ITBO20130141A1 - Procedimento per la gestione di un flusso di materiale lungo un rispettivo impianto. - Google Patents

Procedimento per la gestione di un flusso di materiale lungo un rispettivo impianto.

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ITBO20130141A1
ITBO20130141A1 IT000141A ITBO20130141A ITBO20130141A1 IT BO20130141 A1 ITBO20130141 A1 IT BO20130141A1 IT 000141 A IT000141 A IT 000141A IT BO20130141 A ITBO20130141 A IT BO20130141A IT BO20130141 A1 ITBO20130141 A1 IT BO20130141A1
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Description

DESCRIZIONE
“PROCEDIMENTO PER LA GESTIONE DI UN FLUSSO DI MATERIALE
LUNGO UN RISPETTIVO IMPIANTO.â€
Il presente trovato si riferisce ad un procedimento per la gestione di un flusso di materiale lungo un rispettivo impianto, in particolare per la realizzazione e l’imballaggio di rispettivi articoli.
In particolare, si tratta di articoli in carta assorbente, per la pulizia e l’asciugatura, per l’igiene personale e/o per uso domestico, in special modo sotto forma di rotoli, quali rotoli di carta igienica o asciugatutto.
Sono noti degli impianti per la realizzazione e l’imballaggio di rispettivi articoli, in particolare sotto forma di rotoli di carta igienica o asciugatutto, che vengono ottenuti da corrispondenti prodotti semilavorati, in particolare sotto forma rispettivi log o bobine in materiale cartaceo, e che comprendono un apparato di realizzazione ed imballo di detti articoli, situato a valle secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione, in particolare comprendente una o più linee di realizzazione ed imballaggio di detti articoli, un apparato, o sezione, in particolare una macchina ribobinatrice, per la realizzazione di detto prodotto semilavorato, che à ̈ disposto a monte secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione, nonché dei mezzi di accumulo o stoccaggio di detti prodotti semilavorati, da cui il detto apparato di realizzazione ed imballo, ovvero la rispettiva linea di realizzazione ed imballaggio, riceve detto prodotto semilavorato e che, a sua volta, riceve detto prodotto semilavorato dal detto apparato per la realizzazione di un prodotto semilavorato.
Negli impianti noti à ̈ previsto che l’apparato di realizzazione ed imballo dei rotoli comprenda almeno una macchina di taglio a monte, che esegue il taglio trasversale di detti rotoli da log o bobine allungate, aventi lunghezza sostanzialmente multipla della lunghezza del singolo rotolo da ritagliare, ed una o più macchine confezionatrici a valle, che provvedono ad impacchettare detti rotoli in appositi involucri, realizzati da una pellicola di avvolgimento in materiale plastico o cartaceo, che contengono un numero prescelto di detti articoli, eventualmente ordinati secondo rispettive file, ed eventualmente disposti su più strati.
Dette macchine confezionatrici provvedono un certo numero di tipi di pacchi di rotoli, ognuno avente dimensioni prestabilite ed essendo composto da un numero predefinito di rotoli, disposti secondo una configurazione prefissata. Inoltre, ogni tipo di pacco si distingue anche in relazione al tipo di rotolo (dimensioni geometriche) e tipo di carta utilizzata per la formatura dei detti rotoli.
Negli impianti noti, à ̈ previsto, normalmente, l'impiego di una o più macchine troncatrici a cui vengono associate rispettive macchine confezionatrici dei rotoli.
Negli impianti noti di produzione e confezionamento di detti rotoli sono, in genere, utilizzate macchine di diversi costruttori. Ciò avviene, ad esempio, per il fatto che dette macchine sono state acquisite in tempi diversi, oppure per il fatto che la scelta di dette macchine à ̈ operata in funzione di specifiche caratteristiche vantaggiose che le stesse macchine presentano. Negli impianti secondo la tecnica nota ed in particolare negli impianti che impiegano macchine provenienti da costruttori diversi, vi à ̈ tuttavia un problema di coordinamento del funzionamento tra le macchine ribobinatrici, troncatrici, confezionatrici, e/o insaccatrici e/o palletizzatrici, nonché di queste con i nastri trasportatori di collegamento tra le medesime, che porta ad un rendimento effettivo degli impianti di produzione decisamente basso, che non consente di sfruttare, in modo sufficiente, le potenzialità, in termini di elevata velocità di lavoro, delle citate macchine già note.
In questi impianti tradizionali, le impostazioni del funzionamento, in particolare delle velocità di lavoro, delle diverse macchine di taglio e di confezionamento e dell’apparato di convogliamento, ad esempio ogni volta che à ̈ necessario adeguare il funzionamento al cambio di formato dei pacchi di rotoli da realizzare - ovvero al numero ed alla disposizione degli articoli che devono essere impacchettati in una singola confezione -vengono eseguite in modo indipendente per ogni singola macchina, da parte degli operatori addetti, che si avvalgono di rispettive tastiere di immissione dei dati entro i rispettivi PLC o unità di controllo locali delle citate macchine.
Un tal modo di procedere, che comporta una regolazione che potremmo definire di tipo “manuale†dell’impianto, si rivela tuttavia alquanto improduttivo. Infatti, non à ̈ agevole per gli operatori addetti ottenere una corretta regolazione del sistema, specialmente quando si devono gestire diversi cambi di formato e gli operatori delle varie macchine hanno difficoltà a comunicare tra di loro. Ciò avviene anche per il fatto che gli impianti presentano dimensioni notevoli e vi à ̈ una difficoltà oggettiva a comunicare, anche per l’elevato rumore presente negli impianti, ed a muoversi tra le fitte linee di convogliamento degli articoli.
Una tale regolazione locale del funzionamento di ogni singola macchina dell’impianto porta usualmente ad uno scorretto funzionamento dell’impianto medesimo.
Negli impianti noti, per ovviare a queste poco corrette regolazioni del sistema, ci si affida ai normali controlli automatici di arresto del funzionamento, che vengono azionati attraverso segnali provvisti da sensori ottici di carico massimo e minimo in corrispondenza delle macchine di lavoro. Può avvenire, infatti, che, quando le dette macchine confezionatrici vengono alimentate con un numero eccessivo di articoli, viene emesso un conseguente segnale di comando automatico di arresto del funzionamento della macchina di taglio a monte, mentre, un corrispondente segnale di fermata della medesima macchina confezionatrice, viene emesso quando dette macchine sono rifornite di un quantitativo di articoli insufficiente. Negli impianti noti, viene quindi a determinarsi un funzionamento di tipo fluttuante, con fasi di lavoro alternate a fasi di sosta, delle diverse macchine dell’impianto. Per cui, anche in presenza macchine in grado di funzionare ad elevate velocità, si ottengono, in definitiva, dei rendimenti produttivi dell’impianto che sono piuttosto modesti, che vanificano l'oneroso investimento finanziario per l’acquisto di tali macchine funzionanti e comunque con notevoli sprechi energetici e costi eccessivi.
Inoltre, questo modo di operare, che comporta in definitiva numerose fermate della macchina troncatrice o formatrice a monte, nonché delle macchine confezionatrici, risulta essere alquanto dannoso per la durata delle medesime.
