CH700159B1

CH700159B1 - Dispositivo protettivo per ago.

Info

Publication number: CH700159B1
Application number: CH20262008A
Authority: CH
Inventors: Franco Petrali
Original assignee: Tripomed S R L
Priority date: 2008-12-30
Filing date: 2008-12-30
Publication date: 2013-05-31
Also published as: CH700159A1; DK2204204T3; ES2648202T3; NO2204204T3; PL2204204T3; EP2204204B1; EP2204204A1

Abstract

L’invenzione concerne il dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico comprendente, un contenitore (2) munito di fori passanti (3, 3´) atti a permettere il passaggio dell’ago (A), un mezzo di protezione (4) alloggiato in modo movibile all’interno del contenitore (2), dove detto mezzo di protezione (4) è munito di organi di bloccaggio (5) atti a ricoprire l’estremità acuminata dell’ago (A´) bloccandola all’interno del contenitore (2).

Description

[0001] La presente invenzione si riferisce al campo della tecnica dei prodotti medicali muniti di ago, in particolare di cateteri venosi con ago introduttore muniti di un dispositivo di sicurezza, per ago, di tipo passivo.

[0002] In particolare la presente invenzione concerne un dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico come descritto nel preambolo della rivendicazione 1.

[0003] L’oggetto dell’invenzione, il dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico, permette la ricopertura dell’apice tagliente di cui l’ago è munito e il suo blocco all’interno di un contenitore, quando l’ago viene ritratto dal vaso sanguigno del paziente una volta espletata la sua funzione perforatrice.

[0004] I prodotti medicali muniti di ago solitamente utilizzati sono sprovvisti di particolari protezioni per l’ago, procederemo in seguito a descrivere l’arte nota.

[0005] Relativamente ad un dispositivo ago-catetere, l’operatore provvede ad inserire l’insieme ago-catetere perforando l’epidermide per raggiungere una vena o un’arteria del paziente. Ad inserimento avvenuto e completato, il catetere viene mantenuto in posizione all’interno del vaso sanguigno, mentre l’ago, svolta la sua funzione di perforazione, viene sfilato dall’operatore. In questa fase critica, la punta acuminata dell’ago estratto rimane esposta in modo pericoloso per l’operatore o chi gli è vicino. Il rischio di punture accidentali è elevato. L’operazione di inserimento dell’ago in un astuccio protettivo per il suo smaltimento è altrettanto pericolosa per l’operatore.

[0006] Sono noti inoltre dispositivi che prevedono la ritrazione dell’ago all’interno di un elemento protettivo, ad esempio una porzione del dispositivo stesso, una volta eseguito l’inserimento del catetere.

[0007] La ritrazione è effettuata sbloccando un mezzo elastico, che spinge l’ago in un vano di smaltimento agendo su un manicotto esterno al catetere, con cui l’ago è solidale e scorrendo con esso assialmente l’ago viene retratto.

[0008] Lo svantaggio principale di tali dispositivi consiste nell’ingombro dell’elemento di protezione. Altro svantaggio consiste nel fatto che tali dispositivi di protezione sono caratterizzati da un elevato numero di componenti, per cui l’assemblaggio risulta complesso).

[0009] Sono inoltre noti cateteri intravenosi e cateteri venosi con sistema chiuso comprendenti un tubo di plastica flessibile al cui interno alloggia un ago introduttore o mandrino metallico la punta tagliente sporge dall’apice del catetere.

[0010] Anche nel caso di dispositivi medici generici muniti di ago. dopo che quest’ultimo è stato estratto dal corpo del paziente, i taglienti apicali rimangono pericolosamente scoperti col rischio di causare punture accidentali all’operatore.

[0011] Malattie gravi come l’epatite oppure l’AIDS possono essere trasmesse a causa di una puntura con un ago sporco di sangue estratto da un paziente affetto da tali patologie.

[0012] Scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo protettivo per ago che escluda i pericoli di trasmissione di malattie infettive causate da punture accidentali con ago imbrattato di sangue; permettendo in questo modo un’eliminazione in piena sicurezza dell’ago retratto.

[0013] Altro scopo è quello di proporre un dispositivo di semplice costruzione e assemblaggio, quindi economico.

[0014] Altro scopo è di proporre un dispositivo sicuro, dotato di una ritrazione dell’ago morbida che eviti schizzi di sangue unitamente a contaminazioni provocate da particelle causate da una raschiatura degli elementi di bloccaggio contro l’ago in fase di ritrazione.

