ITBO960252A1 - Dispositivo di prelievo e posa di astucci semirigidi - Google Patents

Dispositivo di prelievo e posa di astucci semirigidi Download PDF

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ITBO960252A1
ITBO960252A1 IT96BO000252A ITBO960252A ITBO960252A1 IT BO960252 A1 ITBO960252 A1 IT BO960252A1 IT 96BO000252 A IT96BO000252 A IT 96BO000252A IT BO960252 A ITBO960252 A IT BO960252A IT BO960252 A1 ITBO960252 A1 IT BO960252A1
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Antonio Martelli
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Oam Spa
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Description

D E S C R I Z I O N E
del brevetto per invenzione industriale
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo di prelievo e posa di astucci semirigidi.
E’ noto confezionare dei prodotti all'interno di astucci semirigidi di forma sostanzialmente parai lelepipeda a base rettangolare, che presentano un corpo sostanzialmente definito da un parallelepipedo richiudibile tramite delle linguette di estremità portate da bordi liberi del corpo tubolare stesso.
Normalmente, questi astucci vengono formati da uno sbozzato realizzato in cartoncino o in altro materiale simile, che presenta una forma sostanzialmente rettangolare, ed una pluralità di linee di indebolimento che delimitano dei pannelli frontali. Per evitare sprechi di spazio, una volta formati i suddetti astucci vengono immagazzinati sostanzialmente appiattiti, in modo tale che la citata base rettangolare presenti una forma romboidale sostanzialmente appiattita. Pertanto, il riempimento degli astucci con i citati prodotti va preceduto dal conferimento della forma parallelepipeda ai corpi tubolari stessi, che per comodità, verrà qui e nel seguito detta "apertura degli astucci".
E' altresì noto realizzare un dispositivo per il prelievo degli astucci che apre degli astucci appiattiti dopo averli prelevati da una pila tramite una pluralità di teste pneumatiche di presa, apre gli astucci lungo un arco di circonferenza tramite un rispettivo utensile che, qui e nel seguito, viene chiamato snervatore, ed alimenta per caduta ciascun astuccio aperto all'interno di una tasca di una pluralità di tasche di un convogliatore ad anello. Successivamente il citato convogliatore alimenta gli astucci ad una stazione di operativa in corrispondenza della quale gli astucci stessi vengono riempiti con prodotti determinati.
Ciascun astuccio tende a riprendere la sua forma originaria durante la caduta, con il pericolo di presentarsi alla stazione operativa con una forma non idonea a ricevere al proprio interno un citato prodotto. Inoltre durante la caduta l'astuccio, pur mantenedo la forma desiderata, può compiere degli spostamenti tali per cui la posizione finale che assume nella rispettiva tasca può non essere ottimale per le succesive operazioni di inserimento di un prodotto all'interno dell’astuccio stesso.
Scopo della presente invenzione è realizzare un dispositivo di prelievo che sia esente dall'inconveniente sopra descritto.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo di prelievo e posa di astucci semirigidi, i detti astucci presentando un corpo tubolare di forma sostanzialmente parallelepipeda; il detto dispositivo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un magazzino contenente i detti astucci con i rispettivi corpi tubolari sostanzialmente appiattiti ed una stazione di rilascio dei detti astucci disposta al disotto del detto magazzino e comprendente un convogliatore provvisto di una pluralità di tasche uniformemente distribuite; un gruppo di prelievo affiancato al detto magazzino e mobile di moto circolare attorno ad un asse orizzontale; il detto gruppo di prelievo essendo provvisto di una pluralità di organi di presa pneumatici distribuiti attorno al detto asse orizzontale ed atti a prelevare in successione i detti astucci appiattiti; il detto gruppo di prelievo essendo provvisto, inoltre, di una pluralità di snervatoti pneumatici, ciascuno dei quali essendo atto a cooperare con un rispettivo organo di presa per dare ai detti corpi tubolari una forma parallelepipeda; i detti organi di presa ed i detti snervatori essendo atti a cooperare fra loro per afferrare i detti astucci appiattiti dal detto magazzino e, in successione, avanzare ciascun astuccio al disopra di uno scivolo regolabile e posare l'astuccio stesso all'interno di una delle dette tasche nella detta stazione di rilascio.
L'invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 è una vista prospettica schematica, con parti asportate per chiarezza, di un dispositivo secondo i dettami della presente invenzione;
la figura 2 è una sezione longitudinale, in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza, della figura 1;
la figura 3 è una vista frontale, in scala ingrandita e con parti asportate per chiarezza, della figura 1 ;
la figura 4 è una vista in pianta (fig. 4a) schematica e con l’asportazione di alcune parti di un trasportatore operante con il dispositivo di figura 1, ed una sezione (fig. 4b) dello stesso secondo la linea b-b ;
la figura 5 è una vista in pianta con l’asportazione di alcune parti ed in scala ingrandita di una particolare organo del dispositivo di figura 1;
la figura 6 è una sezione secondo la linea VI-VI, con l’asportazione di alcune parti ed in scala ridotta, dell’organo di figura 5; e
la figura 7 è una successione di viste in pianta con l'asportazione di alcune parti dell’organo di figura 5 durante un suo ciclo di funzionamento.
Con riferimento alle figure allegate, con 1 è indicato, nel suo complesso, un dispositivo di prelievo e posa di astucci 2 semirigidi, ciascuno dei quali è provvisto di un corpo 3 tubolare sostanzialmente parallelepipedo (due soli dei quali sono visibili in figura 1) ed è realizzato in cartoncino o in materiale simile. In particolare ciascuna delle facce che delimitano ciascun corpo 3 è delimitata da due linee di indebolimento, ciascuna delle quali definisce una cerniera tra le rispettive facce adiacenti, in modo tale che le due facce in oggetto possono ruotare Cuna rispetto all'altra. Pertanto la sezione del corpo 3 stesso può assumere, selettivamente, una forma romboidale appiattita, in modo tale da presentare una sezione trasversale di altezza sostanzialmente nulla per occupare il minor spazio possibile, o una forma rettangolare in modo tale da ricevere al proprio interno un prodotto, secondo un procedimento noto.