Infatti, le componenti delle dette macchine, sono sottoposte a continue accelerazioni e decelerazioni, per portarle dalla condizione di lavoro alla condizione di fermo, che inducono sollecitazioni che, alla lunga, producono guasti e usure delle parti meccaniche principali delle macchine. Le troncatrici di formazione comprendono, ad esempio, un’ampia lama circolare che, con un unico movimento in un piano trasversale ai log, o bobine, esegue il taglio simultaneo di più rotoli, in particolare di un numero di rotoli pari al numero dei log che vengono alimentati in corrispondenza di detta lama di taglio. Le fermate, per cause di emergenza, di detta lama circolare, possono, nel tempo, danneggiare il meccanismo di movimentazione della medesima lama, con rilevanti costi di riparazione e perdite produttive per il fermo macchina.
Inoltre, negli impianti tradizionali, il rischio di ribaltamenti degli articoli à ̈ elevato ed il conseguente fermo dell’impianto à ̈ causa di perdite produttive e, nel tempo, di rottura e usura delle parti meccaniche delle macchine impiegate. Il numero di ribaltamenti che si verificano à ̈ influenzato dalla velocità di convogliamento degli articoli e dal formato dei rotoli. Ovviamente rotoli corti e di elevato diametro presentano un rischio di ribaltamento più elevato.
Far funzionare, come accade usualmente, la macchina troncatrice a monte alla massima velocità di lavoro, aggrava quindi il rischio di ribaltamento degli articoli, quantomeno in relazione a certe tipologie di prodotti, quali i citati rotoli di lunghezza ridotta.
Si rileva inoltre che, negli impianti noti, i rotoli possono essere danneggiati, durante il trasferimento, da velocità di trasporto eccessivamente elevate, soprattutto a causa del contatto dei rotoli medesimi con le guide di convogliamento.
In definitiva, secondo le metodologie tradizionali di regolazione del flusso di prodotti in impianti per carta igienica ed asciugatutto si produce una usura accelerata dei componenti dell’impianto, un rumore eccessivo, un aumento delle sollecitazioni e quindi rischio di danneggiamenti del prodotto, rischio di ribaltamenti o mal posizionato degli articoli o prodotti, e/o un eccessivo consumo di energia.
Il brevetto Europeo EP1127791 illustra un procedimento per la gestione del funzionamento di un impianto per la produzione di articoli, in particolare di rotoli di carta igienica, rotoli asciugatutto Secondo quanto illustrato in questo documento anteriore, à ̈ previsto che un’unità centrale di processo assuma dati provenienti dalle diverse macchine dell’impianto e provveda a rilevarne la rispettiva velocità massima critica di funzionamento dell’impianto per quella tipologia di prodotto.
Secondo quanto insegnato in questo documento anteriore, si prevede, quindi che la velocità di funzionamento dell’impianto non sia superiore a detta velocità critica.
Inoltre, in detto documento anteriore EP1127791 à ̈ espressamente previsto che, allorquando in detto impianto si produce una condizione che modifica il funzionamento del medesimo, si provvede a risistemare il funzionamento dell’impianto in funzione delle rispettive condizioni operative delle altre sezioni dell’impianto.
In particolare, viene previsto che detta procedura di risistemazione preveda che, allorquando il magazzino che alloggia i log abbia superato un numero di pezzi inferiore al livello predeterminato, in caso di interruzione dell’alimentazione di articoli ad una delle macchine o unità di lavoro a valle, senza diminuire la velocità di lavoro della macchina di taglio a monte, si continui il funzionamento dell’impianto a valle fino a che il magazzino viene completamente svuotato.
Con il presente trovato si vuole proporre una soluzione nuova ed alternativa alle soluzioni finora note ed in particolare ci si propone di ovviare ad uno o più degli inconvenienti o problemi sopra riferiti, e/o di soddisfare ad una o più esigenze avvertite nella tecnica, ed in particolare evincibili da quanto sopra riferito.
Viene, quindi, provvisto un procedimento per la gestione di un flusso di materiale lungo un rispettivo impianto per la realizzazione e l’imballaggio di rispettivi articoli, in particolare articoli in carta assorbente, per la pulizia e l’asciugatura, per l’igiene personale e/o per uso domestico, in special modo sotto forma di rotoli, quali rotoli di carta igienica o asciugatutto; in particolare detti articoli vengono ottenuti da corrispondenti prodotti semilavorati, in particolare sotto forma di pezzi o elementi allungati, preferibilmente sotto forma di rispettivi log o bobine, in special modo di materiale cartaceo ed in particolare detti articoli venendo imballati a definire rispettivi pacchi di contenimento di uno o più di detti articoli, alloggiati in un rispettivo contenitore, o involucro, in apposito film, preferibilmente in apposito film plastico; l’impianto comprende un apparato di realizzazione ed imballo di detti articoli situato a valle secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione avente rispettive sezioni di lavoro, in particolare comprendente una o più linee di realizzazione ed imballaggio di detti articoli; un apparato, o sezione, in particolare una macchina ribobinatrice, per la realizzazione di detto prodotto semilavorato, che à ̈ disposto a monte secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione; ed in particolare dei mezzi, o sezione, di accumulo o stoccaggio di detti prodotti semilavorati, da cui il detto apparato di realizzazione ed imballo, ovvero la rispettiva linea di realizzazione ed imballaggio, riceve detto prodotto semilavorato e che a sua volta riceve detto prodotto semilavorato dal detto apparato per la realizzazione di un prodotto semilavorato; caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto, in particolare dell’apparato di realizzazione e di imballo degli articoli, viene regolata, in continuo, in funzione di una condizione operativa di una o più delle sezioni dell’impianto.
In questo modo, si può mantenere pressoché in continuo un flusso uniforme di materiale lungo l’impianto.
Secondo un altro aspetto vantaggioso, viene provvisto un procedimento per la gestione di un flusso di materiale lungo un rispettivo impianto per la realizzazione e l’imballaggio di rispettivi articoli, in particolare articoli in carta assorbente, per la pulizia e l’asciugatura, per l’igiene personale e/o per uso domestico, in special modo sotto forma di rotoli, quali rotoli di carta igienica o asciugatutto; in particolare detti articoli vengono ottenuti da corrispondenti prodotti semilavorati, in particolare sotto forma di pezzi o elementi allungati, preferibilmente sotto forma di rispettivi log o bobine, in special modo di materiale cartaceo ed in particolare detti articoli venendo imballati a definire rispettivi pacchi di contenimento di uno o più di detti articoli, alloggiati in un rispettivo contenitore, o involucro, in apposito film, preferibilmente in apposito film plastico; l’impianto comprende un apparato di realizzazione ed imballo di detti articoli situato a valle secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione avente rispettive sezioni di lavoro, in particolare comprendente una o più linee di realizzazione ed imballaggio di detti articoli; un apparato, o sezione, in particolare una macchina ribobinatrice, per la realizzazione di detto prodotto semilavorato, che à ̈ disposto a monte secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione; e dei mezzi, o sezione, di accumulo o stoccaggio di detti prodotti semilavorati, da cui il detto apparato di realizzazione ed imballo, ovvero la rispettiva linea di realizzazione ed imballaggio, riceve detto prodotto semilavorato e che a sua volta riceve detto prodotto semilavorato dal detto apparato per la realizzazione di un prodotto semilavorato; caratterizzato dal fatto che la velocità operativa o di funzionamento dell’apparato di realizzazione ed imballo a valle, ovvero della rispettiva linea di realizzazione ed imballo, viene regolata in modo tale che nei detti mezzi, o sezione, di accumulo il prodotto semilavorato il livello di riempimento viene mantenuto intorno ad un livello di riempimento predeterminato.
