ITBO940230A1 - Carro mobile applicabile su macchine per la lavorazione di pezzi, in particolare di pezzi in legno. - Google Patents

Abstract

Il carro (4) mobile comprende un carrello mobile (9) disposto al di sotto dello stesso carro e dotato di una coppia di pulegge (10, 11) sottendenti, ciascuna, una cinghia (12, 13) fissata, alle proprie estremità, rispettivamente ad un basamento (2) e ad una estremità del carro (4) mobile; il carrello mobile (9) è a sua volta associato ad un elemento mobile (14) di un attuatore (15) lineare bidirezionale solidale al basamento (2) e destinato a muovere il carro (4), nei due sensi, con spostamenti di quest'ultimo di una quantità (S) doppia rispetto alla equivalente quantità (S1) di spostamento effettuato dal carrello (9) sull'attuatore (15) lineare.(FIG. 2).

Description

DE SCR IZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

CARRO MOBILE APPLICABILE SU MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DI PEZZI. IN PARTICOLARE DI PEZZI IN LEGNO,

Il presente trovato concerne un carro mobile applicabile su macchine per lavorazione di pezzi in legno, ed in particolare applicabile su macchine per il taglio dei suddetti pezzi in legno.

Attualmente per operare dei tagli rettilinei su pezzi in legno di particolare lunghezza sono utilizzate macchine cosiddette di base e a non elevatissimo contenuto tecnologico, presentanti strutture cosi composte: un basamento fisso su cui è montato scorrevole un carro o vagone orizzontale e mobile nei due sensi, il quale ha il compito di supportare il pezzo da lavorare; tra carro e basamento sono previsti dei mezzi di scorrimento del carro interposti tra relative guide a "C" contrapposte e pre— sentate sia dal basamento che dal carro. In pratica il carro scorre grazie a gruppi di sfere interposte tra le suddette guide a "C" che realizzano così un accoppiamento a basso attrito volvente.

Lateralmente al carro, e sempre supportato dal basamento, è disposto il gruppo di taglio fisso e composto normalmente da una sega circolare motorizzata, con il proprio asse parallelamente disposto al carro, e che appunto permette il taglio del pezzo in legno che interferisce con la stessa. In pratica l'operatore dispone il pezzo sul carro ivi bloccandolo, per poi spingere manualmente il carro stesso in direzione della sega circolare così da ottenere la movimentazione utile al taglio del pezzo. Ad operazione terminata, l'operatore recupera il carro, cioè lo tira nella direzione opposta per tornare nella situazione di partenza, per poi scaricare i due pezzi ottenuti dal taglio ed immettere un pezzo nuovo da lavorare sul carro.

Il carro mobile così strutturato però presenta alcuni inconvenienti: uno è dato dalla mancanza di una assistenza alla movimentazione e dall'assenza di elementi che permettano al vagone di fermarsi quasi istantaneamente quando l'operatore interrompere la spinta od il ritiro del carro; quest'ultimo infatti, se non trattenuto dallo stesso operatore, continua ad avanzare nella direzione in cui è mosso per forza d'inerzia. In tal modo però l 'operatore deve sopportare uno sforzo fisico non indifferente per svariate ore della giornata e consistente appunto nel dover apportare interamente la spinta di movimentazione e quella di arresto del vagone: è quindi richiesto uno sforzo fisico non indifferente anche se l'attrito in gioco è ridotto al minimo e ciò in virtù comunque delle masse dell'insieme vagone-pezzo non certamente trascurabile.

Un altro inconveniente è dato dalla mancanza di affidabilità nel tempo o della difficoltà di una facile applicazione del suddetto sistema di guida e di scorrimento a rulli; si è riscontato infatti che le guide realizzate direttamente sul carro e quindi in alluminio non potevano resistere all'usura creata dallo scorrimento con le sfere, che invece sono di acciaio. Si era quindi pensato, per cercare di eliminare questo problema, di riportare le guide sul carro attraverso un incollaggio di rigetto trattate termicamente e superficialmente mediante operazioni di indurimento; l'unione veniva realizzata mediante collante, ma i tipi di collante sintetici esistenti non davano le dovute garanzie per una tenuta nel tempo delle suddette righette.