Alle estremità del corpo tubolare 3 dell'astuccio 2 sono fissate delle delle linguette laterali 102 e delle linguette centrali 103. In particolare le linguette laterali sono quattro e sono fissate in corrispondenza degli spigoli minori delle due aperture del corpo tubolare 3. Le linguette centrali, invece, sono due e sono fissate ad un primo spigolo maggiore di una apertura ed ad un secondo spigolo maggiore dell’altra apertura; il primo ed il secondo spigolo appartendendo a facce opposte del corpo tubolare 3.
Il dispositivo 1 comprende un magazzino 4 del tipo "FIFO" (First In - First Out) che permette il prelievo dal basso degli astucci 2 ivi alloggiati e disposti uno sopra l'altro, con i corpi 3 appiattiti e orientati secondo una direzione 5 longitudinale sostanzialmente orizzontale (figura 2); ed una stazione 6 di rilascio degli astucci 2 disposta al disotto del magazzino 4 e comprendente un convogliatore 7 ad anello provvisto di una pluralità di tasche 8 uniformemente distribuite. Il dispositivo 1 comprende, inoltre, tra il magazzino 4 e la stazione 6, un albero 9 presentante un asse 10 longitudinale disposto orizzontalmente e parallelo alla direzione 5, ed un gruppo 11 di prelievo supportato dall'albero 9 stesso. Tale gruppo 11 è atto a prelevare gli astucci 2 alla base del magazzino 4, conferire una sezione trasversale rettangolare agli astucci 2, accompagnare ciascun astuccio 2 su di uno scivolo 12 disposto all'interno della stazione 6 e, successivamente, abbandonare l'astuccio 2 al disopra del convogliatore 7 ed all'interno di una rispettiva tasca 8. In particolare lo scivolo 12 è definito da una coppia di sagome 12a ciascuna delle quali presenta una base che, in posizione di estremità è provvista di un perno filettato che impegna un supporto 12b in corrispondenza di un'asola 12c per regolare la posizione dello scivolo 12 in funzione della dimensioni dei corpi 3.
Come illustrato in figura 4, parallelamente al convogliatore 7 è presente un convogliatore prodotti 101, di tipo noto, comprendente una successione di cassetti 102, definiti da una porzione conformata ad “U” e rivolta verso l’alto in modo da presentare un lato aperto rivolto verso il convogliatore 7. Ogni cassetto 102 è disposto e movimentato in modo da essere sostanzialmente parallelo ed affacciato ad una corrispondente tasca 8. In uso, in una stazione posta a monte del dispositivo di prelievo e posa di astucci 2 semirigidi, un dispositivo di carico prodotti (non illustrato) di tipo noto provvede a depositare in ogni cassetto 102 un prodotto 105 che successivamente, secondo metodologie note, verrà inserito in un rispettivo astuccio 2 aperto posto nella corrispondente tasca 8..
Il gruppo 11 comprende un numero determinato di bracci 13 radiali (nella fattispecie questo numero determinato è cinque), ciascuno dei quali è accoppiato all'albero 9 in modo liberamente girevole ed assialmente fisso tramite una rispettiva forcella 14 (figura 2) definita in modo tale da non ostacolare la rotazione dei restanti bracci 13 attorno all'albero 9. Ciascun braccio 13 è provvisto di un supporto 15 allungato sagomato a forma di C provvisto di una base 16 che è solidale alla forcella 14 e dalla quale si estende radialmente una lastra 17 piana sostanzialmente radiale. La lastra 17 termina, da banda opposta alla rispettiva forcella 14, con una lastra 18 piana, ortogonale alla lastra 17 stessa, e le due lastre 17 e 18 sono collegate fra loro ed alla base 16 da una ulteriore lastra 19 piana disposta posteriormente ed ortogonalmente alle lastre 17 e 18 stesse. Il supporto 15 alloggia, tra le rispettive base 16 e lastra 18, tramite l'interposizione di una coppia di aste 20 disposte radialmente e di cuscinetti 21 del moto lineare a ricircolazione di sfere, un organo 22 di presa, il quale, per quanto descritto, risulta tramite le due aste 20 radialmente scorrevole ed angolarmente fisso e porta solidale una testa 23 di presa di tipo pneumatico, conformata ad asta ed allungata parallelamente all'asse 10 e provvista di una coppia di ventose 24 allineate fra loro.
Con riferimento particolare alla figura 2, il gruppo 11 comprende, inoltre, un corpo 25 anulare coassiale all'albero 9 e supportato dall'albero 9 stesso in modo assialmente fisso, come verrà meglio chiarito in seguito. Il corpo 25 anulare è mobile di moto rotatorio continuo in senso antiorario nelle figure 1 e 3, ed e provvisto di un bordo cilindrico interno coassiale all'albero 9 e presentante un numero determinato di porzioni 26 dentate ed uniformemente distribuite attorno all'asse 10. Ciascun braccio 13 porta, immediatamente al disopra della rispettiva base 16, un perno 27 il quale è parallelo all'asse 10 e si estende con una propria estremità 28 da banda opposta alla lastra 18 rispetto alla lastra 19. Ogni estremità 28 supporta in modo angolarmente fisso un settore 29 dentato ingranante con una rispettiva porzione 26 in modo che, ad una oscillazione del settore 29 sulla porzione 26 corrisponde una oscillazione sostanzialmente identica del relativo braccio 13.
