ITBO990148A1 - Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore - Google Patents

Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore

Info

Publication number
ITBO990148A1
ITBO990148A1 IT1999BO000148A ITBO990148A ITBO990148A1 IT BO990148 A1 ITBO990148 A1 IT BO990148A1 IT 1999BO000148 A IT1999BO000148 A IT 1999BO000148A IT BO990148 A ITBO990148 A IT BO990148A IT BO990148 A1 ITBO990148 A1 IT BO990148A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
itself
disc
discoidal
tubular bag
container
Prior art date
Application number
IT1999BO000148A
Other languages
English (en)
Inventor
Luciano Pieri
Original Assignee
Zanchetta & C Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Zanchetta & C Srl filed Critical Zanchetta & C Srl
Priority to IT1999BO000148A priority Critical patent/IT1309681B1/it
Publication of ITBO990148A0 publication Critical patent/ITBO990148A0/it
Priority to DE69918051T priority patent/DE69918051T2/de
Priority to AT99830761T priority patent/ATE269262T1/de
Priority to EP99830761A priority patent/EP1043252B1/en
Priority to US09/458,232 priority patent/US6412518B1/en
Publication of ITBO990148A1 publication Critical patent/ITBO990148A1/it
Application granted granted Critical
Publication of IT1309681B1 publication Critical patent/IT1309681B1/it

Links

Classifications

    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D90/00Component parts, details or accessories for large containers
    • B65D90/54Gates or closures
    • B65D90/58Gates or closures having closure members sliding in the plane of the opening
    • B65D90/587Gates or closures having closure members sliding in the plane of the opening having a linear motion
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D90/00Component parts, details or accessories for large containers
    • B65D90/54Gates or closures
    • B65D90/62Gates or closures having closure members movable out of the plane of the opening
    • B65D90/623Gates or closures having closure members movable out of the plane of the opening having a rotational motion
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D90/00Component parts, details or accessories for large containers
    • B65D90/54Gates or closures
    • B65D90/62Gates or closures having closure members movable out of the plane of the opening
    • B65D90/626Gates or closures having closure members movable out of the plane of the opening having a linear motion
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65GTRANSPORT OR STORAGE DEVICES, e.g. CONVEYORS FOR LOADING OR TIPPING, SHOP CONVEYOR SYSTEMS OR PNEUMATIC TUBE CONVEYORS
    • B65G69/00Auxiliary measures taken, or devices used, in connection with loading or unloading
    • B65G69/18Preventing escape of dust
    • B65G69/181Preventing escape of dust by means of sealed systems
    • B65G69/183Preventing escape of dust by means of sealed systems with co-operating closure members on each of the parts of a separable transfer channel
    • YGENERAL TAGGING OF NEW TECHNOLOGICAL DEVELOPMENTS; GENERAL TAGGING OF CROSS-SECTIONAL TECHNOLOGIES SPANNING OVER SEVERAL SECTIONS OF THE IPC; TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC CROSS-REFERENCE ART COLLECTIONS [XRACs] AND DIGESTS
    • Y10TECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER USPC
    • Y10TTECHNICAL SUBJECTS COVERED BY FORMER US CLASSIFICATION
    • Y10T137/00Fluid handling
    • Y10T137/8593Systems
    • Y10T137/87917Flow path with serial valves and/or closures
    • Y10T137/87925Separable flow path section, valve or closure in each
    • Y10T137/87933Common joint and valve seat faces, or sections joined by closing members

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Cultivation Receptacles Or Flower-Pots, Or Pots For Seedlings (AREA)
  • Medicines Containing Plant Substances (AREA)
  • Mechanically-Actuated Valves (AREA)
  • Containers And Packaging Bodies Having A Special Means To Remove Contents (AREA)
  • Bag Frames (AREA)
  • Closures For Containers (AREA)
  • Devices For Dispensing Beverages (AREA)