In questo modo, in caso di interruzioni temporanee o rallentamenti nel ricevimento di prodotti da parte del detto apparato a valle, à ̈ assicurata la possibilità di immagazzinare il prodotto semilavorato per un tempo prefissato, ovviando così alla necessità di dover fermare il detto apparato a monte.
Questo ed altri aspetti innovativi, o realizzazioni vantaggiose, sono, comunque, esposti nelle rivendicazioni sotto riportate, le cui caratteristiche tecniche sono riscontrabili, insieme a corrispondenti vantaggi conseguiti, nella seguente descrizione dettagliata, illustrante delle preferite e vantaggiose forme di realizzazione, che sono tuttavia da considerarsi come puramente esemplificative e non limitative del trovato; detta descrizione venendo fatta con riferimento ai disegni allegati, in cui:
- la figura 1 illustra, in vista schematica prospettica, una realizzazione di pacco confezionato secondo il presente impianto;
- la figura 2 illustra, in vista schematica prospettica, di un’ulteriore realizzazione preferita di pacco confezionato secondo il presente impianto; - la figura 3 illustra una vista schematica in pianta dall’alto di una prima realizzazione preferita di impianto secondo il presente trovato, implementante il presente procedimento di gestione del flusso di materiale lungo l’impianto;
- la figura 4 illustra una vista schematica in pianta dall’alto di una seconda realizzazione preferita di impianto secondo il presente trovato, implementante il presente procedimento di gestione del flusso di materiale lungo l’impianto.
Nelle figure 3 e 4 vengono illustrate una prima ed un seconda realizzazioni preferite 10, 100 di impianto per la realizzazione e l’imballaggio di rispettivi articoli.
Qui di seguito, viene altresì illustrata una realizzazione preferita di procedimento di gestione del flusso di materiale lungo il presente impianto. Nel presente impianto gli articoli trattati sono preferibilmente sottoforma di articoli in carta assorbente per la pulizia e l’asciugatura, per l’igiene personale e/o per uso domestico, ed in special modo sono sotto forma di rotoli, quali rotoli di carta igienica o asciugatutto.
In particolare, delle realizzazioni preferite degli articoli trattati sono illustrate nelle figure 1 e 2, contrassegnate con i riferimenti 11 e 13, i quali sono rispettivamente sotto forma di rotoli di carta igienica e di rotoli asciugatutto.
Detti articoli vengono ottenuti da corrispondenti prodotti semilavorati, in particolare sotto forma di pezzi o elementi allungati, preferibilmente sotto forma di rispettivi log o bobine, in special modo di materiale cartaceo.
Inoltre, detti articoli vengono imballati a definire rispettivi pacchi, di contenimento di uno o più di detti articoli, ovvero alloggiati in un rispettivo contenitore, o involucro, in apposito film, preferibilmente in apposito film plastico.
In particolare, delle realizzazioni preferite di detti pacchi 15 e 17 sono illustrate in dette figure 1 e 2.
In particolare, i pacchi vengono definiti da un rispettivo involucro di avvolgimento 15’, 17’, in apposito film, preferibilmente in apposito film o pellicola plastica.
In particolare, con riferimento alla figura 3, che illustra una prima realizzazione preferita di impianto 10, si evince come il presente impianto comprenda un apparato 12 per la realizzazione e l’imballo di detti articoli, in particolare sotto forma di rotoli di carta assorbente, il quale à ̈ situato a valle secondo la direzione di avanzamento del materiale lungo l’impianto e che comprende rispettivamente una prima ed una seconda linee di realizzazione e di imballaggio, che sono contrassegnate rispettivamente con i riferimenti 12a e 12b.
Deve essere comunque inteso che il presente apparato 12 per la realizzazione e l’imballo di articoli potrebbe comunque comprendere una o più linee di realizzazione e di imballaggio di detti articoli.
La rispettiva linea 12a, 12b di realizzazione e di imballaggio di detti articoli presenta una rispettiva velocità operativa, o di funzionamento.
L’impianto comprende, inoltre, un apparato, o sezione, in particolare una macchina ribobinatrice, 14 per la realizzazione di detto prodotto semilavorato, che à ̈ disposto a monte secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione e che presenta una rispettiva velocità operativa o di funzionamento.
In particolare, la macchina ribobinatrice 14 per la formatura dei detti rotoli comprende, preferibilmente, una serie di sezioni operative che provvedono a realizzare le dette stecche o “log†, da cui vengono tagliati i detti rotoli, a partire da una bobina principale di alimentazione del materiale cartaceo o simile. Detta bobina di alimentazione presenta notevoli dimensioni ed à ̈ ottenuta direttamente dallo stabilimento di produzione di questo materiale, in genere dalla cartiera. La macchina ribobinatrice comprende dunque una sezione iniziale 2 di carico bobine, che in genere supporta almeno una prima ed una seconda di dette bobine di alimentazione, per consentire un'alimentazione continua dell’apparecchiatura di realizzazione rotoli, e che provvede allo svolgimento del nastro di carta dalla bobina in alimentazione e lo trasferisce ad una successiva sezione 4 in cui si provvede ad una goffratura della carta atta ad aumentare il volume del detto nastro di carta. A monte della sezione di goffratura, avviene l’eventuale accoppiamento di più veli di detta carta.
È, quindi, presente una sezione ribobinatrice vera e propria 3 che riceve i tubetti d’anima da una sezione apposita di formatura dei medesimi, sui quali provvede ad incollare ed avvolgere un quantitativo di carta di diametro corrispondente a quello dei rotoli da realizzare, ottenendo i log o bobine allungate da tagliare in rotoli. Questi log o bobine allungate vengono quindi inviati ad una successiva sezione di immagazzinamento 16 di detti log o bobine allungate e, di qui, alla sezione di troncatura 18, 18 dei rotoli dai detti log, come meglio si evincerà dal seguito della presente descrizione.
L’impianto comprende, quindi, dei mezzi, o sezione, 16 di accumulo o stoccaggio di detti prodotti semilavorati, da cui il detto apparato di realizzazione ed imballo 12, ovvero la rispettiva linea di realizzazione ed imballaggio 12a, 12b, riceve detto prodotto semilavorato, in particolare sotto forma di rispettivi log o bobine in materiale cartaceo, e che, a sua volta, riceve detto prodotto semilavorato dal detto apparato 14 per la realizzazione del prodotto semilavorato.
In particolare, in questa prima realizzazione preferita, l’apparato 12 di realizzazione ed imballo a valle, in particolare la rispettiva linea di lavoro 12a, 12b, comprende una rispettiva sezione di taglio o macchina troncatrice 18, 18.
Ciascuna macchina troncatrice 18, 18 viene alimentata tramite il prodotto semilavorato, in particolare i log di materiale cartaceo, di comuni mezzi di stoccaggio, o magazzino, 16.
Diversamente, in conformità ad una seconda realizzazione preferita 100 illustrata in figura 4, viene previsto di utilizzare una singola e comune macchina troncatrice 118 per entrambe le linee 12a, 12b ed, a valle di questa, un’apparecchiatura di deviazione 119 degli articoli verso la rispettiva linea 12a, 12b.
La troncatrice 118 ricevendo i log dai mezzi di stoccaggio, o magazzino, 16.
Ciascuna sezione di taglio o macchina troncatrice 18, 18, 118 presenta una rispettiva velocità operativa, in particolare, presentando una velocità operativa massima ed una velocità operativa minima per ogni rispettivo formato di articolo o rotolo in lavorazione.
Nelle presenti realizzazione preferite, l’apparato 12 di realizzazione ed imballo a valle, in particolare la rispettiva linea di lavoro 12a, 12b, prevede uno o più stadi sequenziali di imballo.
In particolare, l’apparato 12 di realizzazione ed imballo a valle, in particolare la rispettiva linea di lavoro 12a, 12b, comprende una rispettiva sezione, o macchina, di confezionamento degli articoli, o rotoli, in rispettivi pacchi.
In particolare, la rispettiva sezione, o macchina di confezionamento o impacchettamento, viene contrassegnata con il riferimento 20, nelle rispettive figure, e presenta una rispettiva velocità operativa, in particolare una velocità operativa massima ed una velocità operativa minima, per il rispettivo formato di confezione o pacco da realizzare.
L’apparato 12 di realizzazione ed imballo a valle, in particolare la rispettiva linea di lavoro 12a, 12b, comprende, tra la rispettiva sezione di taglio, o macchina troncatrice 18, 18 e la rispettiva sezione, o macchina, 20, 20 di confezionamento degli articoli, o rotoli, in rispettivi pacchi, dei rispettivi mezzi, o sezione, di convogliamento 21, 21.
In particolare, detti mezzi di convogliamento sono costituiti da rispettivi nastri trasportatori 21, 21 che collegano l’uscita del rispettivo troncatore 18, 18 all’entrata della rispettiva macchina di impacchettamento 20, 20.
In particolare, i detti nastri trasportatori 21, 21 presentano una pluralità dei nastrini di convogliamento tra di loro paralleli.
In conformità ad una seconda realizzazione preferita illustrata in detta figura 4, i detti mezzi o nastri di convogliamento 21, 21 ricevono gli articoli o rotoli dall’apparecchiatura di deviazione 119, la quale presenta un rispettivo nastro mobile, o basculante, composto preferibilmente anch’esso da una pluralità di nastrini paralleli, che si muove alternativamente tra l’entrata dei mezzi di convogliamento 21, che portano ad una prima macchina di confezionamento 20, e l’entrata dei mezzi di convogliamento 21, che portano ad una seconda macchina di confezionamento 20, per trasferire gli articoli alternativamente verso l’una o l’altra macchina di confezionamento.
Anche i detti mezzi di convogliamento 21, 21 presentano una rispettiva velocità operativa o di convogliamento degli articoli o rotoli.
In particolare, dunque l’impianto della prima e/o della seconda realizzazione preferita comprendono una prima ed una seconda macchina di confezionamento o impacchettamento 20, 20 e rispettivamente dei primi e dei secondi nastri di convogliamento 21, 21.
In pratica, la prima realizzazione preferita di impianto comprende una prima ed una seconda linee di realizzazione ed imballo degli articoli che presentano una rispettiva e dedicata macchina troncatrice 18, 18, mentre diversamente la seconda realizzazione preferita di impianto comprende una prima ed una seconda linea di realizzazione ed imballo degli articoli e che presentano una comune macchina troncatrice 118.
Inoltre, l’apparato a monte della prima e/o della seconda realizzazione preferita di impianto comprende una singola macchina ribobinatrice 14 ed un singolo magazzino 16, interposto tra la macchina ribobinatrice e le rispettive unità troncatrici 18, 18 o 118.
Il presente impianto, in particolare la prima e/o la seconda realizzazione preferita di impianto, comprende, inoltre, una rispettiva sezione, o macchina, 22, 22 di imballaggio dei rispettivi pacchi in corrispondenti contenitori, o sacchi in rispettivo film, in particolare in rispettivo film plastico.
Tra la rispettiva sezione, o macchina, 22, 22 insacchettatrice e la rispettiva macchina di confezionamento in pacchi 20, 20 sono previsti dei corrispondenti mezzi di convogliamento sotto forma di un rispettivo corto nastro di convogliamento 23, 23.
La rispettiva sezione, o macchina, 22, 22 insacchettatrice presenta una rispettiva velocità operativa, in particolare una velocità operativa massima ed una velocità operativa minima, per il particolare imballaggio o sacco da realizzare.
In particolare, sono provviste nella presente prima e/o seconda realizzazione preferita di impianto una prima ed una seconda sezione, o macchina, insacchettatrice 22, 22.
Come illustrato, l’apparato 12 di realizzazione ed imballo a valle, in particolare la rispettiva linea di lavoro 12a, 12b, comprendere una rispettiva sezione, o macchina, 24, 24 di pallettizzazione, in particolare dei detti sacchi contenenti i detti pacchi.
Come illustrato, la rispettiva sezione, o macchina, 24, 24 riceve i sacchi direttamente dalla macchina insacchettatrice corrispondente 22, 22.
Deve essere comunque inteso che, in conformità ad un’ulteriore realizzazione preferita (non illustrata nelle figure allegate), sarebbe altresì immaginabile di palletizzare direttamente i pacchi, in tal caso la rispettiva sezione, o macchina, di pallettizzazione 22, 22 riceverebbe i detti pacchi direttamente dalla macchina confezionatrice 20, 20.
La rispettiva sezione di pallettizzazione 22, 22 presenta anch’essa una rispettiva velocità operativa, in particolare una velocità operativa massima ed una velocità operativa minima.
Come illustrato, nella prima e/o nella seconda relazione preferita sono provviste una prima ed una seconda sezioni o macchine di pallettizzazioni 24, 24.
L’impianto comprende dei rispettivi mezzi di controllo includenti rispettivi mezzi di elaborazione elettronica controllati da corrispondenti mezzi a programma.
In particolare, la rispettiva sezione o macchina di impacchettamento o confezionamento 20, 20 presentano una propria unità di controllo, in particolare un PLC o un PC industriale, che gestisce autonomamente, attraverso un apposito programma software, il funzionamento estremamente complesso ed articolato di questo genere di macchine. In particolare, questa unità di controllo della sezione di confezionamento consente di impostare, tra l'altro, la velocità di lavoro della macchina confezionatrice, ovvero il numero di rotoli processati nell'unità di tempo, in funzione del tipo di pacchi da formare.
A loro volta, la sezione di convogliamento o nastri trasportatori 21, 21 presentano una propria unità di controllo, in particolare un PLC o un PC industriale, che gestisce autonomamente, attraverso un apposito programma software, il funzionamento estremamente complesso ed articolato di questo genere di macchine. In particolare, quest’unità di controllo della sezione di convogliamento consente di impostare, tra l'altro, la velocità di lavoro di questa sezione di convogliamento.
A loro volta, la sezione di realizzazione degli articoli 18, 18, 118 o troncatore presenta una propria unità di controllo, in particolare un PLC o un PC industriale, che gestisce autonomamente, attraverso un apposito programma software, il funzionamento estremamente complesso ed articolato di questo genere di macchine. In particolare, quest’unità di controllo della sezione di realizzazione o taglio consente di impostare, tra l'altro, la velocità di lavoro della macchina di taglio, ovvero il numero di rotoli processati nell'unità di tempo.
Anche la rispettiva sezione o macchina ribobinatrice dei rotoli disposta a monte presenta una rispettiva unità di controllo, in particolare un PLC o PC industriale, che gestisce autonomamente, attraverso un apposito programma software, il funzionamento estremamente complesso ed articolato di questo genere di macchine. In particolare, quest’unità di controllo della ribobinatrice consente, tra l'altro, di impostare la velocità di lavoro di detta macchina, la quale à ̈ preferibilmente impostata pari alla velocità di lavoro massima, che può essere ottenuta da dette macchine, proprio allo scopo di sfruttarne, al massimo, le potenzialità.
La rispettiva sezione o macchina insacchettatrice presenta una propria unità di controllo, in particolare un PLC o un PC industriale, che gestisce autonomamente, attraverso un apposito programma software, il funzionamento estremamente complesso ed articolato di questo genere di macchine. In particolare, quest’unità di controllo della sezione insacchettatrice consente di impostare, tra l'altro, la velocità di lavoro della macchina insacchettatrice. Detta velocità di lavoro potendo essere definita in numero di rotoli processati nell'unità di tempo, in funzione del tipo di sacco da formare.
A loro volta, la rispettiva sezione o macchina pallettizzatrice presenta una propria unità di controllo, in particolare un PLC o un PC industriale, che gestisce autonomamente, attraverso un apposito programma software, il funzionamento estremamente complesso ed articolato di questo genere di macchine. In particolare, quest’unità di controllo consente di impostare, tra l'altro, la velocità di lavoro della macchina pallettizzatrice. Detta velocità di lavoro potendo essere definita in numero di rotoli processati nell'unità di tempo, in funzione del tipo di pallet da formare.
Il presente procedimento à ̈ implementato in modo automatico da corrispondenti mezzi di elaborazione elettronica, in particolare dai mezzi di elaborazione elettronica dei mezzi di convogliamento 21, 21 sotto il controllo di un corrispondente programma.
Il procedimento, implementato dal detto programma, prevede innanzitutto di definire l’impostazione iniziale del funzionamento dell’impianto, ovvero delle varie unità dell’impianto.
All’uopo, secondo il procedimento, e relativo programma di implementazione, si definiscono, in particolare si ottengono dalle rispettive unità di elaborazione elettronica delle singole sezioni o macchine dell’impianto, dati relativi alle velocità di funzionamento massime e minime, per il particolare formato di prodotto in lavorazione, ovvero, in special modo, rispettivamente, per il formato del rotolo, il formato del pacco, il formato del sacco e il formato del pallet da realizzare.
In pratica, ciascuna sezione dell’impianto per il rispettivo formato di prodotto in lavorazione presenta una rispettiva velocità operativa massima ed una rispettiva velocità operativa minima.
In pratica, i mezzi di elaborazione elettronica che implementano il rispettivo programma di controllo del flusso di prodotti lungo l’impianto ricevono, preferibilmente dai mezzi di elaborazione elettronica o unità di controllo delle rispettive sezioni dell’impianto, i dati relativi alle velocità di funzionamento massime e minime per il particolare formato di prodotto in lavorazione.
A questo punto, il procedimento, ed il relativo programma, prevede di determinare la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto in modo tale che il flusso di materiale lungo la linea sia sotto forma di un flusso costante, e che non generino interruzioni del funzionamento dell’impianto ovvero delle diverse sezioni dell’impianto, diversamente da quanto avveniva secondo la tecnica nota, per l’effetto di condizioni di carico carente o di carico eccessivo, in corrispondenza della rispettiva sezione o macchina.
Una volta determinata o definita la velocità di funzionamento che devono presentare le rispettive sezioni dell’impianto, detti mezzi di elaborazione elettronica alloggianti il rispettivo programma di controllo del flusso di prodotti lungo il presente impianto forniscono ai mezzi di elaborazione elettronica o unità di controllo delle rispettive sezioni dell’impianto il dato di velocità di funzionamento per la corrispondente sezione dell’impianto. Vantaggiosamente, secondo il procedimento, à ̈ previsto che la velocità di lavoro dell’impianto sia impostata in modo tale da essere compresa tra la minima delle velocità massime delle sezioni dell’impianto e la massima della velocità minime delle dette sezioni dell’impianto.
Preferibilmente, tuttavia, al fine di non condizionare il funzionamento dell’apparato di realizzazione dei prodotti semilavorati o log, che à ̈ un apparato piuttosto complesso e che sarebbe opportuno non sottoporre a condizionamenti del suo normale ciclo di lavoro, vantaggiosamente, secondo il procedimento, à ̈ previsto che la velocità di lavoro dell’apparato di realizzazione ed imballo a valle, ovvero delle rispettive linee, sia impostata in modo tale da essere compresa tra la minima delle velocità massime delle rispettive sezioni e la massima della velocità minime delle medesime sezioni.
In pratica, si determina un intervallo di ammissibilità per la velocità di funzionamento dell’impianto ed in particolare dell’apparato di realizzazione ed imballo a valle, ovvero della rispettiva linea.
Inoltre, secondo il procedimento si determina la velocità di lavoro dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli, ovvero della rispettiva linea, la quale à ̈ tale da essere compresa tra questo intervallo di ammissibilità.
In questo modo, à ̈ possibile evitare errori di impostazione delle velocità di lavoro delle rispettive sezioni, ottenendo un flusso uniforme di prodotti avanzanti e processati lungo l’impianto.
A titolo esemplificativo, per una particolare tipologia di rotolo e tipologia di pacco, contenente 12 rotoli, la rispettiva velocità operativa o di lavoro massima della macchina o sezione confezionatrice o impacchettatrice potrebbe essere pari a 40 pacchi al minuto (corrispondenti a 480 rotoli al minuto), mentre la corrispondente velocità di lavoro minima potrebbe essere pari a 20 pacchi al minuto (corrispondenti a 240 rotoli al minuto). A sua volta, per una particolare tipologia di rotolo, la velocità della macchina o sezione di taglio potrebbe presentare una velocità di lavoro o operativa massima pari a 240 cicli al minuto (corrispondente a 861 rotoli del minuto) ed una velocità operativa o di lavoro minima pari a 50 cicli al minuto (corrispondenti a 179 rotoli al minuto). In questo caso, risulta per l’impianto che la velocità di lavoro o operativa massima viene impostata pari a 480 rotoli al minuto, mentre la velocità di lavoro minima à ̈ impostata pari a 240 rotoli al minuto. Il tutto assumendo che le altre unità dell’impianto presentino velocità di lavoro operative massime ben superiori a quelle delle sopra indicate sezioni di lavoro e velocità di lavoro o operative minime non particolarmente significative per il funzionamento dell’impianto.
Resta inteso che una volta che il presente programma ha determinato le velocità di funzionamento che le varie sezioni, o macchine, dell’impianto devono presentare, si impostano corrispondentemente le velocità di funzionamento di queste, in particolare inviando corrispondenti istruzioni e/o dati alla rispettiva unità di elaborazione elettronica delle singole sezioni o macchine.
Vantaggiosamente, secondo il procedimento, la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione e di imballo degli articoli, viene regolata, in continuo, in funzione di una condizione operativa di una più sezioni dell’impianto, in particolare di una o più di altre sezioni dell’impianto, preferibilmente non sottoposte a regolazione.
In particolare, per la regolazione in continuo della velocità delle sezioni dell’impianto, o in special modo del solo apparato di realizzazione e di imballo degli articoli, si prevede di mantenere monitorata o controllare una rispettiva condizione operativa di riferimento di una o più delle sezioni dell’impianto, ed, allorquando questa condizione operativa si discosta, in particolare in misura predeterminata, dalla condizione operativa di riferimento, si provvede a modificare la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto in modo tale da ripristinare detta condizione operativa di riferimento nella rispettiva sezione operativa.
Preferibilmente, vantaggiosamente, la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione e di imballo degli articoli, viene regolata, in continuo, in funzione della velocità dell’apparato, o ribobinatrice, di realizzazione del prodotto semilavorato a monte.
Preferibilmente, vantaggiosamente, la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione e di imballo degli articoli, viene regolata, in continuo, in funzione del livello di riempimento dei detti mezzi, o sezione, (16) di accumulo il prodotto semilavorato.
Secondo una modalità di regolazione preferita, la velocità di funzionamento della rispettiva sezione, o macchina, di confezionamento 20, 20 dell’apparato di realizzazione ed imballo à ̈ in funzione della velocità di funzionamento dell’apparato, o sezione, 14 disposto a monte per la realizzazione del prodotto semilavorato.
Preferibilmente, vantaggiosamente, la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione e di imballo degli articoli, viene regolata, in continuo, in funzione del grado di riempimento dei detti mezzi, o sezione, di convogliamento del prodotto, in particolare dei mezzi, o sezione, di convogliamento del prodotto tra la rispettiva sezione di realizzazione degli articoli e la sezione di confezionamento. Preferibilmente, secondo il procedimento, la velocità operativa o di funzionamento dell’apparato 12 di realizzazione ed imballo a valle, ovvero la velocità operativa o di funzionamento della rispettiva linea 12a, 12b di realizzazione ed imballo, viene regolata in modo tale che nei detti mezzi 16 di accumulo il prodotto semilavorato il livello di riempimento venga mantenuto intorno ad un livello di riempimento predeterminato.
In questo modo, in caso di interruzioni temporanee o rallentamenti nel ricevimento di prodotti da parte del detto apparato a valle, à ̈ assicurata la possibilità di immagazzinare prodotto semilavorato per un tempo prefissato, ovviando così alla necessità di dover fermare detto apparato a monte.
In pratica, l’apparato di realizzazione del prodotto semilavorato 14 non varia la sua velocità di lavoro quando si modifica la velocità di funzionamento della rispettiva linea 12a, 12b del detto apparato di realizzazione e di imballo a valle, in particolare, allorquando si eseguono delle operazioni di regolazione del funzionamento dell’apparato a valle per mantenere i detti mezzi 16 di accumulo del prodotto semilavorato ad un livello di riempimento predeterminato.
Deve essere, comunque, inteso che la velocità operativa di funzionamento dell’apparato a monte 14, o macchina ribobinatrice, la quale provvede a realizzare detto prodotto semilavorato, ovvero detti log di carta assorbente, i quali log presentano il medesimo diametro dei corrispondenti rotoli, che si ricavano da questo, presenta una rispettiva velocità di funzionamento, espressa normalmente in questo genere di macchine in log al minuto, può variare in funzione di particolari esigenze operative della macchina ribobinatrice medesima. In particolare, la velocità di funzionamento della ribobinatrice può essere più bassa di quella a regime nelle fasi iniziali di trattamento di una rispettiva ampia bobina di materiale cartaceo, ovvero nella fase finale di trattamento della medesima ampia bobina.
Deve essere comunque inteso che, in caso di blocco totale dell’apparato di realizzazione e di imballaggio degli articoli o rotoli per un tempo prolungato potrebbe risultare comunque necessario provvedere ad un fermo anche della macchina ribobinatrice a monte 14.
In pratica, la rispettiva velocità operativa di funzionamento della rispettiva linea 12a, 12b dell’apparato 12 di realizzazione e di imballo a valle viene impostata e regolata in modo tale da far sì che i detti mezzi 16 di accumulo del prodotto semilavorato si mantengano ad un livello di riempimento predeterminato.
In particolare, detto livello di riempimento predeterminato dei mezzi di accumulo 16 à ̈ tale da consentire un accumulo di prodotto semilavorato in detti mezzi di accumulo 16, in misura tale che in caso di variazione di una condizione operativa dell’apparato 12 di realizzazione e imballo a valle, in particolare di una rispettiva linea di lavoro 12a, 12b, che comporta una minore capacità di assorbimento di prodotto semilavorato, da parte di detto apparato a valle non si renda necessario, per un tempo predefinito, rallentare la velocità di funzionamento, o fermare, l’apparato a monte che alimenta detti mezzi di accumulo 16.
In particolare, il detto livello di riempimento predeterminato dei detti mezzi di accumulo 16 à ̈ inferiore alla metà del riempimento totale dei medesimi mezzi di accumulo 16, in particolare inferiore al 10% del riempimento totale di detti mezzi di accumulo 16 e preferibilmente sostanzialmente pari al 5% del riempimento totale dei detti mezzi di accumulo 16.
In particolare, il livello di riempimento predeterminato dei mezzi di accumulo 16 corrisponde all’altezza raggiunta dal medesimo prodotto semilavorato nei detti mezzi di accumulo, o magazzino, 16.
In pratica, si prevede che la velocità di funzionamento della rispettiva sezione, o macchina, di confezionamento 20, 20 dell’apparato di realizzazione ed imballo sia in funzione dello, o proporzionale allo, scostamento del livello di riempimento dei mezzi 16 di accumulo il prodotto semilavorato rispetto al livello di riempimento predeterminato o di sicurezza.
In questo modo, à ̈ possibile variare la velocità della rispettiva sezione, o macchina di confezionamento 20, 20 in funzione dell’effettivo riempimento dei mezzi o magazzino di accumulo 16, al fine di mantenere, o fare in modo che questi raggiungano, il detto livello di riempimento predeterminato o di sicurezza.
Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso, si può prevedere che, allorquando l’impianto, in particolare l’apparato di realizzazione ed imballo di articoli, presenti una pluralità di linee di lavoro, in particolare come qui illustrato, una prima ed una seconda linea di lavoro 12a, 12b, si ripartiscano, o alimentino, gli articoli in maniera proporzionale alle capacità di lavoro della rispettiva linea, in particolare per quel tipo di formato di prodotto in lavorazione.
In particolare, preferibilmente, si imposta la velocità di lavoro della rispettiva linea 12a o 12b in modo proporzionale alla velocità di lavoro massima che la medesima linea presenta per quel particolare formato di prodotto in lavorazione.
In pratica, la produzione dell’apparato a monte 14 viene ripartita tra le linee a valle in misura proporzionale alla rispettiva velocità di lavoro massima della medesima linea per quel particolare formato.
In pratica, la velocità di funzionamento della rispettiva linea a valle 12a, 12b, ovvero preferibilmente della sezione di confezionamento 20, 20, a cui le altre sezioni della rispettiva linea sono preferibilmente asservite, à ̈ in funzione della velocità della macchina ribobinatrice a monte 14, che viene ripartita in misura proporzionale alla rispettiva massima velocità, per quel genere di formato, della linea, o sezione di confezionamento, in rapporto alla somma delle velocità di lavoro massime (per il rispettivo formato) di tutte le linee (in particolare di tutte e due le linee delle presenti realizzazioni preferite) o delle sezioni di confezionamento.
In particolare, la produzione della macchina ribobinatrice a monte 14 viene ripartita in misura eguale tra le linee a valle 12a, 12b, allorquando le medesime linee 12a, 12b, o sezioni di confezionamento, presentano la medesima velocità di lavoro massima, per il rispettivo formato.