Sempre con riferimento alla figura 2, ciascun gruppo 11 comprende un dispositivo 30 di azionamento il quale, a sua volta, comprende una flangia 31 calettata sull'albero 9 posteriormente al corpo 25 anulare. La flangia 31 presenta, dalla parte dei bracci 13, una scanalatura 32 anulare piana e delimitata da un bordo 33 interno e da un bordo 34 esterno che sono paralleli all'esse 10, affacciati fra loro, e sono provvisti di un gradino in modo tale da definire una camma 35 ed una camma 36 fra loro adiacenti e separate dal citato gradino. Il dispositivo 30 comprende, per ciascuno dei settori 29, un perno 37 parallelo al perno 27, alloggiato con una propria estremità libera all'interno di un foro realizzato nel corpo del settore 29, e supportante, in corrispondenza della restante estremità libera, una coppia di rulli 38 e 39 di punteria eccentrici fra loro. I rulli 38 e 39 impegnano, rispettivamente, la camma 35 e la camma 36 e, in particolare, il rullo 38 è tangente alla camma 35 in corrispondenza del bordo 34, mentre il rullo 39 è tangente alla camma 36 in corrispondenza del bordo 33. Pertanto l'insieme comprendente le camme 35 e 36 ed i rispettivi rulli 38 e 39 definisce un dispositivo 40 limitatore del gioco in cui il rullo 38 mantiene il rullo 39 a contatto del rispettivo bordo 33, mentre il rullo 39 mantiene il rullo 38 a contatto con il bordo 34, in modo tale da eliminare, in uso, le oscillazioni del perno 37. La scanalatura 32 è provvista di una pluralità di porzioni attive disposte in serie fra loro ed atte a determinare la oscillazione del rispettivo settore 29 rispetto ad una rispettiva posizione di riposo, determinando, selettivamente, il ritardo o l'anticipo del movimento di rotazione del braccio 13 attorno all'asse 10 rispetto al corpo 25 anulare, come sarà meglio spiegato in seguito. E' bene precisare che qui e nel seguito per "porzione attiva" di una camma, o di una scanalatura anulare, si intende una porzione della camma o della scanalatura stesse che aziona la rispettiva punteria accoppiata alla camma o, alla scanalatura, in modo tale da variarne la distanza dall'asse di rotazione della camma, o dall'asse longitudinale attorno al quale si sviluppa la scanalatura (l'asse 10 nel gruppo 11). Di contro, per "porzione inattiva" si intende una porzione sostanzialmente circolare, tale quindi da mantenere in posizione fissa la punteria corrispondente.
Con riferimento alla figura 2, il gruppo 11 presenta, inoltre, un ulteriore dispositivo 41 di azionamento comprendente, per ciascuno degli organi 22 di presa, un perno 42, il quale è parallelo al perno 27, alloggia con una rispettiva estremità libera all'interno di un foro realizzato nel corpo dell'organo 22 stesso al disotto delle ventose 24, e con la restante estremità libera rivolta verso il corpo 25 supporta un rullo 44 di punteria che impegna una scanalatura di una pluralità di scanalature 45, ciascuna delle quali è ricavata frontalmente e dalla parte dei bracci 13 in corrispondenza di un lembo 46 radiale del corpo 25 anulare che insiste sullo stesso arco su cui insiste una delle porzioni 26 dentate. Ciascuna scanalatura 45 è sagomata in modo tale da muovere l'organo 22 tra una posizione di minima ed una posizione di massima distanza dall'asse 10, come meglio sarà spiegato in seguito.
Con riferimento alla figura 2, il gruppo 11 è, inoltre, provvisto di una ruota 47 la quale è coassiale all'asse 10, presenta un diametro esterno maggiore del diametro esterno del corpo 25 anulare, è supportata in modo angolarmente libero dall'albero 9 e supporta, a sua volta, il corpo 25 anulare tramite l'interposizione di un manicotto 48, il quale presenta un diametro interno maggiore del diametro esterno della flangia 31 ed insiste sullo stesso tratto di albero 9 in corrispondenza del quale è calettata la flangia 31 , per cui contiene al suo interno la flangia 31 stessa. La ruota 47 è azionabile secondo un moto rotatorio anti-orario in figura 3 tramite un motore elettrico 49 (illustrato schematicamente nella figura 2) al quale è collegata in modo angolarmente fisso da un manicotto 50 coassiale all'albero 9, il quale, a sua volta, è accoppiato all'albero 9 un modo angolarmente libero.
Con riferimento alla figura 3, la ruota 47 presenta una pluralità di rientranze 51 , ciascuna delle quali è provvista di due pareti 52 laterali parallele fra loro che si estendono ortogonalmente da una parete di fondo 53 (figura 3) disposta tangenzialmente rispetto ad una superficie cilindrica coassiale all'asse 10 e raggio pari alla distanza della parete 53 dall'asse 10 stesso. Le rientranze 51 sono uniformemente distribuite attorno all'asse 10 ed il loro numero eguaglia quello delle porzioni 26, rispetto alle quali le rientranze 51 sono sfasate in modo da risultare in ritardo secondo il senso di rotazione del corpo 25 anulare. Da ciascuna delle pareti 53 sporge una coppia di organi 54 filtranti (figura 1 ) di un circuito pneumatico noto e non illustrato nelle figure allegate, e ciascun organo 54 è provvisto internamente di un filtro a pastiglia (noto e non illustrato), il quale è facilmente sostituibile svitando un tappo cilindrico disposto superiormente e, pertanto, è anche facilmente accessibile.
La ruota 47, inoltre, presenta una pluralità di sedi 55 cilindriche longitudinali, le quali sono distribuite uniformemente attorno all'asse 10 e presentano un rispettivo asse 55a centrale disposto su di una circonferenza con centro sull'asse 10 e raggio che approssima per eccesso la distanza delle lastre 18 dall'asse 10 stesso, e sono sfasate in anticipo rispetto alle porzioni 26 dentate secondo il senso di rotazione della anti-orario nella figura 3. Ciascuna sede 55 alloggia, tramite l'interposizione di cuscinetti di rotolamento, un perno 56, uno solo dei quali è visibile in figura 2, che termina dalla parte dei bracci 13 con un'asta 57 parallela all'asse 10 per definire uno snervatore 58 (uno solo dei quali è visibile nella figura 2) che supporta una coppia di ventose 59 sostanzialmente identiche alle ventose 24 ed atte a cooperare con una delle facce rivolte verso il basso dell'astuccio 2, come sarà meglio spiegato nel seguito. Il perno 56 presenta, inoltre, una porzione 60 di estremità che sporge dalla sede 55 da banda opposta all'asta 57 e porta solidale un pignone 61. Inoltre, la ruota 47 è provvista per ciascuno dei, ed in posizione di ritardo rispetto ai pignoni 61, di un perno 62 angolarmente libero che sporge posteriormente dalla ruota 47 stessa per portare solidale un settore 63 dentato ingranante con il pignone 61 , il cui uso verrà chiarito in seguito.
