti alle quattro bocchette del cilindro superiore 13. Si noti che nelle figure in questione le bocchette del cilindro inferiore e le bocchette del cilindro superiore così come le camme di formazione maglia (e quindi in definitiva le cadute o alimentazioni dei due cilindri) sono in posizioni angolarmente circa corrispondenti. Ciò, tuttavia, non à ̈ strettamente vincolante, poiché le cadute di un cilindro possono essere angolarmente sfalsate rispetto alle cadute dell’altro cilindro;
- le camme 100A, 100B, 100C, 100D di comando degli aghi 15 (o camme di maglia) del cilindro superiore 13 e le analoghe camme di comando degli aghi 200A, 200B, 200C, 200D del cilindro inferiore 11. Queste camme sono in genere mobili radialmente per poterle escludere dal lavoro in alcune fasi del procedimento di tessitura del collant. Per una migliore comprensione del funzionamento della macchina, ed in particolare della fase di legatura lungo la linea del cavallo, tra i due gambali, nelle Figg.22 a 33 le camme di maglia escluse dal lavoro sono mostrate tratteggiate. Queste camme non interferiscono con i talloni degli aghi e quindi non agiscono sugli aghi quando questi passano con i propri talloni davanti alle camme;
- le camme 102A, 102B di guida dei sottoaghi S del cilindro superiore 13 e quelle analoghe 202A, 202B del cilindro inferiore 11;
- i gruppi 104A, 104B, 104C, 104D di leve di comando dei sottoaghi S del cilindro superiore 13 e gruppi analoghi 202A, 204B, 204C, 204D del cilindro inferiore 11;
- le bocchette guidafilo 50A, 50B della testa superiore e quelle analoghe 30A, 30B della testa inferiore. Le bocchette 50A, 30A, che sono estraibili radialmente, nelle fasi in cui sono estratte sono mostrate con linea a tratti;
Inoltre, nella parte sinistra delle figure in questione sono mostrati per ciascun cilindro (ribaltati sul piano del disegno) un ago 15 con il relativo sottoago S, ed una platina P. I vari elementi sono disposti in corrispondenza dei rispettivi livelli nella posizione di formazione maglia degli aghi.
Inoltre nelle Figg.22 a 33 sono indicati con linee a tratti i percorsi delle estremità degli aghi in varie fasi della tessitura del collant. In corrispondenza delle cadute dei cilindri sono indicate le traiettorie dei becchi degli aghi lungo il tratto di salita e discesa imposti dalle camme di formazione maglia. Nel seguito, si parlerà di “salita†degli aghi normalmente con riferimento al movimento di estrazione dell’ago dal cilindro, indipendentemente dall’orientamento nello spazio di tale moto. Pertanto può essere indicato (come accade normalmente nel gergo tecnico della maglieria) come movimento di “salita†anche il movimento di estrazione degli aghi dal cilindro superiore verso il cilindro inferiore. Analogamente con il termine “discesa†si indica in generale il movimento di retrazione degli aghi nel rispettivo cilindro.
Come verrà chiarito nel seguito, in alcune fasi del processo di tessitura non tutti gli aghi di un determinato arco di aghi vengono portati in lavoro, bensì solo alcuni con una selezione opportuna, ad esempio con una selezione 1:1, oppure anche con un altro tipo di selezione ad esempio 1:2 o 1:3. Nella rappresentazione schematica delle Figg. 22 a 33 questa selezione viene indicata con una rigatura verticale in corrispondenza della curva di salita o di discesa degli aghi. Ad esempio in Fig.24 in corrispondenza della caduta 30B di sinistra (guardando il disegno) tutti gli aghi vengono sollevati, mentre nella caduta 30B di destra vengono sollevati solo gli aghi pari o solo gli aghi dispari, od in generale solo alcuni aghi in funzione della selezione adottata. Questa circostanza à ̈ rappresentata dalle righe verticali sovrapposte al profilo della curva degli aghi in corrispondenza della bocchetta della caduta 30B di destra.
Nella Fig.1 Ã ̈ mostrata una vista prospettica schematica parziale di un collant ottenibile con la macchina e con il metodo secondo l'invenzione. In Fig.1 sono evidenziati alcuni elementi importanti per la comprensione del metodo di tessitura del collant stesso.
In particolare nella Fig.1, nel collant si distingue un corpino 1 che comprende un bordo elastico 3A, 3B circondante l'imboccatura dell'indumento (collant), ed una zona 5A, 5B atta a vestire il bacino e gambali 9A, 9B per vestire le gambe. Il corpino 3A,5A; 3B, 5B à ̈ tessuto a moto alterno in detta macchina circolare da maglieria a doppio cilindro dell'invenzione, la metà sinistra 5A del corpino (guardando la Fig.1) essendo tessuta sul cilindro superiore 13 mentre questo ruota in un senso e la metà destra 5B sul cilindro inferiore 11 mentre questo ruota nel senso opposto, tali metà essendo collegate secondo due linee ideali centrali (m, n) rispettivamente anteriore e posteriore del collant.
