ITBO20060339A1 - Metodo per assemblare un motore elettrico e motore ottenuto con tale metodo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

METODO PER ASSEMBLARE UN MOTORE ELETTRICO E MOTORE OTTENUTO CON TALE METODO.

La presente invenzione concerne un metodo per assemblare un motore elettrico ed in particolare un motore elettrico a tenuta stagna.

Nel seguito, si farà esplicito riferimento ad un motore elettrico, intendendo tuttavia qualsiasi macchina elettrica rotante come, ad esempio, un alternatore o una dinamo.

Generalmente, una macchina elettrica rotante comprende uno statore, un rotore montato su un albero e una carcassa dotata di supporti per l'albero del rotore.

Per montare lo statore e il rotore all'interno della carcassa, quest'ultima deve essere divisa almeno in due parti assemblabili fra di loro.

Un esempio di una macchina elettrica e di un metodo di fabbricazione della stessa è noto dal brevetto US-5 767 596.

Sono anche noti, specialmente nel settore degli elettroventilatori per autoveicoli, motori elettrici a tenuta d'acqua e umidità.

Tali motori sono pensati per operare in situazioni ambientali ed in posizioni nelle quali possono essere soggetti ad infiltrazioni di acqua e umidità che possono creare problemi elettrici al motore stesso. Sono noti dei tentativi di realizzare una carcassa a tenuta stagna per motori elettrici, in particolare realizzati inserendo una guarnizione fra le due parti sopra indicate come ad esempio il trovato descritto nel documento W02005/034309 a nome della stessa Richiedente.

Questo tipo di assemblaggio non è però esente da inconvenienti: in particolare, in corrispondenza della chiusura del motore, ovvero del bloccaggio relativo del coperchio e della parte a tazza, non si ha l'assoluta garanzia della tenuta ermetica del motore.

Infatti, nonostante i numerosi sforzi in questo senso, la guarnizione fra le due parti della carcassa potrebbe non essere perfettamente posizionata o efficacemente schiacciata al fine di garantire un’adeguata tenuta fra le parti in contatto.

Inoltre, infiltrazioni potrebbero verificarsi in corrispondenza dei supporti dell’albero motore, in particolare ove l’albero motore fuoriesce dalla carcassa per l'operatività del motore stesso.

In questo contesto, compito tecnico precipuo della presente invenzione è proporre un metodo di assemblaggio di un motore elettrico ed un motore elettrico ottenuto con tale metodo esenti dai suddetti inconvenienti.

Uno scopo della presente invenzione è proporre un metodo che consenta di ottenere un motore elettrico con buone caratteristiche di ermeticità.

Ulteriore scopo della presente invenzione è proporre un metodo di assemblaggio di un motore elettrico che sia semplice ed economico da realizzare.

Il compito tecnico precisato e gli scopi precisati sono sostanzialmente raggiunti da un metodo per assemblare un motore elettrico secondo la rivendicazione 1 ed una o più delle rivendicazioni dipendenti.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un metodo per assemblare un motore elettrico ed un motore ottenuto con tale metodo, come illustrato negli uniti disegni, in cui:

la figura 1 illustra il motore elettrico secondo la presente invenzione, in una vista laterale in esploso, con alcune parti asportate per maggiore chiarezza, in corrispondenza di una fase del metodo di assemblaggio;

la figura 2 illustra una vista schematica in pianta dall'alto del motore secondo la presente invenzione, in una fase dell'assemblaggio;

la figura 3 illustra in una vista prospettica schematica una successione di fasi dell'assemblaggio di un particolare del motore elettrico secondo la presente invenzione;

la figura 4 illustra la sezione 4-4 schematica di figura 2;

- la figura 5 illustra, in scala ingrandita, il particolare A di figura 4; la figura 6 illustra, in una vista laterale schematica una fase dell'assemblaggio secondo la presente invenzione;

la figura 7 illustra, in una vista laterale schematica, un'ulteriore fase dell’assemblaggio secondo la presente invenzione,

- la figura 8 illustra una sezione schematica di una seconda forma realizzativa di un motore secondo la presente invenzione ;

la figura 9 illustra una sezione schematica di un particolare di una terza forma realizzativa di un motore secondo la presente invenzione;

- la figura 10 illustra una sezione schematica ed una vista frontale di un particolare di una quarta forma realizzativa di un motore secondo la presente invenzione;

la figura 11 illustra un particolare della quarta forma realizzativa del motore secondo la presente invenzione, in scala ridotta rispetto al particolare della figura 10;

la figura 12 illustra una vista schematica di una porzione sezionata della quarta forma realizzativa del motore secondo la presente invenzione;

la figura 13 illustra una vista schematica anteriore di un coperchio di una quinta forma realizzativa di un motore secondo la presente invenzione;

la figura 14 illustra una vista laterale schematica del coperchio di figura 13;

la figura 15 illustra una vista schematica posteriore del coperchio di figura 13.

Conformemente ai disegni allegati e con particolare riferimento alle figure 4 e 8, con il numero 1 è indicato un motore elettrico assemblato secondo la presente invenzione.

La descrizione che segue farà esplicito riferimento ad un motore elettrico, ma si deve considerare che la stessa può riguardare anche altri tipi di macchine elettriche rotanti, come ad esempio i generatori di corrente, alternatori e simili.

Il motore 1 elettrico comprende, schematicamente, una carcassa 2 esterna delimitante un vano 2a di contenimento.

La carcassa 2 è definita da una parte sostanzialmente a tazza o contenitore 3 e da un coperchio 4 collegati fra di loro con dispositivi di collegamento di tipo noto e quindi non illustrati in dettaglio.

Un gruppo elettromagnetico definito da un gruppo 5 statore e da un gruppo 6 rotante, di tipo sostanzialmente noto, è alloggiato nella carcassa 2.

Il gruppo 6 rotante, girevole attorno ad un asse R, comprende un albero 7 uscente parzialmente all'esterno della carcassa 2.

Secondo quanto illustrato nella figura 8, il motore 1 mostrato è del tipo cosiddetto "bialbero” ovvero l'albero 7 e la carcassa 2 sono realizzati affinché l'albero 7 fuoriesca assialmente in corrispondenza della parte 3 a tazza e del coperchio 4.

Il motore 1 comprende dei mezzi 8 di supporto del gruppo 6 rotante disposti all’interno della carcassa 2.

In particolare, il gruppo 6 rotante è girevolmente vincolato alla parte 3 a tazza ed al coperchio 4 tramite, rispettivamente, dei cuscinetti 9, 10.

I cuscinetti 9, 10 sono bloccati al coperchio 4 e al contenitore 3 e l’albero 7 è inserito negli stessi.

II cuscinetto 9 è del tipo a tenuta per impedire infiltrazioni dall'esterno attraverso il cuscinetto 9 stesso.

Nel caso di motore 1 bialbero anche il cuscinetto 10 è preferibilmente del tipo a tenuta.

È opportuno osservare che il cuscinetto 9 è inserito in una relativa sede 9a ricavata nella parete 3a di fondo della parte 3 a tazza mentre il coperchio 4 presenta una sede 10a per il cuscinetto 10.

II cuscinetto 9 è bloccato nella sede 9a preferibilmente mediante cianfrinatura, come sarà di seguito meglio descritto.

Nella preferita forma realizzativa illustrata, inoltre, il motore 1 comprende un anello 20 di tenuta disposto fra il cuscinetto 9 e la parete 3a di fondo.

Preferibilmente inoltre, il motore 1 comprende una guarnizione 21, sostanzialmente tubolare, di tenuta disposta fra il cuscinetto 10 ed il coperchio 4.

La guarnizione 21 presenta un labbro 21 a interno disposto fra il cuscinetto 10 ed coperchio 4.

In pratica, la guarnizione 21 è inserita nella sede 10a ed il cuscinetto 10 è a sua volta inserito nella guarnizione 21, comprimendo il labbro 21 a interno contro il coperchio 4.

Con particolare riferimento alla figura 4 si osserva che il motore 1 comprende dei mezzi 11 di alimentazione del motore 1 stesso alloggiati all'interno della carcassa 2.

Nella forma realizzativa illustrata, i mezzi 11 di alimentazione sono definiti da un portaspazzole 12 di tipo sostanzialmente noto.

Si osservi che nell'esploso di figura 1 il portaspazzole 12 è omesso per semplicità illustrativa.

Con particolare riferimento alle figure 10, 11 e 12, il motore 1 comprende un elemento 28 isolante sostanzialmente discoidale disposto a protezione del coperchio 4 per evitare accidentali cortocircuiti fra i mezzi 11 di alimentazione e la carcassa 2.

