ITBO930257A1 - Dispositivo per la giunzione automatica di nastri di ridotte dimensioni trasversali. - Google Patents

Dispositivo per la giunzione automatica di nastri di ridotte dimensioni trasversali. Download PDF

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ITBO930257A1
ITBO930257A1 IT000257A ITBO930257A ITBO930257A1 IT BO930257 A1 ITBO930257 A1 IT BO930257A1 IT 000257 A IT000257 A IT 000257A IT BO930257 A ITBO930257 A IT BO930257A IT BO930257 A1 ITBO930257 A1 IT BO930257A1
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IT
Italy
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belt
joining
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rollers
advancement
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IT000257A
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Alessandro Minarelli
Eros Stivani
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Gd Spa
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    • B65HHANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL, e.g. SHEETS, WEBS, CABLES
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    • B65H2301/464145Splicing effecting splice by nipping rollers at least one of the rollers having additional feature, eg. knife or at least partly non-cylindrical shape

Description

D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Dispositivo per la giunzione automatica di nastri di ridotte dimensioni trasversali."
La presente Invenzione ha per oggetto un dispositivo per la giunzione automatica di nastri di ridotte dimensioni trasversaii.
Nel campo del Impacchettamento e del confezionamento di prodotti, costituiti in particolare da sigarette o simili articoli, si prevede, a pacchetto ultimato, di avvolgere 11 pacchetto stesso con materiale trasparente di sovraincarto. In tali tipi di confezioni ? consueto applicare, direttamente agli involucri esterni, dei nastri di ridotte dimensioni trasversali, in modo tale che nel momento in cui si desideri aprire i pacchetti, si possa eseguire una rottura rapida, guidata e ben definita degli stessi involucri. Le macchine automatiche in grado di realizzare tali confezioni utilizzano questo tipo di nastri svolgendoli da rispettive bobine che, per le ridotte dimensioni del nastri stessi, risultano di notevole durata rispetto alle bobine di alimentazione del materiale di confezionamento. Da ci? discende che la frequenza con cui si debbono sostituire tali
bobine di nastri, e quindi la frequenza con cui devono venire uniti la coda del nastro in esaurimento con il capo del
nastro nuovo, risulta relativamente bassa. Tale fatto, ai
fini del rendimento globale delle macchine confezionatrici,
rendeva frequentemente accettabile un cambio d1 tipo totalmente manuale,ma, recentemente, con l'aumentare della
velocit? operativa delle macchine confezionatrici stesse, si
? reso necessario realizzare anche tali cambi in maniera automatica e pi? velocemente possibile, al fine di ridurre
eventuali tempi di sosta dovuti all'operazione di cambio
stessa. Di conseguenza si ? dovuto intervenire anche nella
fase di giunzione del nastri cercando di renderla sempre pi?
precisa e veloce.
A tale proposito, nella domanda di brevetto Italiano No. g B091A 000372 ? descritto un dispositivo per eseguire la
giunzione automatica di questi nastri. I mezzi che eseguono
direttamente la giunzione sono costituiti da un organo di
posizionamento e trattenimento del capo del nastro nuovo e
da un organo di riscontro e contrasto, disposti da bande opposte del nastro in uso e reciprocamente mobili l'uno verso
l'altro fino al completo contatto del capo del nastro nuovo
con la coda del nastro in uso. E' chiaro quindi che per
eseguire la giunzione, che pu? essere realizzata per termosaldatura o per incollaggio, i mezzi di giunzione bloccano tra di essi i nastri e quindi interrompono anche il loro avanzamento. Per sopperire a questa interruzione di avanzamento dei nastri, che sono mossi da opportuni mezzi disposti a valle, si rende indispensabile l'uso di un polmone disposto tra il dispositivo di giunzione ed i mezzi di movimentazione. Tale polmone, comunque, non evita una riduzione della velocit? operativa della macchina confezionatrice, la quale rallenta nel corso dell'utilizzo del polmone.
Lo scopo della presente invenzione ? realizzare un dispositivo d1 giunzione di nastri che sia in grado di operare senza interrompere e, comunque, senza variare la velocit? d1 avanzamento del nastro durante il suo intervento, in modo che la macchina confezionatrice che utilizza il nastro continui ad operare alla sua velocit? di regime.