Durante la tessitura del corpino, i due cilindri 11, 13 della macchina sono fra loro distanziati ad una distanza Z1 fra i piani di abbattaggio delle rispettive platine P (Fig.6A) e le camme di comando aghi 100A, 100D del cilindro superiore 13 e 200A, 200B del cilindro inferiore 11 sono escluse dal lavoro. In questa fase di tessitura, quando i cilindri ruotano secondo la freccia F2 (Fig.22), la testa superiore lavora con due cadute di filo in corrispondenza delle bocchette guidafilo 50B (vedere anche la Fig.15, qui e nel seguito le varie cadute delle due teste essendo indicate con riferimento alle rispettive bocchette guidafilo) mentre gli aghi della testa inferiore sono inattivi e passano tutti con l'estremità libera all'altezza del piano di abbattaggio delle rispettive platine. In Fig. 22 questo à ̈ chiaramente rappresentato dalle curve di salita e discesa (cioà ̈ di estrazione e retrazione) degli aghi 15 del cilindro superiore 13 in corrispondenza delle cadute 50B, 50B, e dalla linea tratteggiata rettilinea che rappresenta l’assenza di movimento per gli aghi 15 del cilindro inferiore 11.
Quando i cilindri ruotano in senso inverso F3 (Fig.23), à ̈ la testa inferiore che lavora con due cadute di filo in corrispondenza delle bocchette guidafilo 30B (vedere anche la Fig.15) mentre gli aghi della testa superiore sono inattivi e passano tutti con l'estremità libera all'altezza del piano di abbattaggio delle rispettive platine. Ad ogni inversione del moto di rotazione pertanto il filo di ciascuna caduta passa dagli aghi di un cilindro a quelli dell'altro, producendo le due linee di intramaglie m, n che collegano le due parti 3A, 5A e 3B, 5B del corpino.
I gambali 9A, 9B sono invece lavorati a moto continuo con tutte le quattro alimentazioni o cadute delle due teste corrispondenti alle bocchette 30A, 30B; 50A, 50B delle Figg.14, 15, e 33. Il gambale di sinistra 9A viene tessuto sul cilindro superiore 13 della macchina ed il gambale destro 9B viene tessuto sul cilindro inferiore 11. Due linee a tratti A1, A2 di Fig.1 indicano i ranghi di maglie di passaggio tra la parte 5A, 5B del corpino 1 lavorata a moto alterno ed i gambali 9A, 9B lavorati a moto continuo.
I gambali 9A, 9B sono uniti fra loro lungo un arco parziale CC di maglie che definisce la linea di cavallo del collant, linea le cui estremità C1, C2 coincidono con i punti di unione delle linee A1 e A2 ed m, n. La linea del cavallo CC à ̈ formata da uno o più ranghi parziali iniziali di maglie formati da ciascun cilindro, tali ranghi essendo fra loro interallacciati o immagliati, come sarà descritto nel seguito con riferimento alla cosiddetta "fase di legatura" del procedimento di tessitura del collant.
Nella Fig.1 l'andamento di colonne di maglie formate da singoli aghi à ̈ indicato con linee continue. Come si osserva in questa figura, le colonne si estendono dal bordo elastico 3A, 3B lungo la parte 5A, 5B del corpino 1, formando un unico tessuto tubolare e successivamente si dividono per formare i due gambali 9A, 9B, salvo le colonne di maglie che formano la zona interna dei gambali 9A, 9B e che iniziano in corrispondenza da detta linea CC.
Secondo l'invenzione, nella lavorazione del corpino non tutti gli aghi dei cilindri 11 e 13 sono attivi. Infatti, in ciascun cilindro viene utilizzato un arco di aghi contigui pari ad una parte preponderante degli aghi totali, ad esempio per un cilindro di 400 aghi vengono usati 350 aghi formanti un arco di aghi contigui attivi. I restanti aghi formano un arco C di aghi inattivi. Questo arco C di aghi verrà denominato nel seguito anche come “arco temporaneamente inattivo di aghi†. Ciò si verifica sia per il cilindro 11 che per il cilindro 13. Gli aghi dell'arco C di ciascuno dei due cilindri si trovano sostanzialmente nella stessa posizione angolare, cioà ̈ tra loro contrapposti. Essi sono inattivi, nel senso che durante la lavorazione del corpino essi rimangono sempre fuori lavoro, cioà ̈ retratti nei canali del rispettivo cilindro, sia quando i cilindri ruotano in verso orario, sia quando ruotano in verso antiorario. Viceversa, come detto in precedenza, i restanti aghi formanti l'arco complementare a quello C di aghi inattivi lavorano alternativamente ora quelli di un cilindro quando si ruota in verso orario, ora quelli dell'altro cilindro quando si ruota in verso antiorario.
Si ha, pertanto, una sostanziale differenza rispetto ai procedimenti di tessitura descritti nei brevetti anteriori citati nella parte introduttiva della presente descrizione dove, nella fase di tessitura a moto alterno, tutti gli aghi sia del cilindro superiore che del cilindro inferiore vengono portati in lavoro alternativamente, prima gli uni quando si ruota in senso orario e poi gli altri quando si ruota in verso antiorario. In pratica, secondo la presente invenzione, la tessitura del bordo 3A, 3B e della parte 5A, 5B del corpino 1 può avvenire utilizzando una parte preponderante degli aghi di ciascun cilindro, ad esempio 350 aghi su un cilindro di 400 aghi. In questo modo il numero totale di colonne di maglie del bordo elastico 3A, 3B e della parte 5A, 5B del corpino à ̈ pari a 700. Si indicherà nel seguito con N5 il numero di maglie della parte del corpino 5A, 5B. Con Nc/2 si indicherà, invece, il numero di aghi rimasti inattivi in questa fase di tessitura a moto alterno.
