ITBO950504A1 - Macchina per caffe' - Google Patents

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ITBO950504A1
ITBO950504A1 IT95BO000504A ITBO950504A ITBO950504A1 IT BO950504 A1 ITBO950504 A1 IT BO950504A1 IT 95BO000504 A IT95BO000504 A IT 95BO000504A IT BO950504 A ITBO950504 A IT BO950504A IT BO950504 A1 ITBO950504 A1 IT BO950504A1
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dispenser
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coffee
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IT95BO000504A
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Alain Cappello
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Euro Sonic Elettronica Srl
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Abstract

Una macchina per caffé prevede un elemento di ricezione (10) di una cialda (1) dotato di mezzi (13) di supporto e movimentazione motorizzati ed in fase con la macchina, azionabili dall'esterno di un corpo macchina (4) tramite relativi mezzi (13a), ed in grado di muovere l'elemento di ricezione (10) da una posizione non operativa di accoglimento della cialda (1), in cui l'elemento (10) si trova allontanato da un erogatore (8) di acqua e parallelo, con una prima semiculla (11), ad un basamento (3), ad una posizione operativa di miscelazione, in cui l'elemento di ricezione (10) si trova contraffacciato ed a contatto con l'erogatore (8) così da chiudere la cialda (1) tra le due semiculle (9, 11), e viceversa; i mezzi (13) di supporto, e movimentazione sono collegati ed in fase con un gruppo caldaia (7) in modo da permettere l'erogazione dell'acqua in corrispondenza di una posizione operativa dell'elemento di ricezione (10).[FIG. 3]

Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
MACCHINA PER CAFFÈ.
Il presente trovato concerne una macchina per caffè, in particolare per caffè ottenuti tramite dosi di caffè macinato racchiuso in confezioni a "cialda".
E' noto che le attuali macchine per caffè ad uso casalingo o per uso negli uffici (in cui il consumo è di piccola - media entità) possono essere di vari tipi.
Una prima soluzione nota prevede un corpo macchina al'interno del quale trovano alloggio una serie di dispositivi (macinatore del caffè in chicchi, riscaldatore acqua, miscelatore acqua-caffè macinato, ecc.) che permettono la realizzazione del caffè erogato da un apposito ugello previsto sul corpo macchina. L'attivazione dei dispositivi in sequenza viene realizzata tramite l'utilizzo di un gettone (o scheda ad esaurimento) inserito dall'utente in una apposita fessura prevista sul corpo macchina.
Una seconda soluzione ricalca sostanzialmente le note macchine da "bar": queste macchine da caffè sono costituite da un basamento su cui poggia stabilmente, da un lato, una torretta verticale definente un serbatoio^ caldaia a tenuta per l'acqua. Questa torretta è dotata, di solito inferiormente, di una resistenza atta a riscaldare l'acqua presente nel serbatoio. Sull'estremità superiore, la torretta è collegata ad un prolungamento orizzontale a sbalzo, il quale è definito da almeno un condotto di unione del serbatoio con una bocca di uscita verticale conformata a cilindro cavo aperto inferiormente; lateralmente al cilindro è prevista una coppia di innesti a baionetta (conformati a semiarco) atti a posizionare e bloccare stabilmente, a seguito di rotazione relativa, il contenitore di una cartuccia di caffè contraffacciato alla bocca stessa e provvisto degli usuali ugelli di uscita della bevanda.
Quando l'utente innesta manualmente il contenitore, la cartuccia viene forata superiormente dal cilindro in modo da permettere la miscelazione del caffè con l'acqua calda in caduta; successivamente la miscela fuoriesce prima dalla cartuccia attraverso la base della cartuccia stessa (definente una sorta di filtro) per poi fuoriuscire definitivamente dagli ugelli del contenitore.
Una terza soluzione, di particolare interesse nella presente trattazione, prevede l'utilizzo di una dose di caffè singola costituita da una cialda circolare di caffè macinato e pressato racchiusa a tenuta entro due fogli - filtro contrapposti. La strutturazione della macchina che utilizza tali dosi risulta analoga a quella della seconda soluzione esposta, con la differenza che l’erogatore di acqua è conformato circolare, mentre il contenitore - supporto delia cialda è supportato direttamente dal corpo macchina e solitamente è collegato ad una leva manuale di movimentazione dello stesso contenitore in avvicinamento ed allontanamento dal l’erogatore.
In pratica, per poter ottenere un caffè, l’utente posiziona la cialda sopra il supporto e poi aziona la leva esterna al corpo macchina per far sì che il contenitore, ruotando, si accoppi all'erogatore (schiacciando, di fatto, la cialda tra i due elementi) e permetta il passaggio dell'acqua attraverso la stessa cialda per miscelarsi con il caffè.