In particolare, l'elemento 28 isolante è previsto nel caso i mezzi 11 di alimentazione comprendano spazzole, non illustrate nel dettaglio, alimentate tramite una rispettiva treccia metallica, anch’essa non illustrata, che può venire accidentalmente in contatto con il coperchio 4.

L’elemento 28 isolante presenta un foro 28a centrale che circonda la sede 10a del cuscinetto 10 ed un'apertura 28b per l'alimentazione dei mezzi 11 di alimentazione come sarà meglio descritto in seguito. E' opportuno osservare che, preferibilmente, la guarnizione 21 presenta un labbro 21 b esterno per trattenere l'elemento 28 isolante nella giusta posizione rispetto al coperchio 4 in particolare in corrispondenza dell'assemblaggio del coperchio 4 sulla parte 3 a tazza. La guarnizione 21 presenta, vantaggiosamente, una coppia di ispessimenti 21 c anulari per ottenere tenuta fra il cuscinetto 10 e la relativa sede 10a.

Per assicurare al motore 1 un'efficace tenuta agli agenti esterni, lo stesso è provvisto di una guarnizione 13 disposta fra il coperchio 4 e la parte 3 a tazza.

Con riferimento alle figure 1 , 4 e 8, la guarnizione 13 è preferibilmente del tipo illustrato nel citato documento W02005/034309 che qui si richiama integralmente a titolo esemplificativo e per completezza di descrizione.

In alternativa, la guarnizione 13 è direttamente stampata sul coperchio 4 per semplificare l'assemblaggio del motore 1, ovvero in una prima fase di stampaggio viene realizzato il coperchio 4, ed in una seconda fase di stampaggio la guarnizione 1 3 viene provvista sul coperchio 4.

Secondo quanto illustrato nella figura 9, in una differente forma realizzativa, un materiale 30 sigillante viene disposto fra coperchio 4 e la parte 3 a tazza per realizzare la tenuta fra gli stessi.

Nella forma realizzativa illustrata, il materiale 30 sigillante è predisposto sul coperchio 4 mentre, in forme realizzative alternative non illustrate, il materiale 30 è predisposto sul bordo del contenitore 3. Preferibilmente, il coperchio 4 presenta una culla 30a anulare opportunamente sagomata per ricevere il materiale 30 sigillante.

In una preferita forma realizzativa, il materiale 30 sigillante comprende una colla.

Vantaggiosamente, in una ulteriore forma realizzativa, il materiale 30 sigillante comprende un materiale poliuretanico.

In tal caso, una schiuma poliuretanica viene dosata nella culla 30a anulare. La schiuma polimerizza portando sostanzialmente alla formazione di una guarnizione presentante una superficie esterna impermeabile che racchiude un'anima schiumosa ammortizzante particolarmente vantaggiosa per recuperare giochi e tolleranze di chiusura del coperchio 4.

Con particolare riferimento alla figura 5, si osserva che l'albero 7 presenta una sede 14, sostanzialmente anulare, per una guarnizione 15 anulare di tenuta fra l’albero 7 ed il cuscinetto 9.

Secondo quanto illustrato nella figura 8, l’albero 7 presenta una seconda sede 16 anulare per una relativa guarnizione 17 sostanzialmente anulare.

Secondo quanto illustrato nella figura 3, il coperchio 4 presenta un’apertura 18 per il collegamento dei citati mezzi 11 di alimentazione con un cablaggio 19 esterno.

Preferibilmente, il motore 1 comprende un elemento 22 di interconnessione inserito nell’apertura 18 in corrispondenza del quale i mezzi 11 di alimentazione sono associati al cablaggio 19.

In particolare i mezzi 11 di alimentazione comprendono una coppia di pin 11 a, 11 b che risultano disposti nell’apertura 18 quando il coperchio 4 viene posizionato sulla parte 3 a tazza.

L'elemento 22 di interconnessione presenta una coppia di aperture 22a, 22b attraverso le quali i citati pin 11 a, 11 b fuoriescono dal coperchio 4.

Il cablaggio 19 viene associato ai pin 11a e 11 b, preferibilmente tramite saldatura.

Un elemento 23 di chiusura è inserito nell’apertura 18 per sigillare l'apertura 18 stessa, come sarà di seguito chiarito.

L'elemento 23 presenta un foro 24 per iniettare all’interno dell'apertura 18 un materiale sigillante.

E’ opportuno osservare che l'apertura 18 e l'elemento 23 di chiusura sono conformati in modo da consentire il passaggio del cablaggio 19 all'esterno della carcassa 2.

