ITBL20090022A1 - Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
dell’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: “MONTATURA DI OCCHIALE CON ASTINE INTERCAMBIABILI AD INNESTO RAPIDO ”
Forma oggetto della presente innovazione una montatura di occhiale avente la possibilità di sostituire rapidamente e facilmente le astine, rispetto ad ogni possibile forma di frontale di sostegno delle lenti, applicando, tra le astine intercambiabili messe a disposizione, quella che in ogni circostanza di realizzazione, di manutenzione o d’uso degli stessi occhiali è la più adatta. Caratteristica principale della presente innovazione è quella di prevedere la realizzazione di una montatura di occhiali, dotata di un frontale di sostegno delle lenti, il quale può assumere ogni forma o modello per il loro supporto e posizionamento, detto frontale avendo le sue estremità laterali o musetti che sono incernierati ad un rispettivo spezzone iniziale di astina che è innestabile in uno spezzone finale di astina, per mezzo di un gambo con lamina flessibile, detto gambo con lamina essendo ricavato su uno dei due spezzoni ed essendo atto ad alloggiarsi nella cavità dell’altro spezzone di astina, in modo tale che il bordo libero di detta lamina flessibile si porti in battuta su di una finestra della cavità in cui è inserita con il suo gambo, per rimanere amovibilmente impegnata quindi formare un’astina solida e ad elementi intercambiabili, potendo essere disinserita e sostituita, per leggera trazione dei due spezzoni, previa pressione su detto bordo della stessa lamina.
L’uso degli occhiali, non solo in funzione di presidio per la vista o per la protezione degli occhi ma anche come elemento estetico di personalizzazione e di accurata immagine della persona, è ormai divenuto un fattore assolutamente non trascurabile nella produzione e nel commercio degli stessi occhiali.
Tale aspetto estetico si compendia sostanzialmente nella realizzazione di montature di occhiali aventi frontali ed astine realizzati nelle forme, nei colori o decorazioni più fantasiose e con materiali più diversi, naturalmente nei limiti della loro funzionalità, rispetto agli scopi visivi o protettivi per i quali detti occhiali sono usati da un numero sempre crescente di persone che, pur dovendo indossare gli occhiali, sono sempre più attenti alla cura della loro immagine.
In particolare, per il sostegno delle lenti sono stati realizzati dei frontali tradizionali, dotati di cerchielli di un loro contenimento, i quali cerchielli sono uniti tra loro da un ponte intermedio con cui formano corpo unico, e che sono associati alle astine per mezzo di estremità laterali che ne consentono l’incernieramento, per la loro movimentazione ed applicazione sul viso.
Sono poi stati realizzati dei frontali di occhiali che sono sostanzialmente costituiti da una copia di ciliari, generalmente disposti sulla parte superiore delle lenti, i quali sono uniti tra loro da un ponte intermedio e trattengono le lenti per mezzo di un opportuno filo di nylon le cui estremità sono annodate o comunque fissate alle estremità degli stessi ciliari, detti ciliari avendo le estremità esterne che sono sagomate in modo tale da potersi unire alla rispettiva astina, per mezzo di tradizionali elementi di cerniera.
Sono ancora noti dei frontali di occhiali che sono del tutto privi di cerchielli o ciliari di sostegno delle lenti, essendo le stesse lenti tra loro unite direttamente da un ponte intermedio e rese solidali con dei musetti o elementi esterni di incernieramento delle rispettive astine, per soluzioni così dette a tre pezzi.
Secondo la tecnica più attuale, tutti questi ed altri tipi di frontale di occhiale, ad esempio in filo metallico o in lamiera tranciata, sono realizzati in modo da presentare forme, colori e materiali più diversi, per determinare corrispondenti diversi modelli di occhiale, oltre che con astine, pure realizzate in forme, colori e materiali più diversi, per aumentare la gamma dei modelli di occhiale disponibile e soddisfare così ogni esigenza estetica individuale.
Per accrescere ulteriormente tale gamma, sono state realizzate delle astine che presentano dei rivestimenti intercambiabili, tali rivestimenti essendo applicati alla singola astina ad esempio per avvitamento o per alloggiamento in opportuni vani. In ogni caso, queste soluzioni decorative sono attuabili solo dall’ottico o da persona esperta e dotata di particolare attrezzatura, ma non dalla singola persona che usa gli occhiali.
