ITBL20000011A1 - Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale dell'astina - Google Patents
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Description
Descrizìone dell’ Invenzione Industriale avente per titolo: “CERNIERA DI OCCHIALE CON DISPOSITIVO ELASTICO DI OSCILLAZIONE VERTICALE DELL’ASTINA”
La presente innovazione attiene ad un nuovo snodo o cerniera di unione delle astine al frontale degli occhiali che, oltre ad uno dei normali e noti sistemi di elasticizzazione assiale per la loro divaricazione e chiusura sul frontale, prevede anche una elastica e regolata oscillazione verticale delle stesse astine, tale da superare eventuali urti e sforzi irregolari agenti sulla montatura di occhiale.
Caratteristica sostanziale dell’innovazione é quella di prevedere un occhiello di incernierameno dell’astina che sia dotato di una superficie interna del foro di incerieramento sagomata a corona semicircolare in rilievo, la quale corona abbia la possibilità di alloggiarsi entro una gola anulare ricavata sul perno di incemieramento, ed essendo l’estremità di incemieramento del frontale, o musetto di occhiale, dotata di un vani semisferici di alloggiamento dell’occhiello atti a consentirne la voluta oscillazione assiale, con rientro elasticizzato, oltre che consentire la dovuta rotazione e stabile posizionamento di apertura e chiusura dell’astina sul frontale.
La tecnica di realizzazione degli occhiali ha conosciuto notevoli miglioramenti, rispetto a qualche decennio addietro, sia per quanto riguarda la loro migliorata leggerezza e il loro minimo ingombro, sia per quanto concerne il conforto di un loro uso e di un loro agevole indossamento, grazie anche all’impiego di materiali innovativi e di nuove tecniche di lavorazione che hanno consentito di ottenere identiche o maggiori prestazioni e migliori solidità delle montature, seppure utilizzando elementi realizzati in dimensioni ridotte.
Probabilmente l’innovazione che ha maggiormente reso agevole l’uso degli occhiali è stata quella che ha portato alla elasticizzazione delle astine, per aver consentito la realizzazione di montature per occhiali adattabili alla morfologia della testa di ogni persona, assicurando una minima pressione templare che garantisca il corretto posizionamento degli occhiali sul viso e rispetto alla posizione degli occhi.
Innumerevoli soluzioni costruttive di cerniere e di estremità di astine elastiche sono state realizzate, tutte generalmente basate sulla interposizione di un elemento elastico agente per compressione, per trazione, per flessione, per torsione o altre corrispondenti azioni meccaniche e tendenti a conseguire una reazione dell’astina, per la quale reazione la stessa astina tende a rientrare in posizioni prestabilite ed assicurare la voluta pressione templare, oltre che un suo adeguato scatto nel raggiungere le sue posizioni di normale apertura o di normale chiusura sul frontale.
Tutte queste soluzioni perseguono in effetti, seppure in modo non sempre ottimale, la loro funzione di elasticizzazione del movimento di apertura e chiusura delle astine sugli occhiali, rispondendo alle sollecitazioni orizzontali suH’astina conseguite con la sua rotazione, rispetto al perno che la vincola al frontale di occhiale.
Nessuna delle soluzioni note di astine o cerniere elastiche per montature di occhiali consente però di rispondere positivamente ad eventuali urti o sollecitazione verticali o trasversali sulla montatura e particolarmente sull’astina, per cui ogni montatura nota presenta scarsa resistenza a questo tipo di sollecitazione, salvandosi soltanto nei limiti di una sua resistenza meccanica, oltre la quale si ha la rottura delPastina e la frequente necessità di sostituzione dell’intero occhiale.
La frequenza di queste sollecitazioni verticali o trasversali, dovute ad urti e a usi impropri degli occhiali, é particolarmente importante nell’ambito delle montature di occhiali per bambini, per sportivi o per persone impegnate in lavori particolarmente movimentati.
Scopo della presente innovazione è quello di realizzare una montatura di occhiale che, utilizzando uno dei noti sistemi di elasticizzazione delle astine, consenta anche una sua adeguata flessione od oscillazione verticale elasticizzata, tale da ridurre al minimo i pericoli di rottura per urti o sforzi caricati irregolarmente.
Altro scopo della presente innovazione é quello di agevolare al massimo il rientro delle astine nelle loro posizioni di normale apertura e chiusura, sia nel caso di sollecitazioni verticali o sghembe, sia nel caso di normale rotazione di apertura o chiusura delle stesse astine.