Il gruppo 11 è provvisto di un ulteriore dispositivo 64 di azionamento il quale comprende una flangia 65 che è accoppiata in modo angolarmente libero al manicotto 50, è angolarmente fissa rispetto all’albero 9 in modo noto e non illustrato, e presenta una scanalatura 66 anulare rivolta verso la ruota 47. Ciascun settore 63 porta, da banda opposta alla rispettiva dentatura, un perno 67 parallelo all'asse 10 ed impegnante la scanalatura 66 anulare, la quale, come verrà meglio specificato in seguito, presenta una serie di porzioni attive per determinare, con riferimento alla figura 2, la rotazione in senso anti-orario del settore 63, in senso orario del pignone 61 e, ciò che più importa, la rotazione oraria delio snervatore 58.
Inoltre, la scanalatura 66, come la scanalatura 32, è delimitata da un bordo 68 interno e da un bordo 69 paralleli all'asse 10, affacciati fra loro, e provvisti di un gradino in modo tale da definire una camma 70 ed una camma 71 fra loro adiacenti e separate dal citato gradino. Il dispositivo 64 comprende, per ciascuno dei perni 67, una coppia di rulli 73 e 74 di punteria eccentrici fra loro in corrispondenza della restante estremità libera. I rulli 73 e 74 impegnano, rispettivamente, la camma 70 e la camma 71 e, in particolare, il rullo 73 è tangente alla camma 70 in corrispondenza del bordo 69, mentre il rullo 74 è tangente alla camma 71 in corrispondenza del bordo 68. Pertanto l’insieme comprendente le camme 70 e 71 ed i rispettivi rulli 73 e 74 definisce un dispositivo 75 limitatore del gioco in cui il rullo 73 mantiene il rullo 74 a contatto del rispettivo bordo 68, mentre il rullo 74 mantiene il rullo 73 a contatto con il bordo 69, in modo tale da eliminare, in uso, le oscillazioni del perno 67. La scanalatura 66 e provvista di una pluralità di porzioni attive disposte in serie fra loro ed atte a determinare la oscillazione del rispettivo settore 63 rispetto ad una rispettiva posizione di riposo, determinando, selettivamente, il ritardo o l'anticipo del movimento di rotazione degli snervatori 58 attorno ai rispettivi assi 45, come sarà meglio spiegato in seguito.
A questo punto è bene ribadire che, a ciascuno dei bracci 13 corrisponde una testa 23 di presa ed uno snervatore 58 i quali, per quanto sopra descritto, ruotano insieme attorno all'asse 10 con velocità angolare costante. Inoltre, ogni braccio 13 è mobile in corrispondenza del magazzino 4 e della stazione 6, tramite il dispositivo 30, da e verso una rispettiva posizione di riposo in cui il braccio 13 è in quiete rispetto al corpo 25 anulare. Inoltre, ciascuna testa 23 di presa in corrispondenza del magazzino 4 e della stazione 6, e tramite il dispositivo 41, è mobile tra le citate posizioni di massima e di minima distanza dall'asse 10. Infine, ciascuno snervatore 58 è mobile secondo un moto di oscillazione rispetto alla rispettiva posizione di riposo in corrispondenza del magazzino 4 e della stazione 6.
L'uso del dispositivo 1 verrà descritto con riferimento a condizioni di funzionamento a regime costante, con la ruota 47 che ruota con velocità determinata in senso anti-orario in figura 3, trascinando in rotazione il corpo 25 anulare ed i bracci 13, e con lo scivolo 12 regolato in modo tale da risultare tangente agli astucci 2 a monte della stazione 6.
Quando uno dei bracci 13 si trova a monte del magazzino 4, i rulli 38 e 39 impegnano una porzione 76 inattiva della rispettiva scanalatura 32, per cui il perno 37 mantiene il settore 29 corrispondente in quiete rispetto alla relativa porzione 26; il rispettivo organo 22 di presa impegna con il rispettivo rullo 44 una porzione 77 inattiva (figura 3) della scanalatura 45 e, pertanto, l'organo 22 viene mantenuto nella rispettiva posizione di minima distanza dall'asse 10, e cosi pure la testa 23. Contestualmente il perno 67 del corrispondente settore 59 impegna una porzione 78 inattiva (figura 3) della scanalatura 66, per cui lo snervatore 58 è immobile in una rispettiva posizione di riposo.
Quando il braccio 13 in oggetto, a seguito della rotazione della ruota 47, si trova a ridosso del magazzino 4, il gruppo 11 predispone la testa 23 e lo snervatore 58 airafferraggio dell'astuccio 2 dalla base del magazzino 4, e, pertanto il perno 37, che in precedenza era in quiete con la ruota 47, subisce un rallentamento dato che i rulli 38 e 39 corrispondenti impegnano la scanalatura 32 in corrispondenza di una rispettiva porzione 79 attiva (figura 3) disposta a valle della porzione 76 secondo il senso di rotazione del corpo 25 anulare e che, incrementando la distanza del perno 37 dall'asse 10, impone una rotazione oraria del braccio 13 rispetto alla ruota 47, quindi un rallentamento del braccio 13 stesso fino a imporgli una sosta al di sotto del magazzino 4. Nel mentre, il rullo 44 impegna una porzione 80 (figura 3) attiva della rispettiva scanalatura 45 che ne incrementa la distanza dall'asse 10, fino a che, durante la citata sosta, la testa 23 viene portata nella rispettiva posizione di massima distanza, in corrispondenza della quale le rispettive ventose 24 prendono contatto con una faccia delie due facce del corpo 3 rivolte verso il basso, e la impegnano in modo solidale per aspirazione. Intanto, i rulli 73 e 74 percorrono una porzione 81 attiva (figura 3) della scanalatura 66 che impone al perno 67 di portare le ventose 59 dello snervatore 58 a contatto con la restante faccia del corpo 3 rivolta verso il basso e la impegna in modo solidale per aspirazione.
