ITBO20000345A1 - Metodo per la sterilizzazione di condotti di alimentazione di fluidoa strumenti medici , ed in particolare odontoiatrici . - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:

METODO PER LA STERILIZZAZIONE DI CONDOTTI DI AUMENTAZIONE DI FLUIDO A STRUMENTI MEDICI. ED IN PARTICOLARE ODONTOIATRICI.

Il presente trovato concerne un metodo per la sterilizzazione di condotti di alimentazione di fluido a strumenti medici, ed in particolare odontoiatrici.

Nel campo della realizzazione di apparecchiature dentistiche, uno degli elementi fondamentali, se non il "cuore", dell'apparecchiatura è il sistema idrico - pneumatico che permette, dal lato idrico, l'alimentazione di fluidi ad utenze - uomo (manipoli e bicchiere con acqua o liquido fisiologico) ed a gruppi di semplice consumo, come una sputacchiera con acqua di risciacquo e, dal lato pneumatico, l'attivazione di attrezzature operative (vedi manipoli con aria spray, aria di raffreddamento ed aria motore).

Con il tempo e l'aumentare sia delle esigenze igieniche richieste, sia deila "delicatezza" tecnica delle attrezzature poste su tali riuniti, si sono cercate soluzioni tali da permettere, oltre ad un sicuro e duraturo funzionamento di tali circuiti, la garanzia di poter sempre mantenere il sistema in una situazione altamente "asettica" dei condotti sia durante le sedute che durante i cambi seduta. A conferma di tutto ciò, e partendo da una strutturazione della circuiteria che prevede un primo ramo generale di alimentazione di acqua da una rete idrica, ed un secondo ramo generale di alimentazione di aria in pressione da una fonte esterna (compressore), ognuna delle quali prevede una pluralità di ramificazioni sfocianti in corrispondenza delle suddette attrezzature operative od accessorie, sono stati studiati vari sistemi, differenziati concettualmente anche in funzione del loro scopo, inerenti a metodologie ed apparecchiature ideate per cercare di migliorare la funzionalità e la disinfezione di tali circuiti, o meglio di parte di essi.

In particolare, nella presente trattazione, si focalizzerà l’attenzione sulla circuiteria idrica, la quale viene trattata igienicamente, attraverso due filosofie di disinfezione che prevedono l'aggiunta fisica di attrezzature alla suddetta struttura di base del circuito, e di cui una a ciclo continuo ed una a ciclo discontinuo: nelle pubblicazioni DE -3.028.550 e DE - 3.611.329 si cerca di ovviare a questo problema tramite apparecchiature comprendenti un serbatoio di liquido disinfettante collegato ad un mezzo dosatore dello stesso all'interno dei condotti di alimentazione di fluido alle attrezzature del riunito, in modo da alimentare il circuito idrico con acqua disinfettata in funzione della quantità d'acqua richiesta dalle attrezzature stesse.

Le soluzioni invece che prevedono l'utilizzo della tecnica di disinfezione/sterilizzazione discontinua, come illustrato nelle pubblicazioni EP - 111.249 e EP - 317.521 (quest'ultima della stessa Richiedente), operano la chiusura dell'alimentazione di acqua alla rete ed, attraverso una ramificazione "dedicata" dotata di serbatoio indipendente, immettono del liquido sterilizzante nei condotti di acqua alimentanti i manipoli operativi; dopo un certo periodo, impostato in funzione della qualità della disinfezione/sterilizzazione richiesta e delle caratteristiche del liquido, il circuito viene riaperto e svuotato del contenuto di liquido sterilizzante.

La fase di scarico del liquido sterilizzante avviene tramite afflusso di acqua proveniente dal circuito generale ed apertura delle valvole di comando sui manipoli in modo da espellere il liquido sterilizzante in un apposito scarico e, contemporaneamente, effettuare il risciacquo del circuito.

Tale metodologia, applicata da tempo sui riuniti dentali, si è dimostrata estremamente valida dal punto di vista della praticità, ma la Richiedente, sempre sensibilizzata nella ricerca di miglioramenti nella fase di igienizzazione e post-igienizzazione, ha pensato di elevare ulteriormente la barriera di sicurezza variando sensibilmente la fase di sterilizzazione, ed in particolare cercando di rendere più sicura ed igienica la fase di svuotamento dei circuiti da parte del liquido sterilizzante. In pratica si è verificato che il mantenimento di una condizione sterile dei condotti non è garantita nel momento in cui vi è un afflusso di acqua dal condotto generale, non sterile: ciò può, quindi, compromettere, almeno parzialmente, tale condizione.