Ulteriore scopo del presente trovato é quello di potersi adattare ad ogni noto sistema di incernieramento che preveda un occhiello collegato all’astina in uno qualsiasi dei noti sistemi di elasticizzazione.
Questi ed altri scopi sono in effetti perfettamente conseguiti con il presente trovato, come si evince dalla seguente descrizione di una sua soluzione costruttiva, puramente indicativa e non limitativa, proposta anche con l’ausilio di n. 11 figure schematiche riprodotte nelle due tavole allegate e delle quali:
- la fig. 1 di tavola 1 rappresenta una vista in pianta e parzialmente in sezione di un musetto o estremità di frontale di occhiale al quale una estremità di astina è incernierata, secondo la presente innovazione, essendo Pastina raffigurata nella sua posizione di normale apertura sul frontale;
- la fig. 2 rappresenta una vista in pianta e parzialmente in sezione, degli stessi elementi di fig. 1, essendo raffigurati con Pastina nella sua posizione di normale chiusura sul frontale; - la fig. 3 rappresenta una vista in pianta e parzialmente in sezione degli stessi elementi di figg. 1 e 2, essendo raffigurati con Pastina nella sua posizione di massima divaricazione sul frontale;
- la fig. 4 rappresenta una vista verticale ed in sezione degli stessi elementi di fig. 1, secondo il suo piano di sezione IV - IV;
- la fig. 5 rappresenta una vista verticale e in sezione degli stessi elementi di fig. 1, secondo il suo piano di sezione V - V;
- la fig. 6 di tav. 2 rappresenta una vista in pianta, in esploso e parzialmente in sezione assiale di alcuni degli elementi da assemblare;
- la fig. 7 rappresenta una vista di un particolare costruttivo, secondo il piano di sezione VII - VII del blocco di fig. 8;
- la fig. 8 rappresenta una vista in pianta ed in sezione assiale del blocco di elasticizzazione dell’apertura orizzontale e della flessione verticale dell’astina, secondo l’innovazione; - la fig. 9 rappresenta una vista in pianta della conformazione della vite o perno di incernieramento deli’astina al musetto di occhiale, secondo la presente innovazione;
- la fig. 10 rappresenta una vista in sezione verticale del vano di incernieramento del musetto di occhiale, secondo il piano di sezione X - X di fig. 1;
- la fig. 11 rappresenta una vista verticale ed in sezione dell’estremità di astina incernierata all’estremità di frontale, secondo l’innovazione e analogamente alla fig. 4, essendo raffigurata con Pastina verticalmente inclinata per una possibile sollecitazione irregolare.
In tutte le figure tutti gli stessi particolari sono rappresentati, o si intendono rappresentati, con lo stesso numero di riferimento.
Un musetto M o estremità del frontale F per occhiali é dotato di un lato di incernieramento I con un vano assiale 2 realizzato con apertura ricavata sulla testa 3 e sul suo lato interno 4, essendo preferenzialmente sagomato con fondo sferico 5.
•Le aperture di testa 3 e laterale interna 4 del vano 2 sono pure realizzate con svasatura sferica S, per favorire l’alloggiamento della boccola 10 di seguito meglio illustrata.
Equidistante dai lati di apertura 3 e 4, un foro filettato 7 é ricavato in asse con un contrapposto foro passante 6, preferenzialmente svasato.
Una boccola 10 é dotata di testa 11 con superficie sferica 12 e con foro passante 13. Un cannotto 21 é applicato all’estremità di incernieramento dell’astina 20 degli occhiali da assemblare, essendo dotato di un vano cilindrico 22 di adeguata profondità.
Un tirante 30 è dotato di gambo filettato 31 e di contrapposto occhiello di incernieramento 32, essendo detto occhiello 32 caratterizzato dalla presenza di una corona circolare semicilindrica 33, sporgente dal diametro de! suo foro passante 34.
Secondo una tecnica tradizionale e come schematicamente illustrato in fig. 8, il tirante 30 viene associato ad una bussola 10 e ad un mezzo elastico 40, che é regolato e spinto da un dado 41a sua volta avvitato al gambo 31 dello stesso tirante 30.
In questa tecnica tradizionale si inseriscono le due già citate innovazioni di una bussola 10 che è dotata di testa 11 con superficie sferica 12, oltre che la particolare sagomatura dell’occhiello 32 con la sua corona circolare e semicilindrica 33 ricavata sul foro passante 34.
Per una massima efficacia del dispositivo in esame, la superficie esterna dell’occhiello 32 é realizzata in forma sferica, così come la superficie interna del vano 2 che é destinato ad alloggiare detto occhiello 32, oltre che a consentirne la rotazione di normale movimentazione orizzontale dell’astina 20 e la sua innovativa possibilità di flessione elastica verticale o comunque radiale.