Una volta che l'astuccio 2 è stato asportato dal magazzino 4, il perno 37 prosegue lungo la rispettiva porzione 79 fino a portare il rispettivo settore 29 in quiete rispetto alla relativa porzione 26, in modo tale che, fino al l'arrivo nella stazione 6 di rilascio, il braccio 13 viaggia attorno all'asse 10 in quiete con la ruota 47. Intanto il rullo 44 ha abbandonato la porzione 80 attiva e la rispettiva testa 23 è ritornata nella posizione di minima distanza, mentre il perno 67 inizia a ruotare tramite il settore 63 e la scanalatura 66 in senso anti-orario in figura 3 per snervare il corpo 3 tubolare e variarne la forma della relativa sezione fino a farla diventare rettangolare a ridosso della stazione 6. Da questo istante in avanti il corpo 3 mantiene la conformazione parai lelepipeda in assenza di forze esterne anche quando, a ridosso della stazione 6, una porzione 82 attiva gura 3) della scanalatura 66 comanda al perno 67 di riportare lo snervatore 8 nella posizione di partenza, per cui le ventose 59 dello snervatore 47, ormai utile, abbandonano la rispettiva faccia dell'astuccio 2.
quando il braccio 13 in oggetto si affaccia alla stazione 6, una faccia esterna dell'astuccio 2 disposta affacciata alla faccia del corpo tubolare trattenuta dalle ventose 24, è sostanzialmente tangente al profilo delle sagome 12a dello scivolo 12 e viene mantenuta in questa condizione di tangenza fino all'istante cui l'astuccio 2 viene depositato all'interno di una rispettiva tasca 8 del convogliatore 7. Prima di questo istante, il gruppo 11 predispone la testa 23 al lascio dell'astuccio 2 compiendo, in successione, operazioni simili a quelle escritte per l'esecuzione della presa dell'astuccio 2. Infatti, i rulli 38 e 39 traversano una porzione 83 attiva (figura 3) della scanalatura 32 che è sposta a valle della porzione 79 secondo il senso di rotazione antiorario e, ducendo la distanza del perno 37 dall'asse 10, impone al braccio 13 una razione anti-oraria rispetto alla ruota 47 fino a determinare una situazione in cui il braccio 13 è in anticipo rispetto alla ruota 47. Al termine della porzione 8, la testa 23 si trova affacciata ad una tasca 8 e il perno 37 incontra una porzione 84 (figura 3) della scanalatura 32 sostanzialmente equivalente alla porzione 79, per cui il braccio 13 rallenta fino a muoversi mantenendosi sostanzialmente in quiete rispetto alla tasca 8 e al disopra di questa,
a questo punto, la rotazione relativa tra il braccio 13 ed il corpo 25 anulare che consegue al rallentamento del braccio 13 determina lo spostamento della testa 3 nella posizione di massima distanza, raggiunta la quale le ventose 24 abbandonano l'astuccio 2 all'interno della rispettiva tasca 8. Da questo istante no all'istante in cui il braccio 13 si trova a ridosso del magazzino 4, il braccio 13 viene accelerato tramite una restante porzione 85 (figura 3) che precede la porzione 76 e che tende ad accelerare il braccio 13 fino a portarlo in quiete con la ruota 47. Come illustrato in figura 1, l’astuccio 2 viene depositato dalle ventose 24 in corrispondenza dell'apertura superiore della tasca 8; successivamente l'astuccio 2 scende per gravità, fino ad appoggiarsi con la propria faccia inferiore alla base della tasca 8. Questo tipo di rilascio è imposto dal fatto che l’organo 22 non può scendere per portarsi internamente alla tasca 8 al fine di depositare l’astuccio 2 sulla base della tasca 8 stessa. Questo tipo di rilascio non comporta però alcun tipo di svantaggio, in quanto il tragitto di discesa è breve, viene compiuto dall’astuccio con una velocità modesta (l'astuccio è di cartoncino o similari, è vuoto ed è sottoposto unicamente alla forza di gravità), e viene compiuto secondo una traiettoria ottimale imposta dalle pareti della tasca 8.
Ogni tasca 8 del convogliatore è, come già detto, associata ad un corrispondente cassetto 102 del convogliatore prodotti 101. Come illustrato in figura 4 la deposizione dell’astuccio 2 è realizzata in modo tale per cui nella posizione finale assunta dall’astuccio 2 nella tasca 8, una linguetta centrale 104 dell’astuccio 2 è posizionata superiormente rispetto al cassetto 102 e quindi al prodotto 105 in esso contenuto, mentre le linguette laterali 103 dell’astuccio 2 affacciate al cassetto 102 sono posizionate esternamente rispetto a quest'ultimo. Questo tipo di deposito permette che il successivo inserimento del prodotto 105 nell’astuccio 2 venga realizzato in modo ottimale, in quanto tale inserimento avviene normalmente per mezzo di un dispositivo inseritore (non illustrato), di tipo noto, che spinge il prodotto 105 dal cassetto 102 all’interno del corpo tubolare 3 dell’astuccio 2.
Prima della stazione 6 di rilascio degli astucci 2, può essere inoltre previsto un secondo dispositivo di snervamento 110 (illustrato schematicamente per chiarezza in figura 1), illustrato in vista frontale in figura 5, ed in sezione secondo la linea VI-VI in figura 6.
II dispositivo snervatore 110 è composto da una coppia di organi snervatore II I solidali ad un albero 112 di asse 113 sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione del dispositivo 1. Tale albero è sostenuto da cuscinetti 114 supportati da una struttura di sostegno 115 ed è solidale ad una prima ruota dentata 116 che ingrana a sua volta con una seconda ruota dentata 117. La seconda ruota dentata 117 è sostenuta da cuscinetti 118 supportati dalla struttura di sostegno 115 ed è movimentata da una puleggia 120 che riceve a sua volta il moto da una cinghia 119. La cinghia 119 è azionata da un dispositivo di azionamento (non illustrato) di tipo noto. L'organo snervatore 111 è sostanzialmente costituito da un settore cilindrico e presenta quindi una superficie di pressione 121 sostanzialmente definita da una porzione di una superficie laterale di un cilindro.
L’ampiezza angolare e il diametro della superficie di pressione 121 dipendono dalle dimensioni e dalle caratteristiche fisiche deH'astuccio 2 con cui deve lavorare. Gli organi snervatori 111 sono quindi fissati all'albero 112 in modo da poter essere facilmente sostituiti, in quanto variando il tipo di astuccio 2 può essere opportuno variare di conseguenza il tipo di organo snervatore 111 utilizzato. E’ infatti evidente che l’azione di snervamento aumenta con l'aumentare dell'ampiezza angolare dell’organo snervatore 111 e con l’aumentare del suo raggio. La prima condizione dipende dal fatto che maggiore è l'ampiezza angolare, maggiore è, a parità di velocità di rotazione, il tempo per cui l'astuccio 2 è sottoposto all’azione dell’organo snervatore 111. La seconda condizione dipende dal fatto che maggiore è il diametro, maggiore è, a parità di distanza dell’astuccio 2 dall'asse di rotazione 113, la deformazione imposta dall'organo snervatore 111 stesso.
In uso l'albero 112 viene fatto ruotare ad una velocità angolare multipla e sincronizzata con la velocità angolare del dispositivo 1; in particolare la velocità angolare dell'albero 112 è pari alla velocità angolare del dispositivo 1 moltiplicata per il numero di bracci radiali 13 presenti (nell’esempio illustrato i bracci 13 sono 5). Questo accorgimento permette di ripetere il ciclo di snervatura ad ogni passaggio di un astuccio 2 in corrispondenza del dispositivo snervatore 110.
Come illustrato in figura 7, la velocità angolare del asse 112 è sincronizzato in modo da fare realizzare l’iterazione tra la superficie di pressione 121 e la faccia esterna dell'astuccio 2 (cioè la faccia parallela ed opposto alla faccia trattenuta dagli organi aspiratori 24) durante il passaggio dell’astuccio 2 in corrispondenza della zona di azione del dispositivo di snervamento 110. Tale zona di azione corrisponde in particolare con la zona in cui il dispositivo snervatore 58 termina la sua azione e gli organi di trattenimento 59 si staccano daH'astuccio 2. In tale momento, infatti, l’astuccio tende a riassumere la forma iniziale. L’azione del dispositivo snervatore 110 è particolarmente utile in quanto proprio nel momento in cui l'astuccio tende a tornare nella forma chiusa iniziale, subisce un’ulteriore azione di snervatura. Numerose prove sperimentali hanno infatti evidenziato come una seconda azione di snervatura garantisca un ottimale mantenimento della forma voluta da parte dell’astuccio 2.
L’organo snervatone 110 è fatto ruotare in senso inverso rispetto al dispositivo 1, in tale modo la velocità periferica del astuccio 2 è in direzione e verso uguale alla velocità periferica degli organi snervatori 110. Questo permette di realizzare un’azione di snervatura dolce evitando quindi di danneggiare l'astuccio 2.
Da quanto precedentemente descritto è facilmente comprensibile che il dispositivo 1 è validamente impiegabile per predisporre gli astucci 2 alla ricezione di prodotti ed a posarli all'interno di una delle tasche 8 in modo da presentarli con i rispettivi corpi 3 tubolari predisposti a ricevere, al proprio interno, dei citati prodotti da una macchina operatrice disposta in cascata al dispositivo 1 stesso.
Risulta infine chiaro che al dispositivo 1 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.

Claims (1)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1.- Dispositivo (1) di prelievo e posa di astucci (2) semirigidi, i detti astucci (2) presentando un corpo tubolare (3) di forma sostanzialmente parallelepipeda; il detto dispositivo (1) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere: un magazzino (4) contenente i detti astucci (2) con i rispettivi corpi tubolari (3) sostanzialmente appiattiti ed una stazione (6) di rilascio dei detti astucci (2) disposta al disotto del detto magazzino (4) e comprendente un primo convogliatore (7) provvisto di una pluralità di tasche (8) uniformemente distribuite; ed un gruppo (11) di prelievo affiancato al detto magazzino (4) e mobile di moto circolare attorno ad un primo asse (10) orizzontale; il detto gruppo (11) essendo provvisto di una pluralità di organi (23) di presa pneumatici distribuiti attorno al primo asse (10) ed atti a prelevare in successione i detti astucci (2) appiattiti; il detto gruppo (11) di prelievo essendo provvisto, inoltre, di una pluralità di snervatori (58) pneumatici, ciascuno dei quali essendo atto a cooperare con un rispettivo detto organo (23) per dare ai corpi tubolari (3) una forma parallelepipeda; i detti organi (23) ed i detti snervatori (58) essendo atti a cooperare fra loro per afferrare gli astucci (2) appiattiti dal magazzino (4) e, in successione, avanzare ciascun astuccio (2) al disopra di uno scivolo (12) regolabile e posare l’astuccio (2) all'interno di una delle dette tasche (8) nella stazione (6) di rilascio. 2.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che parallelamente al detto primo convogliatore (7) è presente un secondo convogliatore (101) comprendente una successione di cassetti (102) sostanzialmente paralleli ed affacciati a corrispondenti tasche (8) ed atti al trattenimento di prodotti (105); i detti cassetti (102) presentando una forma sostanzialmente ad “U" con il lato superiore aperto rivolto verso il detto dispositivo (1) di prelievo e con un lato aperto affacciato alla detta tasca (8) corrispondente; i detti astucci (2) presentando un corpo tubolare (3) alle estremità del quale sono fissate delle linguette laterali (102) in corrispondenza degli spigoli minori delle due aperture del corpo tubolare (3) e due linguette centrali (103) fissate ad un primo spigolo maggiore di una apertura ed ad un secondo spigolo maggiore dell’altra apertura, il primo ed il secondo spigolo appartenendo a facce opposte del corpo tubolare (3); i detti organi (23) posando ogni astuccio (2) all'interno di una delie dette tasche (8) nella detta stazione (6) di rilascio, in modo tale per cui una delle dette linguette centrali (104) dell'astuccio (2) sia sostanzialmente posizionata superiormente rispetto al cassetto (102) e le linguette laterali (103) dell'astuccio (2) affacciate al cassetto (102) siano posizionate esternamente rispetto al cassetto (2) stesso. 3.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere un albero (9) coassiale al detto primo asse (10) e supportante il detto gruppo (11) di prelievo; il detto gruppo comprendendo, a sua volta, un corpo anulare (25) coassiale al detto albero (9) e supportato dal detto albero (9) in modo assialmente fisso; il detto corpo anulare (25) essendo mobile di moto rotatorio continuo secondo un senso di rotazione che va dal detto magazzino (4) alla detta stazione (6) di rilascio passando da banda opposta al convogliatore (7) rispetto al detto albero (9), ed essendo provvisto di un bordo cilindrico interno coassiale al detto albero (9) e presentante un numero determinato di porzioni (26) dentate internamente ed uniformemente distribuite attorno al detto albero (9); il detto gruppo (11) comprendendo dei bracci (13) radiali in numero pari al detto numero determinato, ciascuno dei detti bracci (13) essendo accoppiato al detto albero (9) in modo liberamente girevole e provvisto di un organo (23) pneumatico per l’afferraggio dei detti astucci (2); ciascun detto organo (23) essendo supportato dal detto braccio (13) in modo radialmente libero tramite l'interposizione di rispettivi mezzi di guida (21) scorrevoli; il detto braccio (13) supportando in modo girevole un primo settore (29) dentato presentante un rispettivo secondo asse di rotazione parallelo al detto albero (9) e disposto tra il detto primo asse (10) ed il detto organo (23) di presa, ed ingranante con una rispettiva porzione (26) dentata per trascinare in rotazione il detto braccio (13); primi mezzi a camma (30) essendo previsti per comandare selettivamente l'oscillazione dei detti primi settori (29) rispetto alle rispettive porzioni (26) dentate in modo da oscillare i rispettivi detti bracci (13) attorno al detto primo asse (10); e secondi mezzi a camma (41) essendo previsti per muovere il detto organo (23) di presa da e verso una posizione di massima distanza dal detto primo asse (10); i detti primi mezzi a camma (30) ed i detti secondi mezzi a camma (41 ) essendo fra loro cooperanti in modo tale da muovere i detti organi (23) da e verso la detta posizione di massima distanza mentre i rispettivi bracci (13) oscillano attorno al detto primo asse (10). 4.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la detta posizione di massima distanza è, alternativamente, una posizione di prelievo dei detti astucci (2) dal detto magazzino (4) ed una posizione di rilascio dei detti astucci (2) nella detta stazione (6); i detti mezzi di guida (21) scorrevoli comprendendo almeno un'asta (20) supportata dal rispettivo detto braccio (13) e disposta radialmente, un equipaggio (22) mobile supportante il detto organo (23) di presa e montato sulla detta asta (20) in modo liberamente scorrevole tramite manicotti (21) a ricircolazione di sfere, ed un ulteriore organo (20) per mantenere il detto equipaggio (22) angolarmente fisso rispetto alla detta asta (20). 5.- Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi a camma (30) comprendono una prima flangia (25) calettata sul detto albero (9) e presentante una prima scanalatura (32) anulare delimitata, parallelamente al detto primo asse (10), da due bordi (33, 34) paralleli fra loro disposti l'uno all'interno dell'altro; per ciascuno dei detti bracci (13), un primo perno (37) solidale al rispettivo primo settore (29) e parallelo al detto primo asse (10); il detto primo perno (37) essendo provvisto, in corrispondenza di una propria estremità libera, di un primo rullo (38)(39) di punteria impegnante positivamente la detta prima scanalatura (32) mantenendosi costantemente a contatto con un primo bordo (33)(34) dei due detti bordi (33, 34); e primi mezzi limitatori (40) del gioco tra il detto primo rullo (38)(39) ed il detto primo bordo (33)(34) essendo previsti per mantenere il primo rullo (38) costantemente a contatto della detta prima scanalatura (32). 6.- Dispositivo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che la detta prima scanalatura (32) presenta una prima porzione (76) disposta in posizione sottostante al detto magazzino (4) ed atta a mantenere in quiete relativa i detti primi settori (29) rispetto alle corrispondenti porzioni (26) dentate; una seconda porzione (79) attiva disposta a valle della detta prima porzione (76) secondo il detto senso di rotazione ed atta a muovere i detti primi settori (29) rispetto alle rispettive porzioni (26) dentate per rallentare i rispettivi bracci (13) rispetto al detto corpo anulare (25) e portare i relativi detti organi (23) nella rispettiva posizione di prelievo; una terza porzione (83) attiva disposta a valle della detta seconda porzione (79) secondo il detto senso di rotazione ed atta ad accelerare i detti primi settori (29) rispetto alle rispettive porzioni (26) dentate fino a determinare una situazione in cui ciascuno dei detti bracci (13) è, in successione, in anticipo rispetto al detto corpo anulare (25); una quarta porzione (84) attiva disposta a valle della detta terza porzione (83) secondo il detto senso di rotazione ed atta a rallentare i detti bracci (13) fino a muoverli mantenendoli, in successione, in quiete rispetto alle dette tasche (8) per portare i relativi detti organi (23) nella rispettiva posizione di rilascio; ed una quinta porzione (85) attiva disposta tra la detta quarta porzione (84) e la detta prima porzione (76) ed atta ad accelerare i bracci (13) stessi fino a portarli in quiete con il detto corpo anulare (25). 7.