Quesfultima soluzione però si è rivelata scomoda, per il fatto che tutte le operazioni di posizionamento della cialda, di chiusura del supporto e di azionamento del gruppo risultano manuali, ed insicura, in quanto il posizionamento della cialda sul supporto necessita di particolare attenzione: l'operazione infatti richiede una manovra non semplice per il fatto che il supporto non si trova in una posizione perfettamente orizzontale (visto che deve muoversi da e verso l'erogatore) e quasi mai ad "altezza occhi" dell'utente, costringendo lo stesso a chinarsi verso la macchina.
Ulteriore inconveniente di tali macchine è dato dalla rimozione manuale della cialda dopo l'erogazione del caffè, la quale è ovviamente ad una temperatura elevata e non può essere tolta con facilità dall'utente.
Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di eliminare gli inconvenienti ora menzionati attraverso una macchina per caffè strutturata in modo da ottenere una erogazione del caffè da cialda veloce, comoda, e con operazioni facili ed affidabili.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
la figura 1 illustra una macchina per caffè in dosi in "cialda" oggetto del presente trovato, in una vista prospettica anteriore;
le figure 2 e 3 illustrano la macchina per caffè di cui a figura 1 in viste rispettivamente in pianta dall'alto e laterale, entrambe con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 4 illustra un particolare di cui a figura 3, più precisamente dei mezzi di scarico della cialda usata, in una vista frontale da A rispetto a figura 3 e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
la figura 5 illustra uno schema del funzionamento della macchina per quanto riguarda il passaggio del caffè miscelato ad acqua verso un beccuccio erogatore.
la figura 6 illustra un particolare in scala ingrandita di una soluzione alternativa di una parte della macchina di cui a figura 1, più precisamente dei mezzi di supporto e movimentazione di un elemento di accoglimento di una cialda, in una vista frontale posteriore schematica, ovvero daH'interno della macchina, e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;
le figure 7 e 8 illustrano i mezzi di supporto e movimentazione di cui alla figura precedente in due posizioni rispettivamente abbassata non operativa ed alzata operativa, entrambe le figure sono in una vista laterale schematica con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre.
Conformemente alle figure dei disegni allegati, e con particolare riferimento alla figura 1, la macchina per caffè in oggetto utilizza dosi realizzate a "cialda", indicata con 1, le quali sono in pratica costituite (vedi anche figura 5), da una singola dose di caffè in polvere racchiusa in una coppia di fogli 2 di carta - filtro.
La macchina per caffè illustrata in figura 1 ed in figura 5 si compone di un basamento 3 di supporto di un corpo macchina 4 al cui interno risultano disposti un contenitore 5 di acqua dotato di un condotto 6 di alimentazione della stessa acqua all'interno di un gruppo caldaia 7. Il gruppo caldaia 7 permette il riscaldamento della stessa acqua che viene poi portata verso un erogatore 8 della stessa, posto all'esterno del corpo 4, e presentante una prima semiculla 9 di parziale accoglimento di una prima porzione della cialda 1.
All'erogatore 8 è contraffacciabile stabilmente un elemento di ricezione 10 della cialda 1, il quale è dotato di una seconda semiculla 1 1, analoga alla prima 9, conformata in modo da contenere parzialmente in appoggio una seconda porzione della cialda 1. Come vedremo meglio in seguito, il gruppo contenitore - erogatore 10 e 8 è collegato ad un beccuccio 12 di erogazione del caffè miscelato con l’acqua.
L'elemento di ricezione 10 può essere contraffacciato all'erogatore 8 grazie a mezzi 13 di supporto e movimentazione motorizzati ed in fase con il resto delle parti attive della macchina. Tali mezzi 13 sono azionabili dall'esterno del corpo macchina 4, tramite relativi mezzi 13a di attivazione (quali ad esempio una nota centralina elettronica), e possono muovere l'elemento di ricezione 10 da una posizione non operativa di accoglimento delta cialda 1 (vedi figg. 2 e 7), in cui l'elemento 10 si trova allontanato dall'erogatore 8 di acqua, ad una posizione operativa di miscelazione, in cui l'elemento di ricezione 10 si trova contraffaccialo ed a contatto con l'erogatore 8 così da chiudere la cialda 1 tra le due semiculle 9 e 11 (vedi fig. 2, in linea discontinua, e fig. 8).
I mezzi 13 di supporto e movimentazione sono collegati ed in fase anche con il gruppo caldaia 7: in tal modo si ottiene l’erogazione dell'acqua quando l'elemento di ricezione 10 viene a trovarsi nella posizione operativa sopra descritta.
Il movimento che porta l'elemento di ricezione 8 in queste posizioni può essere effettuato automaticamente nel senso contrario a quello ora descritto per riottenere la posizione di accoglimento della cialda 1.
Nelle figure 2 e 3 sono illustrati dei mezzi 14 di prelievo della cialda 1 usata, in corrispondenza del ritorno dell'elemento di ricezione 10 dalla posizione operativa a quella non operativa di ricezione; tali mezzi 14 prelevano la cialda 1 direttamente dalla seconda semiculla 1 1 e la depositano in un apposito contenitore 15 di scarico previsto all'interno del corpo macchina 4; il contenitore 15 è realizzato in modo da poter essere asportato dal corpo macchina 4 (vedi fig. 1) per poterlo poi svuotare direttamente all’esterno della macchina da caffè (tali mezzi 14 verranno descritti meglio in seguito nella trattazione).
Come ben visibile nelle figure 2 e 3, i mezzi 13 di supporto e movimentazione dell’elemento di ricezione 10 sono costituiti da un cilindro verticale 100 sulla cui estremità superiore è ricavata la suddetta prima semiculla 11. Tale cilindro 100 è assoggettato ad una vite senza fine 101 avvitabilmente inserita all'interno del cilindro 100 in una relativa sede filettata 102 e collegata ad una motorizzazione esterna 103 (posta accanto al cilindro ) e supportata da una base orizzontale 104 interna della macchina: con tale elemento il cilindro può portare l'elemento di ricezione 10 dalla posizione non operativa di solo accoglimento della cialda 1, alla posizione operativa in cui la cialda 1 viene chiusa all'interno delle due semiculle 9, 1 1. La motorizzazione esterna 103 è collegata tramite catena 103c ingranata in relative ruote 103r calettate rispettivamente all'albero motore ed alla vite senza fine 101.
Le posizioni operativa e non operativa assunte dal cilindro sono controllate da relativi primi mezzi 110 di controllo, i quali agiscono direttamente sulla suddetta centralina per inibire il funzionamento della macchina in corrispondenza di un posizionamento diverso dalle posizioni definite dal programma. Tali mezzi 110 possono essere dei fotodiodi o delle fotocellule 110a e 110b disposte alle altezze di minima e massima escursione del cilindro.
Nelle figure 6, 7 e 8 è illustrata una diversa soluzione dei mezzi 13 di supporto; in tale soluzione l'elemento di ricezione 10 risulta disposto quasi parallelamente con la seconda semiculla 11 al suddetto basamento 3 nella posizione non operativa.
Più in dettaglio, i mezzi 13 di supporto e movimentazione dell'elemento di ricezione 10 risultano disposti coassialmente all'erogatore 8 e lungo un primo asse Z’ inclinato rispetto ad un secondo asse verticale Z perpendicolare al basamento 3 (come ben visibile nelle figure 3 e 4).
Nella figura 6 è possibile osservare come i mezzi 13 di supporto siano costituiti da un portale frontale al corpo macchina 4 e definito da una prima barra 16 orizzontale, definente la traversa inferiore e posta parallelamente al suddetto gruppo caldaia 7, il quale definisce la traversa superiore e supporta direttamente l'erogatore 8.
I due montanti di questo portale sono definiti da una prima coppia di aste 17 verticali, solidali alla prima barra 16 ed al gruppo caldaia 7, e su cui scorre una seconda barra orizzontale 18 mobile e supportante, centralmente, un primo cilindro 19 passante attraverso la stessa seconda barra 18. Il primo cilindro 19 è dotato, alla propria estremità superiore, di una forcella 20 su cui è ruotabilmente vincolato l'elemento di ricezione 10, mentre all'estremità opposta è vincolato ai veri e propri mezzi 13 motorizzanti.
Questi ultimi mezzi sono costituiti da un secondo cilindro 21 cavo alloggiarne la porzione inferiore del primo cilindro 19 di supporto del'elemento di ricezione 10, Il secondo cilindro 21 presenta (vedi figure 7 e 8) un profilo o scanalatura a camma 22 sviluppantesi lungo la superficie esterna dello stesso secondo cilindro in cui risultano impegnati una coppia di perni orizzontali 23 seguicamma, tra loro radialmente contrapposti, che sporgono dal primo cilindro 19.
Una motorizzazione 24 è collegata al secondo cilindro 21, alloggiata nel corpo macchina 4, ed in grado di realizzare una rotazione, nei due sensi, dello stesso secondo cilindro attorno al suddetto primo asse Z' in modo da traslare il primo cilindro 19 lungo il primo asse verticale Z' per ottenere una posizione sollevata ed una posizione abbassata del primo cilindro 19 (che ovviamente corrispondono alle suddette posizioni non operativa ed operativa dell’elemento di ricezione 10). Questa motorizzazione 24, come visibile nelle figure 7 e 8, può comprendere un motore elettrico 24m disposto su un lato del portale e collegato al secondo cilindro 21 per il tramite di un collegamento meccanico composto da una coppia di ruote dentate 24a e 24b rispettivamente calettate sul motore 24m e sul secondo cilindro 21 e collegate tra loro con una catena 24c. Ovviamente il motore 24m è a sua volta collegato con la suddetta centralina 13a di controllo ed attivazione dei vari elementi della macchina. Tornando alla figura 8, ad una delle prime aste 17 sono fissati dei mezzi 25 di fine corsa agenti sull'elemento di ricezione 10 ed in grado di posizionare Io stesso nella suddetta posizione quasi parallela al basamento 3 quando lo stesso elemento viene a trovarsi nella sua posizione non operativa di accoglimento.
Questi mezzi 25 di fine corsa sono costituiti da una asta 26 sagomata ad "L" e ruotata di un angolo retto in modo da presentare una estremità del lato maggiore 26a fissata ad un blocchetto 27 solidale ad una delle prime aste verticali 17, mentre l'estremità del lato minore 26b della "L" risulta a contatto con l'elemento di ricezione 10 in corrispondenza della posizione non operativa dello stesso.
Con 28 sono indicati dei mezzi a molla interposti tra l'elemento di ricezione 10 e la seconda barra 18, i quali permettono allo stesso elemento di ricezione una rotazione verso l'alto quando questo viene portato dal gruppo dei due cilindri 19 e 21 verso l'erogatore 8: la molla 28 permette all'elemento di posizionarsi con la seconda semiculla 11 perpendicolare al primo asse Z' ed in modo da potersi contraffacciare ed accoppiare con l'erogatore 8 in corrispondenza della suddetta posizione operativa di miscelazione dello stesso elemento di ricezione (come visibile sempre in figura 8).
Tornando alla soluzione illustrata nelle figure 2, 3 e 4, i suddetti mezzi 14 di prelievo e scarico della cialda 1 usata dall'elemento di ricezione 10, sono costituiti da una leva 105 orizzontale disposta complanarmente all'elemento di ricezione 10 quando questo viene a trovarsi sostanzialmente nella posizione non operativa. La leva 105 è vincolata ad un albero verticale 106 disposto parallelamente e posteriormente, rispetto alla zona frontale della macchina, al suddetto cilindro 100, e ruotabile attorno ad un proprio asse 106z.
Sull'albero verticale 106 è previsto un piano inclinato o profilo a camma 107 su cui scorre l'estremità libera di un piolo 108 trasversale seguicamma solidale al cilindro 100, aggettantesi radialmente dallo stesso, ed in grado, durante una corsa di discesa dello stesso cilindro, di comandare una rotazione della leva 105 in direzione dell'elemento di ricezione 10 e quindi di prelevare e sospingere la cialda 1 usata e rispettivamente di depositarla, per caduta, nel suddetto contenitore 15 di scarico. Per ottenere con sicurezza la caduta della cialda 1 usata nel contenitore 15, la corsa del cilindro verso il basso non viene fermata in un ipotetico punto zero, ma viene allungata in una extracorsa ancora per qualche millimetro per poter dare la possibilità di ruotare la leva 105 fino al punto di oltrepassare il cilindro 100.
Sono previsti anche dei mezzi 109 di ritorno della leva 105 in una posizione non operativa dopo la caduta della cialda 1 nel contenitore 15: tali mezzi 109 possono essere costituiti da (vedi sempre figura 2) una molla 109m vincolata alle proprie estremità rispettivamente alla leva 105 e ad una parete divisoria 109p prevista all'interno della macchina. Quando il cilindro 100 torna al punto definente la posizione non operativa, il piolo 108 si solleva e permette l'azione della molla 109m sulla leva 105 nel senso di rotazione contrario a quello precedente, riportando la stessa leva nella posizione iniziale. Anche l'extracorsa può vantaggiosamente essere controllata dai suddetti primi mezzi di controllo 110 con una ulteriore fotocellula o fotodiodo 110c in aggiunta ai due precedenti.
Ulteriore soluzione dei suddetti mezzi 109 di ritorno potrebbe essere costituita da un ulteriore piano inclinato successivo al precedente, ma di sviluppo opposto in modo da guidare il ritorno della leva 105 nella posizione iniziale non ruotata (soluzione non illustrata).
In figura 1 è illustrato un vano 111 di accesso all' elemento di ricezione 10, realizzato sul corpo macchina 4 esterno e previsto di uno sportellino 112 scorrevole verticalmente, tramite azione manuale da una posizione di chiusura del vano 111 ad una posizione di apertura dello stesso (posizione illustrata in figura 1). Con 113 sono illustrati dei mezzi elastici, in pratica una molla, agenti sullo sportellino 112 per riportarlo o mantenerlo nella posizione di chiusura.
In aggiunta ai mezzi elastici 113 sono previsti dei secondi mezzi 134 di controllo della posizione dello sportellino 112, i quali possono essere costituiti da un micro 114m fissato sulla suddetta parete 109p interna del corpo macchina 4, ed attivabile tramite l'estremità di un bilanciere orizzontale 119 collegato a sua volta allo sportellino 112. Il micro 114m è a sua volta collegato alla centralina 13a per poter attivare o inibire il funzionamento della macchina in funzione della posizione di chiusura e rispettivamente di apertura dello sportellino 112. In alternativa vi può essere una fotocellula disposta sulla parte interna della macchina che "legge" la presenza dello sportellino abbassato e inibisce l'attivazione della macchina (questa soluzione non è illustrata).
In figura 1 è indicato con 115 un pianale asportabile e di chiusura superiore del corpo macchina 4. Questo pianale 115 è disposto al disopra degli elementi erogatori 8, di ricezione 10, della componentistica definente i mezzi 13 di supporto, e presenta un foro 116 di alimentazione dall'esterno per il serbatoio di acqua 5, un foro 117 di scarico di liquidi eventualmente depositati sullo stesso pianale verso il contenitore 15 di raccolta e scarico, e di una apertura 120 di alimentazione di un serbatoio di latte in polvere.
Tornando agli elementi interni e funzionali della macchina, è visibile in figura 5 l'erogatore 8 e l'elemento di ricezione 10, i quali sono dotati di un rispettivo condotto laterale 30 e 31 di passaggio dell'acqua, i quali si accoppiano reciprocamente quando l'elemento di ricezione 10 viene a trovarsi nella posizione operativa. Questo collegamento permette di ottenere un primo passaggio dell'acqua dal gruppo caldaia 7 all’erogatore 8 fino a raggiungere una zona inferiore dell'elemento di ricezione 10, per poi accedere al’interno dello stesso erogatore per miscelare l'acqua con il caffè presente all'intemo della cialda 1 ed uscire, in senso opposto al precedente, nuovamente verso l'erogatore 8, nella zona della prima semiculla 9, collegato al suddetto beccuccio 12 di erogazione del caffè.
Oltre a tali condotti, nella macchina illustrata è previsto un sistema di elettrovalvole 40 di selezione, sempre comandate dalla suddetta centralina di comando 13a, di sola acqua e di alimentazione acqua verso il contenitore 41 di latte in polvere. In pratica (come visibile in figura 5) il gruppo caldaia viene previsto di una serie di diramazioni disposte all'intemo del gruppo caldaia 7 e comandate dalle suddette elettrovalvole 40: la prima di queste è in pratica il suddetto condotto 30 che permette all'acqua di uscire dal gruppo caldaia 7 per poi alimentare l'erogatore 8, la seconda 43 porta direttamente acqua riscaldata dallo stesso gruppo caldaia 7 ad un secondo beccuccio di erogazione 44, mentre la terza diramazione 45 porta acqua al contenitore 41 di late in polvere. Quest'ultimo è dotato di un gruppo 46 di miscelazione dell'acqua e del latte dotato di un ulteriore condotto 47 di alimentazione di un terzo beccuccio 48 di erogazione.
In pratica la macchina cosi composta viene utilizzata dall'utente nel seguente modo, e partendo da una situazione iniziale in cui l’elemento di ricezione 10 è disposto nella posizione non operativa di ricezione, ed il gruppo caldaia 7 è attivo e riscalda l'acqua (come visibile nelle figure 2 , 3 e 7)·
L'utente abbassa lo sportellino 112 (vedi freccia F5 di figura 1) e poggia una cialda 1 al disopra dell'elemento di ricezione 10 attraverso il vano 111 del corpo macchina 4, e quindi aziona l'apposito pulsante che determina l'attivazione da parte della centralina 13a dei dispositivi della macchina.
A questo punto viene azionato il motore 103 o 24m con il quale si ottiene nella prima soluzione il semplice sollevamento del cilindro 100 verso l'elemento di erogazione 8 (vedi linea discontinua di figura 3) con relativo accoppiamento delle semiculle 9 e 11, mentre nella seconda soluzione vi è la rotazione del secondo cilindro 21 (vedi freccia F di figura 4), ed il conseguente sollevamento (vedi freccia F1 sempre in figura 4) del primo cilindro 19; tale sollevamento allontana l'elemento di ricezione 10 dai mezzi di fine corsa 25 e quindi permette alla molla 28 di far ruotare (vedi freccia F2 di figura 4) l'elemento di ricezione 10 verso l'alto e coassialmente all'erogatore 8 fino al punto in cui i due si trovano accoppiati schiacciando bilateralmente la cialda 1.
Arrivati in tale posizione, la centralina 13a blocca il movimento ascensionale del primo cilindro 19 o del cilindro 100, ed attiva il gruppo caldaia 7 per ottenere la miscelazione e quindi l'erogazione del caffè attraverso il beccuccio 12 di erogazione. A caffè erogato, la centralina 13a attiva nuovamente il motore 113 o 24m in senso contrario al precedente per ottenere la discesa del primo cilindro 19 o del cilindro 100. Contemporaneamente a questo vi è l’attivazione dei mezzi 14 di prelievo: in tal modo mentre l'elemento di ricezione 10 scende la cialda 1 viene "spazzata" dalla leva 105 verso il contenitore 15 (vedi freccia F3 di figura 2).
La discesa dell'elemento di ricezione 10, permette di riportare lo stesso nella sua posizione non operativa che risulta quasi parallela al basamento 3 (nel caso di figura 7 e 8) grazie alla spinta dei mezzi 25 di fine corsa che ne obbligano la rotazione in senso inverso, comprimendo la molla 18, fino al'arrivo nella posizione abbassata.
La macchina da caffè in oggetto quindi raggiunge gli scopi prefissati grazie ad una struttura sicura, estremamente compatta e comoda nell’utilizzo: tali vantaggi sono raggiunti grazie all'automatismo di posizionamento della cialda e movimentazione in fase dell’elemento di ricezione che necessita, per l'utente, del solo appoggio della cialda sull'elemento di ricezione. Oltre a ciò vi è l'ulteriore vantaggio di non dover prelevare la cialda usata a caffè eseguito, in quanto la stessa viene eliminata direttamente dai mezzi di prelievo alla fine dell'erogazione del caffè.
La strutturazione del gruppo caldaia con elettrovalvole di selezione del del flusso d'acqua determina una maggiore completezza di scelta del prodotto servito dalla macchina (caffè, acqua, latte e prodotti derivati dagli stessi), cosa che attualmente nelle macchine per caffè con cialda non è previsto.
Oltre a ciò sono previste notevoli dispositivi di sicurezza con cui si ottengono elevate sicurezze sia per l'utente che per la vita operativa della macchina.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per caffè del tipo utilizzante dosi di detto caffè in cialda (1), ovvero con una dose di caffè in polvere racchiusa tra una coppia di fogli (2) di carta - filtro, macchina del tipo comprendente un basamento (3) di supporto di un corpo macchina (4) al cui interno risultano disposti almeno un contenitore (5) di acqua dotato di un condotto (6) di alimentazione della stessa acqua all'interno di un gruppo caldaia (7) atto a permettere il riscaldamento della stessa acqua; detto gruppo caldaia (7) essendo collegato ad un contenitoreerogatore (10, 8) di detta cialda e di detta acqua posto all'esterno di detto corpo (4) e presentante una prima semiculla (9) di parziale accoglimento di detta cialda (1) a cui è contraffacciabile una seconda semiculla (11), analoga alla prima, e conformata in modo da contenere, in parziale appoggio, detta cialda (1); detto contenitore-erogatore (10, 8) essendo collegato ad un beccuccio (12) di erogazione di detto caffè miscelato con detta acqua, caratterizzata dal fatto che detto contenitore-erogatore comprende due elementi distinti di cui un erogatore (8) collegato a detto gruppo caldaia (7) ed un elemento di ricezione (10) contraffacciabile al detto erogatore (8); detto elemento di ricezione (10) essendo dotato di mezzi (13) di supporto e movimentazione motorizzati ed in fase con detta macchina, azionabili dall'esterno di detto corpo macchina (4) tramite relativi mezzi (13a), ed in grado di muovere detto elemento di ricezione (10) da una posizione non operativa di accoglimento di detta cialda (1), in cui detto elemento (10) si trova allontanato da detto erogatore (8) di detta acqua e parallelo, con detta prima semiculla (11), a detto basamento (3), ad una posizione operativa di accoglimento della cialda e miscelazione, in cui detto elemento di ricezione (10) si trova contraffacciato ed a contatto con detto erogatore (8) così da chiudere detta cialda (1) tra le dette due semiculle (9, 11), e viceversa; detti mezzi (13) di supporto e movimentazione essendo collegati ed in fase con detto gruppo caldaia (7) in modo da permettere l'erogazione di detta acqua in corrispondenza di detta posizione operativa di detto elemento di ricezione (10).