Il metodo per assemblare il motore 1 comprende le fasi di inserire il gruppo 5 statore all'interno della parte 3 a tazza e bloccarlo, in maniera nota relativamente alla stessa.

I mezzi 8 di supporto del gruppo 6 rotante, in particolare il cuscinetto 9, vengono bloccati nella parete 3a di fondo della parte 3 a tazza. II cuscinetto 9 viene inserito nella sede 9a insieme all'anello 20 di tenuta e bloccato mediante cianfrinatura della sede 9a stessa.

Il gruppo 6 rotante viene quindi inserito a N'interno della parte 3 a tazza in sostanziale corrispondenza del gruppo 5 statore.

In particolare l'albero 7 viene inserito attraverso il cuscinetto 9 e vincolato allo stesso.

E' importante osservare che la guarnizione 15, preferibilmente del tipo cosiddetto "o-ring”, essendo compressa nella sede 14 fra l’albero 7 ed il cuscinetto 9 assicura la tenuta agli agenti esterni al motore 1 dove l'albero 7 fuoriesce dalla carcassa 2.

Secondo quanto illustrato nella figura 8, in maniera sostanzialmente analoga, nel caso di motore 1 bialbero, la guarnizione 17 compressa nella rispettiva sede 16 fra l'albero 7 ed il cuscinetto 10 assicura la tenuta agli agenti esterni in corrispondenza del cuscinetto 10.

II portaspazzole 12 viene inserito nella parte 3 a tazza ed il coperchio 4 viene posizionato a chiusura della parte 3.

È importante osservare che, in questa fase, il coperchio 4 non viene bloccato alla parte 3 a tazza ma collocato nella posizione che assume a motore 1 ultimato e mantenuto nella stessa.

Si osservi che nel caso sia previsto il citato elemento 28 isolante lo stesso viene trattenuto nella giusta posizione dal labbro 21 b esterno della guarnizione 21.

Preferibilmente, con il motore 1 in quest’ultima configurazione vengono effettuate, in maniera sostanzialmente nota, alcune prove elettriche.

In particolare vengono provati i giri del motore, la rumorosità e la corrente assorbita.

Secondo quanto illustrato nella figura 6, con il coperchio 4 posizionato sopra la parte 3 a tazza e la carcassa 2 sostanzialmente chiusa, viene verificata l'ermeticità del motore 1.

L'ermeticità del motore viene preferibilmente verificata al termine delle prove elettriche.

L’ermeticità del motore 1 viene preferibilmente verificata sottoponendo la carcassa 2 e quindi il vano 2a ad una differenza di pressione rispetto all'ambiente esterno.

In particolare, l'ermeticità del motore 1 è verificata rilevando l’eventuale passaggio di un fluido tra l'ambiente esterno ed il vano 2a in seguito all'applicazione della suddetta differenza di pressione. Nella preferita forma realizzativa illustrata la fase di sottoporre il vano 2a ad una differenza di pressione viene realizzata soffiando un gas all’interno della carcassa 2 per portare la pressione nel vano 2a a valori maggiori rispetto all'ambiente esterno ovvero sottoponendo il vano 2a ad una sovrapressione rispetto all’ambiente esterno.

In particolare, dei mezzi 25 pneumatici, di tipo sostanzialmente noto, vengono posti in comunicazione di fluido con l'interno della carcassa 2.

Entrando maggiormente nel dettaglio, una campana 26 si appoggia al coperchio 4 in maniera ermetica ed i mezzi 25 pneumatici si impegnano a tenuta nell'apertura 18.

I mezzi 25 pneumatici soffiano un gas all'interno della carcassa 2 e qualora non si riscontrino fuoriuscite di gas dalla carcassa 2 stessa la tenuta del motore 1 risulta verificata.

Preferibilmente durante l'azione dei mezzi 25 pneumatici l’elemento 22 di interconnessione è inserito nell’apertura 18.

Vantaggiosamente, l'ermeticità del motore 1 può essere verificata mediante un’azione di aspirazione dall'interno della carcassa 2 verso l'esterno. I mezzi 25 pneumatici posti in comunicazione di fluido con il vano 2a aspirano sostanzialmente aria dal vano 2a fino a creare il vuoto nello stesso ovvero il vano 2a viene sottoposto ad una depressione rispetto all'ambiente esterno.

Se prolungando l'azione di aspirazione si verifica un passaggio di aria dall’ambiente esterno all'interno della carcassa 2, l’ermeticità non risulta verificata.

È opportuno osservare che la fase di verificare l’ermeticità del motore 1 e le prove elettriche possono essere effettuate in una stessa stazione di prova.

Preferibilmente, qualora le prove vengano effettuate manualmente da un operatore, le stesse vengono effettuate in una stessa stazione, ad esempio la stazione 27 illustrata nella figura 6.

Vantaggiosamente, in corrispondenza di un assemblaggio del motore I in una linea di produzione non illustrata, le prove elettriche e di ermeticità vengono effettuate in due stazioni distinte.

Terminate le prove la carcassa 2 viene chiusa ovvero il coperchio 4 e la parte 3 a tazza vengono relativamente bloccati in maniera sostanzialmente nota.

II cablaggio 19 viene saldato ai mezzi 11 di alimentazione in corrispondenza dell'elemento 22 di accoppiamento.

Terminato il bloccaggio del coperchio 4 sulla parte 3 a tazza e il collegamento del cablaggio 19 ai mezzi 11 di alimentazione, viene sigillata l’apertura 18.

L'elemento 23 di chiusura viene inserito nell’apertura 18 e incastrato nella stessa.

Secondo quanto illustrato schematicamente nella figura 7, il citato materiale sigillante, preferibilmente colla, viene quindi iniettato, in maniera sostanzialmente nota, nell'apertura 18 attraverso il foro 24 previsto nell’elemento 23 di chiusura.

Si osservi che l’elemento 22 di accoppiamento si comporta da elemento di raccolta per il materiale sigillante e l’apertura 18 viene completamente sigillata.

Preferibilmente una ulteriore verifica dell'ermeticità del motore 1 è vantaggiosamente fattibile a montaggio ultimato, in particolare nel caso di impiego del coperchio 4a portaspazzole.

In questo caso il coperchio 4a, provvisto del materiale 30 sigillante, preferibilmente colla, viene posto a chiusura del contenitore 3.

II motore 1 viene immerso in un liquido di prova per poi verificare il passaggio del liquido all'interno del vano 2a.

Preferibilmente, la tenuta del motore 1 verificata in seguito a transitori termici.

Il motore 1 viene scaldato e successivamente immerso nel liquido di prova.

Preferibilmente, il motore 1 , una volta raffreddato, viene nuovamente riscaldato per poi essere immerso nel fluido che non deve penetrare all'interno del motore 1 in seguito alle dilatazioni termiche dovute agli sbalzi di temperatura.

Tale procedura è ripetibile più volte secondo necessità.

E' opportuno osservare che la verifica dell'ermeticità mediante immersione nel fluido di prova è fattibile con qualsiasi tipologia di motore 1. Con particolare riferimento alle figure 13, 14 e 15, è opportuno osservare che la verifica dell'ermeticità mediante immersione nel fluido di prova è vantaggiosamente effettuabile su motori 1 comprendenti il coperchio 4 stampato avente altresì funzione di supporto del portaspazzole 12. Tale coperchio 4 stampato e comprensivo del portaspazzole 12 sarà indicato nel seguito, per semplicità, coperchio 4a portaspazzole.

Tali motori sono sprovvisti di aperture di accesso al vano 2a in quanto nel coperchio 4a portaspazzole è sostanzialmente previsto uno spinotto 29 per il collegamento, in maniera sostanzialmente nota, del coperchio 4a con il citato cablaggio 19 esterno.

È opportuno osservare che in tali motori la tenuta fra il coperchio 4a portaspazzole ed il contenitore 3 è preferibilmente ottenuta mediante il citato materiale 30 sigillante.

Preferibilmente, il materiale 30 sigillante adoperato con il coperchio 4a portaspazzole comprende una colla.

In una ulteriore forma realizzativa il materiale 30 sigillante comprende un materiale siliconico o un materiale poliuretanico.

Preferibilmente, il materiale 30 sigillante viene direttamente depositato sul coperchio 4a al termine dello stampaggio dello stesso.

Vantaggiosamente, in una forma realizzativa alternativa non illustrata, il coperchio 4a portaspazzole è chiuso sulla parte 3 a tazza previa interposizione di una relativa guarnizione, oltre al citato materiale sigillante.

Vantaggiosamente, la citata guarnizione è provvista sul coperchio 4a portaspazzole per stampaggio ovvero una il coperchio 4a portaspazzole viene ottenuto in una prima fase di stampaggio ed in una seconda fase di stampaggio viene provvista sullo stesso la citata guarnizione.

L’invenzione consegue importanti vantaggi.

Grazie in particolare alla prova di ermeticità effettuata con mezzi pneumatici la tenuta del motore, dovuta alle guarnizioni sull'albero, alla guarnizione fra coperchio e parte a tazza e ad i particolari cuscinetti utilizzati è efficacemente verificata.

Tale fase è facilmente eseguibile e pertanto relativamente economica. Ulteriori garanzie di tenuta sono suffragate dalle prove in seguito a transitori termici che possono eventualmente essere effettuate sul motore.

L'invenzione così descritta può essere oggetto di modifiche e varianti senza per questo allontanarsi dall'ambito del concetto inventivo come definito dalle rivendicazioni.

Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (27)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per assemblare un motore elettrico comprendente una carcassa (2) delimitante un vano (2a) di contenimento di un gruppo elettro-magnetico (5, 6) definito da un gruppo (5) statore ed un gruppo rotante (6), detta carcassa (2) comprendendo una parte sostanzialmente a tazza o contenitore (3) ed un coperchio (4, 4a) di chiusura, detto metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di verificare l'ermeticità di detto motore sottoponendo detto vano (2a) di contenimento ad una differenza di pressione rispetto all'ambiente esterno.
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase di verificare l'ermeticità di detto motore comprende la fase di verificare il passaggio di un fluido tra l'ambiente esterno e detto vano (2a) o viceversa.
3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: inserire detto gruppo (5) statore all'interno di detto contenitore (3); bloccare detto gruppo (5) statore relativamente a detto contenitore (3); predisporre dei mezzi (8) di supporto di detto gruppo (6) rotante in detta carcassa (2); inserire detto gruppo (6) rotante all’interno di detto contenitore (3) in sostanziale corrispondenza di detto gruppo (5) statore, detto gruppo (6) rotante essendo in particolare vincolato a detti mezzi (8) di supporto; associare dei mezzi (11) di alimentazione a detto gruppo (5, 6) elettro-magnetico; predisporre dei mezzi (13, 30) di tenuta fra detto coperchio (4, 4a) e detto contenitore (3); associare detto coperchio (4, 4a) a detto contenitore (3).
4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detta fase di sottoporre detto vano (2a) di contenimento ad una differenza di pressione comprende la fase di soffiare un gas all'interno di detta carcassa (2) per realizzare in detto vano (2a) una sovrapressione rispetto aN'ambiente esterno.
5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzato dal fatto che detta fase di sottoporre detto vano (2a) di contenimento ad una differenza di pressione comprende la fase di aspirare u n gas dall'interno di detta carcassa (2) per realizzare in detto vano (2a) una depressione rispetto all'ambiente esterno.
6. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detta fase di sottoporre detto vano (2a) di contenimento ad una differenza di pressione comprende la fase di porre detto vano (2a) in comunicazione di fluido con dei mezzi (25) pneumatici attraverso un’apertura (18) in detta carcassa (2).
7. 7. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, caratterizzato dal fatto che detta fase di sottoporre detto vano (2a) di contenimento ad una differenza di pressione comprende la fase di immergere detto motore in un liquido di prova, detta fase di verificare il passaggio di un fluido tra l’ambiente esterno e detto vano (2a) comprendendo in particolare la fase di verificare il passaggio di detto fluido di prova in detto vano (2a).
8. 8. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che detta fase d i verificare l'ermeticità d i detto motore avviene in sostanziale corrispondenza di transitori di temperatura ai quali è sottoposto detto motore.
9. 9. Metodo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta apertura (18) è prevista per connettere un cablaggio (19) esterno a detti mezzi (11) di alimentazione.
10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di inserire in detta apertura (18) un elemento (22) di interconnessione in corrispondenza del quale detti mezzi (11) di alimentazione sono connessi a detto cablaggio (19).
11. 11. Metodo secondo la rivendicazione 9 o 10, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di sigillare detta apertura (18) in particolare al termine di detta fase di verificare l'ermeticità di detto motore.
12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detta fase di sigillare comprende la fase di applicare un elemento (23) di chiusura a detta apertura (18), detto elemento d i chiusura consentendo in particolare il passaggio di detto cablaggio (19).
13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detta fase di applicare un elemento (23) di chiusura a detta apertura (18) comprende la fase di inserire almeno parzialmente detto elemento (23) di chiusura in detta apertura (18).
14. 14. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, caratterizzato dal fatto che detta fase di sigillare comprende la fase di iniettare un materiale sigillante, preferibilmente colla, in detta apertura (18), in particolare attraverso un foro (24) previsto in detto elemento (23) di chiusura.
15. 15. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 14, caratterizzato dal fatto che detta fase di predisporre mezzi (8) di supporto di detto gruppo (6) rotante in detta carcassa (2) comprende la fase di associare a detto contenitore (3) un cuscinetto (9) a tenuta stagna provvisto di un relativo anello (20) di tenuta in una sede (9a) opportunamente ricavata in una parete (3a) di fondo di detta carcassa (2).
16. 16. Metodo secondo la rivendicazione 11 , caratterizzato dal fatto di comprendere le fasi di: predisporre su detto albero (7) una sede (14, 16) sostanzialmente anulare; inserire in detta sede (14, 16) una guarnizione (17, 15) sostanzialmente anulare, detta guarnizione (15, 17) essendo prevista per fare tenuta fra detto albero (7) e detto cuscinetto (9, 10).
17. 17. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 16, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di bloccare detto coperchio (4, 4a) a detto contenitore (3).
18. 18. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 17, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (13, 30) di tenuta comprendono una guarnizione (13) disposta fra detto coperchio (4, 4a) e detto contenitore (3).
19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detta guarnizione (13) è stampata su detto coperchio (4, 4a), detto coperchio (4, 4a) essendo preferibilmente ottenuto in una prima fase di stampaggio e detta guarnizione (13) in una seconda fase di stampaggio.
20. 20. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3 a 19, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (13, 30) di tenuta comprendono un materiale (30) sigillante disposto fra detto coperchio (4, 4a) e detto contenitore (3).
21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detto materiale (30) sigillante è elastomerico o siliconico.
22. 22. Metodo secondo la rivendicazione 21 , caratterizzato dal fatto di comprendere la fase di dosare detto materiale (30) elastomerico o siliconico su detto coperchio (4, 4a), detto coperchio (4, 4a) essendo in particolare realizzato almeno parzialmente in corpo unico per stampaggio con detti mezzi (11 ) di alimentazione a definire un coperchio (4a) portaspazzole.
23. 23. Metodo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (13, 30) d i tenuta comprendono un materiale (30) sigillante poliuretanico.
24. 24. Motore elettrico comprendente: una carcassa (2) esterna definita da una parte sostanzialmente a tazza o contenitore (3) e da almeno un coperchio (4, 4a); un gruppo (5) statore ed un gruppo (6) rotante alloggiati in detta carcassa, detto gruppo (6) rotante comprendendo un albero (7) uscente parzialmente all'esterno di detta carcassa (2); mezzi (8) di supporto operativamente attivi fra detto gruppo (6) rotante e detta carcassa (2) per vincolare girevolmente detto gruppo (6) rotante, in particolare detto albero (7), a detta carcassa (2); mezzi (11) di alimentazione di detto gruppo (5) statore o di detto gruppo (6) rotante inseriti in detta carcassa (2); mezzi (13, 30) di tenuta disposti fra detto coperchio (4, 4a) e detta parte (3) sostanzialmente a tazza, caratterizzato dal fatto che detto albero (7) presenta almeno una sede (14, 16) di alloggiamento per una guarnizione (15, 17) anulare di tenuta fra detto albero (7) e detti mezzi (8) di supporto, detta carcassa (2) presentando una sede (9a) per detti mezzi (8) di supporto definiti da un cuscinetto (9, 10) , detta guarnizione (15, 17) anulare di tenuta essendo disposta fra detto albero (7) e detto cuscinetto (9, 10).
25. 25. Motore secondo la rivendicazione 24, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (13, 30) d i tenuta comprendono un materiale (30) sigillante.
26. 26. Motore secondo la rivendicazione 25, caratterizzato dal fatto che detto materiale (30) sigillante è elastomerico o siliconico, detto coperchio (4, 4a) essendo in particolare realizzato in corpo unico per stampaggio con una parte di detti mezzi (11) di alimentazione a definire un coperchio (4a) portaspazzole preferibilmente in materiale plastico.
27. 27. Metodo per assemblare un motore elettrico e motore elettrico ottenuto con tale metodo secondo le rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gli accennati scopi.