ITBA20130052A1 - Sistema di produzione automatizzato per bustine monodose in nastro continuo per zucchero o altri alimenti. - Google Patents

Description

Brevetto per confezionamento

bustine monoporzione

Sistema di produzione automatizzato per bustine monodose o in nastro continuo per zucchero o altri alimenti

Il mondo della robotica e dell'automazione industriale nel campo dei confezionamento di prodotti alimentari oltre ad aver ormai pervaso tutti i settori, ha apportato innumerevoli vantaggi, riducendo i tempi impiegati nelle operazioni di packaging e garantendo soprattutto una maggior precisione e qualità complessiva. Nei processo di confezionamento delle bustine di zucchero monodose, ad esempio, l'automazione consente oggi di soddisfare celermente quella che non è solo una scelta di innovazione, ma anche un disposto nonnativo che ha abolito l'uso delle classiche zuccheriere nei bar (decreto legislativo n.5 1/2004 in attuazione della direttiva Ce n.2001/1 1).

Allo stato attuale sul mercato sussistono diversi tipi di macchine confezionatrici ed imbustatrici di bustine da zucchero, tutte accomunate comunque dalla caratteristiche di produrre singole bustine. Il sistema oggetto della presente invenzione apporta invece al processo produttivo della macchina, una variante tecnica che consente di creare bustine monoporzione in nastro continuo, che vengono poi ripiegate su se stesse ed alloggiate ordinatamente in apposito box di contenimento. Il vantaggio è intuitivo ed immediato, ovvero possibilità di risparmiare nelle spedizioni grazie al minor spazio occupato dai box, diminuzione dello spreco di bustine al bar, grazie alla somministrazione delle stesse effettuata singolarmente con apposito dispenser (vedasi brevetto Sugar! n° EP 1991474). Tale brevetto pur avendo innovato il sistema di erogazione delle bustine con la creazione di un nastro continuo che collega le une alle altre, componendo una lunghezza predefinita del nastro, presentava una oggettiva difficoltà per l'impacchettamento dei singoli nastri.

La problematica è stata favorevolmente risolta con la creazione di un manto di bustine collegate in orizzontale e verticale, per la lunghezza e larghezza desiderata, e separate da leggeri punti di incisione che ne facilitano il taglio

La macchina confezionatrice per polveri alimentari in confezioni monoporzione, come ad esempio lo zucchero, viene, infatti, alimentata da una bobina di carta stampata o da stampare direttamente nella fase di produzione. La macchina può imbustare a seconda del modello, da 1 fila sino a 10/12 file in continuo come indicato nella tavola n° 1 (esempio di file).

La bobina di carta è proporzionata alla tipologia di impianto per numero di file, quindi se la larghezza di ogni singola bustina è pari, per esempio, a 4,5 cm per un macchina confezionatrice da 6 bustine misurerà 54,4 (ovvero l'unione delle due facciate del manto, anteriore e posteriore, da 27,2 cm cadauna) come indicato nella tavola n°l. Operativamente nella prima fase viene effettuato un taglio centrale della bobina e quindi si divide per le due facce di chiusura e saldatura delle 6 bustine. Nelle produzioni tradizionali le lame a disco rotanti, tagliano il manto prodotto in singole strisce verticali continue. Mentre il manto si forma attraverso rulli riscaldati a temperatura di circa 90° che saldano il bordo di cornice delle bustine e quindi viene riempito di prodotto (nella fattispecie ad esempio, zucchero), avviene la saldatura finale. Viene disposto successivamente al riempimento e saldatura, un taglio orizzontale che quindi libera ogni singola bustina.

Il brevetto prevede una serie di punti di unione sul manto, (realizzati attraverso il taglio operato con l'ausilio di minuscole sbeccature sui dischi di taglio verticale e sulle lame di taglio orizzontali) tanto da produrre un telo che tiene unite le bustine in orizzontale corrispondenti ad un numero pari alla capacità di produzione della macchina, ed in maniera verticale attraverso i punti di unione rilasciati per effetto delle sbeccature (si tratta di piccole incisioni operate a distanza predefinita sul metallo della lama) delle lame rotanti, per la lunghezza desiderata. Successivamente un secondo gruppo ausiliario di taglio netto opera il distacco di un numero programmato di bustine che andranno a formare la confezione finale con il quantitativo programmato di bustine in nastro continuo ripiegate su se stesse, Quindi se le confezioni sono da 150 bustine il sistema programmerà l'azione della lama di taglio netto a 150.

Questo meccanismo, unico nel suo genere, rende possibile una più semplice e facile gestione del processo successivo di confezionamento a strati, come mostrato nella tavola n° 2 nella quale si mostra un esempio di una produzione di un telo formato da n° 4 bustine orizzontali, che si legano in maniera orizzontale e verticale per poi essere sezionate (attraverso macchine di incartonamento o processo manuale) nella direzione verticale del telo e quindi formare 4 file della lunghezza desiderata. Il ripiegamento a strati del manto di bustine, fonila un posizionamento di file a "fisarmonica", che possono essere disposte da 1 a più file. Le file sono quindi pronte per essere utilizzate come bustine di zucchero o di altro alimento in nastro continuo e usate con somministrazione a strappo attraverso un dispensatore, oppure manualmente

Claims (3)

1. RIVENDICAZIONI 1) Il sistema di confezionamento produce da una a più bustine di zucchero o altro alimento congiunte e/o collegate o unite tra di loro in modo da produrre un nastro continuo.
2. 2) Sistema di confezionamento bustine di cui alla rivendicazione n° 1 nelle quali la distanza tra le stesse può variare a seconda delle necessità di numero delle bustine e lunghezza del nastro continuo da essere generato, sia in orizzontale che in verticale.
3. 3) Sistema di confezionamento bustine di cui alla rivendicazione n° 1 che si caratterizza nella parte di congiunzione tra una bustina e l'altra, per un tratteggio, una leggera incisione o altro intervento che ne faciliti la separazione (Tavola 5 figure 1 e 2) 4) Sistema di confezionamento bustine di zucchero o altro alimento, come da una o più rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di produrre bustine che possono essere adagiate le una sulle altre con posizionamento a "fisarmonica" ( Tavola 2) 5) Sistema di confezionamento bustine di zucchero o altro alimento che prevede un controdisco con superficie di contatto lama di taglio (Tavola 3 figura 1) un disco lama di taglio (Tavola 3 figura 2) con sbeccature sulla lama (Tavola 3 figura 3 e 3A) per creare il punto di unione carta tra i due bordi saldati delle bustine tra loro contigue (Tavola 3 figura 4). 6) Sistema di confezionamento bustine da zucchero o altro alimento che produce un manto di bustine (Tavola 1) con punti di unione su taglio orizzontale (Tavola 1 figura 1) e punti di unione sul taglio verticale e continuo (Tavola 1 figura 2) in modo da produrre un manto omogeneo ma facilmente separabile con apposite lame. 7) Sistema di confezionamento bustine da zucchero o altro alimento, come da rivendicazioni precedenti, che produce un manto di bustine con punti di unione sul taglio orizzontale sui quali opera una lama di taglio netto orizzontale. La lama è dotata di sbeccature ( Tavola 4 figura 1 e 1À). La sbeccatura sulla lama di taglio orizzontale serve a creare il punto di unione carta tra i due bordi saldati delle bustine tra loro confinanti. Se la sbeccatura o incisione/taglio è di una lunghezza pari ad 1 mm, ad esempio, esattamente di 1 inni sarà l'unione della carta sui due bordi confinanti. I tagli sulla lama possono essere corrispondenti ad altri tagli sulla lama di interfaccia taglio, per avere una resistenza maggiore o soltanto su di una delle due lame per alleggerire lo strappo successivo attraverso la macchina dispensatrice con semplice strappo manuale.