[0015] Altro scopo dell’invenzione è di proporre un dispositivo protettivo con uno sforzo minimo di attivazione.

[0016] Gli scopi summenzionati vengono raggiunti con il dispositivo protettivo per ago descritto nella rivendicazione 1.

[0017] Ulteriori sviluppi vantaggiosi del dispositivo protettivo per ago dell’invenzione sono forniti nelle rivendicazioni dipendenti.

[0018] L’invenzione viene ora meglio chiarita con riferimento ai disegni allegati che illustrano in modo schematico forme preferenziali di realizzazione date solo a tipo esemplificativo ma non limitativo in quanto varianti tecniche o costruttive potranno sempre essere apportate senza uscire dall’ambito della presente invenzione.

[0019] In detti disegni: <tb>La fig. 1A<sep>mostra una forma esecutiva del dispositivo protettivo per ago in condizione non operativa I, in vista laterale, sezionata all’altezza dell’asse dell’ago. <tb>La fig. 1B<sep>mostra il dispositivo della fig. 1Anella medesima vista ma in condizione operativa II. <tb>La fig. 1C<sep>mostra il dispositivo della fig. 1Anella medesima vista, con ago girato di 180°, in condizione operativa II. <tb>La fig. 1D<sep>mostra in vista frontale una sezione del contenitore 2, all’altezza della cavità centrale C2, senza la presenza del mezzo di protezione 4. <tb>La fig. 2<sep>mostra una forma esecutiva del dispositivo protettivo per ago applicato ad uno strumento medicale MED, in particolare un sistema chiuso con catetere venoso. <tb>La fig. 3<sep>mostra in vista laterale in posizione una componente dell’invenzione: il mezzo elastico di protezione 4 a riposo. <tb>La fig. 4<sep>mostra in vista laterale una forma esecutiva del dispositivo protettivo 1 in condizione operativa II. <tb>La fig. 5A<sep>mostra in vista esplosa una forma esecutiva del dispositivo protettivo 1 applicato ad uno strumento medico MED. <tb>La fig. 5<sep>mostra in vista laterale una forma esecutiva del dispositivo protettivo per ago 1.

[0020] Con riferimento alle fig. 1A, 1B e 1C, il dispositivo protettivo per ago 1 di uno strumento medicale generico, oggetto dell’invenzione, comprende, un contenitore 2 munito di fori passanti 3, 3 ́ atti a permettere lo scorrimento dell’ago A, e un mezzo di protezione 4 alloggiato in modo movibile all’interno di detto contenitore 2. Detto contenitore 2 ha sostanzialmente una forma cilindrica, come è visibile nella fig. 1D.

[0021] Il contenitore 2 è costituito da un alloggiamento 2a assemblato in modo amovibile ad un coperchio 2b. L’alloggiamento 2a ed il coperchio 2b sono uniti per mezzo di un incastro, in particolare un incastro anulare concentrico di tipo meccanico.

[0022] All’interno del contenitore 2 è ricavato un vano 2v contenente il mezzo di protezione 4 e una porzione dell’ago A.

[0023] Il dispositivo protettivo per ago 1 comprende, un contenitore 2 munito di fori passanti 3, 3 ́ concentrici atti a permettere lo scorrimento dell’ago A all’interno del contenitore 2, un mezzo di protezione 4 alloggiato in modo movibile all’interno del contenitore 2 in una scanalatura 101 del contenitore 2, dove detto mezzo di protezione 4 è munito di organi di bloccaggio 5, 5 ́ e di sporgenze 11, 11 ́ sotto forma di ali 11, 11 ́, gli organi di bloccaggio 5, 5 ́ sono atti a ricopiare l’estremità acuminata dell’ago A ́.

[0024] Il dispositivo protettivo per ago 1 è caratterizzato dal fatto che esso è attivabile, per mezzo di uno spostamento del mezzo di protezione 4 rispetto al contenitore 2, da una condizione non operativa I, in cui l’ago A è liberamente movibile all’interno del contenitore 2, ad una condizione operativa II, in cui detti organi di bloccaggio 5, 5 ́ interagiscono con il contenitore 2 in modo tale da: incuneare dette sporgenze 11, 11 ́ in una cavità del contenitore 2 posizionata tra i due fori passanti 3, 3 ́ e ricoprire l’estremità acuminata dell’ago A ́.

[0025] Il mezzo di protezione 4 è munito di organi di bloccaggio 5, 5 ́ atti a ricoprire l’estremità acuminata dell’ago A ́ ed a bloccarla al suo interno, quando il dispositivo viene attivato da una condizione non operativa I ad una condizione operativa II.

[0026] Il dispositivo protettivo per ago 1 è attivabile per mezzo di uno spostamento del mezzo di protezione 4 rispetto al contenitore 2 circostante, da una condizione non operativa I – in cui l’ago viene retratto dalla vena – ad una condizione operativa II in cui gli organi di bloccaggio 5 interagiscono con il contenitore 2 in modo tale da ricoprire l’estremità acuminata A ́ dell’ago bloccandola all’interno del contenitore 2, nella fattispecie le estremità degli organi di bloccaggio 5, 5 ́ si impegnano fra loro.

[0027] In condizione operativa II il mezzo di protezione 4 ritraendosi si incunea nel contenitore 2 in modo tale da non poter proseguire la sua corsa, esso si incunea per mezzo di una o più ali 11, 11 ́ di cui il mezzo di protezione 4 è dotato.

[0028] La cavità cilindrica centrale C2 ha un diametro superiore a quello delle due estremità C1, C3, in modo tale da essere atta ad accogliere le ali 11, 11 ́ bloccando la corsa del mezzo di protezione 4 e permettendo agli organi si bloccaggio di ricoprire l’estremità acuminata dell’ago A ́.

[0029] Pertanto nella condizione operativa II la punta acuminata dell’ago A ́ è ricoperta dal mezzo di protezione 4 e non può uscire da detto mezzo di protezione 4 essendo bloccata negli organi di bloccaggio.

[0030] In una sua forma esecutiva, il contenitore 2 è munito di un primo foro passante 3 ed un secondo foro passante 3 ́, nei quali è posizionato in modo scorrevole/movibile l’ago A. Detti fori passanti sono fra loro concentrici.

[0031] In particolare il vano 2v del contenitore 2 comprende tre cavità cilindriche concentriche e contigue fra loro C1, C2 e C3, di cui quelle alle due estremità hanno ugual diametro e riportano una scanalatura rettangolare atta a contenere il mezzo di protezione 4 permettendone il suo scorrimento assiale.

[0032] Vantaggiosamente, in una sua forma esecutiva, il mezzo di protezione 4 che blocca la fuoriuscita dell’ago A è una lamina elastica, preferibilmente di natura metallica, sagomata di forma triangolare munita di una base B e due organi di bloccaggio 5, 5 ́, in particolare due ganasce elastiche dalla forma di rebbi.

[0033] Nella base della lamina elastica, al centro, è ricavato un foro passante B ́ con diametro di poco superiore a quello dell’ago A.

[0034] La base della lamina B e le due ganasce 5, 5 ́ costituiscono un elemento unico mentre l’apice P, P ́ delle due ganasce 5, 5 ́ è disgiunto, in particolare con sagomatura della lamina ricurva internamente, in modo tale da formare una prima ganascia 5 ed una seconda ganascia 5 ́ aventi diverse altezze, atte a racchiudere la punta acuminata dell’ago quando il dispositivo si trova in condizione operativa II. Quando il dispositivo è attivato – condizione operativa II – le ganasce 5, 5 ́ si sovrappongono in modo tale da coprire l’ago, in particolare la porzione acuminata A ́.

[0035] L’ago A è munito sul suo corpo cilindrico di una deformazione permanente 12, che aumenta il diametro dell’ago A. La deformazione permanente 12 è atta ad interagire con la base della lamina elastica B, in modo tale da permettere il trascinamento del mezzo di protezione 4 per mezzo di una interferenza in quanto il diametro della deformazione permanente è maggiore del diametro del foro passante che si trova alla base del mezzo di protezione 4.

[0036] Nella fattispecie la deformazione permanente ha la forma di una spalla 12 atta ad impegnarsi con la base della lamina elastica in modo tale da formare una interferenza deformazione/foro certa. Detto trascinamento provoca l’attivazione del dispositivo protettivo 1: le ali 11, 11 ́ si incuneano nella cavità cilindrica centrale C2 bloccando il trascinamento dell’elemento di protezione 4.

