ITBO980572A1 - Dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico,particolarmente del tipo a farfalla. - Google Patents

Description

Titolo : DISPOSITIVO PER LA PROTEZIONE DOPO L'USO DI UN AGO IPODERMICO, PARTICOLARMENTE DEL TIPO A FARFALLA .

DESCRIZIONE

Forma oggetto del presente trovato un dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla.

Sono noti aghi cosiddetti a farfalla che vengono impiegati in ambito medico per praticare fleboclisi, trasfusioni, perfusioni, prelievi o simili.

Tali aghi prendono il nome dal fatto che sono provvisti di una zona di impugnatura conformata ad ali di farfalla complanari e sono montati alla estremità di un tubicino collegabile idraulicamente ad un flacone o ad una sacca di erogazione o di prelievo di liquidi corporei ; la zona di impugnatura permette, con le ali ripiegate una contro l'altra, di introdurre agevolmente l'ago sotto cute e, una volta introdotto l'ago e rilasciate le ali, è destinata ad essere sormontata da un tratto di cerotto che vincola l'ago al paziente e ne evita lo sfilamento.

Tali aghi noti determinano un elevato pericolo di infezione perché presentano il grave inconveniente che, dopo che sono stati rimossi dal paziente, la loro estremità appuntita non è protetta; all'atto pratico il personale medico o paramedico quando rimuove l'ago ed ha bisogno di avere le meni rapidamente libere per altre incombenze, avvolge frettolosamente il tubicino attorno all'ago ed abbandona questa matassina nel primo posto accessibile con il proposito di andarla a riprendere successivamente con calma per gettarla.

Il personale svolge siffatte operazioni ripetitivamente e, nel tempo, acquisisce sempre maggiore disinvoltura tralasciando sovente le necessarie precauzioni: accade cosi talvolta che nel maneggiare queste matassine il personale medico o paramedico si punga con gli aghi usati.

E ' evidente il gravissimo pericolo di contagio che ciò comporta nei riguardi anche di malattie devastanti quali ad esempio l'epatite virale o, addirittura, l'AIDS.

In relazione a ciò sono stati messi a punto astucci rigidi di foggia tubolare che vengono fatti scorrere lungo il tubicino verso l'ago e nei quali viene catturato l'ago; l'ago non può più essere rimosso per la presenza su due lati diametralmente contrapposti dell'astuccio di ganci o fermi a scatto che bloccano le due ali dell'ago.

Gli astucci tubolari noti presentano l'inconveniente di dovere essere montati sul tubicino in stabilimento: lo scivolamento dell'astuccio lungo il tubicino richiede poi per l'esecuzione una serie di movimenti manuali molto laboriosi di esecuzione malagevole, specie se da eseguire con una sola mano.

Oltre a ciò la forma tubolare degli astucci non consente di premere efficacemente con il cotone idrofilo, o simili contemporaneamente contro l'area cutanea perforata dall'ago, l'ago e l'astuccio tubolare in modo da bloccarlo durante l'estrazione dell'ago per evitare inopportuno sanguinamento e permettere così di far scorrere l'ago a farfalla dentro l'astuccio tubolare di protezione.

Compito tecnico del presente trovato è quello di ovviare ai citati inconvenienti dei dispositivi noti, di mettere a punto cioè un dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla che non deve essere montata sul tubicino prima che l'ago vada a perforare il paziente e che comporta per il montaggio sul tubicino la esecuzione di movimenti elementari agevoli anche se eseguiti con una sola mano: inoltre consente di premere efficacemente con il cotone idrofilo, o simili, contro l'area cutanea perforata dall'ago durante la sua estrazione, per evitare sanguinamento e di far scorrere l'ago nel dispositivo in posizione di protezione della punta dell'ago operando con una sola mano.

Nell' ambito di tale compito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito precedente con una struttura semplice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento, nonché di costo relativamente contenuto.

Questo compito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla caratterizzato dal fatto che è costituita da un elemento laminare piano allungato che ad una estremità presenta ai due lati due lamelle distanziate fra dì loro da uno spazio centrale longitudinale ripiegate verso l'elemento laminare per definire due guide appiattite laterali cieche di scorrimento delle ali a farfalla dell'ago , che dette guide appiattite laterali cieche sono leggermente incurvate nel verso di allontanamento dalla superficie dell'elemento e sono atte, all'arretramento dell'ago, a premere la sua punta a strisciare contro la superficie della fascia centrale dell'elemento appiattito per incunearsi contro denti sagomati in rilievo di detta fascia ed impedire la fuoruscita dell'ago.

Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla secondo il trovato, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:

la fig.l è una vista prospettica di un dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla secondo il trovato con l'ago esterno; la fig.2 è una vista prospettica di un dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla secondo il trovato con l'ago protetto; la fig.3 è una vista prospettica parzialmente spezzata del dispositivo;

la fig.2 a, b, c, d, sono una vista dall'alto e le relative proiezioni ortogonali laterale, da destra e da sinistra del dispositivo

Con particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico A, particolarmente del tipo a farfalla, secondo il trovato: l'ago A ha una estremità collegata ad un tubicino T e ai due lati due alette di presa al, a2 in materiale del tipo della plastica sostanzialmente morbida.