- Dispositivo secondo la rivendicazione 5 o 6, caratterizzato dal fatto che i detti primi mezzi limitatori (40) del gioco comprendono una prima camma (35)(36) ed una seconda camma (36)(35) parallele alla detta prima scanalatura (32) ed un secondo rullo (39)(38) di punteria supportato dal detto primo perno (37) e parallelo al detto primo rullo (38(39); il detto secondo rullo (39)(38) impegnando positivamente la detta seconda camma (36)(35) in modo da mantenersi costantemente a contatto con uno dei due detti bordi (33, 34) della detta prima scanalatura. 8.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i detti secondi mezzi a camma (41) comprendono, per ciascun detto primo settore (29), una seconda scanalatura (45) frontale realizzata nel detto corpo anulare (25) dalla parte dei detti bracci (13), e, per ciascuno dei detti bracci (13), un secondo perno (42) solidale al rispettivo detto braccio (13) e parallelo al detto primo asse (10); il detto secondo perno (42) essendo provvisto, in corrispondenza di una propria estremità libera, di un terzo rullo (44) di punteria coassiale al detto secondo perno (42) impegnante positivamente la detta seconda scanalatura (45). 9.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il detto gruppo (11) è provvisto di una ruota (47) coassiale al detto primo asse (10) presentante una pluralità di rientranze (51) che eguagliano, in numero, il detto numero determinato, la detta ruota (47) essendo supportata in modo angolarmente libero dal detto albero (9), e collegata in modo angolarmente fisso al detto corpo anulare (25); la detta ruota (47) supportando ciascuno degli snervatori (58) in modo liberamente girevole attorno ad un rispettivo quarto asse (55a) parallelo al detto primo asse (10); i detti quarti assi (55a) essendo distribuiti uniformemente attorno al detto primo asse (10) lungo una circonferenza concentrica al detto primo asse (10) e disposti in posizione soprastante rispetto ai rispettivi detti bracci (13); i detti quarti assi (55a) essendo, inoltre, sfasati in anticipo rispetto alle dette porzioni (26) dentate secondo il detto senso di rotazione; e terzi mezzi a camma (64) essendo previsti per comandare la oscillazione di ciascuno dei detti snervatori (58) attorno al rispettivo quarto asse (55a). 10.- Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che i detti snervatori (58) presentano una prima (57) estremità che sporge dalla detta ruota (47) dalla parte dei detti bracci (13), ed una seconda estremità (60) che sporge dalla detta ruota (47) da banda opposta alla detta prima estremità (57); la detta seconda estremità (60) portando calettata, in posizione adiacente alla detta ruota (47), un pignone (61); la detta ruota (47) supportando, inoltre, in modo liberamente girevole, e dalla parte delle dette seconde estremità (60), dei terzi perni (62) paralleli al detto primo asse (10) il cui numero essendo pari al detto numero determinato; ciascuno dei detti terzi perni (62) portando calettato un detto secondo settore (63) dentato in ingranamento con il detto pignone (61); ciascuno dei detti terzi perni (62) estendendosi da banda opposta ai detti bracci (13). 11.- Dispositivo secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto che i detti terzi mezzi a camma (64) comprendono una terza flangia (65) fissa e provvista di una quarta scanalatura (66) anulare rivolta verso i detti bracci (13), e, per ciascuno dei detti terzi perni (62), un quarto rullo (73)(74) di punteria impegnante positivamente la detta quarta scanalatura (66); la detta quarta scanalatura (66) essendo atta a cooperare con il detto quarto rullo per ruotare il rispettivo secondo settore (63) secondo il detto senso di rotazione; e secondi mezzi limitatori (75) del gioco identici ai detti primi mezzi limitatori (40) essendo previsti per mantenere il detto quarto rullo (73)(74) e la detta quarta scanalatura (66) costantemente a contatto. 12.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che i detti organi (23) ed i detti snervatori (58) sono provvisti di almeno una ventosa (24)(59) per aspirare i detti corpi tubolari (3) in corrispondenza di rispettive facce laterali fra loro adiacenti. 13.- Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il detto scivolo (12) è definito da una coppia di sagome (12a), ciascuna delle quali essendo provvista di un perno filettato impegnante un supporto (12b) in corrispondenza di una rispettiva asola (12c) per regolare la posizione dello scivolo 12 in funzione delle dimensioni dei corpi 3. 14.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le dette rientranze (51) sono delimitate da una parete di fondo (53) sostanzialmente tangente ad una superficie cilindrica coassiale al detto primo asse (10) e da due pareti laterali (52) fra loro parallele e perpendicolari alla detta parete di fondo (53); da ciascuna delle dette pareti di fondo (53) sporgendo una coppia di organi (54) filtranti provvisti, ciascuno, di un filtro a pastiglia di tipo rimovibile. 15.- Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di snervamento (110) meccanico sostanzialmente esterno e fisso rispetto al detto gruppo (11) di prelievo; il detto dispositivo di snervamento (110) essendo disposto nella zona immediatamente a valle della zona in cui l'azione dei detti snervatori (58) pneumatici viene a cessare. 16.- Dispositivo secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che il detto dispositivo di snervamento (110) comprende almeno un organo snervatore (111) provvisto di una superficie di pressione (121) atta ad esercitare una forza di compressione sui detti astucci (2) in modo da fare assumere agli astucci (2) trattenuti dagli organi (23) di presa pneumatici una forma sostanzialmente appiattita e disposta in senso contrario a quella assunta nel detto magazzino (4). 17.- Dispositivo secondo la rivendicazione 16, caratterizzato dal fatto che il detto organo snervatore (111) è definito da un corpo presentate la forma di un settore cilindrico. 18.- Dispositivo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che il detto organo snervatore (110) è supportato da un albero (112) che in uso ruota ad una velocità angolare sincronizzata e multipla rispetto alla velocità angolare del gruppo (11) di prelievo.
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