Sempre con lo scopo di accrescere la diversità di modelli di occhiale, è stato ideato un tipo di montatura di occhiale, da realizzare in più colori o forme, nella quale montatura una coppia di astine sono incernierate ad una barra frontale con sezione ad “U”, nella cui cavità si rendono intercambiabili uno o più frontali, i quali sono già associati alle rispettive lenti, secondo l’insegnamento del brevetto AMY n. FR 2.690.759 del 1993.
Questa soluzione non ha trovato un grande divulgazione, per la difficoltà pratica che ha un normale utilizzatore di abbinare un frontale con i rispettivi supporti, dovendo usare viti o sistemi di fissaggio che in breve tempo rovinano l’occhiale. Inoltre, la doppia struttura di sostegno frontale, oltre che costituire un ingombro ed un peso supplementare, determina un costo piuttosto elevato dei vari elementi di occhiale da comporre ed innestare.
Alcuni di questi inconvenienti sono stati almeno parzialmente superati dalla tecnica proposta con il brevetto BLOLE n. FR 9413645 del 1994, il quale si limita a rendere intercambiabili le estremità dell’astina, che scorrono entro la cavità di un prolungato elemento di cerniera, presentando una serie di tacche o fori, entro uno dei quali si alloggia una protuberanza semisferica della stessa estremità di astina, oltre tutto, rendendo teoricamente regolabile la lunghezza della medesima astina.
In pratica, anche questa soluzione ha trovato scarsa applicazione, per il fatto che la parte visibile dello spezzone di astina intercambiabile è assolutamente ridotta, rispetto alla lunghezza della restante parte della montatura di occhiale che rimane inalterata. Inoltre, il materiale elastico con cui è realizzata la parte intercambiabile con la sua protuberanza semisferica d’innesto, determina una indesiderata flessibilità ed instabilità dell’astina, a scapito della solidità dell’occhiale indossato.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente innovazione è quello di poter realizzare una montatura di occhiale che consenta una rapida intercambiabilità delle astine, tale da renderle effettivamente visibili ed apprezzabili, quindi rispondere alla funzione estetica e di personalizzazione dello stesso occhiale.
Nell’ambito di tale compito, un altro importante scopo dell’innovazione è quello di poter rendere al massimo agevole e sicura ogni operazione di sostituzione delle varie astine intercambiabili, senza necessità di ricorrere a persone specializzate o a strumenti specifici.
Altro scopo della presente innovazione è quello di poter realizzare un occhiale ad astine intercambiabili che sia adeguatamente solido e stabile, per assicurare sempre le migliori condizioni d’uso sul viso e in condizione di riposo.
Un altro importante scopo dell’innovazione è quello di poter realizzare una montatura di occhiale dotata di astine intercambiabili che, per la loro semplicità costruttiva, siano di costo contenuto e quindi possano assicurare un elevato numero di sostituzioni, per incrementare le potenzialità estetiche del singolo modello di occhiale.
Non ultimo scopo della presente innovazione è quello di poter realizzare una montatura di occhiale che possa associare la sua intercambiabilità anche con la possibilità di regolazione della lunghezza dell’astina intercambiabile.
Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con la presente innovazione, la quale prevede sostanzialmente la realizzazione di una montatura di occhiali dotata di un frontale di sostegno delle lenti, il quale può assumere ogni forma o modello delle lenti di tipo noto, detto frontale avendo le sue estremità laterali che sono incernierate ad un rispettivo spezzone iniziale di astina che è innestabile con uno spezzone terminale di astina, per mezzo di un gambo con una lamina flessibile che è ricavata su uno dei due spezzoni ed è atta ad alloggiarsi nella cavità dell’altro spezzone di astina, detta lamina flessibile avendo il bordo in battuta su di una finestra della cavità in cui è inserita, per poter rimanere amvibilmente impegnata e quindi formare un’astina solida e ad elementi intercambiabili, per leggera trazione dei due spezzoni, previa pressione sul bordo di detta lamina.