Un altro scopo della presente invenzione ? fornire un dispositivo di giunzione che sia costruttivamente semplice ed economico e di facile e pratico impiego.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un dispositivo per la giunzione automatica di nastri d1 ridotte dimensioni trasversali, uno dei quali, in uso, alimentante una macchina utilizzatrice ed un altro, nuovo, fermo e pronto per essere alimentato in sostituzione di quello in uso, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di rulli di giunzione tra loro cooperanti e sostanzialmente tangenti, disposti specularmente da bande opposte rispetto ai nastri e con i rispettivi assi trasversali alla direzione di avanzamento del detto nastro in uso, ed atti ad agire almeno in una prima condizione operativa, in cui essi sono fermi e consentono il libero passaggio tra essi del nastro in uso ed uno di essi trattiene il capo del nastro nuovo, ed in una seconda condizione operativa, in cui essi controruotano in sincronismo di fase con verso concorde alla direzione di avanzamento del nastro in uso ed eseguono un unico giro completo, durante il quale uno di essi accelera il nastro nuovo fino a muoverlo ad una velocit? non minore della velocit? di avanzamento del nastro in uso e successivamente entrambi portano i due nastri a stretto contatto reciproco e tra mezzi di giunzione disposti ed operanti sugli stessi rulli ed atti a unire il capo del nastro nuovo alla coda del nastro in uso.
L'invenzione ? esposta pi? in dettaglio nel seguito con l'aiuto dei disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra secondo una vista frontale schematica, con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre, un dispositivo di giunzione realizzato in accordo con la presente invenzione;
- le figure da 2 a 4 illustrano tre viste frontali schematiche del dispositivo di giunzione di figura 1 in alcune sue configurazioni operative successive;
- la figura 5 illustra schematicamente, con alcune parti sezionate, una vista secondo A del dispositivo di figura 1; - la figura 6 illustra schematicamente la sezione VI - VI di figura 4; e
- la figura 7 illustra una vista frontale schematica di una diversa forma di realizzazione del dispositivo delle figure precedenti.
Il dispositivo per la giunzione automatica di nastri di ridotte dimensioni trasversali ? indicato nel suo insieme con 1 ed esegue la giunzione tra la coda 8 di un nastro in uso 2 ed il capo 9 di un nastro nuovo 3. I nastri 2 e 3 sono avvolti in bobine non illustrate.
Come visibile in figura 1, il nastro in uso 2 viene alimentato nella direzione della freccia F da mezzi di trascinamento (non illustrati) operanti a valle del dispositivo 1 stesso.
Conformemente alle figure allegate, il dispositivo 1 consta essenzialmente di una coppia di rulli di giunzione 4 e 5 controrotanti e che cooperano tra di loro per eseguire la giunzione vera e propria dei nastri 2 e 3, di una puleggia 6 devlatrice degli stessi nastri e di primi mezzi di taglio 7. I rulli di giunzione 4 e 5, specularmente uguali fra loro, sono supportati da un telaio 40 e sono disposti specularmente e da bande opposte rispetto al nastro in uso 2. Tali rulli 4 e 5, nella forma di realizzazione illustrata, sono disposti tra loro paralleli e perpendicolari alla direzione di avanzamento F del nastro in uso 2. I rulli di giunzione 4 e 5 agiscono secondo due differenti condizioni operative, in una delle quali essi sono in sosta e consentono il normale avanzamento del nastro in uso 2 (come si vede in figura 1) e nell'altra delle quali essi ruotano ed eseguono la giunzione del nastro nuovo 3 al nastro in uso 2 (come si vede nelle figure 2 e 3). Ciascun rullo di giunzione 4, 5, durante ciascuna fase di giunzione e, quindi, per ciascuna sua rotazione, compie un angolo giro completo.