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
IMPIANTO PER LO SCARICO DI MATERIALE INCOE-RENTE DA UN CONTENITORE.
Il presente trovato concerne un impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore. L’impianto in oggetto è utilizzabile, in particolare, nell'industria chimica e/o farmaceutica e dove è previsto lo scarico di contenitori alloggianti al loro interno materiale incoerente costituito da polveri, granulati a grana fine o prodotti similari.
Tali contenitori vengono svuotati in corrispondenza di una stazione di scarico, dalla quale il materiale in essi alloggiato viene trasferito verso un serbatoio di raccolta o un raccoglitore collegato, ad esempio, ad una macchina che utilizza il materiale incoerente stesso per lavorazioni successive. Il serbatoio di raccolta risulta disposto ad un determinato livello, ed è sostenuto da una struttura di supporto atta a consentire il posizionamento di un contenitore ad un altro livello, superiore al precedente, cosi da consentire per gravità lo svuotamento del contenitore stesso.
Per consentire il deflusso del materiale dal contenitore superiore al serbatoio inferiore sono previsti dei mezzi di collegamento tra i due livelli, costituiti solitamente da un condotto cilindrico rigido disposto verticalmente, all’interno del quale viene usualmente inserito coassialmente un sacco tubolare presentante le proprie estremità rispettivamente collegate, in maniera diretta o indiretta, alla bocca di scarico del contenitore ed alla bocca di carico del serbatoio o tramoggia.
Lo svuotamento del contenitore avviene tramite il passaggio della polvere contenuta nel contenitore medesimo attraverso il sacco tubolare, il quale deve essere collegato sostanzialmente in maniera ermetica al contenitore ed alla tramoggia in modo da non far fuoriuscire le polveri: in pratica, infatti, deve essere contenuta il più possibile la diffusione delle polveri nell’ambiente. La rilevanza del problema sopra esposto è tanto maggiore quanto più le polveri trattate negli impianti sopra considerati sono costituite da sostanze o composti chimici non facilmente degradabili nell’ambiente e, in alcuni casi, potenzialmente dannosi.
Per questa ragione occorre utilizzare sacchi tubolari differenti da sostanza a sostanza e ripulire accuratamente il collegamento in occasione del passaggio da una sostanza all’altra. Usualmente, l’estremità superiore del citato condotto cilindrico è collegata al citato contenitore tramite un elemento distanziale dotato di una cavità interna sviluppantesi lungo un asse verticale; ad una porzione intermedia di tale elemento distanziale è collegata coassialmente a tenuta d’aria l’estremità superiore del citato sacco tubolare.
L’estremità inferiore del citato contenitore supporta un elemento valvolare utilizzabile per aprire o per chiudere completamente l’estremità inferiore stessa; tale elemento valvolare è usualmente costituito da una valvola a farfalla dotata di un elemento otturatore sostanzialmente discoidale atto a ruotare nei due sensi attorno ad un asse orizzontale. All’estremità inferiore dell’elemento distanziale sopra citato è associabile un elemento di otturazione asportabile, in grado di chiudere completamente, quando presente, l'estremità inferiore dell’elemento distanziale medesimo. Ogni volta che il materiale incoerente alloggiato entro il contenitore ha terminato il suo afflusso verso il serbatoio di raccolta, e si desidera utilizzare l'impianto in questione per trattare un materiale di tipo differente da quello precedentemente trattato, tutte le porzioni dell'impianto che sono state in contatto con il materiale devono essere pulite perfettamente, in corrispondenza di una apposita stazione di lavaggio, per evitare qualsiasi contaminazione del nuovo materiale da trattare.
A tale scopo, in primo luogo, la citata valvola a farfalla deve essere chiusa, il sacco tubolare deve essere rimosso, preferibilmente dopo averlo fatto rientrare in modo di per sé noto entro il citato elemento distanziale, e l'elemento di otturazione deve essere disposto in maniera tale da chiudere l'estremità inferiore dell'elemento distanziale stesso. Il citato contenitore e l’elemento distanziale vengono quindi rimossi per essere condotti verso la stazione di lavaggio.
Tutte le operazioni sopra descritte dovrebbero avere luogo, come accennato, senza che possa verificarsi alcun inquinamento dell'ambiente circostante ad opera dei residui di materiale presenti all’interno del contenitore, dell’elemento distanziale e del sacco tubolare. Nella realtà, invece, la faccia dell’elemento otturatore della valvola a farfalla opposta a quella definente il fondo del contenitore risulta imbrattata di materiale, che può facilmente essere ceduto all’ambiente nel corso della rimozione del contenitore medesimo, e l’estremità superiore dell’elemento distanziale, pure imbrattata, si presenta aperta.
Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare l'inconveniente sopra menzionato, fornendo un impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore nel quale i vari componenti sopra citati possano essere rimossi dall'impianto stesso senza che possa verificarsi da essi qualsiasi fuoriuscita di materiale.
Secondo la presente invenzione, viene realizzato un impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore, per l’erogazione del materiale incoerente stesso verso una unità utilizzatrice disposta inferiormente al contenitore medesimo, caratterizzato dal fatto di comprendere un condotto atto ad alloggiare longitudinalmente al suo interno un sacco tubolare la cui estremità superiore è ponibile in comunicazione con una apertura di uscita del detto contenitore e la cui estremità inferiore è ponibile in comunicazione con la detta unità utilizzatrice; fra l’estremità superiore del detto condotto e la detta apertura di uscita essendo disposto un elemento distanziale cavo atto ad alloggiare al suo interno il detto sacco tubolare raccolto in posizione di riposo, ed alla detta apertura di uscita essendo associato un elemento valvolare comprendente un elemento discoidale presentante diametro sostanzialmente uguale al diametro dell’apertura di uscita stessa ed atto ad essere ruotato alternativamente nei due sensi, in uso, attorno ad un asse orizzontale fra una posizione di chiusura in cui l’elemento discoidale stesso giace su un piano sostanzialmente orizzontale ed una posizione di apertura in cui l’elemento discoidale medesimo giace su un piano sostanzialmente verticale; del detto elemento valvolare facendo parte, inoltre, uno schermo discoidale presentante un diametro sostanzialmente uguale a quello del detto elemento discoidale ed a quello di una porzione di ingresso del detto elemento distanziale, ed essendo previsti mezzi di collegamento coassiale reciproco del detto elemento discoidale e del detto schermo discoidale atti a connettere in maniera rilasciabile l’elemento discoidale e lo schermo discoidale medesimi rendendoli reciprocamente aderenti, almeno parzialmente, lungo un piano di reciproca sostanziale tangenza.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
