ITBO20120292A1 - Procedimento ed apparato per evitare l'imbrattamento del nastro trasparente per l'essiccazione rapida agli uv del materiale di rivestimento di pannelli di legno od altro materiale o d'altri manufatti ad estensione prevalentemente piana - Google Patents

Description

“Procedimento ed apparato per evitare l’imbrattamento del nastro trasparente per l’essiccazione rapida agli UV del materiale di rivestimento di pannelli di legno od altro materiale o d’altri manufatti ad estensione prevalentemente piana â€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il trovato fa riferimento ai sistemi per l’essiccazione rapida delle vernici di rivestimento di pannelli di legno od altro materiale o d’altri manufatti a prevalente estensione piana, del tipo descritti nelle domande di brevetto WO 1990/15673 e WO 1999/61168 dove, tra la sorgente di raggi ultravioletti utilizzata per essiccare lo strato di vernice applicato sul manufatto in transito e lo stesso strato di vernice, viene collocato a contatto con quest’ultima, un nastro di materiale trasparente alla radiazione essiccante. In particolare il trovato fa riferimento a quei sistemi nei quali il detto nastro trasparente, nel seguito denominato sempre con questo termine, à ̈ sotto forma di un nastro chiuso, rinviato tra due rulli pressori ed almeno un terzo rullo tenditore. Nel documento anteriore EP 1587 637 à ̈ anche prevista, tra l’altro, la possibilità di usare un detto nastro trasparente con delle rugosità o con dei disegni esterni, tali da poter essere impressi sulla superficie verniciata, ad esempio per farle assumere un aspetto con venature che simulano il legno o le pietre naturali. In questi apparati si à ̈ osservato il seguente problema tecnico. In circostanze non infrequenti, una piccola parte della vernice posta sul perimetro del manufatto verniciato, tende a rimanere attaccata alla superficie esterna del detto nastro trasparente, dove solidifica e rimane saldamente attaccata e questo fenomeno à ̈ tanto più evidente quanto maggiore à ̈ la quantità di vernice depositata sul manufatto. Questi residui di vernice, se fossero lasciati sul nastro trasparente, tenderebbero ad alterare la forma della superficie attiva di questo componente ed a diminuirne le caratteristiche di permeabilità alle radiazioni, con gli evidenti problemi di pulizia e di fermo macchina che ne conseguono. Questo problema tecnico può essere risolto in almeno due modi diversi: rimuovendo il materiale che rimane attaccato al nastro trasparente, prima che questo ritorni a cooperare coi manufatti verniciati che seguono, oppure, operando in modo che la vernice non si attacchi al detto nastro trasparente. Poiché la prima ipotesi si à ̈ dimostrata di difficile attuazione, in quanto la vernice tende ad ancorarsi saldamente al nastro trasparente, il trovato si propone di seguire la seconda delle dette ipotesi con la soluzione compendiata nell’annessa rivendicazione 1), che prevede di spalmare sulla superficie esterna del nastro trasparente, uno strato di materiale distaccante, di caratteristiche tali da non alterare sensibilmente il coefficiente di trasparenza dello stesso nastro trasparente e tale per cui la vernice non si attacchi a tale nastro. Buoni risultati sono stati ottenuti con l’impiego di una cera polietilenica in emulsione, diluibile con acqua. Maggiori caratteristiche del trovato ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nell’unica tavola allegata di disegno, in cui:

− La fig. 1 illustra in modo schematico e laterale il tipo di macchina alla quale si fa riferimento;

− La fig. 2 illustra schematicamente ed in prospettiva i componenti principali della macchina di cui trattasi, con l’apparato che consente di attuare industrialmente il procedimento secondo l’invenzione.