Secondo una procedura preferita, per la prima realizzazione preferita di impianto, una volta che à ̈ stata determinata una velocità di funzionamento della rispettiva sezione, o macchina, di confezionamento 20, 20 di una rispettiva linea 12a, 12b dell’apparato a valle di realizzazione ed imballo degli articoli, la velocità di funzionamento della corrispondente sezione di realizzazione degli articoli, o troncatrice, 18, 18, della rispettiva linea 12a, 12b dell’apparato a valle di realizzazione ed imballo degli articoli, à ̈ in funzione della velocità di funzionamento determinata per la corrispondente medesima sezione, o macchina, 20, 20 di confezionamento dei detti articoli.
In pratica, la velocità di funzionamento della corrispondente sezione di realizzazione degli articoli, o troncatrice, 18, 18, della rispettiva linea 12a, 12b dell’apparato a valle di realizzazione ed imballo degli articoli, à ̈ asservita alla velocità di funzionamento della corrispondente medesima sezione, o macchina, 20, 20 di confezionamento dei detti articoli.
preferibilmente, à ̈ previsto che la velocità di funzionamento della corrispondente sezione di realizzazione degli articoli, o troncatrice, 18, 18, della rispettiva linea 12a, 12b dell’apparato a valle di realizzazione ed imballo degli articoli, sia in funzione dello, o proporzionale allo, scostamento della velocità di funzionamento reale, o effettiva, della corrispondente sezione, o macchina, 20, 20 di realizzazione dei detti articoli rispetto alla velocità di funzionamento predeterminata o predefinita, in particolare in occasione dell’impostazione iniziale del funzionamento dell’impianto della medesima sezione, o macchina, 20, 20 di confezionamento dei detti articoli.
In questo modo, ad esempio, se la velocità di funzionamento reale della macchina di confezionamento 20 della rispettiva linea 12a o 12b à ̈ inferiore alla velocità di funzionamento predeterminata inizialmente per questa, si diminuisce corrispondentemente la velocità di funzionamento della sezione di realizzazione degli articoli, o troncatrice, 18, 18.
Inoltre, viene previsto che la velocità di funzionamento della sezione, o troncatrice, di realizzazione dei detti articoli 18, 18, della rispettiva linea 12a, 12b dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli, à ̈ in funzione del raggiungimento di un grado di riempimento minimo o di un grado di riempimento massimo della corrispondente sezione 21, 21 di convogliamento degli articoli alla corrispondente sezione di confezionamento 20, 20.
In pratica, in questo modo si tiene conto di eventuali errori accumulati nella produzione, in particolare di funzionamenti rallentati o accelerati, che non vengono altrimenti rilevati dal sistema di controllo e che portano ad un eccessivo, o carente, carico di articoli sui mezzi di convogliamento.
In pratica, i mezzi, o la rispettiva sezione, di convogliamento 21, 21 presenta dei sensori di rilevamento di una condizione di carico eccessivo, o di troppo pieno, o di carico carente, o di troppo vuoto, degli articoli in alimentazione alla rispettiva sezione, o macchina, di confezionamento 20, 20. Pertanto, quando la rispettiva sezione di convogliamento 21, 21 à ̈ in condizione di troppo vuoto, si provvede ad aumentare, in particolare in misura proporzionale, la velocità di funzionamento della sezione, o troncatrice, a monte 18, 18. Mentre, quando la rispettiva sezione di convogliamento 21, 21 à ̈ in condizione di troppo pieno, si provvede ad diminuire, in particolare in misura proporzionale, la velocità di funzionamento della sezione, o troncatrice, a monte 18, 18.
Secondo un ulteriore aspetto vantaggioso, a partire da una condizione di funzionamento predefinita, si può prevedere di alimentare più prodotto su una rispettiva linea, in particolare in modo tale da saturare o riempire detta linea. In questo caso, à ̈ comunque preferibile non interrompere l’alimentazione di prodotto verso l’altra linea a cui si alimenta prodotto in modo tale che la velocità di funzionamento di questa linea à ̈ comunque superiore alla velocità di funzionamento della medesima linea.
Il trovato così concepito à ̈ suscettibile di evidente applicazione industriale. Il tecnico del ramo potrà, inoltre, immaginare numerose varianti e/o modifiche da apportare al trovato illustrato nella specifica realizzazione preferita, pur rimanendo nell’ambito del concetto inventivo, come ampiamente esposto. Inoltre, si possono immaginare ulteriori realizzazioni preferite del trovato che comprendano una o più delle sopra illustrate caratteristiche. Deve essere, inoltre, inteso che tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (30)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la gestione di un flusso di materiale lungo un rispettivo impianto (10) per la realizzazione e l’imballaggio di rispettivi articoli (11, 13), in particolare articoli in carta assorbente, per la pulizia e l’asciugatura, per l’igiene personale e/o per uso domestico, in special modo sotto forma di rotoli, quali rotoli di carta igienica o asciugatutto; in particolare detti articoli vengono ottenuti da corrispondenti prodotti semilavorati, in particolare sotto forma di pezzi o elementi allungati, preferibilmente sotto forma di rispettivi log o bobine, in special modo di materiale cartaceo ed in particolare detti articoli venendo imballati a definire rispettivi pacchi (15, 17) di contenimento di uno o più di detti articoli (11, 13), alloggiati in un rispettivo contenitore, o involucro, in apposito film, preferibilmente in apposito film plastico; l’impianto (10) comprende un apparato (12) di realizzazione ed imballo di detti articoli situato a valle secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione avente rispettive sezioni di lavoro, in particolare comprendente una o più linee di realizzazione ed imballaggio di detti articoli (12a, 12b); un apparato, o sezione, in particolare una macchina ribobinatrice, (14) per la realizzazione di detto prodotto semilavorato, che à ̈ disposto a monte secondo la direzione di avanzamento del materiale in lavorazione; ed in particolare dei mezzi, o sezione, (16) di accumulo o stoccaggio di detti prodotti semilavorati, da cui il detto apparato di realizzazione ed imballo (12), ovvero la rispettiva linea di realizzazione ed imballaggio (12a, 12b), riceve detto prodotto semilavorato e che a sua volta riceve detto prodotto semilavorato dal detto apparato (14) per la realizzazione di un prodotto semilavorato; caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto, in particolare dell’apparato di realizzazione e di imballo degli articoli, viene regolata, in continuo, in funzione di una condizione operativa di una o più delle sezioni dell’impianto.
  2. 2. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento dell’apparato (12) di realizzazione ed imballo a valle, ovvero della rispettiva linea (12a, 12b) di realizzazione ed imballo, viene regolata in modo tale che nei detti mezzi, o sezione, (16) di accumulo il prodotto semilavorato il livello di riempimento venga mantenuto intorno ad un livello di riempimento predeterminato.
  3. 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto livello riempimento predeterminato à ̈ inferiore alla metà del riempimento totale dei detti mezzi di accumulo (16), in particolare inferiore al 10% del riempimento totale dei detti mezzi di accumulo (16), preferibilmente sostanzialmente pari al 5% del riempimento totale dei detti mezzi di accumulo (16).
  4. 4. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento della rispettiva sezione, o macchina, di confezionamento (20, 20) dell’apparato di realizzazione ed imballo à ̈ in funzione della velocità di funzionamento dell’apparato o sezione (14), disposto a monte, per la realizzazione del prodotto semilavorato.
  5. 5. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento della rispettiva sezione, o macchina, di confezionamento (20, 20) dell’apparato di realizzazione ed imballo à ̈ in funzione dello scostamento del livello di riempimento dei mezzi (16) di accumulo del prodotto semilavorato rispetto ad un livello di riempimento predeterminato.