Con riferimento alla figura 1, ciascun rullo di giunzione 4, 5 si trova nella detta condizione di sosta. A partire da un punto subito a valle della zona, indicata con Z, in cui i rulli 4 e 5 sono disposti alla minima distanza reciproca, e proseguendo secondo il verso, indicato con G, corrispondente alla loro rotazione, concorde alla direzione di avanzamento F del nastro in uso 2, ciascun rullo presenta, disposti ed operanti lungo la sua circonferenza, dei mezzi di trattenimento 10 in grado di trattenere il capo 9 del nastro nuovo 3, dei mezzi di taglio 11 in grado di tagliare trasversalmente ed in tempi successivi i nastri 2 e 3 e dei mezzi di giunzione 24 in grado di eseguire la giunzione reciproca degli stessi nastri (si vedano le figure 2 e 3). I mezzi di trattenimento 10 ed i mezzi di taglio 11 sono previsti in corrispondenza di una sede periferica 14 ricavata su ciascun rullo d1 giunzione 4, 5. La sede periferica 14, che presenta in sezione una conformazione sostanzialmente a V, il cui fondo ? indicato con 33, e che si estende su un arco di sostanzialmente 180?, presenta una profondit? che, a partire da un valore massimo in corrispondenza di una zona centrale, si riduce progressivamente fino ad annullarsi alle due estremit? diametralmente opposte. Quando i due rulli 4 e 5 sono nella condizione rappresentata in figura 1, le due zone centrali delle rispettive sedi 14 sono affacciate l'una all'altra in corrispondenza della zona Z, in maniera da definire fra esse un vano 16 atto a consentire il passaggio per il nastro in uso 2. In tale condizione la sede periferica 14 si estende a monte della zona Z (con riferimento al senso d1 rotazione dei rulli 4, 5) per un arco di sostanzialmente 90? (indicato con A) per motivi che saranno chiariti in seguito.
Osservando in particolare le figure da 1 a 4, i mezzi di trattenimento 10 sono costituiti da una pluralit? d1 fori 30 radiali sfocianti, con una loro estremit?, sul fondo 33 della sede periferica 14 e comunicanti, con l'altra loro estremit?, con una camera 31 ricavata nel rullo di giunzione 4. La camera 31 comunica con una sorgente di depressione non illustrata, cosicch? i mezzi di trattenimento 10 esplicano, attraverso i fori 30, una azione di trattenimento del capo 9 del nastro 3. Immediatamente a valle dei fori 30 sono previsti i mezzi di taglio 11, i quali sono costituiti da una lama 32 disposta e supportata secondo una direzione sostanzialmente radiale dal rullo d1 giunzione 4 stesso. Pi? precisamente, la lama 32 ? disposta 1n modo da sporgere solo dal fondo 33 della sede periferica 14 senza raggiungere la superficie di rivoluzione del rullo 4, per motivi che risulteranno pi? evidenti 1n seguito.
Osservando ancora i rulli 4 e 5, 1n una posizione non interessata dalla sede periferica 14 sono previsti i mezzi di giunzione 24 in grado d1 eseguire la giunzione reciproca dei nastri 2 e 3. Tali mezzi 24 possono essere realizzati 1n pi? modi dipendentemente tal tipo di materiale con cui sono realizzati i nestrini 2 e 3. Ad esemplo, come illustrato nelle figure da 1 a 4, essi possono essere costituiti da etichette adesive 13, oppure da opportuni mezzi riscaldanti 43 annegati direttamente nel rullo 4, come illustrato nella figura 7. Quest'ultima soluzione ? utilizzabile nei soli casi in cui i nastri 2 e 3 siano realizzati in materiale termosaldabile.
Qualora vengano utilizzate etichette adesive 13, 11 rullo di giunzione 4 ? dotato, in corrispondenza dei mezzi 24, di opportunl mezzi d1 trattenimento 12 costituiti da fori 34 radiali sfocianti esternamente in corrispondenza della superficie di rivoluzione 35 del rullo di giunzione 4 e comunicanti internamente con una camera 36. La camera 36 comunica con una sorgente di depressione non Illustrata. Le camere 31 e 36 sono collegate alla sorgente di depressione attraverso rispettivi mezzi di intercettazione non illustrati, tramite 1 quali 1 rispettivi fori 30 e 34 esercitano la loro azione aspirante solo nei momenti previsti.