Nelle figure, con 1 à ̈ indicato il nastro trasportatore rinviato sui rulli 101, 201, azionato dal gruppo di moto 2, il cui ramo superiore scorre su mezzi di guida e di planarizzazione 3 e sul quale vengono depositati i pannelli P da verniciare che da tale trasportatore sono fatti avanzare a giusta velocità nel senso della freccia F. Con 4 à ̈ indicato il nastro trasparente di essiccazione, usualmente in materiale siliconico, che viene rinviato su una terna di rulli 5, 6 e 7 posti sostanzialmente sui vertici di un triangolo isoscele, tutti d’acciaio ad eccezione di quello 5 posto sul fronte d’ingresso dei pannelli P, che à ̈ rivestito con un adatto materiale elastomerico ed à ̈ motorizzato dal gruppo motore 8. I rulli inferiori 5 e 6 dispongono il ramo inferiore del nastro trasparente 4 su una traiettoria parallela al ramo superiore del trasportatore 1 ed i gruppi di moto 8 e 2 sono collegati tra loro in albero elettrico in modo che i rami contrapposti e paralleli dei trasportatori 1 e 4 marcino nello stesso senso F ed alla stessa velocità. Il complesso dei rulli 5, 6, 7 à ̈ sostenuto da una struttura elevatrice che mediante idonei mezzi di guida verticali e mezzi di moto, non illustrati, può essere portata da una posizione alta di riposo o di manutenzione, ad una posizione bassa di lavoro, con una distanza dal trasportatore 1 correlata allo spessore dei pannelli P da verniciare e dello strato di vernice V su questi depositata ed in modo che il ramo inferiore del trasportatore 4 operi a contatto con la vernice V. Mentre i rulli inferiori 5 e 6 sono montati in modo statico sulla detta struttura elevatrice, il rullo superiore 7 à ̈ montato su questa con delle guide verticali 12 e con degli attuatori lineari 9, ad esempio dei cilindri a pressione di fluido, che consentono di portare tale rullo 7 da una posizione alta di tensionamento del nastro trasparente 4, ad una posizione bassa che consente di allentare lo stesso nastro 4 e di poterlo sfilare da uno dei fianchi della detta struttura elevatrice, che, come illustrato nella figura 1 comprende un telaio esterno 10 a forma di V rovesciata, associato alla detta struttura elevatrice e dentro tale telaio e con un sufficiente gioco da questo, comprende una fiancata triangolare 11 che inferiormente sostiene girevoli gli assi dei rulli 5, 6, che superior mente porta una delle guide verticali 12 ed il corrispondente martinetto 9 per il sollevamento e l’abbassamento del rullo tenditore 7 e che porta una finestra 13 per l’accesso al cassetto col gruppo 14 della lampada agli UV che irradia trasversalmente il ramo inferiore del nastro trasparente 4 e che attraverso questo agisce sulla vernice V del manufatto P che transita sotto al nastro 4 ed a contatto con questo. Il lato inferiore della piastra 11 à ̈ fissato mediante una vite a pomello 15 alla parte intermedia di una traversa 16 che con le proprie estremità viene fissata al telaio esterno 10 mediante corrispondenti viti a pomello 115, 215 e che à ̈ dotata di maniglie 17. Per mezzo della traversa 16, la piastra 11 può essere fissata al telaio esterno 10 in modo da non essere più caricata a sbalzo come lo sarebbe senza tale traversa 16. Rimuovendo le viti 15, 115, 215 e la traversa 16 e poi attivando il cilindro 9 e quello opposto e non visibile, per abbassare il rullo 7, à ̈ possibile allentare il nastro trasparente 4, sfilarlo comodamente attraverso l’ampio gioco che intercorre tra il telaio 10 e la piastra 11 e quindi sostituirlo e riportarlo nelle condizioni di lavoro. Con la rimozione della traversa 16 à ̈ anche possibile sfilare il cassetto 14 con la lampada agli UV per procedere ad ogni controllo o manutenzione di questo componente o di altri mezzi vicini.