  6. 6. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento della sezione, o troncatrice, di realizzazione dei detti articoli (18, 18) della rispettiva linea (12a, 12b) dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli à ̈ in funzione della velocità di funzionamento predeterminata per la corrispondente sezione, o macchina, (20, 20) di confezionamento dei detti articoli.
  7. 7. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento della sezione, o troncatrice, di realizzazione dei detti articoli (18, 18) della rispettiva linea (12a, 12b) dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli à ̈ in funzione dello scostamento della velocità di funzionamento reale della corrispondente sezione, o macchina, (20, 20) di realizzazione dei detti articoli rispetto alla velocità di funzionamento predeterminata della medesima sezione, o macchina, (20, 20) di confezionamento dei detti articoli.
  8. 8. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento della sezione, o troncatrice, di realizzazione dei detti articoli (18, 18) della rispettiva linea (12a, 12b) dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli à ̈ in funzione del raggiungimento di un livello di riempimento minimo o di un livello di riempimento massimo della corrispondente sezione (21, 21) di convogliamento degli articoli alla corrispondente sezione di confezionamento (20, 20).
  9. 9.Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si determina un intervallo di ammissibilità per la velocità di funzionamento dell’impianto ed in particolare dell’apparato di realizzazione ed imballo a valle, ovvero della rispettiva linea.
  10. 10. Procedimento secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che si determina la velocità di lavoro dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli, ovvero della rispettiva linea, in modo tale da essere compresa nel detto intervallo di ammissibilità.
  11. 11. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che l’impianto, o l’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli, ovvero la rispettiva linea di realizzazione ed imballo, comprende delle rispettive sezioni di lavoro aventi, per un rispettivo formato di prodotto, rispettive velocità di lavoro massime e velocità di lavoro minime; e dal fatto che la velocità di lavoro dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione ed imballo, ovvero della rispettiva linea di realizzazione ed imballo, viene determinata ed impostata in modo tale da essere compresa tra la minima delle velocità massime delle sezioni dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli, ovvero della rispettiva linea di realizzazione ed imballo, e la massima delle velocità minime delle sezioni dell’impianto, o dell’apparato di realizzazione ed imballo degli articoli, ovvero della rispettiva linea di realizzazione ed imballo.
  12. 12. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si definiscono, in particolare si ottengono dalla rispettiva unità di elaborazione elettronica della singola sezione o macchina dell’impianto, dati relativi alle velocità di funzionamento massime e minime, in special modo per il particolare formato di prodotto in lavorazione.
  13. 13. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si prevede che, allorquando l’impianto, in particolare l’apparato di realizzazione e imballo di articoli presenti una pluralità di linee di lavoro, si ripartiscono gli articoli prodotti a monte in maniera proporzionale alle capacità di lavoro della rispettiva linea, in particolare per quel formato in lavorazione.
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che la velocità di lavoro della rispettiva linea di realizzazione ed imballo degli articoli (12a, 12b) à ̈ determinata in modo proporzionale alla velocità di lavoro massima della medesima linea, per quel particolare formato.
  15. 15. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti 13 e 14, caratterizzato dal fatto che la produzione dell’apparato a monte di realizzazione del prodotto semilavorato (14) viene ripartita tra le linee (12a, 12b) di realizzazione e imballo degli articoli a valle in misura proporzionale alla rispettiva velocità di lavoro massima della medesima linea per quel particolare formato.
  16. 16. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 13 a 15, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento della rispettiva linea (12a, 12b) di realizzazione e imballo degli articoli a valle, preferibilmente quella della sezione di confezionamento (20, 20), à ̈ in funzione della velocità dell’apparato di realizzazione del prodotto semilavorato a monte (14), che viene ripartita in misura proporzionale alla rispettiva massima velocità, per quel genere di formato, della linea, o sezione di confezionamento, in rapporto alla somma delle velocità di lavoro massime di tutte le linee o delle sezioni di confezionamento.
  17. 17. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparato (12) di realizzazione e imballo a valle, in particolare una rispettiva linea di lavoro (12a, 12b), comprende una rispettiva sezione di taglio, o macchina troncatrice, (18, 18, 118) di detti articoli da rispettivi pezzi o elementi allungati, preferibilmente sotto forma di rispettivi log o bobine, in special modo di materiale cartaceo, da cui vengono ricavati detti articoli.
  18. 18. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparato (12) di realizzazione e imballo a valle, in particolare una rispettiva linea di lavoro (12a, 12b), comprende una rispettiva sezione (20, 20) di confezionamento degli articoli in rispettivi pacchi, aventi una rispettiva velocità operativa.
  19. 19. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparato (12) di realizzazione e imballo a valle, in particolare una rispettiva linea di lavoro (12a, 12b), comprende tra la rispettiva sezione o macchina di taglio (18, 18) e la rispettiva sezione (20, 20) di confezionamento degli articoli in rispettivi pacchi, dei rispettivi mezzi, o sezione, di convogliamento (21, 21).
  20. 20. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparato (12) di realizzazione e imballo a valle, in particolare una rispettiva linea di lavoro (12a, 12b), comprende una rispettiva sezione, o macchina, (22, 22) di imballaggio dei rispettivi pacchi in corrispondenti contenitori o sacchi, in rispettivo film, in particolare in film plastico.
  21. 21. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’apparato (12) di realizzazione e imballo a valle, in particolare una rispettiva linea di lavoro (12a, 12b), comprende una rispettiva sezione, o macchina, (24, 24) di pallettizzazione delle confezioni, in special modo dei detti sacchi contenenti i detti pacchi ovvero di pacchi.
  22. 22. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di essere implementato, in modo automatico, da corrispondenti mezzi di elaborazione elettronica, in particolare dai mezzi di elaborazione elettronica dei mezzi di convogliamento (21, 21), sotto il controllo di un corrispondente programma.
  23. 23. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono previsti dei mezzi di elaborazione elettronica alloggianti il rispettivo programma di controllo del flusso di prodotti lungo il presente impianto che fornisce ai mezzi di elaborazione elettronica o unità di controllo delle rispettive sezioni dell’impianto il dato di velocità di funzionamento per la corrispondente sezione dell’impianto.
  24. 24. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto viene regolata, in continuo, in funzione del livello di riempimento dei detti mezzi, o sezione, (16) di accumulo del prodotto semilavorato.
  25. 25. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto viene regolata, in continuo, in funzione del grado di riempimento dei detti mezzi, o sezione, di convogliamento del prodotto, in particolare dei mezzi, o sezione, di convogliamento del prodotto tra la rispettiva sezione di realizzazione degli articoli e la sezione di confezionamento.
  26. 26. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la velocità di funzionamento delle sezioni dell’impianto viene regolata, in continuo, in funzione della velocità dell’apparato, o ribobinatrice, di realizzazione del prodotto semilavorato a monte.
  27. 27. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti o secondo la parte precaratterizzante della rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si provvede ad alimentare più prodotto su una rispettiva linea, in particolare in modo tale da saturare o riempire detta linea.
  28. 28. Programma per computer, in particolare memorizzato su un rispettivo supporto o scaricabile da un rispetto sito della rete globale, implementante il procedimento di una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni.
  29. 29. Impianto configurato e funzionante come esposto in una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni da 1 a 27.
  30. 30. Procedimento, programma e impianto, ciascuno rispettivamente caratterizzato dal fatto di essere come previsto in una qualsiasi delle corrispondenti rivendicazioni precedenti e/o secondo quanto descritto e illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni.
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