Questo parametro di sterilizzazione risulta importante nel momento in cui è necessario utilizzare un liquido fisiologico per un trattamento su un paziente: il liquido, infatti, verrebbe immesso nei condotti in condizione di parziale e non completa condizione sterile, vanificando in parte il ciclo di sterilizzazione effettuato.

Lo scopo, quindi, del presente trovato è quello di ottenere un mantenimento costante, ed il più a lungo possibile, di una condizione di massima igienicità dei condotti idrici del riunito.

L'invenzione, quale essa è caratterizzata dalle rivendicazioni, risolve il problema di fornire un metodo per la sterilizzazione di condotti di alimentazione di fluido a strumenti medici, ed in particolare a manipoli odontoiatrici in riuniti dentali, comprendente una rimozione dei manipoli dalle rispettive posizioni di riposo ed inserimento degli stessi in un contenitore di raccolta; una alimentazione di un liquido sterilizzante in ciascuno dei condotti di alimentazione per un predeterminato tempo; un deflusso del liquido sterilizzante dai condotti di alimentazione attraverso i manipoli; quest’ultima fase di deflusso del liquido sterilizzante è definita da una fase di risciaquo effettuata tramite l’invio, all'interno dei condotti di alimentazione, di un fluido sterile alimentabile da un secondo ramo indipendente dal circuito di rete.

Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sottoriportate ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento al disegno allegato, che ne rappresenta una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:

la figura 1 illustra uno schema di una parte dei circuiti idrici di un riunito in cui è realizzabile il metodo conformemente al presente trovato.

Conformemente alla figura del disegno allegato, il metodo in oggetto è utilizzabile per la sterilizzazione / disinfezione di condotti di alimentazione di fluidi a strumenti medici, ed in particolare a manipoli odontoiatrici in riuniti dentali.

Questi manipoli sono indicati con 1 e genericamente illustrati, in quanto di tipo ampiamente noto, quali un micromotore, una turbina, un bisturi, un ablatore, una siringa (indicata con 1s) ecc..

Il riunito comprende, tra l’altro, un circuito idrico 2 di alimentazione fluido (acqua) proveniente da un circuito 3 di rete, circuito 2 idrico che si suddivide in tante diramazioni, 2s, 2a, 2b, 2c corrispondenti ad ogni manipolo 1 presente sui riunito e necessitante di alimentazione di fluidi.

Su ogni diramazione 2s, 2a, 2b e 2c è presente un relativo primo mezzo 4 di intercettazione, in pratica una valvola, per permettere l’afflusso di fluido quando richiesto.

Il metodo illustrato nella unita figura 1 viene rappresentato attraverso una struttura dei circuiti e delle relative fasi riferita alla soluzione illustrata nel brevetto EP - 317.521 della stessa Richiendente, ma ciò senza limitare la portata inventiva che può essere ampliata a circuiti di tipo più o meno semplificato di quello illustrato.

Il metodo, essenzialmente, comprende almeno le fasi di:

rimozione dei manipoli 1 dalle rispettive posizioni di riposo ed inserimento degli stessi in un contenitore 5 di raccolta;

alimentazione di un liquido sterilizzante / disinfettante in ciascuna delle diramazioni 2s, 2a, 2b e 2c del circuito 2 di alimentazione per il tramite (nel caso illustrato) di un primo ramo 6, indipendente dal circuito 2 generale e tramite una relativa valvola 6v, e sfodante almeno nelle diramazioni 2a, 2b e 2c (vedi freccia F1) o confluente nello stesso circuito;

deflusso del liquido sterilizzante / disinfettante almeno dalle diramazioni 2a, 2b e 2c del circuito 2 di alimentazione attraverso i citati manipoli 1 ed all'interno del sopra citato contenitore 5.