Per risolvere il problema tecnico detto nella parte introduttiva del presente esposto, il trovato prevede l’applicazione uniformemente distribuita sulla superficie esterna del nastro trasparente 4, di un prodotto distaccante di caratteristiche tali da garantire il distacco dallo stesso nastro 4 dello strato di vernice V applicata sui pannelli in lavorazione P e tale da non diminuire in modo apprezzabile la permeabilità dello stesso nastro trasparente 4 alle radiazioni emesse dal gruppo di essiccazione 14. Buoni risultati sono stati ottenuti con una cera polietilenica in emulsione, diluibile in acqua, ad esempio del tipo contraddistinto dalla sigla AD85 della ditta italiana ICA Spa, ma resta inteso che sarà possibile usare un qualsiasi altro prodotto di caratteristiche almeno equivalenti ed utile per gli scopi di cui trattasi. Il distaccante dianzi detto viene di preferenza spalmato con dei qualsiasi adatti mezzi sul ramo obliquo in salita del nastro trasparente 4, per poter disporre di un ampio tempo per la sua applicazione e per asciugarlo, in modo che questo giunga a contatto con la vernice V da essiccare sostanzialmente sotto forma di una pellicola asciutta e perfettamente coesa alla superficie esterna dello stesso nastro trasparente 4. La scelta del materiale distaccante à ̈ stata fatta in modo tale che l’effetto di questo prodotto diminuisca progressivamente col lavoro della macchina, quasi come se lo strato di distaccante venisse progressivamente impoverito e spellicolato in spessori infinitesimali dal transito dei pannelli verniciati da essiccare, per cui sia possibile rinnovare periodicamente la presenza di questo prodotto sul nastro trasparente 4, senza dover effettuare preventive operazioni di pulizia di tale nastro 4. Il distaccante dianzi detto potrebbe creare problemi di adesione tra strati successivi di vernice applicati sui pannelli P, per cui se si dovesse effettuare una tale applicazione multipla e successiva di vernice, prima di ogni applicazione la superficie del manufatto verrà adeguatamente carteggiata e pulita, come di abitudine nei processi di verniciatura a strati multipli. Il distaccante potrà essere vantaggiosamente applicato con dei mezzi che interessano il nastro trasparente 4 su una larghezza correlata a quella dei pannelli P da lavorare. Dalla figura 2 si rileva che tali mezzi di applicazione del distaccante agiscono sul ramo di ritorno in salita del nastro trasparente 4, con collocazione trasversale a questo e nella sua parte intermedia o medio-alta e comprendono una spazzola cilindrica 18 montata su dei mezzi che la possono portare da una posizione di lavoro che la vede a contatto col detto nastro 4 e ruotare nel senso della freccia F1, in condizioni revers e con giusta interferenza col nastro 4, ad una posizione lontana dallo stesso nastro trasparente 4 che vede la spazzola 18 racchiusa all’interno di una camera di pulizia 19 formata da una vasca inferiore 119 e da un coperchio 219 montati su mezzi di allontanamento e di avvicinamento reciproco schematicamente indicati dalle doppie frecce F2, F3, rispettivamente per aprire e per chiudere tale camera 19. La vasca 119 à ̈ dotata di condotti per la circolazione in essa di un liquido di pulizia, ad esempio acqua, mentre il coperchio 219 à ̈ dotato internamente di almeno una racla longitudinale 20 contro la quale la spazzola 18 interferisce ai fini della pulizia meccanica. Occorrendo, anche la racla 20 può essere predisposta per irrorare acqua sulla spazzola nella fase di pulizia. I bordi dei componenti 119 e 219 che sono destinati all’accoppiamento reciproco durante la fase di pulizia della spazzola 18 dentro la camera 19, sono predisposti a forma di spiovente od in altra forma tale da evitare la fuoriuscita d’acqua dalla stessa camera 19 quando à ̈ chiusa. Dei mezzi sono previsti per far si che all’interno della camera 19, la spazzola 18 ruoti dapprima lentamente per la pulizia in presenza di una sufficiente quantità d’acqua nella vasca 119 e che poi l’acqua stessa venga evacuata o che la vasca 119 venga abbassata e che la spazzola permanga all’asciutto ed all’interno del solo coperchio 219 dove potrà essere fatta ruotare velocemente per asciugarsi, mentre i bordi inferiori e convergenti del coperchio 219 scaricano nella vasca 119 l’acqua residua espulsa dalla spazzola 18. In questa fase non à ̈ escluso che dell’aria possa essere insufflata sulla spazzola attraverso la racla 20 convenientemente predisposta per questo scopo.

Quando la spazzola 18 à ̈ nella posizione di lavoro a contatto col nastro trasparente 4 che si muove nel senso della freccia F, al di sopra della stessa spazzola 18 e/o nella zona di contatto di questa col nastro 4, viene spruzzato il detto prodotto distaccante in fase liquida, da parte di almeno un ugello o di una piccola barra con ugelli 21 montata su un carrello 22 che da parte di un attuatore di moto rettilineo alterno, schematicamente indicato dalla doppia freccia 23, viene portato ad oscillare parallelamente alla spazzola 18 e con una corsa di ampiezza almeno correlata alla larghezza dei pannelli P da trattare che viene resa nota al processore di controllo del funzionamento della macchina. Il liquido distaccante viene alimentato all’ugello 21 da una pompa 24 che lo preleva da un serbatoio 25. Per l’azione della spazzola 18 e del detto ugello 21, il liquido distaccante viene uniformemente distribuito sulla superficie utile del nastro 4. Poiché questi mezzi operano nella parte intermedia del ramo inclinato ed ascendente del nastro trasparente 4, si apprezza il fatto che eventuali piccole eccedenze di liquido distaccante sul tratto di nastro 4 che progressivamente si allontana da tali mezzi 18, 21, tendono per gravità a rifluire in basso ed a meglio distribuirsi sullo stesso nastro trasparente 4 ed al limite a ritornare sotto la spazzola 18 che le distribuirà uniformemente, mentre eventuali piccole eccedenze di liquido distaccante che dovessero cadere dalla spazzola e dalla zona di contatto di questa col nastro trasparente 4, verrebbero prontamente riprese dal tratto dello stesso nastro 4 che sale e che à ̈ nella migliore condizione di ricezione del liquido distaccante, per cui verrebbero riportate sotto alla spazzola 18 che ridistribuirebbe uniformemente tali piccole eccedenze di liquido distaccante. Non à ̈ escluso che sulla parte posteriore della spazzola 18, allorché nella posizione di lavoro sul nastro trasparente 4, possa essere disposta una piccola incarteratura (non illustrata) per raccogliere eventuali schizzi di liquido distaccante che non potrebbero altrimenti cadere al di fuori della sottostante porzione di nastro trasparente 4 in fase di salita. Appositi mezzi possono essere previsti per far si che la spazzola 18 nella posizione di lavoro sul nastro 4, venga eventualmente sottoposta ad un movimento assiale ed alternato, di piccola ampiezza, utile per una migliore ed uniforme distribuzione del liquido distaccante. In contrapposizione alla spazzola 18, sulla faccia inferiore del nastro trasparente 4 può essere previsto un rullo di contrasto e folle (non illustrato). Dei mezzi di processo, non illustrati, sono previsti per far si che il liquido distaccante venga applicato in sufficiente quantità su tutta l’estensione longitudinale del nastro 4 e per poi comandare il trasferimento della spazzola 18 nella stazione di pulitura, all’interno della camera 19. Appositi mezzi sono anche previsti per riportare periodicamente la spazzola 18 nella posizione attiva di lavoro e per attivare il procedimento descritto di spalmatura del liquido distaccante, ogni volta che sia necessario ripristinare le condizioni operative del nastro trasparente 4. Questi mezzi potranno operare in funzione dello spazio operativo percorso dal nastro trasparente 4 che potrà essere rilevato attraverso un encoder collegato ad esempio al gruppo di moto 8 od altrimenti predisposto. Resta inteso che quelli indicati sono dei possibili mezzi utili alla distribuzione del liquido distaccante sul nastro trasparente 4, ma che altri mezzi potranno essere impiegati, senza per questo uscire dall’ambito del trovato, ad esempio mezzi del tipo a panno e pressore od a tampone, impiegati nelle macchine da stampa per la pulizia dei cilindri.

Per asciugare il prodotto distaccante distribuito sul nastro trasparente 4, sul ramo di ritorno ed in discesa di quest’ultimo sono previsti dei mezzi utili allo scopo e che comprendono almeno una barra soffiante 26, fissa od oscillante, che eroga aria a temperatura ambiente o riscaldata ed eventualmente anche, in funzione della velocità di lavoro del nastro 4, una cappa 27 di riscaldamento all’infrarosso, che agiscono entrambi su tutta la larghezza del nastro 4 o, in virtù di una loro costruzione modulare, sulla larghezza di tale nastro trasparente 4 che à ̈ interessata dal liquido distaccante e che à ̈ correlata alla larghezza dei pannelli P da trattare.

Resta inteso che la descrizione si à ̈ riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’invenzione, come descritto, illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento evitare l’imbrattamento del nastro trasparente (4) alle radiazioni UV per l’essiccazione rapida della vernice od altro materiale di rivestimento di pannelli (P) di legno od altro materiale o d’altri manufatti ad estensione prevalentemente piana che da mezzi di trasporto (1) vengono fatti transitare con la vernice (V) a contatto di un ramo di tale nastro trasparente (4), caratterizzato dal fatto che sulla superficie esterna di tale nastro trasparente (4) viene applicato in modo uniformemente distribuito del materiale distaccante che ha buone caratteristiche di trasparenza alle dette radiazioni di essiccazione, che si aggrappa saldamente al nastro trasparente (4) e che evita l’adesione a questo della vernice (V) da essiccare dei pannelli (P) con la quale tale nastro giunge a contatto con l’interposizione del detto materiale distaccante che viene scelto in modo tale da venire progressivamente impoverito nello spessore dalla vernice (V) dei pannelli con la quale giunge a contatto e che per questo viene spalmato in quantità tale da assicurare una buona autonomia di funzionamento del nastro trasparente (4) e che viene periodicamente rinnovato con successivi cicli di applicazione.
2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1), in cui il detto prodotto distaccante à ̈ un prodotto inizialmente in fase liquida, che viene spalmato sul ramo di ritorno ascendente del detto nastro trasparente (4) e preferibilmente nella parte intermedia o mediasuperiore di tale ramo e dopo l’applicazione lo stesso prodotto distaccante viene asciugato una o più volte durante la percorrenza del ramo di ritorno discendente dello stesso nastro (4), in modo da giungere a contatto con la vernice (V) da essiccare del pannello (P) perfettamente asciutto e coeso al medesimo nastro trasparente (4).
3. 3. Procedimento secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il prodotto distaccante à ̈ costituito da una cera polietilenica in emulsione, diluibile in acqua, ad esempio del tipo contraddistinto dalla sigla AD85 della ditta italiana ICA Spa.
4. 4. Apparato per evitare l’imbrattamento del nastro (4) trasparente alle radiazioni di essiccazione rapida del materiale di rivestimento di pannelli (P) di legno od altro materiale o d’altri manufatti ad estensione prevalentemente piana, particolarmente per l’attuazione del procedimento di cui alle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere una spazzola rotante (18) di tipo revers od altri mezzi per spalmare uniformemente e trasversalmente, sulla parte intermedia del ramo di ritorno ascendente ed inclinato del nastro trasparente (4), il prodotto distaccante in fase liquida, tramite mezzi di alimentazione (24, 25) e mezzi di erogazione (21) del tipo ad uno o più ugelli associati a mezzi (22, 23) di spostamento alternato e con corsa di ampiezza variabile in funzione della larghezza dei pannelli (P) da trattare, essendo previsti nella parte alta del ramo di ritorno discendente di detto nastro trasparente (4) dei primi mezzi di asciugatura per soffiaggio d’aria a temperatura ambiente o riscaldata ed eventuali secondi mezzi (27) di asciugatura per sviluppo di calore, ad esempio cappe all’infrarosso che entrano in funzione quando la velocità di lavoro del nastro trasparente (4) à ̈ elevata.
5. 5. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere sulla parte posteriore della spazzola (18) allorché nella posizione di lavoro sul nastro trasparente (4), una incarteratura con profilo a “C†per raccogliere eventuali schizzi di liquido distaccante che non potrebbero essere raccolti dalla sottostante porzione di nastro trasparente (4) in fase di salita.
6. 6. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere dei mezzi per sottoporre la detta spazzola (18) ad un movimento assiale ed alternato di piccola ampiezza, utile per migliorare e per uniformare la distribuzione del liquido distaccante da parte di questa sul nastro trasparente (4).
7. 7. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che in contrapposizione alla spazzola (18) e parallelamente a questa, sulla faccia inferio re del nastro trasparente (4) può essere disposto un rullo di contrasto e folle.
8. 8. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere dei mezzi (19, 119, 219, 20) per pulire in sicurezza la spazzola rotante prima di ogni ciclo di applicazione del prodotto distaccante, con lavaggio in acqua, per interferenza contro almeno una racla (20) e per asciugarla per centrifugazione e con l’eventuale soffiaggio di aria.
9. 9. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal comprendere dei mezzi di processo per far si che il liquido distaccante venga applicato in sufficiente quantità su tutta l’estensione longitudinale del nastro trasparente (4) e per poi comandare il trasferimento della spazzola (18) nella stazione di pulitura (19), e mezzi sono anche previsti per riportare automaticamente la spazzola (18) nella posizione attiva di lavoro e per attivare il procedimento descritto di spalmatura del liquido distaccante, ogni volta che sia necessario ripristinare le condizioni operative del nastro trasparente (4), essendo tali mezzi condizionati dallo spostamento attivo del nastro trasparente (4) che potrà essere rilevato attraverso un encoder collegato direttamente od indirettamente ad uno dei rulli di rinvio dello stesso nastro trasparente (4).
10. 10. Procedimento ed apparato per evitare l’imbrattamento del nastro trasparente (4) per l’essiccazione rapida agli UV del materiale di rivestimento di pannelli di legno od altro materiale o d’altri manufatti ad estensione prevalentemente piana, concepiti e realizzati in tutto od in parte, come descritto, come illustrato nella tavola allegata di disegni e per gli scopi sopra esposti.