-la figura 1 illustra schematicamente, in una vista frontale d’insieme, un esempio di attuazione di un impianto realizzato in accordo con la presente invenzione;
-la figura 2 illustra una vista in sezione di una porzione dell’impianto della figura 1 ;
-la figura 3 illustra, in scala maggiorata, una vista in sezione di alcuni particolari delle figure precedenti;
-le figure da 4 a 13 illustrano in forma schematica alcuni particolari dell’impianto delle figure precedenti in rispettive differenti fasi operative;
-la figura 14 illustra, una vista schematica in sezione di una forma alternativa di realizzazione del particolare di figura 3.
-la figura 15 illustra, una vista schematica in sezione di una ulteriore forma alternativa di realizzazione del particolare di figura 3. Con riferimento alla figura 1, con 1 è indicato nel suo complesso un impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore 2.
Nell’esempio illustrato, l'impianto 1 prevede una struttura 3 disposta sostanzialmente verticale, mostrata in maniera schematica nella figura 1 e presentante un primo livello superiore L1 ed un secondo livello inferiore L2.
Tale struttura 3 simula, in pratica, una differenza di quota tra due livelli, e con la struttura 3 stessa si sono volute schematizzare tutte quelle situazioni nelle quali è presente un piano rialzato di supporto di un contenitore 2 ed un serbatoio di raccolta (non illustrato) disposto ad un piano inferiore.
In corrispondenza del primo livello L1 la struttura 3 comprende dei mezzi di supporto per il contenitore 2, il quale, nell'esempio illustrato, è costituito da una tramoggia disposta con una sua apertura di uscita 4 rivolta verso il basso. Un elemento valvolare 5, costituito essenzialmente da una valvola a farfalla di cui verranno chiarite in seguito dettagliatamente le caratteristiche, facendo riferimento in particolare alle figure 2, 3 e 14, è associato al contenitore 2, in prossimità della sua apertura di uscita 4, ed è utilizzabile, secondo quanto risulterà chiaro in seguito, per aprire o chiudere l’apertura di uscita 4 stessa al fine di consentire o, rispettivamente, interdire la fuoriuscita del materiale incoerente dal contenitore 2 medesimo.
Sul secondo livello inferiore L2 sono previsti dei mezzi (non illustrati) di collegamento ad una unità utilizzatrice, schematizzata sotto la forma di un blocco 6 nella figura 13, la cui porzione di ingresso è costituita, per esempio, da un serbatoio o da una tramoggia non illustrati.
Il primo livello L1 ed il secondo livello L2 sono tra loro collegati tramite un elemento cavo o condotto 7, meccanicamente resistente e destinato a contenere, secondo quanto illustrato in particolare in figura 2, un sacco tubolare 8 floscio definente un canale di transito per il trasferimento del materiale dal contenitore 2 all’unità utilizzatrice 6 sopra citata.
Secondo quanto illustrato in figura 2, l'impianto 1 è provvisto di una cartuccia 9 definente una camera 10 di contenimento del sacco tubolare 8 in posizione di riposo e ripiegato e raccolto lungo il suo asse longitudinale. Tale cartuccia 9 comprende un elemento distanziale 11 che collega l’estremità superiore del condotto 7 all'apertura di uscita 4 del contenitore 2; tale elemento distanziale 11 è dotato di una cavità interna 12 sviluppantesi lungo un asse 13 verticale coincidente con quello di sviluppo longitudinale del condotto 7, e ad una porzione intermedia dell'elemento distanziale 11 stesso è collegata coassialmente a tenuta d’aria l’estremità superiore del citato sacco tubolare 8.
L’estremità inferiore del sacco tubolare 8 è collegata in modo di per sé noto ad una flangia di raccordo o tappo 14 associabile ai sopra citati mezzi di collegamento all’unità utilizzatrice 6. La flangia 14 è conformata e/o presenta mezzi di associazione tali che essa, in modo di per sé noto, risulti trattenuta nella porzione di estremità inferiore della camera di contenimento 10, ovvero, secondo una forma di attuazione non rappresentata della presente invenzione, in corrispondenza dell'apertura di uscita finale del contenitore 2. A titolo di esempio, la flangia di raccordo o tappo 14 può essere trattenuta tramite la realizzazione di un inserimento a interferenza.
Sono inoltre previsti mezzi reversibili di fissaggio non illustrati del sacco tubolare 8 ad una porzione superiore della flangia di raccordo o tappo 14, nonché mezzi di chiusura 15 del sacco tubolare 8 medesimo, disposti a monte dei mezzi reversibili di fissaggio ed attivabili indipendentemente da questi ultimi.
Inoltre, può essere prevista una fascetta di fissaggio (non rappresentata) o altro elemento di bloccaggio disposto sull’estremità libera inferiore del sacco tubolare 8 e serrato attorno alla porzione superiore della flangia 14.
Tra l’estremità libera del sacco tubolare 8 ed il contenitore 2 è prevista una sorta di laccio di chiusura 16 per il sacco tubolare 8 medesimo. In questo modo è consentita l’associazione e la disassociazione tra il sacco tubolare 8 e la flangia 14 in corrispondenza di una attivazione dei citati mezzi di chiusura 15, ovvero in una condizione nella quale il sacco tubolare 8 stesso risulta chiuso dal citato laccio di chiusura 16. Grazie ai mezzi di chiusura 15 anche le operazioni di associazione e di disassociazione della flangia 14 con parti dell'impianto 1 disposte a valle sono eseguibili a sacco tubolare 8 chiuso, ovvero senza dispersione neH’ambiente del materiale presente nel contenitore.
Sono previsti mezzi traslatori 17 bidirezionali della flangia di raccordo o tappo 14 dal livello superiore L1 al livello inferiore L2 attraverso il condotto 7.
Per una descrizione dettagliata di tali mezzi traslatori e della citata cartuccia 9, nonché di taluni altri particolari dell’impianto 1 nominati ma non rappresentati nella presente descrizione, oppure rappresentati e/o descritti in maniera schematica, si rimanda alla lettura del brevetto italiano N. 1.285.728 ed equivalente pubblicazione euopera EP - 810.170 della stessa Richiedente, che qui si richiama interamente per completezza di descrizione.
I citati mezzi traslatori 17 sono idonei a far passare il sacco tubolare 8 in una posizione operativa ed a trasferire la flangia o tappo 14, una volta pervenuta al livello inferiore L2, verso una zona affiancata lateralmente alla porzione inferiore del condotto 7, così da consentire il collegamento tra il sacco tubolare 8 medesimo ed i mezzi di collegamento non illustrati citati in precedenza. In altre parole, la flangia 14 può essere estratta dal condotto 7 per essere associata a organi di collegamento o a macchine disposte a valle dellimpianto 1.
Secondo quanto rappresentato, in particolare, nella figura 2 rimpianto 1 comprende uno stantuffo 18 scorrevole all'interno del condotto 7.
Lo stantuffo 18 presenta una sua porzione superiore conformata sostanzialmente a coppa o ventosa, e la flangia di raccordo o tappo 14 presenta una sua porzione inferiore complementarmente conformata: in pratica tale porzione inferiore è conformata inferiormente in modo da offrire una superficie idonea all’associazione con una ventosa.
Tra lo stantuffo 18 e la flangia 14 agiscono dei mezzi atti a generare una depressione, indicati con 19 nel loro complesso.
Tali mezzi 19 sono costituiti da una serie di condotti attraverso i quali lo stantuffo 18 viene collegato ad una sorgente di depressione (non illustrata), in modo da realizzare un vincolo a pressione tra lo stantuffo 18 stesso ed il tappo 14.
Per lo spostamento bidirezionale dello stantuffo 18 tra i due livelli L1 ed L2, ovvero tra le estremità superiore ed inferiore del condotto 7, i citati mezzi traslatori 17 sono provvisti di un organo di aggancio (non illustrato) per lo stantuffo 18 (figura 1). I mezzi traslatori 17 sono atti a posizionare l’organo di aggancio tra due posizioni limite: una prima posizione corrisponde ad un posizionamento dello stantuffo 18 all’interno del condotto 7, nell’estremità inferiore di quest’ultimo, mentre una seconda posizione risulta esterna al condotto 7 e situata ad un livello inferiore rispetto alla prima posizione.
In particolare, secondo quanto rappresentato schematicamente nella figura 1, i mezzi traslatori 17 possono essere costituiti da un mezzo di motorizzazione costituito da un cilindro pneumatico 20, agente su una staffa (non illustrata) supportante il citato organo di aggancio non rappresentato; la staffa in questione risulta guidata lungo un percorso definito da un abbassamento lungo l'asse 13 di sviluppo longitudinale del condotto 7 e da una rotazione attorno allo stesso asse 13.
Secondo quanto rappresentato nelle figure 2 e 3, la citata valvola a farfalla 5 è provvista di un elemento otturatore 21 presentante una forma sostanzialmente circolare ed appiattita, il quale è supportato, in corrispondenza di due sue zone diametralmente opposte, rispettivamente da un perno 22, sviluppantesi lungo un asse 23 orizzontale coincidente con un diametro dell'elemento otturatore 21 medesimo, disposto a destra nelle figure 2 e 3 stesse e calzato, in maniera girevole attorno all’asse 23, entro una sede 24 ricavata in corrispondenza di una porzione inferiore del contenitore 2, e da un’albero 25 sviluppantesi lungo il citato asse 23, disposto a sinistra e supportato in maniera girevole attorno all’asse 23 da una ulteriore sede 26 ricavata in corrispondenza di una ulteriore porzione inferiore del contenitore 2 stesso. L’estremità dell’albero 25 opposta a quella collegata all’elemento otturatore 21 è collegata in maniera non rappresentata a mezzi azionatori, che possono essere di qualsiasi tipo di per sé noto e sono schematizzati sotto la forma di un blocco 27 nelle figure 2 e 3, in grado di produrre, rispettivamente per l'apertura e per la chiusura della valvola a farfalla 5, una rotazioni nei due sensi dell'albero 25 medesimo attorno all’asse 23 di ampiezza sostanzialmente pari a 90°.
L’elemento otturatore 21 comprende un elemento discoidale 28 supportante rigidamente, in corrispondenza di due sue zone diametralmente opposte, i citati perno 22 e, rispettivamente, albero 25, i quali sporgono radialmente dall'ingombro dell’elemento discoidale 28 stesso. L’elemento discoidale 28 presenta un diametro sostanzialmente uguale al diametro della citata apertura di uscita 4.
Secondo quanto risulterà chiaro in seguito, le citate rotazioni nei due sensi dell’albero 25 attorno all’asse 23 comportano corrispondenti rotazioni nei due sensi dell’elemento discoidale 28 attorno all’asse 23 stesso, fra una posizione di chiusura della citata apertura di uscita 4, in cui l’elemento discoidale 28 giace su un piano sostanzialmente orizzontale, ed una posizione di apertura in cui l'elemento discoidale 28 medesimo giace su un piano sostanzialmente verticale, come illustrato a tratteggio nelle figure 2, 3, 14 e 15.
Secondo quanto illustrato nelle figure 2, 3 e 14, una delle due superfici di maggiore estensione reciprocamente opposte dell’elemento discoidale 28 (quella disposta inferiormente nelle figure 2 e 3, indicata con 29) è dotata di una cavità 30 ad essa sostanzialmente coassiale ed interessante una porzione centrale della superficie 29 stessa.
Dell’elemento otturatore 21 fa inoltre parte uno schermo discoidale 31, presentante diametro sostanzialmente uguale a quello dell’elemento discoidale 28 ed a quello dell’imboccatura dell’elemento distanziale 11 e disposto, quando l’elemento otturatore 21 è in condizione di chiusura dell’apertura di uscita 4 del contenitore 2, al disotto dell’elemento discoidale 28 stesso e ad esso accostato. In tale situazione, l'elemento discoidale 28 ed il sottostante schermo discoidale 31 si costeggiano in corrispondenza di un piano 32 orizzontale, costeggiato sia da una porzione anulare periferica inferiore dell’elemento discoidale 28, circondante la citata cavità 30, che dalla superficie superiore 33 dello schermo discoidale 31 medesimo.
Un anello di tenuta 34 è alloggiato entro una cava anulare 35 ricavata coassialmente nella superficie inferiore dell'elemento discoidale 28, e, nella situazione sopra considerata, costeggia una porzione anulare della superficie superiore 33 dello schermo discoidale 31. Ulteriori mezzi di tenuta genericamente indicati con 36 fanno sì che, nella citata condizione di chiusura, l’elemento otturatore 21 ostruisca sostanzialmente a tenuta d'aria l’apertura di uscita 4 del contenitore 2.
Secondo quanto rappresentato nelle figure 2 e 3, l’albero 25 è percorso internamente, in corrispondenza di una sua porzione prossima all’elemento discoidale 28, da due fori 37 e 38 ciechi paralleli all'asse longitudinale 23 dell'albero 25 stesso, i quali presentano le rispettive estremità aperte disposte sulla estremità dell’albero 25 collegata all’elemento discoidale 28.
Una estremità 37a del foro 37 sfocia all’interno dell’elemento discoidale 28 e comunica con la superficie 29 definente la citata cavità 30, mentre l’altra porzione di estremità del foro 37 comunica, attraverso un foro 39 radiale praticato nell'albero 25 ed una gola anulare 40 praticata internamente alla sede 26, con una fonte di aspirazione schematizzata sotto la forma di un blocco 41 e collegata alla citata gola 40 tramite un condotto 50.