Il dispositivo 1 è costituita da un elemento laminare appiattito 2 di forma sostanzialmente rettangolare allungata che ad una delle due estremità corte ha due lamelle laterali 3a, 3b distanziate fra di loro da uno spazio centrale longitudinale che ad una estremità sono ripiegate di 180 gradi verso la superficie superiore dell’elemento 2 e definiscono due guide appiattite laterali 4a, 4b cieche: lungo le guide 4a, 4b possono scorrere le due ali al, a2 dell'ago.

Le guide 4a, 4b nella loro zona cieca sono leggermente incurvate verso l'alto nel senso di allontanamento dalla superficie dell'elemento 2 e sono atte, all’arretramento dell'ago, a sol-levare le alette e a puntare l’ago con l’estremità libera verso il basso in modo da premere la sua punta a strisciare contro la superficie della fascia 5 centrale dell'elemento appiattito 2 per incunearsi contro denti 6a, 6b, 6c sagomati in rilievo nella fascia centrale 5 ed impedire la fuoruscita dell'ago.

Lungo il lato interno della lamella 4a è solidale il bordo di un profilo 7 ricurvo a settore di cilindro che va a sormontare parzialmente la lamella 4b ed è distanziato da essa a definire un'asola longitudinale 7a per l'inserimento da un fianco del tubicino T.

Vantaggiosamente le estremità libere 10 delle lamelle sono incurvate verso l'alto nel senso di allontanamento dall'elemento laminare 2 per facilitare l'introduzione delle ali dell'ago. Il funzionamento del dispositivo 1 è il seguente: impugnato il dispositivo si va a posizionare il bordo della lamella 2 sotto l'ago e da lato si infila il tubicino T nell'asola longitudinale 7a sotto il profilo ricurvo 7 e si inseriscono le alette al, a2 dell'ago nelle guide 4a, 4b : in questa configurazione è possibile premere con il batuffolo di cotone idrofilo contro la pelle in corrispondenza del punto di inserzione dell'ago che risulta scoperta: tirando il tubicino con una sola mano si può ora far arretrare l'ago e farne scivolare la punta lungo la fascia centrale 5 mentre le alette al, a2 dell'ago, scorrendo lungo le guide fino alla loro estremità cieca, si allontanano leggermente dall'elemento 2 verso l'alto spingendo la punta dell'ago contro uno dei denti 6a, 6b, 6c, a seconda della lunghezza dell'ago : la fuoruscita dell'ago è impedita dal fatto che la punta si arresta, a seconda della sua lunghezza, contro uno dei denti 6, ciò per l'azione di sollevamento delle alette dell'ago nelle guide 4a, 4b .

Utilmente il trovato è realizzato per stampaggio di materiali del tipo della plastica e può essere ottenuto in due semiparti sostanzialmente simmetriche che vengono unite fra di loro per incollaggio o saldatura per via termica o chimica lungo una linea longitudinale di mezzeria.

La superficie superiore dello spazio centrale longitudinale dell'elemento laminare 2 può essere piana o sollevarsi leggermente alla estremità posteriore delle lamelle e seguire il profilo di allontanamento delle guide 4a, 4b.

Si è così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti ed in particolare non deve essere premontata sul tubicino in stabilimento, ma può essere tranquillamente sistemata anche solamente immediatamente prima dell'estrazione dell'ago e comporta per l'impiego la esecuzione di movimenti elementari agevoli anche se eseguiti con una sola mano: inoltre consente di premere efficacemente con il cotone idrofilo, o simili, contro l'area cutanea perforata dall'ago durante la sua estrazione. Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall' ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (4)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla caratterizzato dal fatto che è costituita da un elemento laminare piano allungato che ad una estremità presenta ai due lati due lamelle distanziate fra di loro da uno spazio centrale longitudinale ripiegate verso l'elemento laminare per definire due guide appiattite laterali cieche di scorrimento delle ali a farfalla dell'ago , che dette guide appiattite laterali cieche sono leggermente incurvate nel verso di allontanamento dalla superficie dell'elemento e sono atte, all'arretramento dell'ago, a premere la sua punta a strisciare contro la superficie della fascia centrale dell'elemento appiattito per incunearsi contro denti sagomati in rilievo di detta fascia ed impedire la fuoruscita dell'ago.
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che al lato interno di una di dette lamelle è solidale il bordo di un profilo incurvato che va a sormontare parzialmente l'altra lamella ed è distanziata da essa a definire un'asola longitudinale per l'inserimento du un fianco di detto tubicino.
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che le estremità libere di dette lamelle sono leggermente incurvate nel verso di allontanamento dall'elemento laminare per facilitare l'inserimento delle ali dell’ago.
4. 4) Dispositivo per la protezione dopo l'uso di un ago ipodermico, particolarmente del tipo a farfalla secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.