Le etichette adesive 13, o gli spezzoni di materiale adesivo, presentano una dimensione trasversale maggiore di quella dei nastri 2 e 3. Per maggiore semplicit? ed economia le etichette adesive 13 possono essere circolari, cosicch? risulta decisamente semplificata la loro alimentazione in quanto non esiste alcuna direzione obbligata di alimentazione per un corretto orientamento rispetto al nastro in uso 2. Sempre osservando le figure da 1 a 4 e riferendosi al rullo 4 (con il presupposto che ci? vale anche per il rullo 5), 1n tale rullo 4 sono individuabili quattro zone consecutive delimitanti altrettanti angoli al centro indicati, rispettivamente, con A, B, C e D. Gli angoli A, B, C e D sono disposti nell'ordine attorno all'asse del rullo 4 a partire dalla zona Z e secondo un senso opposto al senso di rotazione G.
L'angolo A, come gi? accennato, ? l'angolo al centro defi nito dal tratto della sede periferica 14 che si trova a monte della zona Z (osservando in questo caso con riferimento al senso di rotazione G). L'angolo C ? l'angolo al centro delimitato dai mezzi 24, e l'angolo D ? l'angolo al centro che indica la distanza angolare tra la lama 32 ed il pi? vicino dei fori 34 dei mezzi 24. I valori degli angoli A, B, C e D possono essere variati, per motivi che verranno chiariti 1n seguito, per ottimizzare 11 funzionamento del dispositivo 1 e per ridurre a valori minimi i tratti di spezzoni di nastro di sfrido. Ad esempio, come risulta chiaro osservando le figure 2 e 3, riducendo il valore dell'angolo D si riduce la lunghezza del tratto di sfrido della coda 8 del nastro 1n uso 2, indicato 1n figura 3 con 8'.
Come illustrato nella figura 1, nel caso in cui i mezzi di giunzione 24 siano costituiti dalle etichette 13, in prossimit? del rullo di giunzione 4 sono previsti dei mezzi 37 di alimentazione delle etichette adesive 13. Tali mezzi di alimentazione 37 sono di tipo noto, e possono essere costituiti da un cuneo 38 sul quale viene fatto scorrere un nastro 39 di supporto delle etichette adesive 13. Il cuneo 38 presenta il proprio spigolo disposto, a rullo 4 fermo nella sua configurazione non operativa di attesa, in prossimit? della zona del rullo 4 in cui sono previsti i mezzi 12 di trattenimento delle etichette 13.
A monte dei rulli 4 e 5 rispetto alla direzione di avanzamento F del nastro in uso 2, ? prevista la puleggia deviatrice 6, che allontana il nastro nuovo 3 dal nastro in uso 2, impedendo un contatto reciproco di tali nastri 2 e 3 (figura 1).
La puleggia deviatrice 6 ? supportata folle da un albero 23, che presenta asse parallelo agli assi del rulli 4 e 5 ed ? mobile, parallelamente a s? stesso e trasversalmente alla direzione di avanzamento F del nastro in uso 2, in sincronismo di fase con la rotazione dei rulli 4 e 5.
L'albero 23, durante la sua movimentazione trasversale, scorre lungo un'asola 41 del telaio 40 dal quale esso ? supportato, e durante tale movimento sposta con s? la puleggia 6 tra due posizioni estreme disposte da bande opposte del nastro in uso 2, come visibile esaminando le figure da 1 a 4. Pi? precisamente, l'albero 23, e con esso, quindi, la puleggia 6 vengono mossi, ogni qualvolta 1 rulli 4 e 5 intervengono per realizzare la giunzione dei nastri 2 e 3, tra una loro posizione estrema e l'altra, cosicch? la puleggia 6 viene mossa verso il nastro in uso 2 ed allontanata dal nastro nuovo 3 (figura 4). Al termine di ciascun suo movimento, la puleggia 6 devia il nastro in uso 2 e lo spinge contro 11 vicino rullo 5 o 4 e, nel contempo, si allontana dal nastro 3 e gli consente di allontanarsi dal rullo 4 o 5, come si vedr? in seguito.
