ITBO20110373A1 - Gruppo automatico per l'impaccamento ordinato, particolarmente di contenitori del tipo di casse e simili - Google Patents

Gruppo automatico per l'impaccamento ordinato, particolarmente di contenitori del tipo di casse e simili Download PDF

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ITBO20110373A1
ITBO20110373A1 IT000373A ITBO20110373A ITBO20110373A1 IT BO20110373 A1 ITBO20110373 A1 IT BO20110373A1 IT 000373 A IT000373 A IT 000373A IT BO20110373 A ITBO20110373 A IT BO20110373A IT BO20110373 A1 ITBO20110373 A1 IT BO20110373A1
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IT000373A
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Valeriano Fiorentini
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Priamo S R L
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    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65BMACHINES, APPARATUS OR DEVICES FOR, OR METHODS OF, PACKAGING ARTICLES OR MATERIALS; UNPACKING
    • B65B17/00Other machines, apparatus, or methods for packaging articles or materials
    • B65B17/02Joining articles, e.g. cans, directly to each other for convenience of storage, transport, or handling

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  • Container Filling Or Packaging Operations (AREA)

Description

Titolo: GRUPPO AUTOMATICO PER L'IMPACCAMENTO ORDINATO, PARTICOLARMENTE DI CONTENITORI DEL TIPO DI CASSE E SIMILI.
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un gruppo automatico per l'impaccamento ordinato, particolarmente di contenitori del tipo di casse e simili.
Oggigiorno, Ã ̈ diffuso il ricorso, in svariati ambiti industriali, a contenitori di prodotti costituiti da casse o cassette realizzate in vari materiali (legno principalmente, ma anche materiali polimerici e simili).
Le aziende che fabbricano tali cassette sono quindi di frequente chiamate a gestire, immagazzinare e spedire grandi quantitativi del loro prodotto, trovandosi di conseguenza di fronte all'esigenza di contenere l'ingombro complessivo (al fine ovviamente di limitare lo spazio complessivo utilizzato e così i costi logistici legati al loro stoccaggio e trasporto).
Tipicamente, tale risultato à ̈ ottenuto provvedendo manualmente ad accoppiare a due a due le cassette: gli operatori preposti a tale compito impilano una prima cassetta su una seconda, opportunamente capovolta e sfalsata rispetto alla prima.
In questo modo, Ã ̈ possibile ottenere, per ciascuna coppia di cassette, una configurazione che presenta un ingombro ridotto rispetto a quello occupato dalle cassette prese singolarmente.
Tale soluzione non à ̈ però priva di inconvenienti, e più in dettaglio appare chiaro come la necessità di ricorrere all'intervento manuale di operatori specificatamente addetti al compito sopra descritto, determini elevati costi e limiti piuttosto stringenti al numero di casse processabili nell'unità di tempo da ciascuna risorsa dedicata.
A tali inconvenienti pongono parziale rimedio soluzioni realizzative note, che impiegano gruppi automatici di accoppiamento delle casse, dotati semplicemente di manipolatori in grado di afferrare e ribaltare una prima cassa sulla successiva, per poi evacuare la coppia accatastata secondo la configurazione così ottenuta.
Anche tale soluzione presenta però un inconveniente, in quanto limitandosi a impaccare fra loro solo due casse, non consente significativi risparmi di spazio, disattendendo quelle che sono le richieste delle aziende del settore, che viceversa si trovano sempre più nella necessità di contenere al massimo gli spazi occupati dalle casse.
Inoltre, l'adozione di manipolatori seriali preposti al ribaltamento delle casse, determina una rilevante complicazione strutturale, con conseguente aumento dei costi di realizzazione, nonché di quelli legati alla successiva gestione e manutenzione.
Compito precipuo del presente trovato à ̈ quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un gruppo automatico che sia in grado di impaccare fra loro in modo ordinato un numero anche elevato di casse di legno e altri contenitori.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo automatico che consenta di contenere sensibilmente l'ingombro complessivo di casse di legno e altri contenitori.
Un altro scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo automatico in grado di impaccare casse e simili con una soluzione strutturalmente semplice. Un ulteriore scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo automatico che assicuri un'elevata affidabilità di funzionamento.
Non ultimo scopo del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo automatico che risulti facilmente ottenibile partendo da elementi e materiali di comune reperibilità in commercio.
Un altro scopo ancora del trovato à ̈ quello di realizzare un gruppo automatico di costi contenuti e di sicura applicazione.
Questo compito e questi scopi vengono raggiunti da un gruppo automatico per l'impaccamento ordinato, particolarmente di contenitori del tipo di casse e simili, casse e simili a conformazione sostanzialmente scatolare e presentanti almeno un piano di fondo, e quattro pareti laterali, caratterizzato dal fatto di comprendere un'intelaiatura, definente un alloggiamento per almeno una prima cassa centrale e una coppia di supporti, affacciati da parti opposte a detto alloggiamento, rispettivamente per una prima cassa laterale e per una seconda cassa laterale, in corrispondenza di ciascuno di detti supporti essendo operante almeno un rispettivo attuatore di comando, per la movimentazione della corrispondete cassa laterale e l'immorsamento, con esse, della prima cassa, sostanzialmente in corrispondenza di due sue pareti laterali contrapposte, con conseguente impaccamento forzato delle almeno tre casse.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del gruppo automatico secondo il trovato, illustrate a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra il gruppo automatico secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione, in vista prospettica anteriore laterale;
la figura 2 illustra il gruppo automatico di figura 1, in vista prospettica anteriore laterale, privato di parti della sua intelaiatura;
la figura 3 illustra il gruppo automatico di figura 1, in vista prospettica anteriore laterale, privato di ulteriori parti della sua intelaiatura;
la figura 4 illustra il gruppo automatico secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione, in vista prospettica laterale posteriore;
la figura 5 illustra il gruppo automatico secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione, in alzato laterale;
la figura 6 illustra il gruppo automatico secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione, in vista posteriore;
la figura 7 illustra il gruppo automatico secondo il trovato, nella seconda forma di esecuzione, in vista prospettica;
la figura 8 illustra il gruppo automatico secondo il trovato, nella seconda forma di esecuzione, visto dall'alto;
le figure da 9 a 13 illustrano il funzionamento del gruppo automatico secondo il trovato.
Con riferimento alle figure citate, il gruppo automatico secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, Ã ̈ idoneo all'impaccamento ordinato di vari tipi di prodotti, e in particolare di contenitori del tipo di casse (o cassette) e simili.
Le casse 2a, 2b, 2c, 2d hanno tipicamente conformazione sostanzialmente scatolare e presentano almeno un piano di fondo A e quattro pareti laterali B, che solitamente delimitano un'apertura C contrapposta al piano di fondo B. Preferibilmente esse sono realizzate in legno, ma possono anche essere realizzate in altri materiali, quali per esempio i materiali polimerici.
Giova comunque sin da ora precisare che à ̈ prevista la possibilità di impiegare il gruppo 1 secondo il trovato anche per l'impaccamento di diverse tipologie di contenitori o altri prodotti, qualora la specifica conformazione e le peculiari esigenze funzionali lo consentano e/o lo rendano preferibile.
Secondo il trovato, il gruppo 1 comprende un'intelaiatura 3, che definisce un alloggiamento 4 per almeno una prima cassa centrale 2a e una coppia di supporti 5 affacciati da parti opposte all'alloggiamento 4, rispettivamente per una prima cassa laterale 2b e per una seconda cassa laterale 2c.
In corrispondenza di ciascun supporto 5 opera un rispettivo attuatore di comando 6, in grado di movimentare per la movimentazione della corrispondente cassa laterale 2b, 2c ed immorsare così, con esse (e in particolare con le loro pareti laterali B), la prima cassa 2a, sostanzialmente in corrispondenza di due sue pareti laterali B contrapposte, ottenendo così, conseguentemente, il desiderato impaccamento, forzato, delle tre casse 2a, 2b, 2c.
Più particolarmente, nella soluzione realizzativa preferita, illustrata nelle tavole allegate a scopo esemplificativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, l'intelaiatura 3 definisce un alloggiamento 4 in grado di ospitare la prima cassa centrale 2a e una seconda cassa centrale 2d, in disposizione di appoggio reciproco con i rispettivi piani di fondo A (come per esempio nelle figure 9 e seguenti).
Ciascun attuatore di comando 6 Ã ̈ quindi operante per la movimentazione da parti opposte della prima cassa laterale 2b e della seconda cassa laterale 2c: in questo modo, Ã ̈ possibile ottenere con queste ultime (e in particolare con le loro pareti laterali B) l'immorsamento della coppia di casse centrali 2a, 2d, sostanzialmente in corrispondenza di due pareti laterali B contrapposte di queste ultime, con conseguente impaccamento forzato di quattro casse 2a, 2b, 2c, 2d (fino quindi alla realizzazione della disposizione reciproca visibile nelle figure 12 e 13).
Come si evince dalle figure sopra indicate, che mostrano appunto le quattro casse 2a, 2b, 2c, 2d impaccate per mezzo del gruppo 1 secondo il trovato, l'ingombro complessivo ottenuto risulta assai contenuto (essendo sostanzialmente paragonabile a quello di due delle quattro casse 2a, 2b, 2c, 2d reciprocamente appoggiate in corrispondenza del piano di fondo A), conseguendo così lo scopo prefissato.
Utilmente, ciascun attuatore 6 comprende almeno un primo pistone 7, mobile in modo scorrevole all'interno di un primo cilindro 8 e in grado di fuoriuscire almeno parzialmente da esso per comandare la rotazione di almeno un rispettivo braccio di sostegno 9 di una corrispondente cassa laterale 2b, 2c.
Il braccio 9 può quindi sostanzialmente costituire il supporto 5, come nella soluzione illustrata nelle figure allegate, non limitativa dell'applicazione del trovato, oppure il supporto 5 può essere costituito da ulteriori barre fisse, idonee a sostenere una delle casse laterali 2b, 2c, e in questo caso il braccio 9 à ̈ in grado di sollevare quest'ultima dalle barre fisse (per esempio infilandosi fra esse), per poi ruotarla e portarla in impaccamento delle casse centrali 2a, 2d.
In ogni caso, il braccio 9 à ̈ articolato all'intelaiatura 3 in corrispondenza di una sua estremità, per consentire la sua rotazione da una prima configurazione, in cui à ̈ idoneo al sostegno della rispettiva cassa laterale 2b, 2c, ad una seconda configurazione di immorsamento, da parte delle casse laterali 2b, 2c, delle casse centrali 2a, 2d, sostanzialmente in corrispondenza di due loro pareti laterali B.
Ancor più particolarmente, come si evince dalle figure allegate, nella soluzione realizzativa preferita il gruppo 1 secondo il trovato comprende una coppia di bracci 9 affiancati (portati in rotazione da una rispettiva coppia di attuatori 6) per il sostegno e la movimentazione della prima cassa laterale 2b, e una ulteriore coppia di bracci 9 affiancati (con rispettiva coppia di attuatori 6) per il sostegno e la movimentazione della seconda cassa laterale 2c.
Utilmente, il gruppo 1 secondo il trovato comprende almeno un organo di serraggio 10, associato a ciascun braccio 9, per il mantenimento della rispettiva cassa laterale 2b, 2c in associazione stabile con il corrispondente braccio 9. L'organo 10 à ̈ disattivabile a comando (durante la rotazione del braccio 9, quando si porta in prossimità delle casse centrali 2a, 2d, o quando si verifica l'immorsamento) per consentire il rilascio della rispettiva cassa laterale 2b, 2c e permettere quindi l'immorsamento delle casse centrali 2a, 2d a seguito della rotazione dei bracci 9.
Per esempio, come si evince dalle figure allegate, l'organo di serraggio 10 può comprendere uno spallamento 11, articolato al rispettivo braccio 9 e comandato in rotazione da uno stelo mobile 12. Lo stelo 12 agisce su una estremità dello spallamento 11 e consente di farlo ruotare da una prima posizione in cui definisce un riscontro per la rispettiva cassa laterale 2b, 2c collocata sul braccio 9 stesso, ad una seconda posizione in cui non si oppone alla movimentazione della suddetta cassa laterale 2b, 2c.
Ad ulteriore garanzia di stabilità delle casse laterali 2b, 2c, una volta che queste siano collocate sui rispettivi supporti 5, si precisa che à ̈ prevista la possibilità che da ciascun braccio 9 si sviluppino paratie di contenimento 13, tali da definire un ostacolo allo scorrimento e allo scivolamento delle sopraddette casse laterali 2b, 2c sui bracci 9 stessi.
Positivamente, il gruppo 1 secondo il trovato comprende mezzi ausiliari di agevolazione dell'immorsamento delle casse centrali 2a, 2d (o della sola prima cassa centrale 2a, nella soluzione realizzativa che prevede l'impaccamento di solo tre casse 2a, 2b, 2c) da parte delle casse laterali 2b, 2c.
Più particolarmente, i mezzi ausiliari comprendono almeno una lamina 14, mobile a comando per interporsi fra le pareti laterali B affiancate delle casse centrali 2a, 2d, disposte nell'alloggiamento 4, e le pareti laterali B delle casse laterali 2b, 2c, durante il passaggio dalla prima configurazione alla seconda configurazione, per impedire il reciproco impuntamento durante l'immorsamento e facilitare l'accoppiamento reciproco.
Infatti, come si evince dalle figure allegate, l'immorsamento avviene in quanto le casse laterali 2b, 2c abbracciano, con le loro pareti laterali B, le casse centrali 2a, 2d, di fatto andando a cingerne esternamente le rispettive pareti laterali B affiancate, ricoprendole parzialmente. La lamina 14 si interpone quindi fra le pareti laterali B affiancate delle casse centrali 2a, 2d e le pareti laterali B delle casse laterali 2b, 2c, facilitando l'accoppiamento reciproco in quanto assicurano lo scorrimento delle pareti B stesse della prima cassa laterale 2b e della seconda cassa laterale 2c sulle pareti laterali B affiancate delle casse centrali 2a, 2d, durante il passaggio dalla prima configurazione alla seconda, per realizzare l'immorsamento. La lamina 14 impedisce così l'impuntamento delle assi che costituiscono le pareti laterali B della prima cassa laterale 2b (e della seconda cassa laterale 2c) sulle assi delle pareti laterali B affiancate delle casse centrali 2a, 2d.
Tipicamente, ma non esclusivamente, la lamina 14 à ̈ realizzata in un materiale metallico, presentante elevata flessibilità, in modo tale da consentire la deformazione necessaria a frapporsi fra le assi di legno delle casse 2a, 2b, 2c, 2d senza danneggiarle, ma nel contempo costituendo valido ostacolo contro l'impuntamento, come osservato.
Utilmente, i mezzi ausiliari comprendono almeno una piastra 15, che à ̈ supportata sostanzialmente dalla sommità dell'intelaiatura 3 con possibilità di traslazione secondo una direzione sostanzialmente verticale: per esempio, per ottenere tale risultato à ̈ prevista la possibilità che la piastra 15 sia inferiormente fissata ad un carrello 16, scorrevole a comando in un binario definito tra due traversi 17 ancorati alla sommità dell'intelaiatura 3.
La possibilità di traslazione sopra evidenziata, consente alla piastra 15 di portarsi in appoggio e di pressare le casse centrali 2a, 2d, disposte nell'alloggiamento 4, durante il passaggio dalla prima configurazione alla seconda configurazione: ciò contribuisce ad impedire eventuali impuntamenti e quindi ad agevolare il loro immorsamento da parte delle casse laterali 2b, 2c. Secondo la soluzione realizzativa preferita, citata a scopo illustrativo e non limitativo dell'applicazione del trovato, i mezzi ausiliari comprendono una prima coppia di lamine 14, scorrevoli in versi opposti secondo una legge di moto predefinita in una cavità definita internamente alla piastra 15, per fuoriuscire almeno parzialmente da essa e interporsi fra le pareti laterali B affiancate delle casse centrali 2a, 2d, disposte nell'alloggiamento 4, e le pareti laterali B delle casse laterali 2b, 2c, durante il passaggio dalla prima configurazione alla seconda configurazione.
Inoltre, i mezzi ausiliari comprendono una seconda coppia di lamine 14, che sono disposte inferiormente all'alloggiamento 4, e che sono anch'esse mobili a comando secondo una legge di moto predefinita per interporsi fra le pareti laterali B affiancate delle casse centrali 2a, 2d, disposte nell'alloggiamento 4, e le pareti laterali B delle casse laterali 2b, 2c, da parte opposta rispetto alla prima coppia di lamine 14.
La legge di moto predefinita, per ciascuna coppia di lamine 14, può essere imposta da rispettivi motori brushless 18, in grado di controllare il movimento delle lamine 14 in modo tale da ottimizzare il comportamento di queste ultime. Per esempio, à ̈ possibile imporre che le lamine 14 si ritraggano contemporaneamente all'avanzamento delle casse laterali 2b, 2c, di fatto quindi accompagnando il loro movimento verso l'alloggiamento 4. Tale legge di moto à ̈ ulteriore garanzia contro l'impuntamento, in quanto le lamine 14, durante il movimento sopra descritto, si frappongono fra le assi parallele che costituiscono le pareti laterali B delle casse laterali 2b, 2c, e le assi a loro sostanzialmente ortogonali e affacciate che costituiscono le pareti laterali B delle casse centrali 2a, 2b. Questo scongiura il pericolo che proprio in corrispondenza degli interstizi fra le varie coppie di assi parallele, si verifichi l'impuntamento.
Opportunamente, i mezzi ausiliari comprendono una coppia di secondi pistoni, ciascuno dei quali associato ad almeno un rispettivo supporto 5 e scorrevole almeno parzialmente in un corrispondente secondo cilindro 19 lungo una traiettoria di intercettazione delle pareti laterali B corte di una corrispondente cassa laterale 2b, 2c.
Ciascun secondo pistone à ̈ azionabile a comando durante il passaggio dalla prima configurazione alla seconda configurazione per esercitare, con una sua estremità terminale (provvista per esempio di una manina di presa), una pressione sulle facce esterne delle pareti laterali B corte di una rispettiva cassa laterale 2b, 2c.
La pressione a cui sono sottoposte le facce esterne delle pareti laterali B corte (o comunque di due pareti laterali B contrapposte), determina così la conseguente incurvatura, verso l'esterno, delle pareti laterali B lunghe della corrispondente cassa laterale 2b, 2c, che sostanzialmente si arcuano realizzando una bombatura tale da favorire l'immorsamento.
Secondo una prima soluzione realizzativa, rientrante nell'ambito di protezione qui rivendicato, la fornitura delle casse 2a, 2b, 2c, 2d, può essere affidata ad uno o più operatori, che le dispongono rispettivamente nell'alloggiamento 4 e sui supporti 5.
Utilmente, secondo la soluzione realizzativa preferita, il gruppo automatico 1 comprende un apparato di alimentazione 20 delle casse 2a, 2b, 2c, 2d: tale apparato 20 presenta almeno una linea di avanzamento principale 21, provvista di mezzi automatici 22 di selezione e convogliamento, per la consegna almeno della prima cassa centrale 2a all'alloggiamento 4 secondo una disposizione e un orientamento predefinito.
Preferibilmente, i mezzi automatici 22 sono preposto alla selezione e al convogliamento sia della prima cassa centrale 2a che della seconda cassa centrale 2d, per la loro consegna all'alloggiamento 4 nella disposizione voluta, di appoggio reciproco, con i rispettivi piani di fondo A affacciati.
Per esempio, la linea di avanzamento principale 21 può essere costituita da almeno una pedana 23 (più in dettaglio, possono essere previste due pedane 23 affiancate, come nella soluzione realizzativa illustrata nelle figure 7 e 8), avvolta ad anello lungo un percorso predefinito e mobile per trascinare le casse centrali 2a, 2d da una stazione di carico 24 fino all'alloggiamento 4.
I mezzi automatici 22 comprendono una serie di ostacoli e riscontri, disposti lungo la linea di avanzamento principale 21, per la selezione e il convogliamento automatici delle casse centrali 2a, 2d, e la loro consegna, come detto, all'alloggiamento 4 in disposizione di reciproco appoggio dei rispettivi piani di fondo A.
Durante il trascinamento ad opera della pedana 23 quindi, le casse centrali 2a, 2d vengono intercettate dagli ostacoli e/o dai riscontri disposti lungo il percorso, e che sono costituiti tipicamente da lamiere opportunamente piegate, o altre tipologie note di barriere/trappole. Qualunque sia la scelta di ostacoli/riscontri adottati, essi sono in grado di provocare la rotazione e/o il ribaltamento automatico delle sopracitate casse centrali 2a, 2d, consentendo l'avanzamento selettivo delle stesse nella disposizione desiderata, ovvero, come detto, quella in cui i piani di fondo A sono reciprocamente affacciati, e preferibilmente quella in cui sono reciprocamente appoggiati e in contatto.
In tale disposizione quindi le casse centrali 2a, 2d vengono consegnate all'alloggiamento 4, per poi essere immorsate dalle casse laterali 2b, 2c.
Opportunamente, l'apparato di alimentazione 20 comprende due linee di avanzamento secondarie 25, preposte alla fornitura rispettivamente della prima cassa laterale 2b e della seconda cassa laterale 2c laterale ai supporti 5.
Tali linee di avanzamento secondarie 25, disposte affiancate, da parti opposte, alla linea di avanzamento principale 21, possono prevedere ulteriori pedane 23, mobili per trascinare la rispettiva cassa laterale 2b, 2c lungo un percorso sostanzialmente parallelo a quello corrispondente alla linea di avanzamento principale 21 fino ai supporti 5, laddove agisce l'attuatore 6.
Il funzionamento del gruppo automatico secondo il trovato à ̈ il seguente.
Di fronte alla necessità di ridurre l'ingombro complessivo di un numero qualsiasi di casse 2a, 2b, 2c, 2d, à ̈ possibile alimentare con esse il gruppo 1 in corrispondenza della stazione di carico 24. Dalla stazione di carico 24 una parte delle casse 2a, 2b, 2c, 2d viene presa in consegna dalla linea di avanzamento principale 21, mentre le rimanenti vengono ripartite tra le due linee di avanzamento secondarie 25, che ad ogni ciclo di impaccamento del gruppo 1 le inviano ai supporti 5 disposti ai lati dell'alloggiamento 4. Nel contempo, i mezzi automatici 22, secondo le modalità descritte in precedente, forzano le casse centrali 2a, 2d a porsi in disposizione di reciproco appoggio dei rispettivi piani di fondo A, e in tale disposizione reciproca esse vengono consegnate, ad ogni ciclo, all'alloggiamento 4.
All'avvio del ciclo di impaccamento quindi, le casse centrali 2a, 2d sono disposte nell'alloggiamento 4, mentre le casse laterali 2b, 2c sono sostenute dai rispettivi supporti 5, e per esempio sono disposte con la parte di fondo sostanzialmente orizzontale e l'apertura C rivolta verso l'alto (nella prima configurazione indicata nei precedenti paragrafi). Successivamente, i primi pistoni 7 degli attuatori 6 comandano la contemporanea rotazione dei bracci 9 che sostengono la prima cassa laterale 2b e la seconda cassa laterale 2c. Anche queste ultime quindi ruotano, come nelle figure 9, 10 e 11, avvicinandosi progressivamente alle casse centrali 2a, 2d; le aperture C della prima cassa laterale 2b e della seconda cassa laterale 2c si vengono così a trovare affacciate all'alloggiamento 4, per poter così abbracciare le due casse centrali 2a, 2d in corrispondenza delle loro pareti laterali B, realizzando la seconda configurazione, di immorsamento, illustrata in figura 12.
Come si evince dalle figure, mentre avviene la rotazione dei bracci 9, si abbassa la piastra 15 e fuoriescono le lamine 14 che cooperano per facilitare il corretto immorsamento e impedire l'impuntamento, inoltre ciascun secondo pistone induce una bombatura delle pareti laterali B della rispettiva cassa laterale 2b, 2c. Mentre la piastra 15 mantiene premuta le casse centrali 2a, 2d, e di fatto flette lievemente le loro pareti laterali B rivolte verso l'alto, le lamine 14 si interpongono fra queste ultime e le pareti laterali B delle casse laterali 2b, 2c, che possono così abbracciare le altre anche a fronte di un gioco quasi nullo fra le rispettive dimensioni, per poi mantenersi, sfruttando proprio l'assenza di gioco, in impaccamento forzato.
Dopo aver realizzato la disposizione finale sopra descritta, i bracci 9 compiono una rotazione di verso opposto (come in figura 13), per ripristinare le condizioni di inizio ciclo, mentre le quattro casse 2a, 2b, 2c, 2d impaccate in modo ordinato, che presentano positivamente un ingombro sensibilmente ridotto e una disposizione particolarmente idonea allo stoccaggio e al trasporto, possono essere evacuate.
Si à ̈ in pratica constatato come il gruppo automatico secondo il trovato, assolva pienamente il compito prefissato, in quanto, la scelta di ricorrere ad un'intelaiatura, che definisce un alloggiamento per almeno una prima cassa centrale, e una coppia di supporti per una prima cassa laterale e per una seconda cassa laterale, con un attuatore di comando in grado di movimentarle per immorsare con essa la prima cassa centrale, consente di impaccare fra loro in modo ordinato un numero anche elevato di casse di legno e altri contenitori.
Il trovato, così concepito, à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Negli esempi di realizzazione illustrati singole caratteristiche, riportate in relazione a specifici esempi, potranno essere in realtà intercambiate con altre diverse caratteristiche, esistenti in altri esempi di realizzazione.
Inoltre à ̈ da notare che tutto quello che nel corso della procedura di ottenimento del brevetto si rivelasse essere già noto, si intende non essere rivendicato ed oggetto di stralcio (disclaimer) dalle rivendicazioni.
In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (11)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Gruppo automatico per l'impaccamento ordinato, particolarmente di contenitori del tipo di casse e simili, casse (2a, 2b, 2c, 2d) e simili a conformazione sostanzialmente scatolare e presentanti almeno un piano di fondo (A), e quattro pareti laterali (B), caratterizzato dal fatto di comprendere un'intelaiatura (3), definente un alloggiamento (4) per almeno una prima cassa centrale (2a) e una coppia di supporti (5), affacciati da parti opposte a detto alloggiamento (4), rispettivamente per una prima cassa laterale (2b) e per una seconda cassa laterale (2c), in corrispondenza di ciascuno di detti supporti (5) essendo operante almeno un rispettivo attuatore di comando (6), per la movimentazione della corrispondete cassa laterale (2b, 2c) e l'immorsamento, con esse, della prima cassa (2a), sostanzialmente in corrispondenza di due sue pareti laterali (B) contrapposte, con conseguente impaccamento forzato delle almeno tre casse (2a, 2b, 2c).
  2. 2. Gruppo automatico, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta intelaiatura (3) definisce un alloggiamento (4) per la prima cassa centrale (2a) e per una seconda cassa centrale (2d), in disposizione di appoggio reciproco con i rispettivi piani di fondo (A) affacciati, ciascuno di detti attuatori (6) essendo operante per la movimentazione da parti opposte della prima cassa laterale (2b) e della seconda cassa laterale (2c) e l'immorsamento, con esse, della coppia di casse centrali (2a, 2d) in appoggio reciproco, sostanzialmente in corrispondenza di due loro pareti laterali (B) contrapposte, con conseguente impaccamento forzato delle quattro casse (2a, 2b, 2c, 2d).
  3. 3. Gruppo automatico, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno di detti attuatori (6) comprende almeno un primo pistone (7), mobile per il comando della rotazione di almeno un rispettivo braccio di sostegno (9) di una corrispondente cassa laterale (2b, 2c), detto braccio (9) costituendo sostanzialmente detto supporto (5) ed essendo articolato a detta intelaiatura (3) in corrispondenza di una sua estremità, per la sua rotazione da una prima configurazione, in cui à ̈ idoneo al sostegno della corrispondente cassa laterale (2b, 2c), ad una seconda configurazione di immorsamento, da parte delle casse laterali (2b, 2c), delle casse centrali (2a, 2d) sostanzialmente in corrispondenza di due loro pareti laterali (B).
  4. 4. Gruppo automatico, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un organo di serraggio (10), associato a ciascuno di detti bracci (9), per il mantenimento della rispettiva cassa laterale (2b, 2c) in associazione stabile con il corrispondente detto braccio (9), detto organo (10) essendo disattivabile a comando per consentire il rilascio della rispettiva cassa laterale (2b, 2c) e l'immorsamento delle casse centrali (2a, 2d) a seguito della rotazione di detti bracci (9).
  5. 5. Gruppo automatico, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi ausiliari di agevolazione dell'immorsamento delle casse centrali (2a, 2d) da parte delle casse laterali (2b, 2c).
  6. 6. Gruppo automatico, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ausiliari comprendono almeno una rispettiva lamina (14), mobile a comando per la sua interposizione fra le pareti laterali (B) affiancate delle casse centrali (2a, 2d), disposte in detto alloggiamento (4), e le pareti laterali (B) delle casse laterali (2b, 2c), durante il passaggio da detta prima configurazione a detta seconda configurazione, per impedire il reciproco impuntamento durante l'immorsamento e facilitare l'accoppiamento reciproco.
  7. 7. Gruppo automatico, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ausiliari comprendono almeno una piastra (15), supportata sostanzialmente dalla sommità di detta intelaiatura (3) con possibilità di traslazione secondo una direzione sostanzialmente verticale, per portarsi in appoggio e pressatura delle casse centrali (2a, 2d), disposte in detto alloggiamento (4), durante il passaggio da detta prima configurazione a detta seconda configurazione, per agevolare l'immorsamento da parte delle casse laterali (2b, 2c).
  8. 8. Gruppo automatico, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ausiliari comprendono una prima coppia di lamine (14), scorrevoli in versi opposti secondo una legge di moto predefinita in una cavità definita internamente a detta piastra (15), per la loro fuoriuscita almeno parziale e la loro interposizione fra le pareti laterali (B) affiancate delle casse centrali (2a, 2d) e le pareti laterali (B) delle casse laterali (2b, 2c), durante il passaggio da detta prima configurazione a detta seconda configurazione, detti mezzi ausiliari comprendendo una seconda coppia di lamine (14), disposte inferiormente a detto alloggiamento (4), detta seconda coppia di lamine (14) essendo mobile a comando secondo una legge di moto predefinita per la loro interposizione fra le pareti laterali (B) affiancate delle casse centrali (2a, 2d), disposte in detto alloggiamento (4), e le pareti laterali (B) delle casse laterali (2b, 2c), da parte opposta rispetto a detta prima coppia di lamine (14).
  9. 9. Gruppo automatico, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi ausiliari comprendono una coppia di secondi pistoni, ciascuno di detti secondi pistoni essendo associato ad almeno un rispettivo supporto (5) ed essendo scorrevole almeno parzialmente in un corrispondente secondo cilindro (19) lungo una traiettoria di intercettazione delle pareti laterali (B) corte della corrispondente cassa laterale (2b, 2c), ciascuno di detti secondi pistoni essendo azionabile a comando durante il passaggio da detta prima configurazione a detta seconda configurazione per esercitare, con una sua estremità terminale, una pressione sulle facce esterne delle pareti laterali (B) corte della rispettiva cassa laterale (2b, 2c), con conseguente incurvatura, verso l'esterno, delle sue pareti laterali (B) lunghe.
  10. 10.Gruppo automatico, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un apparato di alimentazione (20) delle casse (2a, 2b, 2c, 2d), presentante almeno una linea di avanzamento principale (21), provvista di mezzi automatici (22) di selezione e convogliamento, per la consegna almeno della prima cassa centrale (2a) a detto alloggiamento (4) secondo una disposizione e un orientamento predefiniti.
  11. 11.Gruppo automatico, secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto apparato di alimentazione (20) comprende due linee di avanzamento secondarie (25), per la fornitura rispettivamente della prima cassa laterale (2b) e della seconda cassa (2c) laterale a detti supporti (5).
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