[0037] Alle ganasce costituenti 5, 5 ́ la lamina triangolare 4 è collegata un’ala esterna 11, 11 ́ piegata in direzione del centro della lamina triangolare 4.

[0038] Quando il dispositivo protettivo non è attivato le ali 11, 11 ́ sono sotto compressione elastica e sono allineate con la base B della lamina 4, la forma è quella di un parallelogramma con una parziale assenza di un lato con le ganasce P, P ́ non sovrapposte ma distanziate dall’ago A in modo tale da permettere il passaggio dell’ago evitando lo sfregamento con lo stesso. Ci preme sottolineare che uno dei vantaggi principali del trovato è l’assenza di sfregamento della superficie esterna, dell’ago con uno o più componenti del dispositivo di protezione. Durante l’arretramento dell’ago A, la deformazione 12 presente su una parte dell’ago A provoca l’arretramento del mezzo di protezione 4 nel dispositivo e finisce per interagire con il mezzo di protezione 4 in modo tale da provocare un suo trascinamento rispetto al contenitore 2.

[0039] II vantaggio principale dell’invenzione è quello di proporre un dispositivo protettivo per dispositivo medicale munito di ago contro il rischio di contatto con la sostanza di cui l’ago è imbrattato e contro ferite accidentali.

[0040] Vantaggiosamente, in una forma esecutiva il dispositivo di protezione 1 è munito eli connessioni a pinza 15 atte al distacco automatico del dispositivo di protezione dal corpo del catetere 22.

[0041] Il dispositivo di protezione oggetto dell’invenzione è di tipo passivo e non richiede attivazione a cura dell’operatore nel caso esso sia montato su cateteri venosi. Il dispositivo inventivo è inoltre di semplice costruzione ed assemblaggio.

Claims

1. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico, in cui l’ago è infilato in detto strumento medicale generico, detto dispositivo (1) comprende, un contenitore (2) munito di foia passanti (3, 3 ́) concentrici atti a permettere lo scorrimento dell’ago (A) all’interno del contenitore (2), un mezzo di protezione (4) alloggiato in modo movibile all’interno del contenitore (2) in una scanalatura (101) del contenitore (2), dove detto mezzo di protezione (4) è munito di organi di bloccaggio (5, 5 ́) e di sporgenze (11, 11 ́) sotto forma di ali (11, 11 ́), gli organi di bloccaggio (5, 5 ́) sono atti a ricoprire l’estremità acuminata dell’ago (A), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (1) è attivabile, per mezzo di uno spostamento del mezzo di protezione (4) rispetto al contenitore (2), da una condizione non operativa (I), in cui l’ago (A) è liberamente movibile all’interno del contenitore (2), ad una condizione operativa (II), in cui detti organi di bloccaggio (5, 5 ́) interagiscono con il contenitore (2) in modo tale da: incuneare dette sporgenze (11, 11 ́) in una cavità del contenitore (2) posizionata tra i due fori passanti (3, 3 ́) e ricoprire l’estremità acuminata dell’ago (A ́).

2. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il mezzo di protezione (4) è una lamina metallica.

3. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che gli organi di bloccaggio sono due ganasce (5, 5 ́) flessibili alla compressione e munite di un apice (P, P ́) ricurvo verso l’interno del mezzo di protezione (4).

4. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato dal fatto che il contenitore (2) comprende tre cavità (C1, C2, C3) cilindriche concentriche e contigue fra loro.

5. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico secondo una delle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la lamina metallica (4) è sagomata a forma sostanzialmente triangolare nella cui base è ricavato un foro passante (B ́) per lo scorrimento dell’ago (A).

6. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che le cavità cilindriche alle due estremità (C1, C3) hanno ugual diametro e riportano una scanalatura rettangolare nella quale il mezzo di protezione (4) è posizionato in modo scorrevole.

7. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la cavità cilindriche posizionata fra le due estremità (C1, C3) ha un diametro maggiore rispetto i diametri delle cavità cilindriche alle due estremità.

8. Dispositivo protettivo per ago di uno strumento medicale generico secondo una delle precedenti rivendicazione 3, in cui in condizione non operativa (I) la distanza fra l’estremità delle due ganasce (5, 5 ́) è superiore al diametro dell’ago (A).

9. Utilizzazione di un dispositivo protettivo per ago di strumento medicale generico secondo una delle precedenti rivendicazioni, in cui l’ago (A) è montato su in un catetere venoso.