A valle dei rulli 4 e 5 rispetto al la direzione di avanzamento F del nastro in uso 2 sono disposti i primi mezzi di tagl io 7. I mezzi 7 sono sostenuti dal telaio 40 e sono costituiti da una coppia di lame 42 fisse disposte da bande opposte rispetto al nastro in uso 2. La distanza tra le lame 42 ? maggiore del la somma degli spessori dei nastri 2 e 3 e di due etichette 13, in modo che la zona di giunzione dei nastri 2 e 3 stessi possa passare liberamente tra le lame 42 stesse. Le modalit? di intervento delle lame 42, visibi l i in figura 3, saranno chiarite megl io in seguito quando si descriver? il funzionamento del dispositivo 1. Il rul lo 4 ? cinematicamente col legato, tramite un proprio albero 20 ed attraverso un organo di trasmissione del moto unidirezionale o ruota libera 19 ed una ruota dentata 17, ad una cremagliera 21 mobi le assialmente nei due sensi paral lelamente alla direzione d1 avanzamento F del nastro in uso 2 (figura 5) . Come il lustrato nelle figure da 1 a 4, sono previste due cremagliere 21 disposte da bande opposte dei rull i 4 e 5, le qual i sono reciprocamente sol idali e sono mobili assialmente ad opera di mezzi di movimentazione non il lustrati . La ruota l ibera 19 ? stata i llustrata schematicamente, in quanto ? noto che essa trasmette il moto quando viene posta in rotazione 1n un senso e si comporta come folle, e, quindi , non trasmette 11 moto, quando viene ruotata nel senso opposto al precedente.
Nella forma di realizzazione illustrata, la ruota libera 19 trasmette il moto al rullo 4 quando la cremagliera 21 viene mossa assialmente con senso opposto alla direzione F (figure 2 e 3) e lascia fermo il rullo 4 quando viene mossa concordemente alla direzione F. Come illustrato in figura 1, in cui il dispositivo 1 ? illustrato nella sua configurazione di riposo, le cremagliere 21, per quanto concerne la rotazione del rulli 4 e 5, vengono portate a compiere una corsa d1 andata a vuoto ed una corsa di ritorno attiva. Il rapporto di trasmissione tra le cremagliere 21 e le ruote dentate 17 e la lunghezza della corsa delle cremagliere 21 sono tali che le cremagliere 21, per ogni loro corsa attiva, facciano ruotare i rulli 4 e 5 d1 un giro esatto.
Come visibile dalle figure da 1 a 5, una delle due cremagliere 21 viene utilizzata anche per provocare lo spostamento dell'albero 23, cosi da conseguire un ottimo sincronismo tra i rulli 4 e 5 e la puleggia deviatrice 6. In particolare, all'albero 23 ? fulcrata una estremit? di una biella 25, la cui altra estremit? ? fulcrata ad una manovella 26. La manovella 26 ? cinematicamente collegata ad una delle cremagliere 21 attraverso una cascata di ingranaggi o ruote dentate 28 ed un organo di trasmissione del moto unidirezionale o ruota libera 27. La manovella 26 pu? essere costituita, come illustrato nelle figure da 1 a 5, da una ruota dentata 29 facente parte della cascata di ruote dentate 28. Pi? in particolare la ruota dentata 29 ? 1n presa con una ruota dentata 22 cinematicamente collegata, con l'interposizione della ruota libera 27, ad una ruota dentata 28', a sua volta in presa con la cremagliera 21. I rapporti di trasmissione della cascata di ruote dentate 28 sono tali che la manovella 26 compia solo mezzo giro per ciascuna corsa di andata e di ritorno della cremagliera 21. Si noti che la manovella 26, in realt?, compie mezzo giro solo durante una corsa, o quella di andata o quella di ritorno, della cremagliera 21, grazie alla ruota libera 27 che agisce esattamente come le ruote libere 19. Nella pratica la cremagliera 21 far? compiere alla manovella 26 mezzo giro durante la sua corsa di ritorno e la lascier? ferma durante la sua corsa di andata, esattamente come avviene per i rulli 4 e 5. Altre forme di realizzazione (non illustrate) per la movimentazione dei rulli 4 e 5 e della puleggia deyiatri.ee 6 possono prevedere l'impiego di motori elettrici per la movimentazione dei rulli 4 e 5 e di un attuatore lineare per la movimentazione della puleggia 6.