Questa fase di deflusso del liquido sterilizzante / disinfettante è definita tramite una fase di risciacquo vero e proprio effettuato attraverso l'invio, all’interno della linea idrica e nelle diramazioni 2a, 2b e 2c del circuito 2 di alimentazione, di un fluido sterile alimentabile dallo stesso primo ramo 6 o, preferenzialmente, da un secondo ramo 7 (vedi freccia F2) indipendente dal citato primo ramo 6 e dal circuito 3 generale di rete.

Come osservabile nella figura 1, la metodologia prevede anche, nel caso particolare illustrato, una disattivazione dei primi mezzi 4 di intercettazione con mantenimento di una configurazione di chiusura delle diramazioni 2a, 2b e 2c del circuito 2 di alimentazione almeno in corrispondenza dei primi mezzi 4 di intercettazione (cioè a valle degli stessi rispetto al verso F di alimentazione) prima della fase di afflusso del liquido sterilizzante / disinfettante.

Preferenzialmente, rinvio del fluido sterile è effettuato per un tempo preordinato ed almeno sufficiente a permettere il completo deflusso del liquido sterilizzante / disinfettante ed il risciacquo completo di tutto il circuito 2 (oltre alle diramazioni 2s, 2a, 2b e 2c presenti) interessato dal flusso di sterilizzazione / disinfezione, sempre attraverso lo scarico dai manipoli 1 disposti all’interno del contenitore 5.

Successivamente all’afflusso del fluido sterile, con conseguente deflusso dal circuito 2 del liquido sterilizzante / disinfettante, può essere ripristinata l’alimentazione nel circuito 2 di fluido di utilizzo dal citato circuito 3 di rete, con conseguente deflusso del fluido sterile e relativa riattivazione dei mezzi 4 di intercettazione (quest’ultima operazione effettuata nel caso specifico illustrato).

In alternativa, può essere previsto l’afflusso di un liquido fisiologico, alternativo al fluido di rete 3 ed al fluido sterile, attraverso la presenza di un terzo ramo 8, indipendente e provvisto di un relativo terzo serbatoio 8a, e collegato al circuito 2, il quale permette il deflusso del fluido sterile per poi rimanere nel circuito 2 stesso per essere utilizzato durante la seduta (vedi freccia F3).

Una ulteriore e più semplice alternativa è quella di mantenre l'alimentazione del circuito 2 con lo stesso fluido sterile, attraverso il primo ramo 6 od il secondo ramo 7, per essere utilizzato durante la seduta. Ciò può essere realizzato, eventualmente, dotando il secondo ramo 7 di una sottodiramazione 7a sfociante a monte del primo ramo 6 - sempre riferita al flusso F ed in relazione alla soluzione illustrata con serbatoio indipendente - da dove proviene il liquido sterilizzante / disinfettante oppure direttamente proveniente dal primo ramo 6: in tal modo dopo la fase di deflusso del medesimo liquido sterilizzante / disinfettante e di risciacquo, e la chiusura del primo ramo 6, viene aperta la sottodiramazione 7a per far affluire il fluido sterile con continuità nel circuito 2.

Come osservabile nella unita figura 1, il fluido sterile viene alimentato da un apposito secondo serbatoio 9 disposto sul riunito ed asportabile dallo stesso per poter, eventualmente, intercambiare il liquido utilizzato e sterilizzare il serbatoio 9 stesso, se lo stesso non è del tipo monouso.

11 riunito dentale, indicato con 100, attuante tale metodologia comprende, quindi, almeno un primo ramo 6, indipendente ed efferente nel circuito 2 e almeno nelle sue diramazioni 2a, 2b, 2c; questo primo ramo 6 può alimentare, quando richiesto e tramite un secondo mezzo di intercettazione 6v, il liquido sterilizzante / disinfettante contenuto in un apposito primo serbatoio 6a e, successivamente, previa sostituzione del primo serbatoio 6a con il citato secondo serbatoio 9, asportabile (vedi tratto discontinuo in figura 1), ricambiabile e/o sterilizzabile, alimentante il citato fluido sterile di risciacquo ed, eventualmente, di utilizzo in seduta come fluido alternativo.