  2. 2. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che sono previsti mezzi (14) di prelievo di detta cialda (1) usata, in corrispondenza del ritorno di detto elemento di ricezione (10) da detta posizione operativa a detta posizione non operativa di ricezione, ed atti a togliere detta cialda (1) da detta seconda semiculla (11) e rispettivamente a depositarla in un apposito contenitore (15) di scarico previsto all'intemo di detto corpo macchina (4).
  3. 3. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto erogatore (8) e detto elemento di ricezione (10) sono dotati di un rispettivo condotto laterale (30, 31) di passaggio di detta acqua accoppiantisi in corrispondenza di detta posizione operativa di detto elemento di ricezione (10) per ottenere un primo passaggio di detta acqua da detto gruppo caldaia (7) a detto erogatore (8) fino ad una zona inferiore di detto elemento di ricezione (10) ed un secondo passaggio di miscelazione di detta acqua in detta cialda (1), in senso opposto al precedente, e verso detto erogatore (8) collegato a detto beccuccio (12) di erogazione di detto caffè.
  4. 4. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto gruppo caldaia (7) è previsto di una serie di diramazioni (30, 43, 45) disposte all'interno dello stesso gruppo caldaia e comandate da corrispondenti elettrovalvole (40); ognuna di dette diramazioni (30, 43, 45) alimentando di acqua riscaldata rispettivamente detto erogatore (8), un secondo beccuccio di erogazione (44) esterno a detto corpo macchina (4), ed un contenitore (41) di latte in polvere; detto contenitore (41) essendo dotato di un gruppo di miscelazione (46) di detto latte con detta acqua riscaldata collegato ad un terzo beccuccio (48) di erogazione esterno a detto corpo macchina (4).
  5. 5. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (13) di supporto e movimentazione di detto elemento di ricezione (10) sono costituiti da un cilindro verticale (100) sulla cui estremità superiore è ricavata detta prima semiculla (11); detto cilindro (100) essendo assoggettato ad una vite senza fine (101) awitabilmente inserita aH'intemo del detto cilindro (100) in una sede filettata (102) e collegata, detta vite (101), ad una motorizzazione esterna (103), supportata da una base orizzontale (104), ed grado di muovere detto elemento di ricezione (10) da detta posizione non operativa di accoglimento di detta cialda (1) a detta posizione operativa di accoglimento di detta cialda (1) e viceversa.
  6. 6. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto di prevedere dei mezzi (14) di prelievo e scarico di detta cialda (1) usata da detto elemento di ricezione (10), costituiti da una leva (105) orizzontale disposta complanarmente a detto elemento di ricezione (10) in detta posizione non operativa, e vincolata ad un albero verticale (106) disposto parallelamente a detto cilindro (100) e ruotabile attorno ad un proprio asse (106z); su detto albero (106) essendo previsto un piano inclinato o profilo a camma (107) su cui scorre l'estremità libera di un piolo (108) trasversale seguicamma solidale a detto cilindro (100), aggettatesi radialmente dallo stesso, ed in grado, durante una corsa di discesa dello stesso cilindro, di comandare una rotazione di detta leva (105) in direzione di detto elemento di ricezione (10) in grado di prelevare e sospingere detta cialda (1) usata e rispettivamente di depositarla, per caduta, in un relativo contenitore (15) di scarico; mezzi (109) di ritorno di detta leva (105) in una posizione non operativa essendo previsti agenti sulla leva stessa in corrispondenza della caduta di detta cialda (1) in detto contenitore (15).
  7. 7. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto di prevedere primi mezzi (110) di controllo delle posizioni assunte da detto cilindro (100), agenti sullo stesso cilindro, ed atti ad inibire il funzionamento di detta macchina in corrispondenza di un posizionamento diverso da almeno le dette posizioni non operativa e rispettivamente operativa.
  8. 8. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di prevedere un vano (111) di accesso a detto elemento di ricezione (10) realizzato su detto corpo macchina (4) esterno e previsto, detto vano (111), di uno sportellino (112) scorrevole manualmente da una posizione di chiusura di detto vano (111) ad una posizione di apertura dello stesso; mezzi elastici (113) essendo previsti agenti su detto sportellino (112) ed atti a riportare e/o mantenere lo stesso sportellino in detta posizione di chiusura.
  9. 9. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto di prevedere secondi mezzi (114) di controllo della posizione di detto sportellino (112), disposti su detto corpo macchina (4), ed atti ad attivare o ad inibire il funzionamento di detta macchina in corrispondenza di una posizione di chiusura di deto sportellino (112) e rispetivamente di apertura dello stesso.
  10. 10. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di prevedere un pianale (115) asportabile di chiusura superiore di deto corpo macchina (4), disposto al disopra di detti elementi erogatori (8) e di ricezione (10) e di detti mezzi (13) di supporto, e dotato di un foro (116) di alimentazione dall’esterno per almeno il detto serbatoio di acqua (5) e di un foro (117) di scarico di liquidi in deposito sullo stesso pianale verso un contenitore (15) di raccolta e scarico.
  11. 11. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (13) di supporto e movimentazione di detto elemento di ricezione (10) risultano disposti coassialmente a detto erogatore (8) e lungo un primo asse (Ζ') inclinato rispetto ad un secondo asse verticale (Z) perpendicolare a detto basamento (3).
  12. 12. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi (13) di supporto sono costituiti da un portale frontale a detto corpo macchina (4) in cui le due traverse sono definite da una prima barra (16) orizzontale inferiore e rispetivamente da deto gruppo caldaia (7) disposto superiormente e portante il detto erogatore (8); i due montanti essendo costituiti da una prima coppia di aste (17) verticali e parallele su cui scorre una seconda barra orizzontale (18) mobile e supportante, centralmente, un primo cilindro (19) passante atraverso deta seconda barra (18); deto primo cilindro (19) essendo vincolato ai detti mezzi (13) di movimentazione in modo da determinare dette posizioni abbassata non operativa di accoglimento di detta cialda (1) e rispettivamente operativa sollevata di detto elemento di ricezione (10).
  13. 13. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi (13) di supporto e movimentazione di detto elemento di ricezione (10) risultano disposti coassialmente a detto erogatore (8) e lungo un primo asse (Ζ') inclinato rispetto ad un secondo asse verticale (Z) perpendicolare a detto basamento (3), e detto primo cilindro (19) essendo dotato, ad una propria estremità superiore, di una forcella (20) sulla quale è fulcrato detto elemento di ricezione (10) assoggettato, a sua volta, a mezzi (25) di fine corsa, solidali ad una di dette prime aste (17), ed agenti su detto elemento di ricezione (10) ed in grado di posizionare lo stesso in una posizione parallela ad un basamento (3) in corrispondenza di detta posizione non operativa di accoglimento di detto elemento di ricezione (8).
  14. 14. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detti mezzi (25) di fine corsa sono costituiti da una asta (26) sagomata ad "L" e ruotata di un angolo retto in modo da presentare una estremità del lato maggiore (26a) fissata ad un blocchetto (27) solidale ad una di dette prime aste verticali (17), e l'estremità del lato minore (26b) di detta "L" a contatto con detto elemento di ricezione (10) in corrispondenza di detta posizione non operativa; mezzi (28) a molla essendo previsti interposti tra detto elemento di ricezione (10) ed una seconda barra (18) ed agenti sullo stesso elemento di ricezione per ottenerne una rotazione in grado di posizionare il detto elemento di ricezione (10) contraffacciato a detto erogatore (8) in corrispondenza di una posizione operativa di miscelazione dello stesso elemento di ricezione.
  15. 15. Macchina per caffè secondo la rivendicazione 12, caratterizzata dal fatto che ì detti mezzi (13) di movimentazione sono costituiti da un secondo cilindro (21) cavo alloggiente detto primo cilindro (19) di supporto di detto elemento di ricezione (10) e presentante un profilo o scanalatura a camma (22) sviluppantesi lungo la superficie esterna dello stesso secondo cilindro ed in cui risultano impegnati una coppia di perni orizzontali (23) seguicamma, tra loro radialmente contrapposti, sporgenti e solidali da/a detto primo cilindro (19); detto secondo cilindro (21) essendo collegato ad una motorizzazione (24), alloggiata in un corpo macchina (4) ed in grado di realizzare una rotazione, nei due sensi, dello stesso secondo cilindro attorno ad un primo asse verticale (Ζ') in modo da traslare detto primo cilindro lungo detto primo asse verticale (Ζ') per ottenere una posizione sollevata ed una posizione abbassata di detto primo cilindro (19).
  16. 16. Macchina per caffè secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.
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