In uso, il dispositivo 1 assume, durante la normale alimentazione del nastro 2, una configurazione di riposo (figura 1), nella quale i rulli di giunzione 4 e 5 sono fermi e la puleggia deviatrice 6 ? disposta a sinistra del nastro 2 stesso. In questa configurazione la puleggia deviatrice 6 mantiene il nastro nuovo 3 distanziato dal nastro in uso 2 per evitare un loro contatto reciproco. In tale condizione i rulli di giunzione 4 e 5 definiscono, tramite le rispettive sedi periferiche 14 e come gi? accennato, un vano 16 lungo il quale il nastro in uso 2 avanza liberamente senza venire minimamente a contatto con i rulli di giunzione 4 e 5 (si veda anche la figura 5). In questa configurazione di riposo, un operatore provvede a disporre, attraverso un'apertura di passaggio 50 definita da due tratti piani 51 praticati sui rulli 4 e 5, il capo 9 del nastro nuovo 3 entro il vano 16 ed a portarlo sui fori 30. Dopo che i fori 30 sono stati posti in comunicazione con la citata sorgente di depressione in maniera da trattenere il capo 9, l'operatore provvede a tagliare 11 capo 9 premendolo sulla lama 32.
Al momento del cambio del nastro, comandato da mezzi rilevatori non illustrati, le cremagliere 21 vengono poste in movimento con senso prima concorde e poi discorde rispetto alla direzione di avanzamento F del nastro in uso 2, per l'esecuzione di una corsa di andata a vuoto ed una di ritorno operativa di uguale lunghezza. Durante la corsa di ritorno (figure 2 e 3) la cremagliera 21 pone in rotazione la manovella 26 e la porta a ruotare d1 mezzo giro. La manovella 26, a sua volta, muove la biella 25 cos? da portare l'albero 23, con la puleggia deviatrice 6, a muoversi lungo l'asola 41. In tal modo la puleggia deviatrice 6 intercetta il nastro in uso 2 e lo allontana dal nastro nuovo 3 fino a lasciare libero il nastro nuovo 3 (si vedano le figure 2 e 3 in cui la puleggia deviatrice 6 ? illustrata in una sua configurazione intermedia). Durante la stessa corsa di ritorno le cremagliere 21 portano 1 rulli di giunzione 4 e 5 a compiere un giro secondo il verso di rotazione G, concorde alla direzione di avanzamento F del nastro in uso 2. All'inizio di questo giro il rullo di giunzione 4 accelera il nastro nuovo 3 e prima che lo stesso nastro nuovo 3 venga a contatto con il nastro in uso
2, lo porta ad avanzare con la medesima velocit? di avan- z zamento del nastro in uso 2. Successivamente, i nastri 2 e
3, mentre avanzano alla medesima velocit?, vengono reciprocamente compressi parzialmente dai tratti della superficie di rivoluzione 35 del rulli 4 e 5 delimitanti l'angolo B. w Subito dopo le etichette 13 vengono a contatto con i nastri
2 e 3, in corrispondenza della loro zona centrale, e reciprocamente, in corrispondenza delle loro zone estreme (si veda la figura 2). Non appena le etichette 13 superano la zona Z, il capo 9 del nastro 3 si allontana dal rullo 5 poich? le etichette 13 lo trattengono contro il nastro 2, e si dispone obliquamente rispetto alla direzione di avanzamento F cos? da venire intercettato e tagliato dalla lama
42 che si trova dal lato del rullo 5 (si veda a tale proposito la figura 3).
Sostanzialmente in contemporanea, la coda 8 del nastro in uso 2, che ? ora disposta obliquamente rispetto alla direzione di avanzamento F, ad opera della puleggia 6 che si st? ancora muovendo verso sinistra come visibile nella figura 3 viene a contatto con la lama 32 del rullo 5 e viene tagliata trasversalmente. Da questo momento in poi i rulli 4 e 5 si muovono verso la loro configurazione di riposo (figura 4) senza venire minimamente a contatto con il nastro nuovo 3, divenuto nastro in uso, poich? le sedi periferiche 14 sono nuovamente contraffacciate e definiscono il vano 16 di passaggio libero per il nastro in uso stesso. In questa nuova condizione la puleggia 6 ha gi? raggiunto la sua nuova posizione estrema operativa, disposta a destra del nastro 3 in uso.