Una migliore comprensione della soluzione proposta ed una evidenziazione del conseguimento degli scopi specificati, viene di seguito più dettagliatamente descritta ed illustrata, secondo una forma costruttiva puramente indicativa e non limitativa, avvalendosi anche di n. 10 figure schematiche riprodotte in n. 2 tavole allegate e delle quali:
- la fig.1 di tav. 1 rappresenta una vista in pianta dell’estremità d’innesto di uno spezzone finale d’astina intercambiabile che è realizzata secondo una prima forma costruttiva della presente innovazione;
- la fig. 2 di tav. 1 rappresenta una vista in pianta ed in sezione longitudinale di uno spezzoni iniziale d’astina intercambiabile che è atto ad innestarsi con l’estremità dello spezzoni di fig. 1;
- la fig. 3 di tav. 1 rappresenta una vista in pianta di un normale e casuale musetto o estremità del frontale di occhiale da incernierare allo spezzone d’astina di fig. 2;
- la fig. 4 di tav.1 rappresenta una vista verticale, del lato interno dell’astina, realizzabile con l’innesto degli spezzoni di figg. 1 e 2, oltre che con l’incernieramento al musetto di fig. 3;
- la fig. 5 di tav. 1 rappresenta una vista longitudinale dell’astina di fig. 4, secondo il suo piano di sezione V - V;
- le figg. da 6 a 10 rappresentano una prima variazione costruttiva dell’astina intercambiabile delle figg. da 1 a 5, in particolare:
- la fig. 6 di tav. 2 rappresenta una vista in pianta ed in sezione longitudinale dell’estremità d’innesto di uno spezzone finale d’astina intercambiabile;
- la fig. 7 di tav. 2 rappresenta una vista in pianta ed in sezione longitudinale di uno spezzone iniziale d’astina intercambiabile che è atto ad incernierarsi al frontale di occhiale e ad innestarsi con l’estremità dello spezzone di fig.6;
- la fig. 8 di tav. 2 rappresenta una vista in pianta e parziale di un casuale musetto o estremità del frontale di occhiale da incernierare allo spezzone d’astina di fig. 2;
- la fig. 9 di tav. 2 rappresenta una vista verticale, del lato interno dell’astina intercambiabile, realizzabile con l’innesto degli spezzoni di figg. 6 e 7, oltre che con l’incernieramento al musetto di fig.8;
- la fig. 10 di tav. 2 rappresenta una vista in pianta e longitudinale dell’astina di fig. 9, secondo il suo piano di sezione X - X.
In tutte le figure, gli stessi particolari sono rappresentati o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.
Secondo la soluzione costruttiva esemplificata nelle figure da 1 a 5, un’astina intercambiabile è dotata di uno spezzone finale (10), generalmente poggiante sull’orecchio della persona che indossa l’occhiale, e da uno spezzone iniziale (20), destinato ad essere incernierato ad un tradizionale musetto (30).
Lo spezzone finale d’astina (10) presenta un gambo o estremità a sezione ridotta (11) che è dotato di una piastra di testa (12) alla quale è solidale una lamina inclinata (13) che è sporgente dal vano interno (14). Il bordo (15) di detta lamina inclinata (13) può essere dotato di uno smusso (16).
Il vano (14) consente l’alloggiamento della lamina (13), per tutto il suo spessore, quando la stessa lamina sia premuta contro la piastra (12), ad esempio nella fase del suo passaggio alla bocca (26) dello spezzone (20), come di seguito specificato.
Lo spezzone iniziale d’astina (20) presenta un’estremità (21) che è munita di una coppia di occhielli (22- 23) atti ad alloggiare l’occhiello (31) del musetto (30) per poterlo incernierare con un tradizionale perno o vite (32), in modo da consentirne la movimentazione regolata, conforme ad analoghe cerniere già note, per la movimentazione delle astine di occhiale.
Preferenzialmente per interposizione di un fondo (24), lo stesso spezzone (20) è dotato di una contrapposta cavità (25), che presenta un’apertura di testa (26), e di un’apertura o finestra laterale (27), preferibilmente disposta sul medesimo lato dell’occhiello (23).
Detta cavità (25) presenta una sezione rettangolare che è sostanzialmente uguale alla sezione rettangolare del gambo (11), il quale è destinato ad esservi alloggiato, mentre la profondità della medesima cavità (25) consente l’alloggiamento dello stesso gambo (11) e della sua piastra finale (12), in modo tale che la lamina flessibile (13) si disponga nella finestra (27), dopo essere stata ristretta nel passaggio per la bocca (26), come evidenziato in fig.5.
Dalle figg. 4 e 5 si evince poi il fatto che, secondo una soluzione preferenziale, la sezione esterna dei due spezzoni di astina (10 e 20) è di identica forma e sezione, per dare continuità alla linea dell’astina intercambiabile.
Gli stessi spezzoni d’astina (10 – 20) possono essere vantaggiosamente realizzati per stampaggio, ad esempio in un adeguato materiale plastico, per contenere al massimo i costi di produzione, oppure possono essere di materiali diversi, anche metallici, ed accostabili tra loro per ottenere prestabiliti effetti cromatici.
Descritte così le parti principali dell’innovazione, secondo la soluzione delle figg. da 1 a 5, se ne descrive di seguito il loro funzionamento, particolarmente con l’ausilio delle figg. 4 e 5, anche per evidenziare il conseguimento degli scopi specificati.
Come già specificato, un qualsiasi modello di frontale di occhiale del tipo tradizionale oppure del tipo con filo di naylon o del tipo a tre pezzi, oppure ancora di ogni altro tipo noto, è dotato di due estremità laterali con un corrispondente musetto (30) che presenta il suo occhiello (31) per l’incernieramento di contrapposti spezzoni iniziali (20), per mezzo di tradizionali viti o perni (32) agenti sugli allineati occhielli (22 – 23).
Secondo la presente innovazione, alla contrapposta coppia di spezzoni iniziali d’astina (20), già incernierata ai musetti (30), è innestabile una serie di contrapposti spezzoni finali (10), aventi un’identica conformazione della loro parte d’innesto, potendo avere ogni uno una diversa colorazione, forma o aspetto visivo.
Con riferimento particolare alla fig. 5, appare evidente che l’innesto dello spezzone finale (10) nello spezzone iniziale (20) è conseguito per spinta della piastra (12) e della sua lamina flessibile ed inclinata (13) nella bocca (26), fintanto che la base del gambo (11) arriva in battuta sulla stessa bocca (26), impegnando la lamina (13) a chiudersi nel suo vano (14) per poi aprirsi normalmente, quando il suo bordo (15) incontra la finestra o apertura (27).
Come già specificato, le dimensioni del vano (25) e della piastra (12) con il suo gambo (11) e la sua lamina (13), sono naturalmente tali da assicurare le migliori condizioni di innesto e di battuta del bordo (15) sulla superficie della finestra (27), per assicurare la stabilità e solidità dell’unione dei due elementi (10 e 20) di astina, mentre il possibile smusso (16) limita la sporgenza della lamina (13).
Dovendo sostituire lo spezzone d’astina (10) ad esempio con un altro spezzone (10) di diverso colore, è sufficiente premere leggermente la lamina (13), in modo tale da farla toccare la piastra di sostegno (12) utilizzando lo spazio libero (14), per consentire che il bordo (15) si allinei con l’attigua parete del bordo (26), quindi, con leggera trazione, si estrae lo spezzone (10) da sostituire applicando un nuovo spezzone (10 ) di diverso colore o forma, tra quelli mesi a disposizione dall’ottico o comunque disponibili nella scorta.
Appare evidente che una simile operazione può essere eseguita direttamente e ripetutamente dalla persona che usa gli occhiali, con la massima rapidità, assicurando in ogni momento l’abbinamento degli spezzoni d’astina (10) più opportuni ed adatti ad ogni circostanza, senza dover ricorrere ogni volta all’ottico e senza dover usare alcuno strumento particolare, conforme ad alcuni degli scopi specificati.
Le poche e semplici parti componenti i due elementi (10 – 20) di ogni astina intercambiabile consentono una adeguata solidità e precisione, per una loro lunga durata, oltre che per una costo di realizzazione e di assemblaggio assolutamente contenuto, conforme ad altri degli scopi specificati.
Come già evidenziato, la soluzione fino ad ora proposta ed illustrata con l’ausilio delle figg. da 1 a 5, è da intendersi puramente esemplificativa e non limitativa. E’ possibile infatti, ad esempio realizzare la cavità (25) e la finestra (27) all’estremità dello spezzone finale (10) mentre il gambo (11), la piastra (12) e la lamina (13) possono essere realizzate sullo spezzone iniziale (20), così come è possibile prevedere una pluralità di finestre (27) per associare l’intercambiabilità con la possibilità di regolazione della lunghezza di ogni astina (10).
Con riferimento alle figg. da 6 a 10, come già specificato, è proposta una ulteriore variazione costruttiva della presente innovazione, per la quale, oltre a prevedere l’inversione della lamina, che è applicata allo spezzone iniziale d’astina, è previsto anche l’abbinamento di uno spezzone iniziale (120), ad esempio in materiale metallico, con uno o più spezzoni finali (110) preferibilmente in materiale plastico.
Più dettagliatamente, lo spezzone finale d’astina (110) è dotato di una cavità allargata (111) con due attigue e contrapposte cavità ristrette o scanalature (112 e 113), mentre un opportuno ribasso del lato interno della sua superficie rende possibile la formazione di un intaglio o feritoia (114), comunicante con la cavità (112) dello stesso spezzone (110).
Lo spezzone iniziale d’astina (120) è costituito da una piastra (121) solidale ad una guida esterna (122) e ad una molla (123) che è sostanzialmente sagomata a “V”, con vertice disposto sul lato d’innesto allo spezzone (110).
Lo stesso spezzone iniziale d’astina (120), sul lato opposto a quello d’innesto allo spezzone (110), presenta un occhiello (124) con supporto (125) che è atto ad allinearsi agli occhielli (131 – 132) del musetto (130), per incernierarsi per mezzo di una vite o un perno (133) e formare la base alla quale applicare gli spezzoni finali intercambiabili di astina (110).
Con riferimento alle figg. 9 e 10, appare evidente che l’innesto dello spezzone (110) allo spezzone (120) è conseguito spingendo la piastra (121) nella sede (111), mentre la guida o fregio lineare (122) è alloggiata nella feritoia (113) e mentre la parete flessibile (123a) della molla (123) si comprime per passare nel vano (112), fintanto che ldetta piastra (121) arriva al fondo della sua sede (111) e la stessa parete (123a) della molla (123), incontrando la feritoia (114), ritorna alla sua apertura originaria, bloccando tra loro i due elementi di astina (110 e 120), conforme a quanto già specificato nella precedente soluzione.
Anche per l’estrazione e la sostituzione dello spezzone (110) con altro spezzone di altro colore o forma, si procede secondo quanto già specificato, premendo sulla parete (123a) della molla (123), sporgente dalla feritoia (114), fintanto che questa rientri nel vano (112), per poi sfilare lo stesso spezzone (110) e sostituirlo con altro analogo elemento intercambiabile, conseguendo gli stessi risultati e gli stessi scopi già specificati.
La soluzione fino ad ora riassunta, con l’ausilio delle figg. da 6 a 10, può naturalmente essere realizzata anche il altre forme, come ad esempio l’inversione della molla (123), con la sua piastra e la sua guida (122) da applicare allo spezzone finale (110) e le cavità (111 – 112 e 113) da realizzare sullo spezzone iniziale (120), così come si può eliminare la guida esterna o fregio (122) e la sua scanalatura (113).
È possibile poi invertire la posizione degli occhielli (131 – 132) del musetto (130) con l’occhiello (124) dello spezzone (120), così come è possibile la realizzazione anche di questa soluzione completamente o parzialmente in materiale plastico e come è possibile realizzare gli elementi della soluzione delle figg. da1 a 5, completamene o parzialmente in metallo.
Queste ed altre analoghe modifiche o adattamenti, si intendono comunque rientranti nell’originalità del trovato che si vuole tutelare.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI dell’INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo: “MONTATURA DI OCCHIALE CON ASTINE INTERCAMBIABILI AD INNESTO RAPIDO ” 1.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, rispetto ad ogni possibile forma di frontale per il sostegno delle lenti, per adattare l’aspetto dello stesso occhiale ad ogni circostanza di realizzazione, di manutenzione e d’uso, caratterizzata dal fatto di prevedere la realizzazione di una montatura di occhiali dotata di un frontale di sostegno delle lenti, il quale può assumere ogni forma nota o modello per il loro sostegno, detto frontale avendo le sue estremità laterali o musetti incernierati ad un rispettivo spezzone iniziale di astina, che è innestabile in uno spezzone finale di astina, per mezzo di un gambo dotato di una lamina flessibile, detto gambo con lamina essendo ricavato su uno dei due detti spezzoni ed essendo atto ad alloggiarsi nella cavità dell’altro spezzone di astina, in modo tale che il bordo libero di detta lamina flessibile si porti in battuta su di una finestra della cavità in cui è inserita con il suo gambo, per rimanere amovibilmente impegnata quindi formare un’astina solida e ad elementi intercambiabili, potendo essere disinserita e sostituita, per leggera trazione del due spezzoni, previa pressione su detto bordo della stessa lamina; 2.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un’estremità di uno spezzone iniziale di astina (20) è incernierato ad uno dei normali musetti o estremità del frontale (30) di supporto delle lenti, mentre la sua estremità opposta è dotata di una cavità assiale (25) che è comunicante con una finestra laterale (27), preferenzialmente disposta sul suo lato interno, rispetto al frontale incernierato; 3.