Terminata la fase di tessitura a moto alterno delle due metà 5A, 5B della parte del corpino 1 con rispettivi ranghi parziali terminali A1, A2, dopo una fase atta ad iniziare la tessitura sull'arco C di aghi che erano rimasti inattivi (fase cosiddetta di legatura, che verrà descritta dettagliatamente nel seguito), inizia la fase di tessitura dei gambali 9A, 9B (vedere la Fig.3). La fase di tessitura dei gambali avviene con i due cilindri 11, 13 che ruotano di moto continuo in uno stesso senso tessendo fili di rispettive cadute e producendo ciascuno il rispettivo gambale 9A, 9B mediante tutti i propri aghi (ad esempio 400), portando cioà ̈ in lavoro anche gli aghi dei due cilindri 11, 13 precedentemente rimasti inattivi lungo l'arco C in numero pari a Nc/2 (=50 in questo esempio). Ciascun gambale avrà quindi un numero di colonne di maglie N9, pari al numero di aghi del cilindro (nell'esempio 400 aghi).
Vantaggiosamente, durante la tessitura, internamente al cilindro superiore 13, à ̈ generata dall'alto una corrente d'aria mediante un tradizionale sistema di aspirazione non mostrato nel disegno. In tal modo, via via che il collant viene formato (Figg.2 e 3), questo à ̈ aspirato verso l'alto ed avanza internamente al cilindro superiore 13 con le parti 3B del bordo e 5B del corpino ed il gambale 9B inseriti internamente alle corrispondenti parti 3A, 5A, 9A del collant, così che, quando il collant viene estratto dalla macchina, questo si presenta come nelle Figg.4 e 5. Per portare il collant nella sua forma indossabile di Fig.1, occorre estrarre il gambale destro 9B (guardando la Fig.1) dall'interno del gambale sinistro 9A agendo secondo la freccia F di Fig.5, così anche dispiegando, al termine del rovesciamento del gambale 9B, le porzioni destre 5B del corpino e 3B del bordo elastico.
Sarà ora descritta la fase di legatura del procedimento di tessitura del collant. Al termine della tessitura del corpino, questo si presenta come nella Fig.6A, con i ranghi terminali A1, A2 del corpino tenuti dagli aghi dei due cilindri 11, 13 dei rispettivi archi complementari all'arco C, e gli aghi dell'arco C di entrambi i cilindri privi di maglie essendo finora rimasti inattivi.
A questo punto, prima di iniziare la lavorazione dei gambali 9A, 9Ba moto continuo, viene eseguita la fase di legatura in cui gli aghi dell'arco C di aghi temporaneamente inattivo di ciascun cilindro 11, 13 vengono rimessi in lavoro per tessere le parti dei due gambali interne alla linea CC di cavallo, i ranghi iniziali delle due parti essendo collegati fra loro lungo detta linea CC nel modo che sarà di seguito descritto, per fornire continuità al tessuto nella parte inguinale dell'indumento.
La fase di legatura à ̈ eseguita mentre i cilindri sono distanziati assialmente fra loro di una distanza Z1 come durante la fase di tessitura del corpino ed à ̈ descritta nel seguito con particolare riferimento alla sequenza delle Figg 24 a 33. la fase di legatura comprende le seguenti sottofasi:
a) mentre, alla fine del corpino, si esegue l'ultima oscillazione di moto alterno nel senso della freccia F3 (Fig.24) per formare con il cilindro inferiore 11 l'ultimo rango A2 di maglia del corpino con le cadute 30B, si mettono in funzione gli apriaghi 25 della testa inferiore (vedere anche la Fig.14) e si fanno sollevare (cioà ̈ estrarre dal cilindro) anche gli aghi dell'arco C del cilindro inferiore che erano rimasti inattivi durante la lavorazione del corpino, per eseguire con tali aghi dell'arco C su dette cadute 30B due ranghi di inizio tessuto in modo classico, ossia facendo lavorare in tale arco tutti gli aghi in una prima caduta 30B (quella di sinistra guardando la Fig.24) ed alcuni almeno degli aghi nella seconda caduta 30B (quella di destra). Gli aghi che vengono posti in lavoro nella seconda caduta 30B sono selezionati opportunamente. Secondo una forma di realizzazione attualmente preferita, la selezione à ̈ una selezione 1:1, cioà ̈ viene sollevato un ago sì ed uno no, ad esempio vengono sollevati tutti dispari e mantenuti inattivi gli aghi pari o viceversa. Questa situazione à ̈ rappresentata schematicamente in Fig. 24 con la serie di righe verticali sovrapposte alla curva di formazione maglia degli aghi lungo la seconda caduta 30B (cioà ̈ quella di destra in Fig.24). In definitiva: nell’ultima rotazione lavorano tutti gli aghi del cilindro 11 in corrispondenza della caduta 30B di sinistra e tutti gli aghi, escluso aghi alterni (quelli non selezionati) nell’arco temporaneamente inattivo di aghi (C) nella seconda caduta 30B di destra in Fig.24;
b) completato l’ultimo giro in moto alternato, si inverte il moto dei cilindri per eseguire la prima rotazione a moto continuo in senso F2 (Fig.25) e, mentre tutti gli aghi del cilindro inferiore 11 sono mantenuti inattivi (come mostrato dal fatto che le camme 200A-200B, 200C, 200D sono tratteggiate) con i loro becchi a livello delle rispettive platine, si mettono in funzione l'apriago 47 della testa superiore (vedere anche la Fig.15) e gli aghi dell'arco temporaneamente inattivo C di aghi del cilindro superiore 13, cioà ̈ gli aghi che erano rimasti inattivi durante la tessitura del corpino, per eseguire su tale arco C due ranghi di inizio tessuto in modo classico, ossia facendo lavorare tutti gli aghi in una prima caduta 50B (quella di destra guardando la Fig.25) ed aghi alterni (o comunque selezionati in modo opportuno, come discusso in riferimento alla selezione degli aghi dell’arco C del cilindro inferiore 11 nella fase illustrata in Fig. 24) nella seconda caduta 50B (quella di sinistra); c) al giro successivo (Fig.26), mentre tutti gli aghi del cilindro superiore 13 seguitano a tessere nelle due cadute 50B per produrre una parte iniziale del gambale 9A, nel cilindro inferiore 11, mediante il pacco di selezione 204D e le camme 202B della testa inferiore, si sollevano alcuni aghi selezionati dell'arco C temporaneamente inattivo di aghi (vedere le Figg.6B, 7 e 9). Si noti che in questa fase la selezione preferita à ̈ 1:1, cioà ̈ vengono di preferenza selezionati ed estratti dal cilindro inferiore 11 gli aghi di posto pari, mentendo gli aghi di posto dispari dell’arco C inattivi all’interno del cilindro.
Nel seguito si adotterà questa ipotesi, a cui corrisponde (come verrà chiarito nel seguito) una analoga selezione complementare di aghi del cilindro superiore: se nel cilindro inferiore sono stati attivati gli aghi pari, nel corrispondente arco C del cilindro superiore 13 verranno attivati gli aghi di posto dispari e viceversa. Tuttavia, si deve comprendere che in altre forme di realizzazione meno vantaggiose la selezione può essere diversa, ad esempio possono essere selezionati ed estratti aghi secondo una selezione 1:2 oppure 1:3 oppure 2:3 o 2:3 etc. Ciò che rileva à ̈ che non tutti gli aghi dell’arco C di aghi temporaneamente inattivi devono essere sollevati, ma che alcuni di essi devono rimanere retratti cioà ̈ fuori lavoro. In ogni caso, gli aghi selezionati ed estratti dal cilindro 11 vengono portati con i loro becchi ad un livello in prossimità del piano di formazione maglia delle platine P del cilindro superiore 13 ed ivi mantenuti anche per le sottofasi d), e) di seguito descritte. In Fig.26 si osserva che sovrapposta alla alimentazione 30A à ̈ rappresentata una curva definente la traiettoria degli aghi con una serie di righe verticali: la curva mostra come gli aghi vengono sollevati, cioà ̈ estratti dal cilindro e rimangono al livello raggiunto tramite la camma di sollevamento, poiché la camma di formazione maglia corrispondente à ̈ disattiva. Questo corrisponde al fatto che gli aghi selezionati devono rimanere in posizione estratta anche nelle fasi successive (d) ed (e) per gli scopi appresso chiariti. Le righe verticali sovrapposte alla curva rappresentativa del percorso degli aghi indica che gli aghi sono stati selezionati, cioà ̈ non tutti gli aghi ma solo ad esempio quelli di posizione dispari sono stati estratti dal cilindro. In pari tempo, mediante rispettivi pacchi di leve di selezione 104C, 104D e le camme 102B della testa superiore, nel cilindro superiore 13 vengono attivati (cioà ̈ estratti) tutti gli aghi salvo quegli aghi dell'arco C (Fig.7) che corrispondono agli aghi selezionati lungo tale arco C nel cilindro inferiore 11. Nell’esempio presente, poiché nell’arco di aghi C temporaneamente inattivo del cilindro inferiore 11 si à ̈ scelto di estrarre gli aghi dispari, nel corrispondente arco C del cilindro superiore vengono estratti gli aghi pari, mentre rimangono inattivi (e quindi retratti nei rispettivi canali) gli aghi dispari, che vengono lasciati a livello delle rispettive platine, così che gli aghi di posto pari dell'arco C del cilindro superiore 13, quando passano davanti alle cadute 50B, (Figg.27, 28) si interpongono fra gli aghi di posto dispari sollevati del cilindro inferiore 11 (Fig.7), così che questi ultimi catturano e trattengono i punti flottati dei ranghi prodotti dal cilindro superiore 13, come mostrato nelle Figg.7, 6B e 9; d) successivamente, mentre si continua la tessitura a due cadute del gambale 9A con il cilindro superiore 13, mediante il dispositivo di sfalsamento degli assi dei cilindri sopra descritto si sfalsano fra loro i due cilindri distanziandone gli assi di una distanza Y1 (Fig.6C) tale che, passando davanti a dette cadute 50B che stanno producendo ranghi di gambale col cilindro superiore 13, gli aghi alterni (di posto dispari nell’esempio qui descritto) dell'arco C del cilindro inferiore 11 che hanno catturato detti punti flottati si trovino defilati rispetto alle cadute 50B in modo da non poterne prendere più i fili pur continuando a trattenere detti punti flottati. Prima di eseguire il disassamento descritto dei cilindri 11, 13, occorre estrarre radialmente le bocchette 30A e 50A (Fig.31), che appartengono a cadute che in questa fase non sono attive, per evitare che interferiscano con gli aghi a causa del detto disassamento dei cilindri.
e) eseguito il disassamento dei cilindri, si continua a tessere il gambale 9A solo con il cilindro superiore 13 (Fig.31) con le due cadute 50B fino a che il tessuto così prodotto (ossia il lembo di tessuto W in Fig.6C) non ha raggiunto una lunghezza Z2 - quando disteso nel senso delle colonne di maglia - e quindi, mediante il gruppo di leve di selezione 204A e la camma 202A, si abbassano gli aghi di posto dispari dell'arco C del cilindro inferiore 11 (ossia quelli che hanno catturato i punti flottati dei ranghi iniziali del gambale prodotto dal cilindro superiore 13) portandoli con i loro becchi a livello del piano di abbattaggio delle proprie platine, accostando così al piano di abbattaggio delle platine del cilindro inferiore 11 i punti flottati prodotti dal cilindro superiore 13 e con essi anche ranghi iniziali del lembo W del gambale 9A;
f) si riportano i due cilindri 11, 13 coassiali fra loro e si distanziano fra loro i due cilindri parallelamente ai propri assi sino a raggiungere la distanza Z2 fra i piani di abbattaggio delle rispettive platine, come mostrato in Fig.32. Questo movimento di allontanamento reciproco dei cilindri 11, 13 e dei rispettivi piani di formazione maglia à ̈ consentito dal fatto che nelle sottofasi precedenti à ̈ stato formato il lembo W di tessuto formato. Inoltre, si riaccostano radialmente verso il centro nella posizione di lavoro le bocchette 30A e 50A che erano state estratte nella sottofase d) e, mentre con il cilindro superiore 13 si prosegue la tessitura del relativo gambale 9A con le due cadute 50B, si inizia la lavorazione con il cilindro inferiore 11 del relativo gambale 9B con le due cadute 30B (Fig.32). Successivamente si portano in lavoro le restanti due cadute 50A, 50A e 30A, 30A del cilindro superiore 13 e del cilindro inferiore 11 rispettivamente, così da completare la formazione a moto continuo dei due gambali 9A, 9B mediante tutte le otto cadute della macchina.
Seguendo la procedura sopra descritta, i gambali 9A, 9B risultano collegati fra loro nella parte inguinale cioà ̈ lungo la linea CC del cavallo, con continuità di densità di maglia mediante i punti flottati di almeno due ranghi di maglie, nonostante il fatto che i cilindri siano sempre stati mantenuti distanziati assialmente fra loro almeno di detta distanza Z1.
Nella tessitura dei gambali il cilindro inferiore, che ha iniziato in ritardo la lavorazione del proprio gambale 9B, Ã ̈ lasciato continuare a lavorare dopo il completamento dell'altro gambale 9A fino a raggiungere lo stesso numero di ranghi di maglia di questo. Quindi il collant viene scaricato dalla macchina.
In una forma preferita di realizzazione del procedimento di tessitura del collant, fra le sottofasi c) e d) della fase di legatura, si inserisce una ulteriore sottofase c1) nella quale, dopo aver raccolto nell'arco C - con aghi di posto dispari del cilindro inferiore 11 tenuti sollevati - punti flottati di due ranghi prodotti dal cilindro superiore 13 nella fase c), si inverte la selezione 1/1 degli aghi dell'arco C del cilindro superiore e contemporaneamente, mediante il martinetto 92 (Fig.18) si attiva il dispositivo di sfasamento angolare dei cilindri in modo da sfasarli fra loro di un passo di ago. In tal modo gli aghi di posto dispari dell'arco C del cilindro inferiore 11 catturano punti flottati di almeno altri due ranghi prodotti nell'arco C da aghi di posto dispari del cilindro superiore 13 passando dinanzi alle rispettive cadute 50B (Figg.29 e 30), così da collegare nel cavallo CC il primo rango del gambale 9B non solo con i punti flottati di aghi pari di almeno due ranghi iniziali del gambale 9A, ma anche con i punti flottati di aghi dispari di altri almeno due ranghi successivi del gambale 9A, ottenendo così nel cavallo CC un collegamento rinforzato e più coprente fra i due gambali.
La Fig.8 mostra in modo semplificato la zona di formazione dei punti flottati. Per una più semplice rappresentazione ed una migliore comprensione del disegno in questa figura à ̈ mostrato l’intreccio limitatamente ad una caduta, cioà ̈ l’intreccio ottenibile usando una sola caduta 30B per il cilindro inferiore 11 ed una sola caduta 50B per il cilindro superiore 13. Con RS1 ed RS2 sono indicati i due ranghi di inizio tessuto formati dal cilindro superiore 13 lungo la linea CC del cavallo, cioà ̈ in corrispondenza dell’arco C di aghi temporaneamente inattivo. Se la lavorazione avviene con due cadute, i due ranghi si generano con una sola rotazione della macchina. Se viene usata una sola caduta, occorrono due rotazioni della macchina per generare i due ranghi RS1, RS2, ma il risultato à ̈ sempre la formazione di due ranghi di inizio tessuto. Analogamente accade sul cilindro inferiore 11; con RI1 ed RI2 sono indicati i primi due ranghi di maglia formati lungo l’arco o linea CC del cavallo.
Sempre con riferimento alla Fig. 8, lungo l’arco C di aghi temporaneamente inattivi, con 15D-I sono indicati gli aghi di posto dispari sollevati (cioà ̈ estratti) nella fase di legatura dal cilindro inferiore 11, mentre con 15P-I sono indicati gli aghi di posto pari non estratti del cilindro inferiore. Con 15P-S sono indicati gli aghi di posto pari in lavoro sul cilindro superiore 13 e con 15D-S gli aghi di posto dispari fuori lavoro del cilindro superiore 13. Con RF1 ed RF2 sono indicati i punti flottati formati da una sola delle due cadute 50B nelle due sottofasi (c) e (c1).
La Fig.8A mostra la stessa zona di intreccio rappresentata in Fig.8, ma con doppia caduta.
Nella descrizione che precede si à ̈ ipotizzato di iniziare la tessitura del gambale 9A sul cilindro superiore 13 con un moto rotatorio continuo, mentre viene mantenuto fuori lavoro il cilindro inferiore 11, utilizzando solo aghi alterni dell’arco C di aghi temporaneamente inattivi del cilindro inferiore 11 per trattenere i punti flottati lungo la linea del cavallo. Questa soluzione à ̈ preferita, poiché consente di utilizzare normali aghi a linguetta. Infatti, le linguette degli aghi estratti del cilindro inferiore 11 che trattengono i punti flottati rimangono aperte per effetto della gravità, senza necessità di utilizzare complessi aghi a pistone od altri accorgimenti complicati. Peraltro non si esclude l’ipotesi di iniziare la tessitura del gambale 9B sul cilindro 11 mentre si usa il cilindro 13 per trattenere i punti flottati.

Claims (24)

  1. "METODO E MACCHINA PER PRODURRE UN MANUFATTO A MAGLIA E MANUFATTO OTTENUTO" RIVENDICAZIONI 1. Un metodo di tessitura a maglia di un indumento comprendente un corpino (1) e due gambali (9A, 9B) tramite una macchina circolare da maglieria a doppio cilindro comprendente un primo cilindro (13) corredato di aghi (15) ed un secondo cilindro (11) corredato di aghi (15), detti cilindri essendo tra loro sovrapposti, comprendente le fasi di: − tessere almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino (1) con moto alterno del primo cilindro (13) e del secondo cilindro (11); − tessere i gambali (9A, 9B) con un moto rotatorio continuo del primo cilindro (13) e del secondo cilindro (11), ciascun cilindro tessendo uno dei gambali; caratterizzato dal fatto di: mantenere inattivi gli aghi di un arco temporaneamente inattivo (C) di aghi su detto primo cilindro (13) e detto secondo cilindro (11) durante la tessitura a moto alterno di detta almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino (1); portare in lavoro alcuni almeno degli aghi di detti due archi di aghi temporaneamente inattivi del primo cilindro (13) e del secondo cilindro (11) al termine della tessitura a moto alterno di detta almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino (1), formando una linea di intreccio (CC) di unione di detti due gambali (9A, 9B); in cui almeno un rango parziale d'inizio di uno (9A) di detti gambali (9A, 9B) viene tessuto da uno (13) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11) con punti flottati che sono immagliati insieme ad almeno un rango parziale iniziale dell’altro (9B) di detti gambali, tessuto dal rispettivo arco temporaneamente inattivo (C) di aghi dell’altro (11) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11), per collegare fra loro il primo gambale ed il secondo gambale (9A, 9B) lungo una linea di cavallo (CC).
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di estrarre alcuni degli aghi dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi di uno (11) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11) per trattenere punti flottati formati dall’altro (13) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11) lungo detta linea di cavallo (CC), durante la tessitura di una porzione iniziale del primo gambale (9A).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di sfalsare assialmente l’uno rispetto all’altro detto primo cilindro e detto secondo cilindro (13, 11) in una fase di immagliatura dei punti flottati con detto almeno un rango parziale iniziale.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di estrarre alcuni degli aghi dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi dell’uno (11) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11), tessendo con moto continuo detta porzione iniziale del primo gambale (9A) con l’altro (13) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11) mantenendo inattivi gli aghi dell’altro (13) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11) corrispondenti agli aghi estratti dell’uno (11) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11).
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto di estrarre aghi alterni dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto di estrarre aghi selezionati 1:1 dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi dell'altro (11) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11).
  7. 7. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni 3 a 6, caratterizzato dal fatto che dopo aver tessuto una porzione iniziale di detto primo gambale (9A), il primo ed il secondo cilindro (11, 13) vengono riportati sostanzialmente coassiali l’uno all’altro ed allontanati l’uno rispetto all’altro in direzione assiale e viene avviata la tessitura del secondo gambale (9B) con l'altro (11) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11) mentre si continua la tessitura del primo gambale (9A) con l'uno (13) di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11).
  8. 8. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, terminata la tessitura di detta almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino (1) tramite moto alterno del primo cilindro e del secondo cilindro (13, 11), vengono tessuti su detto primo cilindro (13) e su detto secondo cilindro (11) ranghi di maglia comprendenti ranghi di inizio tessuto lungo una linea corrispondente a detto arco temporaneamente inattivo di aghi (C) del primo cilindro e del secondo cilindro (13, 11), ed in cui successivamente su uno (13) di detti primo e secondo cilindro (13, 11) inizia la tessitura a moto continuo del primo gambale (9A), con formazione di punti flottati lungo l'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi di detto un cilindro (13), detti punti flottati venendo trattenuti da aghi estratti lungo l'arco temporaneamente inattivo di aghi (C) dell'altro (11) di detti cilindri, la tessitura di detto primo gambale continuando fino alla formazione di una lunghezza di gambale sufficiente a distanziare reciprocamente detto primo cilindro e detto secondo cilindro (13, 11) di una entità sufficiente a poter tessere simultaneamente di moto continuo detto primo gambale (9A) su detto un cilindro (13) e detto secondo gambale (9B) su detto altro cilindro (11).