E' importante a questo punto evidenziare l'importanza che rivestono sia le ampiezze degli angoli A, B, C e D che i rapporti di trasmissione che intercorrono tra la cascata di ingranaggi 28 sopra descritti. In particolare, l'angolo D definisce la lunghezza del tratto libero della coda 8 a valle della giunzione dei nastri 2 e 3, mentre l'angolo A consente, come sopra detto, di superare il periodo transitorio in fase d1 accelerazione del rulli 4 e 5 e conseguentemente del nastro nuovo 3. E' chiaro che la regolazione delle ampiezze degli angoli e del citati rapporti di trasmissione consente l'ottimizzazione della funzionalit? dell'intero dispositivo 1. Ad esempio, aumentando la corsa della puleggia 6 si pu? ridurre l'ampiezza dell'angolo D, e si pu? quindi ridurre la lunghezza del tratto libero di strido 8' della coda 8 del nastro in uso 2, come visibile in figura 3.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo per la giunzione automatica di nastri di ridotte dimensioni trasversali , uno dei quali (2) , in uso, alimentante una macchina utilizzatrice ed un altro (3) , nuovo, fermo e pronto per essere alimentato in sostituzione di quello in uso (2) , caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di rul li di giunzione (4,5) tra loro cooperanti e sostanzialmente tangenti , disposti specularmente da bande opposte rispetto ai nastri (2,3) e con 1 rispettivi assi trasversali alla direzione di avanzamento (F) del detto nastro in uso (2) , ed atti ad agire almeno in una prima condizione operativa, in cui essi sono fermi e consentono il libero passaggio tra essi del nastro in uso (2) ed uno di essi trattiene il capo (9) del nastro nuovo (3) , ed in una seconda condizione operativa, in cui essi controruotano in sincronismo di fase con verso (G) concorde alla direzione di avanzamento (F) del nastro in uso (2) ed eseguono un unico giro completo, durante il quale uno di essi accelera il nastro nuovo (3) fino a muoverlo ad una velocit? non minore della velocit? di avanzamento del nastro in uso (2) e successivamente entrambi portano i due nastri (2,3) a stretto contatto reciproco e tra mezzi di giunzione (24) disposti ed operanti sugli stessi rulli (4,5) ed atti a unire il capo (9) del nastro nuovo (3) alla coda (8) del nastro in uso (2) .
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere dei mezzi deviatori (18) agenti a monte del rulli (4,5) rispetto alla direzione di avanzamento (F) del nastro in uso (2) ed atti ad evitare il contatto tra il nastro nuovo (3) fermo e quello in uso (2) inmovimento.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che a valle dei rulli di giunzione (4,5) sono previsti primi mezzi di taglio (7) disposti da bande opposte del nastro in uso (2) ed atti ad intercettare e tagliare il capo (9)"del nastro nuovo (3) dopo la sua giunzione alla coda (8) del nastro in uso (2); ciascun rullo di giunzione (4,5) essendo provvisto sulla sua periferia, e nell'ordine rispetto al suo senso di rotazione (G) a valle di un punto (Z) di sostanziale tangenza fra i rulli di giunzione (4,5) in detta prima condizione operativa, di mezzi (10) di trattenimento del capo (9) del nastro nuovo (3), di secondi mezzi di taglio (11) atti a tagliare la coda (8) del nastro in uso (2) dopo la sua giunzione al capo (9) del nastro nuovo (3) stesso, e di mezzi (24) di giunzione reciproca del capo (9) del nastro nuovo (3) alla coda (8) del nastro in uso (2).
