Titolo: Cesto per materiale inerte
* ;Descrizione ;Campo dell’Invenzione ;La presente invenzione ha per oggetto un cesto per materiale inerte, costituita da pareti in reticolo metallico, del tipo conosciuto con il nome di “gabbione†. Stato della Tecnica ;Sono noti, nel settore delle opere edili, cesti metallici destinati ad essere riempiti con materiali inerti, quali rocce, pietre, ciottoli, e impiegati per la realizzazione di muri di sostegno e argini. Tali cesti, opportunamente affiancati e accatastati, consentono di realizzare una struttura unitaria e nel contempo flessibile, in grado di adattarsi all’andamento del terreno e a sopportare eventuali cedimenti del terreno stesso senza rompersi, come invece accade a muri e argini in calcestruzzo o in muratura. ;I cesti per materiale inerte sono composti da più elementi piani, denominati pareti, costituiti da un reticolo metallico e collegati a formare un contenitore dotato di un’apertura superiore, per l’inserimento del materiale inerte, e di un volume interno occupato, in uso, dal materiale inerte stesso. Tipicamente la forma complessiva del cesto à ̈ a parallelepipedo, realizzato mediante l’unione di una parete di fondo quadrata o rettangolare e di quattro pareti verticali. Ciascuna parete verticale à ̈ collegata inferiormente ad un rispettivo lato della parete di fondo, lateralmente alle due pareti verticali adiacenti ed à ̈ libera superiormente, in corrispondenza dell’apertura. ;Sono note diverse modalità di collegamento delle pareti che compongono il cesto. Ad esempio, le pareti possono essere saldate in corrispondenza dei lati a contatto, oppure possono essere predisposti elementi filiformi a spirale da inserire alternatamente nel reticolo di due pannelli adiacenti in modo tale da legarli assieme e unirli. ;In alternativa, le pareti sono collegate tra loro mediante l’opportuna piegatura, a forma di U, di una o più delle estremità delle aste metalliche orizzontali o verticali che compongono il reticolo di ciascun pannello, in modo che le piegature “avvolgano†ad uncino la prima asta del pannello adiacente disposta ortogonalmente alle aste dotate di piegatura. Ciò consente di collegare le pareti senza realizzare saldature e senza disporre di complessi mezzi di collegamento. ;La Richiedente ha tuttavia riscontrato che gli attuali cesti per materiale inerte sono migliorabili sotto diversi aspetti. ;In particolare, la Richiedente ritiene di poter introdurre modalità di collegamento differenti da quelle mostrate nei documenti di arte nota, da impiegare per la realizzazione dei collegamenti tra le pareti laterali e la parete di fondo oppure tra coppie di pareti adiacenti. ;Scopi e sommario dell’invenzione ;Pertanto lo scopo della presente invenzione, nei suoi vari aspetti e/o forme realizzative, à ̈ mettere a disposizione un cesto per materiale inerte caratterizzato da una struttura resistente alle sollecitazioni tipicamente presenti durante l’uso e dotato di originali mezzi di collegamento tra le pareti. ;In particolare, la Richiedente intende fornire un cesto dotato di collegamenti tra pareti adiacenti in grado di sopportare efficacemente il peso del materiale inerte contenuto in esso o in cesti sovrastanti e adeguato ad ogni condizione operativa, quale la fase di riempimento, sollevamento o spostamento, oppure nel caso di dissesto del terreno di appoggio sottostante il cesto. ;Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ fornire un cesto di semplice e/o economica realizzazione. ;Questi ed altri scopi sono raggiunti da un cesto per materiale inerte avente le caratteristiche tecniche contenute in una o più delle seguenti rivendicazioni, nonché secondo i seguenti aspetti e/o forme realizzative esemplari, variamente combinati, anche con le suddette rivendicazioni. ;Uno degli aspetti della presente invenzione riguarda pertanto un cesto secondo la rivendicazione 1. ;In particolare la presente invenzione concerne un cesto per materiale inerte comprendente una pluralità di elementi piani, o pareti, in forma di rete metallica composta da un intreccio di aste orizzontali e verticali, detta pluralità di pareti comprendendo una parete di fondo e più pareti verticali, ciascuna collegata alla parete di fondo in corrispondenza di un rispettivo bordo inferiore e alle pareti verticali adiacenti in corrispondenza di un rispettivo bordo laterale, in modo tale da definire uno spazio interno al cesto destinato ad essere riempito con materiale inerte. ;In una forma preferita, le aste verticali di almeno due pareti verticali, preferibilmente non adiacenti, terminano in corrispondenza del bordo inferiore con una rispettiva porzione di aggancio comprendente una prima piegatura atta ad avvolgere esternamente l’asta orizzontale più esterna del bordo della parete di fondo al quale à ̈ collegata la parete, una porzione rettilinea oltre la prima piegatura verso l’estremità dell’asta, e una seconda piegatura, più prossima all’estremità dell’asta rispetto alla prima piegatura e nel medesimo verso della prima piegatura, atta ad avvolgere esternamente una successiva asta orizzontale della parete di fondo, più interna dal bordo rispetto a detta asta orizzontale più esterna e ad essa parallela, in modo tale che dette porzioni di aggancio assumano una configurazione a forma di J strutturata per collegare la parete verticale alla parete di fondo. ;In una forma realizzativa, le aste orizzontali di una o più pareti verticali terminano con una porzione di aggancio strutturata per il collegamento alla parete verticale adiacente. Tale porzione di aggancio comprende una piegatura, sostanzialmente di 180° e atta ad avvolgere esternamente l’asta verticale più esterna del bordo della parete verticale adiacente, e una porzione rettilinea, oltre la prima piegatura fino all’estremità dell’asta, orientata sostanzialmente parallela all’asta orizzontale, in modo tale che la porzione di aggancio assuma una configurazione a forma di U (orizzontale) per collegare la parete verticale alla parete verticale adiacente. Preferibilmente le aste orizzontali di una, o di ciascuna, parete verticale terminano da entrambi i lati con una porzione di aggancio ad U, in modo tale da realizzare il collegamento con entrambe le pareti adiacenti, una su ciascun lato. ;In una ulteriore forma realizzativa, le aste orizzontali di almeno una coppia di pareti verticali adiacenti terminano ciascuna, in corrispondenza del bordo da collegare, con una rispettiva porzione di aggancio ad U, o ad asola chiusa, e il cesto comprende almeno una spina inseribile verticalmente in tutte le porzioni di aggancio ad U, o ad asola chiusa, delle aste della coppia di pareti adiacenti in modo tale che le porzioni di aggancio risultino tutte ad essa avvolte, su livelli diversi e alternatamente, ossia con un’alternanza verticale di una porzione di aggancio di un’asta orizzontale appartenente ad una parete e una porzione di aggancio di un’asta orizzontale appartenente all’altra parete della coppia. ;La Richiedente ritiene che la combinazione delle suddette caratteristiche tecniche consente di ottenere un cesto in grado di mantenere, quando riempito con materiale inerte, la sua forma complessiva durante le fasi di sollevamento e movimentazione e in opera, e caratterizzato nel contempo da una struttura semplice e di facile ed economica manifattura. ;In aggiunta, la Richiedente ha verificato che le porzioni di aggancio a forma di J, per il collegamento tra le pareti verticali e la parete di fondo, essendo strutturate in modo tale da avvolgere ciascuna due aste orizzontali della parete di fondo, realizzano un collegamento ampio e stabile in grado di reagire alla sollecitazione verticale determinata dal peso del materiale inerte (che tende a deformare verso il basso la parete di fondo) distribuendola tra le pareti interessate al collegamento. Inoltre, la forma a J evita lo svincolamento accidentale tra le pareti collegate. ;Breve Descrizione dei Disegni ;Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, tra cui anche una forma di esecuzione preferita, esemplari ma non esclusive, di un cesto per materiale inerte in accordo con la presente invenzione. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: ;- la figura 1 à ̈ una rappresentazione schematica in prospettiva di un cesto per materiale inerte in accordo con la presente invenzione; ;- la figura 2 à ̈ una vista laterale parziale del cesto di figura 1, che evidenzia il collegamento tra una parete verticale e la parete di fondo; ;- la figura 2A à ̈ un ingrandimento del dettaglio di figura 2 contenuto nel tondo tratteggiato; ;- la figura 3 à ̈ una vista laterale parziale del cesto di figura 1, presa ortogonalmente alla figura 2, che evidenzia il collegamento tra una ulteriore parete verticale e la parete di fondo; ;- la figura 3A à ̈ un ingrandimento del dettaglio di figura 3 contenuto nel tondo tratteggiato; ;- la figura 4 à ̈ una vista parziale dall’alto del cesto di figura 1, con la parete di fondo rimossa, che evidenzia il collegamento tra due pareti verticali adiacenti; ;- la figura 4A à ̈ un ingrandimento del dettaglio di figura 4 contenuto nel tondo tratteggiato; ;- la figura 5 à ̈ una vista laterale