Il dispositivo in esame é completato e reso funzionale dalla particolare conformazione della vite o perno di incernieramento 50 che, come rappresentato in fig. 9, é dotato di un gambo 51 avente una scanalatura circolare 52, disposta ad opportuna distanza dalla testa 50, oltre che essere dotato della normale estremità filettata 53, da avvitare al foro filettato 7 del musetto M.
Descritte così le parti principali del trovato se ne riassume di seguito il loro funzionamento, particolarmente con l’ausilio delle varie figure di tav. 1 e con la fig. 1 1 di tav. 2 , in relazione anche al conseguimento degli scopi specificati .
Inizialmente si provvede all 'assemblamelo del dispositivo di elasticizzazione, ad esempio secondo la soluzione illustrata in fig. 8, dove al tirante 30 viene prima infilata la bussola 10, quindi viene infilato il mezzo elastico 40 che viene chiuso e precaricato dal l'avvitamento del dado 4] .
Con riferimento alla fig. 1, l’occhiello 32 del tirante viene alloggiato nel vano 2 della estremità 1 del musetto M, quindi viene allineato all’asse dei suoi fori 6 e 7 per potervi infilare il gambo 51 del perno 50, in modo cha la sua estremità 53 possa avvitarsi alla filettatura del foro 7, fintanto che la gola o scanalatura 52 si porti in asse nel vano 2 di detto musetto M, come evidenziato particolarmente nelle fìgg. 4 e 5.
Il precaricamento minimo assicurato dal dato 41 sul mezzo elastico 40 costringe l’occhiello 32 ad appoggiarsi sempre sul perno 50 ma la presenza della corona circolare 33, ricavata sul foro 34 dello stesso occhiello 32, induce la medesima corona circolare 33 ad alloggiarsi entro la gola 52 di detto perno 50.
Contemporaneamente, il precaricamento del mezzo elastico 40 spinge la testa sferica 12 della boccola 10 ad alloggiarsi ad esempio entro la sede sferica di testa 3 deH’estremità 1 di musetto M.
Per effetto di questa soluzione costruttiva, l’astina 20 può essere fatta ruotare dalla posizione di apertura di fig. 1 alla posizione di chiusura di fig. 2, vincendo elasticamente l’ostacolo della diagonale di squadratura esistente tra la testa 3 e il lato interno 4, secondo una tecnica nota e conforme ad uno degli scopi specificati.
Nel passaggio da una all’altra di queste due posizioni si ha inoltre il vantaggio di assicurare la massima stabilità della bussola 10, quindi dell’astina 20, entro le rispettive sedi sferiche 3 e 4, in quanto la superficie sferica 12 della sua testa 11 vi si adatta perfettamente.
Con riferimento alla fig. 3, si evince il fatto che anche in fase di massima divaricazione dell’astina si ha la tradizionale compressione del mezzo elastico 40, il quale così tende sempre a riportare la boccola 10 nella sede della testa 3, comunque assicurando il miglior rientro, per la sfericità della stessa testa 3 e della testa 11.
Con riferimento alla fig. 4, come già citato, si evidenzia il fatto che l’occhiello 32 viene alloggiato nel vano 2, a base sferica 5, entro il quale vano 2 detto occhiello 32 tende a disporsi naturalmente in asse, per effetto della presenza della sua corona circolare 33 che si impegna nella gola 52 del perno 50, per effetto del precaricamento del mezzo elastico 40.
Con riferimento infine alla fig. 11, si evince come, a fronte di un urto o spinta ad esempio dall’alto, l’astina 20, possa agevolmente oscillare in senso verticale o comunque nel senso radiale di provenienza dello sforzo irregolare, in quanto la corona circolare 33 ruota entro la gola 52, senza che detto urto possa provocare la rottura del perno 50 o del cerchiello 32, per effetto del caricamento improvviso ed irregolare sull’astina.
Naturalmente, al cessare dello sforzo irregolare, il mezzo elastico 40 reagisce a tale sforzo, riportando la bussola 10 nella sua sede 3 riportando quindi anche l’astina 20 alla sua posizione assiale di fig. 4.
Una identica reazione di rotazione della corona circolare 33 entro la gola 52 del perno 50, si ha in caso di urto o caricamento irregolare impresso in qualsiasi direzione, rispetto all’asse dell’astina 20, assicurando comunque la sua flessibilità elasticizzata, secondo quanto fino ad ora descritto e conforme allo scopo principale della presente innovazione.