  9. 9. Metodo come secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino viene tessuta con una doppia caduta sul primo cilindro (13) ed una doppia caduta sul secondo cilindro (11) e che i gambali vengono completati tessendo con quattro cadute su ciascuno di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11).
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dalle fasi di: a) azionare gli aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11) per eseguire, con detti aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi, ranghi di inizio tessuto; b) invertire il verso di rotazione del primo cilindro e del secondo cilindro (13, 11) e attivare gli aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi di del primo cilindro (13) per tessere ranghi di inizio tessuto; c) estrarre nel secondo cilindro (11) alcuni degli aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi, mentre nel primo cilindro (13) vengono attivati tutti gli aghi salvo quelli allineati con gli aghi estratti nel secondo cilindro (11), gli aghi attivati dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del primo cilindro (13) interponendosi fra gli aghi estratti del secondo cilindro (11) e detti aghi attivati del secondo cilindro catturando e trattenendo punti flottati prodotti dal primo cilindro (13); d) mantenendo estratti detti aghi dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11), sfalsare assialmente l’uno rispetto all’altro detto primo cilindro e detto secondo cilindro (13, 11); e) continuare a tessere detto primo gambale (9A) con il primo cilindro (13) per formare una prima porzione di tessuto (W) del primo gambale (9A), mantenendo estratti detti aghi dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11); f) riportare detto primo cilindro (13) e detto secondo cilindro (11) coassiali fra loro e allontanare l’uno dall’altro parallelamente ai rispettivi assi il primo cilindro (13) ed il secondo cilindro (11); g) iniziare la tessitura di un secondo gambale (9B) con il secondo cilindro (11), mentre il primo cilindro (13) continua la tessitura del primo gambale (9A).
  11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo gambale (9A) ed il secondo gambale (9B) vengono tra loro legati lungo la linea del cavallo (CC) mediante le seguenti fasi operative: a) mentre, alla fine della tessitura di detta almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino, si esegue un'ultima oscillazione di moto alterno in un senso (F3) per formare con il secondo (11) di detti primo cilindro (13) e secondo cilindro (11) l'ultimo rango (A2) di detta almeno una parte (5A, 5B) del corpino (1) con rispettive cadute (30B), si attiva almeno alcuni degli aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi di detto secondo cilindro (11), per produrre due ranghi di inizio tessuto in corrispondenza di detto arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11); b) si inverte il verso di rotazione del primo cilindro e del secondo cilindro (13, 11) per eseguire una prima rotazione a moto continuo (F2) e, mentre tutti gli aghi del detto secondo cilindro (11) sono mantenuti inattivi, si attivano almeno alcuni degli aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del primo cilindro (13) per eseguire due ranghi di inizio tessuto in corrispondenza di detto arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del primo cilindro (13); c) mentre tutti gli aghi del primo cilindro (13) seguitano a tessere per produrre una parte iniziale di un primo (9A) di detti gambali, nel secondo cilindro (11) si estraggono aghi alterni dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi, mentre nel primo cilindro (13) vengono attivati tutti gli aghi salvo quelli allineati con gli aghi estratti nel secondo cilindro (11), gli aghi non attivati del primo cilindro (13) essendo lasciati a livello delle rispettive platine, così che gli aghi attivati dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del primo cilindro (13), quando passano davanti alle rispettive cadute (50B), si interpongono fra gli aghi estratti del secondo cilindro (11) e questi ultimi catturano e trattengono i punti flottati prodotti dal primo cilindro (13) lungo detto arco temporaneamente inattivo di aghi (C); d) mantenendo estratti gli aghi dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11), mentre si continua la tessitura del primo gambale (9A) con il primo cilindro (13), si sfalsano fra loro il primo cilindro ed il secondo cilindro (13, 11) distanziandone gli assi di una distanza (Y1) tale che, passando davanti a dette cadute (50B) del primo cilindro (13) che stanno producendo ranghi del primo gambale (9A), gli aghi estratti dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11) che hanno catturato detti punti flottati si trovano defilati rispetto alle cadute (50B) del primo cilindro (13) in modo da non poterne prendere più i fili pur continuando a trattenere detti punti flottati; e) mantenendo estratti gli aghi dell’arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11), si continua a tessere il primo gambale (9A) con il primo cilindro (13) mediante rispettive cadute (50B) fino a che un lembo di tessuto (W) così prodotto ha raggiunto una lunghezza (Z2) sufficiente a consentire la tessitura contemporanea del primo gambale e del secondo (9A, 9B) sul primo cilindro (13) e sul secondo cilindro (11), consentendo anche di retrarre gli aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11), precedentemente estratti, portandoli con i loro becchi a livello del piano di abbattaggio delle platine del secondo cilindro (11) accostando così al piano di abbattaggio delle platine del secondo cilindro (11) i punti flottati prodotti dal primo cilindro (13) e con essi anche i ranghi iniziali di detto lembo di tessuto (W) del primo gambale (9A); f) si riportano il primo cilindro (13) ed il secondo cilindro (11) coassiali fra loro e si distanziano fra loro di detta distanza (Z2) fra i piani di abbattaggio delle rispettive platine, e si inizia la lavorazione del secondo gambale (9B) con il secondo cilindro (11).