di un mezzo di collegamento tra pareti verticali; ;- le figure 5A e 5B sono viste, analoghe a quella di figura 4A, ciascuna illustrante una variante realizzativa del collegamento tra due pareti verticali adiacenti. ;Descrizione Dettagliata dell’Invenzione ;Con riferimento alle figure allegate, un apparato per il monitoraggio e la predizione secondo la presente invenzione à ̈ globalmente indicato con il numero di riferimento 1. In generale, lo stesso numero di riferimento à ̈ utilizzato per gli stessi elementi, eventualmente nelle loro varianti realizzative. ;Il cesto 1, rappresentato schematicamente in figura 1 riempito con materiale inerte 11 quale pietra, roccia o porfido, comprende una pluralità di elementi piani, denominate pareti, in forma di rete metallica composta da un intreccio di aste orizzontali 4 e verticali 5. Tale pluralità di pareti comprende una parete di fondo 2 e più pareti verticali 3, ciascuna collegata alla parete di fondo in corrispondenza di un rispettivo bordo inferiore 3a e alle pareti verticali adiacenti in corrispondenza di un rispettivo bordo laterale 3b e 3c, in modo tale da definire uno spazio interno al cesto da riempire di materiale inerte. In base alla dimensione delle maglie, il cesto va riempito con materiale inerte di conseguente pezzatura. ;In una forma realizzativa, come mostrato nelle figure, à ̈ possibile che ciascuna parete sia composta da aste verticali e doppie aste orizzontali (in luogo di singole aste orizzontali) accoppiate, ad esempio mediante saldatura, da lati opposti delle aste verticali. Analogamente, le pareti possono essere composte da aste orizzontali e doppie aste verticali. ;Preferibilmente, come mostrato nelle figure, la parete di fondo 2 à ̈ quadrangolare, il cesto comprende quattro pareti verticali 3 (perpendicolari alla parete di fondo) e ha una forma complessiva a parallelepipedo. ;Preferibilmente le aste orizzontali 4 e verticali 5 di ciascuna parete sono tra loro perpendicolari, in modo tale da formare un reticolo di maglie 10 di forma rettangolare, ad esempio di dimensioni 50 mm x 200 mm. ;Nell’ambito della presente invenzione, con il termine †̃asta’ si intende in generale un tondino, barra o verga, di forma allungata e sezione costante (tipicamente circolare), avente diametro tipicamente da 1mm a 20mm, eventualmente con superficie nervata o dentellata. ;Il cesto può essere aperto superiormente oppure comprendere una parete superiore di chiusura dello spazio interno al cesto. ;Le aste verticali 5 di almeno due pareti verticali 3, preferibilmente non adiacenti (ad esempio due pareti opposte), terminano in corrispondenza del bordo inferiore 3a con una rispettiva porzione di aggancio 6 comprendente una prima piegatura 7 che avvolge esternamente l’asta orizzontale più esterna 2a del bordo della parete di fondo 2 al quale à ̈ collegata la parete, una porzione rettilinea 8 oltre la prima piegatura verso l’estremità dell’asta, e una seconda piegatura 9, più prossima all’estremità dell’asta rispetto alla prima piegatura e nel medesimo verso della prima piegatura, che avvolge esternamente una successiva asta orizzontale 2b della parete di fondo, più interna dal bordo rispetto a detta asta orizzontale più esterna e ad essa parallela. In tal modo le porzioni di aggancio assumono una configurazione a forma di J che collega la parete verticale alla parete di fondo. ;La distanza tra la i centri i piegatura della prima 7 e della seconda piegatura 9 di ciascuna porzione di aggancio, ovvero la lunghezza della porzione rettilinea 8, à ̈ sostanzialmente pari alla distanza tra l’asta orizzontale più esterna 2a e la successiva asta 2b della parete di fondo. ;Preferibilmente, la prima piegatura à ̈ sostanzialmente di 90° e la seconda piegatura à ̈ maggiore di 90° e inferiore a 180°, a titolo di esempio pari a circa 160° (come in figura 2 e 2a). ;Preferibilmente, come mostrato in figura 2 e 2a, la suddetta successiva asta 2b à ̈ l’asta immediatamente più interna rispetto alla suddetta asta orizzontale più esterna 2a, ossia à ̈ la seconda asta orizzontale dal bordo. ;Vantaggiosamente, le aste verticali di tutte le pareti verticali terminano con una porzione di aggancio a forma di J. ;Alternativamente, come mostrato nelle figure 3 e 3a, le aste verticali delle rimanenti pareti verticali, ossia delle pareti non dotate di porzione di aggancio a J, terminano in corrispondenza del bordo inferiore con una rispettiva porzione di aggancio 16 comprendente una piegatura 17, sostanzialmente di 180° e atta ad avvolgere esternamente l’asta orizzontale più esterna 2a del bordo della