In alternativa, il riunito 100 può comprendere un secondo ramo 7, parallelo al citato primo ramo 6, provvisto del secondo serbatoio 9 di fluido sterile (coesistente con il primo serbatoio 6a di liquido sterilizzante / disinfettante) ed alimentante, tramite un relativo terzo mezzo 10 di intercettazione, il primo ramo 6 a valle del citato primo serbatoio 6a per poter effettuare un risciacquo completo del circuito 2 idrico con contemporaneo deflusso del liquido sterilizzante / disinfettante.

Questo secondo ramo 7 è alimentato dal citato secondo serbatoio 9 contenente il fluido sterile, disposto direttamente sul riunito 100, e di tipo, preferenzialmente, asportabile ed intercambiabile, o come detto, sterilizzabile se non di tipo monouso.

Il secondo ramo 7 può essere provvisto di una sottodiramazione 7a, sfociante a monte del punto di confluenza tra il primo ramo 6 ed il circuito 2 idrico e relative diramazioni 2s, 2a, 2b e 2c, ed attivabile, tramite apposita valvola 11, in modo da permettere il completo risciacquo del circuito medesimo e l’utilizzo del fluido sterile come fluido di utilizzo in seduta.

Nell’unita figura è anche visibile il terzo serbatoio 8a contenente un liquido fisiologico alimentante la citata terza diramazione 8 confluente nel circuito 2 idrico, in alternativa al fluido sterile. Ovviamente, trattandosi di serbatoi intercambiabili monouso o sterilizzabili, questo terzo serbatoio 8a può essere inserito in uno dei due rami 6 o 7 precedenti (in sostituzione del primo o del secondo serbatoio 6a o 9) senza con ciò limitare la portata inventiva della soluzione in oggetto.

Tutte le configurazioni ora descritte permettono rimmediato utilizzo, al termine del processo di sterilizzazione dei circuiti, dello stesso fluido sterile impiegato per il risciacquo, quale fluido sterile di alimentazione agli spray dei manipoli 1 durante la seduta, permettendo, quindi, di convogliare il fluido sterile lungo un circuito perfettamente sterilizzato.

Il metodo così strutturato raggiunge, quindi, gli scopi prefissati grazie ad una semplice variazione della fase di deflusso o risciacquo del liquido sterilizzante effettuata mediante afflusso di un fluido sterile nel circuito di alimentazione appena sterilizzato, mantenendo così una elevata asepsi del circuito e del fluido successivamente erogato durante la seduta.

Vantaggiosamente, questo fluido sterile può essere utilizzato anche come fluido di utenza per la seduta dentistica o, in alternativa, essere successivamente sostituito da un fluido fisiologico o dal fluido proveniente dal circuito d’utenza.

Tale variazione nella metodologia comporta poche varianti sul riunito, cioè l'aggiunta, eventualmente, di un ulteriore ramo di alimentazione del fluido sterile che non influisce sulla struttura di base del riunito medesimo.

Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti neH'ambito del concetto inventivo. Inoltre, tutti i dettagli possono essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la sterilizzazione / disinfezione di condotti di alimentazione di fluidi a strumenti medici, ed in particolare a manipoli (1) odontoiatrici in riuniti dentali comprendenti, tra l'altro, un circuito idrico (2) di alimentazione fluido, proveniente da un circuito (3) di rete, per ogni detto manipolo (1) provvisto di un relativo primo mezzo (4) di intercettazione; metodo comprendente almeno le fasi di: rimozione di detti manipoli (1) dalle rispettive posizioni di riposo ed inserimento degli stessi in un contenitore (5) di raccolta; alimentazione di un liquido sterilizzante / disinfettante in ciascuno di detti circuiti (2) di alimentazione per un predeterminato tempo; deflusso di detto liquido sterilizzante / disinfettante da detti circuiti (2) di alimentazione attraverso detti manipoli (1), caratterizzato dai fatto che detta fase di deflusso di detto liquido sterilizzante / disinfettante è definita da una fase di risciacquo effettuata tramite l'invio, all’interno di detti circuiti (2) di alimentazione, di un fluido sterile alimentabile da un secondo ramo (7) indipendente da detto circuito (3) di rete.
2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detta fase di risciacquo di detto fluido sterile è effettuato per un tempo preordinato almeno sufficiente a permettere il completo deflusso di detto liquido sterilizzante / disinfettante da detti circuiti (2) idrici, e comunque a permettere un completo risciacquo di detti circuiti (2) idrici.
3. 3. Metodo secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto di comprendere, successivamente a detta fase di rimozione di detti manipoli (1): una fase di disattivazione di detti primi mezzi (4) di intercettazione con mantenimento di una configurazione di chiusura di detti circuiti (2) di alimentazione almeno in corrispondenza di detti primi mezzi (4) di intercettazione; una fase alimentazione di detto liquido sterilizzante / disinfettante in ciascuno di detti circuiti (2) di alimentazione per il tramite di un primo ramo (6) indipendente da questi ultimi circuiti (2) e sfociante negli stessi a valle di detti mezzi (4) di intercettazione; - una fase di risciaquo di detti circuiti (2) e deflusso di detto liquido sterilizzante / disinfettante da detti circuiti (2) di alimentazione attraverso detti manipoli (1), effettuata tramite l’invio, all’interno di detti circuiti (2) di alimentazione, di un fluido sterile aumentabile da un secondo ramo (7) indipendente da detto primo ramo (6) e da detto circuito (3) di rete.
4. 4. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che, successivamente a detto afflusso di detto fluido sterile, è previsto l'afflusso di fluido d’utenza da detto circuito (3) di rete.
5. 5. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che, successivamente a detto afflusso di detto fluido sterile, è previsto l’afflusso di un fluido fisiologico proveniente da un terzo ramo (8), indipendente, e collegato a detti circuiti (2).
6. 6. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto fluido sterile viene alimentato da un serbatoio (9) disposto su detto riunito ed asportabile dallo stesso riunito.
7. 7. Metodo secondo le rivendicazioni 1 , 2, 3 e 6, caratterizzato dal fatto che detto fluido sterile risulta utilizzabile come fluido per il trattamento su un paziente.
8. 8. Riunito dentale comprendente, tra l'altro, almeno un circuito idrico (2) di alimentazione generale di un fluido, proveniente da un circuito (3) di rete, per ogni manipolo (1) od accessorio dentale presente su detto riunito (100); ogni detto manipolo (1) essendo provvisto di relativi primi mezzi (4) di intercettazione di detto fluido; entro detti circuiti idrici (2) sfociando almeno un primo ramo (6) indipendente ed alimentante, quando richiesto, un fluido sterilizzante / disinfettante all’interno di detti circuiti (2) idrici, detto riunito essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi (7, 9) di alimentazione di un fluido sterile atto a permettere almeno un risciacquo di detti circuiti (2) idrici con relativo deflusso di detto liquido sterilizzante / disinfettante.
9. 9. Riunito secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione comprendono almeno un secondo ramo (7), indipendente da detto circuito di rete (1) e da detti circuiti idrici (2), efferente in detto primo ramo (6) ed alimentante, quando richiesto, detto fluido sterile in detto primo ramo (6) e, successivamente, in detti circuiti idrici (2).
10. 10. Riunito secondo la rivendicazione 8, in cui detto primo ramo (6) è provvisto di un primo serbatoio (6a) contenente detto liquido sterilizzante / disinfettante, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di alimentazione comprendono un secondo serbatoio (9) di fluido sterile collegabile a detto primo ramo (6) in sostituzione di detto primo serbatoio (6a).
11. 11. Riunito secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto secondo ramo (7) è alimentato da un secondo serbatoio (9) contenente detto fluido sterile e disposto su detto riunito (100).
12. 12. Riunito secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto serbatoio (9) è asportabile ed intercambiabile.
13. 13. Riunito secondo le rivendicazioni da 9, 11 e 12, caratterizzato dal fatto di comprendere una sottodiramazione (7a) di detto secondo ramo (7) sfociante in detto circuito (2) a monte rispetto al punto di confluenza tra detto primo ramo (6) e detti circuiti (2) idrici ed atta a permettere l’alimentazione di detto fluido sterile all’interno di detti circuiti (2) idrici in modo da sostituire, quando richiesto, detto fluido d’utenza proveniente da detto condotto generale (3) di alimentazione.
14. 14. Metodo secondo le rivendicazioni da 1 a 7 e riunito secondo le rivendicazioni da 8 a 13 e secondo quanto descritto ed illustrato con riferimento alle figure degli uniti disegni e per gii accennati scopi.