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i mezzi deviatori (18) sono costituiti da una puleggia deviatrice (6) folle disposta tra 1 nastri in uso (2) e nuovo (3) e mobile, trasversalmente alla direzione di avanzamento del nastro in uso (2) ed in sincronismo di fase con la rotazione dei detti rulli di giunzione (4,5), tra due posizioni estreme raggiunte alternativamente ogniqualvolta i rulli (4,5) passano dalla condizione operativa in cui essi sono fermi a quella in cui essi ruotano compiendo un unico giro completo, ed in corrispondenza delle quali la puleggia deviatrice (6) stessa mantiene il nastro nuovo (3) distante da quello in uso (2); la detta puleggia (6) intercettando, durante il suo movimento trasversale, il nastro 1n uso (2) fino a portarlo a contatto con 1 detti secondi mezzi di taglio (11), che lo tagliano trasversalmente durante la rotazione dei detti rulli di giunzione (4 e 5).
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che i detti mezzi di giunzione reciproca (24) sono costituiti da etichette adesive (13) di dimensione trasversale maggiore di quella dei detti nastri (2,3); dascun rullo di giunzione (4,5) essendo dotato di secondi mezzi di trattenimento (12) atti a trattenere una etichetta adesiva (13) dal lato della sua faccia non adesiva; 1 detti rulli (4,5) muovendo, durante la propria rotazione, le etichette adesive (13) fino a farle combaciare l'una sull'altra e comprimerle con i nastri 1n uso (2) e nuovo (3) Interposti tra le stesse.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i detti rulli di giunzione (4,5) sono disposti con i rispettivi assi paralleli e perpendicolari alla dire? zione di avanzamento del nastro in uso (2), sono sostanzialmente a contatto lungo una generatrice e sono dotati, almeno nell'ambito dei detti primi mezzi di trattenimento (10) e dei detti secondi mezzi di taglio (11), di rispettive sedi periferiche (14) definenti, quando i rulli (4,5) sono fermi in detta prima condizione operativa, un vano (16) per il passaggio libero del nastro in uso (2); i detti secondi mezzi di taglio (11) essendo disposti all'interno della rispettiva sede periferica (14) senza sporgere oltre la superficie di rivoluzione (35) del rispettivo rullo (4,5); le dette sedi periferiche (14) sviluppandosi a monte del detto punto (Z) di sostanziale tangenza in detta prima condizione operativa, per un tratto tale da consentire al rullo di giunzione (4 o 5) che trattiene 11 capo (9) del nastro nuovo (3) di accelerare lo stesso nastro nuovo (3) fino a muoverlo alla velocit? di avanzamento del nastro in uso (2) prima che gli stessi nastri in uso (2) e nuovo (3) vengano reciprocamente a contatto.
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 6, caratterizzato dal fatto che i detti rulli di giunzione (4,5) sono cinematicamente collegati, tramite propri alberi (20), a ruote dentate (17) motorizzate con l'interposizione d1 organi di trasmissione del moto unidirezionali (19) atti a consentire la trasmissione del moto dalle ruote dentate (17) ai rulli (4,5) per farli ruotare con verso (G) concorde alla direzione di avanzamento del nastro in uso (2).
  8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che le dette ruote dentate (17) sono mosse da almeno una cremagliera (21) con la quale esse sono in continua presa di ingranamento, la detta cremagliera (21) venendo mossa assialmente nei due sensi, per ciascuna fase di giunzione del capo (9) del nastro nuovo (3) alla coda (8) del nastro in uso (2), per la esecuzione di una corsa a vuoto in cui intervengono i detti mezzi unidirezionali (19) di cui sono dotate le ruote dentate (17), e di una corsa attiva nella quale la cremagliera (21) stessa fa ruotare di un solo angolo giro completo i detti rulli di giunzione (4,5).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che la detta puleggia deviatrice (6) ? supportata folle attorno al proprio asse da un albero (23) a cui ? fulcrata una estremit? di una biella (25), la cui altra estremit? ? fulcrata ad una manovella (26) costituita da una ruota dentata cinematicamente collegata alla detta cremagliera (21).
  10. 10) Dispositivo per la giunzione automatica di nastri di ridotte dimensioni trasversali, sostanzialmente come descritto con riferimento ad una qualsiasi delle figure dei disegni annessi.
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