Come già evidenziato, la soluzione costruttiva proposta può essere attuata con ogni dispositivo di elasticizzazione tra quelli noti, purché tale dispositivo preveda la presenza di una bussola 10, che sarà dotata di testa 11 e di una superficie sferica 12, oltre che prevedere la presenza di un occhiello 32 che dovrà essere dotato di coma 33 per essere alloggiato entro la gola 52 di un perno 50, realizzando così un altro degli scopi prefìssati.
Questa ed altre analoghe modifiche o adattamenti si intendono comunque rientranti nell’originalità del trovato che si vuole proteggere.
Claims (1)
- RIVENDICAZIONI. 1.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale dell’astina, caratterizzata dal fatto di essere sostanzialmente costituita da un occhiello 32, di incemieramento dell’estremità di astina 20 all’estremità di incemieramento o musetto M di un frontale F di occhiali, reso oscillante da una sua corona circolare 33 che si alloggia e può sufficientemente ruotare entro una gola 52 di un perno 50, mentre le superfici di testa 3 e laterale interna 4 dello stesso musetto M sono sagomate a sfera, per alloggiare la testa sferica di una boccola 10 comunicante con un normale sistema di elasticizzazione della ordinaria rotazione dell’astina 20 e per associare tale normale elasticizzazione dell’apertura e/o chiusura dell’astina 20 sul frontale F, con la possibilità di una sua oscillazione verticale o in ogni altro senso, a fronte di urti o sollecitazioni irregolari agenti in tale senso sulla montatura di occhiale; 2.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale dell’astina, come alla rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto di utilizzare un comune e noto sistema di elasticizzazione del movimento di rotazione per l’apertura e/o la chiusura delle astine 20 sul frontale F, anche per conseguire una adeguata oscillazione dell’astina 20 sia in senso verticale, rispetto al senso orizzontale della citata rotazione, sia in ogni altro senso dal quale possa pervenire un accidentale o voluto carico agente sull’astina 20 o sul frontale F della montatura di occhiale; 3.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale dell’astina, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che l’estremità 1 di incemieramento di un musetto M è dotata di un vano 2 con apertura sulla testa 3 e sul lato interno 4, essendo il fondo 5 di detto vano 2 preferenzialmente sferico; 4.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione, come alla rivendicazione 3, caratterizzata da) fatto che la testa 3 dell’estremità 1 di incerieramento del musetto M, oltre che il suo lato interno 4, intersecati dal vano 2, sono sagomati con opportuna sfericità S; 5.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale dell’astina, come alle rivendicazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che un occhiello 32, che sia solidale ad un tirante 30 o ad ogni altro noto sistema di elasticizzazione della movimentazione dell’astina 20, è dotato di un foro passante 34 che è realizzato con una corona semicircolare 33 sporgente dal suo diametro; 6.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione, come alla rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che un perno o vite 50 di incemieramento, tra astina 20 e musetto M, é dotato di un gambo 51 con gola anulare 52; 7.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale dell’astina, come alle rivendicazioni 5 e 6, caratterizzata dal fatto che, anche per il solo precaricamento del mezzo di elasticizzazione per la normale movimentazione della astina 20, la corona semicircolare 33 deH’occhiello di incemieramento 32 é obbligata ad alloggiarsi nella gola 52 del perno di incemieramento 50, potendovi ruotare per consentire una oscillazione dell’astina stessa; 8.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale dell’astina, come alle rivendi cazioni 1 e 2, caratterizzata dal fatto che al comune dispositivo di elasticizzazione del movimento dell’astina 20 é applicata una boccola 10 dotata di testa 11 con superfìcie sferica 12 avente sfericità S identica alla sfericità S delle sedi 3 e 4 intersecati il vano 2 dell’estremità 1 di incemieramento del musetto M; 9.- Cerniera di occhiale con dispositivo elastico di oscillazione verticale del'astina, come alle rivendicazioni da 1 a 8, caratterizzata dal fatto che, sia con la rotazione di apertura e/o chiusura o divaricazione massima dell’astina 20, sia con l’oscillazione della stessa astina 20, per effetto di urti o carichi irregolari sulla montatura di occhiali, la sfericità S delle sedi 3 e 4 e la sfericità S della superfìcie 12 sulla testa 11 della boccola 10 assicurano il perfetto rientro e posizionamento della stessa astina 20 nelle sue normali condizioni di apertura o chiusura, rispetto al frontale F di occhiale.
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