parete di fondo al quale à ̈ collegata la parete verticale, e una porzione rettilinea 18, oltre la prima piegatura fino all’estremità dell’asta, orientata sostanzialmente parallela all’asta verticale stessa. In tal modo la porzione di aggancio 16 assume una configurazione a forma di U (verticale) per collegare la parete verticale alla parete di fondo. ;Preferibilmente, come mostrato nelle figure 4 e 4a, le aste orizzontali 4 di una o più pareti verticali 3 terminano con una porzione di aggancio 20 strutturata per il collegamento alla parete verticale adiacente. Tale porzione di aggancio 20 comprende una piegatura 21, sostanzialmente di 180° e atta ad avvolgere esternamente l’asta verticale più esterna 5a del bordo della parete verticale adiacente, e una porzione rettilinea 22, oltre la prima piegatura fino all’estremità dell’asta, orientata sostanzialmente parallela all’asta orizzontale 4. In tal modo la porzione di aggancio 20 assume una configurazione a forma di U (orizzontale) per collegare la parete verticale alla parete verticale adiacente. Preferibilmente le aste orizzontali di una, o di ciascuna, parete verticale terminano da entrambi i lati con una porzione di aggancio ad U, in modo tale da realizzare il collegamento con entrambe le pareti adiacenti, una su ciascun lato. ;In una ulteriore forma realizzativa, mostrata in figura 5a, le aste orizzontali 4 di almeno una coppia di pareti verticali 3 adiacenti terminano ciascuna, in corrispondenza del bordo da collegare, con una rispettiva porzione di aggancio 20 ad U e il cesto comprende almeno una spina 30 (mostrata in figura 5) inseribile verticalmente in tutte le porzioni di aggancio ad U delle aste della coppia di pareti adiacenti in modo tale che le porzioni di aggancio risultino tutte ad essa avvolte. In particolare, le porzioni di aggancio sono avvolte alla spina su livelli diversi e alternatamente, ossia con un’alternanza verticale di una porzione di aggancio di un’asta orizzontale appartenente ad una parete e una porzione di aggancio di un’asta orizzontale appartenente all’altra parete della coppia. ;In una ulteriore forma realizzativa, mostrata in figura 5b, le aste orizzontali di almeno una coppia di pareti verticali adiacenti terminano ciascuna, in corrispondenza del bordo da collegare, con una rispettiva porzione di aggancio ad asola chiusa 28 e il cesto comprende almeno una spina 30 inseribile verticalmente in tutte le asole chiuse delle aste della coppia di pareti adiacenti in modo tale che le asole risultino tutte ad essa avvolte, su livelli diversi e alternatamente, ossia con un’alternanza verticale di un’asola di un’asta orizzontale appartenente ad una parete e un’asola di un’asta orizzontale appartenente all’altra parete della coppia. ;Preferibilmente, tutte le pareti verticali del cesto sono tra loro collegate mediante spine 30 inserite verticalmente in porzioni di aggancio ad U 20 o ad asola chiusa 28 delle aste verticali. In particolare, il cesto comprende un numero di spine 30 pari al numero di bordi verticali di collegamento tra pareti verticali, ossia pari al numero di pareti verticali. ;La spina à ̈ anch’essa un’asta, comprendente uno stelo 31 della lunghezza del bordo laterale delle pareti verticali e una capocchia 32 all’estremità superiore, avente una sezione maggiore della sezione dello stelo, atta ad attestarsi, quando la spina à ̈ inserita nelle porzioni di aggancio, in battuta sulla prima porzione di aggancio dall’alto. ;Preferibilmente, l’asola chiusa 28 può essere realizzata da una porzione di aggancio 20 ad U semplicemente chiudendo (ad esempio con una saldatura) la porzione rettilinea 22 sull’asta orizzontale stessa, in un punto posto prima della piegatura 21, oppure, nel caso in cui la parete sia composta da doppie aste orizzontali, sull’asta orizzontale 4 accoppiata. In quest’ultimo caso le due aste orizzontali accoppiate risulteranno unite, con continuità , dall’asola della propria porzione di aggancio. ;Il cesto 1 può comprendere almeno un elemento di sollevamento 50 avente forma di asta arcuata dotata, alle sue due estremità , di due porzioni di aggancio 51 destinate ad essere collegate ciascuna ad una rispettiva asta della parete di fondo, e di una porzione mediana 52 per consentire la presa del cesto e il suo sollevamento e trasporto. La porzione mediana à ̈ posizionata a raso, o leggermente inferiormente, rispetto all’apertura superiore del cesto. Preferibilmente le porzioni di aggancio 51 possono essere del tipo a J o ad U sopra descritto. In figura 1 sono mostrati schematicamente due elementi di sollevamento 50. *