Lo scopo del presente trovato è pertanto quello di e— liminare gli inconvenienti ora menzionati attraverso la realizzazione di un carro di supporto dei pezzi in legno applicabile alle suddette macchine per la lavorazione dì pezzi in legno ed in grado di servoassistere il movimento alternativo attuato dall'operatore e rendendo così il lavoro dello stesso più sicuro, agevole e preciso.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui

- la figura 1 illustra una macchina per il taglio di pezzi in legno in cui è inseribile il carro mobile oggetto del presente trovato;

- la figura 2 illustra il carro di cui a fig. 1 in una vista laterale schematica e con alcune parti asportate in cui è semplificato il sistema per servoassistere il movimento nei due sensi del carro;

- la figura 3 illustra il carro mobile ed un piano di guida dove lo stesso può scorrere, in una vista frontale in parziale sezione;

- le figure 4 e 5 illustrano le guide di scorrimento del carro mobile in due distinte fasi di realizzazione delle stesse, in una vista frontale in scala ingrandita.

Conformemente al le figure dei disegni al legati , e con particolare riferimento a figura 1, il carro mobile in oggetto risulta applicabile su macchine per la lavorazione di pezzi 1 in legno, ed in particolare per macchine destinate al taglio degli stessi pezzi.

Queste macchine comprendono un basamento 2 di supporto su cui è disposto un piano 3 di guida per il carro 4 orizzontale di supporto dei pezzi 1 da lavorare (sia il carro 4 che il piano di guida 3 sono realizzati in un unico pezzo in estruso di alluminio). Il carro 4 è scoi— revole nei due sensi (vedi freccia F di figure 1 e 2) sul piano 3 di guida tramite relative coppie di guide 5 e 6 contraffacciate (di cui tratteremo più dettagliatamente in seguito) ed a cui sono interposti gruppi 7 di scorri— mento a sfera (qui non pienamente illustrati in quanto di tipo noto e comprendenti, ogni gruppo, solitamente più sfere di acciaio abbinate ad un raschiapolvere ed un oliatore).

Sempre in figura 1 è possibile osservare che lateralmente al carro 4 è previsto un gruppo di lavoro 8 fisso che, nel caso illustrato, è materializzato da una sega circolare destinata ad intercettare i pezzi 1 durante l'avanzamento del carro 4, solitamente mediante spinta, da una posizione arretrata dello stesso ad una posizione avanzata del carro 4 rispetto alla sega 8.

Nelle figure 2 e 3 è illustrate la dotazione di ser -voassistenza del carro 4, la quale comprende un carrello mobile 9 disposto al di sotto del carro 4 e dotato di almeno una coppia di pulegge 10 e 11. Queste pulegge 10 e 11 sottendono, ciascuna, una cinghia 12 e 13 fissata, alle proprie estremità, rispettivamente al basamento 2 e ad una delle estremità del carro 4 mobile.

A sua volte il carrello mobile è associato ad un elemento mobile 14 di un attuatore 15 lineare, bidirezionale, e solidale al basamento 2, con il quale si ottiene la movimentazione del carro 4 con spostamenti di quest'ultimo di una quantità S praticamente doppia rispetto alla equivalente quantità S1 di spostamento effettuato dal cai— rello 9 sull'attuatore 15 lineare: in pratica, grazie al sistema di pulegge - cinghie, si raddoppia la quantità degli spostamenti del carro rispetto alla lunghezza dell 'attuatore 15.

Quest'ultimo è costituito da un cilindro senza stelo 16 fisso al basamento 2 e parallelo al carrello 9; al suo interno sfociano due condotti 17 e 18 posti alle estremità del cilindro 16, dotati di relative valvole 17v e 13v di controllo, con i quali è possibile alimentare o scaricare, su comando esterno, lo stesso cilindro 16 di aria in pressione. Il cilindro 16 inoltre presenta una fenditura longitudinale 19 superiore chiusa da una guarnizione di tenuta 20 vincolata in una apposita sede 20s del cilindro 16. Su questa guarnizione 20 agisce un gruppo deflettore di apertura della stessa guarnizione, che definisce in pratica l'elemento mobile 14, il quale è· solidale al carrello 9 ed è dotato, internamente al cilindro 16, dì una coppia contrapposta di piattelli 21 e 22 definenti le superfici di contrasto per il flusso di aria in pressione così da ottenere il movimento del carrello 9 lungo il cilindro 16.