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un’estremità di uno spezzone finale di astina (20) è dotata di un gambo (11) con una piastra di prolungamento (12) alla cui estremità è solidalmente applicata una lamina inclinata e flessibile (13), detta lamina (13) avendo uno spessore tal da poter essere alloggiata in un vano (14), quando è posta in pressione contro la sua piastra di sostegno (12); 4.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzata dal fatto che spingendo tra loro i due spezzoni d’astina (10 - 20), la piastra (12) e la sua lamina flessibile (13) si alloggiano nel vano (25) dello stesso spezzone (20), fintanto che il loro gambo (11) va in battuta sul bordo (26) del medesimo foro (25), mentre il bordo (15) della lamina flessibile (13), incontrando l’apertura o finestra (27) ritorna alla sua normale inclinazione, andando in battuta contro il bordo della stessa finestra (27), per assicurare un solidale ed amovibile innesto tra i due spezzoni d’astina (10 e 20); 5.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzata dal fatto che la parte d’innesto maschio (11 – 12 e 13) può essere disposta sull’estremità dello spezzone iniziale (20), opposta all’estremità di incernieramento (23), mentre la parte femmina o cavità (25) con il suo bordo (26) e la sua finestra (27) può essere disposta all’estremità dello spezzone finale di astina (10); 6.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un’estremità di spezzone iniziale d’astina (120) è incernierato ad uno dei normali musetti o estremità di frontale (130) di supporto delle lenti, con occhielli (124) resi solidali ad una piastra (121) per mezzo di una staffa (125), mentre l’estremità opposta della stessa piastra (121) è solidalmente unita ad una molla lamellare (123) assiale, indicativamente a forma di “V”, con vertice disposto in senso opposto al lato di incernieramento (124); 7.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che un’estremità di spezzone finale d’astina (110) è dotata di una ampia cavità (111) che è comunicante con una attigua cavità (112) di pari profondità ma di sezione ridotta, detta attigua cavità (112) essendo resa comunicante con la superficie esterna del lato interno dello spezzone (110) per la presenza della incavatura con intaglio (114); 8.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alle rivendicazioni 6 e 7, caratterizzata dal fatto che, spingendo tra loro gli spezzoni d’astina (110 - 120), la piastra (121) e la sua molla (123) si alloggiano rispettivamente nei vani (111 e 112) dello spezzone (110), fintanto che la stessa piastra (121) va in battuta sul fondo del vano (111), mentre la parete flessibile (123a) della molla (123), incontrando la feritoia (114), si riporta nella condizione di normale inclinazione, determinando un solidale ed amovibile innesto tra i due spezzoni d’astina (110 e 120); 9.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzata dal fatto che la parte d’innesto a maschio (121 – 123) può essere disposta sull’estremità dello spezzone finale (110), mentre la parte femmina (111 – 112 e 114) può essere disposta all’estremità dello spezzone iniziale (120), opposta a quella d’incernieramento (124); 10.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alle rivendicazioni da 1 a 9, caratterizzata dal fatto che un elemento longitudinale di guida e di fregio (122) può essere applicato sul lato esterno della piastra (121) o dello spezzone iniziale (20), previa realizzazione di una corrispondente scanalatura (113) sul lato esterno rispettivamente dello spezzone finale (110 e 10); 11.- Montatura di occhiale con astine intercambiabili ad innesto rapido, come alle rivendicazioni da 1 a 10, caratterizzata dal fatto che una o più finestre (27 o 114) può essere realizzata rispettivamente sullo spezzone iniziale (10) o sullo spezzone finale (120), per poter regolare la lunghezza complessiva dell’astina formata dall’unione dei rispettivi spezzoni (10 – 20) o (110 -120) di un medesimo occhiale.
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Citations (5)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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US3667834A (en) * | 1971-03-22 | 1972-06-06 | Mine Safety Appliances Co | Adjustable length temple for spectacles |
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2009
- 2009-10-07 IT IT000022A patent/ITBL20090022A1/it unknown
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