L'estremità del foro 38 disposta in corrispondenza dell’estremità dell'albero 25 collegata all’elemento discoidale 28 è chiusa da un elemento a tappo 42, mentre l'altra porzione di estremità del foro 38 comunica, attraverso un foro 43 radiale praticato nell’albero 25, con una fonte di aspirazione schematizzata sotto la forma di un blocco 44 e collegata al citato foro 43 tramite un condotto 51. Una porzione mediana del foro 38 comunica con la cavità 12 interna dell’elemento distanziale 11 , con interposizione di un filtro 45, attraverso un foro 46 radiale praticato nel perno 25 e sfociante in corrispondenza di una porzione superiore della cavità 12 interna stessa.
Nella forma di attuazione illustrata in figura 14 il citato elemento discoidale 28 è sostenuto a sbalzo solamente dall'albero 25 il quale è percorso internamente, in corrispondenza di una sua porzione prossima all’elemento discoidale 28, da un foro 51 cieco parallelo all’asse longitudinale 23 dell'albero 25 stesso, il quale presenta la rispettiva estremità aperta disposta sulla estremità dell’albero 25 collegata all’elemento discoidale 28.
Una estremità 51 a del foro 51 sfocia all'interno dell’elemento discoidale 28 e comunica con la superficie 29 definente la citata cavità 30, mentre l’altra porzione di estremità del foro 51 comunica, attraverso un foro 52 radiale praticato nell’albero 25 ed una gola anulare 53 praticata internamente alla sede 26, con una fonte di aspirazione schematizzata sotto la forma di un blocco 41 e collegata alla citata gola 53 tramite un condotto 54.
Come nelle altre forme di attuazione illustrate nelle figure 2 e 3, anche nella forma di attuazione illustrata in figura 14 fa parte dell'elemento otturatore 21 uno schermo discoidale 31, presentante diametro sostanzialmente uguale a quello dell'elemento discoidale 28 ed a quello dell’imboccatura dell’elemento distanziale 11 e disposto, quando l’elemento otturatore 21 è in condizione di chiusura dell’apertura di uscita 4 del contenitore 2, al disotto dell’elemento discoidale 28 stesso e ad esso accostato. In tale situazione, l'elemento discoidale 28 ed il sottostante schermo discoidale 31 si costeggiano in corrispondenza di un piano 32 orizzontale, costeggiato sia da una porzione anulare periferica inferiore dell’elemento discoidale 28, circondante la citata cavità 30, che dalla superficie superiore 33 dello schermo discoidale 31 medesimo.
Nella forma di attuazione illustrata in figura 15 il citato elemento discoidale 28 è sostenuto a sbalzo solamente dall’albero 25, e come nelle altre forme di attuazione illustrate nelle figure 2, 3 e 14 anche nella forma di attuazione illustrata in figura 15 fa parte dell'elemento otturatore 21 uno schermo discoidale 31 , presentante diametro sostanzialmente uguale a quello dell’elemento discoidale 28 ed a quello dell’imboccatura dell'elemento distanziale 11 e disposto, quando l'elemento otturatore 21 è in condizione di chiusura dell’apertura di uscita 4 del contenitore 2, al disotto dell’elemento discoidale 28 stesso e ad esso accostato. In tale situazione, l’elemento discoidale 28 ed il sottostante schermo discoidale 31 si costeggiano in corrispondenza di un piano 32 orizzontale, costeggiato sia da una porzione anulare periferica inferiore dell'elemento discoidale 28, che dalla superficie superiore 33 dello schermo discoidale 31 medesimo. In particolare in questo caso lo schermo discoidale31 è trattenuto al citato elemento discoidale 28 tramite una pluralità di dispositivi elettromagnetici 56. In particolare nella forma di realizzazione illustrata in figura 15 i dispositivi elettromagnetici 56 sono costituiti da una pluralità di magneti permanenti 57 disposti lungo una circonferenza dell’elemento discoidale 28 in corrispondenza della sua superficie inferiore affacciata alla superficie 33 superiore dello schermo discoidale 31. Analogamente sulla superficie superiore 33 dello schermo discoidale 31 sono previsti una pluralità di magneti permanenti 58 contraffacciati ai citati magneti permanenti 57 e disposti su una circonferenza dello schermo 31 di diametro sostanzialmente uguale alla circonferenza delelemento dicoidale 28 lungo la quale sono posizionati i magneti 57. L’attrazione che si verifica tra i magneti 57 e 58 consente di mantenere attaccato lo schermo 31 all'elemento discoidale 28 con la possibilità di poterlo staccare.
Verrà ora descritto il funzionamento dell’impianto 1.
All’inizio dell’utilizzazione dell’impianto 1 il contenitore 2 è supportato da una porzione superiore della struttura 3, con l’elemento discoidale 28 disposto nella maniera rappresentata nelle figure 2, 3 e 14 in maniera da realizzare una perfetta chiusura dell’apertura di uscita 4 del contenitore 2 stesso.
In tale fase, lo schermo discoidale 31 è separato dall'elemento discoidale 28, e non è ancora installato nell’impianto 1 in quanto esso troverà utilizzazione in una fase successiva a quella attualmente considerata.
L'elemento distanziale 11 si trova separato dalla rimanente parte dell’impianto 1.
Un sacco tubolare 8 viene introdotto entro l’elemento distanziale 11 in una configurazione in cui il sacco tubolare 8 stesso presenta la propria superficie laterale corrugata e si presenta “impaccato" verticalmente e completamente alloggiato entro l’elemento distanziale 11 medesimo. L’estremità superiore del sacco tubolare 8 viene collegata a tenuta d’aria, in modo di per sé noto, alla zona superiore dell’elemento distanziale 11, mentre l’estremità inferiore del sacco tubolare 8 stesso viene collegata in modo di per sé noto al tappo 14 e vengono messi in opera i citati mezzi di chiusura 15 del sacco tubolare 8 ed il laccio di chiusura 16 (si veda, per una descrizione esauriente di tali operazioni, il sopra citato brevetto italiano N. 1.285.728 ed equivalente pubblicazione EP - 810.170). Lo schermo discoidale 31 viene quindi piazzato in corrispondenza della bocca 47 di ingresso superiore dell’elemento distanziale 11, in maniera tale che esso, cooperando con parte dei citati mezzi di tenuta 36, determini la chiusura sostanzialmente ermetica della bocca 47 stessa. In particolare secondo la forma di attuazione illustrafa in figura 14, la tenuta è assicurata dal bordo periferico circolare 55 dello schermo 31 il quale nella sua posizione illustrata a tratto continuo in figura 14 provvede a fare tenuta con la superficie interna dell'elemento distanziale 11 in prossimità della citata bocca 47 di ingresso.
L’elemento distanziale 11 viene quindi collegato, in modo di per sé noto, all’apertura di uscita 4 del contenitore 2 (figura 4), ed il contenitore 2, unitamente all’elemento distanziale 11 , viene portato nella posizione di figura 5 (si veda anche la figura 2), in cui una porzione di fondo dell’elemento distanziale 11 viene collegata all’estremità superiore del condotto 7 ed il tappo 14, sotto l’azione dei mezzi 19, viene reso solidale allo stantuffo 18 alloggiato entro la porzione superiore del condotto 7.
In tale situazione, la fonte di aspirazione 41 viene attivata, e la pressione dell’aria presente entro la cavità 30 dell'elemento discoidale 28 viene abbassata al disotto della pressione atmosferica. In conseguenza di tale fatto, lo schermo discoidale 31 viene attratto dall’elemento discoidale 28 ed aderisce saldamente all'elemento discoidale 28 stesso, costituendo sostanzialmente con quest’ultimo un corpo unico. In conseguenza di tale fatto, la fonte di aspirazione 41 , il foro 37 e la cavità 30 verranno anche definiti nel loro complesso, nel seguito, “mezzi di collegamento" coassiale reciproco dell'elemento discoidale 28 e dello schermo discoidale 31 , dal momento che essi sono atti a connettere in maniera rilasciabile l’elemento discoidale 28 e lo schermo discoidale 31 medesimi rendendoli reciprocamente aderenti, almeno parzialmente, lungo il piano 32 di reciproca sostanziale tangenza.
L'elemento otturatore 21 della valvola a farfalla 5, consistente nel complesso costituito dall’elemento discoidale 28 e dallo schermo discoidale 31 saldamente ancorati uno all’altro, viene quindi portato nella sua condizione di apertura, e lo stantuffo 18 viene poi trascinato progressivamente, ad opera dei citati mezzi traslatori 17, fra la zona superiore del condotto 7 ed i mezzi di collegamento all'unità utilizzatrice 6 (figura 6); a seguito di tale spostamento, il materiale incoerente alloggiato entro il contenitore 2 inizia a scendere entro il sacco tubolare 8 ed a riempirlo progressivamente. Allorché il tappo 14 ha raggiunto il livello L2, i mezzi traslatori 17, in modo di per sé noto, determinano una traslazione del tappo 14 stesso verso una zona affiancata lateralmente alla porzione inferiore del condotto 7 (figura 7), così da consentire l’asportazione dello stantuffo 18 e del tappo 14 ed il successivo collegamento (figura 8) tra l’estremità inferiore del sacco tubolare 8 ed i sopra menzionati mezzi di collegamento. Tale collegamento viene effettuato dopo avere rilasciato i citati mezzi reversibili di fissaggio del sacco tubolare 8 alla porzione superiore del tappo 14; a collegamento effettuato, la citata fascetta (non rappresentata) ed il citato laccio di chiusura 16 vengono rilasciati (figura 9), ed il materiale incoerente alloggiato entro il sacco tubolare 8, anche a seguito dell’apertura di un elemento valvolare (non rappresentato) disposto lungo i citati mezzi di collegamento all’unità utilizzatrice 6, inizia a fluire verso l'unità utilizzatrice 6 stessa.
Quando tutto il materiale incoerente presente entro il contenitore 2 ha raggiunto l’unità utilizzatrice 6, ed il sacco tubolare 8 si è svuotato completamente, un dispositivo saldatore 48 di tipo di per sé noto viene attivato per richiudere tramite saldatura, e contemporaneamente recidere, la zona inferiore del sacco tubolare 8 stesso (figura 10).
L’estremità inferiore del sacco tubolare 8 viene quindi collegata al tappo 14 (figura 11), e lo stantuffo 18, secondo quanto schematizzato nella figura 12, viene trascinato progressivamente verso l’alto, ad opera dei citati mezzi traslatori 17, in maniera tale da spostare il tappo 14 stesso fra la zona inferiore del condotto 7 ed il sovrastante livello occupato nella precedente fase operativa descritta con riferimento alla figura 5; al termine di tale spostamento, il sacco tubolare 8 presenta la propria superficie laterale corrugata e si presenta "impaccato” verticalmente e completamente alloggiato entro l’elemento distanziale 11.
Si noti che, preferibilmente al termine del trascinamento verso l’alto dello stantuffo 18, la fonte di aspirazione 44 viene attivata, con conseguente aspirazione e rimozione, attraverso il filtro 45, di una notevole parte dell’aria contenuta entro il sacco tubolare 8 alloggiato entro l’elemento distanziale 11 ; tale fatto determina un più efficace impaccamento del sacco tubolare 8, senza dare origine ad immissione nell'ambiente di aria contaminata dalle tracce di materiale incoerente rimaste entro il sacco tubolare 8 stesso dopo lo svuotamento del contenitore 2.
L’elemento otturatore 21 della valvola a farfalla 5, in un istante opportunamente scelto e comunque successivo a quello in cui si è verificato il completo svuotamento del contenitore 2, viene portato nella sua posizione di chiusura, e la fonte di aspirazione 41 viene disattivata; in conseguenza di tale fatto, lo schermo discoidale 31 non risulta più trattenuto dall'elemento discoidale 28 e si dispone con un proprio bordo anulare periferico inferiore in appoggio contro una corrispondente superficie anulare 49 presente nell’imboccatura dell’elemento distanziale 11. Grazie alla presenza dei citati mezzi di tenuta 36 il contatto fra lo schermo discoidale 31 e la superficie anulare 49 ha luogo sostanzialmente a tenuta d’aria.
L’elemento distanziale 11, alloggiante al suo interno il sacco tubolare 8 impaccato, viene quindi rimosso dall’impianto (figura 13) e viene portato verso una stazione di lavaggio (non illustrata) senza che l’ambiente possa essere contaminato dalle tracce di materiale incoerente presenti entro il sacco tubolare 8 stesso; infatti, il sacco tubolare 8 alloggiato entro l’elemento distanziale 11 è perfettamente chiuso inferiormente, e lo schermo discoidale 31 , perfettamente pulito in corrispondenza della sua superficie precedentemente affacciata all’elemento discoidale 28, separa l'imboccatura superiore del sacco tubolare 8 stesso dall’ambiente circostante. Analogamente, il contenitore 2, la cui apertura di uscita è delimitata dall’elemento discoidale 28 che, grazie al suo precedente stretto contatto con lo schermo discoidale 31 , presenta la propria superfide inferiore perfettamente pulita, può essere rimosso per essere portato verso una stazione di lavaggio senza che l’ambiente possa essere contaminato dalle tracce di materiale incoerente presenti entro di esso.
Da quanto sopra esposto risulta evidente come l'impianto 1 descritto raggiunga pienamente lo scopo prefissato. Infatti, grazie alla conformazione della valvola a farfalla 5, l’elemento distanziale 11 ed il contenitore 2 possono essere rimossi dall’impianto 1, per essere condotti ad una stazione di lavaggio, senza che possa verificarsi da essi qualsiasi fuoriuscita di residui di materiale incoerente.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel’ambito del concetto inventivo.
Per esempio, secondo una forma di attuazione non rappresentata della valvola a farfalla 5, lo schermo discoidale 31 potrebbe essere reso solidale all’elemento discoidale 28, nei momenti in cui tale fatto si rivela necessario in accordo con quanto sopra esposto, grazie all’azione di elettromagneti supportati preferibilmente dall'elemento discoidale 28 stesso ed in grado di attrarre, se eccitati, lo schermo discoidale 31 .

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore, per l'erogazione del materiale incoerente stesso verso una unità utilizzatrice (6) disposta inferiormente al contenitore (2) medesimo, caratterizzato dal fatto di comprendere un condotto (7) atto ad alloggiare longitudinalmente al suo interno un sacco tubolare (8) la cui estremità superiore è ponibile in comunicazione con una apertura di uscita (4) del detto contenitore (2) e la cui estremità inferiore è ponibile in comunicazione con la detta unità utilizzatrice (6); fra l’estremità superiore del detto condotto (7) e la detta apertura di uscita (4) essendo disposto un elemento distanziale (11) cavo atto ad alloggiare al suo interno il detto sacco tubolare (8) raccolto in posizione di riposo, ed alla detta apertura di uscita (4) essendo associato un elemento valvolare (5) comprendente un elemento discoidale (28) presentante diametro sostanzialmente uguale al diametro dell'apertura di uscita (4) stessa ed atto ad essere ruotato alternativamente nei due sensi, in uso, attorno ad un asse (23) orizzontale fra una posizione di chiusura in cui l'elemento discoidale (28) stesso giace su un piano (32) sostanzialmente orizzontale ed una posizione di apertura in cui l’elemento discoidale (28) medesimo giace su un piano sostanzialmente verticale; del detto elemento valvolare (5) facendo parte, inoltre, uno schermo discoidale (31) presentante un diametro sostanzialmente uguale a quello del detto elemento discoidale (28) ed a quello di una porzione di ingresso del detto elemento distanziale (11), ed essendo previsti mezzi di collegamento (30, 37, 41, 56) coassiale reciproco del detto elemento discoidale (28) e del detto schermo discoidale (31) atti a connettere in maniera rilasciabile l’elemento discoidale (28) e lo schermo discoidale (31) medesimi rendendoli reciprocamente aderenti, almeno parzialmente, lungo un piano (32) di reciproca sostanziale tangenza.
  2. 2. Impianto secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di collegamento comprendo una prima fonte di aspirazione (41) facente capo ad una cavità (30) ricavata su una superficie del detto elemento discoidale (28) e/o del detto schermo discoidale (31); la detta prima fonte di aspirazione (41) essendo attivabile, in uso, per ridurre la pressione dell’aria alloggiata entro la detta cavità (30) al disotto della pressione atmosferica e per determinare una conseguente stabile reciproca adesione dell’elemento discoidale (28) e dello schermo discoidale (31) stessi.
  3. 3. Impianto secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la detta cavità (30) è ricavata su una superficie del detto elemento discoidale (31).
  4. 4. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che una porzione del detto elemento valvolare (5) è supportata da un perno (22) e da un’albero (25) ad essa solidali e collegati a rispettive bande opposte dell’elemento valvolare (5) stesso; il detto albero (25) essendo percorso internamente, almeno parzialmente, da un primo foro (37) comunicante sia con la detta prima fonte di aspirazione (41) che con la detta cavità (30).
  5. 5. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che una porzione del detto elemento valvolare (5) è supportata a sbalzo da un unico albero (25) ad essa solidale; il detto albero (25) essendo percorso internamente, almeno parzialmente, da un foro (51) comunicante sia con la detta prima fonte di aspirazione (41) che con la detta cavità (30).
  6. 6. Impianto secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che la detta porzione del detto elemento valvolare (5) è costituita dal detto elemento discoidale (31).
  7. 7. Impianto secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che il detto albero (25) è percorso internamente da un secondo foro (38); essendo prevista una seconda fonte di aspirazione (44) comunicante, attraverso il secondo foro (38) stesso ed attraverso un filtro (45), con una cavità interna (12) del detto elemento distanziale (11) atta ad alloggiare longitudinalmente al suo interno il detto sacco tubolare (8) in posizione di riposo.
  8. 8. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che, in uso ed al termine dell'erogazione del materiale incoerente dal detto contenitore, i detti elemento discoidale (28) e schermo discoidale (31) risultano reciprocamente separati e i detti mezzi di collegamento (30, 37, 51, 41) risultano inattivi; l’elemento discoidale (28) essendo disposto a chiusura dell’apertura di uscita (4) del detto contenitore (2) e lo schermo discoidale (31) essendo disposto a chiusura dell'imboccatura del detto elemento distanziale (11).
  9. 9. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzato dal fatto che il detto sacco tubolare (8) risulta associabile in una estremità superiore alla detta apertura di uscita (4), ed in una estremità inferiore presenta una flangia di raccordo o tappo (14) associabile a mezzi di collegamento alla detta unità utilizzatrice (6); essendo previsti mezzi traslatori (17) bidirezionali della detta flangia di raccordo o tappo (14) lungo il detto condotto (7), atti a fare passare il detto sacco tubolare (8) esteso in una posizione operativa ed a trasferire la detta flangia di raccordo o tappo (14), una volta pervenuta ad un livello inferiore, all'esterno del condotto (7) stesso così da consentire la connessione tra il sacco tubolare (8) medesimo ed i detti mezzi di collegamento.
  10. 10. Impianto secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi traslatori (17) bidirezionali comprendono uno stantuffo (18) scorrevole entro il detto condotto (7) e mezzi (19) atti a generare una depressione ed agenti sullo stantuffo (18) stesso e sulla detta flangia di raccordo o tappo (14) in modo da vincolare a comando i medesimi.
  11. 11. Impianto secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di motorizzazione (20) per il detto stantuffo (18), disposti ed agenti in corrispondenza dello sviluppo longitudinale del detto condotto (7) ed atti a muovere bidirezionalmente lo stantuffo (18) stesso.
  12. 12. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 11 , caratterizzato dal fatto che i detti mezzi traslatori (17) sono atti, in uso, a posizionare il detto stantuffo (18) tra due posizioni limite delle quali una prima posizione corrisponde ad un posizionamento dello stantuffo (18) stesso all’interno del detto condotto (7), in corrispondenza dell’estremità inferiore di quest’ultimo, ed una seconda posizione corrisponde ad un posizionamento del detto stantuffo (18) esterno al detto condotto (7) ed è situata inferiormente alla detta prima posizione.
  13. 13. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi traslatori (17) comprendono un cilindro pneumatico (20) facente parte dei detti mezzi di motorizzazione ed agente sul detto stantuffo (18).
  14. 14. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 13, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi reversibili di fissaggio del detto sacco tubolare (8) ad una porzione superiore della detta flangia di raccordo o tappo (14), nonché mezzi di chiusura (15) del sacco tubolare (8) medesimo, disposti a monte dei detti mezzi reversibili di fissaggio ed attivabili indipendentemente da questi ultimi in modo da consentire l’associazione e la disassociazione tra il sacco tubolare (8) e la detta flangia di raccordo o tappo (14) in corrispondenza di una attivazione dei detti mezzi di chiusura (15), ovvero in una condizione nella quale il detto sacco tubolare (8) risulta chiuso.
  15. 15. impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 14, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di collegamento (56) sono di tipo elettromagnetico.
  16. 16. Impianto secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento (56), comprendono una pluralità di magneti permanenti (57) disposti lungo una circonferenza dell’elemento discoidale (28) in corrispondenza della sua superficie inferiore affacciata alla superficie (33) superiore dello schermo discoidale (3) sulla superficie superiore (33) del quale sono previsti, lungo una corconferenza di diametro uguale alla circonferenza dell’elemento discoidale (28), sono previsti una pluralità di magneti permanenti (58) contraffacciati ai detti magneti permanenti (57) previsti sul detto elemento discoidale (28).
  17. 17. Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore, secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
IT1999BO000148A 1999-03-29 1999-03-29 Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore IT1309681B1 (it)