Per controllare la movimentazione del carrello 9 e quindi del carro 4, sono anche previsti dei sensori 83 di posizione disposti in prossimità delle estremità del carro 4 e con i quali è possibile avere sempre sotto controllo la posizione del carro 4 rispetto all'attuatore 15. Questi sensori S3 sono a loro volta collegati a mezzi 84 di comando (una nota centralina abbinata alla macchina e che elabora i dati e controlla tutti i movimenti della macchina), i quali agiscono sull'attuatore 15, o per meglio dire sulla apertura o chiusura delle valvole 17v e 18v: in tal modo si varia il flusso in entrata dell'aria (vedi frecce FI e F2 di figura 2) e conseguentemente si ottiene la variazione della direzione di avanzamento del carrello 9 in uno dei due sensi in funzione della posizione del carro 4 rispetto al cilindro 16 rilevata appunto dai sensori 23. Ovviamente quando uno dei condotti 17 e 18 è in fase di immissione di aria all'interno del cilindro 16, l'altro condotto si trova in una posizione di scarico della stessa.

Nelle figure 3, 4 e 5 sono illustrate più in particolare le suddette guide 5 e 6 di scorrimento previste sia sul carro 4 che sul suddetto piano 3 di guida (nelle figure 4 e 5 sono illustrate solo le guide 6 del carro 4 in quanto quelle del piano sono analoghe e la strutture ora descritta risulta identica); queste guide 5 e 6 sono costituite da coppie di righette 35 in acciaio trattato termicamente ed inserite stabilmente in relative sedi 36 realizzate sia sul carro 4 che sul piano 3 di guida (naturalmente a due a due contrapposte). Ogni coppia di sedi 26 per le relative righette 25 presenta una conformazione, in sezione, a "V" per poter ritenere una parte delle sfere, mentre ognuna delle sedi 26 presenta l'appendice più esterna della "V", indicata con 26a realizzata in modo da definire un sottosquadro di tenuta per la relativa righetta 25.

Nel caso ora illustrato, ed a puro titolo esemplificativo, ogni coppia di sedi 26 è separata da una zona centrale 27 la quale, a righetta 25 inserita nella relativa sede 26, viene deformata plasticamente per ottenere un bloccaggio realizzato per divaricazione della stessa zona nelle direzione delle sedi 26 cosi da ottenere due ulteriori sottosquadri contrapposti. In pratica le righette 25 vengono inserite lungo le sedi S6 appena realizzate ed ivi trattenute lasche grazie al sottosquadro 26a d'estremità; dopo questo inserimento si procede ad u— na ribattitura della sporgenza centrale 27, mediante operazione di rullatura (con apposito utensile 30 illustrato in linea discontinua in fig. 5), per ottenere il bloccaggio definitivo e stabile delle righette 25 nelle relative sedi 26 (vedi anche particolare ingrandito di cui a fig.

5).

Un carrello così strutturato quindi funziona nel seguente modo, e partendo da una situazione di partenza in cui il carro 4 è fermo ed allontanato dal gruppo utensile 8 e bloccato in quella posizione da un sistema di trattenimento noto e qui non illustrato.

L'operatore posiziona e blocca sul carro 4 il pezzo 1 in legno da lavorare e quindi avvia la macchina, cioè la sega 8; dopo queste fasi l'operatore può sbloccare il carro 4 ed azionare il sistema di movimentazione direttamente dalla centralina di comando 24 posta sul basamento 2. Quindi all'azionamento del sistema pneumatico il cilindro 16 viene riempito di aria in una delle due camere definite dall'elemento mobile 14: ad esempio, guardando figura 2, nella camera di destra viene aperta la valvola del 18v del condotto 18 ed immessa aria se il carro 4 deve dirigersi verso sinistra» mentre nella camera di sinistra l'aria viene scaricata dal condotto 17. Nel momento in cui il carro 4, mosso tramite il carrello 9, raggiunge la posizione estrema avanzata, questa viene registrata dal relativo sensore 23 di estremità e quindi la centralina di comando 24 blocca l'immissione di aria dal condotto 18 chiudendo la relativa valvola 18v. Contemporaneamente la centralina 24 fa sì che l'aria cominci ad essere immessa dal condotto 17 aprendo la relativa valvola 17v per poter riportare il carro nella posizione originaria.

Ovviamente è possibile bloccare in qualsiasi punto intermedio il carro 4 nel caso in cui i pezzi 1 lavorati siano di ridotte dimensioni, oppure per operare delle regolazioni a lavorazione in corso; tale operazione viene effettuata dall'operatore intervenendo sulla centralina 24 che blocca sia l'immissione di aria che lo scarico della stessa nei relativi condotti e quindi portando le pressioni all'interno del cilindro in sostanziale equilibrio così da bloccare in quella posizione il carrello 9.