  12. 12. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, dopo che con il primo cilindro (13) si à ̈ eseguito un primo rango di maglie con primi punti flottati di aghi alterni del primo gambale (9A) in una sottofase di legatura, catturando detti primi punti flottati con aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11), detti primo cilindro (13) e secondo cilindro (11) vengono sfalsati angolarmente l’uno rispetto all’altro di almeno un passo di ago e si tesse con detto primo cilindro (13) almeno un secondo rango iniziale del primo gambale (9A) con secondi punti flottati sfalsati rispetto ai primi punti flottati e continuando a catturare detti secondi punti flottati con detti aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi del secondo cilindro (11), iniziando quindi la tessitura del secondo gambale (9B) immagliando detti primi e secondi punti.
  13. 13. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi che catturano punti flottati di ranghi iniziali del primo gambale (9A) sono uniformemente distribuiti lungo detto arco temporaneamente inattivo(C) di aghi.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che detti aghi dell'arco temporaneamente inattivo (C) di aghi che catturano punti flottati di ranghi iniziali del primo gambale (9A) sono distribuiti lungo detto arco temporaneamente inattivo (C) di aghi con una distribuzione 1:1.
  15. 15. Metodo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, durante la tessitura del corpino e della fase di immagliatura, il primo cilindro (13) ed il secondo cilindro (11) sono distanziati assialmente fra loro di una distanza (Z1) fra i piani abbattaggio delle rispettive platine almeno uguale alla distanza fra l'estremità libera degli aghi e la punta delle linguette aperte degli aghi, per consentire la tessitura su almeno una caduta di un cilindro per volta.
  16. 16. Macchina circolare da maglieria a doppio cilindro per produrre un indumento a maglia con un corpino (1) e due gambali (9A, 9B), comprendente un primo cilindro (11) ed un secondo cilindro (13) tra loro sovrapposti, caratterizzata dal fatto di essere programmata per eseguire un metodo come da una o più delle rivendicazioni precedenti.
  17. 17. Macchina circolare da maglieria a doppio cilindro per produrre un indumento a maglia con un corpino (1) e due gambali (9A, 9B), comprendente un primo cilindro (13) con un primo asse ed un secondo cilindro (11) con un secondo asse tra loro sovrapposti, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo (58, 58A, 60) per sfalsare fra loro il primo cilindro ed il secondo cilindro (13, 11) distanziando l'uno rispetto all'altro detto primo asse e detto secondo asse.
  18. 18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo per avvicinare ed allontanare reciprocamente detto primo cilindro (13) e detto secondo cilindro (11) parallelamente al detto primo asse e secondo asse per far assumere al primo cilindro ed al secondo cilindro alternativamente due posizioni a due distanze prefissate, una prima distanza (Z1) per la tessere almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino (1) con moto alterno del primo cilindro (13) e del secondo cilindro (11) e per eseguire una fase di legatura tra il primo gambale (9A) ed il secondo gambale (9B), ed una seconda distanza (Z2), maggiore della prima distanza (Z1), per tessere a moto continuo simultaneamente il primo gambale (9A) ed il secondo gambale (9B).
  19. 19. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni 16 a 18, caratterizzata dal fatto di comprendere un dispositivo (78, 70, 92) per sfasare angolarmente fra loro di almeno un passo di ago detto primo cilindro (13) e detto secondo cilindro (11).
  20. 20. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni 16 a 19, caratterizzata dal fatto di comprendere quattro cadute per ciascuno di detti primo cilindro e secondo cilindro (13, 11)
  21. 21. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni 16 a 20, caratterizzata dal fatto che ciascuno di detti primo cilindro (13) e secondo cilindro (11) presenta quattro cadute (50A-50D; 30A-30D) per la tessitura contemporanea a moto continuo del primo gambale (9A) e del secondo gambale (9B), due cadute adiacenti (50B, 30B) di ciascun cilindro essendo anche usate per la tessitura a moto alterno di almeno una parte (3A, 5A, 3B, 5B) del corpino e per almeno una parte della fase di legatura del primo gambale e del secondo gambale.
  22. 22. Un indumento a maglia comprendente un corpino (1) e due gambali (9A, 9B) uniti lungo una linea di cavallo (CC), in cui detto corpino e detti gambali sono formati da un tessuto a maglia continuo senza cuciture ed in cui nella zona del cavallo à ̈ prevista una linea di collegamento tra i due gambali formata da almeno un rango parziale di intreccio comune ai due gambali, detto intreccio comune presentando un rango parziale di inizio tessuto su uno di detti due gambali, a cui sono immagliati punti flottati formati lungo un rango parziale di inizio tessuto sull'altro di detti due gambali.
  23. 23. Indumento come da rivendicazione 22 in cui il corpino comprende almeno una parte superiore formata da due porzioni unite lungo due linee di intermaglia (m, n) sviluppantisi rispettivamente su una porzione frontale e su una porzione tergale dell'indumento ed in cui la linea di intermaglia frontale à ̈ unita alla linea di intermaglia tergale dai ranghi di collegamento tra i due gambali lungo detta linea di cavallo (CC).
  24. 24. Indumento come da rivendicazione 22 o 23, comprendente un bordo elastico (3A, 3B) da cui si estendono colonne di maglie lungo il corpino formando un unico tessuto tubolare e successivamente si dividono per formare i due gambali (9A, 9B), salvo le colonne di maglie che formano la zona interna dei gambali 9A, 9B e che iniziano in corrispondenza di detto rango parziale di intreccio comune ai due gambali.
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