Priority Applications (5)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT1999BO000148A IT1309681B1 (it) 1999-03-29 1999-03-29 Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore
DE69918051T DE69918051T2 (de) 1999-03-29 1999-12-07 Vorrichtung zum Entladen von schüttbarem Material aus einem Behälter
AT99830761T ATE269262T1 (de) 1999-03-29 1999-12-07 Vorrichtung zum entladen schüttbarem material aus einem behälter
EP99830761A EP1043252B1 (en) 1999-03-29 1999-12-07 Apparatus for off-loading incoherent material from a container
US09/458,232 US6412518B1 (en) 1999-03-29 1999-12-09 Apparatus for off-loading incoherent material from a container

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT1999BO000148A IT1309681B1 (it) 1999-03-29 1999-03-29 Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore

Publications (3)

Publication Number Publication Date
ITBO990148A0 ITBO990148A0 (it) 1999-03-29
ITBO990148A1 true ITBO990148A1 (it) 2000-09-29
IT1309681B1 IT1309681B1 (it) 2002-01-30

Family

ID=11343877

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT1999BO000148A IT1309681B1 (it) 1999-03-29 1999-03-29 Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore

Country Status (5)

Country Link
US (1) US6412518B1 (it)
EP (1) EP1043252B1 (it)
AT (1) ATE269262T1 (it)
DE (1) DE69918051T2 (it)
IT (1) IT1309681B1 (it)

Families Citing this family (15)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1145999B1 (de) * 2000-04-10 2005-05-11 Anutec GmbH Vorrichtung zum Umfüllen eines Behältnisses, sowie Behältnis und Deckel hierfür
DE20014871U1 (de) * 2000-08-28 2001-01-18 Gea Powder Technology Gmbh Vorrichtung zum Kuppeln zweier Aufbewahrungs- und/oder Fördermittel mit einer Sicherungseinrichtung
DE20014872U1 (de) * 2000-08-28 2001-01-25 Gea Powder Technology Gmbh Vorrichtung zum Kuppeln zweier Aufbewahrungs- und/oder Fördermittel mit einer Reinigungseinrichtung
ITBO20010261A1 (it) 2001-04-27 2002-10-27 Zanchetta & C Srl Unita' e metodo per lo scarico di materiale incoerente da un dispositivo erogatore
DE10335325B4 (de) * 2003-08-01 2007-05-03 Gea Niro Gmbh Kupplungsverschlüsse sowie Andockeinrichtungen enthaltend diese Kupplungsverschlüsse
US7681590B2 (en) * 2005-12-08 2010-03-23 United Microelectronics Corp. Process apparatus and transportation system thereof
JP2010512286A (ja) * 2006-12-15 2010-04-22 ゲーエーアー ファーマ システムズ アーゲー 結合閉鎖具および2つの結合閉鎖具からなる連結装置
WO2008098340A1 (en) 2007-02-16 2008-08-21 Countlab Inc. A container filling machine
ITMO20070083A1 (it) * 2007-03-14 2008-09-15 Wam Spa Valvola a farfalla per impianti per materiali granulari e/o in polvere.
US8006468B2 (en) 2008-04-14 2011-08-30 Countlab Inc. Container filling machine having vibration trays
DE102008049129A1 (de) 2008-09-26 2010-04-08 Gea Niro Gmbh Kupplungsverschluss sowie Befestigungsmodul und Andockeinrichtung, jeweils enthaltend diesen Kupplungsverschluss
CA2686751C (en) 2008-12-02 2017-02-21 Countlab, Inc. A discrete article spacing apparatus for vibration trays
US20130042943A1 (en) 2011-08-18 2013-02-21 Countlab, Inc. Container filling machine
JP5415647B1 (ja) 2013-08-21 2014-02-12 株式会社ミウラ スプリット弁
CN112407988A (zh) * 2020-12-04 2021-02-26 马驭 一种化工生产粉料混合车间无尘投料装置

Family Cites Families (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US3106223A (en) * 1959-02-02 1963-10-08 Apv Co Ltd Disconnectable coupling
GB9126664D0 (en) * 1991-12-16 1992-02-12 Material Control Eng Ltd A container and a system incorporating same
DE4415488C2 (de) * 1994-05-03 1996-04-04 Reimelt Dietrich Kg System zum Andocken eines Behälters an eine Übergabeöffnung in einem Gerät, Behälter und Gerät
DE19615646C2 (de) * 1995-06-07 1997-06-26 Glatt Systemtechnik Dresden Kupplungseinrichtung zum Verbinden bzw. Verschließen der innerhalb zweier eigenständiger Gehäuse befindlichen Räume
IT1285728B1 (it) * 1996-05-31 1998-06-18 Zanchetta & C Srl Impianto per lo scarico di materiali incoerenti da contenitori
GB9706365D0 (en) * 1997-03-27 1997-05-14 Matcon R & D Ltd A station
GB9707641D0 (en) * 1997-04-15 1997-06-04 Matcon R & D Ltd Apparatus and system for handling material

Also Published As

Publication number Publication date
ATE269262T1 (de) 2004-07-15
EP1043252A1 (en) 2000-10-11
ITBO990148A0 (it) 1999-03-29
DE69918051D1 (de) 2004-07-22
DE69918051T2 (de) 2005-07-07
IT1309681B1 (it) 2002-01-30
EP1043252B1 (en) 2004-06-16
US6412518B1 (en) 2002-07-02

Similar Documents

Publication Publication Date Title
ITBO990148A1 (it) Impianto per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore
JP2542312B2 (ja) 有害媒体の充填装置
ITBO20010261A1 (it) Unita' e metodo per lo scarico di materiale incoerente da un dispositivo erogatore
JP4808130B2 (ja) 集塵機用ダスト回収装置
CN101453976B (zh) 将产品供给包装机的装置和方法
FR2703340A1 (fr) Installation et procédé de transfert de produits s'écoulant par gravité.
US20110258967A1 (en) Product and process for packaging a powder
KR102187248B1 (ko) 고형 물질을 공급하기 위한 장치 및 방법
KR960700174A (ko) 재료취급 시스템(material handling system)
EP1962990B1 (en) A fabric filter with fluidised dust-bed, and a method of maintaining it
ITRM20090656A1 (it) Apparato e procedimento di trasporto pneumatico a vuoto per prodotti in polvere o simili.
JP2007275859A (ja) ダストガス除去ユニットのバグフィルタ取付機構
ITBO990147A1 (it) Metodo per lo scarico di materiale incoerente da un contenitore ed impianto per l'attuazione di tale metodo
EP1574762A2 (en) Valve device with washing means
JP2005502560A (ja) 微粒子状、粉末状、粒状または顆粒状で搬送される材料を保管容器から作業容器または運搬容器、あるいは同等の収容空間内に搬送する装置および搬送方法
ITBO960297A1 (it) Impianto per lo scarico di materiali incoerenti da contenitori
EP1860028B1 (en) Ventilation assembly for a machine for the preparation of radiopharmaceuticals
JP7292585B2 (ja) 充填設備
WO2021243834A1 (zh) 高密闭胶囊填充机
JP4734238B2 (ja) 外部環境から梱包用装置を密閉および隔離するための構造
JP6337041B2 (ja) フレキシブルコンテナ用防塵装置
CN115641978A (zh) 一种用于放射性药品生产的合成热室系统及合成方法
JP2019174060A (ja) 局所排気装置
KR20160076773A (ko) 약제 자동 포장기
ITRM960490A1 (it) Metodo ed apparecchio per la erogazione di materiale scorrevole da un serbatoio in un contenitore