Una macchina così strutturata quindi raggiunge gli scopi prefissati con una struttura ridotta nelle dimensioni, in quanto per le corse effettuabili dal carro non è necessario dotare la macchina di cilindri particolarmente lunghi, e nel contempo si ottiene un notevole alleggerimento di lavoro per l'operatore che deve solo controllare il posizionamento e l'andamento della movimentazione del carro. Abbinato a questo si ha anche la garanzia di un buon funzionamento nel tempo del carro grazie sia al semplice ed economico sistema di movimentazione pneumatico, che alla struttura delle guide che risultano di materiale resistente e sono riportate su carro e piano di guida e quindi con minore possibilità di deformazioni dovute a sbalzi di temperatura.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI 1. Carro mobile applicabile su macchine per la lavorazione di pezzi (1) in legno, macchine comprendenti un basamento (2) di supporto presentante un piano (3) di guida per un detto carro (4) orizzontale di supporto di detti pezzi (1) e scorrevole nei due sensi su detto piano (3) di guida tramite relative coppie di guide (5, 6) contraffacciate e dotate di gruppi (7) di scorrimento a sfera interposti tra dette guide (5, 6); lateralmente a detto carro (4), e supportato da detto basamento (2), essendo previsto un gruppo di lavoro (8) fisso di detti pezzi (1) così da intercettare gli stessi in corrispondenza di un avanzamento di detto carro (4), tramite spinta o trazione manuale, da una posizione arretrata dello stesso ad una posizione avanzata di detto carro (4) rispetto al detto gruppo di lavoro (8), caratterizzato dal fatto di comprendere un carrello mobile (9) disposto al di sotto di detto carro (4) e dotato di almeno una coppia di pulegge (10, 11) sottendenti, ciascuna, una cinghia (12, 13) fissata, alle proprie estremità, rispettivamente al detto basamento (2) e ad una estremità di detto carro (4) mobile; detto carrello mobile (9) essendo associato ad un elemento mobile (14) di un attuatone (15) lineare bidirezionale solidale a detto basamento (2) ed atto a permettere la movimentazione di detto carro (4) con spostamenti di quest'ultimo di una quantità (2) sostanzialmente doppia rispetto alla equivalente quantità (SI) di spostamento effettuato dal detto carrello (9) sul detto attuatore (15) lineare. 8. Carro mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto attuatore (15) lineare è costituito da un cilindro senza stelo (16) fisso al detto basamento (2), parallelo al detto carrello (9), e dotato di due condotti (17, 18), posti alle sue estremità, dotati di relative valvole (17v, 18v) di controllo, ed atti ad alimentare o scaricare, su comando esterno, lo stesso cilindro (16) di aria in pressione; detto cilindro (16) presentando una fenditura longitudinale (19) superiore chiusa da una guarnizione di tenuta (20) su cui agisce un gruppo deflettore di apertura della stessa guarnizione, definente il detto elemento mobile (14), solidale a detto carrello (9) e dotato, internamente a detto attuatore (15), di una coppia contrapposta di piattelli (21, 22) atti a definire le superfici di contrasto per detta aria in pressione. 3. Carro mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di prevedere dei sensori (23) di posizione disposti in prossimità delle dette estremità di detto carro (4) ed atti a controllare la posizione di detto carro (4) rispetto a detto attuatore (15); detti sensori (23) essendo collegati a mezzi (24) di comando agenti su detto attuatore (15) ed atti a muovere il detto carrello (9) in uno dei due sensi in funzione della posizione di detto carro (4) rilevata da detti sensori (23). 4. Carro mobile secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di presentare le dette guide (5, 6) di scorrimento tra detto carro (4) e detto piano (3) di guida costituite da righette (25), longitudinalmente disposte secondo una direzione di scorrimento del detto carro (4), e stabilmente inserite in relative sedi (26) realizzate su detto carro (4) e rispettivamente su detto piano (3) e disposte, dette sedi (26), a coppie a "V" in una sezione trasversale; ognuna di dette righette (25) presentando una conformazione, in sezione, di tipo poligonale aperto di accoglimento di una relativa detta righetta (25) e presentando pareti laterali (26a, 27) costituenti relativi sottosquadri, su almeno uno dei quali viene operato un processo di deformazione plastica atto a realizzare un vincolo tra dette sedi (26) e dette righette (25) e così da impedire la fuoriuscita della detta righetta (25) in direzioni trasversali a quella di scorrimento di detto carro (4). 5. Carro mobile secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi .